ITUD20090023A1 - Dispositivo per il trattamento di una sacca per il contenimento di un liquido biologico - Google Patents

Dispositivo per il trattamento di una sacca per il contenimento di un liquido biologico Download PDF

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ITUD20090023A1
ITUD20090023A1 IT000023A ITUD20090023A ITUD20090023A1 IT UD20090023 A1 ITUD20090023 A1 IT UD20090023A1 IT 000023 A IT000023 A IT 000023A IT UD20090023 A ITUD20090023 A IT UD20090023A IT UD20090023 A1 ITUD20090023 A1 IT UD20090023A1
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Fabio Zardini
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    • B65B69/0016Opening and emptying bags for urine bags or medical drainage bags
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Description

"DISPOSITIVO PER IL TRATTAMENTO DI UNA SACCA PER IL CONTENIMENTO DI UN LIQUIDO BIOLOGICO"
CAMPO DI APPLICAZIONE
Il presente trovato si riferisce ad un dispositivo per il trattamento, cioà ̈ l'apertura, lo svuotamento ed il lavaggio e disinfezione, di una sacca del tipo impiegato nel settore ospedaliero, sanitario o infermieristico/assistenziale, per contenere un liquido biologico o fluido corporeo, tipo sangue, plasma, urina. In particolare, con il presente trovato si effettua in automatico l'apertura della sacca, per fare fuoriuscire il liquido in essa contenuto, ed effettuare il successivo lavaggio ed il lavaggio e disinfezione in modo da poter smaltire la sacca così trattata come rifiuto normale.
STATO DELLA TECNICA
È noto, nel settore ospedaliero, sanitario o infermieristico/assistenziale, l'impiego di una molteplicità di differenti sacche per immagazzinare, portare e distribuire vari liquidi biologici o fluidi corporei, tipicamente realizzate in plastica, più o meno rigida o flessibile.
Ad esempio, sono note le sacche porta-urina per la raccolta dell'urina da un paziente e le sacche porta sangue impiegate, per esempio nel settore emotrasfusionale, per immagazzinare e distribuire il sangue ai pazienti. Tipicamente, tali tipologie di sacche sono usa e getta e debbono essere eliminate come rifiuto. Dal momento che, all'atto della loro eliminazione, solitamente contengono i suddetti liquidi biologici o fluidi corporei, o loro rimanenze, spesso anche contaminati da virus o batteri, tali sacche debbono essere considerate come materiale ad elevato rischio di contaminazione per gli operatori, cioà ̈ costituiscono un rifiuto speciale, il cui smaltimento richiede procedure specifiche, con costi e tempi superiori rispetto allo smaltimento dei rifiuti normali.
Sono noti un gran numero di dispositivi per trattare tali sacche, specialmente porta urine, allo scopo di svuotarle e disinfettarle sì che, dopo il trattamento, possono essere considerate non contaminanti e quindi possono essere smaltite come rifiuto normale.
Ad esempio, i documenti US-A-3,809,577, US-A5,190,429, EP-A-1.010.623 e WO-A-83/02722, descrivono dispositivi con una camera di lavaggio, nella quale una sacca porta urina viene collocata, con la sua apertura diretta verso l'alto, in una rastrelliera. Un elemento di taglio del tipo a forbice viene impiegato per realizzare un foro sul fondo della sacca, per la fuoriuscita dell'urina. Successivamente, la sacca viene disinfettata mediante una pluralità di ugelli previsti all'interno della cerniera. Tale soluzione, tuttavia, non garantisce un affidabile lavaggio e disinfezione dell'interno della sacca, in quanto l'apertura che si ottiene, anche se permette il drenaggio del fluido, non crea un sufficiente passaggio per il fluido di lavaggio e/o disinfettante.
E' anche noto, dal documento WO-A-2004/028907, un dispositivo per disinfettare una sacca contenente un fluido corporeo che prevede una griglia di supporto orizzontale avente superfici sagomate inclinate verso il centro, nella quale collocare la sacca, un coltello per tagliare la sacca in corrispondenza della zona centrale della griglia dal lato inferiore della stessa e mezzi di iniezione di un fluido di lavaggio e disinfezione, conformati per essere inseriti nella sacca stessa.
Tuttavia, anche tale soluzione nota non garantisce che, all'atto dell'apertura della sacca per il drenaggio del fluido, si crei un passaggio sufficientemente ampio per consentire una diffusione uniforme del fluido di lavaggio/disinfezione anche all'interno della sacca. Addirittura, per alcune tipologie di sacche, particolarmente morbide e flessibili, anche di ridotte dimensioni, si può avere l'eventualità che il coltello non agisca efficacemente sulla sacca.
Sono noti anche i documenti DE-C-19946140 e DE-C-19946141, i quali illustrano un dispositivo del tipo di cui si discute, in cui à ̈ previsto, nella camera di lavaggio, un elemento di contenimento rotante al cui interno viene collocata la sacca e che presenta una pluralità di finestre di passaggio. Una batteria di taglienti, montati fissi su un perno fisso, in corrispondenza di una relativa finestra dell'elemento di contenimento, va selettivamente in cooperazione con il suddetto elemento di contenimento, quando questo ruota, penetrando nelle finestre e determinando l'apertura della sacca. Anche questo dispositivo noto presenta inconvenienti nel taglio della sacca, particolarmente per sacche di consistenza morbida e flessibile, avendosi, talvolta, che la sacca, invece di essere tagliata, si deforma ed arrotola attorno ai taglienti, determinando il malfunzionamento del dispositivo.
Scopo del presente trovato à ̈ realizzare un dispositivo per il trattamento, cioà ̈ l'apertura, lo svuotamento ed il lavaggio/disinfezione, di una sacca contenente un liquido biologico, che determini un'adeguata apertura della sacca per realizzare una disinfezione affidabile della stessa, anche al suo interno. Nello specifico, uno scopo del presente trovato à ̈ impedire che la sacca interferisca in modo non idoneo con gli elementi di taglio preposti alla sua apertura, senza, quindi, avvolgersi ad essi o sfuggire all'azione di taglio.
Per ovviare agli inconvenienti della tecnica nota e per ottenere questo ed ulteriori scopi e vantaggi, la Richiedente ha studiato, sperimentato e realizzato il presente trovato.
ESPOSIZIONE DEL TROVATO
Il presente trovato à ̈ espresso e caratterizzato nelle rivendicazioni indipendenti.
Le relative rivendicazioni dipendenti espongono altre caratteristiche del presente trovato o varianti dell'idea di soluzione principale.
In accordo con il suddetto scopo, un dispositivo secondo il presente trovato à ̈ impiegato per il trattamento di una sacca atta a contenere, o contenente, un liquido biologico.
Il suddetto dispositivo comprende un elemento di contenimento al cui interno alloggiare la sacca ed un gruppo di taglio per l'apertura della sacca allo scopo di permetterne lo svuotamento.
Secondo un aspetto del presente trovato, il suddetto gruppo di taglio comprende almeno un elemento di taglio atto a ruotare su sé stesso attorno ad un determinato asse di rotazione, per effettuare l'azione di taglio. Grazie al moto rotatorio su sé stesso dell'almeno un elemento di taglio si ottiene un'adeguata apertura della sacca. Infatti, il gruppo di taglio agisce in modo continuo, e non alternato, sulla sacca, alla voluta velocità di rotazione. L'elemento, o gli elementi, di taglio rotanti sono posti in rotazione continua, garantendo che la superficie della sacca venga effettivamente tagliata.
In questo modo, la sacca viene completamente aperta, al limite viene anche ridotta in lembi, pezzi o filamenti più o meno grandi, in modo che sia possibile una disinfezione affidabile della stessa, anche al suo interno. Grazie all'azione rotante dell'elemento di taglio, si evita che la sacca interferisca in modo non idoneo con lo stesso, senza, quindi, avvolgersi ad esso o sfuggire all'azione di taglio.
Il dispositivo, tipicamente, può comprendere, inoltre, mezzi di erogazione per erogare, verso la sacca, un fluido di lavaggio e/o disinfezione.
Tipicamente, tali mezzi di erogazione sono collocati lungo le pareti interne di una camera di lavaggio di una macchina di trattamento nella quale può essere installato il dispositivo secondo il presente trovato. Secondo una forma di realizzazione, i mezzi di erogazione, generalmente ugelli, possono essere posizionati in corrispondenza anche dell'elemento di taglio.
Secondo il presente trovato, l'espressione "liquido biologico" o "fluido corporale" non à ̈ da intendersi in senso limitante, in quanto in essa sono comprese anche composizioni di carattere geliforme, cremoso, colloso, pastoso, vischioso. Esempi di "liquido biologico" o "fluido corporale" sono urina, sangue, plasma, muco, bronco aspirato, che possono essere anche contaminati da virus e batteri e particolarmente in tal caso à ̈ importante la loro disinfezione per lo smaltimento come rifiuti normali.
Vantaggiosamente, secondo il presente trovato l'elemento di taglio presenta una prima posizione operativa, ravvicinata all'elemento di contenimento, per l'azione di taglio sulla sacca, ed una seconda posizione, inattiva o di riposo, distanziata all'elemento di contenimento in modo da non agire sulla sacca. Preferibilmente, l'elemento di taglio, nella seconda posizione inattiva, Ã ̈ a scomparsa all'interno della camera di la vaggio, in modo da non interferire con le operazioni manuali di inserimento e rimozione della sacca da parte di un operatore, che altrimenti potrebbe tagliarsi.
Secondo un'ulteriore forma di realizzazione, il suddetto dispositivo comprende un gruppo di movimentazione atto a determinare il movimento relativo tra il gruppo di taglio e l'elemento di contenimento al cui interno à ̈ atta ad essere alloggiata la sacca.
In accordo con una soluzione del presente trovato, il suddetto gruppo di movimentazione comprende un telaio, secondo una variante vantaggiosa imperniato nella camera di lavaggio. Il telaio à ̈ provvisto di un albero sul quale à ̈ montato detto almeno un elemento di taglio. Un elemento a leva à ̈ vincolato a detto telaio, vantaggiosamente atto ad essere posto in rotazione con esso, in posizione opposta a detto albero e mezzi attuatori sono collegati a detto elemento a leva, per determinare il movimento del telaio.
In accordo con una specifica forma realizzativa, i suddetti mezzi attuatori presentano un elemento a stantuffo connesso a detto elemento a leva che agisce linearmente. Una posizione retratta del suddetto elemento a stantuffo determina la suddetta prima posizione operativa, mentre una posizione estesa dell'elemento a stantuffo determina la suddetta seconda posizione inattiva.
Vantaggiosamente, il passaggio dall'una all'altra posizione avviene con un movimento rotatorio, o basculante, attorno al centro di imperniamento del telaio e dell'elemento a leva. Ciò permette di ampliare la corsa utile di taglio degli elementi di taglio rotanti, rispetto ad un movimento di avanzamento lineare degli stessi, ottenendo un'ancora più efficace operazione di apertura della sacca.
In accordo con una forma di realizzazione, il dispositivo secondo il presente trovato comprende un organo motore il quale, mediante mezzi di trasmissione del moto, Ã ̈ atto a trasmettere un voluto movimento di rotazione a detto almeno un elemento di taglio, attorno a detto asse di rotazione.
Secondo una variante, il suddetto asse di rotazione à ̈ interno all'elemento di taglio. Vantaggiosamente, l'asse di rotazione à ̈ baricentrico all'elemento di taglio.
Secondo una variante, il suddetto gruppo di movimentazione e l'organo motore attuano indipendentemente l'uno dall'altro i relativi movimenti degli elementi di taglio rispettivamente di avvicinamento/allontanamento alla sacca e di rotazione su sé stessi attorno all'asse di rotazione.
Favorevolmente, sia mezzi di rinvio e di trasmissione del moto di rotazione dall'organo motore agli elementi di taglio, sia il telaio sono associati all'albero degli elementi di taglio, in modo da coordinare cinematicamente l'attuazione, da parte di detto gruppo di movimentazione e di detto organo motore, sia dell'avvicinamento/allontanamento alla sacca e sia della rotazione su sé stessi, attorno all'asse di rotazione, degli elementi di taglio.
Secondo una forma di realizzazione vantaggiosa, il rapporto tra la dimensione nominale dell'elemento di taglio e la lunghezza dell'elemento di contenimento à ̈ compreso tra circa 0,8 e 2,2.
Vantaggiosamente, il suddetto almeno un elemento di taglio à ̈ atto a ruotare ad una velocità compresa tra circa 1200 rpm e 3000 rpm. Ad esempio, si può avere una velocità di 1400 rpm, oppure di 2800 rpm.
Secondo una variante, il piano di giacitura di detto almeno un elemento di taglio à ̈ verticale.
Secondo una soluzione vantaggiosa, detto almeno un elemento di taglio à ̈ un disco, o lama, di taglio. Tale disco, o lama, di taglio può essere a bordo liscio, oppure seghettato.
Vantaggiosamente, il dispositivo secondo il presente trovato comprende una pluralità di dischi di taglio collocati adiacenti lungo detto asse di rotazione, in modo da garantire una sicura ed affidabile apertura, e conseguente svuotamento, della sacca.
ILLUSTRAZIONE DEI DISEGNI
Queste ed altre caratteristiche del presente trovato appariranno chiare dalla seguente descrizione di una forma preferenziale di realizzazione, fornita a titolo esemplificativo, non limitativo, con riferimento agli annessi disegni in cui:
- la fig. 1 Ã ̈ una vista laterale schematica di una macchina secondo il presente trovato e
- la fig. 2 Ã ̈ una vista dal retro della macchina di fig. 1.
DESCRIZIONE DI UNA FORMA PREFERENZIALE DI
REALIZZAZIONE
Con riferimento alle figure allegate, un dispositivo 10 secondo il presente trovato à ̈ impiegabile in una macchina 50 utilizzata per l'apertura, lo svuotamento ed il lavaggio e disinfezione di sacche 18a, 18b contenenti un liquido biologico o fluido corporeo. Nel caso di specie sono rappresentate, come alternativa esemplificativa, due sacche di taglia differente, di cui, a parità di dimensioni trasversali (diametro), una, 18a, lunga 130 mm e l'altra, 18b, lunga 340 min.
Tali sacche 18a, 18b, normalmente, comprendono un corpo in materiale plastico, più o meno flessibile e deformabile, la cui apertura superiore à ̈ ermeticamente sigillata da un coperchio 19 in plastica rigida, termofuso lungo i bordi della sacca 18a, 18b stessa. Il coperchio 19 presenta normalmente aperture, o "beccucci", per immettere e prelevare il liquido contenuto, per le varie esigenze del settore infermieristico.
La macchina di lavaggio 10 comprende, tipicamente, un corpo centrale 12 definito da un mantello laterale 12a, da una parete di fondo 12b sagomata inclinata e pendente verso un'apertura 12c per un condotto di scarico 13, ed un'apertura 12d attraverso la quale poter inserire la sacca 18a, 18b.
Il mantello laterale 12a e la parete di fondo 12b delimitano uno spazio interno che funge da camera di laveggio 14 in cui avviene il trattamento della sacca 18a, 18b, dove per trattamento s'intende l'apertura, lo svuotamento ed il lavaggio e disinfezione ai fini dello smaltimento come rifiuto normale. Superiormente, in corrispondenza dell'apertura 12d del corpo 12 della camera di lavaggio 14, Ã ̈ prevista una flangia 12e, sulla quale appoggia il coperchio 19 della sacca 18a, 18b, per supportare quest'ultima.
Lungo la superficie interna della camera di lavaggio 14 sono collocati e distribuiti, secondo le esigenze, molteplici ugelli 20 di erogazione, tipicamente a pressione, di un fluido di lavaggio e disinfezione, ad esempio acqua, vapore, soluzioni detergenti basate su agenti chimici batteriostatici e disinfettanti.
Una volta aperta la sacca 18a, 18b e drenato il liquido dal suo interno, il fluido di lavaggio e disinfezione, erogato in pressione ed in gran quantità dagli ugelli 20 opportunamente distribuiti, provvede ad agire su tutte le superfici della sacca, sia interne sia esterne, completandone il lavaggio ed il lavaggio e disinfezione.
L'apertura 12d superiore del corpo centrale 12 Ã ̈ racchiusa da un coperchio 11 del tipo a battente, che consente, una volta inserita all'interno la sacca 18a, 18b da trattare, una chiusura ermetica della camera di lavaggio 14.
Per contenere la sacca 18a, 18b durante il trattamento, il dispositivo 10 comprende, collocato all'interno della camera di lavaggio 14, un elemento di contenimento 16 verticale, di tipo oblungo e quindi conformato per alloggiare verticalmente, al suo interno, la suddetta sacca 18a, 18b. L'elemento di contenimento 16 Ã ̈ previsto allineato con la suddetta flangia 12e di supporto.
Vantaggiosamente, l'elemento di contenimento 16 Ã ̈ almeno in parte con struttura a griglia per il drenaggio del liquido che fuoriesce dalla sacca 18a, 18b con il coperchio 19 rivolto in alto.
Nella fattispecie, l'elemento di contenimento 16 à ̈ formato da una pluralità di tondini toroidali 16a orizzontali e tondini verticali 16b saldati tra loro a griglia e connessi ad una lamiera sagomata 16c che conferisce struttura, a definire un vano di alloggiamento 16d per la sacca 18a, 18b, il cui fondo 16e à ̈ forato a griglia per lo scolo del liquido.
II dispositivo 10 comprende un gruppo di taglio 22 per l'apertura della sacca 18a, 18b all'interno della camera di lavaggio 14.
Ulteriori ugelli 21 possono esser anche collocati sul, od in associazione al, gruppo di taglio 22, come si vede nelle figg. 1 e 2, tra i dischi 24a, 24b e 24c. Ad esempio à ̈ prevista una struttura di sostegno ad "L" che si estende centralmente dal retro della camera di lavaggio 14 e termina con il relativo ugello 21 in prossimità della sacca 18a, 18b.
Nella struttura a griglia dell'elemento di contenimento 16 Ã ̈ ricavata una finestra 17 sagomata in modo da permettere il passaggio del gruppo di taglio 22, per raggiungere la sacca 18a, 18b, tagliarla e consentirne lo svuotamento, mentre la sacca 18a, 18b stessa rimane fissa nella sua posizione. Una volta aperta la sacca 18a, 18b, il liquido o fluido in essa contenuto fuoriesce per caduta e va a scaricarsi, attraverso l'apertura 12c, nel condotto di scarico 13.
E' chiaro che, pur essendo rappresentata, nelle figg.
1 e 2, la sacca 18a, 18b collocata in posizione verticale, nulla esclude di prevedere un suo collocamento inclinato rispetto alla verticale o addirittura orizzontale. In tal caso, l'elemento di contenimento 16 sarà conformato e posizionato adeguatamente. Ad esempio, l'elemento di contenimento 16 potrebbe essere compietamente orizzontale, o conformato con due superiici inclinate convergenti verso il centro, in modo che la sacca adagiata al suo interno si deformi centralmente e tutto il liquido presente si concentri nella zona centrale, per avere uno svuotamento efficace del liquido, una volta praticata un'apertura centrale sul lato della sacca stessa.
Il gruppo di taglio 22 del dispositivo 10 secondo il presente trovato à ̈ formato da una pluralità di dischi 24a, 24b, 24c di taglio circolari, che possono essere lisci o seghettati, ovvero a denti, lungo la periferia. Tali dischi 24a, 24b, 24c sono calettati, ad una voluta distanza l'uno dall'altro, su un albero 28 rotante, per ruotare attorno ad un primo asse di rotazione X, nella fattispecie orizzontale. In tale soluzione, la finestra 17 à ̈ sagomata coniugata ai dischi 24a, 24b, 24c, e quindi oblunga. Come alternativa, invece di una finestra unica, potrebbero aversi più finestre, ciascuno in corrispondenza di uno specifico disco di taglio. Essendo, nella fattispecie, i dischi 24a, 24b, 24c a simmetria circolare, si ha che l'asse di rotazione X à ̈ interno e coincide con l'asse baricentrico dei dischi stessi.
I dischi 24a, 24b, 24c, nella fattispecie in numero di tre, ma potrebbero essere anche uno, due oppure quattro, cinque o più, sono collocati con il loro piano di giacitura principale in verticale. Tuttavia, nulla esclude che, per esigenze contingenti, i dischi 24a, 24b, 24c siano collocati con il loro piano di giacitura inclinato od orizzontale.
In particolare, Ã ̈ prevista una boccola 28a coassiale all'albero 28, su cui viene appoggiato un primo disco 24a. Un primo distanziale 28b viene interposto tra il primo 24a ed il secondo 24b dei dischi di taglio ed un secondo distanziale 28c viene interposto tra il secondo 24b ed il terzo 24c dei dischi di taglio. Infine, una ghiera di chiusura 28d viene impiegata per bloccare il tutto lungo l'asse di rotazione X.
In questo modo, i dischi 24a, 24b, 24c, quando posti in rotazione, esercitano un'azione di taglio continua, e non alternata, sulla sacca 18a, 18b, finché si ha la sostanziale certezza che quest ' ultima à ̈ stata adeguatamente tagliata ed aperta.
L' albero 28 su cui sono calettati i dischi 24a, 24b, 24c à ̈ montato su un telaio 26 , di forma rettangolare , reso basculante mediante imperniamento all ' interno della camera di lavaggio 14 , in corrispondenza di un determinato centro di imperni cimento C .
Tramite il telaio 26 , i dischi 24a, 24b, 24c possono essere selettivamente movimentati da e verso l ' elemento di contenimento 16. Pertanto, i dischi 24a, 24b, 24c compiono un movimento di rivoluzione, cioà ̈ sia ruotano su sé stessi, attorno all ' asse X, sia possono ruotare attorno al centro d' imperniamento C, per andare a tagliare la sacca 18a, 18b.
A tal fine, un gruppo di movimentazione 33 à ̈ atto a movimentare selettivamente i suddetti dischi 24a, 24b, 24c tra almeno una prima posizione operativa, rappresentata a tratto continuo nelle figg. 1 e 2 , in cui i dischi 24a, 24b, 24c agiscono sulla sacca 18a, 18b per tagliarla, ed una seconda posizione , inattiva, rappresentata in tratteggio nella fig. 1 , in cui non interagiscono con la sacca 18a, 18b. Vantaggiosamente, nella seconda posizione inattiva, i dischi 24a, 24b, 24c sono fermi , cioà ̈ non rotanti . L' arresto dei dischi 24a, 24b, 24c viene determinato vantaggiosamente nel momento in cui l'operazione di taglio à ̈ terminata, sia per risparmi energetici, sia per sicurezza degli operatori. Inoltre, come si vede nella fig. 1, nella seconda posizione inattiva, i suddetti dischi 24a, 24b, 24c sono a scomparsa all'interno della camera di lavaggio 14, nella fattispecie spostati a sinistra, al di fuori della luce di passaggio per l'inserimento della sacca 18a, 18b, in modo da non interferire con le operazioni manuali di inserimento e rimozione della sacca da parte di un operatore, che altrimenti potrebbe tagliarsi.
Nella fattispecie, il gruppo di movimentazione 33 comprende un attuatore lineare 36, tipicamente oleodinamico, che esplica la propria azione in verticale cooperando con il telaio 26, per la movimentazione dei dischi 24a, 24b, 24c.
L'attuatore lineare 36 Ã ̈ installato esternamente al corpo centrale 12 della macchina 10, ad esempio lateralmente a ridosso del mantello laterale 12a, al fine di preservarlo dall'inquinamento dei liquidi biologici e dall'azione dei fluidi di lavaggio e disinfezione presenti nella camera di lavaggio 14.
Come detto, nella specifica soluzione illustrata, il telaio 26 Ã ̈ reso basculante, come indicato dalla freceia F e dalla relativa traiettoria T tratteggiata ad arco di cerchio, per determinare lo spostamento dei dischi 24a, 24b, 24c tra le suddette prima e seconda posizione.
L'attuatore lineare 36, azionato da un'apposita centralina non rappresentata nei disegni, comprende uno stantuffo 37, estensibile verso il basso, la cui estremità inferiore à ̈ vincolata ad una leva 34 connessa a 90° all'estremità del telaio 26 opposta a quella in cui à ̈ previsto l'albero 28 rotante.
La leva 34, a sua volta, Ã ̈ connessa ad un albero 32 supportato da una porzione di supporto 35 interna alla camera di lavaggio 14.
L'albero 32 impernia il telaio 26 e la leva 34 nella camera di lavaggio 14, in corrispondenza del voluto centro d'imperniamento C.
L'albero 32 à ̈ previsto passante attraverso il corpo centrale 12, dall'esterno, dove à ̈ accoppiato alla leva 34, verso l'interno della camera di lavaggio 14, dove, invece, à ̈ vincolato al telaio 26.
La leva 34, l'albero 32 ed il telaio 26 sono girevolmente associati tra loro sì da avere la rotazione rigida dell'insieme telaio 26 - leva 34 attorno ad un secondo asse di rotazione Y, coincidente con l'asse dell'albero 32 e passante per il suddetto centro d'imperniamento C del telaio 26. Sono previsti elementi di tenuta idraulica 39 per garantire l'ermeticità del corpo centrale 12 in corrispondenza della regione in cui l'albero 32 si proietta all'esterno.
Le due posizioni limite dell'attuatore lineare 36 sono rappresentate in fig. 1, rispettivamente di corsa minima in tratteggio e di corsa massima a tratto continuo.
La massima corsa in uscita, nella fattispecie di circa 50 mm, dello stantuffo 37 determina la rotazione verso il basso della leva 34, e di conseguenza dell'albero 32, nella fattispecie in senso orario, il che a sua volta pone in rotazione oraria il telaio 26 imperniato. Si ottiene, così, lo spostamento dei dischi 24a, 24b, 24c nella loro secondo posizione inattiva. Quando lo stantuffo 37 à ̈ retratto, i dischi 24a, 24b, 24c sono portati nella loro prima posizione operativa per l'apertura e lo svuotamento della sacca 18a, 18b.
In questo modo, i dischi 24a, 24b, 24c agiscono sulla sacca 18a, 18b lateralmente, come indicato dalla freceia F di fig. 1, e non dal lato inferiore, sì che il liquido che ne esce, a volta anche copiosamente, non va ad imbrattare il gruppo di taglio 22, il che potrebbe portare, alla lunga, ad un suo malfunzionamento.
Per porre in rotazione i dischi 24a, 24b, 24c à ̈ previsto un organo motore 38 collegato, come di seguito illustrato, all'albero 28 su cui sono calettati i dischi 24a, 24b, 24c stessi. In questo modo, l'organo motore 38 può porre in rotazione, in modo selettivo e continuo, secondo necessità, i suddetti dischi 24a, 24b, 24c.
Anche l'organo motore 38 Ã ̈ installato esternamente al corpo centrale 12 della macchina 10, nella fattispecie al di sotto della parete di fondo 12c, sempre per preservarlo dall'inquinamento dei liquidi biologici e dall'azione dei fluidi di lavaggio e disinfezione presenti nella camera di lavaggio 14.
L'albero 38a di uscita dell'organo motore 38 à ̈ associato ad una prima puleggia 44, esterna al corpo centrale 12, la quale à ̈ cinematicamente connessa, tramite un primo elemento di trasmissione 40 nella fattispecie a catena, ma potrebbe essere a cinghia od equivalenti, ad una puleggia folle, o condotta, 42a, anch'essa esterna (fig. 2), per il rinvio del moto.
La puleggia folle 42a à ̈ associata, tramite un perno 42b passante attraverso il mantello laterale 12a, ad una coniugata terza puleggia folle 42c, collocata all'interno della camera di lavaggio 14, come si vede in fig. 2, per il rinvio del moto verso l'albero 28. Vantaggiosamente, il perno 42b à ̈ coassiale all'albero 32, per avere sincronia tra il movimento basculante dei dischi 24a, 24b, 24c attorno all'asse Y e la trasmissione del moto rotatorio attorno all'asse X agli stessi.
Sono previsti elementi di tenuta idraulica 43 per garantire l'ermeticità del corpo centrale 12 in corrispondenza della regione in cui il perno 42b si proietta all'esterno.
Un secondo elemento di trasmissione 46, analogo al primo elemento di trasmissione 40, e quindi a catena, cinghia o altro, ma posizionato interno al corpo centrale 12, à ̈ collegato alla terza puleggia 42c e trasmette il moto rotazionale ad una quarta puleggia 48 calettata sulla porzione di estremità dell'albero 28 (fig. 2). Vantaggiosamente, la catena ingrana con i denti della puleggia 42c, in modo da non slittare al movimento di basculamento del telaio 26. Allo stesso fine si può adottare una cinghia dentata o trapezoidale. Eventualmente, allo scopo à ̈ possibile installare anche un'intermedia puleggia tendicatena o tendicinghia, non rappresentata nei disegni.
La quarta puleggia 48, posta in rotazione dal secondo elemento di trasmissione 46, trasmette la rotazione ai dischi 24a, 24b, 24c attorno al loro asse di rotazione X.
La velocità di rotazione applicata ai dischi di taglio à ̈ molto elevata, per avere la sicurezza che la sacca 18a, 18b venga efficacemente aperta.
Una soluzione vantaggiosa, sperimentata dalla Richiedente e che ha portato ad avere la sostanziale sicurezza che la sacca 18a, 18b sia aperta in modo sufficiente per avere il completo svuotamento della sacca 18a, 18b e condurre una disinfezione completa ed accurata anche del suo interno, oltre che della superficie esterna, prevede che la velocità di rotazione dei dischi 24a, 24b, 24c sia compresa tra circa 1200 rpm e 3000 rpm. Tali elevate velocità di taglio consentono una vigorosa azione di taglio sulla sacca 18a, 18b, evitando che si abbiano zone non completamente tagliate, o porzioni di sacca che si avvolgono sul gruppo di taglio 22, anche per sacche particolarmente morbide e flessibili, che potrebbero, con i dispositivi noti nella tecnica, sfuggire all'azione di taglio.
Tale azione di taglio del presente trovato à ̈ tanto più efficace in quanto, abbinata all'elevata velocità di taglio, si ha un azione continua dei dischi 24a, 24b, 24c sulla sacca 18a, 18b nella loro prima posizione operativa, e non di tipo alternato, come avviene per i dispositivi noti nella tecnica. Inoltre, il vantaggioso movimento rotatorio basculante dei 24a, 24b, 24c consente di ampliare efficacemente la corsa utile di taglio sulla sacca 18a, 18b.
Inoltre, per avere la garanzia che i dischi 24a, 24b, 24c operino efficacemente su tutta la superficie della sacca, sia essa piccola, come la sacca 18a, sia grande, come la sacca 18b, senza che si ripieghi su sé stessa, à ̈ previsto che il loro diametro nominale sia almeno confrontabile con la lunghezza massima delle sacche impiegate. Vantaggiosamente , si può avere un diametro nominale dei dischi 24a, 24b, 24c il cui rapporto, rispetto alla lunghezza dell'elemento di contenimento 16 à ̈ compreso tra circa 0,8 e 2,2.
Con tali dimensioni, si ha la sostanziale garanzia che i dischi 24a, 24b, 24c vanno efficacemente in presa sulla sacca 18a, 18b, ottenendo un taglio sicuro e sufficientemente ampio per lo svuotamento ed il lavaggio e disinfezione anche dell'interno della sacca 18a, 18b, anche di sacche piccole e particolarmente morbide e flessibili. Ad esempio, à ̈ previsto impiegare dischi di diametro nominale compreso tra circa 280 mm e 320 mm. Vantaggiosamente, variando il rapporto di trasmissione cinematica tra le pulegge 42a, 42c, 44 e 48 sarà possibile variare, ad esempio aumentare, anche la velocità di rotazione dell'albero 28, a parità di velocità all'albero 38a del motore 38, o viceversa
E' chiaro che, nel caso in cui l'elemento di contenimento 16 non sia verticale ma, ad esempio, inclinato od orizzontale come descritto precedentemente, i dischi 24a, 24b, 24c potrebbero essere previsti sempre collocati in verticale, come anche in orizzontale, ed agire comunque lateralmente rispetto alla sacca. In questo modo, infatti, il liquido che fuoriesce per gravità e cade in basso non va a sporcare il gruppo di taglio 22. Nulla vieta, secondo una variante di soluzione non rappresentata nei disegni, che il movimento relativo tra dischi e sacca avvenga lungo una traiettoria rettilinea, od anche di altro tipo, di avvicinamento ed allontanamento laterale.
Altra variante della macchina 10 potrebbe prevedere che, ferma restando la rotazione su sé stessi dei dischi 24a, 24b, 24c, essenziale ai fini del presente trovato, il gruppo di taglio 22 non sia mobile tra la prima posizione operativa e la seconda posizione inattiva, bensì sia fisso e che a muoversi, linearmente o in rotazione, sia l'elemento di contenimento 16, ad esempio mediante attuatori di vario tipo, per portare a contatto la sacca 18a, 18b con i dischi di taglio rotanti .
Vantaggiosamente, il dispositivo 10 e la macchina 50 sono controllati e comandati da un'unità di controllo 60 la quale può azionare il movimento relativo tra dischi di taglio e sacca, ad esempio avviando il movimento basculante dei dischi stessi. Quando i dischi di taglio sono in prossimità della loro prima posizione operativa, l'unità di controllo 60 potrà avviare la rotazione su sé stessi dei dischi, per l'apertura della sacca, oppure tale rotazione potrà essere avviata all'inizio del movimento relativo. Contestualmente, o subito dopo, l'unità di controllo 60 potrà avviare l'erogazione di uno o più getti di un fluido di lavaggio e/o disinfezione dai suddetti ugelli 20, 21. E' chiaro che la suddetta prima posizione operativa, così come la seconda posizione inattiva, dei dischi di taglio può essere predeterminata, ovvero nel caso di specie definita da una prefissata ampiezza angolare relativa tra le due posizioni oppure da prefissate disposizioni angolari assolute dell'una o dell'altra posizione operativa ed inattiva. In alternativa, le suddette posizioni potranno variare di volta in volta, comandate dall'unità di controllo 60 che va a regolare il gruppo di movimentazione 33, a seconda della tipologia di sacca 18a, 18b o di altre esigenze di processo.
È chiaro che al dispositivo 10 fin qui descritto possono essere apportate modifiche e/o aggiunte di parti, senza per questo uscire dall'ambito del presente trovato

Claims (12)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo per il trattamento di una sacca (18a, 18b) per contenere un liquido biologico comprendente un elemento di contenimento (16) al cui interno alloggiare la sacca (18a, 18b) ed un gruppo di taglio (22) per l'apertura della sacca (18a, 18b) allo scopo di permetterne lo svuotamento, caratterizzato dal fatto che detto gruppo di taglio (22) comprende almeno un elemento di taglio (24a, 24b, 24c) atto a ruotare su sé stesso attorno ad un determinato asse di rotazione (X) per l'azione di taglio sulla sacca (18a, 18b).
  2. 2. Dispositivo come nella rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che comprende, inoltre, mezzi di erogazione (20) per erogare, verso la sacca (18a, 18b), un fluido di lavaggio e/o disinfezione.
  3. 3. Dispositivo come nella rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che detto almeno un elemento di taglio (24a, 24b, 24c) presenta una prima posizione operativa, ravvicinata all'elemento di contenimento (16), in cui effettuare il taglio, ed una seconda posizione, inattiva, distanziata all'elemento di contenimento (16) in modo da non agire sulla sacca (18a, 18b).
  4. 4. Dispositivo come nella rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che comprende un gruppo di movimentazione (33) atto a determinare il movimento relativo tra il gruppo di taglio (22) e l'elemento di contenimento (16) al cui interno à ̈ atta ad essere alloggiata la sacca (18a, 18b).
  5. 5. Dispositivo come nella rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che detto gruppo di movimentazione (33) comprende un telaio (26) provvisto di un albero (28) atto a ruotare attorno all'asse di rotazione (X) e sul quale à ̈ montato detto almeno un elemento di taglio (24a, 24b, 24c), un elemento a leva (34) essendo vincolato a detto telaio (26) in posizione opposta a detto albero (28), mezzi attuatori (36) essendo collegati a detto elemento a leva (34).
  6. 6. Dispositivo come nella rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che i mezzi attuatori (36) presentano un elemento a stantuffo (37) connesso a detto elemento a leva (34), una posizione retratta di detto elemento a stantuffo (37) determinando detta prima posizione operativa, mentre una posizione estesa di detto elemento a stantuffo (37) determinando detta seconda posizione inattiva.
  7. 7. Dispositivo come in una qualsiasi delle rivendicazioni dalla 4 alla 6, caratterizzato dal fatto che il gruppo di movimentazione (33) Ã ̈ conformato in modo da determinare un movimento basculante di detto almeno un elemento di taglio (24a, 24b, 24c) tra detta prima posizione e detta seconda posizione.
  8. 8. Dispositivo come nella rivendicazione 5 e 7, caratterizzato dal fatto che il telaio (26) del gruppo di movimentazione (33) Ã ̈ imperniato ad un albero (32) all'interno della camera di lavaggio (14) per essere basculante in modo da ottenere il movimento di detto almeno un elemento di taglio (24a, 24b, 24c) tra detta prima posizione e detta seconda posizione.
  9. 9. Dispositivo come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che comprende un organo motore (38) il quale à ̈ atto a trasmettere un voluto movimento di rotazione a detto almeno un elemento di taglio (24a, 24b, 24c), attorno a detto asse di rotazione (X).
  10. 10. Dispositivo come nella rivendicazione 4 e 9, caratterizzato dal fatto che detto gruppo di movimentazione (33) e detto organo motore (38) attuano indipendentemente l'uno dall'altro i relativi movimenti degli elementi di taglio (24a, 24b, 24c), rispettivamente di avvicinamento/allontanamento alla sacca (18a, 18b) e di rotazione su sé stessi attorno all'asse di rotazione (X).
  11. 11. Dispositivo come nella rivendicazione 5 e 10, caratterizzato dal fatto che sia mezzi di rinvio (42a, 42c, 44, 48) e di trasmissione (40, 46) del moto di rotazione dall'organo motore (38) agli elementi di taglio (24a, 24b, 24c) e sia il telaio (26) sono associati all'albero (28) degli elementi di taglio (24a, 24b, 24c), in modo da coordinare cinematicamente l'attuazione, da parte di detto gruppo di movimentazione (33) e di detto organo motore (38), sia dell'avvicinamento/allontanamento alla sacca (18a, 18b) e sia della rotazione su sé stessi, attorno all'asse di rotazione (X), degli elementi di taglio (24a, 24b, 24c).
  12. 12. Macchina per il trattamento di una sacca (18a, 18b) per contenere un liquido biologico, comprendente una camera di trattamento (14), caratterizzata dal fatto che comprende, associato alla camera di trattamento (14), un dispositivo (10) come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti,
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