ITTV20120232A1 - Metodo per realizzare un fondello imbottito di protezione per pantaloncini da clicismo - Google Patents

Description

DESCRIZIONE

"METODO PER REALIZZARE UN FONDELLO IMBOTTITO DI PROTEZIONE PER PANTALONCINI DA OLICISMO"

La presente invenzione è relativa ad un metodo per realizzare un fondello imbottito di protezione per pantaloncini da ciclismo.

In particolare, la presente invenzione concerne un metodo per realizzare un fondello imbottito o inserto di protezione (protection seat), il quale è strutturato e sagomato per essere associato/fissato ad un pantaloncino da ciclismo; cui la trattazione che segue farà esplicito riferimento senza per questo perdere in generalità.

Come è noto, i pantaloncini da ciclismo sono provvisti di un inserto imbottito o fondello di protezione che, in uso, si interpone tra la sella ed il corpo del ciclista in modo tale da rendere confortevole l'appoggio di quest'ultimo sulla sella durante l'attività sportiva.

Il fondello di protezione è strutturato per essere fissato stabilmente sulla cosiddetta "zona di cavallo" del pantaloncino corrispondente all'area del pantaloncino atta ad essere a contatto con la zona del corpo del ciclista destinata ad essere disposta in appoggio sulla sella, così da attutire l'effetto di sfregamento/abrasione e contestualmente ammortizzare/attenuare le sollecitazioni meccaniche trasmesse dalla sella stessa sul corpo dell'atleta durante l'attività ciclistica.

In particolare, i fondelli di protezione sono essenzialmente provvisti di almeno uno strato di supporto in materiale elastico morbido/soffice ed uno o più elementi ammortizzanti (cushioning elements) in materiale solido elastico, ad esempio GEL, i quali sono fissati stabilmente su una superficie maggiore dello strato di supporto e sono strutturati in modo da ammortizzare localmente l'appoggio in sella della parte ischiatica, in particolare l'appoggio delle ossa ischiatiche del corpo dell'utilizzatore.

Nei fondelli di protezione di ultima generazione è noto inoltre realizzare delle aree traforate nello strato di supporto e/o negli elementi ammortizzanti, in cui i fori passanti si estendono ortogonalmente alle superfici maggiori del fondello e sono dimensionati in modo da essere attraversati da aria così da permettere la traspirazione da e verso l'esterno della zona del corpo dell'utilizzatore che si dispone a diretto contatto con lo strato di supporto e/o gli elementi ammortizzanti.

I metodi per realizzare i fondelli attualmente noti prevedono di forare lo strato di supporto e/o gli elementi ammortizzanti tramite una piastra ad aghi movimentata opportunamente da una macchina traforatrice da e verso il fondello. Nella fattispecie, il metodo prevede di posizionare il fondello su un piano di supporto orizzontale e di spostare la piastra ad aghi verso il fondello in corrispondenza dell'area da forare, ad esempio in corrispondenza dell'elemento ammortizzante, lungo una direzione ortogonale al piano di supporto per far si che gli aghi attraversino lo strato di supporto e/o gli elementi ammortizzanti realizzando così i fori.

Purtroppo, i metodi sopra descritti risultano essere svantaggiosi in quanto oltre ad incidere in modo non trascurabile sui tempi e quindi sui costi di realizzazione del fondello, risultano essere poco versatili in quanto ogni qual volta viene richiesto di modificare il diametro e/o la distribuzione geometrica dei fori nel fondello è necessario sostituire la piastra ad aghi con un altra piastra ad aghi adatta alla distribuzione e/o al diametro dei fori richiesti, con tutti i limiti che questo comporta in termini di necessità di dover disporre di numerose piastre ad aghi, e di dover effettuare dei fermi macchina per la sostituzione delle piastre ad aghi.

Inoltre, i suddetti metodi non consentono di realizzare dei fori con un diametro interno inferiore ad 1 mm e o delle zone traforate con una densità elevata di fori. Prove effettuate dalla Richiedente hanno infatti dimostrato che l'uso di aghi particolarmente sottili, ossia aventi un diametro esterno particolarmente ridotto, inferiore ad 1 mm, risulta essere tecnicamente impraticabile in quanto tali aghi sono soggetti a rotture/deformazioni frequenti in particolare quando usati per forare gli elementi ammortizzanti.

La Richiedente ha condotto uno studio approfondito sui fondelli di protezione avente come obiettivo quello di individuare una soluzione che consentisse di raggiungere specificamente l'obiettivo di trovare un metodo in grado di:

realizzare i fori in modo rapido e versatile; ottenere dei fori sul fondello con diametri interni estremamente ridotti, inferiori cioè ad 1 mm.

Oggetto della presente invenzione è quindi quello di mettere a disposizione una soluzione che consenta di raggiungere almeno gli obiettivi sopra indicati.

Questo oggetto viene raggiunto dalla presente invenzione in quanto essa è relativa ad un metodo per realizzare un fondello di protezione per pantaloncini da ciclismo, ed al fondello di protezione, e ad un pantaloncino da ciclismo, definiti secondo le rivendicazioni allegate.

La presente invenzione verrà ora descritta con riferimento ai disegni annessi che ne illustrano un esempio di attuazione non limitativo in cui:

- la Figura 1 è una vista schematica prospettica di un pantaloncino da ciclismo provvisto di un fondello di protezione realizzato secondo i dettami della presente invenzione;

- la Figura 2 è una vista schematica in pianta del fondello di protezione realizzato secondo i dettami della presente invenzione;

- la Figura 3 mostra schematicamente la sezione I-I del fondello di protezione , con parti ingrandite, mostrato in Figura 2;

- le Figure 4 e 5 mostrano schematicamente le fasi operative del metodo per realizzare il fondello di protezione realizzato secondo i dettami della presente invenzione.

Con riferimento alla Figura 1, è mostrato (con una linea in tratteggio) un pantaloncino da ciclismo 1, il quale è atto ad essere indossato da un ciclista ed è strutturato in modo tale da rendere confortevole l'appoggio in sella del ciclista stesso. È tuttavia opportuno evidenziare che secondo la presente invenzione, il pantaloncino da ciclismo 1 può far parte di, o essere integrato in, un qualsiasi altro tipo di indumento sportivo quale, ad esempio, una tuta da ciclista o indumenti per ciclisti similari.

Il pantaloncino sportivo 1 è realizzato in maglia o tessuto, ad esempio tessuto elasticizzato o un qualsiasi tessuto/materiale similare atto ad aderire elasticamente al corpo dell'utilizzatore, ed è sagomato in modo tale da presentare: una camera interna 2 strutturata in modo da accogliere la porzione del corpo corrispondente al bacino del ciclista, e due porzioni tubolari 3, che si estendono dalla camera interna 2 da bande opposte rispetto al piano di mezzeria del pantaloncino 1 e sono strutturate in modo da accogliere le gambe dell'utilizzatore.

Il pantaloncino sportivo 1 presenta una area o zona di cavallo 4 localizzata nello spazio della camera interna 2 presente tra le due porzioni tubolari 3, e comprende essenzialmente un inserto o fondello di protezione 5, il quale è associato stabilmente al pantaloncino 1 nella zona di cavallo 4, in modo di per sé noto e quindi non descritto in dettaglio, così da essere disposto in una posizione simmetrica rispetto al piano di mezzeria del pantaloncino 1 stesso, ed è strutturato/sagomato in modo tale da proteggere la parte del corpo del utilizzatore che durante l'esecuzione dell'attività ciclistica è disposta a contatto con la sella (non illustrata).

Con riferimento alle Figure 1, 2 e 3, il fondello di protezione 5 secondo la presente invenzione comprende almeno uno strato di supporto 6, realizzato in materiale espanso morbido, che presenta una superficie o faccia 6a interna atta, in uso, ad essere rivolta verso la camera interna 2 del pantaloncino da ciclista 1, ovvero verso il corpo del ciclista, ed una faccia 6b esterna opposta alla faccia 6a interna atta in uso ad essere rivolta verso la sella .

Nell'esempio illustrato in Figura 1, lo strato di supporto 6 comprende uno strato di poliuretano espanso o un qualsiasi altro tipo di materiale morbido/soffice similare quale ad esempio neoprene, E.V.A. (Etilene Vinil Acetato) e presenta una densità preferibilmente compresa tra circa 20kg/m<3>e 200kg/m<3>, ed uno spessore preferibilmente compreso tra circa 4 e 20 mm. Ovviamente lo strato di supporto 6 del fondello di protezione 5 secondo la presente invenzione potrebbe far parte di una falda multistrato comprendere una pluralità di strati sovrapposti ed accoppiati uno con l'altro, realizzati in materiali, densità e spessori, differenti tra loro.

Con riferimento all'esempio mostrato nelle Figure da 1 a 3, il fondello di protezione 5 comprende, inoltre, almeno un elemento ammortizzante 8, il quale è fissato stabilmente ad una delle due facce 6a o 6b dello strato di supporto 6 ed è sagomato in modo tale da ammortizzare localmente l'appoggio in sella della zona ischiale del corpo, in particolare le ossa ischiali.

Secondo una possibile forma realizzativa mostrata in Figura 1, il fondello di protezione 5 può comprendere (a mero titolo di esempio) due elementi ammortizzanti 8, i quali sono fissati stabilmente sulla faccia esterna 6b dello strato di supporto 7, e sono sagomati in modo tale da disporsi, in uso, a contatto con la sella per ammortizzare la zona ischiale del corpo dell'utilizzatore. L'elemento ammortizzante 8 può essere realizzato in materiale solido elastico, quale ad esempi GEL o gomma, ed è fissato allo strato di supporto 6 in modo tale da essere disposto su un piano di giacitura prestabilito.

Il fondello di protezione 5 presenta, inoltre, una o più zone/aree traforate 20 comprendenti ciascuna una serie di fori 9. Ciascuna zona traforata 20 presenta una densità, ossia un numero di fori 9 per centimetro quadro prestabilito .

Con riferimento alle Figura 4 e 5, il metodo per la realizzazione del fondello di protezione 5 prevede essenzialmente di realizzare uno o più fori 9 sullo strato di supporto 6 e/o sugli elementi ammortizzanti 8 attraverso uno o più fasci/raggi LASER 13.

Preferibilmente, il metodo prevede di controllare i fasci/raggi LASER 13 in modo tale da realizzare dei fori 9 passanti, ossia dei fori che attraversano lo strato di supporto 6 e/o gli elementi ammortizzanti 8.

Preferibilmente, il metodo prevede di controllare i fasci/raggi LASER 13 in modo tale da realizzare le zone traforate 20 nelle quali ciascun foro 9 presenta un diametro variabile in funzione della profondità del foro 9 stesso, e/o del tipo di materiale attraversato dal foro 9, e/o della densità del materiale.

La Richiedente ha trovato che regolando i parametri che caratterizzano il fascio/raggio LASER 13, in particolare la potenza, la durata, ed il diametro del raggio LASER 13, è possibile ad esempio realizzare un foro passante che attraversa lo strato di supporto 6 e un elemento ammortizzante 8 in cui il diametro del tratto di foro attraversante lo strato di supporto 6 è diverso dal diametro del tratto di foro che attraversa l'elemento ammortizzante 8 stesso. Ovviamente nel caso in cui il fondello 5 presenti una pluralità di strati accoppiati tra loro in materiali e densità differenti, il raggio LASER 13 può essere controllato in modo tale da realizzare almeno un foro che presenta una serie di tratti di attraversamento dei detti strati aventi diametri diversi tra loro, ad esempio progressivamente crescenti uno dopo l'altro secondo un ordine sequenziale prestabilito.

Preferibilmente, il metodo prevede di controllare il diametro dei fasci/raggi LASER 13 in modo tale da realizzare dei fori 9 aventi un diametro inferiore a circa 1 mm.

Preferibilmente, il metodo prevede di controllare il diametro dei fasci/raggi LASER 10 in modo tale da realizzare dei fori 9 aventi un diametro compreso tra circa 0,1 e 0,7 mm.

Preferibilmente, il metodo prevede di controllare il diametro dei fasci/raggi LASER 10 in modo tale da ottenere sul fondello 5 una densità di fori 9 maggiore a circa 15 fori/cm<2>.

La Richiedente ha trovato che utilizzando un raggio LASER è possibile vantaggiosamente regolare sia il diametro del foro fino a ridurlo ad un qualsiasi valore desiderato estremamente ridotto, dell'ordine del decimo di millimetro, sia ottenere una densità di fori, ossia un numero di fori per centimetro quadrato estremamente elevato.

Con riferimento alle Figure 4 e 5, il metodo può prevedere di posizionare il fondello di protezione 5 in appoggio su un piano di supporto 11, ad esempio orizzontale, di una macchina traforatrice LASER 10, di emettere attraverso una testa emettitrice LASER 12 della macchina 10 disposta al disopra del piano di supporto 11, almeno un fascio/raggio LASER 13 verso il fondello di protezione 5 lungo una direzione preferibilmente, ma non necessariamente, trasversale al piano di supporto il.

Preferibilmente, il metodo può prevedere di predisporre nella macchina 10 degli organi di movimentazione 14 della testa emettitrice LASER 10a e/o degli organi di movimentazione 15 del fondello e/o del piano di supporto il lungo almeno una prima X e rispettivamente una seconda direzione Y parallele al piano di supporto il ed ortogonali tra loro. A mero titolo di esempio, gli organi di movimentazione 14 della testa IOa potrebbero comprendere uno o più bracci ad azionamento elettromeccanico di tipo noto strutturati in modo da supportare e spostare la testa emettitrice LASER IOa nello spazio al disopra del fondello 5 almeno nella prima X e/o seconda direzione Y, mentre gli organi di movimentazione 15 del fondello 5 e/o del piano di supporto IOa potrebbero comprendere dei dispositivi elettromeccanici di tipo noto, ad esempio delle slitte motorizzate montate scorrevoli su relative guide di appoggio e supportanti il piano di supporto il per spostarlo a comando almeno nelle direzione X e Y.

Preferibilmente il metodo può prevedere di controllare lo spostamento della testa emettitrice LASER 12 almeno nella prima X e/o seconda direzione Y, e/o lo spostamento del fondello 5/piano di supporto 11, nella prima X e/o seconda direzione Y, sulla base di una configurazione/distribuzione geometrica prestabilita dei fori 9 da realizzare sul fondello 5.

A questo scopo il metodo può prevedere di predisporre un sistema elettronico di controllo comprendente ad esempio una unità elettronica 16 configurata in modo da ricevere dei dati relativi alla configurazione/distribuzione geometrica prestabilita dei fori 9 da realizzare sul fondello 5, e/o alla densità dei fori 9 da realizzare sul fondello 5, e comandare gli organi di movimentazione 14 e/o 15 per controllare lo spostamento della testa emettitrice LASER 12 e/o del piano il sulla base dei dati ricevuti.

Il metodo può prevedere inoltre che l'unità elettronica 16 comandi la testa emettitrice LASER 12 in modo tale da regolare i parametri che caratterizzano il raggio LASER 13 in funzione delle caratteristiche dei fori 9 da realizzare sul fondello 5.

Preferibilmente il metodo può prevedere di comandare la testa emettitrice LASER 12, attraverso l'unità elettronica 16, in modo tale da regolare la lunghezza d'onda, e/o la durata di irradiazione e/o la potenza e/o la direzione e/o il diametro/larghezza del raggio LASER 13 in funzione del diametro/profondità dei fori 9 da realizzare sul fondello 5 e/o delle caratteristiche del materiale da forare, quali spessore dello strato da perforare e/o dell'elemento ammortizzante 8 da perforare e/o del materiale dello strato e/o dell'elemento ammortizzante 8.

A questo scopo, i dati ricevuti dall'unità elettronica 16 possono essere impartiti/memorizzati nell'unità elettronica 16 da un utente attraverso una interfaccia di comando utente (non illustrata), e comprendere oltre alla distribuzione dei fori 9 nel fondello 5, il diametro/profondità di ciascun foro 9, lo spessore dello strato di supporto 6 e/o lo spessore dell'elemento ammortizzante 8, e/o il tipo di materiale dello strato di supporto 6 e/o il tipo di materiale dell'elemento ammortizzante 8.

Grazie all'utilizzo del raqqio LASER è possibile ridurre pesantemente il diametro dei fori 9, aumentare la loro densità e miqliorare quindi di consequenza la traspirazione (permeabilità all'aria) localizzata del fondello 5 sul corpo del ciclista. Infatti, aumentando la densità dei fori 9 si ottiene evidentemente un corrispondente aumento dei punti di traspirazione del corpo attraverso il fondello.

Inoltre, l'uso del raqqio LASER consente di realizzare delle aree traforate in cui la densità ed il diametro dei fori è variabile sulla base del qrado di traspirazione (permeabilità all'aria) richiesto nelle diverse zone del corpo a contatto con il fondello. Nella fattispecie, il fondello può presentare, ed esempio, nella medesima zona traforata dei fori di diametro pari a 1 decimo di millimetro e dei fori di diametro pari e 4 decimi di millimetro .

Inoltre, l'uso del raggio LASER oltre a rendere estremamente rapida la realizzazione delle aree traforate, consente di modificare la distribuzione geometrica dei fori senza richiedere alcun fermo macchina o sostituzione di utensili/piastre. Infatti, è sufficiente riconfigurare l'unità elettronica sulla base della nuova configurazione/distribuzione dei fori e/o del nuovo fondello da realizzare

Risulta infine chiaro che al metodo, al fondello, ed al pantaloncino da ciclismo sopra descritti possono essere apportate modifiche e varianti senza secondo quanto stabilito dalle rivendicazioni per questo uscire dall'ambito della presente invenzione.

Claims (10)

1. R IV E N D I CA Z IO N I 1. Metodo per realizzare un fondello imbottito di protezione (5) strutturato in modo da proteggere la zona di cavallo (4) di un pantaloncino da ciclismo (1); detto fondello imbottito di protezione (5) essendo provvisto di almeno uno strato di supporto (6) in materiale morbido; detto metodo essendo caratterizzato dal fatto di realizzare uno o più fori (9) sul detto fondello attraverso almeno un raggio LASER (13).
2. 2. Metodo secondo le rivendicazioni 1 o 2, in cui detto fondello di protezione (5) comprende uno o più elementi ammortizzanti (8) in materiale elastico accoppiati al detto strato di supporto (6); detto metodo comprendendo la fase di realizzare uno o più fori (9) sui detti elementi ammortizzanti (8) attraverso almeno un raggio LASER (13).
3. 3. Metodo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente la fase di controllare il raggio LASER (13) in modo da realizzare uno o più fori (9) aventi diametri interni inferiori a circa 1 mm.
4. 4. Metodo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente la fase di controllare il raggio LASER (13) in modo tale da realizzare uno o più fori (9) aventi un diametro interno compreso tra circa 0.1 e 0,7 mm.
5. 5. Metodo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente la fase di controllare il raggio LASER (13) in modo tale da ottenere almeno una zona traforata (20) nel detto fondello (5) presentante una densità di fori (9) maggiore di circa 15 fori/cm<2>.
6. 6. Metodo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente la fase di controllare la lunghezza d'onda, e/o la durata di irradiazione, e/o la potenza, e/o la direzione, e/o il diametro/larghezza del raggio LASER 13 in funzione del diametro/profondità dei fori (9) da realizzare sul fondello (5), e/o dello spessore di ciascuno strato di supporto (6), e/o dell'elemento ammortizzante (8), e/o del materiale di ciascuno strato di supporto (6), e/o del materiale di detto elemento ammortizzante (8).
7. 7. Fondello imbottito di protezione (5) strutturato in modo da proteggere la zona di cavallo (4) di un pantaloncino sportivo (1); detto fondello imbottito di protezione (5) essendo provvisto di almeno uno strato di supporto (6) in materiale morbido e presentando uno o più fori (9) realizzati attraverso almeno un raggio LASER (13).
8. 8. Fondello imbottito di protezione (5) secondo la rivendicazione 7, in cui detti fori (9) presentano un diametro interno compreso tra circa 0.1 e 0,7 mm.
9. 9. Fondello imbottito di protezione (5) secondo la rivendicazione 7 o 8, comprendente una zona traforata presentante una densità di fori maggiore a circa 15 fori/cm<2>.
10. 10. Pantaloncino da ciclismo (1) presentante una zona di cavallo (4) atta ad essere disposta in appoggio su una sella, caratterizzato dal fatto di comprendere un fondello imbottito di protezione (5) della detta zona di cavallo (4) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 8 o 9.