ITUB20155935A1 - Metodo e apparato di realizzazione di un prodotto postale certificato e prodotto postale certificato cosi' ottenuto - Google Patents

Metodo e apparato di realizzazione di un prodotto postale certificato e prodotto postale certificato cosi' ottenuto Download PDF

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ITUB20155935A1
ITUB20155935A1 ITUB2015A005935A ITUB20155935A ITUB20155935A1 IT UB20155935 A1 ITUB20155935 A1 IT UB20155935A1 IT UB2015A005935 A ITUB2015A005935 A IT UB2015A005935A IT UB20155935 A ITUB20155935 A IT UB20155935A IT UB20155935 A1 ITUB20155935 A1 IT UB20155935A1
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IT
Italy
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sheets
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postal product
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Application number
ITUB2015A005935A
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Sergio Stefanoni
Original Assignee
Evolo Web S R L
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    • G06COMPUTING; CALCULATING OR COUNTING
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Description

"METODO E APPARATO DI REALIZZAZIONE DI UN PRODOTTO POSTALE CERTIFICATO E PRODOTTO POSTALE CERTIFICATO COSI’ OTTENUTO"
CAMPO DI APPLICAZIONE
Il presente trovato si riferisce ad un metodo e ad un apparato per la realizzazione di un prodotto postale certificato, ad esempio una lettera raccomandata, una missiva o simili, e ad un prodotto postale certificato così ottenuto.
STATO DELLA TECNICA
Come è noto esistono determinate tipologie di prodotti postali, ad esempio la posta raccomandata, che vengono utilizzati nel caso in cui il mittente desidera che il contenuto di una determinata lettera, missiva o simile arrivi con certezza al destinatario. La spedizione di posta raccomandata è quindi generalmente usata per invio di documenti in quanto il destinatario è soggetto ad essere identificato con certezza o a delegare con firma un incaricato alla ricezione.
La posta raccomandata è normalmente rappresentata dalla cosiddetta lettera raccomandata che comprende tipicamente un busta nella quale sono inseriti uno o più fogli, che sostanzialmente costituiscono l’oggetto della spedizione.
Il servizio di raccomandazione consiste nell’invio di una missiva “a firma” dove viene certificata la consegna raccogliendo la firma del destinatario o di un suo delegato. Viene inoltre assegnata una numerazione univoca agli oggetti delle spedizioni e la stessa viene registrata ed archiviata a supporto dei processi di tracciatura ed al fine di ridurre al minimo i rischi di smarrimento o furto.
Anche se si utilizzano le suddette misure per garantire che la lettera raccomandata sia univoca e univocamente destinata ad un certo destinatario, attualmente, i servizi postali di distribuzione di tali lettere sul territorio sono carenti dal punto di vista della garanzia del contenuto della lettera raccomandata e della posta raccomandata in genere.
I servizi postali nazionali, infatti, non dispongono di un sistema che possa garantire in modo probatorio e con valore legale che il contenuto di una lettera raccomanda o comunque di una missiva risponda effettivamente a quanto dichiarato dal mittente.
I sistemi e le tecnologie disponibili infatti nell’ ambito dei servizi postali sono a supporto della tracciatura, della validazione di avvenuta consegna e della geo-localizzazione di tale evento, ma in nessuna misura danno una risposta alla validazione del contenuto.
Tale carenza può comportare gravi conseguenze, soprattutto nel caso si debba stabilire a posteriori il reale contenuto di una lettera raccomandata o di una missiva e si debba stabilire a chi fa carico l’onere della prova relativamente al contenuto di uno specifico prodotto postale raccomandato, quindi se tale onere è a carico del mittente o del destinatario.
Uno scopo del presente trovato è quindi quello di mettere a punto un metodo di realizzazione di un prodotto postale certificato, ad esempio una lettera raccomandata, una missiva o simili, il cui contenuto sia univocamente determinato, in modo che, tutti i soggetti, siano essi il mittente o il destinatario, possano dimostrare il contenuto di quanto inviato o ricevuto risolvendo immediatamente qualsiasi eventuale contenzioso in merito.
Un ulteriore scopo del presente trovato è mettere a punto un metodo di realizzazione di un prodotto postale certificato che sia di semplice e rapida utilizzazione e che consenta agli utenti finali di trasmettere e ricevere lettere raccomandate e missive in modo sicuro e con valore legale circa il loro reale contenuto.
Un ulteriore scopo del presente trovato è quello di realizzare un apparato di realizzazione di un prodotto postale certificato, che ponga in atto il suddetto metodo e che utilizzi dei dispositivi e dei sistemi particolarmente efficienti e veloci nella realizzazione del prodotto postale.
Un ulteriore scopo del presente trovato è quello di realizzare un prodotto postale mediante il quale, vantaggiosamente, sia possibile abbinare in modo sicuro ed univoco la certezza della consegna con anche la certezza del contenuto del prodotto postale, che può essere ad esempio una lettera raccomandata o una missiva.
Per ovviare agli inconvenienti della tecnica nota e per ottenere questi ed ulteriori scopi e vantaggi, la Richiedente ha studiato, sperimentato e realizzato il presente trovato.
Nella descrizione che seguirà, si farà particolare riferimento, a titolo esemplificativo e non limitativo, ad un prodotto postale comprendente una busta nella quale viene inserito un foglio o una pluralità di fogli, il quale sostanzialmente costituisce o i quali sostanzialmente costituiscono la documentazione che un mittente intende recapitare in modo sicuro e certificato ad un destinatario.
ESPOSIZIONE DEL TROVATO
Il presente trovato è espresso e caratterizzato nelle rivendicazioni indipendenti. Le rivendicazioni dipendenti espongono altre caratteristiche del presente trovato o varianti dell’ idea di soluzione principale.
In accordo con i suddetti scopi, un metodo di realizzazione di un prodotto postale certificato, secondo il trovato, è caratterizzato dalle seguenti fasi:
- generazione da parte di un mittente di una documentazione da recapitare ad un destinatario e comprendente uno o più fogli;
- invio di tale documentazione via files ad un’unità centrale di elaborazione dati ;
- assegnazione di un primo codice univoco (o codice padre) contenente al minimo il numero di raccomandata , da parte di tale unità centrale di elaborazione dati alla documentazione inviata dal mittente;
- assegnazione e applicazione su ogni foglio della documentazione inviata dal mittente di un secondo codice (o codice figlio) di identificazione di ogni singolo foglio;
- imbustamento dei fogli con a bordo stampato tale codice padre in adeguato formato (ad esempio Data Matrix) e tale secondo codice, o secondi codici se si tratta di più fogli, generando cosi un prodotto postale chiuso e certificato;
- verifica del contenuto del prodotto postale chiuso e certificato mediante lettura di tutti i secondi codici di identificazione (o codici figli).
Preferibilmente, su ciascun foglio della documentazione viene stampato il primo codice univoco (codice padre) in adeguato formato (ad esempio Data Matrix).
Secondo un ulteriore aspetto del trovato, ciascun secondo codice è contenuto in una relativa etichetta di tipo RFId (Radio Frequency Identification) applicata su ogni singolo foglio.
Preferibilmente, tale etichetta di contenimento di tale secondo codice viene applicata in posizioni sfalsate da un foglio all’altro, in modo che tali etichette possano essere lette agevolmente da un opportuno lettore di prossimità anche a busta chiusa.
Secondo un’ulteriore caratteristica del trovato, il presente metodo comprende una fase di distribuzione del prodotto postale al destinatario, nella quale avviene la lettura e la verifica del prodotto postale da parte di un opportuno dispositivo di lettura, in possesso dell’operatore che effettua il recapito. Nel dispositivo di lettura saranno contenuti i dati dei prodotti postali da consegnare.
Tale dispositivo di lettura può generare un avviso di avvenuta consegna del prodotto postale e inviarlo all’unità centrale di elaborazione dati. L’unità centrale di elaborazione dati può avvisare a sua volta il mittente dell’avvenuta consegna, mediante messaggio di posta elettronica o altro. Può essere anche previsto che il mittente sia in possesso di credenziali di accesso a tale unità centrale di elaborazione dati.
Un ulteriore oggetto del trovato è un apparato di realizzazione di un prodotto postale certificato, caratterizzato dal fatto che comprende: un’unità centrale di elaborazione dati configurata per ricevere dal mittente la documentazione via files da inviare ad un destinatario e comprendente uno o più fogli e per generare un primo codice univoco di identificazione ( o codice padre) della documentazione; una prima unità di creazione di fogli etichettati configurata per applicare su ciascun foglio di tale documentazione inviata dal mittente un’etichetta alla quale è associato un secondo codice di identificazione di ciascun foglio (o codice figlio); un’unità imbustatrice configurata per inserire i fogli della documentazione in una busta e sigillare la busta; ed un’unità di verifica del prodotto postale generato.
Secondo un ulteriore aspetto del trovato, l’unità di creazione di fogli etichettati comprende: un gruppo di scansione per la lettura di almeno il primo codice univoco dei fogli in ingresso all’ unità; un dispositivo dispensatore di tale etichetta RF1D da applicare su ciascun foglio; un sistema di scrittura di ciascuna etichetta da applicare su ciascun foglio; ed un gruppo di applicazione di ogni singola etichetta su ogni relativo foglio.
Secondo un ulteriore aspetto del trovato, l’unità di verifica del prodotto postale comprende almeno un gruppo di radio-scansione configurato per rilevare i dati di ogni etichetta applicata su ogni foglio precedentemente imbustato mediante tale unità imbustatrice.
Un ulteriore oggetto del presente trovato è un prodotto postale certificato, caratterizzato dal fatto che comprende almeno una busta nella quale è inserito almeno un foglio o una pluralità di fogli, tale prodotto postale è identificato nel complesso da un primo codice univoco (o codice padre) e tale foglio o tale pluralità di fogli sono identificati ciascuno da un relativo secondo codice di identificazione (o codice figlio).
ILLUSTRAZIONE DEI DISEGNI
Queste ed altre caratteristiche del presente trovato appariranno chiare dalla seguente descrizione di forme di realizzazione, fomite a titolo esemplificativo, non limitativo, con riferimento agli annessi disegni in cui:
- la fig. 1 è un primo schema a blocchi che illustra il presente metodo e apparato di realizzazione di un prodotto postale sicuro e certificato, in particolare una missiva o lettera raccomandata;
- la fig. 2 è un secondo schema a blocchi che illustra apparato di realizzazione del prodotto postale sicuro e certificato ed in particolare le unità di creazione di fogli etichettati e di verifica del prodotto postale; e - la fig. 3 illustra schematicamente un prodotto postale sicuro e certificato secondo il presente trovato.
DESCRIZIONE DI FORME DI REALIZZAZIONE
Nella fig. 1 dei disegni allegati è illustrato schematicamente un apparato 10 di realizzazione di un prodotto postale 20 certificato e sicuro, fig. 3, vale a dire un prodotto nel quale vi sia certezza e garanzia per quanto riguarda il suo contenuto interno.
In una prima fase del presente metodo di realizzazione, un mittente genera, ad esempio da un dispositivo 11 di elaborazione dati, quale un personal computer, un tablet, uno smartphone o simili, uno o più files contenenti uno o più fogli che intende spedire ad un determinato destinatario. Tali files verranno generati preferibilmente mediante un programma che ne impedisca una successiva alterazione, ad esempio tali files ed i fogli ad essi associati potranno essere creati secondo il noto formato PDF (Portable Document Format).
Tali files vengono trasmessi dall’utilizzatore ad un’unità centrale di elaborazione dati 12 del presente apparato, mediante una qualunque connessione alla rete internet e preferibilmente mediante Posta Elettronica Certificata PEC. Tale unità centrale di elaborazione dati 12 funge sostanzialmente da server e ad essa può essere collegato un database 30 di archiviazione e gestione dati, fig. 2.
Si può prevedere che il mittente utilizzatore possa ottenere delle credenziali di accesso a tale unità centrale di elaborazione dati 12 e che possa caricare egli stesso il file o i files contenenti i fogli e/ documenti da spedire ad un determinato destinatario.
Supponiamo che ciò che tale mittente vuole spedire al destinatario, sia una documentazione formata da tre fogli 13 A, 13B, 13C, fig. 3, che potranno essere contenuti all’ interno di un file PDF. Chiaramente la documentazione che il mittente desidera spedire può essere composta da un qualsivoglia numero di fogli o pagine o anche una singola pagina o foglio.
L’unità centrale di elaborazione dati 12 genera un primo codice univoco CI mediante il quale viene univocamente determinato ciò che ha inviato Γ utilizzatore.
Tale primo codice univoco CI (o codice padre) potrà essere stampato in adeguato formato sotto forma di codice stampato 19, si veda fig. 3, su ogni foglio 13A, 13B e 13C ed eventualmente anche sulla busta 14 che conterrà tali fogli 13 A, 13B e 13C. Tale codice stampato 19 potrà essere ad esempio un codice a barre 2D di tipo Data Matrix.
Tale codice stampato 19, oltre al primo codice univoco CI (o codice padre) generato dall’unità centrale di elaborazione dati 12, conterrà preferibilmente il numero della pagina sulla quale è stampata e il numero di pagine che compongono l’interno documento o file, nell’esempio precedente tre pagine.
Successivamente a questa fase di assegnazione di un primo codice univoco CI (o codice padre) che, preferibilmente, viene stampato sotto forma di codice a barre 2D di tipo Data Matrix su ogni foglio 13A, 13B, 13C e/o sulla busta 14 del prodotto postale, si prevede una fase di applicazione su ogni singolo foglio 13 A, 13B, 13C di un secondo codice C2A, C2B, C2C (o codice figlio) di identificazione di ogni singolo foglio.
Tale secondo codice C2A, C2B, C2C può essere applicato in forma di etichetta 15A, 15B e 15C, che identifica appunto il singolo foglio 13 A, 13B, 13C. L’ etichetta 15 A, 15B e 15C è preferibilmente di tipo RFId, riconoscibile mediante un opportuno dispositivo lettore di secondo codice C2A, C2B, C2C.
Tale etichetta 15 A, 15B e 15C viene applicata su ogni singolo foglio 13 A, 13B, 13C mediante un’unità 16 di creazione di fogli etichettati. Grazie alla presenza del codice stampato 19, cioè il codice a barre, nella successiva fase di applicazione e radioscrittura dell’ etichetta 15A, 15B e 15C su ogni foglio 13A, 13B, 13C, è possibile effettuare un’associazione puntuale di tale etichetta 15A, 15B e 15C al foglio e, successivamente, alla busta 14 del prodotto postale 20.
A valle dell’unità 16 di creazione di fogli etichettati, che verrà descritta in seguito più in dettaglio, è prevista un’unità imbustatrice 17, di per sè nota, mediante la quale i fogli 13A, 13B, 13C provvisti di codice stampato 19 e di etichetta 15A, 15B e 15C vengono inseriti all’interno della busta 14, che può essere eventualmente provvista di finestrella. Tale busta 14 verrà sigillata dall’unità imbustatrice 17 (anch’essa provvista di lettore 2 D code) e con i fogli 13A, 13B, 13C contenuti al suo interno formerà sostanzialmente il prodotto postale 20 certificato.
I prodotti postali 20 creati da detta unità imbustatrice 17 passano quindi ad una successiva unità 18 di verifica, nella quale verranno verificati i contenuti delle varie buste 14 dei prodotti postali 20 generati, come verrà descritto in seguito più nel dettaglio.
1 prodotti postali 20, ad esempio delle lettere o missive raccomandate, che hanno superato la verifica da parte dell’unità 18 possono essere trasferite ad un servizio territoriale di distribuzione postale, ad esempio la rete postale pubblica, che si occuperà della consegna del prodotto postale 20.
L’operatore che si occupa della distribuzione dei prodotti postali 20 certificati sarà provvisto di un dispositivo 21 di riconoscimento dei prodotti postali, dotato di almeno un sensore 22 in grado di riconoscere e leggere i dati contenuti nelle etichette 15A, 15B e 15C, ad esempio un sensore NFC (Near Field Communication). Tale dispositivo 21 può essere anche un normale smartphone, tablet o simili.
Nell’unità 16 di creazione di fogli etichettati è previsto un primo gruppo sfogliatore 23, di per sè noto, ad esempio un gruppo sfogliatore per macchine da stampa, configurato per sfogliare uno per uno i fogli in ingresso all’unità 16, tali fogli infatti saranno generalmente impilati e quindi tale gruppo sfogliatore 23 ha il compito di prelevarli uno per uno dalla pila nella quale sono posizionati. Tali fogli sono già stampati con le comunicazioni e/o i dati che devono contenere e sono provvisti del codice stampato 19 che riporta il primo codice univoco CI (codice padre) di identificazione di una determinata documentazione.
Successivamente è previsto un gruppo 24 di scansione, mediante il quale è possibile effettuare una lettura del codice stampato 19 presente su ogni foglio introdotto e sfogliato e quindi del primo codice univoco CI (codice padre).
A valle del gruppo 24 di scansione è previsto un dispositivo dispensatore 25 di etichette, o spellico latore, di per sé noto, ad esempio delle etichette 15 A, 15B, 15C di tipo RFId. Successivamente a tale gruppo 24 è previsto un sistema 26 di scrittura e lettura di tali etichette 15 A, 15B, 15C di tipo RFId, cosi da inserire e verificare i secondi codici C2A, C2B, C2C (codici figli). Anche in questo caso sono noti in commercio dispositivi dispensatori di etichette formati ad esempio da rulli di supporto di bobine di nastro nel quale sono poste in sequenza una serie di etichette.
Dopo il dispositivo dispensatore 25 ed il sistema 26 di scrittura e lettura di etichette, Γ unità 16 prevede un gruppo 27 di applicazione di ogni singola etichetta 15A, 15B, 15C di tipo RFId su ogni singolo foglio 13A, 13B, 13C, come verrà descritto successivamente in un esempio di logica di funzionamento dell’unità 16. Tale gruppo 27 di applicazione di ogni singola etichetta può essere integrato e/o associato col dispositivo dispensatore 25.
A valle del gruppo 27 di applicazione di etichette sui fogli 13 A, 13B, 13C è previsto un gruppo impilatore 28, avente sostanzialmente il compito di formare delle pile di fogli 13A, 13B, 13C provvisti ciascuno del relativo codice stampato 19 e delle etichette 15A, 15B, 15C e pronti per la successiva unità imbustatrice 17.
Tutti gli elementi fin qui descritti dell’ unità 16 di creazione di fogli etichettati sono gestiti da un elaboratore 29, il cui compito è quello di controllare e supervisionare il sistema oltre che di trasferire tutti i dati raccolti dalle varie unità, moduli o gruppi 23-28 verso il database 30 di raccolta di dati, che può essere installato sull’unità centrale di elaborazione dati 12.
Tale elaboratore 29 sarà preferibilmente associato ad un opportuno controllore a logica programmabile o PLC.
Secondo un esempio di logica di funzionamento dell’unità 16 di creazione di fogli etichettati, l’operatore introduce nell’unità 16 una pila di fogli riportanti già il codice stampato 19, si veda ad esempio il foglio 13 in fig. 3.
L’unità 16 sarà provvista di un tasto di avvio mediante il quale l’operatore avvia il processo automatico di creazione di fogli 13 A, 13B e 13C etichettati con le etichette 15A, 15B e 15C.
Il gruppo sfogliatore 23 preleva un foglio 13 della pila e preferibilmente sempre il primo in alto su detta pila.
Tale foglio 13 viene trasferito, mediante rulli o altro, verso il gruppo 24 di scansione e a questo punto il PLC dell’ elaboratore 29 abilita la lettura del codice stampato 19 del foglio 13, cioè il codice a barre 2D, attraverso tale gruppo 24 di scansione. Una volta che il primo codice univoco CI (codice padre) del stampato 19 è stato letto, viene inviato dal gruppo 24 di scansione all’elaboratore 29, ad esempio attraverso una normale rete Ethernet.
Il PLC a questo punto comanda l’attivazione del dispositivo dispensatore 25, il quale espelle un’etichetta, ad esempio un’etichetta 15A, 15B, o 15C con a bordo un relativo secondo codice C2A, C2B e C2C, e la pone su un tampone di applicazione di etichette, di per sé noto, del gruppo 27 di applicazione delle etichette, che, come detto, potrà essere integrato nel dispositivo dispensatore 25.
L’elaboratore 29 di supervisione programma il secondo codice C2A, C2B e C2C sull’etichetta 15A, I5B, o 15C e lo abbina al codice univoco letto sul codice stampato 19 del foglio 13, e quindi memorizza i dati sul database 30.
A questo punto il tampone del gruppo 27 di applicazione di etichette viene posizionato in un punto preciso del foglio 13: in fig. 3 è illustrato il foglio 13 nel quale, in tratteggio, sono indicate alcune possibili posizioni A, B, C, D ed E di applicazione delTetichetta 15A, 15B o 15C, preferibilmente di tipo RFld.
In figura sono illustrate a titolo esemplificativo cinque possibili posizioni di applicazione dell’etichetta 15A, 15B o 15C in corrispondenza del bordo lato minore 31 del foglio 13, ma, naturalmente, tali posizioni potrebbero essere in numero ed ubicazione differenti.
Il gruppo 27 di applicazione delle etichette comprenderà un qualsiasi idoneo mezzo atto a consentirgli una traslazione lungo il lato minore 31 del foglio 13 in modo da applicare un’etichetta 15A, 15B o 15C di tipo RFld nella posizione desiderata.
In alternativa è possibile prevedere che il gruppo 27 di applicazione delle etichette sia fermo e che venga traslato trasversalmente il foglio 13, in modo da applicare le etichette ad esempio nelle posizioni A, B, C, D o E.
Tali etichette 15A, 15B o 15C potranno essere applicate nelle posizioni A, B, C, D o E mediante del materiale adesivo particolarmente tenace, in modo da evitarne l’asportazione dolosa, ed eventualmente potranno essere dotate di bordi pretagliati.
La possibilità di applicare le etichette 15A, 15B o 15C in posizioni diverse consente di poter sovrapporre più fogli di uno stesso documento, evitando che tale sovrapposizione determini anche la sovrapposizione di tali etichette 15A, 15B o 15C, si veda ad esempio il caso esemplificativo dei tre fogli 13A, 13B e 13C: vantaggiosamente, l’etichetta 15A è applicata nella posizione A del primo foglio 13 A; l’etichetta 15B è applicata nella posizione B del secondo foglio 13B, sfalsata rispetto alla posizione A; e l’etichetta 15C è applicata nella posizione C del terzo foglio 13C, sfalsata rispetto alle posizioni A e B.
Come si può intuire, quando tali fogli 13A, 13B e 13C sono posti l’uno sull’altro, mediante il gruppo impilatore 28, le etichette 15A, 15B o 15C si troveranno quindi vantaggiosamente in posizioni sfalsate.
Per una successiva comodità di lettura è comunque preferibile che dette etichette siano posizionate, come nell’esempio illustrato, in prossimità del bordo di uno stesso lato dei fogli 13 A, 13B o 13C, in questo caso ad esempio il lato minore 31.
In fig. 3 è illustrato il prodotto postale 20 nel quale in tratteggio è indicato il primo dei fogli 13 A, 13B o 13C, in questo caso opportunamente piegati, quindi in questo caso il foglio 13C. Gli altri fogli 13B e 13A saranno disposti sotto al primo foglio 13C. Come si può osservare, le tre etichette 15A, 15B o 15C sono posizionate in posizioni sfalsate l’una rispetto all’altra, quindi facilmente leggibili mediante il dispositivo 2 1 dall’esterno della busta 14.
Il gruppo impilatore 28 quindi forma una pila di fogli con a bordo il codice stampato 19 e le etichette 15A, 15B e 15C e li pone in un contenitore per i successivo processo di imbustamento.
L’unità imbustatrice 17 sarà provvista di mezzi, di per sè noti, di eventuale piegatura dei fogli e di inserimento degli stessi all’interno delle buste, in questo caso, nell’esempio mostrato, i tre fogli 13A, 13B e 13C con relative etichette 15 A, 15B e 15C e codice stampato 19 verranno piegati opportunamente e sistemati all’interno della busta 14, che verrà quindi chiusa e sigillata.
in tale modo, in sostanza, si ottiene una pila di prodotti postali 20 certificati, ad esempio una pila di missive o lettere raccomandate chiuse e sigillate.
A valle dell’unità imbustatrice 17 è prevista l’unità 18 di verifica del prodotto postale 20 creato.
Tale unità 18 di verifica comprende un gruppo sfogliatore 32 ed un gruppo 33 di scansione per la lettura delle etichette 15A, 15B e 15C contenute in ciascun foglio di ciascuna delle buste dei prodotti postali 20. Tale unità 18 di verifica comprende un elaboratore 34 associato ad un controllore a logica programmabile PLC di gestione di tale gruppo sfogliatore 32 e di tale gruppo 33 di scansione. L’elaboratore 34 può prelevare i dati precedentemente memorizzati nel database 30 dall’unità 16 di creazione di fogli etichettati e/o dall’unità centrale di elaborazione dati 12.
Secondo un esempio di logica di funzionamento dell’unità 18 di verifica dei prodotti postali 20, supponiamo delle lettere raccomandate, l’operatore introduce nell’unità 18 le lettere raccomandate complete e chiuse.
Anche in questo caso, l’unità 18 di verifica sarà provvista di un tasto di avvio del processo automatico, mediante il quale, per prima cosa, viene avviato il gruppo sfogliatore 32 che sfoglia una prima lettera raccomandata dalla pila. Tale lettera raccomandata viene portata, mediante rulli o altri idonei mezzi di traslazione, verso il gruppo 33 di scansione per la lettura e la verifica delle etichette RFld, ad esempio le etichete 15 A, 15B e 15C dei relativi fogli 13 A, 13B e 13C contenuti nella busta 14.
L’elaboratore 34 di supervisione riceve i dati dal gruppo 33 di scansione e controlla la presenza dei codici rilevati dalle etichete 15 A, 15B e 15C nel database 30.
Se airintemo della busta 14 della letera raccomandata sono presenti tuti i fogli 13A, 13B, e 13C con tutte le etichette 15 A, 15B e 15C memorizzate precedentemente nel database 30 durante la loro applicazione avvenuta nella prima unità 16, allora la verifica ha avuto esito positivo e quindi la lettera raccomandata passa ad un contenitore 35 di raccolta ed impilamento o accatastamento finale dei prodotti postali 20 verificati.
Se la verifica ha avuto invece esito negativo, la letera raccomandata viene trasferita verso un altro contenitore 36 dove vengono raccolti i prodotti postali che non hanno superato la verifica.
E’ evidente che il presente prodoto postale 20, formato ad esempio da una busta 14 con alfintemo uno o più fogli 13A, 13B e 13C univocamente determinati e verificati, consente di stabilire con certezza che il contenuto della busta 14 è effettivamente quello che il mitente desidera recapitare al destinatario.
11 presente apparato permete quindi di assegnare, vantaggiosamente, un primo codice univoco CI (codice padre), con eventuale codice stampatol9, ad esempio in forma di codice a barre 2D, di determinazione univoca del contenuto di un determinato file o documento nella sua totalità, infatti tale prima codice univoco CI (codice padre) è assegnato a tutti gli elementi che compongono il documento, quindi è lo stesso per tutti i fogli di un documento.
Inoltre, vantaggiosamente, viene generato un secondo codice C2A, C2B, C2C (codice figlio) associato ad un’etichetta 15A, 15B e 15C, preferibilmente di tipo RFld, che possa essere letta anche a busta chiusa da un qualsiasi lettore opportuno, di un qualunque tipo in commercio, ad esempio un lettore di tipo NFC, di cui possono essere dotati anche ì normali smartphone, tablet o simili.
Vantaggiosamente, inoltre, tali etichette 15A, 15B e 15C sono applicate sui fogli in posizioni sfalsate da un foglio all’altro, in modo che, a busta chiusa e con i fogli impilati ed eventualmente piegati l’uno sull’altro, il lettore in possesso dell’operatore che effettua la consegna, possa facilmente stabilire e verificare il codice di ciascun foglio contenuto, mediante il dispositivo 21, senza possibilità di errore.
Vantaggiosamente, potrà inoltre essere previsto che l’operatore incaricato della consegna del prodotto postale 20 al destinatario possa, mediante il dispositivo 21 di lettura, inviare una ricevuta di avvenuta consegna, anche in automatico, verso l’unità centrale di elaborazione dati 12. Tale ricevuta di avvenuta consegna sarà prontamente comunicata al mittente ed il mittente stesso potrà eventualmente verificarla accedendo all’unità centrale di elaborazione dati 12 mediante relative credenziali. È chiaro che al metodo, all’apparato e al prodotto postale fin qui descritti possono essere apportate modifiche e/o aggiunte di parti, senza per questo uscire dall’ambito del presente trovato.
E anche chiaro che, sebbene il presente trovato sia stato descritto con riferimento ad alcuni esempi specifici, una persona esperta del ramo potrà senz’altro realizzare molte altre forme equivalenti di metodo, apparato e prodotto postale aventi le caratteristiche espresse nelle rivendicazioni e quindi tutte rientranti nell’ambito di protezione da esse definito.

Claims (11)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Metodo di realizzazione di un prodotto postale (20) certificato, caratterizzato dalle seguenti fasi: - generazione da parte di un mittente di una documentazione da recapitare ad un destinatario e comprendente uno o più fogli (13A, 13B, 13C); - invio di detta documentazione, mediante files, ad un’unità centrale dì elaborazione dati (12); - assegnazione di un primo codice univoco (Cl) da parte di detta unità centrale di elaborazione dati (12) alla documentazione inviata dal mittente; - assegnazione e applicazione su ogni foglio ( 13 A, 13B, 13C) della documentazione inviata dal mittente di un secondo codice (C2A, C2B, C2C) di identificazione di ogni singolo foglio (13 A, 13B, 13C); - imbustamento dei fogli (13A, 13B, 13C) con a bordo detto primo codice univoco (Cl) e detto secondo codice (C2A, C2B, C2C) generando così un prodotto postale (20) chiuso e certificato; - verifica del contenuto del prodotto postale (20) chiuso e certificato mediante lettura di detto secondo codice (C2A, C2B, C2C) di identificazione.
  2. 2. Metodo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che su ciascun foglio (13A, 13B, 13C) della documentazione viene stampato un codice (19) contenente detto primo codice univoco (Cl) o codice padre.
  3. 3. Metodo secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che ciascun secondo codice (C2A, C2B, C2C) è contenuto in una relativa etichetta (15A, 15B, 15C) di tipo RFId applicata su ogni singolo foglio (1 3 A, 13B, 13C).
  4. 4. Metodo secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che detta etichetta (15A, 15B, 15C) di contenimento del secondo codice (C2A, C2B, C2C) viene applicata in posizioni sfalsate da un foglio (13A, 13B, 13C) all’altro.
  5. 5. Metodo secondo una qualsivoglia delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che comprende una fase di distribuzione del prodotto postale (20) al destinatario nella quale avviene la lettura e la verifica del prodotto postale (20) da parte di un opportuno dispositivo (2 1 ) di lettura.
  6. 6. Metodo secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che detto dispositivo (21) di lettura genera un avviso di avvenuta consegna del prodotto postale (20) e lo invia all’unità centrale di elaborazione dati (12).
  7. 7. Apparato (10) di realizzazione di un prodotto postale (20) certificato, caratterizzato dal fatto che comprende: un’unità centrale di elaborazione dati (12) configurata per ricevere dal mittente via files la documentazione da inviare ad un destinatario e comprendente uno o più fogli (13A, 13B, 13C) e per generare un primo codice univoco (Cl) di identificazione della documentazione; una prima unità (16) di creazione di fogli etichettati configurata per applicare su ciascun foglio (13A, 13B, 13C) di detta documentazione inviata dal mittente un’etichetta (15A, 15B, 15C) alla quale è associato un secondo codice (C2A, C2B, C2C) di identificazione di ciascun foglio (13A, 13B, 13C); un’unità imbustatrice (17) configurata per inserire i fogli (13 A, 13B, 13C) della documentazione in una busta (14) e sigillare la busta (14); ed un’unità (18) di verifica del prodotto postale generato.
  8. 8. Apparato secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che detta unità (16) di creazione di fogli etichettati comprende: un gruppo (24) di scansione per la lettura di almeno il primo codice univoco (Cl) dei fogli (13 A, 13B, 13C) in ingresso all’unità; un dispositivo dispensatore (25) di detta etichetta (15A, 15B, 15C) da applicare su ciascun foglio (13A, 13B, 13C); un sistema (26) di radio-scrittura di ciascuna etichetta (15A, 15B, 15C) da applicare su ciascun foglio (13A, 13B, 13C); ed un gruppo (27) di applicazione di ogni singola etichetta (15A, 15B, 15C) su ogni relativo foglio (13A, 13B, 13C).
  9. 9. Apparato secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che -detta unità (18) di verifica del prodotto postale (20) comprende almeno un gruppo (33) di scansione configurato per rilevare i dati di ogni etichetta (15A, 15B, 15C) applicata su ogni foglio (13 A, 13B, 13C) precedentemente imbustato mediante detta unità imbustatrice (17).
  10. 10. Prodotto postale (20), caratterizzato dal fatto che comprende almeno una busta (14) nella quale è inserito almeno un foglio o una pluralità di fogli (13A, 13B, 13C), detto prodotto postale (20) essendo identificato nel complesso da un primo codice univoco (Cl) e detto foglio o detta pluralità di fogli (13A, 13B, 13C) essendo identificati ciascuno da un relativo secondo codice (C2A, C2B, C2C) di identificazione.
  11. 11. Prodotto postale secondo la rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto che, nel caso comprenda una pluralità di fogli (13A, 13B, 13C), detti secondi codici (C2A, C2B, C2C) di identificazione sono applicati sui relativi fogli (13A, 13B, 13C) in posizioni sfalsate in modo da poter essere letti singolarmente anche quando i fogli (13A, 13B, 13C) sono disposti uno sulFaltro ed eventualmente piegati aH’intemo della busta (14).
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