ITTV20120234A1 - Sistema di fermentazione - Google Patents

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ITTV20120234A1
ITTV20120234A1 IT000234A ITTV20120234A ITTV20120234A1 IT TV20120234 A1 ITTV20120234 A1 IT TV20120234A1 IT 000234 A IT000234 A IT 000234A IT TV20120234 A ITTV20120234 A IT TV20120234A IT TV20120234 A1 ITTV20120234 A1 IT TV20120234A1
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tank
gas
fermentation
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tanks
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Remo Crosato
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    • C12BIOCHEMISTRY; BEER; SPIRITS; WINE; VINEGAR; MICROBIOLOGY; ENZYMOLOGY; MUTATION OR GENETIC ENGINEERING
    • C12GWINE; PREPARATION THEREOF; ALCOHOLIC BEVERAGES; PREPARATION OF ALCOHOLIC BEVERAGES NOT PROVIDED FOR IN SUBCLASSES C12C OR C12H
    • C12G1/00Preparation of wine or sparkling wine
    • C12G1/02Preparation of must from grapes; Must treatment and fermentation
    • C12G1/0216Preparation of must from grapes; Must treatment and fermentation with recirculation of the must for pomage extraction

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Description

“SISTEMA DI FERMENTAZIONE”
DESCRIZIONE
L’invenzione si riferisce ad un migliorato sistema e metodo di fermentazione, in particolare un vinificatore per mosto qui scelto come esempio.
Nei serbatoi di vinificazione, e nelle cantine in genere, i processi di vinificazione richiedono l'iniezione di gas, v. ad es. WO/2011/161495. In ogni serbatoio si scarica una miscela di gas da un serbatoio ausiliario. Lo scopo è controllare al meglio e con precisione la composizione della miscela. L’inconveniente di questo sistema è il costo elevato per cantine aventi molti serbatoi, determinato soprattutto dal gran numero di (i) serbatoi ausiliari necessari per alimentare i serbatoi di fermentazione e (ii) di PLC per gestirne il controllo. Oltre all’inevitabile utilizzo di molte onerose risorse costruttive, un tale sistema richiede anche molto tempo per essere gestito: l’operatore deve infatti programmare il PLC di ciascun serbatoio, variando di volta in volta il funzionamento del serbatoio in base alla fase di vinificazione corrente.
Serve allora un migliorato metodo o sistema di fermentazione/vinificazione, soprattutto per ridurre la complessità, i tempi di gestione e i costi per grandi cantine. Mettere a disposizione un tale metodo o sistema, onde risolvere uno di tali problemi, è lo scopo principale di quanto definito alla rivendicazione 1 o 8. Si propone un sistema di fermentazione comprendente:
- due o più serbatoi di fermentazione (preferibilmente aperti),
- un (preferibilmente solo) serbatoio ausiliario atto a contenere uno o più gas in pressione (miscela di gas) da inviare in un serbatoio di fermentazione,
- un sistema di condutture per collegare il serbatoio ausiliario con tutti i serbatoi di fermentazione, in modo che il gas esca dove in uso c'è parte liquida del contenuto di un serbatoio di fermentazione, e destinare selettivamente il gas contenuto nel serbatoio ausiliario ad un selezionato serbatoio di fermentazione.
Si può così inviare in modo centralizzato gas in un serbatoio, con dentro ad es. pigiato vegetale in macerazione o in fermentazione, per effettuare, rispettivamente, una macerazione con gas o una macro-ossigenazione. Il sistema permette di
- iniettare un solo gas o una miscela di gas. Si può scegliere per ogni serbatoio (di fermentazione o macerazione o stoccaggio, nel seguito detti “serbatoi di fermentazione”) il gas o miscela di gas che è più idonea per es. al tipo di uva in macerazione, fermentazione o stoccaggio, o alla fase corrente di fermentazione alcolica, macerazione o stoccaggio; e/o - saturare con gas inerte i serbatoi di fermentazione vuoti prima di riempirli con pigiato/mosto/vino.
Vi può essere un’unità di elaborazione, ad es. programmabile come un PLC o microprocessore, che controlla il sistema e lo automatizza. Ove non specificato, si intende nel seguito che un'azione eseguita da o nel sistema è controllata o eseguita dalla detta unità. In particolare l'unità può regolare l'iniezione di due o più gas esogeni nei serbatoi principali di fermentazione, ad es. controllare lo stato di apertura/chiusura di mezzi a valvola di regolazione di flusso di gas posti su diramazioni, del sistema di condutture, dirette ad ogni serbatoio di fermentazione e configurate per iniettare il gas dove in uso c'è parte liquida del contenuto. L'unità di elaborazione può anche ad es. leggere il valore di sensori, gestire tutte le funzioni meccaniche e operative del sistema, come ad es. aprire/chiudere valvole, e controllare commutatori di flusso di fluido. In particolare l'unità può controllare e/o eseguire le fasi del metodo qui di seguito definito. Il sistema può essere ulteriormente migliorato, con le opzionali varianti seguenti:
- si fanno lavorare i serbatoi di fermentazione in sovra-pressione; ad es. basta chiuderne le aperture (ad es. chiusini) e applicare ai serbatoio mezzi a valvola per regolare la desiderata sovra-pressione (ad es. tra 0,2 e 0,5 bar); e/o
- si collegano tutti i serbatoi di fermentazione, nei punti dove si accumula il gas, con un sistema di tubazioni o condutture collegate ad un volume di accumulo gas. Si dota il sistema di condutture con valvole e, qualora su almeno un serbatoio di fermentazione sia iniziata la fermentazione alcolica, è possibile, aprendo le valvole, accumulare nel volume di accumulo i gas prodotti dal processo di fermentazione (ad es. CO2) per poi utilizzarli in varie applicazioni, tra cui ad es. come gas inerte esterno da immettere nel serbatoio ausiliario; e/o
- ad es. con detta unità, si possono programmare cicli di iniezione di gas diversi nei vari serbatoi, programmando ad. es. tempistiche e/o miscela di gas e/o serbatoio di destinazione per il gas. Si possono usare una pluralità di riserve di differenti gas collegate ad un dispositivo miscelatore/dosatore atto ad alimentare gas nel serbatoio ausiliario. Ad es. utilizzando due serbatoi distinti per il gas: (i) uno di solo accumulo di CO2 ad alta pressione, eventualmente in forma liquida (ad es. da 8 a 50 bar) e (ii) un altro serbatoio di miscelazione e insuflaggio gas e/o CO2, ad es. a pressione medio-bassa (ad es. da 0 a 8 bar). Il secondo serbatoio viene caricato con gas dal volume di accumulo e/o con gas esterni contenuti in bombole o riserve; ciò aumenta le combinazioni di miscele ottenibili e la loro miscelazione.
Vantaggi ulteriori si ottengono qualora:
- si applica tra il sistema di condutture di raccolta gas e il serbatoio ausiliario di miscelazione/iniezione un'unità di compressione per la CO2 si può comprimere ad alta pressione la CO2 di fermentazione, permettendo l'accumulo di quantità maggiori di CO2 nel serbatoio di accumulo; e/o
- si applica un secondo sistema di condutture per raccogliere gas generato dalla fermentazione da un o ciascun serbatoio di fermentazione e inviarlo in un volume di accumulo, e da qui al serbatoio ausiliario. Il volume ha la funzione di accumulare a bassa pressione la C02 di fermentazione, ed eventualmente condensarne gli aromi. Tale gas potrà essere utilizzato dal serbatoio di miscelazione in alternativa ai gas esterni. Il volume può essere una sacca gonfiabile o un volume deformabile (ad es. realizzata in materiale plastico, elastico, impermeabile ai gas, per esempio PVC), o un volume rigido come un serbatoio. In tale sacca o serbatoio potranno essere applicate delle tasche di termoregolazione al fine di condensare gli aromi presenti nel gas di fermentazione. La sacca o volume creano un accumulo locale di gas che permette all'unita' di compressione di attivarsi con minor frequenza e la sua vita operativa quindi si allunga; e/o
- il volume di accumulo a bassa pressione dei gas può essere dotato di un sensore di pressione e/o di una valvola o mezzi di regolazione di pressione: questa configurazione permette di pressurizzare tutti i serbatoi di fermentazione alla medesima pressione, e/o di degasarli/sfiatarli tramite mezzi a valvola presenti in ciascun di essi o, risparmiando e in modo simultaneo, con solo detta valvola o mezzi di regolazione di pressione; e/o
- si dotano i serbatoi ausiliari di una valvola e/o un trasduttore di pressione, in grado di degasare completamente ciascun serbatoio al fine di facilitare il successivo insuflaggio e accumulo di gas.
L’efficienza del sistema può essere aumentata applicando a ciascun serbatoio di fermentazione un'unità di controllo (ad es. come implementata come sopra descritto e detta unità Slave) che, oltre a poter gestire le funzioni tradizionali di un fermentatore (termoregolazione delle tasche di raffreddamento, pala di espulsione della vinaccia, ecc.), può gestire autonomamente, tramite un sensore di pressione e valvole poste nella parte alta del serbatoio, le pressioni di vinificazione/lavorazione e le depressurizzazioni necessarie prima di ciascun'iniezione di gas. L'unità di controllo Slave è collegata ad un'unità di controllo Master che gestisce l'attività del serbatoio ausiliario, cosicché si possono gestire in contemporanea sia vinificazioni/lavorazioni in sovra-pressione nei serbatoi principali sia iniezioni pressurizzate di gas esterni o miscele di gas. In particolare il Master può inviare comandi prioritari agli Slave per interrompere la loro attività (ad es. per far degasare il serbatoio) o per temporizzarle secondo un programma principale, cui lo Slave si assoggetta.
Si propone anche un metodo per immettere gas in una pluralità di serbatoi di fermentazione. In particolare il metodo presenta le fasi di
- caricare con gas in pressione un serbatoio ausiliario,
- mettere in comunicazione il serbatoio ausiliario con almeno uno dei serbatoi di fermentazione, escludendo gli altri, per trasferirvi il gas.
I vantaggi sono gli stessi del sistema già descritto. Preferibilmente, si crea nel serbatoio ausiliario una miscela di gas iniettando in esso volumi controllati di gas differenti, per dare massimi gradi di libertà nel processo. Preferibilmente, si sfiata il serbatoio ausiliario prima di immettervi gas, onde pulirlo, oppure si immette nel serbatoio ausiliario del gas inerte prima di immettervi gas da trasferire in un serbatoio della pluralità.
Si noti che ogni azione eseguita su o compiuta dal sistema come qui descritta può essere una fase del metodo. Preferibilmente nel metodo o nel sistema il gas viene iniettato dal serbatoio ausiliario nei serbatoi di fermentazione per differenza di pressione: nel serbatoio ausiliario il gas è iniettato per avere pressione maggiore di quella presente nel serbatoio di fermentazione di arrivo. Si evitano così meccanismi di pompaggio.
I vantaggi dell’invenzione saranno ancora più chiari dalla seguente descrizione di una preferita forma realizzativa, riferimento facendo all’allegato disegno in cui
- Figura 1 mostra una vista frontale di un sistema di fermentazione migliorato,
- Figura 2 mostra una vista frontale di una variante del sistema;
- Figura 3 mostra una vista frontale di una ulteriore variante del sistema.
Nella descrizione e nei vari disegni riferimenti uguali indicano parti uguali.
Un sistema MC di fermentazione (fig. 1) comprende su un piano di appoggio 12 vari serbatoi di tipologie e dimensioni diverse, e a differenti stadi di fermentazione:
- un serbatoio 10 riempito con pigiato di uve bianche, e/o
un serbatoio 20 vuoto e da saturare con gas inerte, e/o
un serbatoio vinificatore 30 con pompa 32 di rimontaggio mosto, e/o
un serbatoio vinificatore 40 con pistoni di follatura 42, e/o
un serbatoio vinificatore troncoconico 50.
I serbatoi 30, 40, 50 sono ad es. vinificatori riempiti di pigiato di uve rosse in fermentazione alcolica. Un’unità di elaborazione 60, ad es. un PLC o microprocessore, tramite il pilotaggio di un erogatore/miscelatore 62 controlla l'iniezione di uno o più gas esogeni, presi da riserve o bombole 84, in un condotto 68 fino ad un serbatoio ausiliario 70. Il serbatoio 70 può essere pressurizzato con un gas o miscela di gas, che è poi iniettato tramite un sistema di condutture o tubazioni di iniezione 80 in uno o ciascuno dei serbatoi 10, 20, 30, 40, 50.
Il sistema di condutture 80 è formato da tubazioni 80a, 80b, 80c, 80d, 80e che si diramano da un condotto 80x uscente dal serbatoio 70. Sulle tubazioni 80a, 80b, 80c, 80d, 80e sono montate rispettivamente valvole 82a, 82b, 82c, 82d, 82e, controllate dall’unità 60 (v. frecce), atte a selezionare quale dei serbatoi 10, 20, 30, 40, 50 riceverà il gas dal serbatoio 70.
L'unità 60 legge i sensori di pressione e gestisce tutte le funzioni meccaniche e operative, in particolare il pilotaggio delle valvole. Infatti ciascun serbatoio 10, 20, 30, 40, 50 può comprendere un sensore di pressione collegato ad un'unità programmabile di controllo, ad es. la 60, che potrà regolare, attraverso una valvola, la pressione dentro un serbatoio. Preferibilmente l'unità 60 presenta e/o riceve informazioni su un touch-screen.
Le iniezioni di gas possono avvenire in n cicli successivi e/o a pressioni predefinite dal gas nel serbatoio 70, ad es. da 0.3 a 8 bar. Ad esempio si possono realizzare, tramite l’iniezione di gas, quattro programmi di lavoro: saturazione di un serbatoio vuoto con gas, macerazione del pigiato con iniezione di gas inerte (azoto/CCk/etc.), fermentazione alcolica mosto e/o pigiato, affinamento del vino. Il sistema MC permette, una volta programmata l’unità 60, di effettuare automaticamente ed in sequenza dei cicli di insuflaggio gas programmati per ciascun serbatoio 10, 20, 30, 40, 50.
Ad es. si possono programmare i seguenti cicli di lavoro:
- serbatoio 10: macerazione, un insuflaggio ogni 8 ore di azoto a pressione di 0.4 bar;
- serbatoio 20: saturazione al 50% con gas inerte CO2;
- serbatoio 30 in fermentazione alcolica (3° giorno di 5): cicli di macro-ossigenazione (4 ogni 24 ore) con iniezioni di miscele di gas in grado di immettere nel mosto una quantità pari a 3 mg/litro/giorno di ossigeno e di muovere il mosto rompendo il cappello vinaccia alla pressione di 1 bar;
- serbatoio 40 in fermentazione alcolica (Γ giorno di 7): macro ossigenazioni (6 ogni 24 ore) con iniezioni di miscele di gas in grado di immettere nel mosto una quantità pari a 5 mg/litro/giorno di ossigeno e di muovere il mosto rompendo il cappello vinaccia alla pressione di 0.7 bar;
- serbatoio 50 in fermentazione alcolica (6° giorno di 7): macro ossigenazioni (2 ogni 24 ore)con iniezioni di miscele di gas opportune in grado di immettere nel mosto una quantità pari a 2 mg/litro/giorno di ossigeno e di muovere il mosto rompendo il cappello vinaccia alla pressione di 0.3 bar.
Quando il sistema attiva tale programma, comincia la seguente sequenza (gestita dall’unità 60):
- pressurizzazione del serbatoio 70 alla pressione di 0.4 bar con azoto preso da una riserva 84 (valvole 82a, 82b, 82c, 82d, 82e, 86 chiuse);
- raggiunta la pressione voluta si apre la valvola 82a, e per differenziale di pressione l’azoto si scarica nel serbatoio 10;
- trascorso un certo tempo (programmabile) dall'awenuta apertura della valvola 82a, si apre la valvola 86 al fine di degasare il serbatoio 70;
- iniezione del gas inerte prescelto per un certo tempo nel serbatoio 70 (valvole 82a, 82b, 82c, 82d, 82e, 86 chiuse);
- saturazione al 50% del serbatoio 20 con gas inerte (valvole 82a, 82c, 82d, 82e, 86 chiuse, valvola 82b aperta);
- iniezione (valvole 82a, 82b, 82c, 82d, 82e, 86 chiuse) nel serbatoio 70 di una miscela di gas opportuni (formata da gas inerte aria/ossigeno), poi iniettata nel mosto del serbatoio 30 (valvole 82a, 82b, 82d, 82e, 86 chiuse e valvola 82c aperta).
- i cicli continueranno nello stesso modo per i serbatoi 40, 50.
Opzionalmente dopo ogni trasferimento di gas dal serbatoio 70 ad uno dei serbatoi 10, 20, 30, 40, 50 si attua un "lavaggio'Vpre-saturazione del serbatoio 70 con gas inerte, poi scaricato all’esterno aprendo la valvola 86 (valvole 82a, 82b, 82c, 82d, 82e chiuse). Si può far lavorare i serbatoi in sovra-pressione; per cui ciascun serbatoio 10, 20, 30, 40, 50 è dotato di:
- una valvola di sovra-pressione, e
- una valvola di degasaggio/sfiato, da aprire prima dell'iniezione della miscela di gas dal serbatoio 70, collegata all'unità 60.
Il sistema MC può essere espanso con altri elementi per vantaggiosi effetti (in tratteggio in fig. 2). Di seguito le varie opzioni, da usarsi singolarmente o in combinazione (v. sistema complessivo MC2, ove le frecce indicano ancora collegamenti di controllo dall’unità 60, per semplicità non tutti illustrati):
- si può far lavorare i serbatoi 10, 20, 30, 40, 50 in sovra-pressione. Li si realizza preferibilmente chiusi, o ad es. chiudendone i chiusini, e si applica loro valvole 98 ad apertura controllata con soglia di pressione massima tarata, ad es. a 0.5 bar. La sovra-pressione indotta dalla valvola 98 consente di accumulare/disciogliere del gas nel mosto in macerazione o in fermentazione, gas che verrà poi rilasciato dal liquido nella fase di depressurizzazione del serbatoio (legge di Henry). La depressurizzazione avverrà tramite una valvola di sfiato; e/o o - si collegano tutti i serbatoi 10, 20, 30, 40, 50, chiusi, con una rispettiva tubazione 97a, 97b, 97c, 97d, 97e che si raccorda ad un condotto 92x il quale conduce con un condotto 92y al serbatoio 70. Dotando ogni tubazione 97a, 97b, 97c, 97d, 97e con una rispettiva valvola 92a, 92b, 92c, 92d, 92e, qualora su almeno un serbatoio 10, 20, 30, 40, 50 sia iniziata la fermentazione alcolica, è possibile, comandando l'apertura di una o più valvole 92a, 92b, 92c, 92d, 92e accumulare nel serbatoio 70 la CO2 prodotta dal processo di fermentazione, risparmiando pertanto l'utilizzo di gas inerte esogeno;
- per aumentare l’efficienza del sistema si può applicare tra il condotto 92y e il serbatoio 70 (i) un serbatoio 75a di accumulo CO2 atto ad accumulare il gas di fermentazione alla pressione di fermentazione e macerazione comune a tutti i serbatoi in pressurizzazione, e/o (ii) un'unita' di compressione 76 per la CO2, controllata dall’unità 60, per comprimere ad alta pressione la CO2 di fermentazione, permettendone l'accumulo di quantità maggiori nel serbatoio 70; e/o (iii) una sacca gonfiabile 75b (ad es. in plastica ed elastica) tale da creare un polmone di accumulo gas, che permette all'unita' 76 di attivarsi con minor frequenza, aumentandone la vita operativa perché la sacca 75b o il serbatoio 75b creano un accumulo locale di gas che permette all'unità di compressione 76 di attivarsi con minor frequenza e la sua vita operativa quindi si allunga.
- si dota la sacca 75b e/o il serbatoio 75a di un sensore di pressione 95 e/o di una valvola 97 di depressurizzazione o sfiato, preferibilmente collegati all'unità 60. Lasciando aperte le valvole 92a, 92b, 92c, 92d, 92e la sacca 75b o il serbatoio 75b possono essere pressurizzati dalla CO2 generata dal processo di fermentazione e prelevata dai serbatoi 10, 20, 30, 40, 50. Tramite il sensore 95 si può controllare la pressione interna (di CO2) in tutti i serbatoi 10, 20, 30, 40, 50, ad es. fino ad un limite superiore, ad es. 0,5 bar. Quando la pressione interna arriva al limite superiore il compressore 76 si attiva e aspira la CO2 finché la pressione interna alla sacca 75a e/o serbatoio 75b ritorna ad essere circa o bar. La valvola 97 può fungere da valvola di degasaggio unica per tutto il sistema, in grado cioè di espellere nell’ambiente il gas in eccesso che non può essere ulteriormente stoccato dall’unità di compressione 76 nel serbatoio di accumulo 78. In questo caso si possono anche eliminare le valvole 98 e sfruttare le valvole 92a, 92b, 92c, 92d, 92e per la funzione di regolazione di pressione e/o degasaggio parziale di ciascun serbatoio 10, 20, 30, 40, 50. La valvola 97 può avere quindi la funzione di controllare la pressione di tutto il sistema (serbatoi 10, 20, 30, 40, 50 sacca 75a e/o serbatoio 75b) entro un intervallo di pressione regolato, ad es. compreso tra 0 e 0,5 bar; e/o
- per aumentare l’efficienza del sistema si possono utilizzare due serbatoi ausiliari distinti: uno, indicato con 78 e in questo caso collegato alla fine del condotto 92y, di solo accumulo per la C02ad alta pressione (ad es. tra 8 e 40 bar) e l'altro (il serbatoio 70) per la miscelazione e insuflaggio a pressione medio-bassa (ad es. fino a 8 bar) sia della CO2 sia dei gas esterni dalle riserve 84; e/o
- il serbatoio 70 può essere dotato di una valvola 86 e un sensore di pressione 99, in modo di poterlo pressurizzare e, successivamente, poterlo completamente degasare al fine di eliminare i residui della miscela di gas o del gas che sosteranno all’interno del serbatoio dopo che sarà stata effettuata l’iniezione di gas o miscela nel mosto.
Un'altra variante di sistema MC3 è mostrata in fig. 4. Essa prevede di equipaggiare ogni serbatoio 10, 20, 30, 40, 50 con:
- un sensore di pressione p1, ... p5, posizionato nella parte alta del serbatoio (ad es. sul tetto o sul chiusino) e/o
- un'unità elettronica C1,...,C5, preferibilmente come la 60, per regolare la pressione interna di ciascun serbatoio attraverso il controllo di valvole V1, ...,V5. Collegando ciascuna unità C1,...,C5, tramite una linea 100, con l'unità 60 che controlla il serbatoio 70, si possono gestire contemporaneamente vinificazioni/processi pressurizzati nei serbatoi 10, 20, 30, 40, 50 e iniezioni di gas esterni negli stessi.
Si può concepire anche un'architettura hardware e software in cui ciascun unità C1, ...,C5 funzioni da unità SLAVE, mentre l'unità 60 da MASTER. L'unità MASTER potrà essere collegata ad un PC di controllo dell'intero sistema. In questa configurazione, ciascun'unità Slave può regolare la pressurizzazione del relativo serbatoio 10, 20, 30, 40, 50 (e ad es. svolgere anche altre funzioni, ad es.: termoregolazione del serbatoio, rimontaggi, estrazione della vinaccia, ecc.). Il controllo della pressurizzazione avviene leggendo un sensore di pressione p1, .... p5 e regolando la relativa valvola V1, .... V5. Essendo ogni unità C1, .... C5 SLAVE collegata a quella MASTER, il MASTER può comandare e/o coordinare le azioni degli Slave per integrarle nel programma e/o nei cicli di iniezione gas dal serbatoio 70 impostati nell'unità 60. Ad es. il MASTER può comandare, tramite comandi prioritari, il degassaggio di un serbatoio 10, 20, 30, 40, 50 prima o dopo di iniettarci gas dal serbatoio 70. Il PLC MASTER 60 potrà a sua volta essere collegato tramite una linea 110 ad un PC di cantina per la supervisione e il controllo dell’intero sistema. In fig. 3 possono essere installati uno o più dei componenti tratteggiati in fig. 2.

Claims (10)

  1. SISTEMA DI FERMENTAZIONE” RIVENDICAZIONI 1. Sistema di fermentazione (MC) comprendente: - due o più serbatoi di fermentazione (10, 20, 30, 40, 50), - un serbatoio ausiliario (70) atto a contenere uno o più gas in pressione da inviare in un serbatoio di fermentazione, - un sistema di condutture (80x, 80a, 80b, 80c, 80d, 80e) per collegare il serbatoio ausiliario con tutti i serbatoi di fermentazione, in modo che il gas esca dove in uso c'è parte liquida del contenuto di un serbatoio di fermentazione, e per destinare selettivamente il gas contenuto nel serbatoio ausiliario ad un selezionato serbatoio di fermentazione.
  2. 2. Sistema secondo la rivendicazione 1 , comprendente - nel sistema di condutture una diramazione (80a, 80b, 80c, 80d, 80e) diretta ad ogni serbatoio di fermentazione e configurata per iniettare il gas dove in uso c'è detta parte liquida, e ciascuna diramazione è dotata di mezzi a valvola di regolazione di flusso di gas, e - un'unità (60) di elaborazione programmabile atta a controllare lo stato di apertura/chiusura dei mezzi a valvola.
  3. 3. Sistema secondo la rivendicazione 1 o 2, comprendente una pluralità di riserve di differenti gas (84) collegate ad un dispositivo miscelatore/dosatore (62) atto ad alimentare gas nel serbatoio ausiliario.
  4. 4. Sistema secondo la rivendicazione 2 e 3, in cui l'unità di elaborazione è collegata col dispositivo miscelatore/dosatore in modo da stabilire una miscela e/o dosi di gas da immettere nel serbatoio ausiliario.
  5. 5. Sistema secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente un secondo sistema di condutture (92x, 97a, 97b, 97c, 97d, 97e) per raccogliere gas generato dalla fermentazione da un o ciascun serbatoio di fermentazione e inviarlo in un volume di accumulo (75a; 75b), e da qui al serbatoio ausiliario.
  6. 6. Sistema secondo la rivendicazione 5, comprendente un'unità di compressione gas (76) tra il secondo sistema di condutture e il serbatoio ausiliario.
  7. 7. Sistema secondo la rivendicazione 5 o 6, in cui il volume di accumulo comprende un sensore di pressione (95) e/o una valvola o mezzi di regolazione di pressione (97).
  8. 8. Metodo per immettere gas in una pluralità di serbatoi di fermentazione (10, 20, 30, 40, 50), in cui - si carica con gas in pressione un serbatoio ausiliario (70), - si mette in comunicazione il serbatoio ausiliario con almeno uno dei serbatoi di fermentazione, escludendo gli altri, per trasferirvi il gas.
  9. 9. Metodo secondo la rivendicazione 8, in cui si crea nel serbatoio ausiliario una miscela di gas iniettando in esso volumi controllati di gas differenti.
  10. 10. Metodo secondo la rivendicazione 8 o 9, in cui si immette nel serbatoio ausiliario del gas inerte prima di immettervi gas da trasferire in un serbatoio della pluralità.
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