ITUB20154124A1

ITUB20154124A1 - Trasmissione a catena, particolarmente per biciclette, con variazione continua del rapporto di trasmissione.

Info

Publication number: ITUB20154124A1
Application number: ITUB2015A004124A
Authority: IT
Inventors: Yves Joseph Alfred Morin
Original assignee: Yves Joseph Alfred Morin
Priority date: 2015-10-02
Filing date: 2015-10-02
Publication date: 2017-04-02
Also published as: JP6872803B2; US20180290710A1; US10766567B2; EP3356212A1; WO2017056076A1; JP2018529577A

Description

"Trasmissione a catena, particolarmente per biciclette, con variazione continua del rapporto di trasmissione "

DESCRIZIONE

Settore tecnico

La presente invenzione si colloca in generale nel settore delle trasmissioni meccaniche. Più precisamente, la presente invenzione riguarda una trasmissione a catena, particolarmente per biciclette, con possibilità di variazione continua del rapporto di trasmissione .

Tecnica nota

E' noto l'utilizzo, in particolare nelle trasmissioni meccaniche a catena, di sistemi di variazione dei rapporti di trasmissione che impiegano soluzioni per modificare il raggio di ingranamento della catena su una singola corona dentata, in modo da evitare la necessità di ricorrere a una pluralità di corone dentate.

Un esempio di sistema di questo tipo, applicato a una trasmissione a catena per bicicletta, è noto dal documento DE 3932342, in cui viene proposto un disco scanalato con una pluralità di asole dislocate a spirale, nelle quali sono scorrevoli forcelle che impegnano la catena. In questo modo, le forcelle possono essere spostate radialmente per variare il raggio di ingranamento della catena.

Tale sistema noto è tuttavia poco flessibile, in quanto non consente di variare la distanza massima raggiungibile dalla forcella rispetto al centro del disco. Le forcelle sono infatti obbligate a seguire la traccia delle scanalature nel disco, le quali hanno un'estensione fissa e non modificabile, e pertanto la corsa delle forcelle rispetto al disco seguirà sempre la medesima traiettoria, senza possibilità di essere modificata e di variare così il rapporto di trasmissione tra il disco della corona e il pignone posteriore. Inoltre, il sistema di bloccaggio delle forcelle rispetto al loro moto di oscillazione non consente l'ottimale trasmissione della coppia dalla forcella alla maglia della catena.

Sintesi dell'invenzione

Uno scopo della presente invenzione è ovviare ai summenzionati problemi, fornendo un sistema di bloccaggio delle forcelle che ottimizzi la trasmissibilità della coppia alla catena e che consenta inoltre di variare l'escursione radiale delle forcelle rispetto al disco della corona.

Per raggiungere tale scopo, una trasmissione secondo la presente invenzione comprende, come specificato nella rivendicazione indipendente 1, una pluralità di forcelle e di dispositivi di ingranamento che, come meglio si apprezzerà nel prosieguo della descrizione, comprendono un meccanismo di bloccaggio in grado di assicurare l'ottimale trasmissione della coppia. In sintesi, i dispositivi di ingranamento comprendono una scatola porta-perno sulla quale s'impernia la forcella oscillante. Tra la scatola porta-perno e la forcella sono alloggiati un disco oscillante e un freno in modo tale che il freno, quando azionato, impedisca l'oscillazione del disco e della forcella, cui è reso solidale da un apposito perno. Come si vedrà, l'orientamento angolare del disco oscillante viene regolato ad esempio mediante l'interazione di magneti o di componenti meccaniche atte a commutare il freno da una posizione inattiva a una posizione d'impegno.

Secondo un ulteriore aspetto della presente invenzione, la trasmissione comprende un sistema per variare l'escursione radiale dei dispositivi di ingranamento rispetto alla corona, variando in questo modo il rapporto di trasmissione tra la corona e il pignone, mediante un deviatore al cui interno è ricavata una pista arcuata che delimita una traiettoria percorsa dai dispositivi di ingranamento, Seguendo la traiettoria della pista arcuata, i dispositivi di ingranamento si spostano rispetto al centro della corona, avvicinandosi o allontanandosi da esso, fino a collocarsi nella posizione radialmente determinata per conferire alla catena il diametro prescelto. Il deviatore può inoltre essere fatto traslare radialmente rispetto alla corona, in modo da variare la dinamica con cui i cursori associati ai dispositivi di ingranamento si avvicinano o si allontanano rispetto al centro della corona. Grazie a questa soluzione, è possibile modificare il posizionamento dei mezzi di ingranamento, e di conseguenza variare il rapporto di trasmissione del sistema.

Breve descrizione dei disegni

Verranno ora descritte le caratteristiche funzionali e strutturali di forme di realizzazione preferite di una trasmissione meccanica a catena con variazione continua dei rapporti secondo l'invenzione con riferimento ai disegni allegati, in cui:

le figure 1 e 2 sono viste schematiche laterali, da parti opposte, di una bicicletta utilizzante una trasmissione a catena secondo una forma di realizzazione della presente invenzione;

le figure 3 e 4 sono viste schematiche laterali, da parti opposte, di una corona della trasmissione delle figure 1 e 2;

le figure 5 e 6 sono viste schematiche in esploso di un dispositivo di ingranamento di una trasmissione a catena secondo la presente invenzione;

le figure da 7A a 10B sono viste schematiche di una successione di fasi di funzionamento del dispositivo di ingranamento secondo le figure 5 e 6;

le figure 11 e 12 sono viste schematiche in esploso di un'ulteriore forma di realizzazione di un dispositivo di ingranamento di una trasmissione a catena secondo la presente invenzione;

le figure da 13A a 15B sono viste schematiche di una successione di fasi di funzionamento del dispositivo di ingranamento secondo le figure 11 e 12;

la figura 16 è una vista schematica prospettica di un sistema per variare la posizione radiale di cursori sulla corona di una trasmissione secondo una forma di realizzazione della presente invenzione;

la figura 17 è una vista schematica in esploso di un cursore del sistema di figura 16; e

la figura 18 è una vista schematica prospettica di un deviatore del sistema di figura 16.

Descrizione dettagliata

Prima di spiegare nel dettaglio una pluralità di forme di realizzazione dell'invenzione, va chiarito che l'invenzione non è limitata nella sua applicazione ai dettagli costruttivi e alla configurazione dei componenti presentati nella seguente descrizione o illustrati nei disegni. L'invenzione è in grado di assumere altre forme di realizzazione e di essere attuata o realizzata praticamente in diversi modi. Si deve anche intendere che la fraseologia e la terminologia qui utilizzate hanno puro scopo descrittivo e non vanno intese come limitative dell'ambito di protezione della presente invenzione.

La figura 1 dei disegni allegati mostra nel suo complesso una trasmissione meccanica a catena 10 applicata a una bicicletta. La trasmissione 10 comprende fondamentalmente una corona 12, uno o più pignoni 13 e una catena 14 tramite la quale la corona 12 è collegata al/i pignone/i 13.

La corona 12 comprende un disco 16 che porta una pluralità di dispositivi di ingranamento 22 radialmente mobili, atti a consentire l'impegno tra la corona 12 e la catena 14 per la trasmissione di coppia dalla corona 12 al/i pignone/i 13 tramite la catena 14, come meglio si apprezzerà nel prosieguo della descrizione.

Come mostrato nella figura 5, ciascun dispositivo di ingranamento 22 comprende una cassa portaperno 24 da cui sporge un perno primario 26 intorno al cui asse è montata in modo oscillabile una forcella oscillante 28. Nella condizione di montaggio sulla corona 12, l'asse del perno primario 26 è orientato parallelamente all'asse della corona 12 (che nel caso di applicazione della trasmissione su una bicicletta coincide con l'asse del movimento centrale, cioè con l'asse di rotazione delle pedivelle). La forcella oscillante 28 è provvista di almeno un dente 28a (nell'esempio di realizzazione qui proposto, una coppia di denti 28a) atto a impegnare una maglia 14a della catena 14. Inoltre, dalla forcella oscillante 28 sporge, parallelamente all'asse del perno primario 26, un perno secondario 30. Il perno secondario 30 è inserito in un foro eccentrico 36 di un disco oscillante 32 che è interposto tra la cassa porta-perno 24 e la forcella oscillante 28. Al disco oscillante 32 è associato un mezzo di contrasto dell'oscillazione 34 atto a contrastare l'oscillazione del disco oscillante 32, e pertanto, della forcella oscillante 28, per consentire la trasmissione della coppia alla catena 14 per il tramite del dispositivo di ingranamento 22, Ciascun dispositivo di ingranamento 22 comprende inoltre un freno 38, che è montato solidalmente alla cassa porta-perno 24 ed è interposto tra la forcella oscillante 28 e il disco oscillante 32. Il freno 38 è oscillabile attorno a un asse trasversale A, normale rispetto all'asse del perno primario 26, ed è spostabile tra una prima posizione, in cui il freno 38 non è in contatto con il disco oscillante 32, e una seconda posizione, in cui il freno 38 è in contatto con il disco oscillante 32 in modo da bloccarne l'oscillazione. Lo spostamento del freno 38 fra le suddette prima e seconda posizione avviene mediante un elemento di commutazione 40. Più nel dettaglio, il freno 38 presenta una faccia 44 rivolta verso il disco oscillante 32, sulla quale sono presenti organi di bloccaggio 46 che impegnano il disco oscillante 32 e ne impediscono l'oscillazione. Secondo una forma di realizzazione dell'invenzione, gli organi di bloccaggio 46 sono formati da sporgenze gommose, che vengono premute contro il disco oscillante 32 quando il freno 38 si trova nella seconda posizione.

Secondo una forma di realizzazione, sul freno 38, sul disco oscillante 32 e sulla cassa portaperno 24 sono montati rispettivamente un magnete esterno 48, un magnete intermedio 34a e uno o più magneti interni 50. I magneti 48, 34a e 50 sono disposti in maniera tale per cui il magnete intermedio 34a, che forma una parte del mezzo di contrasto dell'oscillazione 34 associato al disco oscillante 32, è attratto dal magnete esterno 48, montato sul freno 38, e respinto dal/i magnete/i interno/i 50 montato/i sulla cassa porta-perno 24. I magneti 48, 34a e 50 cooperano vicendevolmente per posizionare angolarmente il disco oscillante 32 in modo da orientare in maniera appropriata la forcella oscillante 28 rispetto alla maglia di catena 14a. Come mostrato nelle figure 5 e 6, i magneti interni 50 sono accolti in alette laterali 24a della cassa porta-perno 24, in posizione simmetrica e all'esterno rispetto al disco oscillante 32. I magneti interni 50 hanno polarità opposte rispetto a quella del magnete intermedio 34a ed esercitano pertanto una forza respingente che tende a ripristinare la posizione angolare che tale disco oscillante 32 assume quando la forcella 28 non impegna la maglia di catena 14a. Inoltre, le alette laterali 24a possono convenientemente supportare girevolmente il freno 38 che, in questo modo, viene anche reso solidale alla cassa porta-perno 24.

Secondo una forma di realizzazione, stabilizzatori 33 sono accolti tra le alette laterali 24a, in modo da definire una sede nella quale è accolto il disco oscillante 32.

Preferibilmente, l'elemento di commutazione 40 presenta un distanziale elastico 42 che sporge in modo da allontanarsi dalla faccia 44 del freno 38. Nella forma di realizzazione illustrata nelle figure 5 e 6, l'elemento di commutazione 40 ha una forma approssimativamente a T, il cui ramo verticale (preferibilmente realizzato piatto e flessibile, per inserirsi nell'interstizio tra il freno 38 e la forcella oscillante 28) è collegato al freno 38 e il cui ramo orizzontale forma il distanziale elastico 42. Il distanziale elastico 42 si eleva al di sopra dei denti 28a della forcella 28, così da andare a ricoprire la catena 14 quando questa si trova completamente impegnata da tali denti.

Le figure da 7A a 1QB mostrano una serie di fasi operative con cui il dispositivo di ingranamento 22 (realizzato secondo l'esempio illustrato nelle figure 5 e 6) impegna una maglia di catena 14a.

In una fase iniziale, illustrata nelle figure 7A e 7B, la forcella oscillante 28 si trova in una posizione di riposo, in quanto la catena 14 non è ancora giunta in prossimità dei denti 28a di tale forcella. In questa condizione il freno 38 si trova nella prima posizione, in cui è in battuta contro un risalto 24b della cassa porta-perno 24. Inoltre, in questa condizione il magnete esterno 48, montato sul freno 38, attrae verso di sé (cioè verso l'alto, secondo il punto di vista dell'osservatore della figura 7B) il magnete intermedio 34a associato al disco oscillante 32. Pertanto, in questa fase iniziale il disco oscillante 32 si trova in una posizione tale per cui la forcella oscillante 28 ad esso associata è mantenuta orientata in direzione radiale (direzione verticale, secondo il punto di vista dell'osservatore della figura 7A).

All'approssimarsi della catena, come illustrato nelle figure 8A e 8B, i denti 28a della forcella oscillante 28 cominciano a ingranare con la maglia di catena 14a. La forcella oscillante 28 pertanto s'inclina, ponendo in rotazione il disco oscillante 32 e portando il magnete intermedio 34a in prossimità di uno dei magneti interni 50. In questa condizione il magnete esterno 48, montato sul freno 38, viene attratto dalla catena 14, ma il distanziale elastico 42 va in battuta contro la catena 14 e impedisce così al freno 38 di spostarsi dalla prima posizione, in cui lascia libero il disco oscillante 32, alla seconda posizione, in cui blocca il disco oscillante 32.

Quando la catena 14 è completamente ingranata con i denti 28a, il distanziale elastico 42 scavalca la catena, come visibile in figura 9A. In questa condizione il magnete esterno 48 attira il freno verso la catena 14 e il freno 38 ruota intorno all'asse trasversale A, ponendo così in contatto gli organi di bloccaggio 46 con il disco oscillante 32. In questo modo, viene impedita l'ulteriore rotazione del disco oscillante 32 e la forcella oscillante 28 viene mantenuta bloccata in posizione. Poiché il freno 38 ha reso la forcella 28 solidale con la cassa porta-perno 24, la forcella 28 è in grado di trasmettere forze di trazione alla catena 14.

Le figure 10A e 10B illustrano la condizione di incipiente disimpegno tra la catena 14 e la forcella oscillante 28. In particolare, si vede come il distanziale elastico 42 cominci a deformarsi per scorrere a lato della catena 14. In questo modo, il freno 38 comincia a distaccarsi dal disco oscillante 32, fino a ritornare in battuta contro il risalto 24b quando la catena 14 si sarà sufficientemente allontanata, respingendo il distanziale elastico 42. In questa condizione, il magnete esterno 48 attira il magnete intermedio 34a riportando la forcella oscillante 28 nella posizione centrale di partenza.

Le figure 11 e 12 illustrano una variante di realizzazione del dispositivo di ingranamento 22, in cui al posto dei magneti 48, 34a e 50 sono previsti organi meccanici.

In particolare, l'elemento di commutazione 40 è una leva avente un'estremità 52, distale rispetto al freno 38, che sporge rispetto alla forcella oscillante 28. Tale estremità 52 può attraversare una scanalatura 53 nel corpo della forcella oscillante 28 e sporgere centralmente rispetto ad essa oppure, secondo un'alternativa non illustrata, può sporgere lateralmente rispetto alla forcella oscillante 28.

L'estremità opposta della leva è invece collegata al freno 38, ad esempio mediante una costola arcuata 56, solidale al freno 38, che è inserita all'interno di una scanalatura 54a nella leva. In questo modo la leva 40, che oscilla solidalmente alla forcella oscillante 28, non trascina in rotazione il freno 38 ma, quando l'estremità 52 viene premuta dalla maglia di catena 14a, tira il freno 38 verso la forcella 28, attivando il freno stesso. In altri termini, la maglia di catena 14a fa scendere l'estremità 52 sporgente dalla forcella 28, tirando verso la catena 14 il freno 38, che si ribalta rispetto all'asse trasversale A e impegna il disco oscillante 32. Preferibilmente, il mezzo di contrasto dell'oscillazione 34 associato al disco oscillante 32 è in questo caso un elemento elastico, ad esempio una molla, anziché un magnete come nell'esempio di realizzazione precedentemente illustrato.

Le figure da 13A a 15B illustrano una successione di fasi operative, durante le quali il dispositivo di ingranamento 22 secondo le figure 11 e 12 impegna la catena 14 e il freno 38 passa dalla posizione di riposo alla posizione operativa.

Nelle figure 13A e 13B è illustrata la condizione in cui la catena 14 è ancora distante dalla forcella oscillante 28 e in cui il freno 38 si trova in battuta contro il risalto 24a della cassa porta-perno 24 ed è quindi disimpegnato dal disco oscillante 32.

L'approssimarsi della catena 14, come mostrato nelle figure 14A e 14B, determina un riposizionamento angolare della forcella oscillante 28. L'elemento di commutazione 40 segue l'oscillazione della forcella 28, scorrendo sulla costola arcuata 56 senza trascinare in rotazione il freno 38.

Quando la catena 14 è completamente ingranata con i denti 28a della forcella oscillante 28, l'estremità 52 sporgente dalla forcella oscillante 28 viene sospinta verso il basso, attirando e facendo scattare il freno 38 per mezzo della seconda estremità 54. Analogamente a quanto avviene con la forma di realizzazione del dispositivo di ingranamento 22 secondo le figure 5 e 6, la diversa inclinazione del freno 38 porta gli organi di bloccaggio 46 a contatto con il disco oscillante 32, bloccando quindi la rotazione del disco oscillante 32, e con esso della forcella oscillante 28, e consentendo la trasmissione della coppia dalla forcella 28 alla catena 14.

Le figure 3, 4, 16, 17 e 18 illustrano un sistema per variare la posizione radiale di cursori 60 sul disco 16 della corona 12.

Secondo una forma di realizzazione, i cursori 60 sono associati ai dispositivi di ingranamento 22, in maniera tale per cui i dispositivi di ingranamento 22 possono essere movimentati dai cursori 60.

I cursori 60 sono disposti scorrevoli in rispettive guide radiali 20 formate nel disco 16 della corona 12 e vengono fatti traslare lungo tali guide mediante un deviatore 18 (che nell'esempio illustrato ha la forma di una mezzaluna) assialmente giustapposto al disco 16, rispetto al quale è radialmente traslabile nella zona di disimpegno dalla catena in rapporto alla corona 12. In questo modo, facendo traslare il deviatore 18 lungo rispettivi binari 18a solidali al telaio della bicicletta (come da figura 4) è possibile modificare la posizione radiale dei cursori 60 rispetto al centro del disco 16. Il posizionamento del deviatore 18 lungo i binari 18a può essere regolato in modo discreto, mediante ad esempio l'intervento su una leva selettrice da parte dell'utente, o in modo continuo, tramite un sistema di controllo che varia il rapporto di trasmissione secondo logiche prestabilite (divenendo così una vera e propria trasmissione a variazione continua del rapporto di trasmissione).

Il deviatore 18 presenta almeno una guida arcuata 62, affacciata al disco 16, nella quale sono scorrevoli i cursori 60, I cursori 60, percorrendo la guida arcuata 62, si avvicinano o si allontanano radialmente rispetto al centro del disco 16.

Ciascun cursore 60 comprende un bilanciere 64, avente su un braccio un dispositivo di aggancio 66, che impegna la corona 12 e blocca radialmente il cursore 60 nella posizione desiderata, ovvero la posizione radiale che garantisce il rapporto di trasmissione prescelto. Il dispositivo di aggancio 66 è preferibilmente formato da un cuneo che ingrana con denti 66a previsti sul disco 16 parallelamente alle guide radiali 20. I denti 66a sono distanziati di un certo passo e corrispondono ciascuno a una data posizione radiale in cui può essere fatto arrestare il cursore 60.

Convenientemente, un bottone magnetico 67 può essere associato al cuneo 66 per garantire una maggiore forza di bloccaggio (come da figura 17) e/o per attrarre il cuneo 66 verso il disco 16, quando l'oscillazione del bilanciere 64 provoca il sollevamento del dispositivo di aggancio.

Preferibilmente, una rotella di disimpegno 68 è montata girevole sul braccio del bilanciere 64 opposto al braccio che porta il dispositivo di aggancio 66 in modo tale che, quando la rotella di disimpegno 68 viene spinta verso il disco 16, il dispositivo di aggancio 66 viene sollevato e disimpegnato dal disco 16 e il cursore 60 risulta dunque libero di scorrere radialmente rispetto al disco 16. Il bilanciere 64 è infatti infulcrato in una posizione intermedia su un perno 65, e quindi l'abbassamento del braccio che porta la rotella di disimpegno 68 provoca il sollevamento del cuneo 66 e il suo disimpegno dal dente 66a, con conseguente sblocco radiale del rispettivo cursore 60.

Convenientemente, l'abbassamento della rotella di disimpegno 68 può essere ottenuto realizzando il deviatore 18 con uno spessore variabile (come mostrato in figura 18, dove le zone a spessore maggiore sono indicate con 18b), in modo tale che quando la rotella di disimpegno 68 ruota su un tratto a spessore maggiore essa riceve una spinta verso il basso che provoca il disimpegno del cursore 60 dal disco 16.

Secondo una forma di realizzazione, i cursori 60 comprendono ciascuno un rispettivo guscio cilindrico 70 atto a scivolare lungo le sponde della guida arcuata 62. Ad esempio, il guscio cilindrico 70 può essere realizzato in teflon, per migliorare lo scorrimento lungo la guida arcuata 62.

Rotelle secondarie 74 possono essere montate in modo girevole, ad esempio sul perno intermedio 65, per facilitare lo scorrimento radiale del cursore 60 sulla corona 12.

Opzionalmente, una camicia cilindrica 72 può contenere il bilanciere 64 e presentare fori radiali attraversati dal perno intermedio 65, in modo che le rotelle secondarie 74 si trovino all'interno di tale camicia cilindrica 72. Il tutto può essere contenuto nel guscio cilindrico 70, come visibile nelle figure 16 e 17.

Una spina 76, sporgente dal cursore 60, può passare attraverso il disco 16 e collegare il cursore 60 ad esempio a un rispettivo dispositivo di ingranamento 22 munito di forcella oscillante 28. Come risulterà evidente dalla descrizione sopra fornita, la presente invenzione propone un sistema affidabile di trasmissione della coppia, che è facilmente regolabile per impostare il rapporto di trasmissione desiderato e che permette di variare rapporto di trasmissione senza interruzioni nella trasmissione della coppia. Inoltre, la trasmissione secondo la presente invenzione può essere utilizzata indipendentemente dal senso di rotazione della corona.

Sono stati descritti diversi aspetti e forme di realizzazione di una trasmissione meccanica con variazione continua del rapporto di trasmissione. Si intende che ciascuna forma di realizzazione può essere combinata con qualsiasi altra forma di realizzazione qui descritta. L'invenzione, inoltre, non è limitata alle forme di realizzazione qui proposte, ma potrà essere variata all'interno dell'ambito definito dalle annesse rivendicazioni.

Claims

RIVENDICAZIONI 1. Trasmissione meccanica, particolarmente per biciclette, comprendente una corona (12) atta a trasmettere un moto rotatorio a uno o più pignoni (13) tramite una catena (14), in cui la corona (12) comprende un disco (16) che porta una pluralità di dispositivi di ingranamento (22) radialmente mobili, atti a consentire l'impegno tra la corona (12) e la catena (14) per la trasmissione del moto dalla corona (12) al/i pignone/i (13) tramite la catena (14), e in cui la trasmissione comprende inoltre mezzi deviatori (18, 60) atti a variare la posizione radiale dei dispositivi di ingranamento (22) per variare il rapporto di trasmissione con cui la corona (12) trasmette il moto al/i pignone/i (13), caratterizzata dal fatto che ciascun dispositivo di ingranamento (22) comprende una cassa porta-perno (24), un perno primario (26) sporgente dalla cassa porta-perno (24), una forcella oscillante (28), oscillabile intorno al perno primario (26) e comprendente almeno un dente (28a) atto a impegnare una maglia (14a) della catena (14), un perno secondario (30) sporgente dalla forcella oscillante (28) parallelamente al perno primario (26), un disco oscillante (32) interposto tra la cassa porta-perno (24) e la forcella oscillante (28), il disco oscillante (32) presentando un foro eccentrico (36) che accoglie il perno secondario (30), mezzi di contrasto dell'oscillazione (34) atti a contrastare l'oscillazione del disco oscillante (32), un freno (38) che è montato solidalmente alla cassa porta-perno (24), tra la forcella oscillante (28) e il disco oscillante (32), ed è oscillabile intorno a un asse di oscillazione (A) normale rispetto all'asse del perno primario (26) tra una prima posizione, in cui il freno (38) non è in contatto con il disco oscillante (32), e una seconda posizione, in cui il freno (38) è in contatto con il disco oscillante (32) in modo da bloccare in rotazione detto disco oscillante (32), e un elemento di commutazione (40) collegato al freno (38) e configurato per comandare lo spostamento del freno (38) tra dette prima e seconda posizione.
2. Trasmissione secondo la rivendicazione 1, in cui il freno (38) di ciascun dispositivo di ingranamento (22) presenta una faccia (44) rivolta verso il disco oscillante (32) sulla quale sono presenti organi di bloccaggio (46) atti a impegnare il disco oscillante (32) per impedirne l'oscillazione.
3. Trasmissione secondo la rivendicazione 2, in cui detti organi di bloccaggio (46) sono sporgenze gommose atte a essere premute contro il disco oscillante (32) quando il freno (38) si trova a contatto con detto disco oscillante (32).
4. Trasmissione secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui sul freno (38), sul disco oscillante (32) e sulla cassa porta-perno (24) sono montati rispettivamente un magnete esterno (48), un magnete intermedio (34a) e uno o più magneti interni (50), in maniera tale per cui il magnete intermedio (34a), che forma parte di detti mezzi di contrasto dell'oscillazione (34) associati al disco oscillante (32), è attratto dal magnete esterno (48) e respinto dal/i magnete/i interno/i (50).
5. Trasmissione secondo una qualsiasi delle rivendicazioni dalla 1 alla 3, in cui detti mezzi di contrasto dell'oscillazione (34) associati al disco oscillante (32) comprendono un elemento elastico.
6. Trasmissione secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detti mezzi deviatori (18, 60) comprendono una pluralità di cursori (60), che sono collegati ciascuno in modo solidale a un rispettivo dispositivo di ingranamento (22) e sono mobili lungo rispettive guide radiali (20) previste nel disco (16), e un organo deviatore (18) assialmente giustapposto, e radialmente traslabile, rispetto al disco (16), in cui ciascun cursore (60) comprende un bilanciere (64) su un braccio del quale è previsto un dispositivo di aggancio (66) atto a impegnare il disco (16) e bloccare radialmente il cursore (60) quando detto cursore (60) si trova in una predeterminata posizione radiale, e in cui detto organo deviatore (18) include almeno una guida arcuata (62), affacciata al disco (16), nella quale sono scorrevoli i cursori (60) in maniera tale per cui detti cursori (60), percorrendo la guida arcuata (62), si avvicinano o allontanano radialmente rispetto al centro del disco (16).
7. Trasmissione secondo la rivendicazione 6, in cui una rotella di disimpegno (68) è montata girevole, su un braccio del bilanciere (64) opposto al braccio che porta il dispositivo di aggancio (66), in maniera tale per cui quando la rotella di disimpegno (68) è spinta verso il disco (16) il dispositivo di aggancio (66) viene disimpegnato dal disco (16) e il cursore (60) è libero di scorrere radialmente rispetto al disco (16).
8. Trasmissione secondo la rivendicazione 7, in cui l'organo deviatore (18) presenta uno spessore variabile, di modo che quando la rotella di disimpegno (68) ruota su un tratto a spessore maggiore dell'organo deviatore (18), detta rotella di disimpegno (68) riceve una spinta verso il basso che provoca il disimpegno del cursore (60) dal disco (16).
9. Trasmissione secondo una qualsiasi delle rivendicazioni dalla 6 alla 8, in cui i cursori (60) comprendono un guscio cilindrico (70) atto a scivolare lungo sponde della guida arcuata (62).