ITUD20110102A1 - Macchina per la nobilitazione di almeno un profilato sagomato e relativo procedimento di nobilitazione - Google Patents

Macchina per la nobilitazione di almeno un profilato sagomato e relativo procedimento di nobilitazione Download PDF

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ITUD20110102A1
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IT000102A
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    • B27WORKING OR PRESERVING WOOD OR SIMILAR MATERIAL; NAILING OR STAPLING MACHINES IN GENERAL
    • B27DWORKING VENEER OR PLYWOOD
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    • B27D5/006Trimming, chamfering or bevelling edgings, e.g. lists

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Description

Descrizione del trovato avente per titolo:
"MACCHINA PER LA NOBILITAZIONE DI ALMENO UN PROFILATO SAGOMATO E RELATIVO PROCEDIMENTO DI NOBILITAZIONE"
CAMPO DI APPLICAZIONE
II presente trovato si riferisce ad una macchina per la nobilitazione di almeno un profilato sagomato ed al relativo procedimento di nobilitazione.
In particolare, la macchina secondo il presente trovato viene impiegata per l’applicazione di uno strato nobilitante su una superficie di testa dell’estremità del profilato sagomato. I profilati sagomati possono essere in legno, o materiale derivato o succedaneo del legno, ad esempio MDF, HDF, materie plastiche e/o affini e possono essere utilizzati, vantaggiosamente, ma non esclusivamente, per la realizzazione, ad esempio, di montanti e/o traversi per ante di elementi di arredamento, cornici, scatole o di altri elementi analoghi od assimilabili.
STATO DELLA TECNICA
E noto realizzare profilati sagomati, ad esempio in legno, o suoi derivati, aventi forme della sezione trasversale variamente configurate a seconda delle particolari esigenze applicative.
E pure noto che per conferire ai profilati sagomati un gradevole aspetto estetico, i bordi laterali esterni del profilato vengono nobilitati mediante rivestimento con strati nobilitanti ad esempio realizzati in carta melamminica, in materiali polimerici, fogli di legno o altro.
I suddetti profilati sagomati, a seconda dell’applicazione, hanno il problema che le porzioni di testa non sono normalmente nobilitate, ad esempio perché il profilato è stato opportunamente tagliato a misura, di conseguenza lasciando che la superficie sagomata di testa presenti alla vista il materiale di cui è costituito il profilato.
Al fine di nobilitare anche la suddetta superfìcie di testa è nota una macchina di nobilitazione che permette l’applicazione di uno strato nobilitante, normalmente realizzato dello stesso materiale con cui sono nobilitati i bordi esterni del profilato.
Tale macchina di nobilitazione comprende un primo gruppo che provvede ad applicare per incollaggio lo strato nobilitante alla superficie di testa. Lo strato nobilitante quando viene applicato per incollaggio è, normalmente, in forma di nastro che ha una dimensione maggiore rispetto alla superficie di testa ed una forma sostanzialmente rettangolare tale da ricoprire l’intera superficie di testa. Per ovviare a ciò, si effettuano operazioni di asportazione di materiale, per rimuovere le porzioni eccedenti dello strato nobilitante che sporgono rispetto ai bordi esterni della superficie sagomata del profilato, sì da portare a filo lo strato nobilitante con questi ultimi.
A tal fine, si utilizza solitamente una fresa che, seguendo il profilo dei bordi esterni del profilato, rimuove il materiale dello strato nobilitante eccedente rispetto a questi ultimi.
Nel caso in cui il profilato presenti una forma complessa della sezione trasversale, con concavità molto accentuate, ovvero con raggi di curvatura molto ristretti, al fine di portare a filo lo strato nobilitante con i bordi esterni, la fresa deve avere un raggio almeno inferiore al raggio di curvatura della concavità più ristretta di cui è provvisto il profilo.
A ciò consegue, nel caso di geometrie del profilo molto complesse, l’utilizzo di frese con diametri molto ridotti. Questo porta, però, ad un incremento esponenziale dei tempi di rifinitura, ad un’usura molto elevata della fresa ed una sostituzione frequente della stessa, in quanto molto sollecitata, dovendo seguire l’intero contorno del profilato, anche lungo bordi rettilinei o con concavità ampie.
Al fine di superare questo inconveniente si può utilizzare una fresa con diametro elevato e tale da ottimizzare i tempi di lavorazione e la durata dello stesso. In questo caso, la fresa segue l’intero contorno dei bordi del profilo e, in prossimità delle concavità molto ristrette, segue un percorso interpolante tra le creste che delimitano la concavità, tale da non rimuovere, in questa zona specifica, lo strato nobilitante.
Successivamente, tali porzioni concave vengono rifinite manualmente mediante l’utilizzo di frese di diametro appropriato. Questo comporta, però, un tempo di lavorazione molto elevato, e non garantisce una precisione e ripetibilità della rifinitura che dipende dalla manualità dell’operatore.
Uno scopo del presente trovato è quello di realizzare una macchina, e mettere a punto un relativo procedimento, per la nobilitazione di profilati sagomati che permetta la rifinitura di porzioni di testa di profilati nobilitati in modo preciso, veloce, ripetibile ed affidabile.
Un ulteriore scopo del presente trovato è quello di realizzare una macchina che sia di semplice realizzazione, gestione operativa ed avente costi sia realizzativi, sia di manutenzione contenuti.
Per ovviare agli inconvenienti della tecnica nota e per ottenere questi ed ulteriori scopi e vantaggi, la Richiedente ha studiato, sperimentato e realizzato il presente trovato.
ESPOSIZIONE DEL TROVATO
II presente trovato è espresso e caratterizzato nelle rivendicazioni indipendenti. Le relative rivendicazioni dipendenti espongono altre caratteristiche del presente trovato o varianti dell’idea di soluzione principale.
In accordo con i suddetti scopi, una macchina, secondo il presente trovato, viene utilizzata per la nobilitazione di almeno un profilato sagomato.
II profilato ha una forma oblunga e presenta almeno una porzione di testa, provvista di una pluralità di bordi esterni che definiscono un perimetro di testa che delimita una superfìcie sagomata sulla quale applicare uno strato nobilitante.
Nello specifico, la macchina comprende almeno un primo gruppo di applicazione dello strato nobilitante, o bordatura, ed un secondo gruppo di finitura per eseguire operazioni per asportazione di materiale di porzioni eccedenti dello strato nobilitante rispetto ai bordi esterni.
Secondo un aspetto del presente trovato il secondo gruppo comprende almeno primi e secondi mezzi di asportazione di materiale. I primi mezzi di asportazione di materiale sono configurati per rimuovere prime porzioni di materiale dello strato nobilitante, lungo almeno parte dei bordi esterni, in modo da definire un primo profilo perimetrale dello strato nobilitante attorno al perimetro di testa. I secondi mezzi di asportazione di materiale sono configurati per rimuovere, lungo selezionate parti del primo profilo perimetrale, seconde porzioni di materiale dello strato nobilitante e definire complessivamente un secondo profilo perimetrale coniugato a, ed a filo con, detto perimetro di testa del profilato.
In questo modo con i primi mezzi di asportazione di materiale è possibile eseguire in modo molto rapido una prima operazione lungo il primo profilo perimetrale che presenta una geometria, o conformazione molto semplice, e andare successivamente a rifinire, con i secondi mezzi di asportazione di materiale, parti del primo profilo perimetrale per definire il secondo profilo perimetrale che ha una geometria più complessa.
Secondo una forma di realizzazione, i secondi mezzi di asportazione di materiale sono adatti a definire, lungo le suddette selezionate parti, concavità del secondo profilo perimetrale, aventi raggi di curvatura inferiori rispetto a quelli del primo profilo perimetrale.
In una forma di realizzazione vantaggiosa, i primi mezzi di asportazione di materiale comprendono un primo utensile rotante ed i secondi mezzi di asportazione di materiale comprendono un secondo utensile rotante. Inoltre, il primo utensile rotante presenta un primo diametro di lavoro ed il secondo utensile rotante presenta un secondo diametro di lavoro in cui il primo diametro è maggiore rispetto al secondo diametro. In questo modo con il primo utensile è possibile rifinire velocemente ed in modo preciso bordi esterni del profilato che hanno geometrie rettilinee o convesse, od anche concave con raggi di curvatura molto elevati, mentre con il secondo utensile vengono rifiniti particolari geometrie concave con raggi di curvatura molto ridotti. Il secondo diametro del secondo utensile è scelto in funzione della concavità presente sul profilato che ha il raggio di curvatura più piccolo. Ciò permette, inoltre, di aumentare notevolmente la durata degli utensili e di rifinire in modo preciso e ripetibile nel tempo profilati aventi geometrie anche molto complesse.
In altre forme realizzative, non si esclude comunque che il numero di mezzi di asportazione di materiale siano più di due, ed operanti ciascuno in prossimità di selezionate parti del profilo aventi raggi di curvatura diversi fra loro.
In forme di realizzazione, il secondo gruppo comprende una prima attrezzatura ed una seconda attrezzatura che sono selettivamente movimentabili in modo indipendente una dall’altra ed alle quali sono associati rispettivamente il primo utensile rotante ed il secondo utensile rotante. In questo modo, movimentando opportunamente la prima attrezzatura e la seconda attrezzatura, il primo utensile rotante ed il secondo utensile rotante seguono un determinato percorso sostanzialmente coniugato a quello del primo e rispettivamente del secondo profilo perimetrale.
In ulteriori forme di realizzazione ancora, la prima attrezzatura e la seconda attrezzatura comprendono mezzi di supporto adatti a supportare rispettivamente il primo ed il secondo utensile, e mezzi di compensazione adatti a permettere una movimentazione controllata dei mezzi di supporto affinché il primo ed il secondo utensile, durante lavorazione, seguano un percorso coniugato alla sagomatura dei bordi esterni. Questa soluzione realizzativa permette al primo ed al secondo utensile di seguire l’andamento effettivo dei bordi esterni del profilato svicolandosi dalle movimentazioni che vengono conferite alla prima ed alla seconda attrezzatura. Questo permette, pertanto, di rifinire in modo preciso la superficie di testa del profilato evitando che rimangano zone dello strato nobilitante sporgenti.
In ulteriori forme di realizzazione il primo utensile ed il secondo utensile sono provvisti di dispositivi tastatori configurati per contattare i bordi esterni della porzione di testa e cooperare con i mezzi di compensazione.
Secondo una variante realizzativa, il primo utensile rotante ed il secondo utensile rotante sono solidalmente ed assialmente associati fra loro così che quando essi sono montati su un’attrezzatura di supporto, il secondo utensile si trovi in una posizione più esterna rispetto al primo utensile. In questo modo è possibile portare di volta in volta il primo, od il secondo utensile, in lavorazione sul profilato senza il rischio che parti dei bordi esterni di quest’ultimo vengano rimosse.
Secondo altre forme di realizzazione, la macchina comprende, inoltre, gruppi di foratura trasversali i quali sono previsti per l’esecuzione di fori in prossimità della porzione di testa del profilato e trasversalmente alla sua estensione longitudinale.
In un’ulteriore forma di realizzazione, il primo gruppo e il secondo gruppo sono movimentabili in modo autonomo l’uno dall’altro e, a tal fine, sono provvisti di rispettivi organi motori adatti a permettere una movimentazione indipendente del primo gruppo rispetto al secondo gruppo. In questo modo è possibile aumentare le velocità di movimentazione di entrambi i gruppi evitando problemi legati alle inerzie delle masse in movimento. Infatti, la movimentazione indipendente dei due gruppi permette di ridurre tali masse inerziali, a vantaggio anche della precisione delle lavorazioni eseguite, in quanto non soggette a dannose oscillazioni.
Inoltre, tale soluzione consente, una volta eseguita l’operazione di bordatura con il primo gruppo, di porre quest’ultimo in una posizione non operativa, e quindi di non interferenza, per eseguire le operaizone con il secondo gruppo di finitura.
Il presente trovato è relativo anche al procedimento per la nobilitazione di almeno un profilato sagomato del tipo sopra descritto, che comprende almeno una prima fase di applicazione dello strato nobilitante sulla superficie sagomata, ed una seconda fase di finitura mediante asportazione di materiale di porzioni eccedenti dello strato nobilitante rispetto ai bordi esterni del profilato.
Secondo un aspetto del procedimento del presente trovato, la seconda fase comprende almeno una prima sottofase in cui con primi mezzi di asportazione di materiale vengono rimosse prime porzioni di materiale dello strato nobilitante, lungo almeno parte dei bordi esterni della porzione di testa, in modo da definire un primo profilo perimetrale dello strato nobilitante attorno al perimetro di testa, ed una seconda sottofase in cui con secondi mezzi di asportazione di materiale vengono rimosse seconde porzioni di materiale dello strato nobilitante, lungo selezionate parti del primo profilo perimetrale, per definire complessivamente un secondo profilo perimetrale coniugato a, ed a filo con, detto perimetro di testa del profilato.
In forme realizzative, con i suddetti secondi mezzi di asportazione di materiale vengono definite, lungo le suddette selezionate parti, concavità del secondo profilo perimetrale che hanno raggi di curvatura inferiori rispetto a quelle del primo profilo perimetrale.
In altre forme realizzative, i primi mezzi ed i secondi mezzi di asportazione di materiale comprendono un primo utensile ed un secondo utensile i quali possono essere movimentati in modo indipendente uno dall’altro.
In altre forme di realizzazione il primo utensile rotante ed il secondo utensile rotante sono solidalmente ed assialmente associati fra loro, e vengono movimentati assieme per essere portati, di volta in volta, in corrispondenza dei bordi esterni e definire rispettivamente il primo profilo perimetrale ed il secondo profilo perimetrale.
In ulteriori forme realizzative ancora, il procedimento comprende un fase di foratura in cui, in prossimità della porzione di testa del profilato e trasversalmente alla sua estensione longitudinale, vengono eseguiti fori.
ILLUSTRAZIONE DEI DISEGNI
Queste ed altre caratteristiche del presente trovato appariranno chiare dalla seguente descrizione di una forma preferenziale di realizzazione, fornita a titolo esemplificativo, non limitativo, con riferimento agli annessi disegni in cui:
- la fig. 1 è una vista prospettica di una macchina per la nobilitazione di profilati, secondo il presente trovato;
- la fig. 2 è una vista prospettica parziale di un profilato sagomato, che può essere nobilitato mediante la macchina di fig. 1 ;
- le figg. 3 - 8 sono rappresentazioni di alcune delle possibili sagomature dei profilati sagomati;
- la fig. 9 è una vista in pianta della macchina di fig. 1 ;
- la fig. 10 è una vista ingrandita di una parte della macchina di fig. 1 ;
- la fig. 11 è una vista di un dettaglio ingrandito di fig. 10;
- la fig. 12 è una rappresentazione schematica sezionata di un profilato sagomato durante fasi di nobilitazione;
- la fig. 13 è una rappresentazione schematica di una fase del procedimento di nobilitazione secondo il presente trovato;
- la fig. 14 è una rappresentazione schematica di una altra fase del procedimento di nobilitazione;
- la fig. 15 è una rappresentazione di variante delle fasi delle fig. 13 e 14;
- la fig. 16 è una rappresentazione di una variante di fig. 11, in accordo con la fig. 15;
- la fig. 17 è una rappresentazione di una variante di fig. 1.
Per facilitare la comprensione, numeri di riferimento identici sono stati utilizzati, ove possibile, per identificare elementi comuni identici nelle figure. Va inteso che elementi e caratteristiche di una forma di realizzazione possono essere convenientemente incorporati in altre forme di realizzazione senza ulteriori precisazioni.
DESCRIZIONE DI ALCUNE FORME PREFERENZIALI DI
REALIZZAZIONE
Con riferimento alla fig. 1, una macchina 10 secondo il presente trovato è utilizzabile per la nobilitazione di almeno un profilato 11 sagomato, ovvero per applicare a porzioni di testa 12 del profilato 11 uno strato nobilitante 17.
In particolare, il profilato sagomato 11 (fig. 2) ha una forma sostanzialmente oblunga e sezione trasversale che può essere la più varia, come indicato ad esempio nelle figg. 3 - 8.
Le porzioni di testa 12 del profilato sagomato 11 sono delimitate da una pluralità di bordi esterni 13 i quali definiscono un perimetro di testa 15.
Il perimetro di testa 15 della porzione di testa 12 a sua volta delimita al suo interno una superficie sagomata 16 sulla quale viene applicato uno strato nobilitante 17. Con riferimento alle citate figg. 3 - 8, vengono rappresentate alcune possibili forme delle superfici sagomate 16 dei profilati sui quali vengono applicati gli strati nobilitanti 17.
Il profilato sagomato 11 può essere realizzato in legno, suoi derivati, come MDF, HDF, o in altri materiali come ad esempio in materiali plastici.
Lo strato nobilitante 17 può essere ad esempio carta melamminica, strati in materiali polimerici, fogli in legno o suoi derivati o altri materiali simili od assimilabili.
La macchina 10 (fig. 1) comprende una strutura portante 18 provvista di almeno un piano di appoggio 19, su cui caricare i profilati 11 da lavorare, allineati lungo una voluta direzione di alimentazione.
Al piano di appoggio 19 sono associati mezzi pressori 23 azionati da atuatori pneumatici 24 per mantenere il profilato 11 aderente al piano di appoggio 19 durante le lavorazioni che verranno eseguite.
Il piano di appoggio 19 (figg. 1 e 9) è, inoltre, provvisto di mezzi di posizionamento 25 disposti in prossimità di un bordo 26 del piano di appoggio 19 e che provvedono al posizionamento preciso ed in guida, o batuta, della porzione di testa 12 del profilato 11.
In particolare, deti mezzi di posizionamento 25 comprendono dispositivi a leva 27 provvisti di porzioni di batuta, non visibili nei disegni, che durante la fase di posizionamento del profilato 11 sul piano di appoggio 19 forniscono un riscontro preciso per la superficie sagomata 16 che verrà nobilitata.
Una volta posizionato il profilato 11, ed ativati i mezzi pressori 23, deti mezzi di posizionamento 25 vengono disativati lasciando libera la superficie sagomata 16.
La macchina 10 comprende, inoltre, almeno un primo gruppo 20 di applicazione dello strato nobilitante 17 ed un secondo gruppo 21 di finitura, i quali vengono portati di volta in volta in cooperazione con la porzione di testa 12 per effettuare rispetive operazioni di applicazione dello strato nobilitante 17 e di rifinitura dei bordi eccedenti dello strato nobilitante 17, come verranno descrite in detaglio nel prosieguo.
La struttura portante 18 della macchina 10 è provvista di guide longitudinali 30 (figg. 1, 9 e 10), disposte trasversalmente alla direzione lungo cui sono afi mentati i profilati 11, lungo le quali guide longitudinali 30 sono adatti a scorrere, in modo indipendente uno dall’altro, almeno il primo gruppo 20 ed il secondo gruppo 21. Per realizzare la loro movimentazione in modo autonomo, il primo gruppo 20 ed il secondo gruppo 21 sono provvisti ciascuno di rispettivi ed indipendenti organi motori 43, rispettivamente 44 che cooperano in modo noto, ad esempio mediante mezzi a cremagliera o simili mezzi di trasmissione del moto, con le guide longitudinali 30.
In particolare, le guide longitudinali 30 si estendono sostanzialmente parallele rispetto al bordo 26 del piano di appoggio 19.
II primo gruppo 20 (figg. 9 e 10) è provvisto di un primo carro 22 scorrevole lungo le guide longitudinali 30, di prime guide trasversali 28 che si sviluppano ortogonalmente rispetto alle guide longitudinali 30, e di un secondo carro 29 scorrevole lungo dette prime guide trasversali 28 per ravvicinamento al bordo 26 del piano di appoggio 19.
Sul secondo carro 29 sono montati mezzi di deposizione 31 di colla, tipicamente tramite spalmatura, mezzi alimentatori 32 di un nastro 35 di materiale per realizzare lo strato nobilitante 17, mezzi di applicazione 33 del nastro 35 alla superficie sagomata 16 e mezzi di taglio 34 a misura del nastro 35 stesso.
I mezzi di deposizione 31 di colla comprendono un rullo spalmatore 37 la cui superficie circonferenziale esterna viene costantemente cosparsa di colla.
I mezzi alimentatori 32 comprendono un telaio di supporto 40 di una bobina 39 di approvvigionamento del nastro 35 ed un dispositivo convogliatore 41 che convoglia il nastro 35 verso i mezzi di applicazione 33.
II nastro 35 ha una larghezza che è superiore rispetto allo spessore del profilato 11 sì che, quando viene applicato alla superficie sagomata 16, sporge rispetto al perimetro di quest’ ultima.
I mezzi di applicazione 33 comprendono rulli pressori 42 che, durante l’uso, provvedono a premere il nastro 35 contro la superfìcie sagomata 16 del profilato 11.
I mezzi di taglio 34, di tipo sostanzialmente noto, sono previsti per tagliare a misura il nastro 35 applicato alla superficie sagomata 16 del profilato 11. Detti mezzi di taglio 34 sono associati ad un attuatore pneumatico 36 il quale provvede a portare questi ultimi in cooperazione con il nastro 35 da tagliare.
II secondo gruppo 21 è adatto ad eseguire operazioni di asportazione di materiale di porzioni eccedenti dello strato nobilitante 17 rispetto ai bordi esterni 13 del profilato 11.
Il secondo gruppo 21 è disposto a valle rispetto al primo gruppo 20 e comprende un terzo carro 45, scorrevole lungo le guide longitudinali 30, seconde guide trasversali 47 che si estendono ortogonali rispetto alle guide longitudinali 30, ed un quarto carro 46, scorrevole su dette seconde guide trasversali 47.
Al quarto carro 46 (figg. 10 e 11) è solidalmente associato un profilato di supporto 50 il quale si estende sostanzialmente ortogonale rispetto al quarto carro 46.
Il profilato di supporto 50 è provvisto di guide di scorrimento 53 montate su due lati contrapposti. Lungo dette guide di scorrimento 53 sono montate scorrevoli una prima attrezzatura 55 per l’asportazione di materiale ed una seconda attrezzatura 56 per l’asportazione di materiale. La traslazione della prima attrezzatura 55 e della seconda attrezzatura 56 avviene, in modo indipendente una dall’altra, parallelamente ad un asse di scorrimento Z ed è ottenuta mediante rispettivi organi motori 57.
Sia la prima attrezzatura 55, sia la seconda attrezzatura 56 comprendono una struttura di supporto 59 che è montata scorrevole lungo le suddette guide di scorrimento 53.
Ciascuna struttura di supporto 59 è provvista di prime guide 60 che si estendono sostanzialmente ortogonali rispetto all’asse di scorrimento Z e seconde guide, non visibili nei disegni, disposte ortogonali rispetto alle prime guide 60. Sulle prime guide 60 e sulle seconde guide sono montati scorrevoli un primo carrello 62 ed un secondo carrello 63 rispettivamente per la prima attrezzatura 55 e per la seconda attrezzatura 56.
Molle di compensazione 65 sono montate all’interno delle prime guide 60 e delle seconde guide compresse fra i rispettivi carrelli 62, 63 e le rispettive strutture di supporto 59. In questo modo i carrelli 62 e 63 possono scorrevolmente oscillare in modo controllato lungo le rispettive prime guide 60 e seconde guide. Primi attuatori 66 e secondi attuatori 67, di tipo pneumatico, nel caso di speeie a doppio effetto e doppio stelo, sono associati sia al primo carrello 62, sia al secondo carrello 63 per vincolare l’oscillazione, o per effettuare un’azione smorzante dell’ oscillazione, di questi ultimi rispettivamente lungo le prime guide 60 e le seconde guide.
In alcune forme di realizzazione, anziché utilizzare le molle di compensazione 65 ed i primi 66 e secondi attuatori 67, è possibile prevedere l’utilizzo unicamente di questi ultimi, che possono svolgere sia un’azione smorzante comparabile a quella delle molle di compensazione 65 sia, in una loro ulteriore condizione operativa, un’azione di vincolo dell’oscillazione del primo carrello 62 e del secondo carrello 63.
Sul primo carrello 62 e sul secondo carrello 63 sono montati rispettivamente un primo mandrino 69 ed un secondo mandrino 70 che vengono portati in rotazione con rispettivi organi motori.
Il primo mandrino 69 ed il secondo mandrino 70 supportano a loro volta rispettivamente una prima fresa 71 ed una seconda fresa 72.
La prima fresa 71 e la seconda fresa 72 hanno rispettivamente un primo diametro DI ed un secondo diametro D2 di lavoro. In particolare, il primo diametro DI è maggiore rispetto al secondo diametro D2, per eseguire una prima lavorazione di asportazione, mentre il secondo diametro D2 è adatto ad eseguire una seconda lavorazione di asportazione lungo volute concavità, con ridotti raggi di curvatura, che il primo diametro DI non è in grado di effettuare.
La prima fresa 71 viene movimentata lungo almeno parte dei bordi esterni 13 (fig. 12) della porzione di testa 12 per rimuovere prime porzioni eccedenti 76 dello strato nobilitante 17, in modo da definire un primo profilo perimetrale 77 attorno al perimetro di testa 15 del profilato 11.
In particolare, il primo profilo perimetrale 77 segue sostanzialmente il perimetro di testa 15 del profilato 11 lungo i bordi esterni 13 che sono rettilinei o convessi verso Γ esterno. In prossimità di concavità con raggi di curvatura ristretti, ovvero inferiori rispetto al raggio della prima fresa 71 , il primo profilo perimetrale 77 segue un tratto interpolante 78 la concavità, tra le due creste che la delimitano, e tale da definire una seconda porzione eccedente 79 dello strato nobilitante 17.
Tale seconda porzione eccedente 79 viene rimossa dalla seconda fresa 72, in virtù del secondo diametro D2 minore, movimentando quest’ ultima lungo una selezionata parte del primo profilo perimetrale 77 posto in corrispondenza del tratto interpolante 78.
In questo modo si viene a definire un secondo profilo perimetrale 80 coniugato al perimetro di testa 15 del profilato 11.
Alla prima fresa 71 ed alla seconda fresa 72 sono associati rispettivamente un primo tastatore 81 ed un secondo tastatore 82 (figg. 11, 13, 14), entrambi disposti in prossimità della loro estremità a sbalzo, ovvero dalla parte opposta rispetto a quelle in cui la prima fresa 71 e la seconda fresa 72 sono ammorsate sui rispettivi mandrini.
In particolare (fig. 13), il primo tastatore 81 può comprendere un cuscinetto radiale 73 montato coassiale con la prima fresa 71. Il cuscinetto 73 è adatto a scorrere, con la sua superficie circonferenziale, lungo almeno alcuni dei bordi esterni 13 della porzione di testa 12 ed ha un diametro che è di poco superiore rispetto al diametro DI della prima fresa 71, di modo che quest’ ultima non rimuova materiale anche dai bordi esterni 13 del profilato 11.
Il secondo tastatore 82 (fig. 14) è provvisto di una porzione appuntita 83 di dimensioni trasversali inferiori rispetto al secondo diametro D2 della seconda fresa 72. La porzione appuntita 83 viene portata in cooperazione con i bordi esterni 13 convessi del profilato 11 in modo da permettere la rimozione della seconda porzione eccedente 79 dello strato nobilitante 17 evitando anche una rimozione di materiale del profilato 11.
In altre forme di realizzazione (fig. 16), anziché prevedere l’utilizzo di due attrezzature per l’asportazione di materiale dello strato nobilitante 17, si può prevedere che, sul profilato di supporto 50, venga montata un’unica attrezzatura 155, scorrevole lungo le rispettive guide di scorrimento 53, e del tutto analoga alla prima attrezzatura 55 descritta con riferimento a figg. 10 - 11.
In questo caso, sul primo mandrino 69 dell’attrezzatura 155 viene montato un utensile 170 provvisto di una prima porzione 171 e di una seconda porzione 172 di fresatura che, in uso, è disposta più esterna rispetto alla prima porzione 171. La prima porzione 171 e la seconda porzione 172 vengono portate in corrispondenza delle zona di lavoro mediante traslazione lungo le seconde guide trasversali 47.
In particolare, la prima porzione 171 (fig. 15) ha un diametro di taglio superiore rispetto alla seconda porzione 172, così che la prima porzione 171 è adatta a definire rispettivamente il primo profilo perimetrale 77, mentre la seconda porzione 172 è adatta a definire il secondo profilo perimetrale 80.
In ulteriori forme di realizzazione ancora (fig. 17), la macchina 10 secondo il presente trovato comprende, inoltre, due gruppi di foratura trasversali 90 i quali sono montati su rispettivi carri di movimentazione 91 adatti a scorre lungo le guide di scorrimento 30.
In particolare, i gruppi di foratura trasversali 90 sono previsti per l’esecuzione di fori in prossimità delle porzioni di testa 12 del profilato 11, trasversalmente alla sua estensione longitudinale, ed i quali permettono ad esempio il fissaggio del profilato I l a mezzi di fissaggio richiesti per la particolare applicazione cui verranno adibiti.
Il funzionamento della macchina 10 secondo il presente trovato viene di seguito descritto con riferimento alle figure allegate.
Uno o più profilati 11 vengono disposti, mediante l’ausilio dei mezzi di posizionamento 25, in prossimità di un bordo 26 del piano di appoggio 19, e i mezzi pressori 23 provvedono ad ammorsarlo/i al piano di appoggio 19.
Successivamente, il primo gruppo 20 viene portato in cooperazione con la porzione di testa 12 del profilato 11 mediante traslazione lungo le guide longitudinali 30.
In particolare, anche mediante traslazione lungo le prime guide trasversali 28, il rullo spalmatore 37 dei mezzi di deposizione 31, per contatto contro la superficie sagomata 16 ruota su se stesso ed applica la colla su quest’ultima.
Facendo avanzare il primo gruppo 20 lungo le guide longitudinali 30, la porzione di testa viene portata in prossimità dei mezzi di applicazione 33 del nastro 35. Il nastro 35 mediante il dispositivo convogliatore 41, viene applicato alla superficie sagomata 16, ed i rulli pressori 42 provvedono a premerlo.
Successivamente, i mezzi di taglio 34 provvedono a tagliare a misura il nastro 35 appena applicato alla superficie di testa 16.
Una volta terminata questa operazione, il primo gruppo 20, data la sua movimentazione indipendente rispetto al secondo gruppo 21, può essere portato in una condizione non operativa oppure può procedere ad operazioni analoghe per l’applicazione di un successivo strato nobilitante 17 su un profilato 11 successivo, ad esempio disposto dalla parte opposta del piano di appoggio 19.
Successivamente è prevista una fase di finitura in cui il secondo gruppo 21 viene fatto avanzare lungo le guide longitudinali 30 e portato in cooperazione con la porzione di testa 12 del profilato 11.
In particolare, la prima attrezzatura 55 viene movimentata lungo le seconde guide trasversali 47 e lungo le guide di scorrimento 53 affinché la prima fresa 71 asporti le prime porzioni eccedenti 76 di materiale dello strato nobilitante 17, e definisca il primo profilo perimetrale 77.
La movimentazione della prima attrezzatura 55 è controllata ad esempio da dispositivi a controllo numerico o da dispositivi PLC i quali in funzione dei dati relativi alla sagoma del profilato 11 , determinano il percorso che la fresa deve seguire.
Il sistema di molle di compensazione 65, associato eventualmente anche all’azione smorzante dei primi 66 e dei secondi attuatori 67, permette di mantenere il primo tastatore 81 aderente ai bordi esterni 13 del profilato sui quali la prima fresa 71 opera. In condizioni particolari di lavorazione, i primi 66 e secondi attuatori 67 possono vincolare lo scorrimento del primo carrello 62 lungo le prime 60 e le seconde guide, affinché la prima fresa 71 segua un percorso vincolato alla scorrimento della prima attrezzatura 55 lungo le sole guide 47 e 53, e quindi non condizionato dalla possibile oscillazione delle molle di compensazione 65.
Successivamente il terzo carro 45 viene traslato lungo le guide longitudinali 30 per portare la seconda attrezzatura 56 in corrispondenza della porzione di testa 12 del profilato 11.
Analogamente alla prima fresa 71, anche la seconda fresa 72 viene movimentata lungo almeno selezionate parti del primo profilo perimetrale 77, sì da rimuovere le seconde porzioni eccedenti 79 dello strato nobilitante 17.
Analogamente al primo tastatore 81, anche il secondo tastatore 82 in cooperazione con le molle di compensazione 65, ed eventualmente con l’azione smorzante dei primi 66 e dei secondi attuatori 67, permette di seguire i bordi esterni 13 del profilato 11 effettivi.

Claims (15)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Macchina per la nobilitazione di almeno un profilato (11) sagomato, detto profilato (11) avendo forma oblunga e presentando almeno una porzione di testa (12), provvista di una pluralità di bordi esterni (13) che definiscono un perimetro di testa (15) che delimita una superficie sagomata (16) sulla quale applicare uno strato nobilitante (17), detta macchina comprendendo almeno un primo gruppo (20) di applicazione di detto strato nobilitante (17), ed un secondo gruppo (21) di finitura per eseguire operazioni per asportazione di materiale delle porzioni eccedenti di detto strato nobilitante (17) rispetto a detti bordi esterni (13), caratterizzata dal fatto che detto secondo gruppo (21) comprende almeno primi mezzi di asportazione di materiale (71; 171) configurati per rimuovere prime porzioni di materiale (76) di detto strato nobilitante (17), lungo almeno parte di detti bordi esterni (13), in modo da definire un primo profilo perimetrale (77) di detto strato nobilitante (17) attorno a detto perimetro di testa (15), e secondi mezzi di asportazione di materiale (72; 172) configurati per rimuovere, lungo selezionate parti (78) di detto primo profilo perimetrale (77), seconde porzioni di materiale (79) di detto strato nobilitante (17) e definire complessivamente un secondo profilo perimetrale (77) coniugato a, ed a filo con, detto perimetro di testa (15) di detto profilato (11).
  2. 2. Macchina come nella rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detti secondi mezzi di asportazione di materiale (72; 172) sono adatti a definire, lungo dette selezionate parti (78), concavità di detto secondo profilo perimetrale (79) aventi raggi di curvatura inferiori rispetto a detto primo profilo perimetrale (77).
  3. 3. Macchina come nella rivendicazione 1 o 2, caratterizzata dal fatto che detti primi mezzi di asportazione di materiale comprendono un primo utensile rotante (71; 171) e detti secondi mezzi di asportazione di materiale comprendono un secondo utensile rotante (72; 172), e che detto primo utensile rotante (71; 171) presenta un primo diametro (DI) di lavoro e detto secondo utensile (72; 172) rotante presenta un secondo diametro (D2) di lavoro, detto primo diametro (DI) essendo maggiore rispetto a detto secondo diametro (D2).
  4. 4. Macchina come nella rivendicazione 3, caratterizzata dal fatto che detto secondo gruppo (21) comprende una prima attrezzatura (55) ed una seconda attrezzatura (56) selettivamente movimentabili in modo indipendente una dall’altra ed alle quali sono associati rispettivamente detto primo utensile rotante (71) e detto secondo utensile rotante (72).
  5. 5. Macchina come nella rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che detta prima attrezzatura (55) e detta seconda attrezzatura (56) comprendono mezzi di supporto (62, 63) adatti a supportare rispettivamente detto primo (71) e detto secondo utensile (72), e mezzi di compensazione (60, 65) adatti a permettere una movimentazione controllata di detti mezzi di supporto (62, 63) affinché detto primo (71) e secondo utensile (72), durante la lavorazione, seguano un percorso coniugato alla sagomatura di detti bordi esterni (13).
  6. 6. Macchina come nella rivendicazione 5, caratterizzata dal fatto che detto primo utensile (71) e detto secondo utensile (72) sono provvisti di rispettivi dispositivi tastatori (81, 82) configurati per contattare detti bordi esterni (13) di detta porzione di testa (12) e cooperare con detti mezzi di compensazione (60, 65).
  7. 7. Macchina come nella rivendicazione 3, caratterizzata dal fatto che detto primo utensile rotante (171) e detto secondo utensile rotante (172) sono solidalmente ed assialmente associati fra loro.
  8. 8. Macchina come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto primo gruppo (20) e detto secondo gruppo (21) sono movimentabili in modo autonomo l’uno rispetto all’altro, essendo provvisti di rispettivi organi motori (43, 44) adatti a permettere una movimentazione indipendente del primo gruppo (20) rispetto al secondo gruppo (21).
  9. 9. Macchina come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che comprende, inoltre, gruppi di foratura trasversali (90) i quali sono previsti per l’esecuzione di fori in prossimità della porzione di testa (12) del profilato (11) e trasversalmente alla sua estensione longitudinale.
  10. 10. Procedimento per la nobilitazione di almeno un profilato (11) sagomato, detto profilato (11) avendo forma oblunga e presentando almeno una porzione di testa (12), provvista di una pluralità di bordi esterni (13) che definiscono un perimetro di testa (15) che delimita una superficie sagomata (16) sulla quale applicare lo strato nobilitante (17), detto procedimento comprendendo almeno una prima fase di applicazione di detto strato nobilitante (17) su detta superfìcie sagomata (16), ed una seconda fase di finitura mediante asportazione di materiale di porzioni eccedenti dello strato nobilitante (17) rispetto ai bordi esterni (13) del profilato (11), caratterizzato dal fatto che detta seconda fase comprende almeno una prima sottofase in cui, mediante primi mezzi di asportazione di materiale (71; 171), vengono rimosse prime porzioni di materiale (76) dello strato nobilitante (17), lungo almeno parte dei bordi esterni (13) di detta porzione di testa, in modo da definire un primo profilo perimetrale (77) dello strato nobilitante (17) attorno a detto perimetro di testa (15), ed una seconda sottofase in cui, mediante secondi mezzi di asportazione di materiale (72; 172), vengono rimosse seconde porzioni di materiale (79) di detto strato nobilitante (17), lungo selezionate parti di deto primo profilo perimetrale (77) per definire complessivamente un secondo profilo perimetrale (77) coniugato a, ed a filo con, deto perimetro di testa (15) di detto profilato (11).
  11. 11. Procedimento come nella rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto che, mediante detti secondi mezzi di asportazione di materiale (72, 172) vengono definite, lungo dete selezionate parti (78), concavità di deto secondo profilo perimetrale (79) che hanno raggi di curvatura inferiori rispetto a deto primo profilo perimetrale (77).
  12. 12. Procedimento come nella rivendicazione 10 o 11, caratterizzato dal fatto che la prima sotofase viene eseguita mediante un primo utensile rotante (71; 171) di deti primi mezzi di asportazione di materiale e la seconda sotto fase viene eseguita mediante un secondo utensile rotante (72; 172) di deti secondi mezzi di asportazione di materiale, e che detto primo utensile rotante (71; 171) presenta un primo diametro (DI) di lavoro e deto secondo utensile rotante (72; 172) presenta un secondo diametro (D2) di lavoro, detto primo diametro (DI) essendo maggiore rispeto a deto secondo diametro (D2).
  13. 13. Procedimento come nella rivendicazione 12, caratterizzato dal fatto che deto primo utensile rotante (71) è seletivamente movimentabile in modo indipendente rispetto a deto secondo utensile rotante (72).
  14. 14. Procedimento come nella rivendicazione 12, caratterizzato dal fatto che deto primo utensile rotante (71) e detto secondo utensile rotante (72) sono solidalmente ed assialmente associati fra loro, e vengono movimentati assieme per essere portati, di volta in volta, in corrispondenza dei bordi esterni (13) ed definire rispetivamente detto primo profilo perimetrale (77) e detto secondo profilo perimetrale (79) .
  15. 15. Procedimento come in una qualsiasi delle rivendicazioni da 10 a 14, caratterizzato dal fatto che comprende, inoltre, un fase di foratura in cui vengono eseguiti fori in prossimità della porzione di testa (12) del profilato (11) e trasversalmente alla sua estensione longitudinale.
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Citations (3)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
EP0477494A2 (de) * 1990-09-24 1992-04-01 IMA-Norte Maschinenfabriken Klessmann GmbH & Co. Maschine zum Anbringen und Bündigfräsen von Kantenstreifen
EP1302287A2 (en) * 2001-10-12 2003-04-16 BIESSE S.p.A. Operating unit for machining panels of wood or similar
DE102009013740A1 (de) * 2008-03-20 2009-09-24 Biesse S.P.A. Arbeitseinheit für die Bearbeitung von Holzplatten oder dergleichen

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