ITUB20156919A1 - Reticolo per stampa serigrafica - Google Patents

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ITUB20156919A1
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Martin Duda
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Description

RETICOLO PER STAMPA SERIGRAFICA
DESCRIZIONE
L' ambito di applicazione della presente invenzione riguarda i sistemi di stampa di tipo serigrafico in cui un inchiostro (o una sostanza analoga) è depositato su di una superficie di stampa attraverso un reticolo precedentemente realizzato ed idoneo a regolare le quantità di inchiostro che viene depositata in ciascun punto di detta superficie di stampa.
Le stampe serigrafiche sono quindi riconoscibili per la particolare consistenza dello strato di inchiostro che viene depositato sulla superficie di stampa.
Oltre all’inchiostro impiegato, che può essere di diversa qualità, ciò che qualifica il pregio di una stampa serigrafica è il così detto reticolo serigrafico, ossia l’elemento di filtro che regola la deposizione dell’inchiostro.
La realizzazione dei reticoli serigrafici, costituisce quindi un’operazione essenziale per l’esecuzione di stampe serigrafiche.
Prima di ripercorrere in sintesi le varie tecniche note con cui tali reticoli serigrafici vengono realizzati, giova offrire una classificazione di massima delle varie tipologie di stampa serigrafica.
I processi di stampa serigrafica si suddividono in due macro tipologie: serigrafie piane e serigrafie rotative.
Le serigrafie piane costituiscono in genere processi particolarmente lenti. Prevedono la realizzazione di reticoli piani che vengono posati sopra la superficie di stampa, mentre quest’ultima è ferma. Nelle serigrafie piane, sopra il reticolo, viene poi versato l’inchiostro che, filtrando in modo selettivo attraverso il reticolo, si deposita sulla superficie di stampa. Normalmente, per far filtrare bene l'inchiostro su tutta la superficie di stampa, vengono effettuati dei passaggi con una sorta di spatola, detta racla, con cui Γ inchiostro, che spesso è una sostanza fluida abbastanza viscosa, viene forzato a filtrare attraverso il reticolo. Il reticolo viene poi rimosso, e l'immagine stampata risulterà impressa sulla superficie di stampa, che dovrà in genere essere spostata per la successiva fase di asciugatura e per far posto ad una stampa successiva.
Le tecniche di serigrafia rotativa sono state messe a punto per favorire la meccanizzazione e l’automatizzazione dei processi di stampa serigrafica. Esse prevedono che i reticoli assumano la forma di una superficie curva, affinché possano essere montati su opportune strutture in modo da costituire dei rulli. La superficie di stampa, nel caso delle stampe rotative, può pertanto essere data da un foglio continuo, che scorre senza fermarsi mentre il reticolo “ruota" sopra di esso mantenendo il contatto lungo una linea. L'inchiostro viene quindi fatto passare attraverso il reticolo in corrispondenza della linea di contatto, in modo che si depositi sul foglio continuo nelle quantità corrispondenti alle proprietà filtranti che il reticolo presenta lungo tale linea di contatto.
Nelle stampe serigrafiche rotative, l’inchiostro viene quindi erogato dall’interno del cilindro la cui superficie laterale è, almeno in parte, costituita dal reticolo.
I processi di stampa serigrafica rotativa, presentano alcune problematiche tecniche specifiche, per cui vi sono delle limitazioni sugli inchiostri o sui materiali e le tecniche con cui possono essere realizzati i reticoli; tuttavia consentono di automatizzare e velocizzare significativamente il processo di stampa, mantenendo (seppure con una diversa qualità ottenibile) l’effetto tipico delle stampe serigrafiche.
In tutti i casi relativi ai processi noti di stampa serigrafica, piana o rotativa che sia, i reticoli sono costituiti da un supporto caratterizzato da essere una rete con una maglia molto fine.
Tipici supporti per realizzare reticoli per serigrafie piane sono dei tessuti con una trama molto fine che vengono tesi su un telaio che conferisce rigidità alla struttura. Nelle serigrafie rotative invece si prediligono materiali più rigidi, che possano mantenere la loro forma, per cui si hanno anche supporti reticolari costituiti da reti metalliche o fatti di altri materiali sintetici.
I supporti dei reticoli hanno la caratteristica di avere una trama con dei fori sufficienti a lasciar passare l'inchiostro che dovrà poi essere usato: i supporti dei reticoli devono quindi essere permeabili agli inchiostri usati nelle stampe serigrafiche. Tali supporti per reticoli serigrafici sono successivamente trattati coprendoli con un’emulsione che li rende impermeabili all’inchiostro. Tale trattamento prende il nome di pre-condizionamento e, oltre ad impermeabilizzare il reticolo, conferisce ad esso anche un maggiore spessore, che sarà poi determinante per ottenere effetti a rilievo nel risultato di stampa finale.
L’emulsione di pre-condizionamento viene poi parzialmente asportata, in misura diversa nei vari punti del reticolo: ripristinando, in tal modo, zone di permeabilità del reticolo diverse da punto a punto. Cosicché, quando l’inchiostro viene versato sopra il reticolo, esso filtrerà depositandosi sulla superficie di stampa in misura diversa da punto a punto.
Come detto, esistono svariati processi di stampa serigrafica, per cui sono impiegati diversi materiali sia per i supporti dei reticoli che per le emulsioni impermeabilizzanti, sicché sono state messe a punto svariate tecniche di precondizionamento, e diverse tecniche per l’asporto dell’emulsione.
Si evidenzia, a questo proposito, che l’asporto dell’emulsione, detta anche fase di “incisione" o “impressione", corrisponde alla fase in cui l’immagine da stampare viene di fatto creata, per essere poi riprodotta una pluralità di volte, finché il reticolo serigrafico non è usurato; pertanto tale fase di incisione è una fase particolarmente importante.
Le tecniche di asporto attualmente più diffuse sono: l’esposizione a radiazioni ultraviolette (UV - Ultra Violet), l’incisione termica e l’incisione laser.
Tali tecniche di incisione si differenziano per la sorgente di energia che viene impiegata per incidere l’emulsione con cui il reticolo è stato impermeabilizzato e quindi ciascuna tecnica è associata a diverse composizioni dell’emulsione impermeabilizzante. Nel caso della radiazione UV, ad esempio, si parla di fotoincisione (il caso di preparazione di reticoli serigrafici mediante fotoincisione è probabilmente il metodo di preparazione più diffuso per ragioni economiche), ed in genere viene utilizzata un’emulsione idrosolubile. Mediante l'applicazione di una pellicola a stretto contatto dello strato di emulsione, ed irradiandolo con luce ultravioletta, tale emulsione viene indurita solo nelle zone in cui la pellicola non scherma la luce ultravioletta, mentre nelle altre zone l’emulsione non si secca e rimane idrosolubile.
Lavando poi il reticolo serigrafico così trattato, solo la parte di emulsione che ha mantenuto le caratteristiche di idrosolubilità si scioglie e viene asportata. La successiva asciugatura del reticolo serve a completare il processo di preparazione del reticolo serigrafico affinché sia utilizzabile per attuare il processo di stampa vero e proprio.
Ricorrendo ad altri metodi di incisione, non è necessario usare pellicole di schermatura in quanto è possibile concentrare la radiazione con cui trattare l’emulsione direttamente sui punti desiderati.
Secondo certe tecniche l’incisione avviene, ad esempio, mediante il deposito di inchiostri di schermatura a radiazioni di vario tipo, o ricorrendo a radiazioni che scaldano direttamente in modo selettivo l’emulsione oppure con un’incisione diretta sull’emulsione effettuata mediante un raggio laser.
Per cui sono state messe a punto tecniche che prevedono un lavaggio successivo al trattamento di impressione dell’emulsione impermeabilizzante, e tecniche che invece non richiedono tale successiva fase di lavaggio.
Le differenti tecniche di preparazione dei reticoli trovano poi applicazione in diversi settori. Ad esempio in dipendenza del materiale di cui è costituito il supporto di stampa: nel settore tessile, le serigrafie vengono stampate su stoffe e tessuti, nel settore delle etichette le stampe vengono in genere invece effettuate su carte o altri materiali plastificati. In generale, si può osservare che le stampe serigrafiche si prestano ad essere impresse su una ampia varietà di materiali di supporto.
La breve descrizione delle principali fasi di preparazione del reticolo serigrafico, evidenzia come non esista una tecnica ottimale applicabile con generalità a molti contesti. Per cui quando un reticolo serigrafico viene realizzato, deve essere già stabilito, sin dall’ inizio, quali saranno i materiali su cui effettuare la stampa e di conseguenza quali inchiostri dovranno essere usati; ad esempio, se è previsto l'impiego di inchiostri ad acqua, devono essere impiegate emulsioni resistenti all’acqua.
Si evidenzia anche quanto la preparazione del reticolo sia un’operazione complessa e con molte fasi che presentano criticità. Per cui il pre-condizionamento del reticolo costituisce una fase che frequentemente coinvolge altri soggetti specializzati, soprattutto nel caso di reticoli per stampe rotative e per incisioni termiche o laser che richiedono l’uso di materiali particolari sia per il supporto che per l’emulsione. Ma anche nel caso attualmente più diffuso di ricorso alla fotoincisione, è abbastanza frequente coinvolgere un soggetto specializzato almeno per la produzione della pellicola.
Sempre più spesso avviene che anche l’operazione di incisione, pure molto critica, dei reticoli pre-condizionati venga da alcuni stampatori delegata ad un soggetto distinto e specializzato, fornendo ad esso una copia dell’immagine da incidere. Sia che l’incisione avvenga direttamente, sia che venga fotoincisa, non è infrequente il fatto che si formino imprecisioni di incisione, e che queste compromettano la qualità della stampa, oppure che lo strato di emulsione si rompa, rendendo inutilizzabile il reticolo, fino al punto che questo deve essere scartato e rifatto daccapo.
Anche il deterioramento del reticolo stesso per effetto del suo uso è un fattore di criticità, in quanto i vari lavaggi, soprattutto quelli previsti in fase di preparazione, ma anche quelli necessari durante i processi di stampa, contribuiscono all’usura in corrispondenza dei contorni dell’immagine da stampare.
In definitiva, le tecniche di arte nota per realizzare reticoli serigrafici sottostanno a compromessi tra costi, tempi di lavorazione e qualità di stampa ottenibile, che fanno della stampa serigrafica una tecnica di stampa classificabile tra le tecniche costose.
Per cui l’utilizzo di emulsioni resistenti e idonee ad incisioni molto precise, sono più costose, richiedono lavorazioni più lente o l'impiego di equipaggiamenti più sofisticati. Inoltre, la stampa serigrafica avviene spesso coinvolgendo una pluralità di soggetti specializzati nelle singole fasi.
E comunque, le stampe serigrafiche sono condizionate da un’usura dei reticoli che limita il numero di copie che è possibile stampare prima che la qualità cominci a deteriorarsi. Il fenomeno dell’usura si manifesta in modo particolare quando è ricercato l’effetto a rilievo, per cui è determinante non solo la zona di incisione, ma anche il profilo dell'incisione stessa.
Le stampe con effetto a rilievo, si ottengono con telai in cui lo strato di emulsione è più spesso, e pertanto sono più costose anche le fasi preparazione, in quanto maggiore è il rischio di rotture durante la manipolazione dei telai stessi. E’ intuibile infatti come uno strato di emulsione più sottile, e ben intriso nel reticolo di supporto, risulti in genere meno fragile.
E’ inoltre intuibile che anche l’archiviazione dei reticoli per un loro riutilizzo in occasione di ristampe, deve essere un processo svolto con particolare cura.
Per quanto brevemente sintetizzato circa i processi di stampa serigrafica posti in atto con le tecniche note, risulta chiaro quanto sia auspicabile concepire nuove tecniche e nuovi metodi che consentano di realizzare reticoli per stampe serigrafiche in cui risultino superati, o almeno attenuati, i molti fattori di criticità che attualmente li caratterizzano.
Pertanto lo scopo fondamentale della presente invenzione è quello di concepire un nuovo reticolo serigrafico che possa essere realizzato mediante un numero più ridotto di fasi, senza prevedere una fase di asporto in cui un materiale impermeabile omogeneo deve essere inciso per determinare zone di permeabilità, rendendo più veloce, ed in prospettiva anche più conveniente, il processo di realizzazione dei reticoli per stampe serigrafiche.
Altro scopo della presente invenzione è quello di concepire un nuovo reticolo serigrafico più solido e resistente all’usura di quelli noti in cui:
- la tecnica di realizzazione consenta di realizzare reticoli sia piani che curvi, per impieghi in stampe rotative,
- ed i materiali impiegati possano essere adatti all’uso indifferente di un’ampia varietà di inchiostri.
Ancora, altro scopo della presente invenzione è quello di concepire un reticolo serigrafico in cui l’aumento dello spessore non costituisca un fattore di particolare criticità per l’integrità del reticolo stesso.
Infine ulteriore scopo della presente invenzione è quello di concepire un reticolo serigrafico in cui, soprattutto nei reticoli più spessi idonei aH’ottenimento di effetti di stampa a rilievo, il controllo dei profili dei fori del reticolo sia conseguibile con maggiore facilità rispetto a quanto avviene con le tecniche note.
Gli scopi prefissati per questa invenzione sono raggiunti mediante il ricorso ad un reticolo per stampe serigrafiche caratterizzato dall’essere ottenuto con un processo di stampa 3D in cui una testina per stampe 3D deposita un materiale per stampe 3D, impermeabile ad almeno un inchiostro per stampe serigrafiche, su di un reticolo che funge da supporto permeabile a detto inchiostro per stampe serigrafiche; laddove:
1 . detto reticolo che funge da supporto è a sua volta posto su una superfice di appoggio;
2. detto materiale per stampe 3D assume la conformazione di uno strato, di spessore controllato dal processo di stampa, che rende impermeabile detto reticolo che funge da supporto in cui alcune zone e ne lascia permeabili delle altre.
Il vantaggio principale della presente invenzione è dato dal fatto che un sistema di stampa realizzato secondo gli insegnamenti della presente invenzione, soddisfa gli scopi principali per cui è stata concepita.
Tale invenzione presenta anche ulteriori vantaggi che saranno resi maggiormente evidenti dalla seguente descrizione che ne evidenzia ulteriori dettagli, dalle rivendicazioni allegate che costituiscono parte integrante della descrizione stessa e dall’illustrazione di alcuni esempi di realizzazione pratica descritti, a titolo non limitativo, nel seguito e nel disegno allegato in Figura 1 , in cui è rappresentato un particolare microscopico di un reticolo serigrafico in fase di realizzazione secondo gli insegnamenti della presente invenzione.
Il metodo di realizzazione dei reticoli per stampe serigrafiche secondo la presente invenzione si basa sull’applicazione innovativa delle tecnologie per effettuare la così detta “stampa 3D’’. Infatti, a partire dai primi anni del XXI secolo hanno rapidamente acquisito maturità alcune tecnologie che permettono di riprodurre oggetti solidi a partire da una loro modellizzazione informatica. Tali riproduzioni tridimensionali sono appunto dette “stampe 3D"
Mentre le classiche stampe bidimensionali riproducono un’immagine bidimensionale su di una superficie, le stampe 3D riproducono, nello spazio, un vero e proprio oggetto solido tridimensionale.
A differenza delle stampe bidimensionali che hanno la necessità di un supporto su cui effettuare la stampa (normalmente un foglio), le stampe tridimensionali, essendo oggetti solidi, possono teoricamente essere autosostenute.
Altra caratteristica essenziale delle stampe 3D riguarda i così detti inchiostri 3D: essi devono essere dei materiali facilmente malleabili nella fase di stampa, ma devono indurire molto velocemente in modo da assumere le necessarie proprietà meccaniche per costituire un oggetto solido.
Esistono vari materiali che presentano le caratteristiche richieste per realizzare gli inchiostri 3D, ed in genere si tratta di materiali costituiti di polimeri sintetici, che possono essere resi fluidi, depositati con precisioni elevate (sono oramai abbastanza comuni precisioni dell’ordine del centesimo di millimetro o anche superiori) sull’oggetto in corso di formazione (ossia l’oggetto che si sta stampando), e diventare sufficientemente rigidi non appena depositati.
La presente invenzione si basa sull’intuizione di ricorrere alla tecnologia della stampa 3D per realizzare un reticolo per stampe serigrafiche. Tale tecnologia è già idonea ad effettuare le lavorazioni con la precisione ed il dettaglio richiesti dalle stampe serigrafiche di qualità, ma necessita di alcuni adattamenti per poter realizzare oggetti così estesi e sottili come sono i reticoli serigrafici, in modo che risultino adeguatamente solidi ed adatti all’impiego ripetuto quale è quello richiesto dai processi di stampa serigrafica.
Figura 1 evidenzia, in sezione, un particolare microscopico di un telaio per stampe serigrafiche mentre è in corso di realizzazione secondo gli insegnamenti della presente invenzione.
Anche i reticoli serigrafici realizzati secondo gli insegnamenti della presente invenzione, come quelli realizzati secondo l’arte nota, beneficiano di una struttura data da un reticolo di supporto costituito da una maglia con una trama tale da renderlo permeabile agli inchiostri usati nelle stampe serigrafiche. Con il numero 110 è indicato tale reticolo di supporto di cui sono visibili, in sezione trasversale, alcuni filamenti che costituiscono la maglia del reticolo stesso.
Con il numero 150 è rappresentata una superficie di appoggio sulla quale viene posato il reticolo di supporto per la successiva lavorazione che porterà alla realizzazione del reticolo serigrafico completo, secondo gli insegnamenti della presente invenzione. Detta superficie di appoggio 150, nella rappresentazione offerta in Figura 1, è una superficie piana, che può essere convenientemente impiegata per dare origine ad un reticolo serigrafico piano; ma in generale detta superficie di appoggio 150 potrà essere usata anche per poter dare origine a reticoli serigrafici per stampe rotative. Infatti, utilizzando opportuni inchiostri 3D, i reticoli realizzati secondo gli insegnamenti della presente invenzione possono essere anche flessi ed usati come avviene quando si preparano i reticoli per stampe serigrafiche rotative secondo l’arte nota utilizzando maglie metalliche, le quali vengono frequentemente preparate in piano, e successivamente montate su una struttura a rullo.
Questa prima osservazione permette di apprezzare come sia possibile, di fatto, ricorrere ad una stessa lavorazione, in teoria impiegando anche gli stessi materiali, per realizzare reticoli serigrafici piani o curvi.
Anche nel caso in cui si scegliesse di usare inchiostri 3D rigidi e poco adatti ad essere flessi, è comunque possibile produrre reticoli serigrafici con forme sia piane che curve, impiegando gli stessi materiali, e la forma può essere determinata banalmente ricorrendo a superfici di appoggio 150 piane o curve (anche con diversa curvatura).
Le caratteristiche essenziali di detta superficie di appoggio 150 sono costituite dal fatto che essa deve essere non traspirante, in modo da non far colare l’inchiostro 3D quando questo comincia ad essere depositato (si ricorda che le stampe 3D “crescono” depositando stratificazioni sovrapposte di inchiostro 3D, pertanto almeno il primo strato di deposito deve avvenire su una superficie di appoggio), e deve essere fatto di un materiale che non si attacchi all’inchiostro 3D, in modo da poterlo rimuovere a reticolo completato. Un tipico materiale adatto a realizzare detta superficie di appoggio 150 è il silicone (simile a quello impiegato, ad esempio, per realizzare le forme per dolci da forno).
Come detto, il reticolo di sostegno 110 è permeabile agli inchiostri serigrafici, esso dovrà pertanto essere reso impermeabile in alcune zone in modo da poter filtrare selettivamente l’inchiostro in occasione dell’effettuazione delle stampe serigrafiche. Per cui, in Figura 1, sono evidenziate due blocchi di materiale impermeabilizzante, indicati con i numeri 120 e 130, posizionati in due parti diverse del reticolo di sostegno 110.
Sulle caratteristiche di tale materiale impermeabilizzante depositato si tornerà ancora più avanti, illustrandone ulteriori dettagli.
Con il numero 230 è indicato un inchiostro per stampe 3D nello stato di conservazione prima dell’uso.
La prerogativa di tutti gli inchiostri per le così dette “stampe 3D" è quella di essere un materiale che, partendo da uno stato (in genere solido) di conservazione, può essere reso temporaneamente fluido per essere facilmente lavorato in modo estremamente malleabile e depositato, prima di consolidarsi velocemente in una nuova forma che può essere controllata.
Esiste una varietà ormai un’ampia di tali materiali idonei all’impiego come inchiostri per stampe 3D. In genere sono materiali a base di polimeri sintetici, oppure a base di polveri mescolate con leganti di varia natura quali ad esempio resine termosensibili. In ogni caso, a prescindere dall’inchiostro utilizzato, è importante evidenziare il fatto che gran parte di tali inchiostri 3D sono impermeabili agli inchiostri serigrafici. Pertanto sono materiali adatti a costituire i depositi indicati con i numeri 120 e 130 in Figura 1. L’inchiostro 3D 230, in linea di principio, può quindi essere un inchiostro reperibile tra quelli disponibili per le stampe 3D. Esso si trova dapprima in un formato idoneo alla sua conservazione prima dell’uso, in genere in questo stato precedente al suo uso si presenta come un filo raccolto in una matassa, viene quindi immesso in una testina di stampa che lo trasforma in uno stato fluido e lo deposita opportunamente mediante un ugello, in modo che vada a comporre la forma dell’oggetto tridimensionale da riprodurre.
In Figura 1 , con il numero 220 è indicata una testina per stampe 3D. Detta testina 220 svolge quindi le sue tipiche funzioni, che comprendono l’acquisizione dell’inchiostro 3D 230 mentre è nel suo stato di conservazione, e la trasformazione in uno stato fluido, adatto ad essere depositato nell’oggetto da realizzare mediante la stampa 3D. Con il numero 231 , in Figura 1 , è indicato l’inchiostro per stampe 3D in forma fluida. Detto inchiostro per stampe 3D in forma fluida 231 è erogato pertanto dalla testina 220 e va a depositarsi sull’oggetto da stampare, che nel caso esemplificato in Figura 1 è il blocco impermeabilizzante 120, in corso di formazione.
A ulteriore conferma del fatto che la tecnologia cui si fa ricorso per realizzare i reticoli serigrafici è la tipica tecnologia delle stampanti 3D, in Figura 1 sono evidenziati altri due elementi fondamentali del sistema con cui viene realizzato il reticolo serigrafico secondo gli insegnamenti della presente invenzione. Per cui con il numero 210 sono indicati i meccanismi di movimentazione della testina 220, e con il numero 250 sono indicati dei mezzi di calcolo che comandano i movimenti della testina 220 e la corrispondente erogazione di inchiostro 3D fluido 231 .
La presenza dei mezzi di calcolo 250 conferma come il processo di realizzazione di un reticolo serigrafico secondo gli insegnamenti della presente invenzione possa partire dall'inserimento di un’immagine in formato elettronico in detti mezzi di calcolo 250. Detti mezzi di calcolo 250 elaborano tali dati di ingresso, costituiti daH’immagine da stampare, e calcolano i comandi di stampa da impartire ai meccanismi di movimentazione 210 ed alla testina 220 stessa; quest’ultima, a sua volta deposita l’inchiostro 3D sul reticolo di supporto 100 e produce il reticolo serigrafico desiderato: in altre parole le funzioni svolte dai mezzi di elaborazione 250 altro non sono che l’implementazione di un tipico “driver” di stampa.
Non ci si sofferma oltre sulle caratteristiche degli elementi 210, 220 e 250 in quanto sono tipici elementi dei sistemi di stampa 3D, e sono in questa sede riportati solo per evidenziare come gli elementi essenziali della tecnologia nota delle stampe 3D possano essere applicati per concepire un sistema per la realizzazione dei reticoli serigrafici secondo gli insegnamenti della presente invenzione.
E’ utile invece tornare ora a soffermarsi sui blocchi di materiale depositato sul reticolo di supporto, che nell’esempio di Figura 1 sono indicati con i numeri 120 e 130. Tali blocchi di materiale sono fatti di inchiostro 3D, e rendono impermeabili all’inchiostro serigrafico alcune zone del reticolo di supporto 110. In questo svolgono la medesima funzione di tutte le altre emulsioni normalmente impiegate per rendere impermeabili alcune zone dei reticoli per stampe serigrafiche. Tuttavia, a differenza delle emulsioni che sono sempre inizialmente depositate in modo uniforme su tutto il reticolo di supporto 110, per poi essere parzialmente asportate, i blocchi di inchiostro 3D 130 e 120 sono depositati solo dove sono necessari e non necessitano di lavorazioni aggiuntive per asportarne le parti in eccesso.
Ma le differenze tra i reticoli per stampe serigrafiche noti e quelli secondo gli insegnamenti della presente invenzione non si limitano solamente al processo di realizzazione (nello specifico, il processo di deposito del materiale impermeabilizzante), ma si estendono anche alle caratteristiche meccaniche complessive che caratterizzano il reticolo serigrafico finito.
Infatti, l’inchiostro 3D può avere (ed in genere ha) caratteristiche meccaniche diverse da quelle dei materiali che costituiscono le emulsioni con cui vengono precondizionati i reticoli serigrafici secondo le tecnologie note. In questi ultimi la compattezza del reticolo serigrafico è sostanzialmente affidata alla rete che costituisce il reticolo di supporto, mentre l’emulsione è la parte più soggetta a rotture e ad usura. Nei reticoli serigrafici realizzati con l’inchiostro 3D, invece, sia il reticolo di supporto 110 che l’inchiostro 3D depositato, una volta asciugato, contribuiscono alla consistenza meccanica dell’intero reticolo serigrafico. In teoria l’inchiostro 3D, una volta depositato ed asciugato potrebbe anche essere meccanicamente autosufficiente, tuttavia l’estensione della superficie (corrispondente all’area di stampa dell’immagine serigrafata che si vuole ottenere) e lo spessore molto sottile fanno sì che il reticolo di supporto 110, che è particolarmente resistente alle tensioni, immerso nell’inchiostro 3D conferisca all’intera struttura una notevole resistenza. Sicché si può concludere che i reticoli serigrafici realizzati secondo gli insegnamenti della presente invenzione, non solo sono realizzati con un procedimento più semplice, ma sono anche più robusti meccanicamente e meno soggetti a danneggiamenti e ad usura.
Una conseguenza ulteriore del fatto di disporre di un materiale impermeabilizzante che al contempo assolve anche funzioni meccaniche, è riscontrabile nel fatto che è meno critica la scelta del materiale a cui ricorrere per il reticolo di supporto. La qual cosa si traduce in un vantaggio da ascrivere al nuovo metodo di realizzazione dei reticoli serigrafici, in quanto esso può basarsi su una varietà di reticoli di supporto più limitata pur coprendo una gamma di esigenze realizzative più ampia.
In particolare, i tessuti di poliestere attualmente diffusi nel settore delle stampe serigrafiche secondo l’arte nota, possono essere convenientemente usati anche per realizzare i reticoli serigrafici secondo gli insegnamenti della presente invenzione e, anzi, tali tessuti possono trovare anche più ampia applicazione.
Detto delle differenze con i reticoli serigrafici noti, è importante osservare che i reticoli serigrafici realizzati secondo gli insegnamenti della presente invenzione non sono nemmeno riconducibili “in toto” ad una pura e semplice stampa 3D, in quanto queste ultime sono normalmente completamente costituite del materiale di cui è fatto l’inchiostro 3D.
Nel caso dell’applicazione introdotta nella presente invenzione, invece, la funzione principale dell'inchiostro è quella di rendere impermeabili alcune zone di un reticolo di supporto. Ed il risultato finale è un oggetto, il reticolo serigrafico finito, caratterizzato dall’integrazione stretta, e qualitativamente abbastanza equilibrata, dei due materiali: il reticolo di supporto 110, intriso di inchiostro 3D solidificato (come nei blocchi 130 e 120).
Le prerogative tipiche delle stampe 3D sono tuttavia sfruttate con grande vantaggio almeno sotto altri due aspetti (ulteriori rispetto alla robustezza ed i vantaggi legati al processo costruttivo): il controllo degli spessori, ed il controllo dei profili verticali dei blocchi di materiale impermeabilizzante depositato.
In Figura 1 , con il numero 132 è indicata la misura dello spessore corrispondente al deposito del blocco di materiale impermeabilizzante 130, misura che corrisponde anche alla profondità dello spazio libero che si trova tra il blocco 130 ed il blocco 120. Si osserva che quanto più è alta detta misura 132 e tanto più in rilievo risulterà la stampa serigrafica nella zona corrispondente. Con il numero 122 è indicata la misura dello spessore, temporaneamente assunta dall’altro lato, del blocco 120 in lavorazione: tale misura 122 come evidenziato nell’esempio di figura è leggermente inferiore alla misura 132 di fine lavorazione. L’esempio è stato riportato per evidenziare come il reticolo serigrafico secondo l’invenzione venga realizzato mediante deposito di strati sovrapposti e sottilissimi di inchiostro 3D, e come tale lavorazione consenta una notevole precisione e finezza con cui è effettivamente possibile determinare lo spessore del reticolo serigrafico finito (una precisione che può attestarsi, con le tecnologie di stampa 3D attualmente più sofisticate, sull’ordine dei micron).
A meno di non avventurarsi in lavorazioni di gestione complessa, tale rilievo risulterà omogeneo in tutta l’immagine serigrafata, ma la tecnica consentirebbe anche la realizzazione di reticoli a spessori diversi da zona a zona (ma questa è solo una possibilità teorica che al momento non trova giustificazioni di applicazione per non complicare la successiva fase di inchiostratura).
Nelle realizzazioni con tecniche note lo spessore dell’emulsione impermeabilizzante è determinato in fase di pre-condizionamento, spesso da un soggetto diverso da quello che poi sarà l’autore dell’immagine da serigrafare; spesso i reticoli precondizionati sono confezionati in serie e sono disponibili in spessori predeterminati. Tale spessore è costante su tutto il reticolo serigrafico pre-condizionato, e determina il rilievo che assumerà l’immagine successivamente serigrafata.
Nei reticoli per stampe serigrafiche realizzati come insegnato nella presente invenzione, invece, lo spessore può essere determinato con estrema precisione (come detto anche dell’ordine dei centesimi di millimetro) in fase di deposito del materiale impermeabilizzante.
Il caso di controllo dello spessore non costituisce comunque, al momento, un’esigenza manifesta espressa da chi effettua stampe serigrafiche (forse perché la cosa è data, di fatto, per improponibile ricorrendo alle tecniche note), tuttavia è proprio interessante notare come una lavorazione praticamente impossibile con le tecniche di arte nota, non sia assolutamente un problema ricorrendo agli insegnamenti della presente invenzione.
Ben più sentito, nelle stampe serigrafiche, è invece il problema del controllo della definizione dei bordi. Nel caso di immagini serigrafate con rilievi particolarmente marcati è importante che sia curata anche la forma in senso verticale delle superfici ai bordi dei blocchi di materiale impermeabilizzante.
In Figura 1 , con il numero 131 è indicato un bordo inclinato che corrisponderà ad una stampa serigrafata in cui il massimo rilievo non viene raggiunto esattamente dove comincia il bordo stampato, ma un po’ più all’interno, e se l’inchiostro usato nella serigrafia fosse anche leggermente trasparente, tale forma inclinata contribuirebbe a rendere visivamente un po’ sfocato il bordo dell’immagine corrispondente.
Con il numero 121 , invece è indicato un bordo verticale nel materiale di deposito impermeabilizzante corrispondente al blocco 120; in questo caso l’effetto serigrafato corrisponderà ad una linea molto più netta, ed il rilievo risulterà anche decisamente più percepibile anche al tatto.
La cura di questi dettagli è abbastanza naturale, e può essere praticata con notevole precisione, ricorrendo al metodo di realizzazione di reticoli serigrafici secondo gli insegnamenti della presente invenzione, mentre può essere gestita solo molto grossolanamente con le tecniche serigrafiche note.
In particolare, con le tecniche note è di fatto impossibile ottenere profili molto verticali come il profilo del bordo 121 , e quindi si può affermare che i reticoli serigrafici secondo la presente invenzione possono essere utilizzati per effettuare stampe molto nitide in cui i bordi delle figure possono risultare molto netti.
Il processo per la realizzazione di reticoli serigrafici secondo l’invenzione ha tutte le prerogative necessarie per affermarsi diffusamente nel panorama delle stampe serigrafiche in quanto permette di produrre un’ampia varietà di reticoli serigrafici (in funzione del tipo di serigrafia che si intende eseguire) di qualità molto buona (migliore delle qualità ottenibili con le tecniche note), riducendo drasticamente i tempi ed i rischi connessi alla realizzazione, dal momento dell’ideazione dell’immagine da stampare, di cui si realizza una copia elettronica (ad esempio con opportuni programmi di “editing"), al momento in cui il corrispondente reticolo serigrafico è pronto per l’uso.
E tutto il processo può avvenire con un numero ridotto di fasi procedurali mediante l’impiego di un unico macchinario, ossia una particolare stampante 3D direttamente comandabile da un processore in grado di elaborare l’immagine elettronica del contenuto grafico da serigrafare.
La stampante 3D può verosimilmente essere in dotazione dello stampatore serigrafico, il quale può essere pertanto autonomo in tutte fasi di realizzazione di una stampa serigrafica, senza dover sottostare a ritmi di lavorazione legati ai vincoli di coordinamento tra più soggetti.
In definitiva il procedimento di produzione di reticoli serigrafici secondo l’invenzione, se confrontato con i procedimenti noti, appare migliorativo rispetto ai principali criteri di comparazione: velocità, qualità del risultato, economicità, flessibilità e affidabilità del processo.
L'invenzione appena descritta si può prestare a numerose varianti, che possono soprattutto risultare legate alla evoluzione tecnologica, sia per quanto riguarda i materiali, e sia per quanto riguarda i controlli e la meccanica di precisione. Tali varianti possono offrire ulteriori vantaggi rispetto a quelli precedentemente citati, e possono essere apportate dall’uomo esperto del ramo senza per questo fuoriuscire dall'invenzione quale essa risulta dalla presente descrizione e dalle rivendicazioni qui allegate.
Oltre a ciò, ciascun elemento può essere sviluppato in diversi materiali, forma o dimensione; e l'invenzione stessa può essere realizzata in modo parziale così come molti dettagli descritti sono sostituibili da elementi tecnicamente equivalenti.
In particolare, e come già precedentemente detto, le particolari tecnologie riguardanti l’impiego di specifici materiali non è parte caratterizzante della presente invenzione e pertanto, se nel futuro dovessero essere disponibili materiali più vantaggiosi di quelli indicati nelle implementazioni preferite, o se le attuali tecnologie attinenti al controllo numerico evolvessero verso migliori prestazioni o migliori rapporti qualità-prezzo, in modo da applicare in modo più efficiente i vari controlli richiesti, ulteriori miglioramenti potrebbero essere apportati nella realizzazione della presente invenzione senza per questo modificarne la natura inventiva ed i principi che l’hanno ispirata.
Infine, l'invenzione descritta si presta ad incorporare ed a supportare ulteriori accorgimenti volti a migliorare ancor più le prestazioni della tecnica descritta per la realizzazione di reticoli serigrafici sempre più economici robusti e capaci di produrre immagini serigrafiche di qualità sempre migliore: tali accorgimenti non trattati nella presente descrizione potranno essere descritti in ulteriori domande di brevetto associabili a questa invenzione.

Claims (6)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Reticolo per stampe serigrafiche caratterizzato dal fatto di essere costituito anche di un materiale per stampe 3D (120, 130), impermeabile ad almeno un inchiostro per stampe serigrafiche, che intride un reticolo (110) che funge da supporto permeabile a detto inchiostro per stampe serigrafiche; laddove detto materiale per stampe 3D (120, 130) assume la conformazione di uno strato, di spessore controllato, che rende detto reticolo (110), che funge da supporto, impermeabile in cui alcune zone e ne lascia permeabili delle altre.
  2. 2. Reticolo per stampe serigrafiche secondo la rivendicazione 1 in cui detto materiale per stampe 3D (120, 130) che intride detto reticolo di supporto (110) assume una forma che su almeno un tratto della sua superfice, che delimita almeno una zona impermeabile da una zona permeabile a detto inchiostro per stampe serigrafiche, contiene un segmento rettilineo perpendicolare alla superficie di stampa su cui detto reticolo per stampe serigrafiche viene posato quando è utilizzato per la realizzazione di una stampa serigrafica.
  3. 3. Reticolo per stampe serigrafiche secondo la rivendicazione 1 in cui detto reticolo di supporto (110) è realizzato con un tessuto a base di poliestere.
  4. 4. Metodo per realizzare un reticolo per stampe serigrafiche basato su un processo di stampa 3D, il metodo essendo caratterizzato dalle seguenti fasi: - apposizione di detto reticolo (110) che funge da supporto su di una superfice di appoggio (150), - deposito di un materiale per stampe 3D (120, 130), per mezzo di in cui una testina per stampe 3D (220), in modo da intridere detto reticolo (110) che funge da supporto permeabile a detto inchiostro per stampe serigrafiche solo in alcune zone, e non in altre.
  5. 5. Metodo per realizzare un reticolo per stampe serigrafiche secondo la rivendicazione 4, in cui detta testina per stampe 3D (220) è controllata da un’unità di controllo (250) che elabora i propri comandi a partire da una codifica informatica dell’immagine da stampare con tecnica serigrafica per mezzo di detto reticolo per stampe serigrafiche come in rivendicazione 1.
  6. 6. Metodo per realizzare un reticolo per stampe serigrafiche secondo la rivendicazione 4 in cui detta superficie di appoggio (150) è realizzata con un materiale a base di silicone.
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Citations (3)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
US5819653A (en) * 1996-10-22 1998-10-13 Mccue; Geoffrey A. Method for making a screen printing screen
EP0897796A1 (de) * 1997-08-18 1999-02-24 Schablonentechnik Kufstein Aktiengesellschaft Verfahren zur Herstellung einer Siebdruckschablone und hierfür geeignete Vorrichtung
WO2015144967A2 (es) * 2014-03-27 2015-10-01 Thick Imaging, S.L.U. Máscara para impresión y operación digital, y procedimientos de operación e impresión en un sustrato a partir de esta máscara

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