ITUB20155872A1 - Dispositivo ortopedico di protrazione dell?arco mascellare - Google Patents
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Description
DISPOSITIVO ORTOPEDICO DI PROTRAZIONE DELL'ARCO
MASCELLARE
Il presente trovato concerne dispositivo ortopedico di protrazione dell'arco mascellare.
In particolare, la presente invenzione si riferisce ad un dispositivo atto ad esercitare una trazione postero anteriore sull'arco dentale superiore.
Oggigiorno sono noti due dispositivi atti ad esercitare tale trazione. Un primo di questi è denominato "maschera di Delaire", il secondo è denominato "maschera di Petit".
La maschera di Delaire consiste in un dispositivo che comprende due appoggi, uno frontale, conformato per insistere sulla fronte del paziente ed il secondo mentoniero, conformato per insistere sul mento del paziente,
Tale dispositivo comprende due sostegni, ciascuno dei quali che congiunge gli appoggi frontale e mentoniero così che, quando la maschera è indossata, se si osserva frontalmente il paziente, i supporti sono disposti ai lati esterni del viso del paziente.
Ai supporti è fissato un elemento trasversale che li congiunge a ponte.
Questo elemento trasversale è normalmente regolabile nella sua posizione lungo i sostegni.
La maschera di Delaire comprende anche un organo di ancoraggio, fissabile all'arco dentale da trattare, e elastici fissabili all'organo di ancoraggio in due posizioni simmetriche, generalmente corrispondenti ad una posizione intermedia tra il canino e l'incisivo laterale del paziente, ed all'elemento trasversale in due posizioni corrispondentemente simmetriche.
Gli elastici sono scelti e commisurati ad esercitare una predefinita forza di trazione sull'arco dentale, generalmente pari a 450 grf ciascuno, in due posizioni regolabili non necessariamente simmetriche.
La maschera di Petit differisce dalla maschera di Delaire per il fatto di non avere due sostegni, laterali, ma un singolo sostegno centrale che, quando la maschera è in uso, passa sopra al naso del paziente, congiungendo il supporto mentoniero al supporto frontale, che sono ciascuno posto al centro del mento e della fronte rispettivamente.
In entrambe le maschere descritte, i sostegni e l'elemento trasversale sono rigidi per consentire di ottenere la forza di trazione descritta mediante la scelta di elastici di caratteristiche adatte in funzione delle esigenze contingenti di trattamento. Un inconveniente di tali dispositivi noti è quello che la forza di trazione esercitata dagli elastici sull'arco dentale da trattare è bilanciata da una reazione vincolare esercitata anche dal supporto mentoniero.
Questo, in uso, esercita quindi una spinta anteroposteriore sulla mandibola del paziente che si scarica sull'articolazione temporo-mandibolare, stressandola e, nei casi con instabilità del disco articolare, come spesso si ha nei soggetti con elevata lassità legamentosa, causando incoordinazione condilo-discale con scivolamento del condilo mandibolare in posizione più arretrata.
In altre parole, l'auspicato effetto di deformazione dell'arco dentale superiore viene parzialmente vanificato da un indesiderato e dannoso arretramento della mandibola, per perdita del corretto assetto dell'articolazione temporo-mandibolare.
Un altro tipo di maschera tradizionale, che è sprovvista di un appoggio mentoniero, è la maschera di Baptiste che scarica la forza di reazione sui molari inferiori sottoponendoli ad una spinta intensa potenzialmente dannosa.
Tale maschera non ha avuto diffusione perché limita il paziente nel parlare e nell' aprire la bocca.
Un ulteriore tipo di maschera nota è la Maschera Di Grummos, che è una variante della maschera di Delaire ove l'appoggio mentoniero è sostituito da un appoggio zigomatico. Tale struttura è scarsamente utilizzata in quanto esercita contemporaneamente sullo stesso osso due forze di direzione opposta: una forza anteroposteriore sulla parte superiore dell'osso mascellare, che nei soggetti con tale osso ipo-sviluppato ha un profilo concavo a livello della zona zigomatico-nasale, mentre nella parte inferiore dell'osso mascellare esercita una forza postero-anteriore.
Il problema alla base della presente invenzione è quindi quello di evitare i detti effetti dannosi sull'articolazione mandibolare nel caso di trattamento con maschere ortodontiche.
Compito principale del presente trovato consiste nel realizzare un dispositivo ortopedico che ponga soluzione a tale problema risolvendo i lamentati inconvenienti dei dispositivo ortopedico sopra descritti.
Nell'ambito di tale compito è scopo del presente trovato proporre un dispositivo ortopedico di protrazione dell'arco mascellare che permetta di evitare di sollecitare la mandibola dell'utente.
Un altro scopo del presente trovato consiste nel realizzare dispositivo ortopedico di protrazione dell'arco mascellare che risulti più compatto e meno ingombrante delle maschere tradizionali sopra descritte, a parità di azione terapeutica svolta.
Ancora uno scopo del trovato consiste nel proporre un dispositivo ortopedico di protrazione dell'arco mascellare, che permetta di regolare la tensione esercitata, in uso, sull'arco dentale del paziente. Questo compito, nonché questi ed altri scopi che meglio appariranno nel seguito sono raggiunti da un dispositivo ortopedico secondo la rivendicazione 1 allegata.
Caratteristiche di dettaglio di un dispositivo ortopedico secondo il trovato sono riportate nelle corrispondenti rivendicazioni dipendenti.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato risulteranno maggiormente dalla descrizione di una forma di esecuzione preferita, ma non esclusiva di un dispositivo ortopedico secondo il trovato, illustrata a titolo indicativo e non limitativo nelle unite tavole di disegni, in cui:
- la figura 1 illustra uno schema di dispositivo ortopedico secondo la presente invenzione in alzato laterale applicato alla testa di un paziente
- la figura 2 illustra il dispositivo ortopedico di figura 1 schematizzato, in vista frontale;
- la figura 3 illustra una variante del dispositivo ortopedico delle figure 1 e 2, in vista prospettica;
- la figura 4 illustra un particolare schematizzato del dispositivo ortopedico di figura 3;
- la figura 5 illustra una variante del dispositivo ortopedico della figura 3, in vista prospettica. Con particolare riferimento alle figure citate, è globalmente indicato con 10 un dispositivo ortopedico di protrazione dell'arco mascellare, comprendente:
- un organo di ancoraggio 11 accoppiabile ad un arco dentale superiore di un paziente da trattare;
- elementi elastici 12a e 12b, fissabili a detto organo di ancoraggio 11 per esercitare una trazione su di esso,
Secondo la presente invenzione, il dispositivo ortopedico 10 presenta una particolare peculiarità nel fatto di comprendere:
un ancoraggio cranico 13 configurato per essere calzato e fissato sulla testa 100 del paziente;
mezzi di trazione 14 fissabili agli elementi elastici 12a e 12b ed all'ancoraggio cranico 13 e comprendenti mezzi elasticamente cedevoli 15.
I mezzi di trazione 14 sono configurati in modo che, quando il dispositivo ortopedico 10 è in uso, i mezzi elasticamente cedevoli 15 sono deformati elasticamente, rispetto ad una propria configurazione di riposo, ad esempio illustrata in tratteggio nella figura 1, per esercitare una sollecitazione di trazione sugli elementi elastici 12a e 12b;
L'ancoraggio cranico 13 è configurato per essere fissato alla testa 100 dell'utente in modo da mantenere la propria posizione su quest'ultima durante l'uso, bilanciando la forza che su di esso esercitano i mezzi di trazione 14 in reazione alla detta sollecitazione di trazione.
Preferibilmente, il dispositivo ortopedico 10 è configurato in modo che, quando è in uso, una forza di trazione è esercitata sull'arco dentale al quale è accoppiato l'organo di ancoraggio 11, ove tale forza di trazione deriva dalla deformazione elastica combinata degli elementi elastici 12a e 12b e dei mezzi elasticamente cedevoli 15.
In tal modo la forza di trazione non è ottenuta mediante i soli mezzi elastici, come nell'arte nota, ma dall'azione combinata di questi con i mezzi elasticamente cedevoli 15.
In tal modo è più semplice ed efficace la modulazione della forza di trazione.
L'ancoraggio cranico 13 vantaggiosamente comprende una porzione frontale 13a, atta ad appoggiare, in uso, sulla fronte del paziente,
I mezzi di trazione 14 vantaggiosamente hanno una parte fissata alla porzione frontale 13a dell'ancoraggio cranico 13 in modo da aggettare da questo frontalmente alla faccia del paziente quando il dispositivo ortopedico 10 è in uso, come ad esempio illustrato in figura 1, in tratteggio.
I mezzi di trazione 14 sono preferibilmente dotati di una porzione di aggancio 16 atta ad essere agganciata agli elementi elastici 12a e 12b.
mezzi elasticamente cedevoli 15 essendo conformati per deformarsi elasticamente ad assumere una configurazione operativa nella quale, quando il dispositivo ortopedico 10 è in uso, la porzione di aggancio 16 è in una posizione affacciata alla bocca del paziente, per agganciare gli elementi elastici 12a e 12b alla porzione di aggancio 16, come esemplificato in figura 1 in tratto continuo.
I mezzi di trazione 14 comprendono almeno un elemento filiforme che si estende tra la porzione frontale 13a e la porzione di aggancio 16 ed ha almeno una parte intermedia 14a che è elasticamente flessibile e definisce i mezzi elasticamente cedevoli 15.
In altre parole, con riferimento alla forma realizzativa delle figure 1 e 2, i mezzi di trazione sono composti da un filo o da un fascio o intreccio di fili, la cui parte intermedia 14a definisce i mezzi elasticamente cedevoli 15.
In generale, l'elemento filiforme è preferibilmente sagomato ad U così da avere due rami laterali congiunti da un tratto centrale.
I rami laterali sono elasticamente flessibili e il tratto centrale è sagomato per agganciarvi gli elementi elastici 12a e 12b oppure è attrezzato con mezzi per agganciarvi gli elementi elastici 12a e 12b.
I rami hanno preferibilmente un estremo libero fissato ad un elemento di supporto fissabile alla porzione frontale 13a dell'ancoraggio cranico 13.
In alternativa, l'elemento filiforme può essere sagomato come in figura 2, in modo da passare sopra al naso dell'utente e non lateralmente agli occhi.
L'elemento filiforme vantaggiosamente comprende un filo in lega a memoria di forma preferibilmente a base di titanio e/o molibdeno.
Le figure 3 e 4 illustrano una variante alla forma realizzativa sopra descritta per la quale si descrivono di seguito solo gli aspetti di differenziazione.
In questa, i mezzi di trazione 114 vantaggiosamente sono deformabili lungo una direzione operativa A sostanzialmente rettilinea tra una posizione di riposo ed almeno una posizione operativa, esemplificata in figura 4 in tratto continuo, nella quale i mezzi elasticamente cedevoli 115 sono deformati ed esercitano, lungo la direzione operativa A, una forza di richiamo che tende a riportare i mezzi di trazione 14 nella posizione di riposo, rappresentata in linea tratteggiata in figura 4.
I mezzi di trazione 14 vantaggiosamente comprendono due organi telescopici l6 nei quali agiscono i mezzi elasticamente cedevoli 115 per estenderli.
Gli organi telescopici 116 sono vantaggiosamente disposti su lati opposti dell'ancoraggio cranico 13 in modo tale che, quando il dispositivo ortopedico 10 è in uso, gli organi telescopici 116 sono posizionati ciascuno su un lato della testa 100 dell'utente e sporgono anteriormente alla faccia dell'utente con una propria estremità anteriore 116a, avendo un'estremità posteriore 116b fissata all'ancoraggio cranico 13.
Un elemento trasversale 117 è preferibilmente connesso ad entrambe le estremità anteriori 116a degli organi telescopici 116 e agli elementi elastici 12a e 12b. Quando il dispositivo ortopedico 10 è in uso, gli organi telescopici 116 sono contratti in contrasto con una forza elastica esercitata dagli mezzi elasticamente cedevoli 15, che preferibilmente comprendono o consistono in molle di trazione elicoidali, e trasmessa, dagli elementi elastici 12a e 12b all'arco dentale del paziente secondo un vettore posteroanteriore V rispetto alla mandibola dell'utente.
Chiaramente, le due forme realizzative sopra descritte potranno essere facilmente combinabili per un tecnico esperto del ramo che ad esempio potrà attrezzare la variante sopra descritta con i mezzi elasticamente cedevoli 15 connettendoli ad esempio all'elemento di supporto o direttamente agli organi telescopici 116. Tale combinazione è particolarmente preferibile per la sua solidità e precisione di direzione dell'azione di trazione che, in uso, il dispositivo ortopedico esercita sull'arco dentale superiore del paziente.
Per ottenere una buona stabilità, l'ancoraggio cranico preferibilmente comprenderà una fascia da fissare intorno alla testa ed una porzione nastriforme da passare sotto il mento o sopra la calotta cranica.
Preferibilmente, nella forma realizzativa delle figure I e 2, l'ancoraggio cranico comprende una fascia strutturale 13b disposta in modo ad estendersi, in uso, dalla fronte alla nuca dell'utente, per conferire stabilità al dispositivo.
Con particolare riferimento alla figura 5, in questa è illustrata una variante della forma realizzativa della figura 3 che differisce da questa per il solo fatto di comprendere degli elementi strutturali 118 che congiungono le estremità anteriori 116a degli organi telescopici 116, all'ancoraggio cranico al fine di dirigere in modo preciso la sollecitazione postero anteriore esercitata dagli elementi elastici 12a e 12b. II trovato così concepito è suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell'ambito di tutela delle rivendicazioni allegate.
Inoltre, tutti i dettagli potranno essere sostituiti da altri elementi tecnicamente equivalenti.
Ad esempio, gli organi telescopici potranno essere sostituiti da elementi non estensibili di lunghezza fissa.
In tal modo solamente gli elementi elastici risulteranno deformati elasticamente e detti elementi non estensibili eserciteranno su questi, tramite l'elemento trasversale, una reazione vincolare.
In tal caso, potranno essere previsti anche gli elementi strutturali della forma realizzativa esemplificata in figura 5 per rendere maggiormente stabile la struttura globale.
In generale, preferibilmente l'ancoraggio cranico comprende una fascia sotto-mentoniera,ovvero che si estende per passare, in uso, sotto al mento del paziente.
Ciò consente in particolare di controllare la postrotazione mandibolare.
Un vantaggio generale di un dispositivo secondo la presente invenzione è quello di ridurre l'effetto di post-rotazione mandibolare che non è auspicabile nei soggetti iper-divergenti.
In pratica, i materiali impiegati, nonché le forme e le dimensioni contingenti, potranno essere variati a seconda delle esigenze contingenti e dello stato della tecnica.
Ove le caratteristiche costruttive e le tecniche menzionate nelle seguenti rivendicazioni siano seguite da segni o numeri di riferimento, tali segni o numeri di riferimento sono stati apposti con il solo scopo di aumentare l'intelligibilità delle rivendicazioni stesse e, di conseguenza, essi non costituiscono in alcun modo limitazione all'interpretazione di ciascun elemento identificato, a titolo puramente di esempio, da tali segni o numeri di riferimento.
Claims (9)
- RIVENDICAZIONI 1, Dispositivo ortopedico (10) di protrazione dell'arco mascellare, comprendente: - un organo di ancoraggio (11) accoppiabile ad un arco dentale di un paziente da trattare; elementi elastici (12a, 12b), fissabili a detto organo di ancoraggio (11) per esercitare una trazione su di esso; caratterizzato dal fatto di comprendere: - un ancoraggio cranico (13) configurato per essere calzato e fissato sulla testa (100) del paziente; - mezzi di trazione (14, 114) fissabili a detti elementi elastici (12a, 12b) ed a detto ancoraggio cranico (13) e comprendenti mezzi elasticamente cedevoli (15, 115), detti mezzi di trazione (14, 114) essendo configurati in modo che, quando detto dispositivo ortopedico (10) è in uso, detti mezzi elasticamente cedevoli (15, 115) sono deformati elasticamente, rispetto ad una propria configurazione di riposo, per esercitare una sollecitazione di trazione su detti elementi elastici (12a, 12b); detto ancoraggio cranico (13) essendo configurato per essere fissato alla testa (100) dell'utente in modo da mantenere la propria posizione su quest'ultima durante l'uso.
- 2. Dispositivo ortopedico (10) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che quando detto dispositivo ortopedico (10) è in uso, una forza di trazione è esercitata sull'arco dentale del paziente al quale è accoppiato detto organo di ancoraggio (il), ove detta forza di trazione deriva dalla deformazione elastica combinata di detti elementi elastici {12a, 12b) e di detti mezzi elasticamente cedevoli (15, 115).
- 3. Dispositivo ortopedico (10) secondo una delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che detto ancoraggio cranico (13) comprende una porzione frontale (13a), atta ad appoggiare, in uso, sulla fronte del paziente; detti mezzi di trazione (14) avendo una parte fissata a detta porzione frontale (13a) di detto ancoraggio cranico (13) in modo da aggettare da questo frontalmente alla faccia del paziente quando detto dispositivo ortopedico (10) è in uso; detti mezzi di trazione (14) essendo inoltre dotati di una porzione di aggancio (16) atta ad essere agganciata a detti elementi elastici (12a, 12b); detti mezzi elasticamente cedevoli (15) essendo conformati per deformarsi elasticamente ad assumere una configurazione operativa nella quale, quando detto dispositivo ortopedico (10) è in uso, detta porzione di aggancio (16) è in una posizione affacciata alla bocca del paziente, per agganciare detti elementi elastici (12a, 12b) a detta porzione di aggancio (16).
- 4. Dispositivo ortopedico (10) secondo la rivendicazione 3 caratterizzato dal fatto che detti mezzi di trazione (14) comprendono almeno un elemento filiforme che si estende tra detta porzione frontale (13a) e detta porzione di aggancio (16) ed ha almeno una parte intermedia (14a) che è elasticamente flessibile e definisce detti mezzi elasticamente cedevoli (15).
- 5. Dispositivo ortopedico (10) secondo la rivendicazione 4 caratterizzato dal fatto che detto elemento filiforme è sagomato ad U così da avere due rami laterali congiunti da un tratto centrale; detti rami laterali essendo elasticamente flessibili e detto tratto centrale essendo sagomato per agganciarvi detti elementi elastici (12a, 12b) oppure essendo attrezzato con mezzi per agganciarvi detti elementi elastici (12a, 12b); detti rami avendo un estremo libero fissato ad un elemento di supporto (17) fissabile alla porzione frontale (13a) di detto ancoraggio cranico (13).
- 6. Dispositivo ortopedico (10) secondo la rivendicazione 5 caratterizzato dal fatto che detto elemento filiforme comprende un filo in lega a memoria di forma preferibilmente a base di titanio e molibdeno.
- 7. Dispositivo ortopedico (10) secondo una delle rivendicazioni 1 e 2 caratterizzato dal fatto che detti mezzi di trazione (114) sono deformabili lungo una direzione operativa (A) tra una posizione di riposo ed almeno una posizione operativa nella quale detti mezzi elasticamente cedevoli (115) sono deformati ed esercitano, lungo detta direzione operativa (A), una forza di richiamo che tende a riportare detti mezzi di trazione (114) a detta posizione di riposo.
- 8. Dispositivo ortopedico (10) secondo la rivendicazione 7 caratterizzato dal fatto che detti mezzi di trazione (114) comprendono due organi telescopici (116) nei quali agiscono detti mezzi elasticamente cedevoli (115) per estenderli; detti organi telescopici (116) essendo disposti su lati opposti di detto ancoraggio cranico (13) in modo tale che, quando detto dispositivo ortopedico (10) è in uso, detti organi telescopici (116) sono posizionati ciascuno su un lato della testa (100) dell'utente e sporgono anteriormente alla faccia dell'utente con una propria estremità anteriore (116a) , avendo un'estremità posteriore (116b) fissata a detto ancoraggio cranico (13); un elemento trasversale (117) essendo connesso ad entrambe le estremità anteriori (116a) di detti organi telescopici (116) a detti elementi elastici (12a, 12b); quando detto dispositivo ortopedico (10) è in uso detti organi telescopici (116) essendo contratti in contrasto con una forza elastica esercitata da detti mezzi elasticamente cedevoli (115) e trasmessa, da detti elementi elastici (12a, 12b) all'arco dentale del paziente secondo un vettore postero-anteriore (V) rispetto alla mandibola dell'utente.
- 9. Dispositivo ortopedico (10) secondo una delle rivendicazioni 7 e 8 caratterizzato dal fatto comprendere elementi strutturali (118) che congiungono le estremità anteriori (116a) di detti organi telescopici 116 a detto ancoraggio cranico (13) per, in uso, dirigere la sollecitazione esercitata da detti elementi elastici (12a, 12b) sull'arco dentale in una predefinita e stabile direzione postero-anteriore rispetto alla testa del paziente.
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- 2016-11-23 WO PCT/IB2016/057067 patent/WO2017089971A1/en active Application Filing
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| Publication number | Publication date |
|---|---|
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