ITUD20120131A1 - Dispositivo di tenuta, in particolare per un albero inserito trasversalmente in un contenitore di fluidi in pressione o di materiale granulare in movimento - Google Patents

Dispositivo di tenuta, in particolare per un albero inserito trasversalmente in un contenitore di fluidi in pressione o di materiale granulare in movimento Download PDF

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ITUD20120131A1
ITUD20120131A1 IT000131A ITUD20120131A ITUD20120131A1 IT UD20120131 A1 ITUD20120131 A1 IT UD20120131A1 IT 000131 A IT000131 A IT 000131A IT UD20120131 A ITUD20120131 A IT UD20120131A IT UD20120131 A1 ITUD20120131 A1 IT UD20120131A1
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IT
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shaft
sealing
sealing means
container
containment body
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IT000131A
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Riccardo Antonini
Negra Angelico Della
Massimiliano Zampa
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Danieli Off Mecc
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Description

Descrizione del trovato avente per titolo:
"DISPOSITIVO DI TENUTA, IN PARTICOLARE PER UN ALBERO INSERITO TRASVERSALMENTE IN UN CONTENITORE DI FLUIDI IN PRESSIONE O DI MATERIALE GRANULARE IN MOVIMENTO"
CAMPO DI APPLICAZIONE
Il presente trovato si riferisce ad un dispositivo di tenuta per alberi, o barre, adatto ad essere applicato in un contenitore adatto a contenere fluidi in pressione e/o materiale granulare in movimento. In particolare, il dispositivo del trovato à ̈ adatto ad essere accoppiato ad alberi, o barre, rotanti o non rotanti, sottoposti a sollecitazioni composte di tipo flessionale, lineare o torsionale. Alcune applicazioni del dispositivo di tenuta secondo il presente trovato sono gli alberi di grandi dimensioni, fino a oltre un metro di diametro, affinché non entri sporcizia nel relativo contenitore e per mantenere un eventuale fluido in pressione all'interno del contenitore, oppure gli alberi per motori marini, per evitare che entri acqua nello scafo, riducendo così la necessità di effettuare la manutenzione, oppure gli alberi per i reattori per la riduzione diretta, per permettere al materiale granulare di muoversi all'interno del reattore, evitando la fuoriuscita di gas.
STATO DELLA TECNICA
È noto utilizzare, ad esempio in alcuni contenitori di fluido in pressione e/o di materiale granulare in movimento, degli alberi, o barre, su uno o più livelli, che attraversano trasversalmente l'intero contenitore e, con movimenti di parziale o completa rotazione, inducono nuove condizioni di equilibrio fisico, ad esempio per prevenire possibili discontinuità di flusso del materiale granulare processato dai suddetti contenitori. Inoltre, tali alberi consentono di prevenire la formazione di agglomerati o ponti generati dalla pressione che la colonna di materiale sovrastante esercita sulla parte inferiore per svariate decine di tonnellate.
I dispositivi di supporto di tali alberi, che possono avere un range di diametri compresi tra circa 400 mm e oltre 1000 mm, sono normalmente posizionati in corrispondenza delle estremità degli alberi stessi e sono disposti esternamente rispetto al contenitore.
È noto quindi utilizzare, in corrispondenza delle aperture ricavate nella parete laterale del contenitore, per consentire l'inserimento degli alberi, dispositivi di tenuta che isolino l'interno del contenitore dall'esterno e permettano la rotazione degli alberi stessi, evitando nel contempo fuoriuscite di fluido, che può anche essere ad alte temperature, ad esempio comprese tra circa 800° e circa 1000°.
Sono noti dispositivi di tenuta realizzati con una pluralità di elementi anulari, normalmente 5 o 6, a sezione trasversale quadrata composti da fibre sintetiche, avvolti tra loro a treccia e compressi da un elemento rigido, come ad esempio una flangia di collegamento, in una sede toroidale situata tra l'albero ed una flangia di interfaccia, solidale al contenitore.
Un inconveniente di tali dispositivi noti risiede nel fatto che non sono in grado di mantenersi coassiali all'albero quando questo si flette per effetto delle sollecitazioni agenti su di esso all'interno del contenitore, dal momento che la flangia di collegamento non à ̈ in grado di seguire tale deformazione dell'albero. Le sollecitazioni che agiscono sull'albero sono, ad esempio, la forza peso del materiale gravante sull'albero, soprattutto nella sua parte centrale, e le forze di attrito dirette verso il basso e generate dallo scorrimento del materiale granulare contro la superficie dell'albero durante il processo. La flessione dell'albero provoca una deformazione asimmetrica dei dispositivi di tenuta noti, i quali risultano eccessivamente compressi nella parte inferiore dell'albero, mentre nella parte superiore di quest'ultimo possono crearsi degli spazi dai quali potrebbe fuoriuscire gas dal contenitore, riducendo di fatto l'efficacia dei dispositivi di tenuta. Alla luce di queste problematiche, l'unica possibilità à ̈ la compressione della tenuta e la conseguente riduzione della durata della stessa.
Un ulteriore inconveniente dei dispositivi noti à ̈ quello di non garantire la tenuta in seguito a movimenti assiali o radiali dell'albero su cui sono montati, oppure della flangia di interfaccia, dovuti alla pressione interna al contenitore e/o all'espansione termica dell'albero o del contenitore stesso, movimenti che possono provocare spostamenti relativi tra la flangia di interfaccia del contenitore e gli elementi che compongono i dispositivi di tenuta, pregiudicandone la funzionalità. Uno scopo del presente trovato à ̈ quello di realizzare un dispositivo di tenuta che, in qualsiasi condizione operativa, indipendentemente dall'entità della flessione a cui à ̈ soggetto l'albero su cui à ̈ montato, e per ogni spostamento relativo tra la flangia di interfaccia del contenitore e l'albero stesso, garantisca il corretto sigillo dell'apertura del contenitore in cui l'albero à ̈ inserito, rispondendo in modo efficace ai movimenti sopraccitati .
Per ovviare agli inconvenienti della tecnica nota e per ottenere questi ed ulteriori scopi e vantaggi, la Richiedente ha studiato, sperimentato e realizzato il presente trovato.
ESPOSIZIONE DEL TROVATO
Il presente trovato à ̈ espresso e caratterizzato nella rivendicazione indipendente. Le rivendicazioni dipendenti espongono altre caratteristiche del presente trovato o varianti dell'idea di soluzione principale.
In accordo con il suddetto scopo, un dispositivo di tenuta secondo il presente trovato à ̈ adatto ad essere utilizzato in un contenitore di fluidi in pressione e/o di materiale granulare in movimento, per realizzare una tenuta stagna in un'apertura ricavata nella parete laterale del contenitore, nella quale apertura à ̈ inserito in modo passante e con gioco un albero, ad esempio avente una dimensione trasversale compresa tra 100 mm e 1200 mm.
Secondo una caratteristica principale del presente trovato, il dispositivo di tenuta comprende primi mezzi di tenuta, disposti a contatto con l'albero nella zona della suddetta apertura e adatti a seguire eventuali movimenti assiali e flessionali dello stesso albero, pur permettendo un'eventuale rotazione di quest'ultimo rispetto ad essi e alla suddetta parete laterale, e secondi mezzi di tenuta, disposti nella suddetta apertura e aventi una prima parte fissata alla parete laterale e una seconda parte collegata a tenuta con i suddetti primi mezzi di tenuta, e adatti a consentire movimenti reciproci tra questi ultimi e la suddetta parete laterale.
Pertanto, i suddetti secondi mezzi di tenuta sono in grado di adeguarsi agli eventuali movimenti assiali e flessionali dei suddetti primi mezzi di tenuta, che a loro volta seguono i corrispondenti movimenti del suddetto albero, garantendo al tempo stesso la totale tenuta fra l'interno del contenitore, che può avere al proprio interno un'elevata pressione ed un'elevata temperatura (ad esempio di circa 800°C-1000°C), e l'esterno dello stesso.
In questo modo, i diversi movimenti reciproci tra l'albero e la parete laterale del contenitore sono stati scomposti fra loro e gestiti dal punto di vista della tenuta stagna dai primi e dai secondi mezzi di tenuta che definiscono il dispositivo oggetto del presente trovato. Si ottiene quindi il vantaggio che l'albero, rispetto al contenitore, può eventualmente sia ruotare, sia flettersi, ad esempio nel caso in cui su di esso gravi il peso del materiale presente nella camera interna del contenitore. Analogamente, in applicazioni nelle quali all'interno del contenitore avvengano reazioni chimiche e si raggiungano temperature dell'ordine di 800°-1000°C, esso può dilatarsi per effetto termico. Tutto ciò senza che venga compromessa la tenuta stagna di ciascuna delle aperture nelle quali l'albero stesso à ̈ inserito in modo passante, e senza che i suddetti mezzi di tenuta subiscano danni dovuti a tali movimenti dell'albero rispetto al contenitore .
È anche una caratteristica del presente trovato che i suddetti primi mezzi di tenuta comprendano un elemento di contenimento, che può essere ad esempio un cannotto, che definisce una cosiddetta cartuccia e che à ̈ adatto a contenere una pluralità di anelli di tenuta, disposti coassiali all'albero e a contatto con quest'ultimo.
In questo modo i suddetti anelli di tenuta sono mantenuti in una determinata posizione assiale rispetto al suddetto albero.
Inoltre, secondo il presente trovato, i suddetti secondi mezzi di tenuta comprendono sia un corpo di contenimento, inserito almeno parzialmente nella suddetta apertura attorno ai primi mezzi di tenuta, sia un elemento flessibile di collegamento, che à ̈ interposto fra il corpo di contenimento e l'elemento di contenimento dei primi mezzi di tenuta.
Vantaggiosamente, il suddetto elemento flessibile di collegamento ha una prima estremità collegata al corpo di contenimento e una seconda estremità, opposta rispetto alla prima estremità, collegata al sopraccitato elemento di contenimento.
Tale elemento flessibile di collegamento consente vantaggiosamente di assorbire gli spostamenti flessionali dei primi mezzi di tenuta, che seguono quelli dell'albero, e di non trasmetterli al corpo di contenimento.
È pure nello spirito del trovato prevedere una flangia di chiusura collegata sia ad una flangia di interfaccia della parete laterale del contenitore, sia ad un'estremità flangiata del suddetto corpo di contenimento tramite mezzi di fissaggio. La flangia di chiusura à ̈ posizionata a contatto con il suddetto elemento di contenimento e con il suddetto elemento flessibile di collegamento, in modo da mantenere vantaggiosamente i suddetti primi mezzi di tenuta in una determinata posizione assiale rispetto all' albero.
Secondo un'ulteriore caratteristica secondaria del trovato, un telaio à ̈ posizionato esternamente e coassialmente alla suddetta estremità flangiata del corpo di contenimento e alla suddetta flangia di chiusura ed à ̈ adatto a vincolare il movimento del suddetto corpo di contenimento e della flangia di chiusura rispetto al contenitore.
Per conferire ulteriore sicurezza alla tenuta del dispositivo di tenuta, in una variante del trovato terzi mezzi di tenuta sono previsti associati all'albero e disposti a contatto con quest'ultimo, e cooperanti con i suddetti primi mezzi di tenuta, per effettuare il controllo del funzionamento dei primi mezzi di tenuta ed eventualmente la tenuta stagna sull'albero nel caso di malfunzionamento di questi ultimi.
ILLUSTRAZIONE DEI DISEGNI
Queste ed altre caratteristiche del presente trovato appariranno chiare dalla seguente descrizione di una forma preferenziale di realizzazione, fornita a titolo esemplificativo, non limitativo, con riferimento agli annessi disegni in cui:
- la fig. 1 illustra schematicamente un contenitore in cui à ̈ installata una coppia di dispositivi di tenuta secondo il presente trovato;
- la fig. 2 Ã ̈ una vista laterale, parzialmente sezionata, di uno dei dispositivi di tenuta di fig. 1;
- la fig. 3 Ã ̈ una vista ingrandita del dettaglio A di fig.
2;
- la fig. 4 Ã ̈ una vista frontale del dispositivo di fig.
2;
- la fig. 5 Ã ̈ una vista in pianta, parzialmente sezionata, del dispositivo di fig. 2;
- la fig. 6 Ã ̈ una variante di fig. 3;
- la fig. 7 Ã ̈ una vista frontale di un particolare di fig.
6;
- la fig. 8 Ã ̈ una sezione secondo la linea VII-VII di fig.
7.
DESCRIZIONE DI UNA FORMA DI REALIZZAZIONE
Con riferimento alla fig. 1, una coppia di dispositivi di tenuta 10 Ã ̈ rappresentata montata su un contenitore 12.
In particolare, i due dispositivi di tenuta 10 sono adatti a realizzare la tenuta stagna in corrispondenti aperture 14 ricavate da parti opposte nella parete laterale 18 del contenitore 12. Nelle aperture 14 à ̈ inserito, passante e con gioco, un albero 11, le cui estremità sono sorrette da supporti fissi 13, esterni al contenitore 12. L'albero 11, sul quale può gravare un carico distribuito anche di alcune decine di tonnellate, può anche essere nella necessità di essere ruotato rispetto ad un proprio asse longitudinale Z. Oltre al materiale granulare che grava sull'albero, nel contenitore può essere presente anche un fluido in pressione, anche fino a 8/9 bar, e possono essere raggiunte temperature molto elevate, anche di 800°-1000°C.
Considerando tutte queste possibili variabili, ciascun dispositivo di tenuta 10 deve essere comunque in grado di permettere all'albero 11 movimenti sia flessionali, sia rotatori, pur garantendo la tenuta stagna.
Nel caso in esame (fig. 2), ciascun dispositivo di tenuta 10 à ̈ inserito quasi completamente all'interno di un vano di alloggiamento 15, definito da un manicotto 16, uscente dalla parete laterale 18 del contenitore 12 in corrispondenza dell'apertura 14 e provvisto, ad un'estremità, di una flangia di interfaccia 17.
Il dispositivo di tenuta 10 comprende una pluralità di elementi di forma anulare, tutti coassiali tra loro e all'albero 11 ed à ̈ fissato al contenitore 12 tramite un'estremità flangiata 23 di un corpo di contenimento 22, sostanzialmente cilindrico.
In posizione operativa, la parte cilindrica del corpo di contenimento 22 à ̈ inserita nel vano di alloggiamento 15, mentre l'estremità flangiata 23 à ̈ fissata alla flangia di interfaccia 17.
Internamente al corpo di contenimento 22 e a contatto con l'albero 11 sono posizionati primi mezzi di tenuta, definiti da un gruppo di tenuta 24 (figg. 2 e 3), comprendente una pluralità di anelli di tenuta 25, ad esempio sei, separati in due gruppi da un distanziale 26 e tenuti in posizione da una prima bussola di guida 27, disposta a contatto con il lato libero dell'anello di tenuta 25 più vicino al contenitore 12, e da una seconda bussola di guida 28, disposta a contatto con il lato libero dell'anello di tenuta 25 più vicino al supporto 13.
Un cannotto, altresì detto "cartuccia" 32, di forma tubolare sostanzialmente cilindrica, à ̈ posizionato esternamente rispetto agli anelli di tenuta 25 e presenta, ad una prima estremità, uno spallamento interno 33 adatto ad accoppiarsi con un corrispondente spallamento 34 della prima bussola di guida 27, e, ad una seconda estremità, opposta rispetto alla prima estremità, un incavo 35 adatto ad accoppiarsi con un corrispondente spallamento esterno 36 di una flangia di chiusura 37.
Una bussola di compressione 38 coopera con la seconda bussola di guida 28, per spingere assialmente quest'ultima verso gli anelli di tenuta 25, i quali, a causa della compressione e della propria elasticità, e per effetto dell'accoppiamento tra la prima bussola di guida 27 e la cartuccia 32, si deformano e garantiscono la tenuta ermetica sull'albero 11.
Gli anelli di tenuta 25 sono tali da permettere all'albero 11 di ruotare attorno ad un proprio asse longitudinale Z, senza che tale moto venga trasferito né alle bussole di guida 27, 28, né alla cartuccia 32.
La realizzazione sopra descritta del gruppo di tenuta 24 vincola gli anelli di tenuta 25 a rimanere costantemente solidali all'albero 11 mantenendoli inoltre sempre in posizione, ossia coassiali con l'albero 11, anche quando quest'ultimo si flette lungo l'asse longitudinale Z durante il funzionamento.
Tale flessione à ̈ indicata in fig. 2 con l'angolo a, che può avere ampiezza dell'ordine di circa 1°.
Un elemento elastico di collegamento 43 à ̈ posizionato internamente al corpo di contenimento 22 ed esternamente alla cartuccia 32, ha un'estremità collegata al corpo di contenimento 22 e l'estremità opposta collegata alla cartuccia 32, ed à ̈ tenuto assialmente in posizione dalla flangia di chiusura 37. Poiché l'elemento elastico di collegamento 43 à ̈ vincolato alle proprie estremità e deformabile nella propria parte centrale, funge da giunto flessibile tra il gruppo di tenuta 24 ed il corpo di contenimento 22.
In questo modo, la flessione dell'albero 11 e, conseguentemente, del gruppo di tenuta 24 non si trasmette al corpo di contenimento 22, in quanto il corpo elastico di collegamento 43 à ̈ in grado di flettere ad una sola estremità, ossia quella collegata alla cartuccia 32, mantenendo fissa quella collegata al corpo di contenimento 22. Ne consegue che, anche se l'albero 11 si flette, il gruppo di tenuta 24 rimane nella propria posizione relativamente ad esso e nel contempo il corpo di contenimento 22 rimane nella propria posizione relativamente alla flangia di interfaccia 17 del contenitore 12.
Sia l'accoppiamento tra l'elemento elastico di collegamento 43 ed il corpo di contenimento 22, che nel caso in esame à ̈ esemplificativamente effettuato tramite saldatura, sia l'accoppiamento tra l'elemento elastico di collegamento 43 e la cartuccia 32, che utilizza due guarnizioni 44, sono a tenuta stagna, facendo così in modo che l'elemento elastico di collegamento 43 ed il corpo di contenimento 22 fungano da secondi mezzi di tenuta contro la fuoriuscita di gas dall'apertura 14 del contenitore 12.
La flangia di chiusura 37 (fig. 4) si compone di due semi-dischi, nella fattispecie un semi-disco superiore 45 ed un semi-disco inferiore 46, entrambi di forma allungata in senso trasversale, simmetrici rispetto all'albero 11 e accoppiati tra loro in corrispondenza della sua mezzeria. Mezzi di fissaggio sono previsti per collegare la flangia di chiusura 37 alla flangia di interfaccia 17 e all'estremità flangiata 23, come descritto di seguito in dettaglio. Nella fattispecie, due tiranti superiori 47 (figg. 4 e 5) collegano il semidisco superiore 45 alla flangia di interfaccia 17 e all'estremità flangiata 23 del corpo di contenimento 22, mentre due tiranti inferiori 48 collegano, con gioco, il semi-disco inferiore 46 alla flangia di interfaccia 17 e all'estremità flangiata 23 del corpo di contenimento 22. Un telaio 52, ad esempio a forma discoidale o toroidale e posizionato esternamente rispetto all'estremità flangiata 23 del corpo di contenimento 22 e alla flangia di interfaccia 17 ed à ̈ coassiale ad entrambe. Con riferimento alla fig. 4, due prime cavità 53 sono ricavate verticalmente nel telaio 52 da parti opposte rispetto all'albero 11 e sono allineate tra loro, definendo un primo asse trasversale X, ortogonale rispetto all'asse longitudinale Z dell'albero 11. Le prime cavità 53 sono adatte a contenere, con gioco lungo il primo asse trasversale X, due perni 54, integrati esternamente nell'estremità flangiata 23.
Due seconde cavità 55 sono ricavate orizzontalmente nel telaio 52 da parti opposte rispetto all'albero 11 e sono allineate tra loro a definire un secondo asse trasversale Y, ortogonale sia al primo asse trasversale X, sia all'asse longitudinale Z dell'albero 11. Le seconde cavità 55 sono adatte a contenere ciascuna un elemento di imperniamento 56, ottenuto dall'unione di due porzioni sporgenti disposte all'estremità trasversale del semidisco superiore 45 e del semi-disco inferiore 46.
Un cuscinetto 57 funge da elemento di supporto per supportare ciascun elemento di imperniamento 56, in modo che, grazie anche al sopraccitato accoppiamento con gioco fra i tiranti inferiori 48 ed il semi-disco inferiore 46, la flangia di chiusura 37 possa ruotare, sebbene di pochi gradi, attorno al secondo asse trasversale Y, in modo da seguire la flessione dell'albero 11 durante il processo e consentire al gruppo di tenuta 24 di rimanere coassiale all'albero 11 stesso.
La dilatazione termica del contenitore 12 può provocare uno spostamento della flangia di interfaccia 17, e di conseguenza del dispositivo di tenuta 10, lungo il primo asse trasversale X e/o lungo il secondo asse trasversale Y. Il movimento relativo della flangia di chiusura 37, con la quale à ̈ solidale il gruppo di tenuta 24, rispetto alla flangia di interfaccia 17 e all'estremità flangiata 23 del corpo di contenimento 22, solidali con la parete laterale 18 del contenitore 12, à ̈ permessa dall'accoppiamento tra i perni 54 e le prime cavità 53 del telaio 52, che fungono da elementi di vincolo lungo l'asse X, e dall'accoppiamento tra gli elementi di imperniamento 56 e le prime cavità 55 del telaio 52, che fungono da elementi di vincolo lungo l'asse Y. Per permettere tali movimenti, i tiranti 47 e 48 sono dotati di terminali sferici e sono posti in rispettivi fori con un diametro maggiorato rispetto a quello dei tiranti 47 e 48, permettendone quindi l'inclinazione.
Il movimento della tenuta 10 lungo l'asse longitudinale Z dell'albero 11, dovuto alla forza della pressione interna al contenitore 12 e che comporterebbe un allungamento e una conseguente rottura dell'elemento elastico di collegamento 43, viene bloccato dai tiranti 47 e 48.
In questo modo, il movimento risultante della flangia di chiusura 37 rispetto alla flangia di interfaccia 17 à ̈ composto da un moto piano giacente sul piano definito dal primo asse trasversale X e dal secondo asse trasversale Y e da una rotazione attorno al secondo asse trasversale Y. Per facilitare la manutenzione del dispositivo di tenuta 10, in una forma realizzativa del trovato, il telaio 52 può essere realizzato in due o più parti, collegate tra loro in corrispondenza delle seconde cavità
55
In una variante del dispositivo di tenuta 10 oggetto del trovato (fig. 6) sono previsti terzi mezzi di tenuta 60, che hanno la funzione di controllo del funzionamento degli anelli di tenuta 25 ed eventualmente di sigillatura in caso di malfunzionamento degli stessi.
Tali terzi mezzi di tenuta 60 comprendono una cavità anulare 61, ricavata nella parete interna della bussola di compressione 38 e delimitata da quest 'ultima e dall'albero 11, nella quale viene insufflato un fluido, ad esempio un gas inerte, ad una pressione maggiore rispetto a quella dei gas presenti nella camera interna 19 del contenitore 12, per fungere da barriera pneumatica contro la loro fuoriuscita. Mezzi di misurazione 63 sono previsti all'interno della cavità anulare 61 per monitorare la portata del fluido ivi contenuto e consentire di individuare, di conseguenza, eventuali perdite e malfunzionamenti del gruppo di tenuta 24 o degli stessi terzi mezzi di tenuta 60.
Nella parte posteriore della bussola di compressione 38 à ̈ anche ricavata una sede 62, comunicante con la cavità anulare 61 e adatta a contenere uno o più anelli di tenuta 64, posti a contatto con l'albero 11, e chiusi su quest'ultimo dalla forza esercitata da una guarnizione gonfiabile 65, disposta esternamente agli anelli di tenuta 64. Un coperchio 66, fissato alla bussola di compressione 38, chiude posteriormente la sede 62 e consente la chiusura ermetica anche della cavità anulare 61
Gli anelli di tenuta 64 (figg. 7 e 8) sono dotati ciascuno di un giunto auto-stagnante comprendente una coppia di piastrine 67 alloggiate all'interno di una coppia di scanalature 68 ricavate lateralmente in parti opposte di ciascun anello di tenuta 64, e tre tasselli elastomerici 69, i quali sigillano circonferenzialmente il gunto.
È chiaro che al dispositivo di tenuta 10 fin qui descritto possono essere apportate modifiche e/o aggiunte di parti, senza per questo uscire dall'ambito del presente trovato.
È anche chiaro che, sebbene il presente trovato sia stato descritto con riferimento ad alcuni esempi specifici, una persona esperta del ramo potrà senz'altro realizzare molte altre forme equivalenti di dispositivo di tenuta 10, aventi le caratteristiche espresse nelle rivendicazioni e quindi tutte rientranti nell'ambito di protezione da esse definito.

Claims (14)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo di tenuta per un contenitore (12) adatto a contenere fluidi in pressione e/o materiale granulare in movimento, per realizzare una tenuta stagna in un'apertura (14) ricavata nella parete laterale (18) di detto contenitore (12), nella quale apertura (14) Ã ̈ inserito in modo passante e con gioco un albero (11), caratterizzato dal fatto che comprende primi mezzi di tenuta (24) disposti a contatto con detto albero (11) nella zona di detta apertura (14) e adatti a seguire eventuali movimenti assiali e flessionali di detto albero (11), pur permettendo un'eventuale rotazione di detto albero (11) rispetto ad essi e a detta parete laterale (18), e secondi mezzi di tenuta (22, 43) disposti in detta apertura (14) e aventi una prima parte fissata a detta parete laterale (18) e una seconda parte collegata a tenuta con detti primi mezzi di tenuta (24), e adatti a consentire movimenti reciproci tra detti primi mezzi di tenuta (24) e detta parate laterale (18).
  2. 2. Dispositivo come nella rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti primi mezzi di tenuta (24) comprendono una pluralità di anelli di tenuta (25), disposti coassiali a detto albero (11) e a contatto con quest'ultimo, e un elemento di contenimento (32), adatto a contenere detti anelli di tenuta (25), per vincolare detti anelli di tenuta (25) in una determinata posizione assiale rispetto a detto albero (11).
  3. 3. Dispositivo come nella rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che detti secondi mezzi di tenuta comprendono almeno un corpo di contenimento (22), inserito almeno parzialmente in detta apertura (14), adatto a contenere detti primi mezzi di tenuta (24), e un elemento flessibile di collegamento (43), interposto tra detti primi mezzi di tenuta (24) e detto corpo di contenimento (22) e adatto a collegare detti primi mezzi di tenuta (24) a detto corpo di contenimento (22).
  4. 4. Dispositivo come nella rivendicazione 2 o 3, caratterizzato dal fatto che detti primi mezzi di tenuta (24) comprendono una bussola di compressione (38), contenuta almeno in parte all'interno di detto elemento di contenimento (32) e adatta a tenere compressi assialmente detti anelli di tenuta (25).
  5. 5. Dispositivo come nella rivendicazione 3 o 4, caratterizzato dal fatto che detto elemento flessibile di collegamento (43) ha una prima estremità collegata a detto corpo di contenimento (22) e una seconda estremità, opposta rispetto a detta prima estremità, collegata a detto elemento di contenimento (32).
  6. 6. Dispositivo come in una qualsiasi delle rivendicazioni da 2 a 5, caratterizzato dal fatto che detto elemento di contenimento à ̈ un cannotto (32) avente una forma sostanzialmente cilindrica con pareti laterali sagomate.
  7. 7. Dispositivo come nella rivendicazione 6, in cui detta parete laterale (18) di detto contenitore (12) comprende una flangia di interfaccia (17), caratterizzato dal fatto che una flangia di chiusura (37) à ̈ collegata a detta flangia di interfaccia (17) e ad un'estremità flangiata (23) di detto corpo di contenimento (22) tramite mezzi di fissaggio (47, 48) ed à ̈ posizionata a contatto con detto cannotto (32) e con detto elemento flessibile di collegamento (43) per mantenere detti primi mezzi di tenuta (24) in una determinata posizione assiale rispetto a detto albero (11).
  8. 8. Dispositivo come nella rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che comprende un telaio (52), posizionato esternamente e coassialmente a detta estremità flangiata (23) di detto corpo di contenimento (22), elementi di vincolo (53, 54) essendo associati a detto telaio (52) e a detta estremità flangiata (23) per permettere il movimento di detto corpo di contenimento (22) rispetto a detto contenitore (12) solo lungo un primo asse trasversale (X), ortogonale all'asse longitudinale (Z) di detto albero (11).
  9. 9. Dispositivo come nella rivendicazione 8, caratterizzato dal fatto che detti elementi di vincolo comprendono almeno una prima cavità (53), ricavata in detto telaio (52) e adatta a contenere, con gioco, un perno (54) integrato in detta estremità flangiata (23) di detto corpo di contenimento (22).
  10. 10. Dispositivo come nella rivendicazione 8 o 9, caratterizzato dal fatto che detti elementi di vincolo (55, 56) sono associati a detto telaio (52) e a detta flangia di chiusura (37) per permettere il movimento di detto corpo di contenimento (22) rispetto a detto contenitore (12) solo lungo un secondo asse trasversale (Y), ortogonale sia a detto primo asse trasversale (X), sia a detto asse longitudinale (Z) di detto albero (11).
  11. 11. Dispositivo come nella rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto che detta flangia di chiusura (37) comprende almeno due elementi di imperniamento (56), posizionati da parti opposte ed allineati lungo detto secondo asse trasversale (Y) e adatti ad imperniarsi in seconde cavità (55) di detto telaio (52), elementi di supporto (57) essendo previsti in dette seconde cavità (55) per supportare detti elementi di imperniamento (56) e consentire a detta flangia di chiusura (37) di oscillare attorno a detto secondo asse trasversale (Y).
  12. 12. Dispositivo come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che comprende, inoltre, terzi mezzi di tenuta (60), disposti a contatto con detto albero (11) e cooperanti con detti primi mezzi di tenuta (24).
  13. 13. Dispositivo come nella rivendicazione 12, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di compressione comprendono una bussola di compressione (38) e che detti terzi mezzi di tenuta (60) comprendono almeno una cavità anulare (61), ricavata in una parete interna di detta bussola di compressione (38) e delimitata da quest 'ultima e da detto albero (11), detta cavità anulare (61) essendo adatta a contenere un fluido in pressione.
  14. 14. Dispositivo come nella rivendicazione 13, caratterizzato dal fatto che detti terzi mezzi di tenuta (60) comprendono almeno un anello di tenuta (64), disposto, all'interno di una sede (62) ricavata in detta bussola di compressione (38) e comunicante con detta cavità anulare (61), coassiale a detto albero (11) e a contatto con esso, detto almeno un anello di tenuta (64) essendo compresso su detto albero (11) da almeno una guarnizione gonfiabile (65), disposta esternamente a detto anello di tenuta (64).
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