ITUD20000179A1 - Dispositivo e metodo per lo spostamento assiale dei cilindri di una gabbia di laminazione - Google Patents

Dispositivo e metodo per lo spostamento assiale dei cilindri di una gabbia di laminazione Download PDF

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ITUD20000179A1
ITUD20000179A1 IT2000UD000179A ITUD20000179A ITUD20000179A1 IT UD20000179 A1 ITUD20000179 A1 IT UD20000179A1 IT 2000UD000179 A IT2000UD000179 A IT 2000UD000179A IT UD20000179 A ITUD20000179 A IT UD20000179A IT UD20000179 A1 ITUD20000179 A1 IT UD20000179A1
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Fausto Drigani
Stanislaw Pawlowsky
Enrico Ventulini
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Danieli Off Mecc
Danieli Hi Tech Gmbh
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    • B21MECHANICAL METAL-WORKING WITHOUT ESSENTIALLY REMOVING MATERIAL; PUNCHING METAL
    • B21BROLLING OF METAL
    • B21B31/00Rolling stand structures; Mounting, adjusting, or interchanging rolls, roll mountings, or stand frames
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    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
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    • B21BROLLING OF METAL
    • B21B2269/00Roll bending or shifting
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  • Mechanical Engineering (AREA)
  • Shafts, Cranks, Connecting Bars, And Related Bearings (AREA)
  • Control Of Metal Rolling (AREA)

Description

Descrizione del trovato avente per titolo:
"DISPOSITIVO E METODO PER LO SPOSTAMENTO ASSIALE DEI CILINDRI DI UNA GABBIA DI LAMINAZIONE"
CAMPO DI APPLICAZIONE
Il presente trovato si riferisce ad un dispositivo e ad un metodo per realizzare lo spostamento assiale (shifting), controllato, dei cilindri di una gabbia di laminazione, in particolare dei cilindri di lavoro (WR) di una gabbia quarto o di una gabbia sesto. I cilindri di lavoro sono vantaggiosamente smussati ad una loro estremità e vengono spostati assialmente in modo antisimmetrico, uno rispetto all'altro, per controllare la caduta di spessore ai bordi del prodotto piano laminato (edge drop).
STATO DELLA TECNICA
E' nota una gabbia di laminazione tipo sesto, in cui,·nell'ambito del controllo della planarità dei prodotti piani laminati, sia i cilindri di lavoro che i cilindri intermedi sono associati ad un dispositivo di spostamento o traslazione assiale (shifting).
Tale dispositivo ha però l’inconveniente di non riuscire a compensare completamente ed efficacemente la caduta di spessore ai bordi o "edge-drop" del prodotto laminato, e di richiedere una traslazione assiale particolarmente lunga dei cilindri.
Le gabbie sesto di tipo noto sono dotate di shifting sui cilindri intermedi, in modo da incrementare la capacità di controllo della deformata, sotto il carico di laminazione, dei cilindri della gabbia e, conseguentemente, il profilo del nastro laminato e la sua planarità.
Per cercare di risolvere il problema del controllo dei bordi del nastro laminato, alcuni costruttori hanno adottato soluzioni che prevedono particolari configurazioni e meccanismi sui cilindri di lavoro. Sono stati così proposti, ad esempio, cilindri di lavoro con una scanalatura circolare ricavata in corrispondenza di un'estremità, per aumentare la flessibilità della superficie cilindrica in quella zona. Tali cilindri di lavoro devono però essere posizionati assialmente in modo tale che detta zona più flessibile si trovi in corrispondenza del bordo del nastro e realizzare cosi il controllo della forma del nastro ai bordi (compensazione della cosiddetta "caduta ai bordi").
Pertanto, le più moderne gabbie sesto sono dotate di shifting sia sui cilindri di lavoro WR che su quelli intermedi IR. In questo modo si possono avere le due posizioni operative illustrate nelle figg.l e 2. In particolare, la condizione illustrata in fig.l risulta più facilmente realizzabile sotto l'aspetto meccanico, in quanto i due cilindri superiori, di lavoro WRS ed intermedio IRS, così come gli omologhi inferiori WRI ed IRI, si spostano assialmente nella stessa direzione. La condizione illustrata in fig.2 è invece più complessa da realizzare, ma ha il vantaggio, rispetto all'altra, di rendere la gabbia più "rigida" (a parità di condizioni geometriche) e quindi di rendere il profilo del nastro e la sua planarità meglio controllabili.
In entrambi i casi, comunque, c'è lo svantaggio che la corsa assiale "G" dei cilindri di lavoro e di quelli intermedi, che è uguale alla metà della differenza fra là larghezza massima (Wmax) e la larghezza minima (Wmin) del nastro laminato, è asimmetrica.
In altre parole, la corsa assiale C di ciascuno dei cilindri, per esempio quelli di lavoro WRS e WRI e delle relative guarniture, varia rispetto alle spalle fisse della gabbia di laminazione, da un valore zero ad un valore massimo e viceversa, come illustrato in fig.3.
Nella gabbie note, la posizione iniziale di partenza o posizione zero (Pos.O), nella quale le guarniture G dei due cilindri di lavoro superiore WRS ed inferiore WRI sono sostanzialmente allineate su piani verticali passanti per la mezzeria delle relative spalle S (fig.4), corrisponde alla posizione dei cilindri di lavoro atta a laminare un nastro di larghezza massima Wmax. Per passare alla posizione in cui i cilindri di lavoro WRS e WRI possono lavorare un nastro di larghezza minima Wmin (fig.5), ciascun cilindro di lavoro WRS e WRI viene spostato assialmente di una corsa C. Pertanto, come si può notare nelle figure 4 e 5, lo spostamento relativo massimo tra le guarniture di WRS e WRI è pari a 2C e quindi anche l'ingombro complessivo della gabbia risulta elevato. Conseguentemente anche le soluzioni meccaniche dei gruppi che effettuano,lo shifting dei cilindri sono molto più complesse.
Per ovviare agli inconvenienti sopra esposti e per migliorare i dispositivi noti, la Richiedente ha studiato, progettato e messo a punto il dispositivo secondo il presente trovato.
ESPOSIZIONE DEL TROVATO
Il dispositivo ed il metodo per realizzare lo spostamento assiale (shifting) controllato dei cilindri di una gabbia di laminazione, di cui al presente trovato, sono espressi e caratterizzati nelle rivendicazioni principali.
Altri aspetti innovativi del presente trovato sono espressi nelle rivendicazioni secondarie.
Uno scopo del presente trovato è quello di realizzare un dispositivo ed un metodo che consentano di ottenere lunghi spostamenti assiali (shifting lungo) dei cilindri di una gabbia di laminazione, in particolare dei cilindri di lavoro WR, per controllare così in modo ottimale la caduta di spessore ai bordi del prodotto laminato, che può essere costituito da un nastro o simile, mantenendo però, nel contempo, un sistema di shifting.estremamente compatto.
Tale scopo viene conseguito con il dispositivo secondo il presente trovato, il quale si basa su un concetto che rende il sistema di controllo del profilo del bordo del nastro ed il sistema meccanico ad esso associato, decisamente migliori rispetto alle soluzioni di cui alla tecnica nota.
Tale concetto prevede che il controllo del profilo del nastro ai bordi avvenga tramite una parte laterale conica del cilindro di lavoro ed un opportuno posizionamento assiale di un cilindro di lavoro rispetto all'altro, partendo da una posizione iniziale o posizione zero (Pos.O) nella quale le guarniture di entrambi i cilindri di lavoro sono sostanzialmente allineate su piani verticali passanti per la mezzeria delle spalle della gabbia di laminazione. In tale posizione zero i cilindri di lavoro si trovano in una posizione mediana fra le due posizioni estreme corrispondenti alla larghezza massima (Wmax) e rispettivamente alla larghezza minima (Wmin) del nastro da laminare.
In questo modo la corsa totale C di shifting di ciascun cilindro di lavoro e delle relative guarniture, che come si è visto, è uguale alla metà della differenza fra la larghezza massima e la larghezza minima del nastro, non varia tra zero ed un valore massimo della corsa C, ma tra i due valori -C/2 e C/2. Ciò rende più agevole trovare un'adeguata soluzione meccanica per il sistema di shifting nel suo complesso.
A questo concetto base occorre aggiungere che la quota "6", indicata in fig.9, ossia la dimensione assiale della parte smussata di ciascun cilindro di lavoro, varia sia in considerazione della larghezza del nastro che del profilo di ingresso gabbia (caduta ai bordi) del nastro laminato.
La soluzione proposta permette di ottenere notevoli vantaggi nella definizione della soluzione meccanica per realizzare lo shifting.
Come illustrato nelle figg.6-8, la soluzione secondo il presente trovato permette di realizzare un dispositivo di shifting molto compatto (nonostante le elevate corse C di ciascun cilindro di lavoro).
Il controllo della caduta di spessore ai bordi è quindi ottenibile spostando assialmente i cilindri di lavoro, ognuno di un predeterminato valore, in modo da agire sui due bordi del prodotto laminato con le parti laterali dei cilindri di lavoro, che sono opportunamente coniche. Il valore dello spostamento di un cilindro di lavoro non è necessariamente uguale all'altro, ma anzi è vantaggiosamente diverso, appunto per ottenere spostamenti non simmetrici, o antisimmetrici, rispetto all'asse mediano di laminazione Y (fig.6) ortogonale al piano di laminazione X. Ciò vale in particolare quando c'è la necessità di correggere due "edge drop", sui due bordi nastro, non simmetrici fra loro.
Essendo Wmax e Wmin le larghezze massima e minima del prodotto laminato, ed indicando con 2δ^ il margine per Wmax con controllo zero della caduta di spessore ai bordi (bordi su tavola piana) e con 282 la larghezza complessiva di azione delle due parti coniche dei cilindri di lavoro per Wmin, la corsa C antisimmetrica dei cilindri di lavoro è pari a C = [Wmax 2δ-1 - (Wmin - 2δ2 ) ] :2., ovvero C = (Wmax -Wmin) : 2 δ-1 2 E' da notare che, con C così determinato, è possibile operare sia con "edge drop control", sia senza "edge drop control", per tutta la gamma di larghezza del nastro, cioè facendo intervenire, od escludendo, la parte conica del relativo WR dal contatto con.il nastro in lavorazione. Il valore della corsa C complessiva è necessariamente piuttosto elevato (dell'ordine dei 400-500 mm), per cui è necessaria, dal punto di vista costruttivo, la definizione della corsa delle guarniture dei cilindri di lavoro, superiore ed inferiore, a partire dall'allineamento di questi ultimi nella posizione zero (Pos.0).
Pertanto, come si è visto, secondo un aspetto caratteristico del presente trovato, la Pos.0 più favorevole è quella a metà corsa dei cilindri di lavoro (fig.6), cosicché la corsa di ciascuno dei cilindri di lavoro, e quindi delle corrispondenti guarniture, sia in un senso che nell'altro, rispetto a tale Pos.O, è pari alla metà della corsa C, ovvero dell'ordine di 200-250 mm (figg.7 e 8). Lo spostamento relativo massimo tra le guarniture dei cilindri di lavoro superiore ed inferiore è quindi pari a C.
Di conseguenza, rispetto alle gabbie di laminazione note, il dispositivo secondo il presente trovato permette di avere ingombri complessivi del sistema di shifting molto più contenuti.
Inoltre, le guarniture di ciascun cilindro sono vantaggiosamente associate anche agli attuatori preposti a realizzare la curvatura sia positiva che negativa {bending "in" ed "out") dei cilindri di lavoro.
ILLUSTRAZIONE DEI DISEGNI
Queste ed altre caratteristiche del presente trovato saranno chiare dalla seguente descrizione di una forma preferita di realizzazione, fatta a titolo esemplificativo e non limitativo con l'ausilio degli annessi disegni, in cui:
- la fig.l è una vista schematizzata e parziale di una gabbia di laminazione dello stato della tecnica in una prima posizione di lavoro;
la fig.2 è una vista schematizzata e parziale della gabbia di laminazione di fig.l {stato della tecnica) in una seconda posizione di lavoro;
la fig.3 è una schematizzazione delle posizioni limite dei cilindri di lavoro della gabbia di fig.l {stato della tecnica); la fig.4 è una vista schematizzata e parziale di una gabbia di laminazione dello stato della tecnica, con i cilindri di lavoro in posizione iniziale (Pos.O), corrispondente alla larghezza massima del prodotto laminato (Wmax);
la fig.5 è una vista schematizzata e parziale della gabbia di laminazione di fig.4 (stato della tecnica), con i cilindri di lavoro in una posizione corrispondente alla 'larghezza minima del prodotto laminato (Wmin);
la fig.6 è una vista schematizzata e parziale di una gabbia di laminazione su cui è montato un dispositivo secondo il presente trovato, con i cilindri di lavoro in posizione intermedia (Pos.O); la fig.7 è una vista schematizzata e parziale della gabbia di laminazione di fig.6, con i cilindri di lavoro in posizione corrispondente alla massima larghezza del prodotto laminato (Pos. Max);
la fig.8 è una vista schematizzata e parziale della gabbia di laminazione di fig.6, con i cilindri di lavoro in posizione corrispondente alla minima larghezza del prodotto laminato (Pos. Min);
- la fig.9 è un particolare ingrandito di fig.6;
- la fig.10 è una vista dall ' alto , parziale sezionata, della gabbia di laminazione di fig.6;
- la fig. ll è un particolare ingrandi to del dispositivo di fig.10.
DESCRIZIONE DI UNA FORMA PREFERITA DI REALIZZAZIONE
Con riferimento alle figure da 6 a 11, un dispositivo 10 secondo il presente trovato è illustrato montato su una gabbia di laminazione 11 comprendente una coppia di cilindri di lavoro 12a, 12b, aventi assi di rotazione Xa ed Xb. Fra i cilindri di lavoro 12a, 12b è atto a transitare il prodotto piano 13 da laminare, costituito per esempio da un nastro di acciaio.
Associati ai due cilindri di lavoro 12a, 12b sono previsti due corrispondenti cilindri 15a, 15b, che possono essere di appoggio od intermedi, a seconda che la gabbia di laminazione 11 sia tipo quarto o sesto. Il dispositivo 10 è associato ad entrambi i cilindri di lavoro 12a e 12b per spostarli selettivamente in senso assiale, ovvero perpendicolarmente all'asse mediano di laminazione Y.
I cilindri di lavoro 12a e 12b sono atti ad essere spostati, uno indipendente dall'altro, ed ognuno di una determinata corsa C. L'escursione massima dei due cilindri di lavoro 12a e 12b, va dalla posizione rappresentata in fig.7 (Pos. Max), in cui la larghezza del prodotto laminato 13 è massima (Wmax), alla posizione rappresentata in fig.8 (Pos. Min), in cui la larghezza del prodotto laminato 13 è minima (Wmin). II cilindro di lavoro superiore 12a presenta uno smusso circolare o conicità 16a, di ampiezza assiale in corrispondenza di una sua estremità (quella a sinistra nelle figg.6 e 9), mentre il cilindro di lavoro superiore 12b presenta uno smusso circolare o conicità 16b, di ampiezza assiale 82, in corrispondenza di una sua estremità (quella a destra nelle figg.6 e 9). Le ampiezze e 62 possono essere o uguali o diverse fra loro.
Secondo una caratteristica del trovato, la posizione iniziale, o di zero, (Pos.O) del dispositivo 10 (fig.6) corrisponde a quella in cui il nastro 13 ha una larghezza inedia (Wmed) fra quella massima (YJmax) e quella minima (Wmin).
In tale posizione Pos.O le guarniture 26 di entrambi i cilindri di lavoro 12a e 12b sono sostanzialmente allineate su piani verticali passanti per la mezzeria di ciascuna spalla 23 della gabbia di laminazione 11. In tale Pos.O i cilindri di lavoro 12a e 12b si trovano in una posizione mediana fra le due posizioni estreme corrispondenti alla larghezza massima (Wmax) e rispettivamente alla larghezza minima {Wmin) del nastro 13.
Come si è visto, lo spostamento relativo massimo tra le guarniture dei cilindri di lavoro superiore 12a ed inferiore 12b è quindi pari a C.
Il dispositivo 10 comprende, per ciascun cilindro di lavoro 12a, 12b una coppia di attuatori cilindrici 20 (fig.10) attuabili simultaneamente. Si precisa che, per semplificare il disegno, in fig.10 è rappresentata solamente la parte di dispositivo 10 associata al cilindro di lavoro superiore 12a, essendo l'altra parte del dispositivo, ovvero quella associata al cilindro di lavoro inferiore 12b, uguale a quella qui rappresentata.
Gli attuatori 20 sono disposti sul medesimo lato motore (a sinistra in fig.10) e sono montati su un telaio di supporto 22, fissato ad una spalla 23 della gabbia di laminazione 11.
Gli attuatori 20 sono atti a spostare simultaneamente e parallelamente all'asse Xa del cilindro di lavoro 12a, una coppia di blocchi mobili 24 i quali sono montati ognuno su una spalla 23 della gabbia di laminazione 11 e sono collegati fra loro da un'asta di collegamento 30.
I blocchi mobili 24 sono guidati su guide prismatiche 25 fissate nelle spalle 23.
La guarnitura 26 lato motore (a sinistra in fig.10). è provvista di spallamenti 31, disposti trasversali all'asse Xa, con i fianchi dei quali è atto a cooperare il corrispondente blocco mobile 24, per spostare assialmente il cilindro di lavoro 12a.
In particolare, lo spostamento assiale del cilindro, di lavoro 12a verso il lato operatore (a destra in fig.10) avviene per spinta diretta del blocco mobile 24 sui fianchi di sinistra degli spallamenti 31.
Per trasformare l'attrito radente in attrito volvente, sul blocco mobile 24, in corrispondenza di ciascuno spallamento 31, è montato un primo elemento volvente 40, sostanzialmente a forma di botte, che in posizione di lavoro è a contatto con il corrispondente fianco sinistro dello spallamento 31.
Lo spostamento assiale del cilindro di lavoro 12a verso il lato motore (a sinistra in fig.10) viene invece realizzato mediante una coppia di leve a gancio 28, ognuna delle quali è impem iata su un pern o 29 del blocco mobile 24 ed è oscillante fra una posizione di riposo (sganciata dal corrispondente spallamento 31) ed una posizione di lavoro (agganciata allo spallamento 31), rappresentata tratteggiata in fig.10. Ciascuna leva 28, in corrispondenza del suo gancio terminale 27, è provvista di un secondo elemento volvente 41, anch'esso a forma di botte, il quale è atto a cooperare con il corrispondente fianco destro dello spallamento 31 della guarnitura 26, quando la leva 28 è in posizione di lavoro.
La rotazione delle leva 28 avviene ad opera di una coppia di cilindri idraulici 32 montati sul blocco mobile 24 ed attuabili simultaneamente.
In particolare, la chiusura delle leve 28 è ottenuta quando i cilindri idraulici 32 sono in posizione contratta, mentre con i cilindri,idraulici 32 in posizione estesa si ha l'apertura delle leve 28.
I cilindri idraulici 32 agiscono anche su due elementi di supporto 33 (figg.10 e 11) scorrevoli assialmente sul blocco mobile 24 e guidati su piastrine orizzontali 35.
Gli elementi di supporto 33, nella posizione estesa dei cilindri idraulici 32, sono atti a sorreggere un elemento reggi allunga {detto "mancione") 36, disposto sul lato comando della relativa allunga 37 che collega il cilindro di lavoro 12a al gruppo motore, non rappresentato nei disegni.
Pertanto, i cilindri idraulici 32, in posizione estesa, sono atti sia ad aprire la leva a gancio 28 sia, nel contempo, a sorreggere l'elemento 36 (posizione di cambio del cilindro di lavoro 12a) , mentre in posizione contratta, sono atti a chiudere la leva a gancio 28 sulla guarnitura 2 6 ed a liberare simultaneamente l'elemento 36 (posizione di lavoro). Secondo una variante, non rappresentata nei disegni, gli elementi di supporto 33 sono costituiti da una sella, per esempio formata dalle stesse piastrine 35, la quale è atta a spostarsi rispetto al blocco mobile 24 per disporsi selettivamente al di sotto dell'elemento 36, su comando dei cilindri idraulici 32 .
I movimenti contemporanei, ottenuti con un unico azionamento dei cilindri idraulici 32, della chiusura/apertura delle leve a gancio 28 ed apertura/chiusura degli elementi reggi allunghe 36, oltre a semplificare la soluzione meccanica, abbreviano e rendono più affidabile la sequenza del cambio cilindri.
Nel dispositivo 10 fin qui descritto, i blocchi mobili 24 hanno lo stesso movimento di shifting delle guarniture 26 del corrispondente cilindro di lavoro 12a, 12b, per cui i martinetti idraulici (non rappresentati nei disegni), che sono montati sugli stessi blocchi mobili 24 e sono preposti alla curvatura (bending) dei cilindri, agiscono sempre sul medesimo punto della guarnitura 26.
E' ovvio che al dispositivo 10 fin qui descritto possono essere apportate modifiche o aggiunte, senza per questo uscire dall'ambito del presente trovato. E' altresì ovvio che, sebbene il presente trovato sia stato descritto con riferimento ad un esempio specifico, una persona esperta del ramo potrà senz'altro realizzare molte altre varianti equivalenti, tutte rientranti nell'oggetto del presente trovato.

Claims (1)

  1. RIVENDICAZIONI 1 - Dispositivo per realizzare lo spostamento assiale {shifting) dei cilindri di lavoro (12a, 12b) di una gabbia di laminazione (11), in cui ciascun cilindro di lavoro (12a, 12b) è montato girevole su una coppia di guarniture (26), le quali sono scorrevoli assialmente rispetto alle spalle (23) di detta gabbia di laminazione (11), primi mezzi attuatori (20, 24) essendo previsti per spostare assialmente ciascuno di detti cilindri di lavoro (12a, 12b), insieme alle corrispondenti guarniture (26), fra posizioni estreme di lavoro definite da una prima posizione (Pos. Max) in cui la larghezza del prodotto laminato (13) è massima (Wmax) ed una seconda posizione (Pos. Min) in cui la larghezza del prodotto laminato (13) è minima (Wmin), caratterizzato dal fatto che la posizione (Pos.O) nella quale le guarniture (26) di entrambi i cilindri di lavoro (12a, 12b) sono sostanzialmente allineate su piani verticali passanti per le spalle (23) della gabbia di laminazione (11) corrisponde alla posizione in cui detti cilindri di lavoro (12a, 12b) si trovano in una posizione mediana fra le dette due posizioni estreme di lavoro (Pos . Max e Pos . Min) . 2 - Dispositivo come nella rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto che detti cilindri di lavoro {12a, 12b) sono atti ad essere spostati assialmente da detti primi mezzi attuatori {20, 24) in entrambe le direzioni rispetto a detta posizione mediana (Pos . O) , per cui la corsa (C) di ciascuno di detti cilindri di lavoro ( 12a, 12b) è simmetrica rispetto a detta posizione mediana (Pos . O) e varia fra un valore -C/2 ed un valore C/2 . 3 - Disposi tivo come nella rivendicazione 2 , caratterizzato dal fatto che detti primi mezzi attuatori comprendono per ciascun cilindro di lavoro ( 12a, 12b) una coppia di . blocchi mobili (24) atti a scorrere parallelamente all ' asse di rotazione (Xa, Xb) del corrispondente cilindro di lavoro (12a, 12b) . 4 - Dispositivo come nella rivendicazione 3 , caratterizzato dal fatto che almeno una guarnitura (26 ) di ciascun cilindro di lavoro ( 12a, 12b) è provvista di almeno uno spallamento (31) trasversale con il quale è atto a cooperare un corrispondente blocco mobile ( 24 ) per spostare assialmente il corrispondente cilindro di lavoro ( 12a, 12b) lungo il suo asse di rotazione (Xa, Xb) . 5 - Dispositivo come nella rivendicazione 4 , caratterizzato dal fatto che detto blocco mobile (24) è atto a spingere detto spallamento ( 31 ) per effettuare lo spostamento assiale del corrispondente cilindro di lavoro (12a, 12b) verso una prima di dette spalle (23). 6 - Dispositivo come nella rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che un primo elemento volvente (40), sostanzialmente a forma di botte, è montato su detto blocco mobile (24), detto primo elemento volvente (40) essendo, in posizione di lavoro, a contatto con detto spallamento (31), per trasformare l'eventuale attrito radente in attrito volvente. 7 - Dispositivo come nella rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che almeno una leva a gancio (28), imperniata su detto blocco mobile (24) è atta a realizzare lo spostamento assiale di un corrispondente cilindro di lavoro (12a, 12b) verso una seconda di dette spalle (23), detta leva a gancio (28) essendo atta ad oscillare fra una posizione di lavoro in cui è agganciata a detto spallamento (31) ed una posizione di riposo, in cui è sganciata da detto spallamento (31). 8 - Dispositivo come nella rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che detta leva (28), in corrispondenza del suo gancio terminale (27), è provvista di un secondo elemento volvente (41), sostanzialmente a forma di botte, il quale è atto a cooperare con detto spailamento (31) quando detta leva (28) è in posizione di lavoro. 9 - Dispositivo come nella rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che ciascuno di detti cilindri di lavoro (12a, 12b) ha almeno una parte conica (16a, 16b) avente una determinata estensione assiale (δ-ρ §2). 10 - Dispositivo come nella rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che secondi mezzi attuatori ( 32 ) sono atti ad azionare selettivamente mezzi di aggancio (28) per agganciare o svincolare dette guarniture (26) da detti primi mezzi di attuazione (24). 11 - Dispositivo come nella, rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto che detti secondi mezzi attuatori (32) sono anche collegati a mezzi di supporto (33) associati ad elementi reggi allunghe (36), l'azionamento di detti secondi mezzi di attuazione (32) in una prima condizione operativa essendo atto a causare la chiusura di detti mezzi di aggancio (28) ed il contemporaneo disaccoppiamento di detti mezzi di supporto (33) per predisporre detti cilindri di lavoro (12a, 12b) in una condizione di lavoro. 12 - Dispositivo come nella rivendicazione 11, caratterizzato dal fatto che detti secondi mezzi di attuazione ( 32 ) , in una seconda condizione operativa, sono atti a causare l ' apertura di detti mezzi di aggancio ( 28 ) ed il contemporaneo accoppiamento di detti mezzi di supporto ( 33 ) con detti elementi reggi allunghe (36) per predisporre detti cilindri di lavoro (12a, 12b) in una condizione di riposo, nella quale può avvenire il cambio cilindri . 13 - Dispositivo come nella rivendicazione 10 , caratterizzato dal fatto che detti mezzi di aggancio comprendono almeno una leva a gancio (28) atta a cooperare con uno spallamento (31 ) della corrispondente guarnitura (26) . 14 - Dispositivo come nella rivendicazione 13 , caratterizzato dal fatto che detti mezzi di supporto (33 ) comprendono almeno un elemento (33 ) mobile assialmente in senso trasversale all ' asse di rotazione (Xa, Xb) del corrispondente cilindro di lavoro (12a, 12b) . 15 - Dispositivo per realizzare lo spostamento assiale (shifting) dei cilindri di una gabbia di laminazione, sostanzialmente come descritto, con riferimento agli annessi disegni . 16 - Metodo per realizzare lo spostamento assiale (shifting) dei cilindri di lavoro (12a, 12b) di una gabbia di laminazione (11), in cui ciascun cilindro di lavoro (12a, 12b) è montato girevole su una coppia di guarniture (26), le quali sono scorrevoli assialmente rispetto alle spalle (23) di detta gabbia di laminazione (11), primi mezzi attuatori (20) essendo previsti per spostare assialmente ciascuno di detti cilindri di lavoro (12a, 12b), insieme alle corrispondenti guarniture (26), fra posizioni estreme di lavoro definite da una prima posizione (Pos. Max) in cui la larghezza del prodotto laminato (13) è massima (Wmax) ed una seconda posizione (Pos. Min) in cui la larghezza del prodotto laminato (13) è minima (Wrain), caratterizzato dal fatto che lo spostamento assiale di dette guarniture (26) e dei relativi cilindri di lavoro (12a, 12b) avviene a partire da una posizione (Pos.O) nella quale detti cilindri di lavoro (12a, 12b) si trovano in una posizione mediana fra le dette due posizioni estreme di lavoro. 17 - Metodo come nella rivendicazione 16, caratterizzato dal fatto che detti cilindri di lavoro (12a, 12b) vengono spostati assialmente da detti primi mezzi attuatori (20, 24) in entrambe le direzioni rispetto a detta posizione mediana (Pos.O), per cui la corsa (C) di ciascuno di detti cilindri di lavoro (12a, 12b) è simmetrica rispetto a detta posizione mediana (Pos.O) e varia fra un valore -C/2 ed un valore C/2. 18 - Metodo per realizzare lo spostamento assiale (shifting) dei cilindri di lavoro di una gabbia di laminazione sostanzialmente come descritto, con riferimento agli annessi disegni.
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