ITUD950233A1 - Procedimento di prelaminazione controllata per bramme sottili uscenti da colata continua - Google Patents

Procedimento di prelaminazione controllata per bramme sottili uscenti da colata continua Download PDF

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ITUD950233A1
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Mirco Striuli
Andrea Carboni
Alfredo Lavazza
Umberto Meroni
Giovanni Coassin
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Danieli Off Mecc
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Abstract

Procedimento di prelaminazione controllata per bramme, vantaggiosamente bramme sottili, uscenti da colata continua del tipo di cui all'EP-A-625.388, in cui la prelaminazione è effettuata con coppie di elementi di preliminazione (14, 114, 16) quali rulli folli, motorizzati, piastre, nastri, raschiatori od altro raggruppati in almeno un gruppo di prelaminazione (10), il primo di detti gruppi di prelaminazione (10) essendo posto subito a valle dei rulli al piede (12), detti elementi di prelaminazione essendo associati, tutti o parte di essi, almeno a mezzi trasduttori di pressione (18), a mezzi a cilindro idraulico (17), a mezzi atrasduttore di posizione (24), essendo presenti ulteriormente mezzi rilevatori (28) del cuore liquido interno alla bramma (20), mezzi rilevatori (25a, 25b) di temperatura in paniera e della bramma, mezzi rilevatori di velocità di colata (26), tutti detti mezzi trasduttori e/o rilevatori essendo collegati ad almeno un gruppo di elaborazione e controllo (21) che asserve il posizionamento e la regolazione degli elementi di prelaminazione, la zona finale di prelaminazione essendo predefinita da una specifica coppia (n° X) di elementi di prelaminazione posti lungo il cammino di estrazione della bramma (20), durante il preocesso, il gruppo di elaborazione e controllo (21) ricevendo in continuo i valori effettivi relativi allo sforzo di chiusura (P) e/o al gap (G) almeno della coppia (X) di elementi di prelaminazione posta in corrispondenza della zona finale di prelaminazione, rispettivamente (PX) e (GX), confrontandoli a valori di soglia predefiniti e configurando l'assetto di tutte le coppie di elementi di prelaminazione presenti sul cammino di estrazione in base a detto confronto.

Description

Descrizione del trovato avente per titolo:
"PROCEDIMENTO DI PRELAMINAZ IONE CONTROLLATA PER BRAMME SOTTILI USCENTI DA COLATA CONTINUA"
CAMPO DI APPLICAZIONE
Forma oggetto del presente trovato un procedimento di prelaminazione controllata per bramine sottili uscenti da colata continua come espresso nella rivendicazione principale.
Più in particolare, il procedimento secondo il trovato viene eseguito su bramme sottili come uscenti da una lingottiera per colata continua di bramme sottili subito a valle dei rulli al piede di detta lingottiera.
Per bramme sottili si intendono bramme larghe da 800 a 2500 mm o più ed aventi uno spessore da 25 a 90 mm.
Il trovato si applica vantaggiosamente, ma non esclusivamente, a bramme aventi uno spessore finale, all'uscita della macchina di colata continua, compreso fra 30 e 60 mm.
Il trovato è altresì applicabile alle colate continue di billette, siano esse tonde, quadrate, rettangolari, ecc.
Il trovato è applicabile a colate continue diritte e curve.
STATO DELLA TECNICA
Dal documento EP-A-625 .388, a nome della proponente, è noto un procedimento di prelaminazione controllata in cui una bramma sottile viene sottoposta ad un'azione di prelaminazione in una zona a valle dei rulli al piede.
Tale documento prevede di eseguire una prelaminazione controllata con riduzione a cuore liquido, o "soft reduction", della bramma come uscente dal cristallizzatore per ottenere una bramma con spessore più ridotto alla fine della macchina di colata.
Come evidenziato in tale documento anteriore, i principali vantaggi della prelaminazione controllata sono quello di poter ottenere all’uscita della macchina di colata una bramma con uno spessore sottile (30-60 min) utilizzando un cristallizzatore avente uno spessore maggiore, nonché quello di ottenere una affinazione della struttura di solidificazione del metallo e l'eliminazione della segregazione centrale nella bramma.
Affinchè sia efficace, la soft reduction deve avvenire con una continua e controllata riduzione dello spessore della bramma, il che è ottenibile con una conformazione sostanzialmente conica del tratto di bramma sottoposto a soft reduction.
In tale documento anteriore, si afferma che detto tratto conico deve presentare una lunghezza compresa tra 0,8/1 m circa, fino a 7 m circa, in cui la maggiore lunghezza corrisponde alla fine della zona di contenimento prodotta dai rulli folli di contenimento presenti a valle del cristallizzatore e dopo i rulli al piede.
Inoltre, il procedimento di prelaminazione descritto in tale documento si basa su un modello di solidificazione ON LINE che determina, in base alle attuali condizioni di colata, l'esatto profilo di solidificazione della bramma.
Detto procedimento prevede di ridurre, in modo controllato e voluto, lo spessore della bramma a cuore liquido in funzione dei principali parametri di colata (velocità di estrazione, sovratemperatura nella paniera, raffreddamento secondario a valle della lingottiera e tipo dell'acciaio, spessori) in parte impostati all'avvio del processo ed in parte rilevati in continuo da opportuni sensori e/o trasduttori.
I rulli che effettuano la prelaminazione sono associati a celle di carico e/o a trasduttori di pressione che controllano la pressione esercitata sulla bramma sottile e verificano che tale pressione, per ogni coppia di rulli o per ogni gruppo di coppie di rulli, corrisponda a quella che il programma dinamico impone per realizzare il voluto effetto sulla bramma e concretizzare la voluta prelaminazione.
Inoltre, ogni coppia di rulli è associata ad un trasduttore di posizione il quale rileva la distanza, o gap, fra i rulli opposti della coppia. Anche in questo caso, la funzione del trasduttore di posizione è primariamente quella di verificare che il posizionamento delle coppie di rulli, o dei gruppi di coppie di rulli, corrisponda al valore che il programma impone per quel ciclo di prelaminazione.
II sistema completo è asservito ad un gruppo di elaborazione e controllo della prelaminazione che riceve segnali dai trasduttori di pressione e dai trasduttori di posizione, siano essi di gruppo od unitari, ed anche dai rilevatori della velocità della brama, dai rilevatori dei parametri di \ V raffreddamento secondario e dai rilevatori della temperatura del metallo fuso in paniera e della temperatura de l la bramma usc ente dal cristallizzatore .
Può anche essere presente un rilevatore per individuare la presenza o meno di un cuore liquido all ' interno della bramma.
Il gruppo di elaborazione e controllo del documento anteriore elabora questi parametri e fornisce in tempo reale alle coppie di rulli i valori ottimali di regolazione.
Per rulli si intendono sia rulli continui, che rulli a settori, che nastri, ecc. intendendosi quindi un qualunque sistema dello stato della tecnica. <1>
Al gruppo di prelaminazione sono associati mezzi di raffreddamento secondario della bramma costituiti, ad esempio, da una pluralità di ugelli spruzzatori.
Ancora, al gruppo di prelaminazione può essere associato almeno un gruppo scagliatore.
Il documento US -A-5 .018.569 descrive un procedimento di prelaminazione in cui la bramma uscente da una lingottiera e dai rulli al piede viene fatta cooperare con una pluralità di coppie di rulli successive per ottenere la voluta riduzione di spessore a cuore liquido.
In tale' documento anteriore, si prevede di individuare e determinare la fine del cono liquido mediante là lettura della pressione esercitata dai rulli sulla'Ibramma transitante.
Più in particolare, la regolazione della pressione idraulica dei cilindri associati ai rulli che agiscono sulla bramma viene impostata da un elemento di controllo per ottenere la voluta riduzione di spessore della bramma transitante.
In tale documento, tuttavia, i rulli contrapposti di una coppia sono separati da distanziatori fissi e quindi possono avvicinarsi tra loro fino a che i supporti ;non vanno in battuta su detti distanziatori.
Pertanto,,una volta definita la posizione di detti distanziatori, la macchina non è più regolabile e quindi non può adattarsi ad esigenze specifiche che possono presentarsi di volta in volta.
Inoltre, la regolazione ed il bloccaggio in posizione dei rulli basata unicamente sulla regolazione della pressione dei cilindri è estremamente labile e poco affidabile.
Infatti, la pressione richiesta che i rulli devon esercitare sulla bramma varia durante le fasi di colata, in particolare perchè, nelle varie fasi, la temperatura e la velocità non possono rimanere sempre perfettamente costanti; queste variazioni di pressione non possono essere previste in modo così preciso da poter essere bilanciate con variazioni di pressione nei cilindri di regolazione e permettere così al relativo rullo di rimanere nella posizione voluta e corrispondente a quel passo di prelaminazione.
Se i rulli non rimangono fissi nella posizione voluta, si possono determinare cricche e piegature nella bramma in lavorazione.
Nel caso di questo documento anteriore, quando la pressione dei cilindri supera un determinato valore viene variata la velocità di estrazione per variare la lunghezza del cono liquido interno alla bramma. La variazione della velocità di estrazione presenta tuttavia una pluralità di inconvenienti.
Innanzi tutto, una variazione della velocità si ripercuote su tutti i parametri di lavoro, costringendo l’intera macchina di colata a riprogrammarsi ed a riadattarsi in relazione a tale variazione.
Inoltre, una variazione di velocità può comportare conseguenze sulla qualità del prodotto e sulla produttività dell ' impianto .
Ancora, ogni variazione di velocità comporta dei transitori , che possono alterare la planarità del menisco e quindi la qualità superf iciale del prodotto colato .
Inoltre, la variazione di velocità può essere lenta in termini di tempi di adattamento e ciò può comportare un ritardo nel raggiungimento delle condizioni di assetto ottimale.
Per risolvere questi inconvenienti, perfezionando il procedimento di prelaminazione controllata di cui all 'EP-A-625.388, nonché per ottenere altri ed ulteriori vantaggi, la proponente ha studiato, sperimentato e realizzato il presente trovato.
ESPOSIZIONE DEL TROVATO
II presente trovato è espresso e caratterizzato nella rivendicazione principale.
Le rivendicazioni secondarie espongono varianti all'idea di soluzione principale.
Lo scopo del trovato è quello di realizzare un procedimento di prelaminazione controllata per bramme sottili uscenti da colata continua che perfezioni il sistema di regolazione dinamica dell'azione degli elementi di prelaminazione sulla bramma transitante.
Per elementi di prelaminazione si intendono rulli, piastre, nastri, lame raschiatrici od altri dispositivi facenti la stessa funzione.
Secondo una prima soluzione realizzativa del trovato, i passi di prelaminazione vengono regolati dinamicamente dall'unità di elaborazione in funzione dei segnali ricevuti che indicano l’effettivo sforzo di chiusura dei rulli sulla bramma.
Detti segnali vengono rilevati, in modo di per sè noto dall ΈΡ-Α-625 .388, misurando la pressione agente nei cilindri idraulici che agiscono su detti rulli di prelaminazione, ovvero dalle celle di carico accoppiate direttamente a detti rulli.
Quando detti segnali indicano che lo sforzo di chiusura è superiore ad una soglia predefinita, in funzione della pressione ferrostatica in quel punto ciò è indicativo che i rulli agiscono su una bramma già completamente solidificata.
In questo caso, la zona finale di prelaminazione viene spostata sulla coppia di rulli regolabili posta subito a monte.
La verifica del valore di soglia viene ripetuta fino a quando lo sforzo di chiusura rilevato in una determinata coppia di rulli non scende al di sotto del detto valore di soglia.
Quando ciò si verifica, l'assetto della macchina di colata si stabilizza, venendo mantenuto fino all'eventuale verificarsi di una nuova condizione di superamento della soglia.
Secondo una variante, vengono previste due soglie, rispettivamente una soglia massima ed una soglia minima.
In questo caso, quando lo sforzo di chiusura rilevato supera il valore di soglia massima, la zona finale di prelaminazione viene spostata sulla coppia di rulli regolabili posta subito a monte, mentre quando lo sforzo di chiusura scende al di sotto del valore di soglia minimo la zona finale di prelaminazione viene spostata sulla coppia di rulli regolabili posta subito a valle.
In una condizione limite, dette due soglie possono essere coincidenti.
Secondo un'altra soluzione preferenziale del trovato, i passi di prelaminazione vengono regolati dinamicamente dall’unità di elaborazione in funzione dei segnali ricevuti dai trasduttori di posizione che indicano la posizione attuale dei rulli rispetto alla bramma.
Sulla base di queste rilevazioni, la macchina di colata adatta dinamicamente la configurazione delle coppie di rulli nel caso in cui l’unità di elaborazione rilevi che l'effettiva distanza tra i rulli contrapposti di ogni coppia è superiore, al di là di un valore di tolleranza predefinito, al valore preimpostato per quella specifica coppia.
Tale segnale è indicativo del fatto che i rulli agiscono su una bramma già completamente solidificata.
In tal caso, pertanto, il valore di set della distanza fra i rulli contrapposti di una coppia viene utilizzato per la coppia di rulli posta a monte, e così via, fino a quando non si ristabiliscono le condizioni di configurazione ottimale impostate per la pre1aminazione.
Nel procedimento secondo il trovato, la lunghezza della zona di soft reduction è compresa tra 0,3 e 14 m in funzione dei parametri di colata relativi almeno alla velocità di estrazione, all'intensità di raffreddamento, al tipo di acciaio ed agli spessori in gioco.
Questo lungo tratto di prelaminazione permette una più ampia e flessibile gamma di opzioni delle condizioni di lavoro dei rulli, permettendo una migliore e più estesa distribuzione dell'azione dei gruppi prelaminanti sulla bramma in estrazione.
Oltre a ciò, risultano minori le tensioni superficiali sul materiale, nonché gli sforzi sopportati dai rulli in fase di lavoro e quindi un loro minor surriscaldamento ed una maggior durata. In una variante del procedimento secondo il trovato, almeno parte dei rulli, o dei gruppi di rulli che costituiscono gli elementi prelaminanti posti a valle dei rulli al piede ed aventi la funzione di eseguire in modo controllato la riduzione a cuore liquido della bramma, sono motorizzati .
In un ' altra variante, viene previsto l ' inserimento di almeno un dispositivo di contenimento a raschiatore quale elemento sostitutivo od integrativo dei rulli, il quale oltre ad eseguire in modo voluto l ' azione di riduzione a cuore liquido, esercita sulla bramma transitante un'azione di asportazione della scaglia e dei residui di scorie di lubrificazione presenti superficialmente.
Tale dispositivo di contenimento a raschiatore è illustrato in alcune delle sue possibili forme di realizzazione in una domanda di brevetto anteriore a nome della proponente.
ILLUSTRAZIONE DEI DISEGNI
Nelle tavole allegate, fornite a titolo esemplificativo non limitativo, in cui è illustrata una soluzione preferenziale che concretizza il procedimento secondo il trovato, abbiamo che:
- la fig. 1 illustra parzialmente un gruppo di prelaminazione secondo il trovato;
- le figg. 2 e 3 illustrano, con schemi a blocchi, due soluzioni preferenziali che concretizzano il procedimento secondo il trovato.
DESCRIZIONE DEI DISEGNI
Nella figura 1, il procedimento di prelaminazione secondo il trovato viene eseguito da almeno un gruppo di prelaminazione 10 costituito da una pluralità di coppie di rulli 14.
Detto procedimento di prelaminazione viene eseguito per ridurre progressivamente lo spessore della bramma 20 uscente dal cristallizzatore 11 ad un valore voluto; detta riduzione può essere compresa tra il 10% ed il 50% del valore di spessore della bramma 20.
La fig. 1 illustra solo il primo di detti gruppi di prelaminazione 10 associato a rulli al piede 12 e ad un cristallizzatore 11, che produce in continuo una bramma sottile 20, venendo solo parzialmente illustrato un secondo gruppo di prelaminazione 10 , montato subito a valle.
Il primo gruppo di prelaminazione 10 è montato subito a valle del cristallizzatore 11 ad una distanza dell'ordine di 0,3÷0,4 m circa.
Nella forma di realizzazione, illustrata a solo titolo esemplificativo, il primo gruppo di prelaminazione comprende due coppie di rulli folli 14, seguiti da due coppie di rulli motorizzati 114 associati a rispettivi motori 22 e da un dispositivo a raschiatore 16 avente anche funzione di riduzione di spessore della bramma 20 in estrazione.
Le coppie di rulli 14, 114 illustrate possono essere continue o divise in settori, ovvero a gruppi di due o più coppie ovvero essere di qualsivoglia tipo noto.
I rulli 14, 114 e le lame 23 del dispositivo raschiatore 16 sono associati, cadauno o a gruppi, ad almeno una cella di carico 15, che trasmette segnali al gruppo di elaborazione e controllo 21 del dispositivo di prelaminazione.
Nella forma di realizzazione illustrata, i rulli 14, 114 sono associati cadauno o a gruppi ad almeno una capsula o cilindro idraulico 17, nel mentre le lame 23 del dispositivo raschiatore 16 sono associate a cilindri 13 idraulici o a vite.
Ciascun cilindro 17, 13 è controllato da una servovalvola 19 ed è associato ad un trasduttore di pressione 18; le servovalvole 19 sono controllate dal gruppo di elaborazione e controllo 21 del dispositivo di prelaminazione, sicché tale gruppo 21 ricava i dati relativi allo sforzo di chiusura effettivo esercitato dai rulli 14, 114 e dalle lame 23 sulla bramirla 20.
Nel caso di specie, ciascuna coppia di rulli 14, 114 ed il dispositivo a raschiatore 16 sono associati ad un trasduttore di posizione unitario 24.
Possono essere presenti ulteriori trasduttori di posizione a gruppi, nel caso di specie non illustrati.
Ogni trasduttore di pressione 18, ogni trasduttore di posizione unitario 24 ed ogni eventuale trasduttore di posizione di gruppo trasmette i propri segnali al gruppo di elaborazione e controllo 21.
Secondo quanto noto dall'EP-A-625 .388 sono presenti rilevatori di temperatura, in paniera 25a ed all'uscita del cristallizzatore 25b, rilevatori di velocità 26, rilevatori di cuore liquido 28, 3⁄4 mezzi di regolazione del raffreddamento secondario 29 ad ugello 30, tutti invianti e/o riceventi segnali dal gruppo di elaborazione e controllo 21. All'inizio di una campagna di laminazione si impostano o si inseriscono, nel gruppo di elaborazione e controllo 21, i parametri connessi alla prelaminazione che si intende effettuare, eventualmente associandoli al tipo di materiale colato ed alle dimensioni della bramma sottile 20. In funzione di tali parametri, il gruppo di elaborazione 21 predispone la configurazione delle coppie di rulli 14, 114 e del dispositivo raschiatore 16 per ottenere i voluti passi di prelaminazione, ed in particolare viene selezionata la coppia di rulli, nel caso di specie indicata genericamente con il n° X, in cui si ha la fine della prelaminazione, ossia in cui si ha una bramma 20 completamente solidificata.
Tale fase è indicata come il passo 31 nelle figg.
2 e 3.
In una prima soluzione del trovato, indicata in fig. 2, in fase iniziale vengono inoltre predisposte (passo 32) due soglie, rispettivamente una massima Pi ed una minima P2, corrispondenti a valori dello sforzo di chiusura che i rulli 14 , 114 , o gli altri elementi di prelaminazione, quali ad esempio le lame 23 , esercitano sulla superficie della bramma 20.
Durante 'il processo, i valori corrispondenti al detto sforzo di chiusura, per ogni coppia di elementi di prelaminazione, vengono monitorati in continuo , ' controllando la pressione nei cilindri idraulici 17 , 13 , ovvero controllando la rilevazione eseguita dalle celle di carico 15.
In particolare, viene verificato il valore dello sforzo di chiusura Px rilevato in corrispondenza della coppia di rulli n° X in relazione alle dette soglie Pi e P2 (passo 33).
Come si vede in fig. 2, (passo 34) se lo sforzo di chiusura Px è superiore alla soglia massima Pi, significa che i rulli stanno agendo su una bramma 20 già solidificata e quindi la zona finale della prelaminazione viene spostata sulla coppia di rulli n° X - 1 pòsta subito a monte.
Se lo sforzo di chiusura Px sta all'interno delle due soglie Pi e P2, l'assetto degli elementi di prelaminazione non viene modificato (passo 35), mentre se lo sforzo di chiusura Px è inferiore alla soglia minima P2, ciò significa che il cuore liquido eccede il valore programmato e quindi la zona finale di prelaminazione viene spostata sulla coppia di rulli n° X 1 posta subito a valle (passo 36).
Dette fasi di verifica vengono eseguite fino a quando non viene verificata la condizione corrispondente al passo 35.
In modo concettualmente analogo, che può essere alternativo a quanto sopra detto, ovvero complementare, la verifica dinamica del corretto andamento della prelaminazione può essere eseguita sulla base degli effettivi valori dei gap, o distanza fra rulli contrapposti, come rilevata dai trasduttori di posizione 24, siano essi unitari o di gruppo. ,
In tal caso, in fase di predisposizione iniziale si imposta un valore di tolleranza D (passo 37), ad esempio calcolato come percentuale fissa del gap G, ovvero secondo precisi e specifici algoritmi di calcolo.
Durante il processo, viene verificato in continuo l'effettivo valore dei gap ed in particolare il valore del gap Gx corrispondente alla coppia di rulli posti nella zona designata come quella finale di prelaminazione (passo 38).
In questo caso, come si vede in fig. 3, se il valore effettivo del gap Gx supera il valore G più la tolleranza impostata D, ciò significa che i rulli agiscono su una bramma già solidificata e quindi la zona finale di prelaminazione viene spostata sulla coppia di rulli a monte n° X - 1 (passo 39).
In caso contrario, l’assetto della macchina viene mantenuto secondo quanto precedentemente predisposto dal gruppo di elaborazione (passo 40).
Tutte le'regolazioni di cui sopra possono essere ottenute dinamicamente, ricalcolando sulla base dei nuovi parametri rilevati l'intero assetto della machina di colata, ovvero selezionando tabelle 27 predefinite e memorizzate in un archivio interno, nel caso di specie dell'elaboratore centrale 121, che permettono la ridefinizione dell'assetto in funzione della variazione di ogni singolo parametro come rilevato in continuo.
Il procedimento secondo il trovato prevede che la prelaminazione della bramma 20 possa essere eseguita fino ad una distanza pari a 14 m circa dall'uscita del cristallizzatore 11 utilizzando gruppi di prelaminazione 10 posti in sequenza e comprendenti solo rulli, folli 14 o motorizzati 114, oppure rulli alternati a dispositivi di contenimento a raschiatore 16.

Claims (1)

  1. RIVENDICAZIONI 1 - Procedimento di prelaminazione controllata bramme, vantaggiosamente bramme sottili, uscenti da colata continua del tipo di cui all'EP-A-625.388, in cui la prelaminazione è effettuata con coppie di elementi di prelaminazione (14, 114, 16) quali rulli folli, motorizzati, piastre, nastri, raschiatori od altro raggruppati in almeno un gruppo di prelaminazione (10), il primo di detti gruppi di prelaminazione (10) essendo posto subito a valle dei rulli al piede (12), detti elementi di prelaminazione essendo associati, tutti o parte di essi, almeno a mezzi trasduttori di pressione (18), a mezzi a cilindro idraulico (17), a mezzi a trasduttore di posizione (24), essendo presenti ulteriormente mezzi rilevatori (28) del cuore liquido interno alla bramma (20), mezzi rilevatori (25a, 25b) di temperatura in paniera e della bramma, mezzi rilevatori di velocità di colata (26), tutti detti mezzi trasduttori e/o rilevatori essendo collegati ad almeno un gruppo di elaborazione e controllo (21) che asserve il posizionamento e la regolazione degli elementi di prelaminazione , la zona finale di pre laminazione essendo predefinita da una specif ica coppia (n° X) di elementi di prelaminazione posti lungo il cammino di estrazione della bramma (20), caratterizzato dal fatto che durante il processo, il gruppo di elaborazione e controllo (21) riceve in continuo i valori effettivi relativi allo sforzo di chiusura (P) e/o al gap (G) almeno della coppia (X) di elementi di prelaminazione posta in corrispondenza della zona finale di prelaminazione, rispettivamente (Px) e (Gx), li confronta a valori di soglia predefiniti e configura l'assetto di tutte le coppie di elementi di prelaminazione presenti sul cammino di estrazione in base a detto confronto. 2 - Procedimento come alla rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che se lo sforzo di chiusura (Px) è superiore al valore di soglia massima predefinita (Pi), il gruppo di elaborazione e controllo (21) sposta la zona finale di prelaminazione alla coppia di rulli (X - 1) posta subito a monte e ripete l'operazione n volte fino a quando non è verificata la Px (passo n) ≤ PI. 3 - Procedimento come alla rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che se lo sforzo di chiusura (Px) è inferiore al valore di soglia minima predefinita (P2), il gruppo di elaborazione e controllo (21) sposta la zona finale di prelaminazione alla coppia di rulli (X 1) posta subito a valle e ripete l’operazione n volte fino a quando non è verificata la P2 < Px (passo n) < PI. 4 - Procedimento come alle rivendicazioni 2 o 3, caratterizzato dal fatto che PI = P2. 5 - Procedimento come ad una o l'altra delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che se il gap (Gx) è superiore al valore di impostazione (Gl) maggiorato di un valore di tolleranza (D) predefinito, il gruppo di elaborazione e controllo (21) sposta la zona finale di prelaminazione alla coppia di rulli (X - 1) posta subito a monte e ripete l'operazione n volte fino a quando non è verificata la Gx (passo n) ≤ Gl D. 6 - Procedimento come alla rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che il valore di tolleranza (D) è ricavato come percentuale del valore del relativo gap (G). 7 - Procedimento come ad una o l'altra delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che la riduzione di spessore della bramma è ottenuta in un percorso che può variare da una distanza minima di 0,3 m ad una distanza massima di 14 m a partire dall'uscita del cristallizzatore (11) . 8 Procedimento come ad una o l'altra delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che adotta i contenuti di cui alla descrizione. 9 - Procedimento come ad una o l'altra delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che adotta i contenuti di cui alle figure,
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