ITUD950006U1 - Sistema integrato per la realizzazione di scuri e/o di telai portascuri - Google Patents

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ITUD950006U1
ITUD950006U1 IT000006U ITUD950006U ITUD950006U1 IT UD950006 U1 ITUD950006 U1 IT UD950006U1 IT 000006 U IT000006 U IT 000006U IT UD950006 U ITUD950006 U IT UD950006U IT UD950006 U1 ITUD950006 U1 IT UD950006U1
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IT
Italy
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centering
slats
anchoring
shutter
stave
Prior art date
Application number
IT000006U
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English (en)
Inventor
Paolo Zanardello
Original Assignee
Artigiana Serramenti Snc Di Carpenedo Mauro & C
New System Srl
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Description

Descrizione del trovato avente per titolo:
"SISTEMA INTEGRATO PER LA REALIZZAZIONE DI SCURI E/O DI TELAI PORTASCURI"
CAMPO DI APPLICAZIONE
Forma oggetto del presente trovato un sistema integrato per la realizzazione di scuri e/o di telai portascuri come espresso nella rivendicazione principale.
Il trovato si applica nel settore dell'edilizia e più in particolare nell’industria dei serramenti per la realizzazione di scuri, di scuretti e/o di telai portascuri che vengono applicati alle finestre ovvero ai fori finestra.
STATO DELLA TECNICA
Sono noti gli scuri che vengono applicati alle finestre od alle porte finestre, detti scuri essendo generalmente realizzati in legno, in alluminio od in materiale plastico, quale ad esempio il PVC.
Gli scuri noti sono generalmente composti da una pluralità di elementi verticali singoli, o doghe, associati fra loro a costituire una struttura unitaria che forma nel suo insieme la cosiddetta anta dell'imposta.
Gli scuri possono peraltro essere utilizzati per la realizzazione di pareti fisse, staccionate, specchiature, sottofinestre, ecc.
Per poter soddisfare tutte le richieste degli operatori del settore e degli utenti finali, ed allo scopo di consentire la realizzazione di scuri aventi forma e dimensioni molto diverse fra loro, i sistemi di realizzazione noti prevedono l'utilizzo di un numero elevato di elementi singoli differenti tra loro.
Inoltre, gli scuri noti necessitano di un telaio di supporto fissato alla finestra, od alla struttura in genere a cui lo scuro viene associato, detto telaio di supporto essendo realizzato con elementi diversi o uguali da quelli utilizzati per realizzare lo scuro.
Ancora, nella tecnica nota, gli elementi che compongono lo scuro vengono bloccati fra loro mediante incollaggio ovvero utilizzando elementi ausiliari di fissaggio quali chiodi, viti od elementi analoghi, che rendono le operazioni di assemblaggio e montaggio lunghe e costose.
Negli scuri noti aventi una larghezza notevole necessario adottare elementi trasversali a costituire il telaio esterno dell’anta, ovvero a costituire elementi trasversali intermedi di unione, per bloccare in posizione i detti elementi verticali associati fra loro.
Secondo un'altra forma di realizzazione, gli elementi verticali, o doghe, vengono assemblati e bloccati in posizione mediante le alette delle cerniere che si estendono trasversalmente sostanzialmente per tutta la larghezza dello scuro, con un impatto estetico non sempre gradevole.
Il fissaggio delle dette alette delle cerniere sulle dette doghe richiede l'utilizzo di viti o chiodi che devono essere infissi nelle dette doghe, per cui nel caso di doghe realizzate in plastica è necessario prevedere elementi di rinforzo in metallo al loro interno per assicurare un fissaggio solido e durevole nel tempo, ciò aumentando notevolmente i costi di produzione.
Ancora, nel caso di scuri di tipo ripiegabile, questa soluzione richiede di realizzare cerniere le cui alette presentano le cerniere intermedie necessarie a realizzare la specifica geometria dello scuro .
Ciò implica la necessità di realizzare le dette cerniere su misura, con conseguente aumento sia del numero di modelli che dei costi di produzione.
Inoltre, dato l'alto numero di pezzi diversi utilizzati per realizzare gli scuri di tipo noto, i magazzini per lo stoccaggio dei detti pezzi devono essere grandi e differenziati, ciò creando problemi di gestione del materiale con conseguenti costi supplementari.
Ancora, gli scuri di tipo noto presentano una serie di problemi legati alla loro scarsa robustezza e stabilità che ne riducono la vita utile e che creano problemi di cui gli utenti da lungo tempo si lamentano.
Per ovviare agli inconvenienti della tecnica nota e per ottenere altri ed ulteriori vantaggi le proponenti hanno studiato, sperimentato e realizzato il presente trovato.
ESPOSIZIONE DEL TROVATO
Il presente trovato è espresso e caratterizzato nella rivendicazione principale'.
Le rivendicazioni secondarie espongono varianti all'idea di soluzione principale.
Scopo del presente trovato è quello di fornire un sistema integrato per la realizzazione di scuri, e di telai portascuri con o senza rinforzi interni, da applicare alle finestre, od alle porte finestre, ovvero alle strutture murarie, che sia semplice, pratico e che utilizzi un numero ridotto di elementi aventi una struttura sostanzialmente standardizzata. Il sistema secondo il trovato consente di semplificare la struttura degli scuri e dei telai portascuri e di ridurre drasticamente il numero dei tipi di elementi, o doghe, le giacenze di magazzino degli stessi, i tempi di approvvigionamento e gestione, nonché i tempi di assemblaggio e di montaggio, con riduzione dell'energia spesa per la produzione di stampi e per la produzione degli elementi e conseguente vantaggio economico sia particolare che generale.
Il sistema secondo il trovato consente di realizzare scuri aventi una stabilità ed una durata superiore agli scuri noti, pur utilizzando un numero limitato di mezzi di bloccaggio reciproco dei detti elementi.
Il sistema secondo il trovato consente di realizzare sia scuri piani costituiti da ante rigide che scuri del tipo ripiegabile costituiti da almeno due gruppi di doghe associati fra loro mediante mezzi a cerniera.
Con il sistema secondo il trovato, sia le cerniere di fissaggio degli scuri che le cerniere intermedie presenti negli scuri di tipo ripiegabile non sono accessibili quando il detto scuro è nella posizione chiusa, ciò evitando possibili manomissioni o smontaggi da parte di malintenzionati.
Il sistema secondo il trovato prevede di utilizzare tre tipi di elementi, o doghe, che presentano mezzi di cooperazione e collegamento reciproco e che sono coniugate fra loro.
Secondo il trovato, tutte le doghe che vengono utilizzate per la realizzazione dello scuro e del telaio porta scuro sono ottenute da uno dei tre tipi di elementi previsti dal trovato e precisamente: doga di fissaggio, doga intermedia e doga di battuta.
Le doghe presentano una struttura sostanzialmente rettangolare e sono ottenute per estrusione o per trafila.
Secondo una variante, le doghe secondo il trovato presentano le facce larghe sagomate con motivi in rilievo o con forme particolari per realizzare motivi ornamentali sullo scuro.
La faccia esterna delle doghe può, ad esempio, essere piana, convessa, concava o di altra forma ancora.
Ogni doga presenta, almeno su un lato corto, mezzi di centraggio ed ancoraggio per il posizionamento ed il bloccaggio reciproco con le doghe contigue.
Nel sistema secondo il trovato, tutte le doghe costituenti uno scuro vengono associate a quelle contigue mediante i detti mezzi di centraggio ed ancoraggio, ovvero mediante mezzi a cerniera, senza necessità di elementi ausiliari quali viti od altri mezzi di fissaggio reciproco.
Il sistema secondo il trovato consente inoltre di realizzare gli scuri senza dover tagliare longitudinalmente l'ultima doga per motivi di larghezza con conseguente effetto estetico sgradevole.
Detti mezzi di centraggio ed ancoraggio servono a bloccare fra loro, sia sul piano di giacitura che trasversalmente, le doghe contigue nel contempo permettendo un loro reciproco scorrimento longitudinale.
Detti mezzi di centraggio ed ancoraggio sono di tipo femmina e cooperano con mezzi autonomi a scomparsa di tipo maschio per il reciproco centraggio e collegamento.
Secondo una variante, le doghe presentano mezzi di centraggio ed ancoraggio di tipo maschio e cooperano con un quarto elemento comprendente mezzi di centraggio ed ancoraggio femmina-femmina.
Secondo un'ulteriore variante, i mezzi di centraggio ed ancoraggio sono rispettivamente di tipo maschio e di tipo femmina; in tal caso i mezzi di tipo maschio conglobano solidalmente i mezzi autonomi a scomparsa di tipo maschio.
Secondo il trovato, la doga di fissaggio e la doga di battuta presentano i mezzi di centraggio ed ancoraggio solo su un lato, vantaggiosamente sul lato corto, mentre la doga intermedia presenta detti mezzi di centraggio ed ancoraggio su entrambi i lati corti.
La doga di fissaggio che serve a realizzare il telaio di ancoraggio dello scuro viene associata solidalmente direttamente al vano della finestra presente nella struttura muraria mentre lo scuro secondo il trovato viene associato alla detta doga di fissaggio mediante mezzi a cerniera che consentono di portare lo scuro dalla posizione aperta alla posizione chiusa e viceversa.
Come detto, detti mezzi a cerniera sono accessibili solo quando lo scuro è nella posizione aperta, essendo a scomparsa quando lo scuro viene portato nella posizione chiusa.
Secondo una variante, lo scuro secondo il trovato viene associato direttamente alla struttura muraria mediante mezzi a cerniera senza l'utilizzo della doga di fissaggio, detti mezzi a cerniera essendo non in vista quando lo scuro è nella posizione chiusa.
Nel caso di scuri a due ante, la doga di battuta in fase di chiusura dello scuro viene associata ad un'altra doga di battuta posta capovolta a costituire la parte centrale di cooperazione tra due scuri.
Le doghe intermedie vanno a costituire il corpo centrale dello scuro.
Secondo una variante, la doga di battuta costituisce anche l'elemento dello scuro che viene associato alla doga di fissaggio a mezzo cerniera. Il sistema secondo il trovato consente di realizzare scuri ripiegabili in cui gruppi di doghe associate fra loro dai mezzi di centraggio ed ancoraggio vengono uniti da mezzi a cerniera.
Nel sistema secondo il trovato, le doghe contigue associate mediante le cerniere possono essere sia del tipo intermedio che del tipo a battuta.
In corrispondenza dei mezzi a cerniera, ι mezzi di centraggio ed ancoraggio delle doghe di estremità affacciate e cooperanti con detti mezzi a cerniera, quando dette doghe di estremità giacciono sostanzialmente sullo stesso piano, cooperano fra loro e fungono da elemento di irrigidimento che impedisce un ulteriore piegamento oltre il piano di giacitura dello scuro.
Nel sistema secondo il trovato, le doghe intermedie, associate ad una doga di fissaggio, possono essere utilizzate anche per realizzare tutto o parte del telaio fisso dello scuro.
Detto telaio fisso dello scuro può comprendere due, tre o anche i quattro lati dello scuro.
Nel sistema secondo il trovato, il bloccaggio longitudinale reciproco delle doghe contigue, siano esse intermedie o di battuta, associate mediante i mezzi di centraggio ed ancoraggio viene realizzato mediante mezzi di interferenza di tipo meccanico che vanno a cooperare longitudinalmente con i detti mezzi di centraggio ed ancoraggio, almeno sulla faccia superiore o sulla faccia inferiore dello scuro.
Detti mezzi di interferenza possono essere del tipo a vite, a rivetto, a spina o altri sistemi analoghi.
Secondo una variante, alla faccia superiore e/o alla faccia inferiore delle doghe vengono associati degli elementi di copertura.
In questo caso, le doghe presentano internamente mezzi di fissaggio, ad esempio ad incastro, dei detti mezzi di copertura.
Secondo una variante, detti mezzi di copertura vengono fissati alle rispettive doghe mediante gli stessi mezzi di interferenza.
Secondo un'altra variante, detti mezzi di interferenza costituiscono parte integrante dei detti mezzi di copertura.
ILLUSTRAZIONE DEI DISEGNI
Le figure allegate sono fornite a titolo esemplificativo non limitativo ed illustrano alcune soluzioni preferenziali del trovato.
Nelle tavole abbiamo che:
- la fig.1 illustra schematicamente un'anta di uno scuro associato ad un telaio portascuro realizzati con il sistema integrato secondo il trovato;
- la figg.da 2a a 2c illustrano in scala ingrandita una sezione trasversale, rispettivamente, di una doga di fissaggio, di una doga intermedia e di una doga di battuta;
la fig. 3 illustra una sezione trasversale di un mezzo autonomo di unione di tipo maschio a scomparsa;
la fig. 4a illustra la zona di unione di due doghe contigue rese solidali dai mezzi di centraggio ed ancoraggio;
la fig. 4b illustra una variante di fig. 4a;
la fig. 5 illustra la zona di cooperazione di due doghe contigue associate fra loro da mezzi a cerniera;
le figg. 6a e 6b illustrano una variante della doga intermedia di fig. 2b;
la fig. 7 illustra una variante di fig. 6a;
la fig. 8 illustra, con una vista frontale, uno scuro realizzato con il sistema secondo il trovato;
la fig. 9 illustra, con una sezione lungo A-A, lo scuro di fig. 8;
le figg. 10a, 10b e 10c illustrano, con una sezione trasversale, tre possibili forme di realizzazione dei mezzi di copertura delle doghe;
le figg. 11, 12 e 13 illustrano in sezione, schematicamente e parzialmente, tre possibili forme di assemblaggio del battente di uno scuro realizzato con il sistema integrato secondo il trovato ed associato ad un foro finestra.
DESCRIZIONE DEI DISEGNI
Con riferimento alle figure allegate, il numero di riferimento 10 indica generalmente uno scuro realizzato con il sistema secondo il trovato.
Il sistema secondo il trovato permette di realizzare scuri 10 utilizzando elementi, o doghe 11, presentanti su almeno uno dei loro lati corti mezzi di centraggio ed ancoraggio 12 reciproco.
Ogni doga 11 è costituita da un prof ilo internamente cavo sostanzialmente rettangolare ottenuto per estrusione o per trafila, all ' interno del quale, per tutta o per parte della lunghezza, possono essere posizionate anime metalliche di irrigidimento o materiali di isolamento termico e/o acustico.
A tal proposito, le doghe 11 possono presentare elementi di posizionamento rivolti verso le rispettive cavità interne quali le sporgenze 27, illustrate per semplicità soltanto in fig. 2c, per bloccare in posizione i detti materiali di riempimento.
Secondo una variante, il lato largo delle doghe 11 presenta una conformazione sagomata a piacere, ad esempio convessa, o concava (fig. 9).
Le doghe 11 secondo il trovato presentano inoltre sedi a "C" 35, rivolte verso la parte interna, per il posizionamento e bloccaggio di eventuali mezzi di copertura 20 utilizzati per chiudere superiormente e/o inferiormente le dette doghe 11.
Detti mezzi di copertura 20 possono presentare pioli 31 di bloccaggio (fig. IOa) che vanno a cooperare con le sedi a "C" 35 ovvero fori 36 per il bloccaggio mediante mezzi a vite qui non illustrati (fig. 10b).
Secondo una variante, detti mezzi di copertura 20 presentano vantaggiosamente almeno un foro di aerazione 28 per consentire all’aria contenuta all'interno della doga 11 di espandersi sotto l'effetto del calore senza creare tensioni e deformazioni nella doga 11 (fig. 10c).
Nel sistema secondo il trovato, dette doghe 11 sono sostanzialmente di tre tipi diversi a seconda della loro funzione.
Più particolarmente, il sistema secondo il trovato prevede una doga di fissaggio Ila, una doga intermedia llb ed una doga di battuta Ile .
Secondo una prima formulazione del trovato , i detti mezzi di centraggio ed ancoraggio 12 sono di tipo maschio 12a e di tipo femmina 12b.
I mezzi di centraggio ed ancoraggio di tipo maschio 12a ( fig . 2b) sono costituiti da una sporgenza longi tudinale 13 , estendentes i vantaggiosamente per tutta l'altezza della doga 11 e presentante frontalmente un intaglio 14, nel caso di specie a "V" , e lateralmente due denti di trattenimento 15 .
Nel sistema secondo il trovato, la distanza X fra il lato esterno della doga 11 e la faccia esterna dei denti di trattenimento 15 corrisponde allo spessore delle due alette 34 della cerniera 26 utilizzata per collegare due doghe 11 fra loro (fig.
5).
Nel caso di cerniere 26 con alette 34 non sovrapposte in posizione di chiusura, detta distanza X corrisponde vantaggiosamente allo spessore di una aletta 34.
In questo modo, negli scuri 10 secondo il trovato, i mezzi di fissaggio delle cerniere 26 alle doghe 11 non sono accessibili dall'esterno quando lo scuro 10 è nella posizione chiusa.
I mezzi di centraggio ed ancoraggio di tipo femmina 12b sono costituiti da una cava 16 estendentesi vantaggiosamente per tutta l'altezza della doga 11 e presentante frontalmente due elementi riduttori di sezione 17 con cui vanno a cooperare i denti di trattenimento 15 dei mezzi di centraggio ed ancoraggio maschio 12a una volta che essi sono stati infilati longitudinalmente.
Secondo una variante realizzativa illustrata in fig. 4b, i mezzi di centraggio ed ancoraggio maschio 112a sono costituiti da almeno due sporgenze longitudinali 13 parallele ed i mezzi di centraggio ed ancoraggio femmina 112b sono costituiti da altrettante cave longitudinali 16.
In fase di montaggio di due doghe 11 contigue, la sporgenza 13 dei mezzi di centraggio ed ancoraggio maschio 12a di una doga 11 viene infilata longitudinalmente nella cava 16 dei mezzi di centraggio ed ancoraggio femmina 12b della doga 11 contigua.
I due denti di trattenimento 15 cooperano con i due elementi riduttori di sezione 17 per impedire uno spostamento trasversale reciproco delle due doghe 11 (figg. 4a e 4b).
Il bloccaggio in senso longitudinale di due doghe 11 contigue viene realizzato, dopo l'infilaggio longitudinale delle doghe 11, mediante mezzi di interferenza 18 associati direttamente con i mezzi di centraggio ed ancoraggio 12 delle doghe 11.
Detti mezzi di interferenza 18 possono essere costituiti da mezzi a vite 19, a spina, a rivetto o analoghi e vanno a cooperare con l'intaglio a "V" 14 dei mezzi di centraggio ed ancoraggio 12a.
L'azione dei detti mezzi di interferenza 18 è tale da ricavare una propria sede definita parzialmente nelle pareti dell'intaglio 14 e parzialmente nella parete delimitante la cava 16, creando così un vincolo tale da impedire qualsiasi movimento di traslazione longitudinale fra le doghe 11 contigue. Come mezzi di interferenza 18 possono anche essere utilizzati i pioli 31 di attacco degli elementi di copertura 20 che vengono associati alle estremità inferiore e superiore delle dette doghe 11 una volta assemblate.
Nel caso di specie, la doga di fissaggio 11a (fig.
2a) presenta i mezzi di centraggio ed ancoraggio, nel caso di specie di tipo femmina 12b, disposti solo su un lato.
Nel caso di specie, la doga di fissaggio Ila presenta, sul lato che va direttamente in appoggio alla struttura muraria del vano della finestra, una sede 25 di alloggiamento di una guarnizione di tenuta 21.
Nel caso di specie, sempre sulla faccia opposta a quella di appoggio, la doga di fissaggio 11a presenta una sede 30 per il montaggio di una guarnizione di battuta qui non illustrata (fig. 2a).
Il fissaggio della detta doga di fissaggio Ila alla struttura muraria 22 viene realizzato utilizzando mezzi a vite 23 illustrati schematicamente con linea tratteggiata in fig. 2a.
Sulla faccia opposta a quella di appoggio, la doga di fissaggio Ila presenta un incavo 32 che ha la funzione di contenere la testa dei detti mezzi di fissaggio a vite 23.
La doga intermedia 11b presenta mezzi di centraggio ed ancoraggio 12 su entrambi i lati per poter essere associata ad altre doghe intermedie llb, ovvero alla doga di battuta Ile.
Detti mezzi di centraggio ed ancoraggio 15 vengono utilizzati anche per fissare la detta doga intermedia llb alla doga di fissaggio Ila quando dette vengono utilizzate a costituire il telaio portascuro {figg. 11, 12).
Nella forma di realizzazione illustrata in fig.
2b, la doga intermedia llb presenta mezzi di centraggio ed ancoraggio maschio 12a su un lato corto e mezzi di centraggio ed ancoraggio femmina 12b sul lato corto opposto.
Il sistema secondo il trovato può vantaggiosamente prevedere doghe intermedie llb di larghezza diversa per consentire di realizzare scuri 10 di qualsivoglia larghezza.
Secondo una variante illustrata esemplificativamente nelle figg. 8 e 9, il sistema secondo il trovato comprende doghe 11 aventi le facce larghe opportunamente sagomate per ottenere un particolare effetto estetico desiderato.
La doga di battuta 11c presenta mezzi di centraggio ed ancoraggio 12 solo su un lato corto, nel caso di specie di tipo femmina 12b, mentre sull'altro lato corto presenta mezzi di battuta 29. Detti mezzi di battuta 29 comprendono una rientranza 33 che si estende per almeno la metà della larghezza del lato corto.
In fase di chiusura delle ante costituenti lo scuro 10, detta rientranza 33 viene associata ad un'altra rientranza 33 posta capovolta alla doga di battuta Ile dell'altra anta costituente lo scuro 10 a costituire la parte centrale di cooperazione tra due battenti.
Nel caso di specie, detta rientranza 33 presenta, sulla faccia di cooperazione con la rientranza 33 capovolta dell'altra doga di battuta 11c, una sede longitudinale 30 per il posizionamento di una guarnizione di tenuta qui non illustrata.
Secondo una particolare forma di realizzazione, due doghe di battuta Ile possono essere associate contrapposte ed unite dai mezzi a cerniera 26 per costituire uno scuro di tipo ripiegabile.
Secondo un'altra formulazione del trovato illustrata in fig. 6a, le doghe 111 presentano solo mezzi di centraggio ed ancoraggio femmina 12b su entrambi i lati ed il sistema secondo il trovato comprende un elemento autonomo a scomparsa di tipo maschio-maschio 24 (fig. 3) per il reciproco centraggio e collegamento di due doghe 111 contigue. Secondo una variante, l'elemento autonomo maschiomaschio è del tipo non a scomparsa.
Secondo un’altra formulazione del trovato (fig.
6b), le doghe 211 presentano mezzi di centraggio ed ancoraggio di tipo maschio 12a e cooperano con un quarto elemento lld (fig. 7) comprendente mezzi femmina-femmina 12b per il centraggio e collegamento di due doghe 11 contigue.
Il sistema secondo il trovato consente di realizzare sia scuri 10 costituiti da un piano rigido che scuri ripiegabili (fig. 1).
Gli scuri 10 di tipo ripiegabile presentano una pluralità di gruppi di doghe 11 associati fra loro da mezzi a cerniera 26, cadaun gruppo di doghe 11 essendo costituito da almeno una doga 11 o da più doghe 11 rese solidali fra loro dai mezzi di centraggio ed ancoraggio 12 e dai mezzi di interferenza 18.
In fig. 5 è illustrata una coppia di doghe 11 associate da mezzi a cerniera 26 in cui si evidenzia che, nella posizione complanare delle dette doghe 11, i denti di trattenimento 15 dei mezzi di centraggio ed ancoraggio maschio 12a di una doga 11 vanno ad appoggiarsi sugli elementi riduttori di sezione 17 dei mezzi di centraggio ed ancoraggio femmina 12b della doga 11 contigua, rendendo impossibile una ulteriore rotazione della detta cerniera 26.
In detta fig. 5 si evidenzia anche il fatto che la distanza X che indica la posizione della faccia esterna dei denti di trattenimento 17 dalla faccia esterna del lato corto della doga 11 corrisponde allo spessore delle due alette 34 della cerniera 26, nel caso di cerniera 26 con alette sovrapposte.
Nel caso di cerniera 26 con alette non sovrapposte, la distanza X è pari allo spessore di una sola aletta 34 della cerniera 26.
Il sistema secondo il trovato permette di realizzare scuri 10 costituiti da una doga di fissaggio 11a, una o più doghe intermedie 11b ed una doga di battuta Ile terminale, con eventuali cerniere intermedie 26 (fig. 1).
Il sistema secondo il trovato permette di realizzare scuri 10 costituiti solamente da doghe intermedie llb associate fra loro, con o senza doga di battuta terminale 11c; in questo caso lo scuro 10 viene associato direttamente alla struttura muraria 22 mediante cerniere 26 (fig. 13).
In fig. 11 è schematicamente illustrato uno scuro 10 comprendente una doga di fissaggio Ila associata solidalmente alla struttura muraria 22 e cooperante con una doga di battuta Ile mediante cerniere 26, una pluralità di doghe intermedie 11b essendo associate alla detta doga di battuta 11c a costituire la parte centrale dello scuro 10.
In fig. 12, è illustrato uno scuro 10 costituito da una pluralità di doghe intermedie llb di cui la prima è associata alla doga di fissaggio Ila mediante cerniere 26.
Negli esempi illustrati nelle figg. 11 e 12, le doghe intermedie 11b vengono anche utilizzate a costituire il telaio portascuro associato al vano finestra presente nella struttura muraria 22, la prima doga intermedia llb essendo associata alla doga di fissaggio 11a mediante i mezzi di centraggio ed ancoraggio 12.
Secondo il trovato, il telaio portascuro costituito da una doga di fissaggio 11a e da una o più doghe intermedie 11b, può essere realizzato su due, tre o su tutti e quattro i lati del vano finestra presente nella struttura muraria.

Claims (1)

  1. RIVENDICAZIONI 1 - Sistema integrato per la realizzazione di scuri e/o di telai portascuri, del tipo comprendente elementi verticali, o doghe, ottenute per estrusione o per trafila, collegabili lateralmente per cooperazione longitudinale di elementi di centraggio ed ancoraggio, caratterizzato dal fatto che comprende tre tipi di doghe (11) coniugate ed in particolare doghe di fissaggio (Ila), doghe intermedie (llb) e doghe di battuta (Ile), cadauna doga (11) presentando, almeno in un lato corto, mezzi di centraggio ed ancoraggio (12) per il bloccaggio e/o posizionamento reciproco con le doghe (11) contigue, il bloccaggio longitudinale di due doghe (11) collegate lateralmente venendo realizzato mediante mezzi di interferenza (18) associati direttamente con i mezzi di centraggio ed ancoraggio (12) delle due doghe (11). 2 - Sistema come alla rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che i mezzi di interferenza (18) sono viti (19) o perni . 3 - Sistema come alla rivendicazione 1 o 2 , caratterizzato dal fatto che il telaio portascuro comprende almeno una doga di fissaggio (Ila) su cui lo scuro (10) si ancora mediante 4 - Sistema come ad una o l'altra delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il telaio portascuro comprende almeno una doga intermedia (11b) associata alla doga di fissaggio (11a) mediante i mezzi di centraggio ed ancoraggio (12). 5 - Sistema come ad una o l'altra delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che l'estremità libera dello scuro (10) presenta una doga di battuta (11c) associata ad un'altra doga di battuta (11c) posta capovolta a costituire la parte centrale di cooperazione tra due scuri (10) coniugati. 6 - Sistema come ad una o l'altra delle rivendicazioni precedenti fino a 5, caratterizzato dal fatto che i mezzi di centraggio ed ancoraggio (12) sono di tipo femmina (12b) e cooperano con mezzi autonomi a scomparsa (24) di tipo maschio per il reciproco centraggio e collegamento delle doghe (11) contigue. 7 - Sistema come ad una o l'altra delle rivendicazioni precedenti fino a 5, caratterizzato dal fatto che i mezzi di centraggio ed ancoraggio (12) sono di tipo maschio (12a) e di tipo femmina (12b) , i mezzi di tipo maschio (12a) conglobando solidalmente i mezzi autonomi a scomparsa (24) di tipo maschio. 8 - Sistema come ad una o l'altra delle rivendicazioni precedenti fino a 5, caratterizzato dal fatto che i mezzi di centraggio ed ancoraggio (12) sono di tipo maschio (12a) e cooperano con un quarto elemento (11d) comprendente mezzi di centraggio ed ancoraggio femmina-femmina (12b) per il reciproco centraggio ed ancoraggio. 9 - Sistema come ad una o l'altra delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che i mezzi di centraggio ed ancoraggio (12) di tipo maschio (12a) comprendono una sporgenza longitudinale (13) presentante un intaglio frontale (14) e due denti di trattenimento laterali (15) contrapposti. 10 - Sistema come ad una o l'altra delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che i mezzi di centraggio ed ancoraggio (12) di tipo femmina (12b) comprendono una cava (16) associata anteriormente ad elementi riduttori di sezione (17). 11 - Sistema come ad una o l'altra delle rivendicazioni precedenti fino a 10, caratterizzato dal fatto che la distanza X della faccia esterna dei denti di trattenimento (15) dei mezzi di centraggio ed ancoraggio (12) di tipo maschio (12a) dal lato corto della doga (11) corrisponde sostanzialmente allo spessore di un'aletta (34) della cerniera (26) di collegamento. 12 - Sistema come ad una o l'altra delle rivendicazioni precedenti fino a 10, caratterizzato dal fatto che la distanza X della faccia esterna dei denti di trattenimento (15) dei mezzi di centraggio ed ancoraggio (12) di tipo maschio (12a) dal lato corto della doga (11) corrisponde sostanzialmente allo spessore di due alette (34) della cerniera (26) di collegamento. 13 - Sistema come ad una o l'altra delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che con lo scuro (10) in posizione chiusa i mezzi di fissaggio delle cerniere (26) di collegamento non sono accessibili. 14 - Sistema come ad una o l'altra delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che lo scuro (10) è realizzato solo con doghe intermedie (11b) di cui la prima è associata alla struttura muraria (22) per mezzo di cerniere (26) . 15 - Sistema come ad una o l'altra delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal £atto che gli elementi di centraggio ed ancoraggio (12) affacciati di due doghe (11) associate da cerniere (26) fungono da elemento di irrigidimento ad impedire un ulteriore piegamento della cerniera (26) oltre il piano di giacitura dello scuro (10). 16 - Sistema come ad una o l’altra delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che le doghe (11) presentano al loro interno anime metalliche di irrigidimento e/o elementi di isolamento termico e/o acustico. 17 - Sistema come ad una o l’altra delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che le doghe (11) cooperano superiormente e/o inferiormente con mezzi di copertura (20). 18 - Sistema come ad una o l'altra delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che i mezzi di copertura (20) presentano almeno un foro di aerazione (28). 19 - Sistema come ad una o l'altra delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che i mezzi di copertura (20) presentano pioli (31) che fungono da elementi di interferenza (18) per il bloccaggio longitudinale delle doghe (11) contigue. 20 - Sistema come ad una o l’altra delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che le doghe (11) presentano sedi (35) per il fissaggio dei mezzi di copertura (20).
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