ITUB20152696A1 - Tappetino antiscivolo riciclabile - Google Patents

Description

DESCRIZIONE

"TAPPETINO ANTISCIVOLO RICICLABILE"

La presente invenzione è relativa ad un tappetino antiscivolo,riciclabile in particolare ad uso domestico o automobilistico, con migliorate proprietà.

Comunemente i tappetini, ad uso domestico o automobilistico, sono composti di vari strati tra cui principalmente un primo strato comprende tipicamente ciuffi di fibre con tessitura tufted su supporto tessuto di polipropilene o poliammide (ad esempio rafia sintetica) oppure con tessitura jacquard che, in uso, vanno a definire una superficie di appoggio per i piedi dell'utente o di un passeggero dell'autoveicolo, ovvero una faccia superiore che, in uso, si affaccia verso l'ambiente.

Generalmente tale primo strato di filato è realizzato in un tessuto filato in fibra polipropilenica o poliammidica.

Poiché viene tipicamente posizionato, in uso, al di sotto dei piedi del consumatore o del conducente, è particolarmente importante che un tappetino per uso domestico o automobilistico non scivoli rispetto alla superficie del pavimento, in modo da garantire assoluta stabilità e sicurezza durante il suo utilizzo. Pertanto, è diffusa, nel settore, la pratica di rivestire la superficie posteriore dei tappetini, ovvero la superficie che, in uso, poggia direttamente a contatto con il pavimento, con una composizione atta a conferire al tappetino qualità antiscivolo e con funzione di bloccare i fili della tessitura sulla parte posteriore nel tufting o jacquard. In particolare, oggi, è noto rivestire la superficie posteriore dei tappetini con resine solide come EPDM o lattici in gomma, ad esempio un copolimero stirenebutadiene, realizzando un secondo strato (o "backing") che garantiscono la proprietà di antiscivolamento.

Tuttavia, la maggior parte delle composizioni di rivestimento per la superficie posteriore di tappetini note presenta lo svantaggio di appesantire i tappetini stessi, in termini di grammatura e hanno un limitato ritorno elastico.

Inoltre, il backing gommoso, non è compatibile in termini di riciclaggio con i prodotti usati come il polipropilene e la poliammide utilizzati per la realizzazione del primo strato di filato, e pertanto, sia lo scarto di lavorazione che il prodotto finito al termine della propria vita, sono difficili da smaltire e non riutilizzabili e quindi devono andare in discarica con i prodotti assimilabili agli urbani.

I tappetini realizzati in tal modo inoltre presentano maggiore spessore e rigidità impedendone la malleabilità da parte del consumatore e rendendo difficoltose le operazioni di lavaggio in lavatrice per tappeti con una superficie superiore ad 0,70 mq.

Si avverte pertanto nel settore, l'esigenza di fornire un nuovo tappetino i cui materiali, compatibili tra loro, consentono di riciclareil prodotti finale così come gli scarti di lavorazione senza gli svantaggi dei tappetini dell'arte nota.

Lo scopo della presente invenzione è pertanto quello di fornire un tappetino che sia totalmente riciclabile, presenti una ridotta rigidità e con un buon ritorno elastico.

Tale scopo è raggiunto dalla presente invenzione, in quanto relativa ad un tappetino secondo la rivendicazione 1.

Ulteriori caratteristiche e vantaggi della presente invenzione verranno compresi meglio per mezzo della seguente descrizione di una sua forma di realizzazione preferita, la quale viene fornita a titolo di esempio non limitativo.

Secondo la presente invenzione, viene fornito un tappetino per uso domestico o automobilistico comprendente un primo strato di filato in polipropilene o poliammide che si affaccia, in uso, nell'ambiente ed un secondo strato in etilvinilacetato (ÈVA)che, in uso, poggia sul pavimento.

Vantaggiosamente l'EVA è un copolimero dall'aspetto luminoso, trasparente o colorato, che accoppiato allo strato di filato permette di ottenere un tappetino che risulta maggiormente tessile al tatto e più leggero ma ugualmente antiscivolo sulla superficie di appoggio.

Inoltre l'EVA, essendo compatibile con il filato in polipropilene o poliammide, rende il tappeto e gli scarti di lavorazione totalmente riciclabili evitandone lo smaltimento in discarica. In particolare, il tappeto, così come gli scarti di lavorazione, possono essere lavorati per essere riutilizzati nella produzione, ad esempio, di un nuovo tappetino.

Inoltre l'utilizzo dell'ÈVAconferisce al tappetino maggiore morbidezza, minor spessore, peso ridotto, alta capacità di aderenza, malleabilità, buon ritorno elastico e quindi facilità di lavaggio in lavatrice.

Il tappetino dell'invenzione è realizzato applicando sul primo strato di filato del prodotto ÈVA in forma granulare mediante una unità di distribuzione di polvere che consiste in una tramoggia contenente la polvere di ÈVA.

Alla base del contenitore è montato un cilindro dosatore motorizzato a velocità variabile regolabile mediante inverter e rivestito in gomma alveolata oppure spilli cardatori.

Una racla posta sul cilindro serve a regolare l'uscita di polvere di ÈVA. La distribuzione dell'ÈVA sullo strato di filato viene operata mediante una spazzola che distribuisce la polvere in maniera uniforme sul sottostante tessuto, in una quantità compresa tra i 300 grammi per metro quadro e i 700 grammi per metro quadro di ÈVA sul rovescio del primo strato di filato.

Dopo la distribuzione, la polvere di ÈVA viene fusa e trattata con fonte di calore per consentire la formazione dello strato di sottofondo.

Tale fase è condotta ad una temperatura compresa tra i 60 °C e 110°C.

Successivamente il tappetino viene raffreddato rapidamente su una calandra raffreddata ad una temperatura compresa fra i -2°C e i -12°C per poter dare uno choc termico alla polvere diÈVAfusa e quindi rendere uniforme e compatto lo strato di sottofondo.

In questo modo si forma, sul tappetino, uno strato di rivestimento definente la faccia che, in uso, poggerà sulla superficie sottostante.

Ulteriori caratteristiche della presente invenzione risulteranno dalla descrizione che segue di alcuni esempi meramente illustrativi e non limitativi.

Esempio 1

RESISTENZA ALLO SCORRIMENTO SCIVOLAMENTO

Il rilievo dinamico fra un pavimento in marmo ed un campione di cm.20x20 del tappetino dell'invenzione viene effettuata ponendo lo strato diÈVAa contatto con il pavimento in marmo. Un peso di 1 Kg viene disposto sopra il campione che è poi sotto posto a trazione per farlo scorrere sul pavimento.

Si è quindi valutato il carico necessario allo spostamento dinamico dello stesso; per la misurazione viene utilizzato un dinamometro a molla.

La resistenza allo scivolamento, ovvero la capacità di rimanere in sede del tappetino, è tanto più efficace quanto maggiore è l'attrito fra le superfici. Nel caso del tappetino secondo l'invenzione la resistenza allo scivolamento misurata è pari a 0,830 g.

Ripetuta la medesima prova con un sottofondo in EPDM o lattice di gomma la resistenza allo scivolamento misurata è pari a 0,550 g.

Esempio 2

GRAMMATURA

Esprime il peso di 1 metro quadrato del campione. Nel caso del tappetino secondo l'invenzione per un tessuto in tufting è di 400 grammi metro quadro.

La stessa quantità di campione in esame ma con sottofondo in EPDM o lattice di gomma è pari a 870 grammi metro quadro.

Esempio 3

RICICLABILITA'

Il tappetino secondo l'invenzione può essere riutilizzato, una volta triturato e ridotto in polvere, per un ulteriore uso nella realizzazione del sottofondo dei tappetini. In particolare, per dimostrare la compatibilità dei materiali in cui è realizzato il tappetino dell'invenzione che ne permette il riutilizzo è stato valutato il comportamento termico di un campione del teppetino dell'invenzione, e confrontato ai componenti presi singolarmente.

In particolare, per il confronto, sono analizzati mediante termografia gravimetrica un campione diÈVAin polvere, un campione di filo di polipropilene ed un campione del tappetino realizzato con un primo strato di filato in polipropilene e un secondo strato diÈVA.

I risultati sono illustrati nelle figure 1-3, in cui la figura 1 rappresenta la termografia gravimetrica dell'ÈVAin polvere, la figura 2 rappresenta la termografia gravimetrica del filo in polipropilene e la figura 3 rappresenta la termografia gravimetrica di un campione del tappetino dell'invenzione.

Si può notare come fino a 250°C la miscela dei due materiali è stabile in ambiente inerte, in particolare, è evidente come alle temperature di lavorazione la compresenza dei due materiali non varia in modo significativo la degradazione dei due singoli materiali.

Claims (4)

1. RIVENDICAZIONI 1.- Tappetino per uso domestico o automobilistico comprendente un primo strato di filato in polipropilene o poliammide che si affaccia, in uso, nell'ambiente ed un secondo strato in un copolimero di etilvinilacetato che, in uso, poggia sul pavimento.
2. 2. Metodo per la preparazione di un tappetino secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto di comprendere le fasi di : - fornire un primo strato di filato in polipropilene o poliammide provvisto di due facce, - applicare su una faccia di detto primo strato di filato un copolimero di etilvinilacetato in granuli, - riscaldare per fondere 1'etilvinilacetato, raffreddare per ottenre il tappetino.
3. 3. Metodo secondo la rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che detta fase di riscaldamento è condotta ad una temperatura compresa tra 60 e 110°C.
4. 4. Metodo secondo la rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che detta fase di raffreddamento è condotta ad una temperatura compresa tra -2°C e i -12°C.