ITTV960095A1 - Procedimento per ottenere una griglia tecnica e prodotto cosi' ottenut o in materiale plastico, particolarmente per la chiusura di prese, imb - Google Patents

Procedimento per ottenere una griglia tecnica e prodotto cosi' ottenut o in materiale plastico, particolarmente per la chiusura di prese, imb Download PDF

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Lorenzo Canzian
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Airplast Sas
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Description

Brevetto per invenzione industriale
PROCEDIMENTO PER OTTENERE UNA GRIGLIA TECNICA E PRODOTTO COSI’ OTTENUTO IN MATERIALE PLASTICO, PARTICOLARMENTE PER LA CHIUSURA DI PRESE, IMBOCCATURE IN GENERE, CANALIZZAZIONI OD EMISSIONI D'ARIA, NEGLI AMBIENTI E PER ESTERNI.
DESCRIZIONE
Il presente trovato ha per oggetto un procedimento per ottenere una griglia tecnica e prodotto così ottenuto in materiale plastico, particolarmente per la chiusura di prese, imboccature in genere, canalizzazioni od emissioni d'aria, negli ambienti e per esterni.
L'innovazione trova particolare se pur non esclusiva applicazione nel settore della produzione di componenti accessori in materiale plastico quali le griglie, nella finitura di edifici.
Diverse e tecnologicamente note sono le griglie sino ad oggi utilizzate, il cui compito essenziale è quello di costituire una barriera efficace all'ingresso, negli ambienti, di animali, attraverso canalizzazioni o prese d'aria in genere. Se la griglia da un lato costituisce essenzialmente un ostacolo, dall'altro, non deve affatto interferire più di tanto sulla circolazione d’aria, dovendo garantire comunque il transito deH'aria.
E' altresì noto che in tutti gli edifici, sia con destinazione civile che industriale è previsto generalmente un gran numero di griglie, come ad esempio nel caso di canalizzazioni per ambienti climatizzati, o più semplicemente dettate da adeguamenti alle normative, è il caso delle prese d'aria nelle sale termiche od in siti in cui vi possono essere delle fiamme libere. Soprattutto a causa di recenti normative, vi è stato un forte impulso nei confronti di tale articolo che attualmente riceve consensi ed è destinato ad una larghissima diffusione.
La consistente richiesta di griglie sul mercato, ha imposto lo studio e l'approntamento di nuove soluzioni che sostituissero dal punto di vista funzionale, quelle tradizionali, oramai non più appetibili anche dal punto di vista economico.
Un tipico esempio di griglia attualmente utilizzata è quella metallica, ottenuta mediante saldatura dei profili che costituiscono la cornice, attuata mediante predisposizione di una maschera ed alla quale infine, in corrispondenza della luce, vengono saldate trasversalmente una serie di alette, costituiti da semplici profili piani, in pratica un piatto deflettore. In questo caso la posizione delle alette non è orientabile a piacere ma generalmente presentano tutte la medesima inclinazione, dipendendo dalla lavorazione e dalle maschere impiegate in linea.
Un altro esempio può essere dato dalla griglia in metallo stampato, come il rame o l'alluminio. Qui la struttura può essere quadrilatera ma anche tonda, in entrambi i casi, comprendente una cornice dalla quale sono ottenute per tranciatura e presso-piegatura le alette trasversali a sporgere. Una prima osservazione, riguarda il fatto che quasi mai, la struttura della griglia è costituita dal solo metallo, ma generalmente, per irrobustire il tutto, diminuendo l'impiego della materia prima soprattutto se si impiega del rame, viene previsto l'utilizzo di una sottostruttura di supporto in materiale plastico, sopra il quale associare diversamente la parte metallica. Ancora una osservazione in merito a tale struttura, riguarda il fatto che le limitate misure delle stesse sono standard essendo vincolate dal numero degli stampi, previsti in origine dal produttore. In secondo luogo a causa della lavorazione le alette sporgono quasi sempre dalla cornice perimetrale, potendo talvolta costituire ostacolo alla corretta collocazione e comunque costituire una fonte di inestetismi.
Ma sono note pure delle griglie in materiale plastico. Dette griglie vengono unicamente ricavate mediante processi che prevedono la stampa delle stesse secondo diverse forme, tonde o quadrilatere, comprendenti, alla pari di quelle metalliche, una cornice e delle alette deflettori non funzionali essendo perloppiù piatte. Anche in tal caso, tra gli inconvenienti, riscontriamo il limite oggettivo posto dal numero degli stampi occorrente per la realizzazione delle forme richieste, che impone grossi investimenti ed un numero limitato di misure tutte rigorosamente standard.
Riassumendo la situazione, le griglie metalliche non possono essere fomite con misure e formati diversi dagli usuali, pena un considerevole aggravio dei costi che sono imputabili alle lavorazioni artigianali su misura. Non ultimo aspetto, il fatto che il metallo mal si addice, talvolta ne è vietato il suo impiego, per destinazioni particolari, grazie alla buona conducibilità termica ed elettrica.
Per converso, se le griglie in materiale plastico risolvono il problema delle destinazioni speciali, queste, non possono essere fomite in misure flessibili, e comunque al di fuori degli usuali formati standard, essendo, come abbiamo visto, condizionate in origine dagli stampi della ditta produttrice.
Nel caso de quo, la tecnologia esistente cui fare un breve cenno di riferimento, interessa esclusivamente i processi di lavorazione ed il prodotto così ottenuto, in particolare una griglia in materiale plastico.
Scopo del presente trovato è anche quello di ovviare ai succitati inconvenienti.
Questo ed altri scopi vengono raggiunti con la presente innovazione secondo le caratteristiche di cui alle annesse rivendicazioni, risolvendo problemi esposti mediante un procedimento per ottenere una griglia tecnica e prodotto così ottenuto in materiale plastico, particolarmente per la chiusura di prese, imboccature in genere, canalizzazioni od emissioni d'aria, negli ambienti e per esterni, essenzialmente comprendente le seguenti fasi:
- predisporre, a monte del processo di lavorazione, un profilo longitudinale estruso in materiale plastico dato una forma essenzialmente ad "L", di cui un tratto costituente cornice della griglia, ed un tratto ortogonale allo stesso costituente parete di supporto di una serie di alette deflettori;
- nel sezionare detto profilo in segmenti, con taglio delle teste effettuato a 45°; - nell'associare l'uno all'altro detti segmenti, ottenendo un telaio con cornice quadrilatera, facendo combaciare le dette teste, in contrapposizione ed unendole stabilmente mediante saldatura in HF (alta frequenza);
- nell'introdurre all'intemo della luce definita dal telaio, una serie di alette deflettori con profilo alare, dette alette anch'esse in materiale plastico, essendo fissate alle estremità, mediante mezzi assiali, lungo le pareti laterali di supporto ricavate dal telaio.
In tal modo, attraverso il notevole apporto creativo il cui effetto costituisce un immediato progresso tecnico vengono conseguiti diversi vantaggi. In primo luogo, è possibile ottenere un prodotto finito in materiale plastico estremamente versatile nelle destinazioni non essendo vincolato nella realizzazione dall'impiego di stampi. Ne consegue, a vantaggio dell'acquirente una maggiore offerta delle misure disponibili, ed al caso anche a misura, tutte indistintamente, fornibili in quantità potendo essere i processi facilmente industrializzati. Dal lato del produttore, invece, vengono eliminati costi considerevoli di realizzazione degli stampi, con un processo di formatura più snello e flessibile, mantenendo un buon rapporto qualità-prezzo.
Un secondo aspetto, riguarda le possibili destinazioni del prodotto, il quale essendo ottenuto pressoché interamente in materiale plastico, ne permette l'impiego anche in condizioni particolari, come in presenza di campi elettrici, soddisfando egregiamente le esigenze delle normative anche più severe.
Questi, ed altri vantaggi appariranno dalla successiva particolareggiata descrizione di una soluzione preferenziale di realizzazione con l'aiuto dei disegni schematici allegati, i cui particolari di esecuzione non sono da intendersi limitativi ma solo esemplificativi.
La Figura 1., rappresenta una vista di fronte di una griglia assemblata in materiale plastico.
La Figura 2., rappresenta una vista di lato della griglia di cui in Figura precedente.
La Figura 3., rappresenta una vista della parte posteriore della griglia di cui in Figura 1.
La Figura 4., rappresenta una parziale vista in sezione della griglia di cui in Figura 1., presa lungo l'asse X-X di Figura 3.
Infine, la Figura 5., rappresenta una vista in prospettiva e d'una estremità di una delle alette deflettori di una griglia illustrata nelle Figure precedenti.
Facendo riferimento anche alle figure, si rileva che una griglia (A), del tipo ottenuta in materiale plastico, per la chiusura di imboccature di canalizzazioni, prese d'aria in genere, viene ottenuta assemblando quattro profili (1, 1, 1", 1") aventi una medesima sezione, ed una serie di medesimi deflettori (2, 2', 2”, 2<»>).
Più in dettaglio, i singoli profili (1, 1, 1", 1") sono ricavati partendo da un unico profilo semilavorato, ottenuto in materiale plastico estruso, successivamente sezionato, dipendendo dalla lunghezza dello stesso, in tanti segmenti. La lunghezza dei singoli segmenti (1, 1, 1", 1"), dipende naturalmente dalla conformazione della griglia che è data perloppiù da un quadrilatero. Sicché, nel caso di una griglia rettangolare, quale l'esempio riprodotto in (A), si debbono ricavare almeno quattro segmenti, rispettivamente due (1, 1") che costituendo i lati maggiori avranno una lunghezza maggiore che non i secondi, e due (1, 1") che costituiscono i lati minori. Viceversa, nel caso in cui la forma della griglia (A) debba essere quadrata, tutti indistintamente, i segmenti (1, 1' 1", 1"), presenteranno una medesima lunghezza. Visto in sezione, ogni segmento (1, 1, 1", 1") presenta una caratteristica conformazione ad "L", dove una superficie è destinata a restare a vista, costituendo la cornice (3), mentre una seconda superficie (4) costituisce mezzo di supporto delle alette deflettori (2, 2’, 2", 2°). La superficie (3) restando a vista è dunque preferibilmente piana, mentre quella opposta (3') prevede una serie di nervature longitudinali (5) che definiscono almeno una sede intermedia (6), la quale può accogliere una guarnizione, non illustrata, e/o costituire guida perconsentire l'impiego di mezzi di ancoraggio della griglia (A), alla rispettiva imboccatura da richiudere. La seconda superficie, (4), è data da una parete perpendicolare ottenuta monoliticamente rispetto alla prima (3), la quale su entrambi i lati si presenta essenzialmente piana. In una soluzione preferenziale, lungo detta parete, possono essere previsti dei fori equidistanti, i quali mediante mezzi passanti consentono l'impegno delle estremità delle alette deflettori (2, 2', 2",2 Ogni segmento (1, 1, 1", 1"), presenta inoltre le teste tagliate a 45 consentendo ortogonalmente l'accoppiamento reciproco con una testa contrapposta di un adiacente segmento, sino ad ottenere il telaio.
Per ottenere il riquadro o telaio della griglia (A), ogni segmento (1, 1, 1", 1"'), viene unito di testa con l'adiacente, saldandone la giunzione preferibilmente in HF alta frequenza. Una volta ottenuto il riquadro, è possibile introdurvi e quindi assicurare trasversalmente delle alette parallele (2, 2', 2", 2<n>), le quali potranno essere singolarmente orientate, anche in modo indipendente l'una dall'altra.
Ogni aletta (2, 2', 2", 2<n>), è del tipo monolitica, ottenuta anch'essa in materiale plastico, ed è provvista di un particolare profilo alare, che sostanzialmente favorisce il deflusso dell'aria. Più in dettaglio, si compone di una superficie a vista, centralmente piana, (7) ed una posteriore (8) caratterizzata dalla presenza in posizione mediana, di un rigonfiamento longitudinale (9). Detto ringofiamento (9) costituendo anche una nervatura di irrobustimento, può prevedere alle estremità la realizzazione di un foro (10), il quale favorisce l'introduzione ed il fissaggio di un mezzo passante, nel caso di specie una vite (11), che unisce restremità di una delle alette (2, 2’, 2", 2<n>) alla parete (4). Per quanto riguarda le estremità ovvero il bordo longitudinale (12) inferiore e superiore di ogni aletta deflettore (2, 2', 2", 2<n>), si rileva che presenta una forma stondata, e leggermente incurvata rispetto alla porzione centrale della aletta, in modo tale da consentire al flusso d’aria che lambisce la stessa, un corretto direzionamento.

Claims (9)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Procedimento per ottenere una griglia tecnica e prodotto così ottenuto in materiale plastico, particolarmente per la chiusura di prese, imboccature in genere, canalizzazioni od emissioni d'aria, negli ambienti e per esterni, caratterizzato dal fatto di comprendere le seguenti fasi: - predisporre, a monte del processo di lavorazione, un profilo longitudinale estruso in materiale plastico comprendente un tratto (3) che costituisce cornice della griglia (A), ed un tratto (4) ortogonale allo stesso costituente parete di supporto di una serie di alette deflettori (2, 2', 2", 2<n>); - nel sezionare detto profilo in segmenti (1, 1, 1", 1"'); - nell'associare l'uno all'altro detti segmenti (1, 1, 1", 1"), ottenendo telaio con cornice quadrilatera, facendo combaciare le dette teste, contrapposizione ed unendole; - nell'introdurre all'interno della luce definita dal telaio, una ser lie di alette deflettori (2, 2', 2", 2<n>) con profilo alare, dette alette anch'esse in materiale plastico, essendo fissate alle estremità, mediante mezzi assiali, lungo le pareti laterali (4) di supporto ricavate dal detto telaio.
  2. 2. Procedimento perfezionato secondo la rivendicazione 1., caratterizzato dal fatto che ogni segmento (1, 1’, 1", 1") presenta una conformazione ad "L", dove una superficie è a vista, costituendo la cornice (3), mentre una seconda superficie (4) pressoché ortogonale alla precedente costituisce mezzo di supporto delle alette deflettori (2, 2', 2", 2°).
  3. 3. Procedimento perfezionato secondo le rivendicazioni 1. e 2., caratterizzato dal fatto che ogni segmento (1, 1, 1 ", 1"), presenta le teste tagliate a 45°, consentendo ortogonalmente, l'accoppiamento reciproco con almeno una testa contrapposta di un adiacente segmento.
  4. 4. Procedimento perfezionato secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che la superficie (3) di ogni segmento di profilo (1, 1, 1", 1"), è preferibilmente piana, mentre quella opposta (3') prevede una serie di nervature longitudinali (5) che definiscono almeno una sede intermedia (6), la quale può accogliere una guarnizione, e/o costituire guida per consentire l'impiego di mezzi di ancoraggio della griglia (A), alla rispettiva imboccatura da richiudere.
  5. 5. Procedimento perfezionato secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che lungo la parete, sono previsti dei fori equidistanti, consentendo mediante mezzi passanti l'impegno delle estremi delle alette deflettori (2, 2', 2", 2<n>).
  6. 6. Procedimento perfezionato secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che per ottenere il riquadro o telaio della griglia (A), ogni segmento (1, 1, 1", 1"), viene unito di testa con l'adiacente, saldandone la giunzione preferibilmente con tecnica in HF (alta frequenza).
  7. 7. Griglia perfezionata secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che ogni aletta (2, 2', 2", 2<n>), è del tipo monolitica, ottenuta anch'essa in materiale plastico, e si compone di una superficie a vista, centralmente piana, (7) ed una posteriore (8) che prevede in posizione mediana, un rigonfiamento longitudinale (9).
  8. 8. Griglia perfezionata secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto ringofiamento (9) costituendo anche una nervatura di irrobustimento, prevede su entrambe le estremità la realizzazione di un foro assiale (10), il quale favorisce il fissaggio di una vite (11), che unisce l'estremità di una delle alette (2, 2', 2", 2<n>) alla parete (4).
  9. 9. Griglia perfezionata secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che le estremità ovvero il bordo longitudinale (12) inferiore e superiore di ogni aletta deflettore (2, 2', 2", 2<n>), presenta una forma stondata, e leggermente incurvata rispetto alla porzione centrale della aletta.
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