ITUD980018A1 - Volta raffreddata per forni elettrici ad arco e per forni siviera - Google Patents

Volta raffreddata per forni elettrici ad arco e per forni siviera

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ITUD980018A1
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IT
Italy
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vault
cooled
cooling unit
cooling
fumes
Prior art date
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IT98UD000018A
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Alfredo Poloni
Gianni Gensini
Milorad Pavlicevic
Negra Angelico Della
Peter Tishchenko
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Danieli Off Mecc
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Description

Descrizione del trovato avente per titolo:
"VOLTA RAFFREDDATA PER FORNI ELETTRICI AD ARCO E PER 1 FORNI SIVIERA"
CAMPO DI APPLICAZIONE
Forma oggetto del presente trovato una volta raffreddata per forni elettrici ad arco e per forni siviera come espressa nella rivendicazione principale.
Il trovato si applica in campo metallurgico come elemento amovibile di copertura nei forni elettrici ad arco e nei forni siviera utilizzati per la fusione di leghe metalliche ferrose o non-ferrose.
STATO DELLA TECNICA
Sono note le volte apribili utilizzate come elemento di copertura dei forni elettrici ad arco o dei forni siviera per evitare la dispersione del calore dall'interno del forno e la fuoriuscita di fumi nocivi e di scorie volatili.
Dette volte normalmente presentano almeno una apertura centrale per gli elettrodi ed una apertura periferica, ο quarto foro, per l'evacuazione deii fumi e delle particelle volatili di scorie e polveri dal volume di fusione.
Per evitare un riscaldamento eccessivo della volta e per asportare il calore generato durante i cicli di fusione, dette volte sono dotate di un sistema di raffreddamento costituito da una pluralità di condotti di raffreddamento, solitamente strettamente adiacenti uno all'altro, alimentati con fluido di raffreddamento in pressione e presentanti andamento radiale o circolare ad anelli, ad elica, a serpentina o di altra forma ancora e realizzanti superfici di scambio termico verticali, orizzontali oppure inclinate.
Un problema nella realizzazione di detti sistemi di raffreddamento è causato dalla disomogeneità della distribuzione delle temperature sulla superficie della volta.
E' noto infatti che il calore presente nella parte centrale della volta, ove sono presenti gli elettrodi, è maggiore di quello presente nella parte periferica a causa della irradiazione termica provocata dagli elettrodi stessi. Inoltre, la temperatura in prossimità dell'apertura di evacuazione fumi è maggiore di quella presente sul lato opposto a causa del maggiore flusso di fumi caldi che confluisce verso detta apertura.
Infatti, l'apertura di evacuazione viene associata a sistemi di aspirazione che creano una depressione non uniforme all'interno del forno.
Detta aspirazione crea un flusso preferenziale dei fumi e soprattutto dell'aria che entra nel volume di fusione dalle aperture tecnologiche (porta di scorifica, aperture per bruciatori, per lance, per l'introduzione di additivi, ecc.) e dalle non perfette sigillature degli accoppiamenti meccanici, generando una disomogeneità termica all'interno del volume di fusione stesso.
Inoltre, a causa di tale fenomeno, il consumo della grafite di cui sono costituiti gli elettrodi è molto elevato per il fatto che l'ossigeno contenuto nell'aria, lambendone la superficie laterale estremamente calda, ne favorisce l'ossidazione.
Un ulteriore inconveniente tecnologico è dovuto al fatto che l'aria, passando attraverso la regione occupata dal volume di fusione, determina degli scompensi termici, raffreddando l'intera regione e non permettendo un intervento energeticamente favorevole.
Infine , soprattutto nei forni siviera , specialmente durante la fase di affinazione, altamente desiderabile, per motivi economici e tecnologici, ottenere una condizione di atmosferai controllata al di sopra del bagno di fusione al fine di ottenere velocemente e con precisione una composizione desiderata per l'acciaio da produrre. Tali condizioni non vengono realizzate nelle soluzioni note, in cui l’aria che inevitabilmente entra nel volume di fusione, per l’impossibilità di sigillarlo in modo duraturo e perfetto, va direttamente ad interferire con l'atmosfera creata all'interno del volume di fusione stesso.
La depressione non omogenea che si viene a creare all'interno del forno, inoltre, provoca un elevato consumo od anche l'asportazione di materiali leganti, tecnologici e formatori di scorie, trascinati nel flusso principale.
Vi è quindi l'esigenza di diminuire tale asportazione, determinando velocità dei fumi ridotte, e pertanto diminuendo di conseguenza le capacità di trascinamento di essi sugli elementi fini presenti in sospensione nel volume di fusione. Ciò per conseguire un immediato vantaggio economico derivante da una maggiore resa dei materiale caricati nel forno.
Un altro inconveniente delle volte raffreddate di tipo noto è dato dal fatto che determinano una asportazione di calore sostanzialmente uniforme sull ' intera loro superficie . Ciò comporta che detta asportazione di calore deve essere quantomeno uguale a quella richiesta nella zona più calda del forno e quindi , per gran parte della superficie della volta, il sistema di raffreddamento è sovradimensionato , ciò comportando elevati consumi energetici e maggiori costi impiantistici.
Sono anche note volte nelle quali , al f ine di aumentarne la vi ta utile , i condotti di raf freddamento sono protetti , almeno sul lato rivolto verso l ' interno del forno, da materiale refrattario.
Questa soluzione, però, non si è dimostrata molto efficace in quanto il materiale refrattario si usura molto velocemente, tendendo poi a staccarsi ed a cadere all'interno del forno, a causa delle notevoli differenze di temperatura che si hanno tra la faccia interna del materiale refrattario rivolta verso gli elettrodi e la faccia esterna dello stesso materiale refrattario in contatto con i condotti raffreddati. Sono anche note volte costituite da pannelli di raffreddamento, ad esempio di conformazione a spicchio, disposti contigui. Ciascun pannello presenta un gruppo di condotti di raffreddamento associato ad un sistema di raffreddamento individuale oppure ad un sistema di raffreddamento comune.
Nel primo caso si hanno costi di realizzazione e di gestione molto elevati mentre nel secondo caso la presenza di saldature tra i singoli pannelli, od anche tra i singoli elementi di conduttura di raffreddamento, costituisce dei punti critici e crea tensioni lungo la conduttura che non possono essere eliminate completamente nemmeno da trattamenti termici quali il rinvenimento o la ricottura.
Dette tensioni, per le condizioni di altissima temperatura a cui sono sottoposte le tubazioni, possono portare le saldature alla rottura, con la conseguente fuoriuscita di acqua di raffreddamento che penetra nel forno. Data l'alta pressione dell'acqua che circola solitamente nei condotti di raffreddamento, la portata di acqua che penetra nel forno è elevata, e appena viene a contatto con il metallo fuso evapora bruscamente con conseguente brusco aumento di pressione che può manifestarsi, in talune condizioni, con una esplosione.
Il realizzarsi di tale fenomeno richiede quindi l'immediato spegnimento del forno con tutti i problemi tecnici ed economici che ciò comporta, oltre a costituire un potenziale pericolo per gli operatori.
Sono anche note volte dotate di sistemi di raffreddamento a doccia impieganti dei getti d'acqua cooperanti con la superficie esterna della volta. Il vantaggio di detti sistemi di raffreddamento a doccia è dato dalla possibilità di distribuire in modo voluto i getti d'acqua sulla superficie della volta in modo da ottenere un raffreddamento maggiore nelle zone più calde. Per contro, però, detti sistemi di raffreddamento a doccia presentano l'inconveniente che l'asportazione di calore in corrispondenza della zona periferica della volta ove viene raccolta l'acqua di raffreddamento spruzzata è molto elevata anche se in detta zona periferica essa dovrebbe essere minore rispetto alla zona centrale più calda.
In nessuna delle soluzioni note nella tecnica è stata proposta una soluzione che consenta di agire su ogni area del sistema di raffreddamento della volta del volume fusorio in modo da uniformare i carichi termici, da realizzare condizioni desiderate ed opportune di atmosfera controllata all'interno del volume fusorio, evitare di sbilanciare l'intervento tecnologico della fusione e dell 'affinazione a causa della miscelazione di aria con i fumi di processo e diminuire drasticamente il consumo della grafite degli elettrodi.
Un ulteriore problema delle soluzioni note è quello relativo all'usura ed al decadimento delle caratteristiche meccaniche del coperchio portaelettrodi disposto al centro della volta.
Tale usura comporta maggiori costi di manutenzione e lunghi tempi di intervento.
Per ovviare a questi inconvenienti della tecnica nota e per ottenere ulteriori vantaggi nel seguito evidenziati, la proponente ha studiato, sperimentato e realizzato il presente trovato.
ESPOSIZIONE DEL TROVATO
Il presente trovato è espresso e caratterizzato nella rivendicazione principale.
Le rivendicazioni secondarie espongono varianti all'idea dì soluzione principale.
Scopo principale del presente trovato è fornire una volta raffreddata per forni elettrici ad arco o per forni siviera idonea a creare all'interno del forno una depressione per l'evacuazione dei fumi sostanzialmente omogenea ed uniforme su tutto il volume del forno, in modo da evitare che l'aria che penetra all'interno del volume di fusione vada direttamente, ed in maniera disomogenea, ad interferire con l'atmosfera creata nel volume di fusione stesso.
Altro scopo è realizzare una volta che consenta di ottenere un isolamento termico ottimale del forno ed un migliore rendimento dello stesso, con conseguente abbassamento dei costi di gestione.
Ulteriore scopo del trovato è ridurre i rischi di rottura dei condotti di raffreddamento consentendo di aumentare la vita utile della volta e di ridurre le soste di manutenzione.
Altro scopo ancora è realizzare una struttura di raffreddamento facilmente installabile e manipolabile per manutenzione ed intervento.
Ulteriore scopo è ridurre la velocità di evacuazione dei fumi in modo da diminuirne le capacità di trascinamento di elementi fini in sospensione all'interno del volume di fusione, ciò garantendo una resa più elevata dei materiali in fusione.
La volta raffreddata secondo il trovato comprende due strutture monoblocco a tubi di raffreddamento monoblocco, una esterna ed una interna, tra loro associate almeno in corrispondenza della base e separate da una intercapedine anulare nella quale si crea una circolazione ad anello dei fumi aspirati attraverso l'apertura di evacuazione.
Detta intercapedine favorisce la distribuzione dei fumi su tutta la superficie della volta e quindi rende uniforme ed omogenea la depressione causata dall'aspirazione periferica.
Inoltre, aumentando la sezione di aspirazione viene ad essere drasticamente diminuita la velocità dei fumi, in particolare nella zona soprastante il bagno di fusione, ciò rendendo minore l’interferenza di detti fumi rispetto all'atmosfera del volume di fusione.
Secondo una formulazione del trovato, ogni struttura o gruppo di raffreddamento monoblocco è singolarmente rimovibile e viene realizzata partendo da tubi raffreddati, piegati in esecuzione, entro i quali viene fatto circolare un fluido di raffreddamento, normalmente acqua, in pressione.
Le saldature necessitate per la giunzione dei tubi, ridotte in numero per la prepiegatura dei tubi stessi, vengono limitate alle zone del volume di fusione poco sollecitate termo-meccanicamente.
Secondo una variante, i gruppi di raffreddamento interno ed esterno sono tra loro sostanzialmente coassiali.
Nella soluzione preferenziale del trovato , il gruppo di raf freddamento esterno presenta conformazione almeno parzialmente anulare che contiene il gruppo di raffreddamento interno, il quale presenta conformazione sostanzialmente troncoconica convergente verso l'alto.
Secondo il trovato, detti gruppi di raffreddamento esterno ed interno definiscono anelli sovrapposti e concentrici.
Tale configurazione definisce una struttura reticolare a tubi adiacenti la quale concretizza un effetto griglia per il transito controllato dei fumi, tra il gruppo di raffreddamento interno e quello esterno, con conseguente uniformazione ed omogeneizzazione del flusso.
Secondo il trovato, l'utilizzo di due gruppi di raffreddamento monoblocco tra loro autonomi e singolarmente rimovibili, consente la sostituzione anche di uno solo di detti gruppi alla volta in seguito, ad esempio, a danneggiamento od usura.
Nella soluzione preferenziale del trovato, il gruppo di raffreddamento interno presenta un voluto passo tra gli anelli sovrapposti che può essere costante su tutto lo sviluppo verticale oppure, secondo una variante, variabile.
Secondo il trovato, la densità degli anelli può essere variata a piacere in fase progettuale ottenendo un maggiore o minore effetto di raffreddamento di una determinata zona a seconda delle esigenze.
Secondo una soluzione del trovato, detta densità degli anelli varia uniformemente da un punto di massimo ad uno di minimo.
Secondo una variante, il punto di massima densità degli anelli è posto nella zona della apertura di evacuazione dei fumi che costituisce la zona più calda della volta, ed il punto di minima densità coincide con il punto più freddo della volta, che sostanzialmente è situato in una posizione diametralmente opposta alla posizione dell'apertura di evacuazione.
Tale distribuzione differenziata delle spire consente un raffreddamento differenziato della volta che permette di migliorare notevolmente il rendimento del forno e di distribuire con uniformità l'usura della volta.
Secondo il trovato, inoltre, la conformazione dei due gruppi di raffreddamento, o la loro distanza, può essere variata in modo voluto per variare il volume e/o la conformazione dell'intercapedine e quindi la portata, per permettere, ad esempio, una più uniforme distribuzione dell'aspirazione dei fumi nel volume del forno e sulla superficie della volta.
Secondo una variante, oltre ai suddetti gruppi di raffreddamento, interno ed esterno, è previsto un terzo gruppo di raffreddamento, anch'esso monoblocco e con sistema di raffreddamento indipendente, associato al coperchio porta-elettrodi.
Tale soluzione consente di ottenere un raffreddamento più efficace della zona centrale della volta, una maggiore durata degli elettrodi e del relativo coperchio ed una maggiore resistenza meccanica duratura nel tempo.
Secondo il trovato il gruppo di raffreddamento interno funge da elemento di distribuzione, rallentamento e stabilizzazione dei fumi.
I fumi, infatti, passando tra gli interstizi presenti tra gli anelli sovrapposti del gruppo di raffreddamento interno si distribuiscono in modo uniforme su tutto il volume della detta intercapedine e raggiungono l'apertura di evacuazione con minore velocità e turbolenza.
Detta distribuzione uniforme dei fumi e la loro minore velocità e turbolenza consente di utilizzare sistemi di aspirazione associati all'apertura di evacuazione meno potenti; ciò consente di ridurre i consumi energetici ma soprattutto di evitare eccessive infiltrazioni di aria all'interno del forno attraverso le superfici di accoppiamento volta-forno.
Oltrettutto, l'aria che entra perifericamente rispetto al volume di fusione viene direttamente aspirata nell'intercapedine creata fra i due elementi monoblocco che costituiscono la volta, evitandone il miscelamento nel volume di fusione con i fumi di processo ed il passaggio in regioni limitrofe alla superficie laterale degli elettrodi. Inoltre, viene diminuito l'effetto ossidazione del bagno e l'alterazione dell'atmosfera controllata al di sopra del bagno. Con la volta secondo il trovato, è quindi possibile ottenere maggiori rendimenti termici ed energetici e ridurre l'usura per ossidazione degli elettrodi.
Inoltre, con la volta secondo il trovato, il flusso dei fumi da evacuare si propaga prevalentemente in corrispondenza della parte perimetrale del forno ciò consentendo di evitare che detti fumi investano gli elettrodi usurandoli.
Secondo il trovato, inoltre, il rallentamento di velocità dei fumi di evacuazione attuato dal gruppo di raffreddamento interno consente l'abbattimento all'interno del forno di una elevata quantità di polvere, particelle e scorie in sospensione nei fumi prima che questi ultimi raggiungano, attraverso l'apertura dì evacuazione, i sistemi di filtraggio cooperanti con i mezzi di aspirazione associati all'apertura di evacuazione.
Il trovato, quindi, consente anche di rendere più efficace l'azione di detti sistemi di filtraggio nonché di aumentarne la vita utile.
Con il trovato, le scorie in sospensione nei fumi, inoltre, in brevissimo tempo si fissano sugli anelli del gruppo di raffreddamento interno realizzando uno strato di rivestimento continuo ed isolante sulla superficie esterna della conduttura.
Secondo una variante, sulle condutture dei gruppi di raffreddamento sono presenti elementi di presa ed ancoraggio, ad esempio conformati a piastra, che favoriscono il fissaggio di dette scorie in sospensione. Anche la parte più interna di detti anelli sovrapposti viene ricoperta dalle scorie a formare uno strato isolante, ma il flusso continuo dei fumi aspirati attraverso l'apertura di evacuazione impedisce alle fessure tra due anelli attigui di richiudersi completamente, garantendo il libero passaggio dei fumi.
Secondo una variante, per rendere autoportante ciascun gruppo di raffreddamento, i condotti di raffreddamento vengono rinforzati e sostenuti da appositi elementi di sostegno.
Secondo un'altra variante l'apertura di evacuazione fumi è associata ad un condotto di evacuazione conformato a gomito dotato di un proprio gruppo di raffreddamento monoblocco ed autonomo costituito da almeno una conduttura avvolta in spire tra loro distanziate.
Nella soluzione preferenziale, detto condotto di evacuazione conformato a gomito presenta un corpo metallico che ricopre detto tubo ad esclusione di una voluta porzione della parte inferiore associata al gruppo di raffreddamento esterno.
ILLUSTRAZIONE DEI DISEGNI
Le figure allegate sono fornite a titolo esemplificativo non limitativo ed illustrano alcune soluzioni preferenziali del trovato.
Nelle tavole abbiamo che:
- la fig. 1 illustra, con una sezione longitudinale, una volta raffreddata secondo il trovato associata ad un forno elettrico ad arco; - la fig. 2 illustra un esploso parziale di fig. 1; - la fig. 3 illustra parzialmente una variante del particolare A di fig. 2;
- la fig. 4 illustra una vista dall'alto ingrandita del particolare A di fig. 2;
- la fig. 5 illustra una vista dall'alto ingrandita del particolare B di fig. 2.
DESCRIZIONE DEI DISEGNI
La volta raffreddata 10 secondo il trovato illustrata in fig.l é associata ad un forno elettrico ad arco 20, per semplicità di illustrazione privato degli elettrodi e solamente schematizzato.
Come illustrato in dettaglio in fig.2, detta volta raffreddata 10 presenta due strutture o gruppi di raffreddamento monoblocco, rispettivamente gruppo di raffreddamento interno 11 e gruppo di raffreddamento esterno 12, nel caso di specie coassiali tra loro ed al forno elettrico ad arco 20.
Secondo il trovato, detti gruppi di raffreddamento interno 11 ed esterno 12, allorché associati tra loro, nella fattispecie in corrispondenza delle rispettive basi, definiscono all'interno della volta 10 una intercapedine anulare 13 (fig. 1) nella quale confluiscono, come nel seguito meglio descritto, i fumi che si generano nel forno 20 durante i cicli di fusione .
Secondo il trovato, detta intercapedine anulare 13 funge da camera di aspirazione dei fumi e coopera superiormente con una apertura 14 di evacuazione, o quarto foro, prevista sul gruppo di raffreddamento esterno 12.
Detta apertura 14 è superiormente associata ad una conduttura 21 conformata a gomito associata a mezzi di aspirazione qui non illustrati.
Secondo il trovato, detta conduttura 21 conformata a gomito presenta un proprio gruppo di raffreddamento 22 definito da un tubo continuo piegato 23 conformato ad elica le cui spire sono distanziate a definire interstizi attraverso i quali transitano i fumi. Detti interstizi consentono sia di aumentare la superficie di scambio termico del gruppo di raffreddamento 22 che l'ancoraggio delle scorie volatili per la realizzazione di uno strato isolante in grado di trattenere il calore e di proteggere il tubo 23.
Nel caso di specie, il gruppo di raffreddamento interno 11 presenta una conformazione tronco-conica con base maggiore rivolta verso il basso mentre il gruppo di raffreddamento esterno 12 presenta conformazione anulare che contiene il gruppo di raffreddamento interno 11.
Nella soluzione illustrata, detto gruppo di raffreddamento interno 11 comprende elementi di sostegno 28 che conferiscono al tubo piegato 15 una voluta rigidità, rendendo autoportante detto gruppo di raffreddamento interno 11.
Il gruppo di raffreddamento esterno 12 presenta una parte inferiore 12b di conformazione cilindrica di diametro sostanzialmente coniugato al diametro del forno 20 ed una parte superiore 12a di conformazione leggermente tronco-conica.
Secondo una variante, detta parte superiore 12a è cilindrica di diametro inferiore al diametro della parte inferiore 12b.
Secondo un'altra variante, detta parte superiore 12a è conformata a calotta.
Secondo il trovato, il gruppo di raffreddamento esterno 12 è costituito da tubi piegati 16 avvolti in anelli sovrapposti ed adiacenti ed il gruppo di raffreddamento interno 11 è costituito da tubi piegati 15 avvolti in anelli sovrapposti ma tra loro distanziati a definire una struttura reticolare presentante interstizi a passo variabile tra anelli adiacenti.
Nel caso di specie, come illustrato in fig.5, i tubi piegati 15 definenti il gruppo di raffreddamento interno 11 presentano un solo ingresso 15a ed una sola uscita 15b ed un andamento a serpentina idoneo a definire tre aperture rispettivamente 17, 18 e 19 utilizzate, ad esempio, per l'associazione di sorgenti alternative quali lance, bruciatori, ecc. e/o per l'alimentazione di materiali additivi solidi, liquidi o gassosi.
Secondo il trovato, i fumi generati nel forno 20 durante i cicli di fusione transitano attraverso i suddetti interstizi presenti tra gli anelli sovrapposti dei tubi piegati 15 del gruppo di raffreddamento interno 11 e raggiungono l'intercapedine anulare 13 nella quale viene creata una depressione dai suddetti mezzi di aspirazione. Il gruppo di raffreddamento interno 11, oltre a determinare un primo abbassamento della temperatura dei fumi, funge da elemento di distribuzione fumi riducendone la velocità e la turbolenza.
La struttura reticolare del gruppo di raffreddamento interno 11 funge da griglia di distribuzione che consente di graduare il passaggio di detti fumi in modo uniforme su tutto il volume dell'intercapedine 13 sì da equilibrare e favorire lo scambio termico con la volta raffreddata 10.
La riduzione di velocità e turbolenza, nonché la distribuzione uniforme , dei fumi all ' interno dell ' intercapedine anulare 13 consente di avere consumi energetici minori e minori infiltrazioni di aria atmosferica all ' interno del forno 20.
Secondo una variante, la densità degli anelli dei tubi piegati 15 è variabile ciò consentendo un raffreddamento maggiore dei punti più caldi della volta 10 ; il raffreddamento dif ferenziato della volta 10 e l ' aspirazione distribuita dei fumi di scarico consentono di migliorare notevolmente il rendimento del forno 20, con elevata riduzione dei costi di esercizio.
Secondo il trovato, inoltre, le scorie volatili presenti nei fumi di scarico che entrano nell'intercapedine 13 attraverso gli interstizi che si hanno tra gli anelli sovrapposti dei tubi piegati 15 determinano la formazione di uno strato di rivestimento che si ancora sui tubi 15 fungendo da isolante in grado di trattenere il calore dei fumi e di proteggere i tubi 15.
Nella parte centrale della volta 10, è presente un coperchio 24 dotato centralmente di tre fori 25 per l'inserimento degli elettrodi (fig.4).
Secondo il trovato, detto coperchio 24 presenta un proprio gruppo di raffreddamento 26 definito da tubi 27 piegati in esecuzione monoblocco ad assumere una conformazione ad anelli adiacenti e sovrapposti.
Nella soluzione illustrata nelle figg. 1 e 2 i tubi 27 definiscono due anelli di cui quello superiore di diametro minore mentre nella variante di fig.3 detti tubi 27 definiscono tre anelli di diametro crescente verso l'alto.
Secondo una variante, detti tubi 27 sono rivestiti verso l'interno del volume di fusione da uno strato di refrattario.
I fori 25 per gli elettrodi sono disposti ad una distanza minima dai tubi raffreddati allo scopo di evitare corti circuiti e la generazione di scariche.

Claims (1)

  1. RIVENDICAZIONI 1 - Volta raffreddata per forni elettrici ad arco o forni siviera, detta volta venendo utilizzata come elemento di copertura di detti forni e presentando un sistema di raffreddamento comprendente tubi alimentati con fluido di raffreddamento, detta volta presentando almeno una apertura centrale per il posizionamento e la movimentazione degli elettrodi ed almeno una apertura periferica per l'aspirazione ed evacuazione dei fumi, caratterizzata dal fatto che presenta due strutture o gruppi di raffreddamento monoblocco amovibili, interno (11) ed esterno (12), definiti da rispettivi tubi piegati in esecuzione (15, 16) sviluppantisi secondo anelli adiacenti e sovrapposti, detti gruppi di raffreddamento interno (11) ed esterno (12) essendo associati tra loro almeno in corrispondenza delle rispettive basi rivolte verso il forno (20), tra il gruppo di raffreddamento interno (11) e quello esterno (12) essendo definita una intercapedine anulare (13) di circolazione anulare e rallentamento dei fumi, detto gruppo di raffreddamento interno (11) presentando interstizi di transito fumi in detta intercapedine anulare (13). 2 - Volta raffreddata come alla rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che almeno il gruppo di raffreddamento interno (11) presenta una conformazione tronco-conica con base maggiore rivolta verso il basso. 3 - Volta raffreddata come alla rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che il gruppo di raffreddamento interno (11) è costituito da tubi piegati in esecuzione (15) definenti la conformazione tronco-conica e privi di saldature nei punti critici di elevata sollecitazione termomeccanica. 4 - Volta raffreddata come ad una o l'altra delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che il gruppo di raffreddamento esterno (12) presenta una conformazione anulare almeno parzialmente cilindrica circoscrivente il gruppo di raffreddamento interno (11). 5 - Volta raffreddata come alla rivendicazione 4, caratterizzata dal fatto che il gruppo di raffreddamento esterno (12) è costituito da tubi piegati (16) definenti la conformazione anulare e privi di saldature nei punti critici di elevata sollecitazione termo-meccanica. 6 - Volta raffreddata come ad una o l'altra delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che la densità degli anelli dei tubi piegati (15, 16) del gruppo di raffreddamento interno (ll) e/o del gruppo di raffreddamento esterno (12) è variabile lungo la circonferenza della volta (10). 7 - Volta raffreddata come alla rivendicazione 6, caratterizzata dal fatto che la densità degli anelli dei tubi piegati (15, 16) è massima in corrispondenza dell'apertura (14) di evacuazione dei fumi. 8 - Volta raffreddata come ad una o l'altra delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che gli anelli del tubo (16) del gruppo di raffreddamento esterno (12) sono strettamente adiacenti l'uno all'altro. 9 - Volta raffreddata come ad una o all'altra delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che i tubi piegati (15, 16) costituenti il rispettivo gruppo di raffreddamento interno (11) ed esterno (12) presentano un proprio ingresso ed una propria uscita del fluido di raffreddamento. 10 - Volta raffreddata come alla rivendicazione 9, caratterizzata dal fatto che i tubi piegati (15, 16) sono giuntati alle estremità a formare un tubo sostanzialmente continuo. 11 - Volta raffreddata come alla rivendicazione 10, caratterizzata dal fatto che la giuntura è realizzata lungo la periferia esterna della volta (10). 12 - Volta raffreddata come ad una o l'altra delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che l'apertura di evacuazione (14) è superiormente associata ad un condotto di evacuazione (21) conformato a gomito e presentante un proprio gruppo di raffreddamento (22) costituito da un tubo (23) conformato ad elica con spire distanziate a definire interstizi di transito fumi ed ancoraggio scoria. 13 - Volta raffreddata come ad una o l'altra delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che i gruppi di raffreddamento interno (11) ed esterno (12) sono singolarmente rimovibili. 14 - Volta raffreddata come ad una o l'altra delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che presenta centralmente un elemento di chiusura (24) e supporto elettrodi definito da tubi piegati in esecuzione (27) ad anelli concentrici e definenti aperture (25) di inserimento elettrodi. 15 - Volta raffreddata come alla rivendicazione 14, caratterizzata dal fatto che i tubi (27) dell'elemento di chiusura (24) solo alimentati con un sistema di raffreddamento indipendente. 16 - Volta raffreddata come alle rivendicazioni 14 o 15, caratterizzata dal fatto che l'elemento di chiusura (24) è rivestito sull'interno da materiale refrattario. 17 - Volta raffreddata come ad una o l'altra delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che adotta i contenuti di cui alla descrizione ed ai disegni.
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