ITTV940098A1 - Apparecchiatura automatica per l'applicazione di una pellicola di protzione su entrambe le facce di lastre di materiale lapideo - Google Patents

Apparecchiatura automatica per l'applicazione di una pellicola di protzione su entrambe le facce di lastre di materiale lapideo Download PDF

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Emilio Murarotto
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Abstract

Apparecchiatura automatica per la applicazione di una pellicola di protezione su entrambe le facce di lastre di materiale lapideo provenienti da una macchina operatrice con saldatura del lembi di estremità delle pellicole detta applicazione avvenendo mentre le lastre avanzano su una rulliera motorizzata. Sono previste due bobine di alimentazione delle pellicole 14, 16 disposte al di sopra e al di sotto del percorso di avanzamento delle lastre 12 e tali pellicole vengono inviate su rulli di rinvio 18, 20 il cui asse longitudinale è trasversale al senso di avanzamento delle lastre 12 così che le pellicole vengano orientate in direzione di detto avanzamento ad una stazione di taglio e saldatura 26 comprendente mezzi di taglio 28 delle pellicole scorrevoli orizzontalmente e trasversalmente alla direzione di avanzamento delle lastre 12 nonché una coppia di pressori superiori 32 ed almeno una barra saldante 34, detti elementi cooperando con un pressore inferiore 36 spostabile verticalmente tra una posizione abbassata ed una sollevata in cui esso é rispettivamente disimpegnato ed impegnato con detti elementi.

Description

Descrizione dell'invenzione industriale
La presente invenzione ha per oggetto una apparecchiatura automatica per l’applicazione di una pellicola di protezione su entrambe le facce di lastre di materiale lapideo, ad esempio provenienti da una macchina operatrice per il loro trattamento superficiale.
E' noto che le lastre di materiale lapideo, ottenute per taglio di un blocco di uno di tali materiali, vengono sottoposte ad una serie di lavorazioni prima di essere mandate a magazzino pronte per essere inviate all'acquirente. Una tipica lavorazione è il loro trattamento superficiale per lucidare una delle loro facce. Tale lavorazione viene effettuata in una macchina operatrice dalla cui stazione di uscita tali lastre fuoriescono e vengono fatte avanzare da una rulliera motorizzata sino ad una stazione di scarico, su cui avanzano ad opera di una seconda rulliera motorizzata. La stazione di scarico è provvista di un apposito dispositivo, denominato appunto di scarico, per il prelievo di una lastra lavorata alla volta dalla relativa stazione della macchina operatrice e per il suo inoltro ad una stazione di raccolta della lastre lavorate.
Apparecchiature di questo tipo sono note ed è pure noto che esse sostanzialmente comprendono, nella stazione di raccolta, un cavalletto subverticale sul quale le lastre vengono deposte una alla volta dal suddetto dispositivo di scarico. Le lastre appoggiano contro il cavalletto accostate tra di loro con le facce contrapposte a contatto reciproco in posizione sostanzialmente verticale e leggermente inclinate.
E' noto che le lastre lavorate presentano una faccia lucida liscia che è quella che ha subito il trattamento mentre l'altra, che non è stata trattata od ha subito una lavorazione diversa, è grezza o quanto meno ruvida. Dato che generalmente le lastre vengono disposte con le facce lucid a contatto con le facce grezze, è evidente che questa situazione è estremamente sfavorevole per le facce lucide poiché il contatto e soprattutto lo sfregamento durante fase di deposito con la superficie grezza della adiacente può danneggiarle anche in misura rilevante. molti casi le lastre danneggiate devono essere riportate nella macchina operatrice per ripetere il trattamento superficiale il che comporta evidentemente un inutile e dannoso aumento dei tempi operativi e dei costi di produzione.
L'inconveniente di cui sopra è poi accentuato dal fatto che le lastre sono soggette a vibrazioni, specialmente durante le fasi di movimentazione e trasporto a destinazione (su strada o rotaie) con sfregamenti tra le lastre con le conseguenze negative più sopra spiegate.
In misura minore questi inconvenienti si presentano anche quando la deposizione delle lastre avvenga in modo da mantenere a contatto tra di loro le facce lucidate.
Allo scopo di ovviare ai suddetti inconvenienti si è pensato, e ciò viene attuato a tutt’oggi, di applicare una pellicola di protezione per le facce lucidate. Questo accorgimento si è rivelato efficace e soddisfacente in quanto i danneggiamenti delle facce lucidate sono stati praticamente eliminati.
Va tuttavia tenuto conto dei notevoli probi legati alle modalità di applicazione della pellicola che rendono questa operazione di difficile e onerosa attuazio Infatti la pellicola viene applicata manualmente da un apposito operatore che, per compiere tale operazione in condizioni di sicurezza, deve dapprima arrestare la macchina quando la lastra si trova sulla rulliera della sua stazione di uscita procedere all'applicazione della pellicola e riattivare infine il funzionamento della macchina. Ciò comporta inevitabilmente tempi morti che incidono negativamente sui costi e sul rendimento dell'impianto di produzione.
Un ulteriore inconveniente non trascurabile deriva dal fatto che la pellicola applicata non è in alcun modo vincolata alla lastra per cui può accadere che essa si distacchi parzialmente, anche se non completamente, dalla stessa eliminando tutti i vantaggi che detta pellicola è atta a procurare.
E' stata ora ideata, e costituisce l'oggetto della presente invenzione, un'apparecchiatura la quale è atta ad effettuare l'applicazione di una pellicola di protezione su entrambe le facce delle lastre in modo completamente automatico eliminando pertanto i suddetti tempi morti e la necessità di utilizzare un operatore.
Oltre all'evidente vantaggio di predisporre la pellicola di protezione su entrambe le facce delle lastre, la apparecchiatura secondo l'invenzione provvede alla saldatura dei lembi iniziali e finali delle due pellicole applicate sulle due facce delle lastre realizzando in tal modo una stabile struttura a "sandwich" nella quale dette pellicole sono strettamente vincolate alla lastra e non possono in alcun modo da staccarsi da essa.
Forma pertanto l'oggetto della presente invenzione una apparecchiatura automatica per la applicazione di una pellicola di protezione su entrambe le facce di lastre di materiale lapideo provenienti da una macchina operatrice con saldatura dei lembi di estremità contrapposti di dette pellicole sporgenti dalle estremità di dette lastre, la apparecchiatura effettuando detta applicazione di dette pellicole mentre le lastre avanzano su una rulliera motorizzata,detta apparecchiatura essendo caratterizzata
dal fatto di comprendere una prima e una seconda bobina di
alimentazione di dette pellicole disposte rispettivamente al
di sopra e al di sotto del percorso di avanzamento delle
lastre su detta rulliera motorizzata, le dette pellicole che
vengono svolte da dette bobine di alimentazione essendo
inviate ciascuna su un rullo di rinvio il cui asse
longitudinale è trasversale al senso di avanzamento delle
lastre cosi'che le pellicole vengano orientate in direzione
di detto avanzamento ad una stazione composita di taglio e
saldatura comprendente in combinazione mezzi di taglio di
dette pellicole scorrevoli orizzontalmente e trasversalmente
alla direzione di avanzamento delle lastre ai quali è
associata almeno una coppia di pressori superiori nonché . almeno una barra saldante, detti elementi cooperando con un
pressore inferiore spostabile verticalmente tra una
posizione abbassata in cui consente la traslazione delle
lastre su detta rulliera motorizzata ed una posizione
sollevata nella quale esso si impegna con detti pressori
superiori dei mezzi di taglio e detta almeno una barra
saldante.
Le caratteristiche nonché i vantaggi dell'apparecchiatura
secondo l'invenzione risulteranno più chiaramente dalla
seguente dettagliata descrizione di una sua forma
realizzativa esemplificativa e non limitativa, descrizione che verrà data con riferimento alle figure allegate delle quali:
la figura 1 è una vista laterale schematica illustrante l'apparecchiatura nella fase iniziale in cui effettua la saldatura dei due lembi iniziali delle due pellicole da applicare alla lastra;
la figura 2 è una vista laterale schematica della apparecchiatura mentre essa effettua l'applicazione di dette pellicole sulle due facce opposte della lastra;
la figura 3 è una vista laterale schematica illustrante l'apparecchiatura mentre effettua la saldatura dei lembi finali delle due pellicole applicate alla lastra;
la figura 4 è una vista schematica laterale illustrante la apparecchiatura mentre effettua il taglio dei lembi posteriori saldati delle due pellicole applicate alla lastra;
la figura 5 è una vista laterale schematica della apparecchiatura illustrante la fase di avanzamento della lastra con le pellicole applicate verso la stazione di scarico della apparecchiatura, e
la figura 6 è una vista laterale schematica della apparecchiatura illustrante la stessa in condizione non operativa mentre una lastra transita attraverso di essa senza l'applicazione delle pellicole.
Con particolare riferimento alla figura 1 le lastre di materiale lapideo fuoriescono da una macchina operatrice non rappresentata in quanto nota in sè stessa, ad esempio del tipo per il loro trattamento superficiale, e si vede una lastra 12 che avanza, secondo il senso della freccia H, nella nota rulliera motorizzata 10 della stazione di uscita della macchina operatrice. La lastra 12 è fatta avanzare dagli stessi rulli 10A della rulliera 10.
Le due pellicole di protezione, che sono in particolare in materiale plastico, ad esempio in politene, indicate con 14 e 16, vengono alimentate dall'alto e dal basso da due apposite bobine (non rappresentate) le quali sono sostenute in modo noto non rappresentato dalla stessa incastellatura della apparecchiatura. Le bobine di alimentazione in questione sono disposte al di sopra e al di sotto del piano della rulliera motorizzata 10. Esse possono anche essere posizionate lateralmente alla rulliera, nel qual caso la h pellicola uscente da ciascuna bobina verrà deviata con mezzi (ad esempio un rullo inclinato a 45').
Le pellicole 14 e 16 vengono fatte passare dapprima ciascuna su un rullo di rinvio rispettivamente 18 e 20 ad asse orizzontale e trasversale al senso di avanzamento delle lastre 12 cosi' che dette pellicole vengano orientate in direzione di detto avanzamento. Ciascuno di detti rulli é sostenuto in modo liberamente girevole dalla stessa incastellatura della apparecchiatura.
A ciascuno dei rulli di rinvio 18 e 20 è associato un pressore rispettivamente 22 e 24 il quale viene applicato a detti rulli pressori 18, 20, e quindi alla pellicola 14, 16 avvolta su di essi,durante le fasi cosiddette "statiche" del ciclo di funzionamento della apparecchiatura, cioè quando dette pellicole 14 e 16 sono ferme e non avanzano. Detti pressori 22, 24 vengono invece disimpegnati da detti rulli di rinvio 18,20 allorché le pellicole 14, 16 vengono fatte avanzare.
Come risulta in particolare dalla figura 1,all'inizio del ciclo di funzionamento i lembi anteriori di estremità delle pellicole 14,16 vengono inoltrati ad una stazione composita di taglio e saldatura indicata nel suo complesso con 26 la quale viene descritta in dettaglio qui di seguito.
La stazione di taglio e saldatura 26 è in particolare disposta a valle dei rulli di rinvio 18,20 secondo il senso V di avanzamento delle lastre 12 ovvero di alimentazione delle pellicole 14 e 16.La stazione 26 comprende mezzi di taglio costituiti da una nota taglierina di tipo meccanico la quale è ad apertura e chiusura pneumatica e comprende un coltello a disco rotante 28 scorrevole su guide orizzontali 30 trasversalmente rispetto al senso di avanzamento delle lastre 12.Ai lati del coltello 28 è prevista una coppia di pressori 32 dei quali quello che si trova, rispetto al coltello 28,a valle dello stesso rispetto all'avanzamento delle lastre 12, incorpora per tutta la sua lunghezza una barra saldante non illustrata in dettaglio. In particolare tale barra si trova sul bordo di estremità del pressore 32 che va ad impegnarsi con le pellicole 14 e 16. Più in particolare, come risulterà più chiaro nel seguito, detto pressore 32, o meglio la sua barra saldante, risulta atto ad effettuare la saldatura dei lembi posteriori dei due segmenti di pellicola 14 e 16 applicati alla lastra 12 come si può apprezzare dall'esame della figura 4.
Lateralmente all'altro pressore associato al coltello 28, a monte rispetto al senso di avanzamento delle lastre 12, la stazione 26 comprende una seconda barra saldante 34 parallela al pressore 32 e avente la medesima lunghezza la quale, come si può apprezzare in particolare dalla figura 1 è atta ad effettuare la saldatura dei lembi anteriori delle pellicole 14 e 16 prima della applicazione delle pellicole 14 e 16 alla lastra 12.
La stazione composita 26 comprende infine un pressore 36 avente la medesima lunghezza dei pressori 32 e della barra saldante 34 e larghezza sostanzialmente pari alla somma delle larghezze di tali elementi. Più precisamente tale pressore 36 viene portato in impegno con gli elementi in questione quando si deve effettuare una delle due saldature di cui sopra oppure il taglio delle pellicole 14 e 16 e viene disimpegnato dagli stessi e portato nel piano della rulliera 10 allorché si ha il passaggio di una lastra 12 sia nel caso di applicazione di dette pellicole a detta lastra, sia nel caso che tali pellicole non vengano applicate alla stessa.
11 pressore 36 è inoltre idoneo a costituire il controcoltello del disco rotante 28 e, nella zona contrapposta a tale disco, esso sarà provvisto di una scanalatura longitudinale opportunamente sagomata, ad esempio a V,per favorire l'azione di taglio in modo che il bordo tagliente del coltello 28 penetri in tale scanalatura per tutta la fase di taglio.
Facendo ora riferimento alle figure da 1 a 5 viene descritto un ciclo di funzionamento per la applicazione delle pellicole 14 e 16 ad una lastra 12.
Supponendo che il ciclo in questione sia il primo, i lembi anteriori di estremità delle pellicole 14 e 16 vengono bloccati nella stazione 26 e più precisamente vengono disposti e trattenuti tra la barra saldante 34 e la corrispondente porzione del pressore 36 che, nel seguito verrà denominato pressore inferiore per distinguerlo dai pressori 32 associati al coltello 28 che verranno denominati pressori superiori. Dato che questa operazione é relativa al primo ciclo di funzionamento viene effettuata in modo manuale disponendo detti lembi di estremità contro il bordo inferiore della barra saldante 34 e successivamente comandando il sollevamento del pressore inferiore 36 dalla posizione rappresentata con linea tratteggiata a quella illustrata con linea continua.Durante tutto il tempo di saldatura la rulliera 10 viene arrestata per cui la lastra 12 non avanza. Una volta terminata la saldatura il pressore inferiore 36 viene abbassato nel piano della rulliera 10 per non interferire con la traslazione della lastra 12 e anche la barra saldante 34 viene leggermente sollevata come si vede in particolare dalla figura 2 per non interferire con l'avanzamento dela pellicola 14.
Viene ora posta nuovamente in funzione la rulliera motorizzata 10 cosi* che il bordo anteriore della lastra 12 si impegni con i lembi di estremità 14A, 16A saldati tra di loro delle pellicole 14 e 16 causando in tal modo lo svolgimento di tali pellicole dalle relative bobine di alimentazione proprio a causa della spinta esercitata dalla stessa lastra 12 su detti lembi 14A, 16A fissati tra di loro. Corrispondentemente i pressori 22 e 24 vengono disimpegnati dai rulli di rinvio 18 e 20.
L'avanzamento della lastra 12 viene fatto proseguire fino alla posizione di figura 3 in cui entrambe le facce della stessa sono state ricoperte con la pellicola di protezione e una porzione terminale posteriore di dette pellicole sporge corrispondentemente dal bordo posteriore della lastra 12. A questo punto la rulliera motorizzata 10 viene nuovamente arrestata, il pressore inferiore 36 viene sollevato dalla posizione rappresentata con linea tratteggiata a quella illustrata con linea continua per impegnare una striscia trasversale delle pellicole 14 e 16 tra detto pressore 36, i pressori superiori 32 e la barra saldante 34. Simultaneamente i pressori 22,24 vengono impegnati sui rulli di rinvio 18,20. La barra saldante associata al pressore 32 come più sopra precisato viene ora attivata per realizzare l'unione delle porzioni di pellicola 14, 16 che si trovano tra detto pressore superiore 32 e la corrispondente porzione del pressore inferiore 36.
E' possibile ora attivare i mezzi di taglio della apparecchiatura ed in particolare porre in funzione il disco rotante 28 cosi' da separare i lembi posteriori 14B, 16B saldati tra di loro delle pellicole 14, 16 dai lembi di estremità che sono separati tra di loro delle stesse pellicole che si trovano per il momento bloccati nella stazione 26.
La stazione 26 viene ora nuovamente aperta riportando nella posizione abbassata il pressore inferiore 36 cioè nella posizione rappresentata con linea continua nella figura 5 cosi'che, riattivando la rulliera motorizzata 10, la lastra si avvìi alla stazione di scarico non rappresentata con le due pellicole applicate ad essa e saldate alle estremità. Nel caso si desideri predisporre la lastra successiva anch'essa con le pellicole 14,16 applicate con il ciclo di funzionamento sopra descritto, è sufficiente riportare il pressore inferiore 36 nella posizione sollevata rappresentata con linea continua nella figura 1 ed ha cosi' inizio un nuovo successivo ciclo di funzionamento uguale a quello precedente.
Se,al contrario, la lastra successiva deve essere lasciata passare senza applicazione delle pellicole 14, 16, è sufficiente lasciare l’apparecchiatura nella condizione di figura 6 cioè con la stazione 26 aperta e la lastra 12 passerà senza che le due pellicole 14, 16 vengano applicate ad essa.Ciò può essere fatto alternativamente o secondo desiderio e quindi potranno essere prodotte tutte lastre con pellicole 14, 16 applicate oppure solamente ad alcune di esse.
Per quanto riguarda le pellicole 14 e 16, come detto più sopra,esse sono generalmente e preferibilmente in plastica ma tuttavia esse potrebbero essere anche pellicole note di tipo estensibile oppure realizzate con rete elastica.
E' chiaro infine che varianti e/o modifiche strutturalmente e concettualmente equivalenti potranno essere apportate alla apparecchiatura secondo la presente invenzione, senza per questo uscire dal suo ambito di protezione.

Claims (11)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Apparecchiatura automatica per la applicazione di una pellicola di protezione su entrambe le facce di lastre di materiale lapideo provenienti da una macchina operatrice con saldatura dei lembi di estremità contrapposti di dette pellicole sporgenti dalle estremità di dette lastre, la apparecchiatura effettuando detta applicazione di dette pellicole mentre le lastre avanzano su una rulliera motorizzata, caratterizzata dal fatto di comprendere una prima e una seconda bobina di alimentazione di dette pellicole (14, 16) disposte rispettivamente al di sopra e al di sotto o lateralmente rispetto al percorso di avanzamento delle lastre (12) su detta rulliera motorizzata (10), le dette pellicole (14, 16) che vengono svolte da dette bobine di alimentazione essendo inviate ciascuna su un rullo di rinvio rispettivamente (18, 20) il cui asse longitudinale è trasversale al senso di avanzamento delle lastre (12) cosi' che le pellicole (14, 16) vengano orientate in direzione di detto avanzamento delle lastre (12) ad una stazione composita di taglio e saldatura (26) comprendente in combinazione mezzi di taglio (28) di dette pellicole scorrevoli orizzontalmente e trasversalmente alla direzione di avanzamento delle lastre (12) ai quali è associata almeno una coppia di pressori superiori (32) nonché almeno una barra saldante (34), detti elementi cooperando con un pressore inferiore (36) spostabile verticalmente tra una posizione abbassata in cui consente la traslazione delle lastre (12) su detta rulliera motorizzata (10) ed una posizione sollevata nella quale esso si impegna con detti pressori superiori (32) dei mezzi di taglio (28) e detta almeno una barra saldante (34).
  2. 2. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto di comprendere mezzi di comando per la attivazione di detta almeno una barra saldante (34) allorché i lembi iniziali di estremità delle pellicole (14), (16) sono trattenuti tra il bordo inferiore di detta barra saldante (34) e detto pressore inferiore (36) impegnato con essa.
  3. 3. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che i mezzi di comando della attivazione di detta rulliera motorizzata (10) sono disattivati durante la fase di saldatura dei lembi anteriori iniziali di estremità di dette pellicole (14,16).
  4. 4. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detta almeno una barra saldante (34) è disposta, rispetto ai pressori superiori (32) dei mezzi di taglio (28),a monte degli stessi rispetto al senso di avanzamento delle lastre (12).
  5. 5. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che, una volta che i lembi anteriori di estremità (14A, 16A) delle pellicole (14, 16) sono stati resi solidali tra di loro attorno al bordo anteriore di una lastra di materiale lapideo (12), la stazione di taglio e saldatura (26) viene aperta ed i mezzi di comando per la attivazione della rulliera motorizzata (10) vengono riattivati cosi'che, grazie all'avanzamento della lastra (12) e alla sua azione di spinta su detti lembi (14A,16A) fissati tra di loro, le pellicole (14, 16) vengono svolte dalle relative bobine di alimentazione depositandosi sulle facce opposte di detta lastra (12).
  6. 6. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 5, caratterizzata dal fatto che l'avanzamento della lastra (12) viene proseguito sino a che entrambe le sue facce opposte sono ricoperte da dette pellicole di protezione (14, 16) e i relativi lembi posteriori di estremità sporgono di una lunghezza predeterminata da detto bordo posteriore.
  7. 7. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 6 caratterizzata dal fatto che detti lembi posteriori di estremità (14B, 16B) dei segmenti di pellicola (14, 16) applicati alla lastra (12) vengono trattenuti in detta stazione di taglio e saldatura (26) tra detta almeno una barra saldante (34) e detto pressore inferiore (36) per effettuarne la saldatura.
  8. 8. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 7, caratterizzata dal fatto che, al termine della saldatura di detti lembi posteriori di estremità (14B, 16B) dei segmenti di pellicola (14, 16) applicati alla lastra (12), il pressore inferiore (36) viene disimpegnato da detta almeno una barra saldante (34) e detti pressori superiori (32) dei mezzi di taglio (28) per consentire un avanzamento di lunghezza predeterminata della lastra (12) con corrispondente posizionamento di detti lembi (14B, 16B) a valle dei mezzi di taglio (28) rispetto al senso di avanzamento della lastra (12).
  9. 9. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 8, caratterizzata dal fatto che, al termine del suddetto avanzamento, il pressore inferiore (36) viene riportato in impegno con i pressori superiori (32) e i mezzi di comando dei mezzi di taglio (28) provvedono al loro azionamento per il taglio delle pellicole (14, 16).
  10. 10. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che il pressore inferiore (36) viene mantenuto disimpegnato da detti pressori superiori (32) dei mezzi di taglio (28) e da detta barra saldante (34) per il tempo necessario al passaggio di una lastra (12) sulla quale pertanto non vengono applicate le pellicole di protezione (14,16).
  11. 11. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che a ciascuno dei rulli di rinvio (18, 20) delle pellicole (14, 16) è associato un pressore, rispettivamente (22, 24) impegnato con detti rulli (18, 20) sia quando le pellicole (14, 16) vengono svolte dalle relative bobine di alimentazione, che quando l'avanzamento di dette pellicole (14, 16) viene arrestato,
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