ITTV960133A1 - Struttura di scarpetta interna particolarmente per calzature sportive - Google Patents

Description

"STRUTTURA DI SCARPETTA INTERNA, PARTICOLARMENTE PER CALZATURE SPORTIVE"

DESCRIZIONE

La presente domanda ha per oggetto una struttura di scarpetta interna del tipo particolarmente utilizzabile per calzature sportive costituite da uno scafo rigido a cui è generalmente associato almeno un gambale e quindi, ad esempio, scarponi da sci o pattini da ghiaccio o a rotelle, o scarpe da

Oggigiorno sono note molteplici tipologie di scarpette da applicarsi internamente a calzature sportive: alcune di esse risultano usualmente cucite e montate su forma mediante un assemblaggio che prevede, sequenzialmente, la cucitura perimetrale di un sottopiede interno, l'inserimento della forma, la spalmatura di un collante, la riattivazione di quest'ultimo mediante riscaldamento, l'incollaggio di una suoletta mediante pressatura e quindi l'estrazione dalla forma.

E' anche noto realizzare scarpette presentanti una cucitura a strobel sul bordo perimetrale della suola per il fissaggio della tomaia.

Sono anche note scarpette che presentano, in corrispondenza della zona del collo del piede, un linguettone o una coppia di lembi sovrapposti: tali scarpette vengono utilizzate esclusivamente per calzature, quali scarponi da sci, del tipo ad entrata anteriore e quindi per agevolare l'inserimento del piede.

Qualora invece si utilizzino scarponi da sci del tipo ad entrata posteriore, sempre per agevolare la calzata, vengono impiegate scarpette interne sulle quali è ricavata una apertura posteriore a cui è parzialmente sovrapponibile un linguettone.

Tutte tali tipologie note di scarpette presentano degli inconvenienti, quali un non ottimale adattamento in corrispondenza dello scafo, ed una non ottimale trasmissione degli sforzi a quest'ultimo, essendo tali due caratteristiche in antitesi tra loro in quanto l'adattamento allo scafo richiede l'utilizzo di materiali morbidi e la trasmissione degli sforzi dal piede alla calzatura e quindi all'attrezzo sportivo materiali rigidi o semirigidi.

E' quindi noto il Brevetto US 3.750.310 in cui è illustrato uno scarpone da sci comprendente una scarpetta interna la quale presenta, in corrispondenza delle zone del piede presentanti delle rientranze, delle sedi in corrispondenza delle quali risulta inseribile un singolo corpo flessibile e/o gonfiabile la cui funzione è quella di modellare la forma interna della scarpetta per far sì che essa cerchi di assumere una forma la più vicina possibile a quella del piede.

Questo viene ottenuto immettendo nel corpo, attraverso una predisposta valvola, un liquido viscoso.

Tale soluzione di tipo noto permette di risolvere solo parzialmente il problema della adattabilità della scarpetta alla forma del piede, in quanto non si riesce a conseguire una perfetta sagomatura: infatti la forma e le dimensioni dell'inserto usato per la sagomatura risultano predefinite e non tengono quindi conto delle diverse forme dei piedi dell'utilizzatore, o di eventuali punti più o meno sensibili del piede.

In questo modo si possono ottenere una serie di diverse sagomature interne della scarpetta di tipo standard, ottenibile combinando in maniera diversa varie tipologie di inserti a disposizione.

Si rileva inoltre come la scarpetta non assicuri nessun tipo di sostegno per il piede; l'eventuale utilizzo di singoli tasselli rigidi non risolve il problema, in quanto essi rischierebbero di creare pericolosi e fastidiosi punti di pressione sul piede, vanificando cosi la ricercata confortevolezza.

E' anche noto il Brevetto Europeo EP 0.351.396 in cui è previsto l'impiego di una scarpetta interna per scarponi, la quale risulta sagomata esternamente: la sua superficie esterna infatti è caratterizzata da cavità adatte a contenere i meccanismi che sono applicati all'interno dello scarpone.

Allo stesso modo inoltre possono essere ricavate delle superfici a spessore variabile per modificare il comfort della scarpetta in funzione delle esigenze di tenuta delle varie zone del piede.

Anche tale soluzione nota non risolve i problemi evidenziati in quanto non offre una specifica personalizzazione per ogni tipo di piede dell'utilizzatore, fornendo una sagomatura di tipo standardizzato alla quale l'utilizzatore si deve adeguare.

Inoltre la scarpetta non assicura nessun tipo di sostegno per il piede.

La stessa richiedente è anche titolare della domanda N. TV94A000124 depositata il 21.10.1994, che qui si intende inclusa per riferimento, nella quale è illustrata una scarpetta interna per calzature sportive che presenta almeno le zone del tacco e dell'avampiede realizzate in materia termoespandibile con stabilità della conformazione assunta, tale scarpetta prevedendo una struttura di irrigidimento per la caviglia.

Pur permettendo tale soluzione un adattamento dell'interno della scarpetta al piede, essa offre un sostegno solamente per la caviglia, cosicché il piede, e la relativa scarpetta, risultano potersi muovere all'interno della calzatura.

Pertanto il piede non può trasmettere in modo efficace gli sforzi alla calzatura e quindi all'attrezzo sportivo, essendo il medesimo sostenuto solo in corrispondenza della caviglia.

Compito principale di quanto forma oggetto della presente domanda è quindi quello di risolvere i problemi tecnici evidenziati, eliminando gli inconvenienti di cui alla tecnica nota citata, e quindi escogitando una scarpetta interna che permetta di conseguire allo stesso tempo un ottimale comfort per l'utilizzatore e una ottimale trasmissione degli sforzi dal piede alla calzatura, e quindi all'attrezzo sportivo.

Nell'ambito del compito sopra esposto un altro importante scopo è quello di realizzare una scarpetta interna che risulti bloccabile all'interno della calzatura in modo ottimale, evitando cosi giochi relativi tra scarpetta e calzatura e tra piede e scarpetta.

Ancora un importante scopo è quello di realizzare una scarpetta in cui possa essere predeterminato il grado di sostegno del piede nelle zone volute.

Non ultimo scopo è quello di realizzare un trovato che risulti affidabile e sicuro nell’uso, il medesimo essendo realizzabile con gli usuali e noti macchinari e impianti.

Il compito e gli scopi sopra accennati, nonché altri che più chiaramente appariranno in seguito, vengono raggiunti da una struttura di scarpetta interna, particolarmente per calzature sportive costituite da uno scafo rigido, detta struttura essendo costituita da una tomaia avvolgente il piede e parzialmente la gamba dell'utilizzatore, con associato inferiormente un sottopiede ed eventualmente anteriormente chiusa da un linguettone, che si caratterizza per il fatto che detta tomaia è costituita da un colletto superiore inferiormente associato ad un primo elemento a sandwich morbido avvolgente parte del piede e parzialmente avvolto da un secondo elemento di sostegno rigido, internamente a detto primo elemento essendo iniettato o iniettabile un materiale espanso.

Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato risulteranno maggiormente dalla descrizione dettagliata di una particolare, ma non esclusiva, forma di realizzazione, illustrata a titolo indicativo e non limitativo, nelle allegate tavole di disegni in cui:

le fig. 1 e 2 illustrano la struttura in una vista di tre quarti frontale e laterale;

la fig. 3 illustra, in una vista sezionata, la struttura di scarpetta associata in corrispondenza di una calzatura.

Con riferimento alle figure precedentemente citate si è indicata con il numero 1 una struttura di scarpetta interna, particolarmente per calzature sportive 2 comprendenti uno scafo 3 rigido a cui è generalmente associato almeno un gambale 4, anch'esso rigido.

La struttura di scarpetta interna 1 è costituita da una tomaia, che indichiamo genericamente con il numero 5, la quale avvolge totalmente il piede e parzialmente la gamba dell’utilizzatore, inferiormente ad essa essendo associato un sottopiede 6 e risultando eventualmente anteriormente chiusa da un linguettone 7.

La tomaia 5 risulta quindi costituita da un colletto 8 che va ad interessare la zona della gamba dell'utilizzatore nella zona superiore a quella delle caviglie, indicata con il numero 9, ad esse essendo inferiormente associato, ad esempio per cucitura, un primo elemento a sandwich 10 il quale presenta quindi una struttura a sacchetto internamente al quale risulta iniettato o iniettabile un materiale espanso, indicato con il numero 11.

Tale primo elemento a sandwich 10 avvolge il piede dell'utilizzatore, eventualmente ad esclusione delle zone 12 del dorso del piede e 13 del dorso delle dita.

Il materiale espanso 11 risulta preferibilmente essere costituito da un bicomponente che per reazione chimica solidifica assumendo la forma di un impasto; esso può essere costituito da del poliolo-isocianato.

A costituire la tomaia 5 concorre inoltre un secondo elemento di sostegno 14 il quale avvolge parzialmente ed esternamente il primo elemento a sandwich 10.

In particolare il secondo elemento di sostegno 14 interessa le zone di trasmissione degli sforzi del piede alla calzatura 2, e quindi le zone laterali esterne 15a, 15b del piede attigue il sottopiede 6, la zona laterale esterna del puntale 16 sempre attigua il sottopiede 6, la zona 17 soprastante il tallone, nonché i lembi 18a, 18b della tomaia 5 soprastanti il linguettone 7 in corrispondenza della zona 12 del dorso del piede.

Vantaggiosamente inoltre il secondo elemento di sostegno 14 interessa anche la zona 19 di interconnessione al colletto 8.

Il secondo elemento di sostegno 14 inoltre può essere vantaggiosamente costituito da un PVC combinato con un tessuto- non tessuto, ad esempio del tipo commercialmente conosciuto con la dicitura "CESONA" B 20/10 prodotto dalla Ditta SPAC S.p.A..

L'utilizzo della struttura prevede quindi l'inserimento del piede all'interno della scarpetta 1 così ottenuta e contenuta all'interno dello scafo 3.

Successivamente viene iniettato il materiale espanso 11, cosi da consentire l'ottenimento, in corrispondenza della zona interessata dal primo elemento a sandwich 10, di una esatta conformazione in rapporto a quella del piede dell'utilizzatore.

Contestualmente nelle zone del primo elemento a sandwich non interessate dal secondo elemento di sostegno 14 si conseguirà anche un altrettanto ottimale adattamento alla struttura interna della calzatura, permettendo cosi di conseguire l'ottimale bloccaggio della struttura di scarpetta all'interno della medesima, evitando cosi il formarsi di fastidiosi movimenti interni.

La presenza del secondo elemento di sostegno 14 inoltre permette una ottimale trasmissione degli sforzi dal piede alla calzatura e quindi all'attrezzo sportivo, migliorando cosi le prestazioni per 1'utilizzatore, nonché l'ottimale contenimento del piede all'interno della scarpetta 1.

Si sottolinea la possibilità di variare la rigidezza della struttura, e quindi il grado di contenimento e sostegno della stessa, modificando il materiale costituente il secondo elemento di sostegno 14 o lo spessore del medesimo in una o più zone della scarpetta.

Si è cosi constatato come il trovato abbia raggiunto il compito e gli scopi prefissati, essendosi escogitata una struttura di scarpetta interna per calzature sportive che presenta un ottimale sostegno del piede, una perfetta aderenza della scarpetta al piede stesso ed all'interno della calzatura e quindi l'ottimale bloccaggio entro la stessa.

Naturalmente il trovato è suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell’ambito del medesimo concetto inventivo.

Cosi, ad esempio, le zone del primo elemento a sandwich 10 non sovrapposte dal secondo elemento di sostegno 14 potranno essere una o più ed eventualmente comunicanti o meno tra loro ed ottenute secondo aree più o meno estese.

Naturalmente anche i materiali, nonché le dimensioni dei singoli componenti la struttura potranno essere i più pertinenti a seconda delle specifiche esigenze.

Claims (11)

1. RIVENDICAZIONI 1) Struttura di scarpetta interna, particolarmente per calzature sportive costituite da uno scafo rigido, detta struttura essendo costituita da una tomaia avvolgente il piede e parzialmente la gamba dell'utilizzatore, con associato inferiormente un sottopiede ed eventualmente anteriormente chiusa da un linguettone, che si caratterizza per il fatto che detta tomaia è costituita da un colletto superiore inferiormente associato ad un primo elemento a sandwich morbido avvolgente parte del piede e parzialmente avvolto da un secondo elemento di sostegno rigido, internamente a detto primo elemento essendo iniettato o iniettabile un materiale espanso.
2. 2) Struttura come alla rivendicazione 1 che si caratterizza per il fatto che detta tomaia é costituita da un colletto che va ad interessare la zona della gamba dell'utilizzatore nella zona superiore a quella delle caviglie, ad esso essendo inferiormente associato, preferibilmente per cucitura, un primo elemento a sandwich il quale presenta una struttura a sacchetto internamente al quale risulta iniettato o iniettabile detto materiale espanso.
3. 3) Struttura come ad una o più delle rivendicazioni precedenti che si caratterizza per il fatto che detto primo elemento a sandwich avvolge il piede dell'utilizzatore.
4. 4) Struttura come ad una o più delle rivendicazioni precedenti che si caratterizza per il fatto che detto materiale espanso é preferibilmente costituito da un bicomponente che per reazione chimica solidifica assumendo la forma di un impasto.
5. 5) Struttura come ad una o più delle rivendicazioni precedenti che si caratterizza per il fatto che detto materiale espanso é preferibilmente costituito da del poliolo-isocianato.
6. 6) Struttura come ad una o più delle rivendicazioni precedenti che si caratterizza per il fatto che a costituire detta tomaia concorre un secondo elemento di sostegno il quale avvolge parzialmente ed esternamente detto primo elemento a sandwich.
7. 7) Struttura come ad una o più delle rivendicazioni precedenti che si caratterizza per il fatto che detto secondo elemento di sostegno interessa le zone di trasmissione degli sforzi del piede alla calzatura.
8. 8) Struttura come ad una o più delle rivendicazioni precedenti che si caratterizza per il fatto che detto secondo elemento interessa le zone laterali esterne del piede attigue detto sottopiede, la zona laterale esterna del puntale sempre attigua detto sottopiede, la zona soprastante il tallone, nonché i lembi di detta tomaia soprastanti detto linguettone in corrispondenza della zona del dorso del piede.
9. 9) Struttura come ad una o più delle rivendicazioni precedenti che si caratterizza per il fatto che detto secondo elemento di sostegno è costituito da un PVC combinato con un tessuto-non tessuto.
10. 10) Struttura come ad una o più delle rivendicazioni precedenti che si caratterizza per il fatto che, una volta inserito detto piede in detta tomaia contenuta all'interno di detta calzatura, detto materiale espanso viene iniettato entro detto primo elemento a sandwich.
11. 11) Struttura come ad una o più delle rivendicazioni precedenti che si caratterizza per quanto descritto ed illustrato nelle allegate tavole di disegni.