ITUD20100192A1 - Procedimento per la realizzazione di un rocchetto metallico per filatoi e rocchetto per filatoi cosi' ottenuto - Google Patents

Procedimento per la realizzazione di un rocchetto metallico per filatoi e rocchetto per filatoi cosi' ottenuto Download PDF

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ITUD20100192A1
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Description

"PROCEDIMENTO PER LA REALIZZAZIONE DI UN ROCCHETTO METALLICO PER FILATOI E ROCCHETTO PER FILATOI COSI' OTTENUTO"
CAMPO DI APPLICAZIONE
Il presente trovato si riferisce ad un procedimento per la realizzazione di un rocchetto per filatoi, in materiale metallico, normalmente anche se non necessariamente alluminio, sue leghe e materiali simili o assimilabili, comprendente un corpo cilindrico alle cui estremità sono saldate a frizione flangie di contenimento del filato.
In particolare, sul rocchetto può essere avvolto un qualunque tipo di filato, sia esso naturale, sintetico, metallico, o misto, per realizzare bobine con peso variabile da qualche centinaio di grammi, fino a 15 — 20 chilogrammi, pur lavorando con velocità operative molto elevate, anche dell'ordine di alcune decine di migliaia di giri al minuto
STATO DELLA TECNICA
È noto un procedimento di realizzazione di un rocchetto per filatoi, in materiale metallico, preferibilmente alluminio utilizzato da oltre trent'anni. Detto procedimento prevede di realizzare un rocchetto che comprende un corpo cilindrico alle cui estremità vengono associate mediante saldatura a frizione, due flangie grezze di contenimento del filato di forma sostanzialmente discoidale .
Successivamente le flangie vengono forate per realizzare un foro passante nel corpo cilindrico, ottenendo quindi un semilavorato, che viene poi assoggettato ad una pluralità di lavorazioni al fine di renderlo utilizzabile nei filatoi.
La pluralità di lavorazioni inducono nel rocchetto così ottenuto sia superfici di raccordo non concentriche, che incidono soprattutto sui filati sottili ivi avvolti, sia condizioni di equilibratura che potevano essere accettate sino a qualche anno fa in cui le velocità di rotazione arrivavano nell'intorno di 25.000 giri al minuto. La tendenza ad avvolgere filati sempre più sottili e la necessità di aumentare la velocità di rotazione a valori ampiamente superiori ai 30.000 giri al minuto impongono nuovi approcci realizzativi, al fine di garantire l'integrità dei rocchetti e la sicurezza per gli operatori.
A tal fine risulta necessario rifinire con particolare cura le superfici del rocchetto per ottenere alla fine un rocchetto completamente equilibrato, e nel contempo, il tutto a costi molto più contenuti rispetto a quelli sino ad ora sopportabili.
La riduzione dei costi si traduce in una riduzione del tempo per effettuare le lavorazioni e quindi in un risparmio di energia.
Nella tecnica nota, il procedimento di realizzazione del rocchetto prevede il montaggio del semilavorato su macchine di tipo automatico o a controllo numerico.
In particolare, il semilavorato viene montato su normali centratori che cooperano con i fori assiali eseguiti nelle flangie, i quali a loro volta sono disposti fra mandrino e contropunta.
Il centratore viene inserito a pressione all'interno del foro assiale del semilavorato e successivamente montato fra il mandrino e la contropunta.
Per procedere con le lavorazioni di finitura del semilavorato à ̈ necessario definire un azzeramento degli utensili rispetto al pezzo e quindi effettuare un corretto posizionamento degli utensili rispetto ad esso.
Successivamente, mediante utensili diversi ed una o più passate, vengono rifinite una ad una le superfici esterne delle flangie e del corpo tubolare fino ad ottenere il rocchetto finale.
Queste operazioni richiedono l'utilizzo di utensili dedicati per la sfacciatura, intestatura, tornitura longitudinale, e simili che nelle macchine automatiche vengono prelevati automaticamente da magazzini utensili presenti su esse, e montati in successione sulle torrette portautensili per l'esecuzione delle diverse fasi di lavorazione.
È noto inoltre che le operazioni di azzeramento degli utensili rispetto al semilavorato, di cambio utensili, ed i tempi di esecuzione delle lavorazioni che sono funzione della corsa di lavorazione di ciascun utensile, determinano il tempo complessivo di lavorazione del rocchetto e quindi incidono sul suo costo unitario.
È scopo del presente trovato ridurre notevolmente i tempi di rifinitura del rocchetto, al fine di ottenere un rocchetto che, a parità di qualità e resistenza meccanica, sia più economico ed al tempo stesso risulti già equilibrato alla fine delle operazioni meccaniche di finitura.
Per ovviare agli inconvenienti della tecnica nota e per ottenere questi ed ulteriori scopi e vantaggi, la Richiedente ha studiato, sperimentato e realizzato il presente trovato.
ESPOSIZIONE DEL TROVATO
Il presente trovato à ̈ espresso e caratterizzato nelle rivendicazioni indipendenti.
Le rivendicazioni dipendenti espongono caratteristiche secondarie del presente trovato o varianti dell'idea di soluzione principale.
In accordo con i suddetti scopi, forma oggetto del presente trovato un procedimento per la realizzazione di un rocchetto metallico per filatoi che viene ottenuto a partire da un semilavorato comprendente un corpo cilindrico tubolare, avente finitura commerciale, alle cui estremità sono saldate rispettive flangie grezze, in cui vengono praticati rispettivi fori assiali passanti aventi un diametro prossimo, se non uguale, al foro assiale del corpo cilindrico, essendo i fori nella flangia centrati assialmente con il foro assiale del corpo cilindrico.
Il procedimento comprende una fase di montaggio del semilavorato su una macchina di finitura, una fase di finitura, per asportazione di truciolo, delle due flangie ed una fase di finitura, sempre per asportazione di truciolo, del corpo cilindrico ottenendo una superficie esterna regolare, ben raccordata, ed un rocchetto equilibrato a valori tali da sopportare velocità di rotazione superiori a 30.000 giri al minuto.
Secondo un aspetto caratteristico del presente trovato, la fase di montaggio del semilavorato comprende una sottofase di inserimento per interferenza di un dispositivo di centraggio nel foro passante del semilavorato, e una sottofase in cui il dispositivo di centraggio viene montato sulla macchina di finitura, permettendo in questo modo di eseguire tutte le lavorazioni di finitura del semilavorato sempre sullo stesso dispositivo di centraggio, ottenendo superiici lavorate completamente concentriche.
Il dispositivo di centraggio comprende una porzione centrante avente una tolleranza di interferenza con il foro passante del semilavorato e, vantaggiosamente, la sua superficie esterna à ̈ stata sottoposta ad un trattamento di indurimento superficiale, che ne aumenta la resistenza ad usura.
Secondo un altro aspetto, il dispositivo di centraggio viene montato su una parte di aggancio di una attrezzatura di inserimento che realizza l'inserimento del dispositivo di centraggio. Il semilavorato viene inserito in un mezzo di bloccaggio dell'attrezzatura di inserimento, e un attuatore, associato alla parte di aggancio, permette l'inserimento del dispositivo di centraggio nel foro passante del semilavorato. Il dispositivo di centraggio viene spinto all'interno del foro passante fino a che una parte del dispositivo di centraggio và in battuta contro un elemento di riscontro dell'attrezzatura di inserimento, questa soluzione permette di realizzare un posizionamento preciso e ripetitivo del dispositivo di centraggio rispetto al semilavorato.
Secondo un ulteriore aspetto del trovato, il dispositivo di centraggio à ̈ provvisto di una porzione di aggancio che viene inserita in una corrispondente sede ricavata nella parte di aggancio dell'attrezzatura di inserimento.
Secondo un altro aspetto del presente trovato, la suddetta fase di finitura delle flangie viene eseguita con un'unica corsa di lavorazione di una attrezzatura sulla quale sono montati almeno due utensili. Durante la corsa di lavorazione dell'attrezzatura vengono rifinite, in contemporanea, tutte le superfici di ciascuna flangia ed, in particolare, una prima superficie ed una seconda superficie, rivolte rispettivamente verso l'interno e l'esterno di detto semilavorato, ed un raccordo circonferenziale periferico. Inoltre, viene preparata la base perché le lavorazioni del corpo cilindrico non creino tappi, risalti, o raccordi non voluti ne previsti.
Risulta vantaggioso prevedere che, sull'attrezzatura di bloccaggio, siano montati stabilmente, in posizioni predeterminate, un primo utensile di sfacciatura, un secondo utensile di sfacciatura ed un utensile intestatore predisposti per rifinire rispettivamente la prima superficie, la seconda superficie ed il raccordo di ciascuna flangia.
È pure variante vantaggiosa prevedere che l'attrezzatura di bloccaggio comprenda una prima torretta portautensili ed una seconda torretta portautensili, predisposte ognuna per rifinire, vantaggiosamente ma non necessariamente in contemporanea, una delle flangie.
Anche in questo caso su ognuna delle torrette portautensili sono montati i suddetti primo e secondo utensile di sfacciatura, e l'utensile intestatore .
La fase di finitura del corpo cilindrico comprende invece la finitura della superficie esterna del corpo cilindrico mediante un'unica corsa di lavorazione di un utensile rifinitore.
L'utensile rifinitore, utilizzato durante la fase di finitura del corpo cilindrico, à ̈ provvisto di un tagliente che ricopre sostanzialmente l'intera lunghezza del corpo cilindrico, sì che in un'unica corsa che si sviluppa tangenzialmente al diametro voluto, à ̈ possibile rifinire completamente il corpo cilindrico.
Secondo una variante, il suddetto tagliente, visto in pianta, si estende angolato rispetto all'asse del corpo cilindrico, di modo che durante la sua corsa di lavoro solo una sua porzione stia asportando materiale. In questa configurazione il tagliente à ̈ montato in posizione di sostanziale tangenza con la circonferenza voluta del corpo cilindrico del rocchetto.
Secondo una variante vantaggiosa del procedimento, prima delle suddette fasi di finitura delle flangie e del corpo cilindrico à ̈ prevista la finitura di almeno una porzione del foro assiale passante del semilavorato. Questo accorgimento, nel mentre, permette di ammorsare, con appositi mezzi di centraggio, il semilavorato in prossimità delle porzioni del foro appena rifinite garantendo nello stesso tempo un suo corretto allineamento assiale e delle successive lavorazioni che verranno eseguite.
In un'ulteriore variante del presente trovato inoltre, durante la suddetta fase di finitura del foro assiale passante à ̈ prevista anche la realizzazione, in prossimità di ciascuna sua estremità di uno smusso di centraggio che facilita l'inserimento del rocchetto su un fuso di filatoio quando viene caricato.
ILLUSTRAZIONE DEI DISEGNI
Queste ed altre caratteristiche del presente trovato appariranno chiare dalla seguente descrizione di una forma preferenziale di realizzazione, fornita a titolo esemplificativo, non limitativo, con riferimento agli annessi disegni in cui:
- la ffig. 1 Ã ̈ una sezione di un rocchetto per filatoi, finito con il procedimento secondo il presente trovato;
- la ffig. 2 Ã ̈ una rappresentazione schematica di un semilavorato, prima dell'ottenimento del rocchetto finale;
- la ffig. 3 Ã ̈ una rappresentazione schematica di una fase del procedimento secondo il presente trovato;
- la ffig. 4 Ã ̈ una rappresentazione schematica di un particolare di una macchina per la finitura del rocchetto;
- la ffig. 5 Ã ̈ una vista laterale di un dispositivo di centraggio;
- la ffig. 6 Ã ̈ una vista frontale di fig. 5;
- la ffig. 7 Ã ̈ una rappresentazione schematica di una fase del procedimento secondo il presente trovato;
- la ffig. 8 Ã ̈ una rappresentazione schematica di una fase successiva di fig. 7;
- la ffig. 9 Ã ̈ una rappresentazione schematica di una fase successiva di fig. 8;
- la ffig. 10 Ã ̈ una rappresentazione schematica trasversale di fig. 9.
Per facilitare la comprensione, numeri di riferimento identici sono stati utilizzati, ove possibile, per identificare elementi comuni identici nelle figure. Va inteso che elementi e caratteristiche di una forma di realizzazione possono essere convenientemente incorporati in altre forme di realizzazione senza ulteriori precisazioni .
DESCRIZIONE DI ALCUNE FORME PREFERENZIALI DI
REALIZZAZIONE
Con riferimento a fig. 1, Ã ̈ illustrato un rocchetto per filatoi nella sua forma finita, con il procedimento secondo il presente trovato, il quale viene indicato nel suo complesso con il numero di riferimento 10.
In particolare, il rocchetto 10 comprende un corpo cilindrico 11 e due flangie 12 che vengono associate per saldatura a frizione, alle rispettive estremità 15 e 16 del corpo cilindrico 11.
Sia il corpo cilindrico 11 che le flangie 12 sono realizzate in materiale metallico, nel caso di specie in lega di alluminio, per garantire un ottimo compromesso fra resistenza meccanica e leggerezza.
II corpo cilindrico 11 ha forma sostanzialmente tubolare ed ha una superficie esterna 14 sulla quale viene, in uso, avvolto il filato.
Le flangie 12 sono di forma sostanzialmente discoidale, e successivamente alla saldatura per frizione vengono forate assialmente con lo stesso diametro interno del corpo cilindrico 11, per definire un foro passante 13 nel quale, in uso, viene accolto il fuso di un filatoio.
Le flangie 12 sono circonferenzialmente raccordate con un raccordo periferico 19 per evitare che durante la fase di avvolgimento del filo, quest'ultimo per sfregamento si possa usurare o spezzare, e presentano ciascuna una prima superficie 17 rivolta verso l'esterno ed una seconda superficie 18 rivolta verso l'interno del rocchetto 10.
Inoltre, in prossimità delle estremità del foro 13, le flangie 12 presentano uno smusso 20 che, nella fase di caricamento del rocchetto 10 su un fuso, permette il suo corretto centraggio, evitando problemi di impuntamento.
Il procedimento per la realizzazione di un rocchetto 10 come sopra descritto, prevede l'esecuzione di lavorazioni ad asportazione di truciolo su un semilavorato 21 (fig. 2) in cui sia le flangie 12 che il corpo cilindrico 11 presentano spessori di sovrametallo che vengono rimossi per ottenere la voluta finitura superficiale ed equilibratura del rocchetto 11.
II semilavorato 21 presenta inoltre bave 22 di saldatura in prossimità delle zone di giunzione fra il corpo cilindrico 11 e le flangie 12 che dovranno essere rimosse, durante queste lavorazioni.
Il procedimento prevede una fase di finitura del foro passante 13, una fase di inserimento di un perno centratore 30, una fase di finitura delle superfici delle flangie 12 ed una fase di finitura del corpo cilindrico 11.
La fase di finitura del foro passante (fig. 3) prevede 1 'ammorsamento del semilavorato 21, in prossimità di una sua flangia 12, su un mandrino 23, per l'esecuzione degli smussi 20 e la tornitura interna del foro passante 13, al fine di ottenere una superficie circolare regolare sulla quale successivamente, andrà in presa il perno centratore 30.
La fase di inserimento del perno centratore 30 prevede il suo inserimento nel foro passante 13 del semilavorato 21.
Nello specifico il perno centratore 30 (fig. 5) comprende una prima estremità 50 ed una seconda estremità 51 in cui andranno in presa rispettivamente il mandrino 23 e la contropunta 28 della macchina di rifinitura 29.
Sia sulla prima che sulla seconda estremità 50, 51 del perno centratore 30 sono ricavati due fori di centratura 52.
Il perno centratore 30 presenta inoltre, in successione a partire dalla prima estremità 50, una porzione conica 53, una porzione di aggancio 55, una porzione di collegamento 56, una prima porzione centrante 57, una porzione intermedia 58, ed una seconda porzione centrante 59.
La porzione conica 53 permette un corretto allineamento assiale con il mandrino 23 nonché genera una condizione di interferenza con esso, in prossimità di una sua superficie conica 54 coniugata.
La porzione di aggancio 55 presenta una prima ed una seconda superficie di battuta 61 e 62, rispettivamente su lati opposti fra loro, ed à ̈ provvista di quattro asole di trascinamento 63 (fig. 6) ricavate equidistanziate angolarmente di 90° fra loro sulla sua circonferenza esterna.
Almeno una delle asole di trascinamento 63, quando il perno centratore 30 viene montato sul mandrino 23, coopera con un perno di trascinamento 65 (fig. 4) previsto sul mandrino 23 ed ostacola lo slittamento del perno centratore 30 durante le lavorazioni, come verrà descritto nel proseguo.
La prima e la seconda porzione centrante 57 e 59 (fig. 5) hanno una tolleranza di interferenza con il diametro del foro passante 13, di modo che il perno centratore 30 venga inserito a pressione nel foro passante 13.
Sia la prima che la seconda porzione centrante 57 e 59 sono state sottoposte ad un trattamento di indurimento superficiale per aumentare la loro resistenza ad usura dovuta a ripetuti inserimenti di semilavorati 21. Tali trattamenti di indurimento sono, a solo titolo esemplificativo, trattamenti di nitrurazione, cementazione, o simili.
La porzione intermedia 58 ha un diametro inferiore rispetto alle porzioni centranti 57 e 59 al fine di ridurre la superficie di contatto durante l'inserimento del perno centratore 30 nel foro passante 13 del semilavorato 21.
Entrambe le porzioni centranti 57 e 59 sono provviste di uno smusso 66, nel caso di specie a 30° che favoriscono il loro inserimento nel foro passante 13.
L'inserimento del perno centratore 30 nel foro passante 13 del semilavorato 21 viene effettuato mediante una attrezzatura 70 di inserimento (fig.
7) .
L'attrezzatura 70 comprende un basamento 71, a cui à ̈ collegato, con modalità note, un attuatore idraulico 73, ed un mezzo di bloccaggio 72 del semilavorato 21.
All'estremità dell'attuatore idraulico 73 à ̈ accoppiata una parte di aggancio 75 che comprende una cava 76, con fondo cilindrico, sulla cui superficie circonferenziale à ̈ ricavata una sede circonferenziale 77 definente una prima superficie 79 ed una seconda superficie 80 rispettivamente superiore ed inferiore.
Il mezzo di bloccaggio 72 comprende in successione una porzione di base 81 saldamente fissata al basamento 71, una porzione intermedia 82 ed una porzione superiore 83, assemblate fra loro mediante mezzi di collegamento di tipo noto, o in altre forme di realizzazione realizzate in corpo unico.
Sulla porzione di base 81 à ̈ ricavata una prima asola 85 di dimensioni trasversali di poco superiori rispetto al diametro della seconda estremità 51 del perno centratore 30.
Sulla porzione intermedia 82 Ã ̈ ricavata una seconda asola 86 con dimensioni trasversali di poco superiori rispetto al diametro esterno della flangia 12 del semilavorato 21,
Sulla terza porzione 83 Ã ̈ ricavata una terza asola 87 avente una dimensione trasversale sostanzialmente pari al diametro esterno del corpo cilindrico 11 del semilavorato 21.
La fase di inserimento del perno centratore 30 nel foro passante 13 del semilavorato 21, comprende una prima sottofase di inserimento del semilavorato 21 nel mezzo di bloccaggio 72, una seconda sottofase di inserimento del perno centratore 30 nella parte di aggancio 75, ed una terza sottofase di inserimento del perno centratore 30 nel foro passante 13 del semilavorato 21.
Durante la prima sottofase una delle due flangie 12, del semilavorato 21, viene inserita nella seconda asola 86 della porzione intermedia 82 del mezzo di bloccaggio 72, di modo che la sua superficie esterna vada a contatto con la battuta inferiore 90 del mezzo di bloccaggio 72.
La seconda sottofase prevede che l'attuatore idraulico 73 sia completamente sollevato e che il perno centratore 30 venga inserito nella cava 76, della parte di aggancio 75, infilando la porzione di aggancio 55 del perno centratore 30, nella sede 77, di modo che la prima estremità 50 à ̈ all'interno della cava 76.
La seconda superficie 62 del perno centratore 30 va a contatto con la seconda superficie di battuta 80 della parte di aggancio 75, ed evita il suo sfilamento assiale.
In questa condizione, il perno centratore 30 à ̈ disposto sopra al semilavorato 21 ed il suo asse à ̈ sostanzialmente allineato con l'asse del foro passante 13.
Durante la terza sottofase, l'attuatore 73 spinge il perno centratore 30 all'interno del foro passante 13, facendo in modo che entrino in successione la seconda porzione centrante 59 e la prima porzione centrante 57.
II perno centratore 30 viene spinto all'interno del foro passante 13, fino a che la seconda estremità 51 va a contatto con il basamento 71 dell'attrezzatura 70, il quale funge da elemento di riscontro.
Durante l'inserimento del perno centratore 30, la prima superficie 61 del perno centratore 30 va in battuta contro la prima superficie di battuta 79. Ciò permette di definire un posizionamento del perno centratore 30 rispetto al semilavorato 21 preciso e ripetitivo nel tempo. Per ripetitivo si intende che il perno centratore 30 rispetto al semilavorato 21 viene disposto sempre nella stessa posizione .
In questo modo, il perno centratore 30 quando viene montato sulla macchina 29 dispone il semilavorato 21 da lavorare sempre nella stessa posizione evitando l'incombenza di dover riazzerare gli utensili all'inizio di ogni ciclo di lavoro. Analogamente la stessa apparecchiatura 70 viene utilizzata per estrarre il perno centratore 30 dal semilavorato 21, ad esempio dopo le operazioni di rifinitura.
La porzione di aggancio 55 del perno centratore 30 viene inserita nella sede 77 della parte di aggancio 75 mentre la flangia 12 che si trova in posizione opposta viene inserita nella seconda asola 86.
Azionando 1'attuatore 73 si provvede ad estrarre il perno dal foro passante 13.
Durante questa operazione la flangia 12 agganciata nel mezzo di bloccaggio 72 va in contatto con la battuta superiore 89 di quest'ultimo e la seconda superficie 62 del perno centratore 30 va in contatto con la seconda superficie di battuta 80 della parte di aggancio 75.
Quando il perno centratore 30 à ̈ inserito nel foro passante 13 del semilavorato 21, con le modalità sopra descritte, questo viene montato sulla macchina di rifinitura 29, ammorsando la prima estremità 51 al mandrino 2 7 e inserendo la contropunta 28 nel foro di centratura 52 della seconda estremità 51.
La macchina di rifinitura 29 (fig. 8), nella fattispecie, comprende due torrette portautensili 31 e 32, montate su guide che permettono la traslazione in direzione assiale e radiale rispetto ad un asse di rotazione Z.
Le torrette portautensili 31 e 32 sono attrezzate con tre utensili, ovvero un primo ed un secondo utensile di sfacciatura 35 e 36 ed un utensile intestatore 37.
Nello specifico, il primo utensile di sfaccitura 35 à ̈ predisposto per rimuovere uno strato di sovrametallo 38 da una prima superficie 17, più esterna, di ciascuna flangia 12. Il secondo utensile di sfacciatura 36 à ̈ predisposto per rimuovere uno strato di sovrametallo 39 da una seconda superficie 18, di ciascuna flangia 12, rivolta verso l'interno del semilavorato 21. L'utensile intestatore 37 consente la rimozione di uno strato di sovrametallo 40 per la realizzazione del raccordo 19, ed à ̈ sagomato con la sua stessa forma .
Gli utensili sono montati sulle rispettive torrette portautensili 31 e 32 in una posizione predeterminata per permettere, con un'unica loro corsa radiale, la rifinitura completa di entrambe le flangie 12.
In particolare, gli utensili montati sulla torretta porta utensili 31 hanno una posizione, ed una configurazione, simmetrica rispetto a quelli montati sulla torretta portautensili 32.
Durante la corsa della torretta portautensili 31, e 32, iniziano a lavorare in successione il primo utensile 35, il secondo utensile 36 ed infine l'utensile intestatore 37.
Durante la fase di finitura della superficie esterna del corpo cilindrico 11 (figg. 9 e 10) al semilavorato 21 viene rimosso uno strato di sovrametallo 40 dalla superficie esterna 14 del corpo cilindrico 11 fino ad ottenere una superficie regolare cilindrica.
Durante questa fase viene utilizzato un terzo utensile 42 avente un tagliente 43 che ricopre sostanzialmente l'intera lunghezza del corpo cilindrico 11 e che, visto in pianta à ̈ inclinato di un angolo a rispetto all'asse Z.
Il terzo utensile 42, visto lateralmente (fig.
10), à ̈ montato in posizione inclinata, di un determinato angolo β, rispetto ad un asse verticale Y del semilavorato 21, in modo che il suo tagliente 43 sia disposto in posizione di sostanziale tangenza con il diametro della superficie esterna 14 finita del corpo cilindrico 11.
Nello specifico, durante la lavorazione il terzo utensile 42, data la sua particolare disposizione inizia ad asportare lo strato di sovrametallo in prossimità dell'estremità 15 del corpo cilindrico 11 per poi asportare in successione il sovrametallo 40 lungo la direzione assiale fino a raggiungere l'estremità 16 del corpo cilindrico 11.
Questa particolare configurazione del terzo utensile 42 consente di ridurre ulteriormente la corsa dell'utensile alla sola massima distanza del tagliente 43 dal punto di tangenza, evitando di dover far compiere al terzo utensile 42 una corsa pari all'estensione assiale del corpo cilindrico 11.
In una forma di realizzazione, la fase di finitura delle flangie 12 e la fase di finitura del corpo cilindrico 11 possono essere eseguite in contemporanea, montando il terzo utensile 42 contrapposto rispetto alle due torrette porta utensili 31 e 32, ottenendo in questo modo una riduzione dei tempi di lavorazione.
È chiaro che al procedimento per la realizzazione di un rocchetto per filatoi, ed al rocchetto per filatoi così ottenuto, fin qui descritti possono essere apportate modifiche e/o aggiunte di parti, senza per questo uscire dall'ambito del presente trovato .
È anche chiaro che, sebbene il presente trovato sia stato descritto con riferimento ad alcuni esempi specifici, una persona esperta del ramo potrà senz'altro realizzare molte altre forme equivalenti di un procedimento per la realizzazione di un rocchetto per filatoi ed al rocchetto per filatoi così ottenuto, aventi le caratteristiche espresse nelle rivendicazioni e quindi tutte rientranti nell'ambito di protezione da esse definito.

Claims (20)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Procedimento per la realizzazione di un rocchetto metallico (10) per filatoi, ottenuto a partire da un semilavorato (21), detto semilavorato (21) comprendendo un corpo cilindrico (11) tubolare alle cui estremità (15, 16) sono saldate rispettive flangie (12) ed avente un foro passante (13) assiale, detto procedimento comprendendo almeno una prima fase di montaggio di detto semilavorato (21) su una macchina di finitura (29), una seconda fase di finitura per asportazione di truciolo di dette flangie (12) ed una terza fase di finitura per asportazione di truciolo di detto corpo cilindrico (11), caratterizzato dal fatto che detta prima fase di montaggio comprende una prima sottofase di inserimento per interferenza di un dispositivo di centraggio (30) nel foro passante (13) di detto semilavorato (21), e una seconda sottofase in cui detto dispositivo di centraggio (30) viene montato su detta macchina di finitura (29).
  2. 2. Procedimento come nella rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che in detta prima sottofase di inserimento detto dispositivo di centraggio (30) viene prima montato su una parte di aggancio (75) di una attrezzatura di inserimento (70), poi detto semilavorato (21) viene inserito in un mezzo di bloccaggio (72) di detta attrezzatura di inserimento (70), e quindi un attuatore (73), associato a detta parte di aggancio (75), inserisce detto dispositivo di centraggio (30) in detto foro passante (13) affinché una estremità (51) di detto dispositivo di centraggio (30) vada in battuta contro un elemento di riscontro (71) di detta attrezzatura di inserimento (70).
  3. 3. Procedimento come nella rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che prevede che una porzione di aggancio (55) di detto dispositivo di centraggio (30) venga inserita in una corrispondente sede (77) ricavata in detta parte di aggancio (75) di detta attrezzatura di inserimento (70).
  4. 4. Procedimento come nella rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detta seconda fase di finitura delle flangie (12) viene eseguita con una unica corsa di lavoro di una attrezzatura di bloccaggio (31, 32) su cui sono montati almeno due utensili (35, 36, 37), in cui detti due utensili (35, 36, 37), durante detta corsa dell'attrezzatura (31, 32), rifiniscono in contemporanea, una prima superficie (17), una seconda superficie (18), rispettivamente rivolte verso l'esterno e verso l'interno di detto semilavorato (11), ed un raccordo circonferenziale (19) periferico, di ciascuna delle flangie (12).
  5. 5. Procedimento come nella rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che dette flangie (12) vengono rifinite ciascuna mediante un primo utensile di stacciatura (35), un secondo utensile di sfacciatura (36), ed un utensile intestatore (37) montati ognuno su una prima torretta portautensili (31) e su una seconda torretta portautensili (32) di detta attrezzatura di bloccaggio (31, 32), e predisposti per finire rispettivamente la prima superficie (17), la seconda superficie (18), e il raccordo circonferenziale (19) di ciascuna flangia (12).
  6. 6. Procedimento come nella rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detta terza fase di finitura del corpo cilindrico (11) comprende la finitura di una sua superficie esterna (14) mediante un'unica corsa di un utensile rifinitore (42), che opera in tangenza del diametro di detta superficie esterna (14) ed à ̈ provvisto di un tagliente (43) che ricopre sostanzialmente per l'intera lunghezza del corpo cilindrico (11).
  7. 7. Procedimento come nella rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che detto tagliente (43) viene realizzato angolato di un determinato angolo (a) rispetto all'asse del corpo cilindrico (11), e viene azionato in modo che, durante la sua corsa di lavoro solo una sua porzione asporti materiale.
  8. 8. Procedimento come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che prima di detta fase di montaggio di detto semilavorato (21) su una macchina di finitura (29) Ã ̈ prevista una fase di finitura di almeno una porzione di detto foro passante (13) del semilavorato (21).
  9. 9. Procedimento come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta seconda fase di finitura delle flangie (12) e detta terza fase di finitura del corpo cilindrico (11) sono realizzate in contemporanea.
  10. 10. Attrezzatura per la realizzazione di un rocchetto metallico (10) per filatoi, ottenuto a partire da un semilavorato (21), detto semilavorato (21) comprendendo un corpo cilindrico (11) tubolare alle cui estremità sono saldate rispettive flangie (12) ed avente un foro passante (13) assiale, detta attrezzatura comprendendo almeno un gruppo di montaggio (30, 70) di detto semilavorato (21) su una macchina di finitura (29), un primo gruppo di finitura (31, 32) di dette flangie (12) ed un secondo gruppo di finitura (42) di detto corpo cilindrico (11), caratterizzata dal fatto che detto gruppo di montaggio comprende un dispositivo di centraggio (30) avente una porzione centrante (57, 59) predisposta per essere inserita con tolleranza di interferenza in detto foro passante (13).
  11. 11. Attrezzatura come nella rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto che detta porzione centrante (57, 59) presenta una elevata resistenza ad usura.
  12. 12. Attrezzatura come nella rivendicazione 10 o 11, caratterizzato dal fatto che detta porzione centrante comprende una prima porzione centrante (57), una seconda porzione centrante (59) ed una porzione intermedia (58) interposta fra detta prima porzione centrante (57) e detta seconda porzione centrante (59), e di diametro ridotto rispetto a detta prima porzione (57) e detta seconda porzione centrante (59).
  13. 13. Attrezzatura come in una qualsiasi delle rivendicazioni da 10 a 12, caratterizzato dal fatto che detto dispositivo di centraggio (30) comprende una porzione di aggancio (55) interposta fra una prima estremità (50) ed una porzione di collegamento (56) di detta porzione centrante (57, 59), avente un diametro esterno maggiore rispetto a detta prima estremità (50) e a detta porzione di collegamento (56), sì da consentire la presa da parte di una attrezzatura di inserimento (70) e di un mandrino (23) di una macchina di finitura (29).
  14. 14. Attrezzatura come nella rivendicazione 13, caratterizzato dal fatto che detta porzione di aggancio (55) Ã ̈ provvista di almeno un'asola di trascinamento (63) predisposta per cooperare con un perno di trascinamento (65) di detto mandrino (23).
  15. 15. Attrezzatura come nella rivendicazione 13 o 14, caratterizzata dal fatto che comprende una parte di aggancio (75) predisposta per andare in presa con la porzione di aggancio (55) del dispositivo di centraggio (30), ed associata ad un attuatore (73) predisposto per inserire detto dispositivo di centraggio (30) in detto foro passante (13) del semilavorato (21), ed un mezzo di bloccaggio (72) predisposto per mantenere bloccato ed in posizione predefinita detto semilavorato (21).
  16. 16. Attrezzatura come nella rivendicazione 15, caratterizzata dal fatto che detta parte di aggancio (75) comprende una cava (76) idonea ad accogliere una prima estremità di detto dispositivo di centraggio (30) e provvista di una sede circonferenziale (77) di forma coniugata e predisposta per accogliere una porzione di aggancio (55)
  17. 17. Attrezzatura come nella rivendicazione 15 o 16, caratterizzata dal fatto che detto mezzo di bloccaggio (72) di detto semilavorato (21) Ã ̈ associato ad un elemento di riscontro (71) di detto dispositivo di centraggio (30), per definire un posizionamento reciproco fra detto semilavorato (21) e detto dispositivo di centraggio (30).
  18. 18. Attrezzatura come nella rivendicazione 15, caratterizzata dal fatto che detto primo gruppo di rifinitura di dette flangie (12) comprende almeno due utensili (35, 36) montati su una attrezzatura di bloccaggio (31, 32) e predisposti per rifinire in contemporanea, e con un'unica corsa di lavoro di detta attrezzatura di bloccaggio (35, 36), una prima superficie (17), una seconda superficie (18), rispettivamente rivolte verso l'esterno e verso l'interno di detto semilavorato (21) ed un raccordo circonferenziale (19) periferico, di ciascuna delle flangie (12) .
  19. 19. Attrezzatura come nella rivendicazione 15, caratterizzata dal fatto che detto secondo gruppo di finitura comprende un utensile rifinitore (42) predisposto per finire la superficie esterna (14) di detto corpo cilindrico (11)/ed avente un tagliente (43) che si estende sostanzialmente per l'intera lunghezza del corpo cilindrico (11).
  20. 20. Rocchetto per filatoi ottenuto con il procedimento o l'attrezzatura come ad una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 9 o da 10 a 19.
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