ITUB20153253A1 - Tunnel di lavaggio per moto - Google Patents

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ITUB20153253A1
ITUB20153253A1 ITUB2015A003253A ITUB20153253A ITUB20153253A1 IT UB20153253 A1 ITUB20153253 A1 IT UB20153253A1 IT UB2015A003253 A ITUB2015A003253 A IT UB2015A003253A IT UB20153253 A ITUB20153253 A IT UB20153253A IT UB20153253 A1 ITUB20153253 A1 IT UB20153253A1
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IT
Italy
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vehicle
arm
guide
washing
handles
Prior art date
Application number
ITUB2015A003253A
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English (en)
Inventor
Yann Serrurier
Original Assignee
Serrurier Projets Brevets
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    • B08CLEANING
    • B08BCLEANING IN GENERAL; PREVENTION OF FOULING IN GENERAL
    • B08B1/00Cleaning by methods involving the use of tools
    • B08B1/20Cleaning of moving articles, e.g. of moving webs or of objects on a conveyor
    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B60VEHICLES IN GENERAL
    • B60SSERVICING, CLEANING, REPAIRING, SUPPORTING, LIFTING, OR MANOEUVRING OF VEHICLES, NOT OTHERWISE PROVIDED FOR
    • B60S3/00Vehicle cleaning apparatus not integral with vehicles
    • B60S3/004Conveyors for vehicle cleaning apparatus
    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B60VEHICLES IN GENERAL
    • B60SSERVICING, CLEANING, REPAIRING, SUPPORTING, LIFTING, OR MANOEUVRING OF VEHICLES, NOT OTHERWISE PROVIDED FOR
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Description

TUNNEL DI LAVAGGIO PER MOTO
Descrizione
La presente invenzione è relativa agli impianti di lavaggio per veicolo a due o tre ruote.
Più in particolare, l’invenzione si riferisce ad un impianto di lavaggio per veicolo a due o tre ruote in cui detto veicolo è posto e mantenuto in equilibrio rispetto ai dispositivi di lavaggio.
Il documento WO2009108165 descrive un esempio di un tale impianto di lavaggio. Il veicolo è posto in un’area di lavaggio e un sistema di pulizia si muove attorno al veicolo per lavarlo. Il veicolo viene mantenuto in posizione fissa dal suo cavalletto e mediante un sistema di guida contenuto nel basamento del circuito di lavaggio, le ruote girando su piccoli tappeti scorrevoli. Un tale impianto di lavaggio è complesso poiché necessita di numerosi elementi mobili che possono essere spostati rispetto al veicolo. E’ anche necessario prevedere per un tale impianto dei tappeti scorrevoli atti a far girare le ruote durante il lavaggio per assicurarne una buona pulizia. Inoltre un tale impianto di lavaggio non permette di lavare più di un veicolo alla volta.
La presente invenzione ha in particolare lo scopo di ovviare a questi inconvenienti. Essa riguarda un impianto di lavaggio per veicolo a due o tre ruote in cui detto veicolo viene trasportato da mezzi meccanici di fronte ai dispositivi di lavaggio.
A questo scopo, secondo l’invenzione, un impianto del genere in questione è caratterizzato dal fatto di comprendere un dispositivo di guida longitudinale inferiore estendentesi sulla base dell’impianto, per guidare almeno una ruota del veicolo lungo il suo spostamento longitudinale, e un dispositivo di guida superiore solidale al manubrio del veicolo per mantenere il veicolo sensibilmente in posizione verticale.
Grazie a queste disposizioni, il dispositivo di lavaggio è semplificato; la rotazione delle ruote del veicolo, indotta naturalmente dallo spostamento del veicolo, permette una migliore pulizia delle ruote e dei cerchioni. Essendo il veicolo anche mantenuto in equilibrio dal dispositivo di guida superiore, le ruote saranno anche liberate al meglio per la loro pulizia e il cavalletto rimane nella sua posizione retratta. Inoltre il dispositivo di mantenimento del veicolo mediante una guida superiore e inferiore assicura un migliore equilibrio al veicolo trasportato. Inoltre un tale impianto offre la possibilità di pulire più di un veicolo alla volta.
In modi di realizzazione preferiti dell’invenzione, si può eventualmente fare inoltre ricorso a una o all’altra delle seguenti disposizioni:
- il dispositivo di guida longitudinale inferiore può comprendere almeno una scanalatura, detta scanalatura essendo atta a ricevere almeno una ruota del veicolo; il che rappresenta una soluzione semplice per guidare a terra una ruota della moto;
- il dispositivo di guida superiore comprende vantaggiosamente un circuito di binario e almeno un braccio di guida (supporto di guida), detto braccio di guida essendo atto a scorrere lungo il circuito di binario, detto braccio di guida essendo atto ad essere collegato alle impugnature del manubrio del veicolo; si può in questo modo mantenere la moto in equilibrio verticale durante il suo trasporto al lavaggio;
- il braccio di guida comprende un carrello di guida atto a scorrere lungo il circuito di binario e un braccio centrale collegato al carrello di guida, il braccio centrale essendo collegato a due bracci laterali estendentisi lateralmente dal braccio centrale e comprendenti alle loro estremità delle staffe atte a cooperare con le impugnature del veicolo; si utilizzano così le impugnature come interfaccia quasi standard allo scopo di mantenere la moto in equilibrio verticale durante il suo trasporto;
- il braccio centrale può essere telescopico, la lunghezza del braccio centrale potendo essere regolata per sistemare l’altezza dell’avvicinamento tra le staffe e le impugnature; questo permette di regolare facilmente l’altezza per accostare bene sulle impugnature;
- i due bracci laterali possono essere atti a estendersi in modo telescopico trasversalmente rispetto al braccio centrale per regolare la loro distanza alla larghezza del veicolo tra le due impugnature; questo permette di regolare facilmente la distanza dei bracci secondo la distanza delle impugnature del veicolo;
- le estremità dei bracci laterali possono essere munite di pinze, dette pinze essendo atte ad afferrare le impugnature del manubrio del veicolo; il che fornisce una tenuta migliore;
- i bracci laterali possono comprendere elementi di protezione atti a proteggere elementi fragili del veicolo, quando detto veicolo viene trasportato davanti ai dispositivi di lavaggio; si evita in questo modo di danneggiare il veicolo e si evita di frenare inopportunamente;
- l'impianto può comprendere un sistema di catene atte a trascinare il braccio di guida lungo il circuito di binario, il braccio di guida comprendendo denti di trascinamento (o denti di innesto) atti a ingranare rispettivamente su una delle catene; si può in questo modo meccanizzare, da una parte, il trasporto durante le operazioni di lavaggio e, dall’altra parte, opzionalmente per il ritorno dei bracci verso il punto di partenza;
- l'impianto è vantaggiosamente atto a trasportare più veicoli (ad esempio più moto) le une dietro le altre lungo l’impianto di lavaggio.
Altre caratteristiche e vantaggi dell’invenzione saranno evidenti nel corso della descrizione che segue di una delle forme di realizzazione, fornita a titolo di esempio non limitativo, con riferimento agli annessi disegni.
Nei disegni:
- la Fig. 1 è una vista schematica di profilo di un impianto di lavaggio per moto secondo l’invenzione,
- la Fig. 2 è una vista schematica in prospettiva dell’impianto di lavaggio della Fig.1,
- la Fig.3 è una vista frontale dell’impianto di lavaggio della Fig.1,
- le Figg. 4A, 4B, 4C sono viste dal basso dell’impianto di lavaggio della Fig. 1, che mostra le fasi di progressione della moto,
- la Fig. 5 è una vista dall’alto delle parti di guida e trascinamento dell’impianto di lavaggio,
- la Fig. 6 mostra una vista in dettaglio dell’interfaccia del braccio di guida con l’impugnatura del manubrio.
Nelle differenti figure, gli stessi riferimenti designano elementi identici o simili.
Come illustrato in figura 1, un veicolo 1, del tipo motocicletta, viene trasportato in un impianto di lavaggio 100 da mezzi meccanici, lungo una direzione longitudinale L. Nel presente documento, il termine “trasportato” o “trasporto” designa uno spostamento progressivo e regolare provocato da mezzi meccanici, questo di preferenza a velocità sensibilmente costante (contrassegnata nelle figure dalla freccia F).
Il veicolo caricato all’ingresso dell’impianto 100 viene messo progressivamente di fronte a vari dispositivi di lavaggio e successivamente liberato all’uscita dell’impianto 100. Il veicolo 1 è sia guidato longitudinalmente da un dispositivo di guida inferiore 2, sia mantenuto in posizione verticale da un dispositivo di guida superiore 3. La direzione trasversale o trasversa T è la direzione orizzontale perpendicolare alla direzione longitudinale L di spostamento del veicolo 1.
Un tale veicolo 1 può essere ad esempio una moto classica (come illustrato nelle figure), o anche un veicolo a tre ruote o una bici o altro (non illustrato).
Nel seguito verrà distinto il suolo propriamente detto dal pavimento dell’impianto 100.
Nel seguito, un veicolo 1 a due ruote avrà le due ruote disposte lungo la direzione longitudinale del veicolo 1, che è la direzione longitudinale di spostamento del veicolo, un veicolo 1 a tre ruote avrà una ruota anteriore o posteriore secondo l’asse longitudinale del veicolo e le altre due ruote rispettivamente anteriori o posteriori, da una parte o dall’altra della direzione longitudinale del veicolo 1.
L’impianto di lavaggio 100 illustrato in fig. 1 comprende ad esempio come base dell’impianto un pavimento tecnico 78, e comprende anche un soffitto tecnico. Nel caso in cui il pavimento tecnico dell’impianto 100 sia soprelevato rispetto al livello del suolo, l’impianto 100 può ad esempio comprendere una parte rampa di accesso 77, che permette di raggiungere il livello del pavimento tecnico a partire dal livello del suolo. L’impianto 100 può anche comprendere una rampa di partenza 79, che permette di raggiungere il livello del suolo dal livello del pavimento tecnico. Un sistema di recupero d’acqua 78 può ad esempio essere disposto tra il pavimento tecnico e il suolo, per il recupero delle acque reflue. Il recupero dell’acqua può ad esempio avere un’altezza tra 10 e 40 cm. Come variante, l’impianto 100 può essere costruito al livello del suolo, previ lavori di muratura permettendo ad esempio di scavare una fossa di recupero d’acqua nel terreno. In una variante non illustrata, l’impianto 100 può non comprendere il soffitto tecnico. L’impianto di lavaggio 100 può comprendere un dispositivo di lavaggio con rulli principali 8, rulli ausiliari 88, un’asse verticale Z, un dispositivo di asciugatura 29, e ogni altro accessorio ausiliario che intervenga sul veicolo 1.
In particolare, come illustrato in figura 2, il veicolo è guidato nel suo spostamento longitudinale da un dispositivo di guida longitudinale inferiore 2 che si estende sul pavimento dell’impianto 100 e che guida almeno una ruota. Il veicolo è anche allo stesso tempo mantenuto in posizione verticale da un dispositivo di guida superiore 3 solidale al manubrio 10 del veicolo.
Il dispositivo di guida longitudinale inferiore 2 è ad esempio una scanalatura profilata a V, che si estende sul pavimento dell’impianto 100, come illustrato in figura 2. In una variante la scanalatura potrebbe essere profilata a U. Nel caso di un impianto 100 direttamente montato sul terreno, dei lavori di muratura preventivi permetteranno ad esempio di modellare un dispositivo di guida inferiore quale una scanalatura direttamente nel terreno. Il dispositivo di guida longitudinale inferiore 2 è atto a guidare longitudinalmente il veicolo 1 e limitare o addirittura impedire il suo spostamento secondo la direzione trasversale T. E’ in particolare atto ad accogliere almeno una ruota del veicolo 1. Nel caso di un veicolo a due ruote 15 e 16, può accogliere le due ruote, l’una dietro l’altra.
Nel caso di un veicolo a tre ruote, l’una disposta secondo l’asse longitudinale del veicolo 1 e le altre due disposte da una parte e dall’altra dell’asse longitudinale del veicolo 1, il dispositivo di guida longitudinale inferiore 2 può accogliere la ruota disposta secondo l’asse longitudinale del veicolo 1.
In una variante, il dispositivo di guida longitudinale inferiore 2 può comprendere tre scanalature parallele tra di loro, atte ad accogliere rispettivamente le tre ruote del veicolo 1 nel caso di un veicolo 1 a tre ruote. Più precisamente, il dispositivo di guida longitudinale inferiore 2 può comprendere una scanalatura centrale e opzionalmente due scanalature da una parte e dall’altra della scanalatura centrale. Nel caso di un veicolo 1 a tre ruote, la ruota disposta secondo l’asse longitudinale del veicolo 1 può essere disposta nella scanalatura centrale e le due ruote disposte da una parte e dall’altra dell’asse del veicolo possono essere accolte dalle due scanalature laterali da una parte e dall’altra della scanalatura centrale.
Il dispositivo di guida longitudinale superiore 3 illustrato in figura 2 è atto a mantenere il veicolo 1 in posizione verticale, vale a dire per evitare gli spostamenti del veicolo 1 trasportato fuori dal piano generale definito dalla direzione longitudinale L di spostamento del veicolo e dalla direzione verticale Z. Il dispositivo di guida longitudinale superiore 3 è configurato per essere solidale con il manubrio 10 del veicolo per mantenere il veicolo sensibilmente in posizione verticale.
Il dispositivo di guida longitudinale superiore 3 può ad esempio presentarsi sotto forma di un braccio di guida 4. Il braccio di guida 4 può essere spostato lungo un circuito disposto verticalmente al dispositivo di guida longitudinale inferiore 2, al di sopra del veicolo 1. Si tratta ad esempio di un circuito di binari. Nel caso di un tunnel di lavaggio comprendente un soffitto tecnico, il circuito di binari può essere fissato al soffitto. Il braccio di guida 4 comprende ad esempio un carrello di guida 5 che si sposta lungo detti binari. I binari possono ad esempio essere nel numero di quattro 31, 32, 33, 34, i binari superiori 31 e 32 essendo paralleli e situati al di sopra e verticalmente ai binari paralleli inferiori 33 e 34.
Il carrello di guida 5 comprende elementi di scorrimento 41 per lo spostamento del carrello di guida 5 lungo i binari. Ad esempio il carrello di guida 5 può comprendere due elementi di scorrimento 41 che scivolano nei binari superiori 31 e 32 e quattro elementi di scorrimento 41 che scivolano nei binari inferiori 33 e 34, i quattro appoggi sul binario inferiore permettendo di evitare l’instabilità del veicolo 1 nella direzione longitudinale L durante la trazione del veicolo da parte del movimento del carrello 5.
Gli elementi di scorrimento 41 sono ad esempio, nel tipo illustrato rulli che scorrono lungo i binari. Il braccio di guida 4 comprende anche un braccio centrale telescopico 6 legato in modo solidale al carrello di guida 5 ed estendentesi lungo la direzione verticale Z. Il braccio centrale telescopico 6 è atto ad essere regolato in lunghezza per poter aggiustare la propria altezza durante la presa in carico del veicolo 1 ma è rigido trasversalmente (secondo T).
Come illustrato nella figura 3, il braccio centrale telescopico 6 può in particolare comprendere due sezioni, come due porzioni tubolari 40 e 60 accolte l’una nell’altra e mobili l’una rispetto all’altra, la porzione tubolare inferiore 60 avente ad esempio un diametro inferiore alla porzione tubolare superiore 40.
Le sezioni delle porzioni tubolari sono preferibilmente non di rivoluzione e possono essere preferibilmente ellittiche o rettangolari per evitare la rotazione dell’una all’interno dell’altra, il che garantisce il buon allineamento del braccio di guida nel senso trasversale.
Il braccio centrale telescopico 6 può essere regolato in lunghezza, il che permette di regolare facilmente l’altezza dell’interfaccia con le impugnature del manubrio del veicolo. Il braccio centrale telescopico 6 può essere successivamente bloccato da un dispositivo di bloccaggio 50, in particolare nella posizione in cui mantiene il veicolo in equilibrio.
Il dispositivo di bloccaggio 50 può fare appello ad un pezzo deformabile femmina atto a chiudersi e deformarsi sul pezzo maschio (come un collare di serraggio), sotto la spinta esercitata da un sistema di bloccaggio a due posizioni, alta e bassa. La porzione tubolare inferiore 60 può vantaggiosamente essere richiamata naturalmente verso l’alto da una molla alloggiata all’interno della sezione tubolare superiore 40.
Si fa notare che nel caso in cui le porzioni tubolari siano cilindriche di rivoluzione, il dispositivo di bloccaggio 50 permette anche di assicurare l’immobilizzazione in rotazione per evitare la rotazione relativa dei due cilindri 40 e 60 e di evitare il disassamento dei due bracci laterali 61 e 62 rispetto alla direzione trasversale T.
Sono peraltro previsti due bracci laterali 61 e 62 fissati o articolati sulla porzione tubolare inferiore 60 del braccio centrale telescopico 6.
I due bracci laterali 61, 62 comprendono rispettivamente alle loro estremità inferiori delle staffe 71 e 72 atte a cooperare rispettivamente con le impugnature 11 e 12 del veicolo 1 (Fig. 6). I bracci laterali 61 e 62 possono essere incurvati per evitare il disturbo connesso alla presenza di una visiera sul veicolo 1.
Come illustrato in figura 6, le staffe 71 e 72 possono essere ad esempio semplici elementi a forma di V rigirata, atte a cooperare con le impugnature 11 e 12 del veicolo 1 in modo da mantenerlo in equilibrio. In una variante le estremità dei bracci 61 e 62 possono comprendere pinze o clips atte ad afferrare le impugnature 11 e 12, compresa la parte bassa delle impugnature.
L’invenzione prevede anche che si possa regolare la distanza relativa dei bracci laterali mediante un meccanismo che garantisce l’equilibratura destrasinistra. All’occorrenza nell’esempio illustrato, si prevede su ciascun braccio laterale una cremagliera 70 impegnata con un pignone centrale 69 disposto nella parte bassa centrale della porzione tubolare inferiore 60.
I due bracci laterali 61, 62 possono così estendersi in modo simmetrico e telescopico da una parte e dall’altra del braccio centrale telescopico 6 per regolare la loro distanza alla larghezza del veicolo 1 tra le sue due impugnature 11 e 12 durante la sua presa in carico. Questo permette di garantire una buona centratura della moto durante l’istallazione.
In una variante il dispositivo di guida superiore potrebbe anche presentarsi sotto forma di una semplice asta telescopica con una rigidità trasversale sufficiente.
Come illustrato in figura 3, il braccio di guida 4 può anche comprendere elementi di protezione delle parti fragili del veicolo 1. Questi elementi di protezione possono essere formati da tubi ricurvi 65, 66 che vanno a proteggere la prominenza dei retrovisori, o un tubo ricurvo 67 atto a proteggere l’impugnatura del freno 13 e/o ancora un tubo 68 atto a proteggere l’impugnatura della frizione 14.
Il veicolo 1 viene trasportato lungo l’impianto di lavaggio 100 di fronte a diversi elementi di lavaggio 8. Come illustrato in figura 4, il veicolo viene trasportato in particolare tra i rulli di lavaggio, come un sistema di quattro rulli disposti ad esempio a quadrato 81, 82, 88, 89, visto dall’alto. I rulli 81, 82, 88, 89 sono ad esempio rulli rotanti di asse verticale con dei filamenti che sotto l’effetto della forza centrifuga in rotazione, puliscono l’esterno del veicolo 1 durante il suo passaggio tra i rulli 81, 82, 88, 89.
Come illustrato in figura 4a, i rulli 81, 82, 88, 89 sono ciascuno montati su un braccio mobile 84, in particolare perché la loro posizione possa evolvere in tempo reale e adattarsi a differenti tipi di veicoli e che possa allontanarsi al passaggio di ciascun veicolo.
Nell’esempio illustrato, il braccio è montato in rotazione attorno ad un asse fisso 83, ed è richiamato in direzione dell’asse da una molla di richiamo 85. Ciascun rullo ha in questo modo una posizione di risposo in cui l’estremità dei filamenti in rotazione viene ad agire in prossimità dell’asse longitudinale.
Durante il passaggio del veicolo 1, pulendo il veicolo 1, i rulli 81, 82, 88, 89 vengono allontanati dalla loro posizione di riposo come illustrato nelle figure 4b e 4c nel corso della progressione del veicolo 1. Le protezioni 65, 66, 67, 68 permettono di evitare che i rulli 81, 82, 88, 89 danneggino le parti fragili del veicolo 1, ed evitano di azionare la manopola del freno.
L’invenzione prevede mezzi meccanici per trasportare il veicolo 1 mantenuto dal braccio di guida 4 lungo l’impianto di lavaggio 100. Come illustrato in figura 5 un braccio di guida 4 che si muove lungo il circuito di binario, viene trascinato lungo il circuito mediante l’azionamento del suo carrello di guida 5. Il braccio di guida 4 trascina su una parte della binario il veicolo dal lavare. Il circuito effettuato da un carrello di guida 5 comprende quattro porzioni P1, P2, P3, P4 dal punto di presa in carico di un veicolo 1 da parte del braccio di guida fino al ritorno di questo stesso braccio di guida al punto di presa in carico di un nuovo veicolo 1.
Una prima porzione P1 corrisponde al trascinamento meccanizzato effettivo del carrello durante le operazioni di lavaggio del veicolo 1, una seconda porzione P2 corrisponde ad un primo percorso libero effettuato dal carrello di guida 5, una terza porzione P3 di trascinamento corrisponde al ritorno motorizzato opzionale del carrello di guida 5 e una quarta porzione P4 corrisponde a un secondo percorso libero del carrello di guida 5.
In figura 5, si nota che il percorso P1 va dal punto 21 al punto 22, il percorso P2 va dal punto 22 al punto 23, il percorso P3 va dal punto 23 al punto 24, e il percorso P4 va dal punto 24 al punto 21.
Per essere trascinato lungo il binario, il carrello di guida 5 utilizza due sistemi di catene nel piano T, L e parallele al circuito di binario nella parte centrale. Una prima catena 50 effettua il trascinamento del braccio (dei bracci) per le operazioni di lavaggio, una seconda catena 90 opzionale effettua le operazioni di ritorno dei bracci verso la zona di presa in carico. Il carrello di guida 5 comprende nell’esempio illustrato pezzi atti a ingranare con le catene.
Più precisamente la porzione tubolare superiore 40 del braccio comprende, trasversalmente da una parte e dall’altra, dei denti di trascinamento 49 e 45 atti a ingranare su una catena. La prima catena 50 è trascinata da ruote 51, 52 ad esempio di diametri equivalenti di cui solo una può essere la motrice. Inoltre è previsto un rullo tenditore 53 montato su un’asta per mettere alla tensione voluta la catena 50 nonché per ridurre il gioco e le usure.
In modo analogo, la seconda catena 90 viene azionata da due ruote 91, 92 ad esempio di diametri equivalenti, di cui solo una può essere la motrice. Inoltre è previsto un rullo tenditore 93 montato sull’asta per mettere alla tensione voluta la catena 90 nonché per ridurre il gioco e le usure.
L’impegno dei denti di trascinamento 49 e 45 sulla catena può essere passivo, come illustrato nelle figure, vale a dire che il mutuo avvicinamento della catena e del carrello provoca naturalmente l’impegno della catena con il dente di trascinamento.
In una variante, i denti di trascinamento possono essere mobili tra una posizione retratta nel braccio 4 e una posizione estesa, in funzione ad esempio di una manovra fatta dall’utilizzatore, ad esempio a livello del braccio 4 o nell’utilizzo delle leve d’impegno. In questo caso si ottiene un innesto su azione volontaria per il trascinamento, in particolare sui percorsi P1 e P3.
Quando il carrello di guida 5 arriva all’ingresso della prima sezione P1, la parte del carrello di guida 5 ingrana attraverso il suo dente di trascinamento 45 sulla catena 50. Il carrello di guida 5 viene allora trascinato lungo la prima sezione P1 del binario mediante il trascinamento della catena 50. Nella sezione P1, il carrello di guida 5 trascina il veicolo 1 preso in carica lungo il circuito di lavaggio vale a dire successivamente di fronte ai dispositivi di pulizia 8. La velocità della catena 50 è atta a permettere il lavaggio del veicolo da parte dei dispositivi di lavaggio di fronte, è ad esempio da 1 a 2 m/min.
Al punto 22, vale a dire alla fine del lavaggio, il dente di trascinamento 45 viene sganciato dalla catena 50 (mediante allontanamento ‘naturale’ derivante dal percorso della catena), poi il carrello di guida 5 può essere trattato manualmente lungo la sezione P2 del binario (vale a dire spinto da un operatore).
Al punto 23, l’interfaccia del carrello di guida 5 ingrana dall’altro lato attraverso il suo dente di trascinamento 49 sulla catena 90. Il carrello di guida 5 viene allora azionato dalla catena 90 sulla sezione P3, mediante il trascinamento della catena 90. Si tratta della sezione di ritorno del carrello di guida 5. La velocità di spostamento del carrello di guida 5 in questa sezione è dunque separata dalla sua velocità nella sezione P1, e può essere ad esempio più rapida.
Alla congiunzione tra i percorsi P3 e P4, nel punto 24, il dente di trascinamento 49 è sganciato dalla catena 90, poi il carrello di guida 5 può essere trainato manualmente lungo la sezione P4 del binario fino al punto di giunzione tra i percorsi P4 e P1 di presa in carico di un nuovo veicolo 1 da parte del braccio di guida 4.
Nel caso di più carrelli di guida 5 che si spostino nel circuito di binario, nel caso ad esempio del lavaggio a catena, i carrelli di guida 5 possono essere stoccati nella sezione P4 se diversi sono disponibili allo stesso tempo. La sezione P4 in prossimità della giunzione con P1 corrisponde anche alla sezione in cui il veicolo 1 è preso in carico da un carrello di guida 5. La distanza tra i carrelli di guida 5 durante il loro utilizzo è ad esempio adattabile in funzione in particolare dell’affluenza di utilizzo.
Si noti che il circuito di binari 31, 32, 33, 34 comprende due porzioni rettilinee, una di “andata” e un’altra di “ritorno” e due porzioni semicircolari che permettono di collegare in modo continuo le due porzioni rettilinee secondo un circuito chiuso a forma di pista di stadio.
In alternativa all’utilizzo delle catene, possono essere utilizzate cinghie dentate, cavi metallici flessibili di trazione.
Si noti che l’impianto 100 può essere un impianto automatico, vale a dire che tutti i dispositivi di lavaggio sono ad esempio automatici.
Si noti che il ritorno dei bracci potrebbe essere realizzato manualmente, vale a dire senza necessità della seconda catena 90 come precedentemente descritto.
Si noti che non è escluso che i bracci compiano le funzioni di guida e mantenimento in equilibrio senza per forza compiere la funzione di trazione, la funzione di trazione potendo essere assicurata da un mezzo differente ad esempio un’asta mobile indipendente dal braccio che spingerebbe il veicolo longitudinalmente durante le operazioni di lavaggio.
Si noti anche che le apparecchiature di lavaggio 8 in particolare i rulli e il banco di asciugatura possono essere completati con qualunque altro dispositivo di trattamento e/o protezione e/o manutenzione della moto.
In un modo di realizzazione dell’invenzione, l’impianto di lavaggio 100 potrà essere integrato a un impianto di lavaggio esistente, ad esempio un impianto di lavaggio per veicolo a quattro ruote, ad esempio un tunnel di lavaggio per vettura esistente.

Claims (10)

  1. TUNNEL DI LAVAGGIO PER MOTO Rivendicazioni 1. Impianto di lavaggio (100) per veicolo (1) a due o tre ruote, il veicolo (1) comprendente un manubrio (10) con impugnature (11, 12), detto veicolo (1) essendo trasportato longitudinalmente da mezzi meccanici davanti ai dispositivi di lavaggio (8), l’impianto comprendendo: - un dispositivo di guida longitudinale inferiore (2), estendentesi sul pavimento dell’impianto per guidare almeno una ruota (15) del veicolo lungo il suo spostamento longitudinale, - un dispositivo di guida superiore (3) reso solidale al manubrio (10) del veicolo per mantenere il veicolo sensibilmente in posizione verticale.
  2. 2. Impianto secondo la rivendicazione 1, tale che il dispositivo di guida longitudinale inferiore (2) comprenda almeno una scanalatura, la detta scanalatura essendo atta a ricevere almeno una ruota del veicolo (1).
  3. 3. Impianto secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1 e 2, il dispositivo di guida superiore (3) comprendendo un circuito di binario (31, 32, 33, 34) e almeno un braccio di guida (4), il detto braccio di guida (4) essendo atto per scorrere lungo il circuito di binario (31, 32, 33, 34), detto braccio di guida (4) essendo atto a essere collegato alle impugnature (11, 12) del manubrio (10) del veicolo.
  4. 4. Impianto secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1 a 3, in cui il braccio di guida (4) comprende un carrello di guida (5) atto a scorrere lungo il circuito di binario (31, 32, 33, 34), e un braccio centrale (6) collegato al carrello di guida (5), il braccio centrale (6) essendo collegato a due bracci laterali (61, 62) estendentisi lateralmente dal braccio centrale (6) e comprendenti alle loro estremità delle staffe (71, 72) atte a cooperare con le impugnature (11, 12) del veicolo (1).
  5. 5. Impianto secondo la rivendicazione 4, in cui il braccio centrale (6) è telescopico, la lunghezza del braccio centrale (6) potendo essere regolata per adattare l’altezza dell’avvicinamento tra le staffe (71, 72) e le impugnature (11, 12).
  6. 6. Impianto secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 4 a 5, in cui i due bracci laterali (61, 62) sono atti a estendersi in modo telescopico trasversalmente rispetto al braccio centrale (6) per regolare la loro distanza alla larghezza del veicolo (1) tra le sue due impugnature (11, 12).
  7. 7. Impianto secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 4 a 6, le estremità dei bracci laterali (61, 62) essendo munite di pinze, dette pinze essendo atte ad afferrare le impugnature (11, 12) del manubrio (10) del veicolo.
  8. 8. Impianto secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 4 a 7, i bracci laterali (61, 62) comprendendo elementi di protezione (66, 67, 68) atti a proteggere elementi fragili del veicolo (1) quando detto veicolo viene trasportato davanti ai dispositivi di lavaggio (8).
  9. 9. Impianto secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 3 a 8, comprendente un sistema di due catene (50, 90) atte a trascinare il braccio di guida (4) lungo il circuito di binario (31, 32, 33, 34), il braccio di guida comprendendo denti di trascinamento (45, 49) atti a ingranare rispettivamente su una delle catene (50, 90).
  10. 10. Impianto secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1 a 9 atto a trasportare più veicoli (1) gli uni dietro gli altri lungo l’impianto di lavaggio.
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