ITVA20090029A1 - Valvola di rilascio gas-vapori da confezioni in sacchetti flessibili termosaldati - Google Patents

Valvola di rilascio gas-vapori da confezioni in sacchetti flessibili termosaldati Download PDF

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Description

CAMPO TECNICO
Il presente trovato concerne in generale le tecniche di confezionamento di preparati alimentari ed in particolare in sacchetti di pellicola flessibile sigillati saldando su se stessa la pellicola flessibile, adatti a consentire il riscaldamento del contenuto prima del consumo.
DISCUSSIONE DELLA TECNICA NOTA
E’ assai diffusa la pratica di confezionare preparati alimentari in sacchetti termosaldati di pellicola mono o multistrato, impervia a scambi gassosi tra l’esterno e l’interno per evitare contaminazioni e favorire la conservazione del preparato alimentare. Questo tipo di confezione, largamente usata nel commercio e/o erogazione di preparati commestibili, spesso deve risultare adatta a consentire il riscaldamento del preparato in forno termico o a microonde prima di erogare o servire la vivanda riscaldata mentre à ̈ ancora all’interno del sacchetto integro.
Questa pratica à ̈ molto diffusa in snack bar, fast food restaurant, mense, distributori automatici di alimenti e confezioni di questo tipo sono in vendita in negozi self-service e simili.
Riscaldando tali confezioni ermetiche integre viene a crearsi una sovrappressione all’interno della confezione dovuta allo sviluppo di vapore (tipicamente vapore acqueo) o gas da parte del preparato alimentare a seguito del riscaldamento. In assenza di mezzi di rilascio controllato della pressione, il sacchetto ermetico si gonfierebbe fino a determinarne lo scoppio. L’apertura incontrollata del sacchetto anche per separazione incontrollata dell’orlo perimetrale saldato del sacchetto induce un aspetto di non integrità della confezione oltre a complicare un’apertura ordinata di una confezione a sacchetto da parte dell’utilizzatore ed à ̈ indesiderabile.
Allo scopo di prevenire questi effetti del riscaldamento del contenuto di una confezione ermetica a sacchetto di pellicola flessibile termosaldata sono state ideate e sviluppate le cosiddette valvole di rilascio di sostanze gassose pressurizzate da applicare alla pellicola con cui viene formata la confezione sacchetto, al superamento di una pressione limite prestabilita così da non causare rotture incontrollate della pellicola o cedimenti di saldature perimetrali.
Sono note e largamente utilizzate in sacchetti di pellicola flessibile termosaldata valvole esterne, cioà ̈ applicate sulla faccia esterna della pellicola del sacchetto a mo di etichette-valvole autoadesive precostituite che chiudono fori o intagli della pellicola flessibile con la quale à ̈ realizzato il sacchetto termosaldato.
Tali valvole esterne devono tuttavia assicurare da un lato l’inviolabilità ed ermeticità della confezione e dall’altro assicurare un efficace “isolamento†del contenuto alimentare della confezione dall’adesivo a pressione, tipicamente di materia inadatta al contatto con gli alimenti. L’inviolabilità à ̈ generalmente implementata da comuni tagli di rottura della pellicola della pellicola dell’etichetta autoadesiva in caso di tentativo di staccarla, sollevandone un lembo e strappandolo, dalla superficie esterna del sacchetto, mentre l’isolamento dal materiale adesivo dell’etichetta-valvola à ̈ realizzato applicando un disco o poligono di pellicola di un materiale compatibile al contatto con l’alimento confezionato, applicato su un’area centrale della faccia adesiva dell’etichetta-valvola in modo che il disco di pellicola incollato sulla faccia di applicazione dell’etichetta-valvola si sovrapponga e debordi dal perimetro del foro o del taglio di rilascio di fluidi pressurizzati, appositamente formato nella pellicola con cui à ̈ formato un sacchetto ermetico. L’ermeticità à ̈ assicurata dalla corona circolare o comunque dall’area anulare di adesione dell’etichetta autoadesiva sulla superficie esterna del sacchetto attorno al disco di pellicola centrale che copre il foro o il taglio di sfogo.
La capacità di rilasciare fluidi pressurizzati al raggiungimento di una certa pressione esterna alla confezione ermetica à ̈ data dimensionando la forza resistente al distacco dell’adesivo dalla superficie esterna della pellicola del sacchetto fino a creare una via di fuoriuscita del fluido per almeno un certo arco o zona della corona o anello di adesione dell’etichetta autoadesiva.
Come à ̈ facilmente intuibile da un tecnico, l’applicazione a registro di tali etichette-valvola esterne sopra fori o tagli della pellicola flessibile con la quale saranno fabbricati i sacchetti, termosaldati lungo linee predefinite della pellicola, comunemente prodotta in bobine di nastro continuo, richiede la loro sagomatura (definizione) impiegando taglienti distinti di taglio e/o fustellatura per definire la forma della pellicola di isolamento nonché del perimetro dell’etichetta adesiva, operando tali incisioni su un nastro di multistrato appositamente precostituito e dal quale devono essere rimossi gli sfridi di pellicola autoadesiva dalla quale sono definite le etichette-valvola che dovranno a loro volta essere separate individualmente dalla pellicola di supporto di materiale pelabile nella quale sono preventivamente state definite le membrane al centro delle etichette autoadesive, per essere applicate sopra i fori o tagli di sfogo prodotti a registro lungo il nastro continuo di pellicola flessibile con la quale saranno fabbricati i sacchetti termosaldati.
E’ evidente come questo tipo di architettura di valvole esterne risulti sensibilmente costosa sia per l’investimento in attrezzature sia per il costo del multistrato matrice in cui definire e sagomare le singole etichette-valvola.
SOMMARIO DELL'INVENZIONE
Il presente trovato supera complessità delle necessarie attrezzature, inefficienza nell’uso di materiali relativamente costosi ed elimina la necessità di operare tagli o fori attraverso la pellicola del sacchetto.
Fondamentalmente il trovato consiste nel realizzare un efficace e affidabile valvola di rilascio di sostanze fluide pressurizzate sviluppate all’interno di un sacchetto di pellicola flessibile termosaldata in un determinato punto del perimetro o lato saldato del sacchetto.
La valvola di rilascio di vapori o altro fluido pressurizzato consiste in un sottile inserto multistrato di dimensioni relativamente contenute, posto tra lembi affacciati e saldati l’uno contro l’altro della pellicola flessibile che costituisce il sacchetto ermetico.
L’inserto stabilisce un punto o segmento del perimetro saldato del sacchetto in grado di subire un distacco di superfici di adesione e creare in tal modo un passaggio di fuoriuscita per fluido pressurizzato al raggiungimento di una predeterminata pressione interna al sacchetto ermetico.
Unica azione di predisposizione della pellicola flessibile con la quale vengono formati i sacchetti termosaldati, consiste nell’applicare a registro sulla superficie della faccia interna della pellicola flessibile con cui saranno formati i sacchetti in un’area destinata ad essere saldata, una "etichetta" autoadesiva multistrato il cui dorso à ̈ di materiale termosaldabile compatibile o identico al materiale termosaldabile della faccia interna della pellicola flessibile di fabbricazione dei sacchetti termosaldati.
In questo modo, la termosaldatura dei bordi o lati perimetrali del sacchetto può essere effettuata senza particolari accorgimenti anche sul lato lungo il quale à ̈ stata applicata l’etichetta autoadesiva, come se non vi fosse alcun inserto.
In pratica la saldatura risulta sostanzialmente priva di discontinuità e mantiene un’altezza uniforme lungo tutte le linee di saldatura.
Ciò à ̈ assicurato dal fatto che il dorso dell’etichetta-valvola applicato sulla superficie interna della pellicola di formazione del sacchetto termosaldato, si salda alla stessa faccia interna della pellicola del lembo accostato a quello sul quale à ̈ stata applicata l’etichetta-valvola.
L’affidabilità e la ripetitività della condizione in cui si verifica il rilascio di fluidi pressurizzati risultano straordinariamente elevate potendo dimensionare di caso in caso dimensioni e forma dell’inserto di “distacco predefinito†in un punto di una saldatura di sigillatura del sacchetto in funzione delle caratteristiche meccaniche di flessibilità, plasticità della stessa pellicola del sacchetto e della pressione interna limite alla quale deve verificarsi il cedimento dell’adesione di sigillatura in corrispondenza dell’inserto costituito dall’etichetta autoadesiva “saldata†tra lembi di pellicola del sacchetto.
L’etichetta autoadesiva pre-applicabile a registro sulla superficie interna della pellicola flessibile termosaldabile di formazione dei sacchetti può essere ricavata nella forma geometrica e dimensioni volute, mediante semplice fustellatura o taglio di un multistrato.
Secondo una prima forma di realizzazione, il multistrato consiste in una pellicola flessibile di materiale plastico termosaldabile con superficie di una faccia trattata in modo da risultare "pelabile" e sulla quale à ̈ quindi applicato uno strato di un comune adesivo attivato a pressione per essere quindi semplicemente applicabile a registro sulla superficie interna della pellicola flessibile termosaldabile di formazione del sacchetto.
Con l'attributo "pelabile", comunemente usato dagli operatori del campo, si intende una pellicola flessibile, tipicamente polimerica, almeno una superficie della quale à ̈ resa compatibile ad aderire ad un adesivo attivabile a pressione pur restando staccabile a strappo, senza trascinare con se residui di adesivo. Un trattamento spesso usato consiste nell'esporre la pellicola ad un plasma generato ad esempio per effetto corona tra una coppia di elettrodi, benché altre tecniche siano possibili ed usate industrialmente da produttori di pellicole di materiale plastico.
Secondo una forma alternativa di realizzazione, l’etichetta-inserto à ̈ composta da una pellicola flessibile di materiale plastico pelabile con strato di adesivo attivato a pressione sulla faccia di applicazione ed uno strato di lacca termosaldante applicato sulla faccia opposta o dorso della pellicola autoadesiva, che quindi può anche essere di un materiale plastico non saldabile o non compatibilmente saldabile alla pellicola costituente il sacchetto.
Secondo una terza forma alternativa di realizzazione, la funzione di saldabilità del dorso dell’etichetta-inserto anziché da uno strato di lacca termosaldante à ̈ assicurata con un multistrato che comprende una seconda pellicola flessibile di materiale plastico termosaldabile alla pellicola del sacchetto, incollata (laminata), interponendo una colla a base acquosa o poliuretanica priva di solvente, sopra la prima pellicola autoadesiva.
I diversi aspetti e peculiarità del dispositivo di rilascio di gas-vapori da confezioni in sacchetti flessibili termosaldati del presente trovato saranno descritti con maggior dettaglio in riferimento ad una serie di disegni allegati che illustrano alcune delle possibili forme di attuazione.
L’invenzione à ̈ definita nelle annesse rivendicazioni.
BREVE DESCRIZIONE DEI DISEGNI
La Fig. 1 Ã ̈ una vista tridimensionale schematica di un sacchetto di pellicola flessibile termosaldata.
La Fig. 2 à ̈ un ingrandimento della zona della saldatura in cui à ̈ presente l’inserto valvola del presente trovato.
Le Fig. 3 e 4 mostrano modalità alternative di formazione di vie di sfogo della pressione interna per distacco controllato di superfici originalmente saldate o incollate una all’altra.
La Fig. 5 mostra una prima forma di realizzazione di un inserto autoadesivo costituito da una pellicola pelabile con strato di adesivo attivabile a pressione di materiale plastico termosaldabile alla pellicola del sacchetto.
La Fig. 6 mostra una forma alternativa di realizzazione di un inserto composto da una pellicola flessibile pelabile con strato di adesivo attivabile a pressione e dorso coperto da uno strato di lacca termosaldante.
La Fig. 7 mostra una terza forma di realizzazione di un inserto costituito da una prima pellicola pelabile con strato di adesivo attivabile a pressione laminata con interposizione di colla ad una seconda pellicola di materiale termosaldabile alla pellicola del sacchetto.
Le Fig. 8, 9 e 10 sono rispettivamente una vista in sezione, una vista da un lato e un dettaglio esploso di un sacchetto di pellicola flessibile termosaldata con dispositivo di sfogo di vapori e/o gas pressurizzati, secondo una forma esemplificativa di realizzazione.
La Fig. 11 Ã ̈ uno schema che illustra un possibile processo di formazione di un sacchetto di pellicola flessibile termosaldata con dispositivo di sfogo di fluido pressurizzato secondo il presente trovato.
Le Fig. 12-15 sono viste schematiche di diverse tipologie di sacchetti di pellicola flessibile termosaldata con inserto di scollatura tra i lembi affacciati e termosaldati della pellicola del sacchetto lungo una delle saldature perimetrali di chiusura del sacchetto.
DESCRIZIONE DI FORME ESEMPLIFICATIVE DI REALIZZAZIONE
La Fig. 1 mostra un sacchetto di pellicola flessibile 1, chiuso termosaldando lembi perimetrali affacciati uno contro l’altro, 1a e 1b, della pellicola. Normalmente, à ̈ presente anche una saldatura longitudinale (non visibile né altrimenti mostrata nel disegno) dei lembi affacciati del nastro di pellicola flessibile di materiale termosaldabile, quale ad esempio polipropilene (PPcoex, PPcast). La pellicola del sacchetto può anche essere un multistrato (accoppiato) comprendente ad esempio anche uno strato esterno di polietilene, eventualmente con uno strato intermedio contenente sostanze barriera per l'ossigeno, come ad esempio SiOx o altro.
Lungo la saldatura di fondo del sacchetto 1, à ̈ presente un inserto 2 posto nel punto in cui debba affidabilmente verificarsi il distacco limitato di superfici unite tra loro a garanzia dell’ermeticità della chiusura del sacchetto, al raggiungimento di una sovrappressione interna prestabilita così da determinare la creazione di un passaggio di fuoriuscita di vapori e/o gas pressurizzati.
La Fig. 2 à ̈ una vista di dettaglio ingrandita della zona di introduzione dell’inserto 2 tra le facce termosaldate dei lembi 1a e 1b della pellicola del sacchetto.
La Fig. 3 mostra una prima modalità di distacco e creazione di un volume di sfogo dei vapori e/o gas pressurizzati determinato dal cedimento dell’adesione della faccia interna della pellicola del lembo 1b del sacchetto da uno strato di adesivo attivabile a pressione presente sulla faccia di applicazione dell’inserto 2 sulla stessa pellicola. Un adatto adesivo attivabile a pressione può essere ad esempio il prodotto commerciale RC10 UV della RAFLATAC, benché altri prodotti commerciali con caratteristiche equivalenti possano essere usati.
La Fig. 4 mostra una diversa modalità di distacco della superficie di adesione della faccia interna del lembo 1a della pellicola del sacchetto, a seguito del fallimento della saldatura prodottasi tra lo strato interno termosaldabile del lembo 1a e uno strato di lacca termosaldante applicato sulla superficie del dorso dell’inserto 2 che, pur assicurando l’ermeticità della saldatura di chiusura del sacchetto in condizioni di assenza di sovrappressione interna, ha una limitata resistenza meccanica tale per cui al raggiungimento di una predeterminata sovrappressione interna al sacchetto la zona saldata sul dorso dell’inserto 2, cede consentendo il crearsi di un passaggio di sfogo dei fluidi pressurizzati.
La Fig. 5 mostra in esploso e come assieme un’etichetta-inserto 2 autoadesiva di distacco controllato, applicabile sulla pellicola di formazione dei sacchetti secondo una prima forma di realizzazione. L'etichetta-inserto 2 consiste in questo caso in una pellicola 2' di materiale termosaldabile, ad esempio di PPcoex o PPcast adatto a saldarsi al materiale costituente la faccia interna della pellicola di formatura dei sacchetti, e la cui superficie di applicazione à ̈ trattata in modo da poter ricevere e aderire ad uno strato di adesivo attivato a pressione 2a a costituire l’etichetta-inserto autoadesivo 2 applicabile a registro in posizioni preordinate del nastro di pellicola flessibile di fabbricazione dei sacchetti e sul dorso del quale verrà a saldarsi l’altro lembo della pellicola del sacchetto così da determinare un meccanismo di sfogo di vapori e/o gas pressurizzati come quello rappresentato in Fig.3.
Alternativamente, rendendo la superficie di applicazione della pellicola 2' pelabile il distacco potrà alternativamente avvenire tra la faccia pelabile della pellicola 2' e lo strato di adesivo attivato a pressione 2a che in questo caso rimarrebbe aderente alla superficie in deformazione del lembo 1b della pellicola del sacchetto.
La Fig. 6 mostra esemplificativamente una forma alternativa di realizzazione dell’etichetta-inserto di distacco controllato in cui la pellicola 2' à ̈ in materiale non compatibilmente saldabile al materiale dello strato interno della pellicola del sacchetto. In questo caso, sopra il dorso della pellicola 2' à ̈ applicato uno strato di lacca termosaldante 2l, ad esempio una lacca termosaldante commercialmente disponibile, come ad esempio il prodotto WP 7200 MI della ditta FLINT o prodotti equivalenti di altri produttori come ad esempio HENKEL. Il carico di lacca può essere generalmente compreso tra circa 5 e 10 g/m<2>o anche maggiore. L'applicazione della lacca termosaldante può essere effettuato a rotocalco o mediante spalmatura, contatto, verniciatura, a cui può far seguito generalmente un trattamento in forno per allontanare completamente il solvente della materia plastica termosaldante distribuita allo stato fluido.
In questo caso, il meccanismo di distacco controllato con formazione di via di sfogo del vapore e/o gas pressurizzato interno al sacchetto potrà avvenire indifferentemente o attraverso il meccanismo della Fig. 3 o attraverso il meccanismo della Fig. 4, in cui le superfici più soggette a staccarsi per la pressione esercitata sono le superfici saldate tra loro della faccia interna del lembo 1a della pellicola del sacchetto e dello strato di lacca termosaldante 2l applicato sul dorso della pellicola autoadesiva 2', costituente l’inserto di distacco controllato.
La Fig. 7 mostra la struttura di un'etichetta-inserto di distacco controllato secondo una ulteriore forma alternativa di realizzazione. In questo caso, invece di uno strato di lacca termosaldante, la termosaldabilità al lembo 1a della pellicola del sacchetto à ̈ ottenuta con una struttura multistrato dell’inserto che comprende una seconda pellicola 2s dello stesso materiale termosaldabile della faccia interna della pellicola del sacchetto o compatibilmente saldabile ad esso, laminata sopra la prima pellicola 2', utilizzando a tal scopo una comune colla a base acquosa o una colla poliuretanica priva di solvente. Il carico di colla (identificato nei disegni dallo strato 2c) pre-laminazione e cura della stessa può generalmente essere compreso tra 10 e 40 g/m<2>.
Lo spessore complessivo dell’inserto di distacco controllato 2 à ̈ preferibilmente compreso tra 10 e 30 Î1⁄4m. Esso può comunque essere più sottile della pellicola flessibile 1 di formazione dei sacchetti termosaldati (come rappresentato nelle Fig.1-4), ma può anche essere pressoché uguale o persino leggermente superiore allo spessore della stessa pellicola di formazione dei sacchetti. In ogni caso, la presenza dell’inserto non pregiudica la continuità e uniformità dimensionale (altezza) della saldatura che viene normalmente effettuata in fase di formazione del sacchetto che sarà sigillato dopo l’introduzione del contenuto.
Nell'esempio illustrato nelle Fig. 8, 9 e 10, rispettivamente una vista in sezione, una vista da un lato e un dettaglio esploso di un sacchetto di pellicola flessibile termosaldata, il dispositivo di sfogo di vapori e/o gas pressurizzati à ̈ rappresentato dall'inserto di distacco controllato 2 saldato tra le superfici accostate dei lembi della pellicola flessibile 1 di formazione del sacchetto.
In questo esempio, l'inserto di distacco controllato ha forma trapezoidale isoscele, la cui base maggiore risulta all'interno del sacchetto e la base minore coincide o deborda dal perimetro esterno dei bordi termosaldati della pellicola del sacchetto.
La forma dell'etichetta-inserto 2 può anche essere diversa, poligonale, tondeggiante o ovale, tuttavia essa si estende per l'intera altezza della saldatura ed eventualmente può anche debordare da essa sia all'interno del sacchetto ermetico che all'esterno. Preferibilmente, l'altezza della saldatura non dovrebbe essere inferiore a circa 10 mm e può essere utile che la saldatura abbia un'altezza di almeno 15 mm per fornire una più ampia facoltà di dimensionamento dell'inserto a garanzia della replicabilità del valore di sfogo della sovrapressione interna al sacchetto.
La lunghezza dell'inserto 2 (intendendo la dimensione lungo l'asse longitudinale della saldatura) può essere di uno o più cm. La lunghezza, assieme alle caratteristiche di adesione dell'interfaccia destinata a cedere al raggiungimento del limite prestabilito di sovrapressione interna, e alle caratteristiche di flessibilità della pellicola del sacchetto che deve assecondare la creazione di un lume di passaggio di sfogo dei vapori e/o gas pressurizzati, à ̈ il parametro principale di dimensionamento dell'inserto di distacco controllato. Aumentando la lunghezza dell'inserto si abbassa il valore limite di sovrapressione che determina lo sfogo attraverso il cedimento localizzato e limitato in ampiezza dell'adesione di superfici di chiusura ermetica del sacchetto predisposte a cedere, a parità degli altri due parametri sopra menzionati. Normalmente una base maggiore o lunghezza del bordo interno dell'inserto 2 potrà essere tra 15 e 30 mm.
Una forma a trapezio o a triangolo, con base (maggiore) esposta al fluido pressurizzato interno al sacchetto à ̈ decisamente preferita perché facilita il corretto dimensionamento dell'inserto per conseguire la migliore replicabilità del valore limite della sovrapressione di sfogo.
Un possibile processo di formazione di un sacchetto di pellicola flessibile termosaldata con dispositivo di sfogo di fluido pressurizzato secondo il presente trovato, può includere, preliminarmente, che su una faccia di un nastro continuo di pellicola 1 vengano applicate a registro (in posizioni prestabilite) etichette-inserto autoadesivo 2. Il nastro di pellicola così etichettato potrà essere riavvolto in rotoli magazzinabili e trasportabili che serviranno per alimentare una comune macchina automatica di formatura dei sacchetti.
La fase di formatura dei sacchetti à ̈ schematicamente descritta nello schema della Fig.11.
Il nastro di pellicola flessibile 1, già recante le etichette-inserto 2, viene svolto dal rotolo di alimentazione della macchina, e comuni organi manipolatori provvedono ad affacciare i lembi del nastro e a saldarli assieme lungo una saldatura longitudinale 3 così da formare un tubolare termosaldato.
In corrispondenza di ciascuna etichetta-inserto 2 viene eseguita una saldatura trasversale 4 del tubolare che può avere un’altezza pressoché doppia dell’altezza dell’etichetta-inserto 2. Effettuando quindi un taglio lungo la linea mediana della saldatura trasversale 4 si opera la separazione di un sacchetto da un’estremità termosaldata di un successivo sacchetto di confezionamento.
Naturalmente molti altri sistemi di formatura dei sacchetti possono essere utilizzati secondo necessità e caratteristiche della macchina formatrice e dei dispositivi di riempimento dei sacchetti.
Le Fig. 12-15 sono viste schematiche di diverse comuni tipologie di sacchetti di pellicola flessibile termosaldata che mostrano come sacchetti di disparata foggia e struttura possano essere facilmente equipaggiati con l'inserto 2 del presente trovato, per assicurare lo scollamento controllato e limitato in estensione, tra i lembi affacciati e termosaldati della pellicola del sacchetto lungo una delle saldature perimetrali di chiusura del sacchetto.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Sacchetto di pellicola flessibile termosaldata di confezionamento ermetico di un alimento da cuocere o riscaldare in forno a microonde, avente mezzi di rilascio di vapori e/o gas, comprendenti una valvola di sfogo di vapori e/o gas pressurizzati a forma di un inserto di scollamento localizzato di superfici di tenuta ermetica in un punto lungo una saldatura di unione di lembi affacciati l’uno contro l’altro di detta pellicola flessibile.
  2. 2. Sacchetto secondo la rivendicazione 1, in cui detto inserto di scollamento localizzato consiste in un’etichetta autoadesiva pre-applicata a registro sulla superficie interna di detta pellicola flessibile termosaldabile in un’area della pellicola destinata ad essere saldata, comprendente una pellicola flessibile di materiale plastico saldabile con superficie di una faccia trattata in modo da risultare pelabile; uno strato di adesivo attivato a pressione su detta faccia pelabile di applicazione sulla superficie interna di detta pellicola flessibile termosaldabile del sacchetto.
  3. 3. Sacchetto secondo la rivendicazione 1, in cui detto inserto di scollamento localizzato consiste in un’etichetta autoadesiva pre-applicata a registro sulla superficie interna di detta pellicola flessibile termosaldabile in un’area della pellicola destinata ad essere saldata; detta etichetta essendo composta da un pre-accoppiato comprendente una pellicola flessibile di materiale pelabile non saldabile; uno strato di adesivo attivato a pressione sulla faccia di applicazione sulla superficie interna di detta pellicola flessibile termosaldabile del sacchetto; uno strato di lacca termosaldante sulla faccia opposta della pellicola.
  4. 4. Sacchetto secondo la rivendicazione 1, in cui detto inserto di scollamento localizzato consiste in un’etichetta autoadesiva applicata sulla superficie interna di detta pellicola flessibile termosaldabile in un’area della pellicola destinata ad essere saldata; detta etichetta essendo composta da un pre-accoppiato comprendente una pellicola flessibile di materiale pelabile non saldabile; uno strato di adesivo attivato a pressione sulla faccia di applicazione sulla superficie interna di detta pellicola flessibile termosaldabile del sacchetto; uno strato privo di solvente di colla a base acquosa o di colla poliuretanica sulla faccia opposta di detta pellicola flessibile; una seconda pellicola flessibile di materiale saldabile laminata sopra lo strato di colla privo di solvente.
  5. 5. Sacchetto secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che detto inserto di scollamento localizzato ha altezza uguale o maggiore della altezza della saldatura di chiusura di un lato del sacchetto di pellicola flessibile termosaldata e lunghezza dimensionata in funzione della prestabilita pressione interna di apertura della valvola di rilascio.
  6. 6. Sacchetto secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che detto inserto ha profilo trapezoidale con base maggiore sul lato interno al sacchetto e base minore coincidente con o debordante dal bordo esterno della saldatura di chiusura del lato del sacchetto.
  7. 7. Sacchetto secondo la rivendicazione 1, in cui detta etichetta autoadesiva inserita tra le facce di saldatura della pellicola del sacchetto ha spessore compreso tra 30 e 100 µm.
  8. 8. Sacchetto secondo la rivendicazione 3, in cui detta pellicola flessibile dell'etichetta à ̈ di un materiale appartenente al gruppo composto da polipropilene, poliestere e poliammide, e detta lacca termosaldante à ̈ un prodotto commerciale uniformemente distribuito in forma di soluzione fluida sopra la superficie della pellicola flessibile, per una carica compresa tra 5 e 10 g/m<2>e trattato in forno per allontanare il solvente.
  9. 9. Sacchetto secondo la rivendicazione 4, in cui detta pellicola flessibile dell'etichetta à ̈ di un materiale appartenente al gruppo composto da polipropilene, poliestere e poliammide, e detta seconda pellicola flessibile à ̈ dello stesso materiale costituente la superficie interna saldabile su se stessa della pellicola del sacchetto o compatibilmente saldabile al materiale costituente la superficie interna della pellicola del sacchetto.
  10. 10. Sacchetto secondo la rivendicazione 2, 3 e 4, in cui detto adesivo attivato a pressione à ̈ a base acrilica.
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