ITTV20100156A1 - Macchina automatica e procedimento automatico per la sigillatura del bordo perimetrale del vetro isolante - Google Patents

Macchina automatica e procedimento automatico per la sigillatura del bordo perimetrale del vetro isolante Download PDF

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ITTV20100156A1
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glass
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Description

DESCRIZIONE
"MACCHINA AUTOMATICA E PROCEDIMENTO AUTOMATICO PER LA SIGILLATURA DEL BORDO PERIMETRALE DEL VETRO ISOLANTE"
STATO DELLA TECNICA E PROBLEMI INERENTI
Oggigiorno à ̈ noto effettuare la deposizione del telaio distanziatore rigido 3 oppure del profilo distanziatore flessibile 5 prespalmati di sigillante 6 e/o adesivo 6' su una lastra di vetro 2 per poi l' insieme essere accoppiato con una seconda lastra di vetro 2' e sigillato su tutta la periferia esterna a costituire il cosiddetto vetro isolante 1. L' operazione può essere altresì multipla per ottenere il vetro ìsolante 1 costituito da tre lastre di vetro 2 , 2', 2'' e due telai 3, 3' o profili distanziatori 5, 5', come pure n vetri 2, 2', 2'', 2''', etc. e n-1 telai 3, 3', 3'', etc. o profili distanziatori 5, 5', 5'', etc.. L' operazione può altresì riguardare lastre di vetro 2M, 2'm aventi dimensioni diverse pur appartenendo allo stesso vetro isolante in modo da ottenere uno sfalsamento tra i bordi delle stesse, necessario per accoppiarsi con una particolare tipologia di serramento, ossia quello costituente le cosiddette vetrate continue o le cosiddette vetrate strutturali. Ed à ̈ particolarmente, anche se non soltanto, per questi tipi di vetro isolante sfalsato che il trovato risulta notevolmente innovativo.
Per meglio comprendere la configurazione della lastra di vetro, non tanto nel suo possibile impiego isolato ma soprattutto nel suo impiego in combinazione con altri componenti, in particolare il telaio rigido 3 o il profilo distanziatore flessibile 5 per la costituzione del cosiddetto vetro isolante 1, si riassumono qui di seguito alcuni concetti riguardanti i semilavorati stessi, ossia la lastra di vetro 2 ed il telaio o il profilo distanziatore 3, 5 ed il prodotto finale ossia il vetro isolante 1, dando per conosciuto il successivo impiego del vetro isolante ossia quale componente del serramento. Per razionalizzare la descrizione à ̈ più agevole cominciare dal prodotto finale per poi scomporlo nei suoi elementi costitutivi.
Il vetro isolante 1 à ̈ costituito dalla composizione di due o più lastre di vetro 2, 2', 2'', 2''’, etc., separate da uno o più telai distanziatori 3, 3', 3'', etc., generalmente in materiale inorganico quale 1' alluminio o 1' acciaio inossidabile o misto inorganico/organico il secondo essendo generalmente PVC (polivinilcloruro, ma non solo}, generalmente cavi e microforati nella faccia rivolta verso 1' interno, i telai distanziatori contenendo nella loro parte cava del materiale igroscopico 4 ed essendo provvisti di un sigillante butilico 6 sulle facce laterali (costituente la cosiddetta prima sigillatura) e la camera (o le camere), delimitata (e) dalle lastre di vetro 2, 2', 2'', 2''', etc, e dal (i) telaio (i) distanziatore (i) 3, 3', 3'', etc., potendo contenere aria oppure gas 8 o miscele di gas 8 conferenti al vetro isolante particolari proprietà, per esempio termoisolanti e/o fonoisolanti. Recentemente si à ̈ diffuso anche 1' impiego di profilo distanziatore 5, avente sezione essenzialmente rettangolare eventualmente contenente due recettacoli sui suoi fianchi destinati al sigillante butilico 6, in materiale organico sintetico (per esempio indicativo ma non esaustivo: silicone ed epdm) espanso inglobante nella sua massa il materiale igroscopico 4.
L' unione tra lastre di vetro 2, 2', 2' ', 2''', etc. e telaio (i) distanziatore (i) 3, 3', 3'', etc. o 5, 5', 5'', etc. à ̈ ottenuta mediante due livelli di sigillatura, la prima 6 avente funzione di realizzare ermeticità e legame iniziale tra tali componenti e interessante le superfici laterali del telaio e le porzioni dei vetri adiacenti , cui si à ̈ già accennato più indietro (sigillante butilico) , la seconda 7 avente funzione di realizzare coesione definitiva tra i componenti e resistenza meccanica del giunto tra gli stessi e interessante il vano costituito dalla superficie esterna del telaio distanziatore 3, 5 e dalle facce delle lastre di vetro sino al bordo delle stesse (vedere fig. 1), Nel caso di profilo distanziatore 5 in materiale sintetico espanso il primo livello di sigillatura viene sostituito (in tal caso venendo meno alla funzione di ermeticità) o può essere integrato da un adesivo, per esempio acrilico, già cosparso sulle facce laterali dello stesso profilo distanziatore, 6' e ricoperto da una pellicola protettiva rimovibile (vedere fig. 1).
Le lastre di vetro 2, 2', 2'', etc. utilizzate nella composizione del vetro isolante 1 possono avere diverse conformazioni in funzione dell' utilizzo dello stesso, ad esempio il vetro esterno (esterno inteso rispetto all' edificio) può essere normale oppure riflettente o selettivo (per limitare l' apporto termico durante i mesi estivi) oppure stratificato / blindato (per funzioni di antintrusione / antivandalismo) oppure stratificato / temprato (per funzioni di sicurezza) oppure combinato (ad esempio riflettente e stratificato per ottenere una combinazione di proprietà), il vetro interno (interno inteso rispetto all' edificio) può essere normale oppure a bassa emissività (per limitare la dispersione di calore durante i mesi invernali) oppure stratificato / temprato (per funzioni di sicurezza) oppure combinato (ad esempio a bassa emissività e stratificato per ottenere una combinazione di proprietà). In particolare, e per questa situazione la presente domanda di brevetto presenta ulteriori vantaggi rispetto alla tecnica nota, la lastra di vetro esterno 2M (ed eventualmente anche una o più intermedie) può essere più grande di quella (o quelle) interna (e) 2'm per tutta l' estensione del perimetro o solamente su un lato o su alcuni lati (vedere fig. 1).
Dalla semplice sintesi esposta risulta già evidente che una linea di fabbricazione per ottenere il prodotto vetro isolante 1 necessita di molte lavorazioni in cascata e che in particolare comprende quella della seconda sigillatura di cui si occupa la presente domanda, non solo per le situazioni in cui tutte le lastre di vetro 2, 2', 2'', etc. sono allineate al perimetro ma anche nella esecuzione in cui le lastre di vetro 2M, 2'm, sono accoppiate non allineate ma sfalsate perlomeno in uno dei lati, in particolare in quello inferiore la. Nel dettaglio il presente trovato risolve il problema di mantenere la zona periferica destinata alla seconda sigillatura libera da ogni contatto con gli organi di sostentamento e trascinamento del vetro isolante 1 (situazione già appartenente alla tecnica nota ma ricorrendo ad organi di sostentamento e trascinamento complesi e quindi costosi) e ciò mediante dispositivi di sostentamento semplici e quindi economici ed adatti a sopportare pesi elevati ed inoltre risolve il problema dello scarico del vetro isolante 1 in particolare anche se di grandi dimensioni e notevole peso.
Le lavorazioni per la produzione del vetro isolante 1, ciascuna necessitando di una relativa e particolare macchina da disporsi in serie rispetto alle altre complementari, sono, a titolo esemplificativo ma non esaustivo e nello stesso tempo non tutte necessarie, le seguenti:
SBORDATURA sulla faccia periferica del vetro per rimuovere eventuali rivestimenti al fine di consentire e mantenere nel tempo il legame dei sigillanti primario 6 e secondario 7;
SMUSSATURA degli spigoli taglienti del vetro, sia per eliminare i difetti marginali introdotti con 1' operazione di taglio, sia per ridurre i rischi di infortuni nelle successive manipolazioni sia delle lastre di vetro 2, 2', 2'', 2''', etc. che del vetro isolante 1;
LAVAGGIO dei singoli vetri, con alternanza vetro interno / eventuali vetri intermedi / vetro esterno (1' orientamento essendo quello definito più indietro);
APPLICAZIONE DEL TELAIO DISTANZIATORE : il telaio distanziatore 3 preventivamente fabbricato, riempito di materiale igroscopico 4 e cosparso sulle facce laterali con un sigillante termoplastico (butilico) 6 avente funzioni di tenuta, in macchine esterne rispetto alla linea di produzione del vetro isolante 1, viene applicato su uno dei vetri costituenti il vetro isolante 1 in un' apposita stazione della linea di produzione del vetro isolante 1; in alternativa una striscia continua di profilo distanziatore 5 viene svolta da una bobina ed applicata su una delle due lastre di vetro sino a formare un telaio chiuso, direttamente costruito in adesione alla lastra di vetro 2, previa rimozione della pellicola protettiva, e sulla stessa linea di produzione del vetro isolante 1;
ACCOPPIAMENTO E PRESSATURA dell' insieme vetri/telaio (i); RIEMPIMENTO CON GAS della (e) camera (e) cosi ottenuta (e), per esempio attuato nella stessa macchina che opera le funzioni del paragrafo precedente, oppure in una macchina successiva, come rappresentato nelle figure indicanti il completo assetto della linea di produzione del vetro isolante 1;
SECONDA SIGILLATURA dell' insieme dei componenti: lastre di vetro 2, 2',2'',2''', etc., telaio distanziatore 3, 3', 3'', etc, 5, 5', 5'', etc., in corrispondenza del perimetro. Caso speciale di questa fase à ̈ quello ove le lastre di vetro non sono allineate bensì sfalsate. Caso ancora più particolare à ̈ quello in cui à ̈ necessario, oltre che sigillare il bordo perimetrale per unire meccanicamente i componenti e per dare tenuta ai giunto tra il telaio distanziatore 3, e le lastre di vetro 2, 2', cospargere di sigillante (secondo sigillante) anche la faccia piana della lastra di vetro più grande 2M che si estende al di fuori dell' allineamento con la lastra di vetro più piccola 2'm. Tale esigenza à ̈ dettata dal fatto di ottenere un aspetto estetico uniforme guardando la lastra esterna, che à ̈ quella più grande 2M, in quanto a partire dalla posizione ove à ̈ collocato il telaio distanziatore 3, 5, sino al bordo perimetrale della lastra di vetro stessa 2M la distribuzione del sigillante, che à ̈ visibile data la trasparenza della lastra stessa, à ̈ senza soluzione di continuità. L' operazione che distribuisce il sigillante sulla faccia piana interna della lastra di vetro maggiore 2M à ̈ detta, nel gergo tipico dei produttori di vetro isolante, spatolatura. Tale spatolatura ha anche la funzione di preparare il vetro isolante 1 alla successiva installazione, in quanto già predisposto con un sigillante di base.
I sopra elencati processi potendo essere svolti, dalla rispettiva macchina, in modo automatico o semiautomatico o, per talune operazioni, con procedimento manuale.
La ricerca delle anteriorità brevettuali depositate nello stesso settore e descriventi macchine e procedimenti per l' esecuzione della seconda sigillatura porta a trovati in cui il prodotto sigillante viene distribuito in prossimità del profilo distanziatore 3, al fine di unirlo meccanicamente con le lastre di vetro 2, 2' e sino all' allineamento con il bordo della lastra di vetro più piccola 2'm e di costituire barriera di tenuta verso 1' umidità che non deve penetrare all' interno del vetro isolante 1 e verso il gas di polmonazione 8 che non deve fuggire verso l' esterno del vetro isolante 1, ove i mezzi di sostentamento e trascinamento agenti sul lato orizzontale inferiore la del vetro isolante 1 sono complessi e quindi costosi in quanto dotati, per la sigillatura dell' universalità delle situazioni più indietro descritte, di almeno tre moti di registrazione, oppure se ridotti a due quello lato operatore à ̈ di necessità trasversale al piano del vetro isolante 1 per 1' adattamento ai differenti spessori delle lastre di vetro 2, 2', 2'', 2''', etc. e del telaio (i) distanziatore (i) 3, 3', 3'', etc., 5, 5', 5'', etc., in definitiva allo spessore complessivo del vetro isolante 1 e quindi comunque più complesso da ottenere. In ogni caso e soprattutto, in termini di problemi non risolti, nessuno di tali dispositivi consente lo scarico del vetro isolante 1 mediante presa al di sotto del suo lato orizzontale inferiore la dopo la sigillatura.
Tale ricerca, in un settore peraltro molto affollato ha portato a molti titoli brevettali di cui si elencano solo i più significativi che sono i seguenti;
EP 0 549 556 B1 (revocato il 09.05.2000), con priorità austriaca AT 2557/91 del 23.12.1991 ed equivalente americano US 5,280,832 relativo a dispositivo, titolare Lisec Peter, riguardante la modalità di trasporto del vetro isolante 1, in una macchina per la sigillatura automatica del bordo perimetrale del vetro isolante, in particolare quando le lastre di vetro 2, 2' hanno dimensioni differenti, e quindi presentano i lati e di conseguenza i bordi delle stesse non allineati. Il trovato non à ̈ destinato alla realizzazione di altri scopi.
EP 1157 184 B2 (in vita), con priorità tedesca DE 19909638 del 05.03.1999 relativo a dispositivo, titolare Lenhardt Maschinenbau GmbH, riguardante la modalità di trasporto del vetro isolante 1, in una macchina per la sigillatura automatica del bordo perimetrale del vetro isolante, in particolare quando le lastre di vetro 2, 2' hanno dimensioni differenti, e quindi presentano i lati e di conseguenza i bordi delle stesse non allineati. Il trovato non à ̈ destinato alla realizzazione di altri scopi.
Compito principale di quanto forma oggetto della presente domanda à ̈ quindi quello di escogitare un dispositivo che consenta il sostentamento ed il trasporto del vetro isolante 1 prima, durante e dopo la sigillatura del suo bordo perimetrale sia nel caso in cui le due o più lastre di vetro 2, 2', 2'', 2''', etc. siano allineate, sia nel caso in cui una o più di esse sia (siano) sfalsata (e) rispetto alle rimanenti e tutta tale casistica essendo attuabile mediante due soli e semplici moti di registrazione, ciascuno agente indipendentemente dall' altro sull' una delle due parti di cui à ̈ costituito ciascun convogliatore.
Non meno importante compito à ̈ quello di escogitare un dispositivo che consenta il sostentamento ed il trasporto di vetri isolanti 1 particolarmente pesanti, la casistica degli stessi estendendosi, come da descrizione generalizzata di cui ai precedenti paragrafi, a tipologie quali quelle impieganti lastre di vetro aventi elevato spessore (quali i vetri laminati o blindati o comunque spessi) o aventi grandi dimensioni (sino a raggiungere la dimensione cosiddetta Jumbo, ossia avente 6000 ma, o anche superiore, di base e 3210 mm di altezza).
Non meno importante compito à ̈ quello di consentire lo scarico del vetro isolante 1, una volta effettuata la sigillatura del suo bordo perimetrale, attraverso presa al di sotto del suo lato inferiore orizzontale la.
DESCRIZIONE DELL' INVENZIONE
La descrizione sintetica dei disegni e la descrizione dettagliata di un modo di realizzazione dell' invenzione chiariranno come il trovato oggetto della presente domanda possa essere attuato.
BREVE DESCRIZIONE DELLE FIGURE
La FIGURA 1 rappresenta schematicamente la porzione periferica del vetro isolante 1 in una serie esemplificativa non esaustiva di possibili combinazioni: 1A normale; 1B triplo vetro con vetro interno con rivestimento a bassa emissività; 1C vetro esterno con rivestimento selettivo e sfalsato rispetto al vetro interno con rivestimento a bassa emissività; 1D vetro esterno temprato vetro interno con rivestimento a bassa emissività; 1E vetro esterno stratificato e sfalsato rispetto al vetro interno con rivestimento a bassa emissività; 1F vetro esterno stratificato sfalsato rispetto ai rimanenti due vetri di cui quello interno con rivestimento a bassa emissività. Nelle figure à ̈ 1A, 1B, 1C ed 1E à ̈ rappresentato il telaio 3 rigido in profilo di metallo (tipicamente alluminio o acciaio inox o combinato acciaio inox / plastica) cavo riempito di materiale igroscopico 4, mentre nelle figure 1D ed 1F à ̈ rappresentato il telaio di tipo flessibile 5, conglobante nella sua massa il materiale igroscopico 4, ma, ai fini della descrizione, la soluzione indicata per il telaio à ̈ ininfluente. Sono evidenziati i due tipi di sigillante impiegato: in nero il sigillante butilico 6 avente funzione di legame iniziale tra i componenti e di tenuta (prima sigillatura), nel caso di telaio flessibile in sua vece à ̈ utilizzato un adesivo acrilico 6' (solo indicato ma non rapresentato in quanto di spessore di pochi Î1⁄4m) o la combinazione sia del sigillante acrilico 6' che del sigillante butilico 6 applicato tra le superfici laterali del telaio ed i vetri, come visibile nelle figure 1D e 1F; in tratteggio il sigillante 7 polisolfurico o poliuretanico o siliconico avente funzione di resistenza meccanica (seconda sigillatura) applicato tra la superficie esterna del telaio e le facce delle lastre di vetro sino al bordo della lastra di vetro 2'm avente dimensioni minori (nel caso di lastre di vetro sfalsate). L' orientamento interno / esterno à ̈ visivamente individuato con icone rappresentanti il sole (lato esterno) ed il radiatore (lato interno). Da tali figure si evince che il vetro isolante 1 può avere molteplici conformazioni e che la macchine per 1' applicazione della seconda sigillatura devono essere sia speciali che versatili, per esempio per sigillare sia il vetro isolante 1 composto da due vetri, che quello composto da tre vetri, che quello con vetri sfalsati, che quello composto da tre o più di tre vetri di cui uno o più più grande (i) e quindi sfalsato (i) rispetto ai rimanenti. Tutte le figure lasciano facilmente dedurre che il giunto appena sigillato dislocato secondo il lato inferiore orizzontale la del vetro isolante 1 comporta problemi sia di sostentamento e trascinamento sia problemi di sollevamento per lo scarico del vetro isolante 1 dalla macchina di sigillatura, quale ultima macchina della linea di produzione del vetro isolante 1 descritta più indietro, e ciò per il fatto che il sigillante 7 à ̈ pastoso e appiccicaticcio (il termine tecnico "tixotropico" sintetizza tali due caratteristiche) dal momento della sua estrusione sino alla completa catalisi che avviene in un tempo variabile da due a sei ore.
Le FIGURE 2, 3, 4 rappresentano la macchina includente l' oggetto del presente trovato rispettivamente nelle sue viste principali [anteriore complessiva, con identificazione dell' asse orizzontale H (attuato sia dai convogliatori del tipo gruppo 100, oggetto della presente domanda, che dal carro ventosa (ventose) 100' del tipo noto), dell' asse verticale V (gruppo 200 del tipo noto) e dell' asse di rotazione φ (gruppo 300 del tipo noto), sono individuati con 901 i piani (più avanti nominati pseudoverticali) leggermente inclinati rispetto al piano verticale di scorrimento laterale del vetro isolante 1 mentre à ̈ sostenuto inferiormente dai convogliatori 100 oggetto della presente domanda; laterale complessiva dell' insieme: via di corsa verticale V con carro verticale (gruppo 200 del tipo noto), asse di rotazione φ (gruppo 300 del tipo noto) e con rappresentazione anche dei mezzi di scarico 14 nella posizione in cui il vetro isolante 1, trattenuto lungo il suo lato orizzontale inferiore la à ̈ già in posizione allontanata dalla sigillatrice automatica e con giacitura secondo il piano di appoggio laterale 902 dei mezzi dì scarico 14; pianta complessiva con identificazione del quadro elettrico 11, del pulpito di comando 12, dei dispositivi di sicurezza 13 e dei mezzi di scarico 14], Le FIGURE 5 e 6 rappresentano le condizioni di fine ciclo di produzione del vetro isolante 1 quando di grandi dimensioni, in modo che la sua presa sia possibile al di sotto del suo lato orizzontale inferiore la. L' accesso dei mezzi di scarico 14 à ̈ in questo caso praticabile mediante l' abbassamento del convogliatore 100 a monte della zona provvista del gruppo ventose 500 ed eventualmente (se presente) di quello a valle.
Le FIGURE 7 e 8 rappresentano le condizioni di fine ciclo di produzione del vetro ìsolante 1, quando di medie/piccole dimensioni, ossìa tali da non sporgere sufficientemente da entrambi i lati del convogliatore 100 provvisto del gruppo ventose 500, in modo che la sua presa sia praticabile al di sotto del suo lato orizzontale inferiore la verso le estremità come nel caso precedente. L' accesso dei mezzi di scarico 14 à ̈ reso praticabile mediante attivazione di una (501) o più (501, 501a, 501b, etc.) ventose del gruppo ventose 500 ed abbassamento del convogliatore 100 sottostante.
Le FIGURE 9 e 10 rappresentano rispettivamente un dettaglio ed una variante della situazione di cui alla figure 7 e 8, la variente consistendo nel basculamento del gruppo ventose 500 atto a modificare la giacitura del vetro isolante 1 dalla situazione di complanarità con il piano di scorrimento 901 alla situazione complanare al piano di appoggio 902 del mezzo di scarico (noto) 14. Nella vista in fianco à ̈ anche introdotta l' opzione in cui la schiere di ventose 500 si articolano in più elevazioni per trattenere le lastre più grandi.
Le FIGURE 11 e 12 rappresentano le modalità di sostegno del vetro isolante 1 in corrispondenza del suo lato inferiore orizzontale la in situazione di lastre di vetro 2, 2', 2'', 2''', etc. allineate su tale lato la ed i meccanismi per l' adeguamento all' entità dello spessore complessivo del vetro isolante 1 stesso.
Le FIGURE 13 e 14 rappresentano le modalità di sostegno del vetro isolante 1 in corrispondenza del suo lato inferiore orizzontale la in situazione di lastre di vetro 2, 2', 2'', 2''' etc. sfalsate su tale lato la ed i meccanismi per 1' adeguamento sia all' entità dello sfalsamento, sia all' entità dello spessore complessivo del vetro isolante 1 stesso.
Le FIGURE 15 e 16 rappresentano, per il solo caso di vetro isolante 1 con lastre di vetro allineate lungo il lato inferiore la, le modalità di sostegno dei vetri intermedi nella fase di attesa per lo scarico, da attuarsi per quei casi in cui i telai distanziatori sono vincolati alle lastre di vetro mediante primo sigillante di tipo butilico e quindi le lastre intermedie sono soggette a scorrimento verso il basso per azione della gravità.
Le FIGURE 17 e 18 rappresentano , per il caso di vetro isolante 1 con lastre di vetro disallineate o allineate lungo il lato inferiore la, le modalità di sostegno dei vetri intermedi sia nella fase di trasporto che nella fase di attesa per lo scarico, da attuarsi per quei casi in cui i telai distanziatori sono vincolati alle lastre di vetro mediante primo sigillante di tipo butilico 6 e quindi le lastre intermedie sono soggette a scorrimento verso il basso per azione della gravità.
Le FIGURE 19a, 19b, 19c e 19d rappresentano rispettivamente il vetro isolante 1 nelle sue conformazioni: rettangolare, poligonale, curva, mista. Nel caso della conformazione rettangolare sono indicati il lato inferiore orizzontale la quale lato principale in quanto interessato dall' oggetto della presente domanda, i rimanenti lati con le numerazioni 1b, 1e e 1d. La sequenza operativa, per la macchina di sigillatura come descritta e rappresentata nella descrizione e nei disegni, nelle fasi di sigillatura à ̈ la seguente: lato 1b, angolo 1b/1c, lato 1e, angolo 1c/1d, lato 1d, angolo 1d/1a, lato 1a, angolo 1a/1b.
La FIGURA 20 rappresenta un esempio di inserimento del dispositivo 100 e della macchina sigillatrice automatica 1000 nella linea di produzione del vetro isolante 1 (vista in prospetto) e non comprende: quadro elettrico / elettronico, pulpito di comando e dispositivi di protezione.
La FIGURA 21 rappresenta un esempio di inserimento del dispositivo 100 e della macchina sigillatrice automatica 1000 nella linea di produzione del vetro isolante 1 (vista in pianta) ed include: quadro elettrico / elettronico 11, pulpito di comando 12 e dispositivi di protezione, indicati genericamente con 13 siano essi del tipo ripari meccanici o barriere ottiche o barriere laser o tappeti elettrosensibili etc., in quanto particolare attenzione à ̈ dedicata, oltre che agli aspetti funzionali, qualitativi, produttivi, propri del contenuto di questo trovato, anche agli aspetti inerenti alla prevenzione infortuni. In particolare con riferimento alla prevenzione infortuni il trovato in oggetto presenta alcune particolarità meglio descritte più avanti.
Le FIGURE 22 e 23 rappresentano ingrandimenti dei dettagli delle figure 12 e 14 ed una sintesi finale del concetto inventivo che consiste nella registrazione degli elementi di sostegno 108, 158 del vetro isolante 1 solamente secondo piani con giacitura verticale (o meglio pseudo-verticale come definito in altre parti della descrizione) abbinata ad una delle possibili tipologie degli elementi di sostegno stessi. La sagomatura inferiore degli elementi di sostegno 108 Ã ̈, per esempio, rappresentata per coniugarsi con due guide sulle quali scorrere e con una catena semplice di trascinamento 107; la sagomatura inferiore degli elementi di sostegno 158 Ã ̈, per esempio, rappresentata per coniugarsi con tre guide sulle quali scorrere e con una catena doppia di trascinamento 157 (guide e catene non rappresentate in tali figure).
I prodotti: vetro isolante 1, lastra di vetro 2, 2', 2'', 2''', etc.,, telaio distanziatore 3, 3', 3'', etc ., 5, 5', 5'', etc. ed ulteriori componenti dello stesso sono identificati con numerazione ad un digit. In particolare, per distinguere le varie conformazioni possibili del vetro isolante 1, con 1 à ̈ indicata la situazione più frequente (rettangolare), con 1' la forma poligonale, con 1'' la forma curvilinea, con 1''' la forma mista.
I componenti interfacciati con la sigillatrice automatica sono identificati con numerazione a due digita.
I componenti principali del dispositivo nuovo 100 sono identificati con numerazione a tre digits a partire da 101 per la parte di convogliatore opposta all' operatore e 151 per la parte del convoglaitore lato operature.
Le macchine appartenenti alla linea di produzione del vetro isolante 1 sono identificate con numerazioni a quattro digits.
MODI PER L’ ESECUZIONE DELL' INVENZIONE
Veniamo ora alla descrizione dettagliata di un modo di realizzazione dell' invenzione.
Per meglio descrivere un modo di attuazione del trovato, e che comprende tutti gli equivalenti, si fa riferimento in particolare alle figure da 9 a 14 per i concetti relativi alla costruzione del dispositivo e a tutte le alle figure per le descrizione del funzionamento del dispositivo. Si dà invece per noto, e quindi non necessitante di descrizione particolareggiata (siccome facente parte dello stato dell' arte), quanto parzialmente rappresentato o non rappresentato nelle figure 2, 3, 4 relativamente alla parte sigillatura dal momento che, sia le anteriorità più indietro descritte, sia le conoscenze del tecnico del settore non abbisognano di delucidazione alcuna per la costruzione di tali parti riguardanti la sigillatrice automatica.
Un modo preferito di realizzazione dell' invenzione à ̈ quello più avanti descritto, per una facile comprensione à ̈ opportuno seguire parallelamente le figure, in particolare le figure da 11 a 14, relative al concetto inventivo di cui alla rivendicazione 1.
Va tenuta presente una premessa riguardante le giaciture e gli orientamenti: quando si parlerà di verticale si intenderà leggermente inclinato rispetto alla verticale (altrove menzionato come pseudo-verticale), infatti il trasporto del vetro isolante 1 avviene su convogliatori il cui piano di appoggio 901 agente sulla faccia della lastra di vetro 2 opposta all' operatore à ̈ inclinato di circa 6 gradi rispetto al piano verticale {per un aspetto di sicurezza nel trasporto, come imposto dalle normative derivanti dalla direttiva macchine), ed il cui piano di appoggio / sostegno agente sul lato inferiore orizzontale la del vetro isolante 1 (costituito dal convogliatore 100, principale oggetto della presente domanda), ha giacitura inclinata di circa € gradi rispetto al piano orizzontale, quindi quando si parlerà di orizzontale si intenderà leggermente inclinato rispetto all' orizzontale (altrove menzionato come pseudoorizzontale) .
Il vetro isolante 1 proveniente dalla precedente macchina che ha effettuato l' accoppiamento e la pressatura dei suoi componenti: lastre di vetro 2, 2', 2'', 2''', etc. e telaio (i) distanziatore (i) 3, 3', 3'', etc., 5, 5', 5'', etc. cosparso sui suoi fianchi con il primo sigillante butilico 6, od eventualmente dalla stessa o altra macchina che ne ha anche effettuato il riempimento con gas, giunge alla sigillatrice automatica 1000, macchina nota per quanto riguarda la seconda sigillatura del bordo perimetrale, ove si posiziona in uno stadio di attesa.
Il governo della posizione del vetro isolante 1 , in particolare del suo posizionamento iniziale à ̈ fondamentale per il corretto funzionamento del processo di sigillatura attuato dalla parte nota della testa 300, attraverso il noto ugello 400 sia nella versione rettangolare sia nella versione sagomata, per il successivo coordinamento degli spostamenti orizzontale del vetro isolante 1 secondo i convogliatori 100 azionato da perlomeno una ventosa mobile appartenente al carro 100' attraverso il motore sincrono 102' (non rappresentato in quanto noto) e verticale della testa 300 mossa attraverso il carro verticale 200 dal motore sincrono 202 (non rappresentato in quanto noto). Nel caso di vetro isolante 1 avente forma rettangolare, un sensore (noto) rileva la posizione del margine del vetro e, attraverso la logica del PLC (controllore logico programmabile) dà le informazioni, utili a seguire il perimetro rettangolare del vetro isolante stesso, rispettivamente agli azionamenti riguardanti il moto orizzontale del vetro isolante 1 e verticale della testa 200. Nel caso di vetro isolante 1 avente forma sagomata, ossia diversa dalla rettangolare, 1' informazione relativa alla forma della stessa viene inputata elettronicamente con tecniche note, ed oltre agli azionamenti descritti prima, agenti su motori sincroni 102' e 202, viene coinvolto anche l' azionamento del motore sincrono 302 {non rappresentato in quanto noto), in modo che i tre noti moti: orizzontale del vetro isolante 1, verticale della testa 200, rotatorio della testa 300 siano legati elettricamente / elettronicamente per seguire la forma del perimetro del vetro isolante 1.
Terminata l'esecuzione del primo lato verticale Ib del vetro isolante 1, la testa 300 compie nel suo complesso una rotazione (di 90" nel caso della lastra rettangolare di cui alla presente prima descrizione), per azione del motore sincrono 302 e della relativa trasmissione meccanica nota. Nella tecnica nota si tratta solo di una fase transitoria durante la quale l' apposita valvola di adduzione viene chiusa più o meno in anticipo, aperta più o meno in ritardo, eventualmente comandata ad impulsi, eventualmente con modulazione della portata, in modo da dosare il sigillante in corrispondenza del giunto perimetrale d' angolo .
E immediato dedurre come nella fase di sigillatura del primo angolo di unione del primo lato verticale 1b con il primo lato orizzontale superiore le, gli assi orizzontale H e verticale V azionati in modo sincrono siano anche coordinati elettricamente / elettronicamente per il corretto riempimento di detto angolo, in particolare ma non solo nel caso in cui detto angolo sia raccordato mediante raggio di curvatura ed in particolare ma non solo per la finitura di spatolatura {non quella più indietro descritta relativamente alla faccia interna delle lastre di vetro 2M, ma quella riguardante l' angolo tra i lati progressivi) operata da apposita spatola operante trasversalmente al piano 901 del vetro isolante 1, atta a delimitare il volume da riempire in prossimità dell' angolo stesso. Tali coordinamenti vengono gestiti dal calcolatore di processo contenuto nel quadro elettrico/elettronico 11 e sono interfacciate con l'utente per mezzo del pulpito 12 per la parametrizzazione delle costanti intervenenti nel processo.
Per le fasi successive riguardanti i lati 1e, 1d e 1a e gli angoli 1c/1d, 1d/1a e 1a/1b vengono a ripetersi le sequenze descritte, solo che, alternativamente ora à ̈ il vetro isolante 1 a muoversi orizzontalmente mentre la testa 200 rimane stazionaria (quale à ̈ il caso della sigillatura del secondo lato orizzontale le), ora à ̈ il vetro isolante 1 a rimanere stazionario e la testa 200 a muoversi verticalmente (quale à ̈ il caso della sigillatura del secondo lato verticale ld).
Una volta che tutti e quattro i lati 1b, 1e, 1d, 1a, come pure gli angoli 1b/1c, 1c/1d, 1d/1a del vetro isolante 1 avente forma rettangolare sono stati completati, la sigillatura del quarto angolo 1a/1b così pure la relativa spatolatura possono avvenire semplicemente attuando uno spostamento orizzontale del vetro isolante 1 sino al suo svincolo dai dispositivi di sigillatura e spatolatura che nel frattempo si sono arretrati trasversalmente rispetto al vetro isolante 1 ossia al piano 901 ed al proseguimento verso la stazione di scarico del prodotto finito.
Naturalmente tutti i movimenti connessi alle fasi del ciclo sono tra di loro interbloccati, per l' ausilio dì una logica parallela ma sempre attiva, al fine di evitare, durante il processo, condizioni di interferenza reciproca tra organi attuatori e materiale in lavoro.
Venendo al dettaglio dei meccanismi costituenti i dispositivi relativi alla parte inventiva della macchina, risulta pratico suddividere il gruppo 100, la cui finizione nella fase di sigilatura à ̈ stata descritta più indietro, nelle sue parti posteriore 101 ed anteriore 151 (il riferimento à ̈ alla posizione dell' operatore che si trova di fronte alla sigilatrice 1000, come detto più indietro) ed analizzare per primo il caso in cui le lastre di vetro 2, 2', 2'',2''', etc. sono allineate in corrispondenza del lato inferiore orizzontale la del vetro isolante 1.
11 convogliatore posteriore 101 à ̈ dotato di due moti, uno, sincrono, attuato (unitamente alla movimentazione sincrona del vetro attuata dal noto carro ventosa 100') al fine della movimentazione del vetro isolante 1 secondo 1' asse orizzontale H, uno, di registrazione, attuato al fine di collocare la giacitura degli elementi di appoggio 108 della lastra di vetro 2 dislocati sulla catena senza fine 107 di trasporto alla propria elevazione come richiesta per il proceso di sigillatura del bordo perimetrale inferiore la del vetro isolante 1. Rispettivamente il primo moto à ̈ attuato dal motore sincrono 102 attraverso la catena cinematica: riduttore 103, rinvio 103a, albero cardanico 104, albero 105, pignone 106, 106a (non indicato essendo quello folle di rinvio, come pure i vari pignoni di cui almeno uno su slitta per il tensionamento della catena 107), catena 107; il secondo moto à ̈ attuato dal motore sincrono (1' utilità del motore sincrono à ̈ quella di conoscere la posizione assoluta in modo da semplificare l' identificazione della posizione dell' organo attuato) 112 attraverso la trasmissione cinematica: riduttore 113, pignone 114, catena 115, pignone 116, chiocciola a circolazione di sfere 117, vite a circolazione di sfere 118 (va da sé che la parte azionata può essere indifferentemente la chiocciola o la vite), mentre la guida verticale del semiconvogliatore 101 à ̈ ottenuta mediante perni 119 e bussole 120.
Detto convogliatore posteriore 101 ha la funzione di modificare la giacitura del bordo inferiore della lastra di vetro 2 e quindi, nel caso esaminato per primo, delle lastre di vetro 2, 2', 2'', 2''', etc. (unitamente all' attivazione del convogliatore anteriore 151), allineate in corrispondenza del lato inferiore orizzontale la del vetro isolante 1, rimane nella posizione di zero (o, se più chiaro, di fine corsa inferiore).
Per quanto riguarda il convogliatore anteriore 151, la descrizione ricalca pedissequamente quella del convogliatore posteriore 101, semplicemente sommando il valore 50 alla numerazione precedente, ciò che risulta agevole e comprensibile mediante osservazione delle figure da 11 a 14. A proposito di tali figure si fa presente che le numerazioni utilizzate nella descrizione non sono tutte presenti in quanto i relativi particolari sono in talune viste mascherati . È agevole però individuare i corrispondenti (ossia aventi le stesse funzioni) semplicemente sommando o sottraendo il valore 50 all' indicazione riportata.
Una variante semplificativa e più logica à ̈ che per il moto sincrono di movimentazione del vetro isolante 1 secondo l' asse orizzontale H le catene 107, 157 vengano azionate da un unico motore 102 anziché da due motori 102, 152, e da un unico riduttore 103 anziché dai due riduttori 103, 153 in tal caso utilizzando dopo tale unico motore e unico riduttore una trasmissione, il rinvio ad ingranaggi 103a avente anche la funzione di comandare nella sua uscita i due alberi cardanici 104 e 154. Le figure riportano tale seconda situazione che à ̈ la più conveniente.
Analizzando congiuntamente le modalità di registrazione dei convogliatori posteriore 101 ed anteriore 151, rispettivamente nel caso di lastre di vetro 2, 2', 2 , 2''', etc. allineate o disallineate in corrispondenza del bordo perimetrale inferiore la del vetro isolante 1, le casistiche che si presentano sono le seguenti.
VETRI ALLINEATI: il convogliatore 101 rimane nella posizione di fine corsa inferiore; il convogliatore 151 adegua la sua posizione in altezza unicamente per coniugarsi con la posizione dello spigolo esterno della lastra di vetro 2' o 2'' o 2''' o etc. lato operatore, la cui posizione cambia in funzione dello spessore totale del vetro isolante 1 (vedere dettagli ingranditi delle figure 11, 12 e figura 22}.
VETRI DISALLINEATI : il convogliatore 101 adegua la sua giacitura in altezza in modo da coniugarsi con la posizione dello spigolo esterno della lastra di vetro 2 (che in questo caso, facendo riferimento alle figure 1C, 1H, 1F, diviene la 2'm) lato opposto all' operatore; il convogliatore 151 adegua la sua posizione in altezza unicamente per coniugarsi con la posizione dello spigolo esterno della lastra di vetro 2' o 2'' o 2''' o etc. lato operatore (che in questo caso, facendo riferimento alle figure 1C, 1E, 1F, diviene la 2M), la cui posizione cambia in funzione dello spessore totale del vetro isolante 1 (vedere dettgli ingranditi delle figure 13 e 14 e figura 23) .
Caratteristica comune dei due convogliatori 101, 151 à ̈ quella di recare, sull' estradosso della catena 107, 157, una seria di tasselli 108, 158, dislocati a passo secondo la direzione dell' asse H, la cui superficie superiore forma un angolo acuto con il piano 901 di scorrimento del vetro isolante 1 (come evidente nei ritagli di dettaglio sulle figure da 12 a 14 e nelle figure 22, 23). Tali tasselli hanno la funzione sia di limitare il contatto con lo spigolo esterno (esterno rispetto al vetro isolante 1) delle lastre di vetro 2, 2', 2'', 2''', etc, e, essendo deformabili, sia di adeguarsi alle possibili irregolarità del bordo inferiore delle lastre di vetro 2, 2', 2'', 2''', etc., sia di costituire un contatto del tipo soffice per evitare di criccare il vetro. Ciò à ̈ essenzialmente funzionale nel caso di lastre di vetro particolarmente pesanti o particolarmente grandi (e quindi anche pesanti) e costituisce la forma preferita di realizzazione del trovato.
Varianti rientranti nello stesso concetto inventivo sono comunque costituite sia da tasselli la cui superficie superiore forma angolo retto anziché acuto con il piano 901 di scorrimento del vetro isolante 1, sia da convogliatori in cui le catene a maglie 107, 157 sono sostituite da cinghie di trasmissione, meglio se del tipo dentato, i cui estradossi possono formare sia angoli acuti con il piano 901 di scorrimento del vetro isolante 1, sia angolo retto. Nel caso di angolo retto però riemerge il problema dell' insudiciamento dei tasselli 108, 158 da parte del sigillante 7 di cui soffre la maggior parte della tecnica nota.
Veniamo ora alla descrizione della validità di tale trovato in relazione ai vantaggi conseguiti nelle operazioni di scarico del vetro isolante 1.
Le figure 5 e 6 per una tipologia di vetro isolante 1 e 7 e 8 per un' altra tipologia di vetro isolante 1 sono di per se stesse eloquenti, ma si descrivono ugualmente per identificare una variante possibile delle figure 5, 6, nonché il differente uso dei convogliatori 100 rispetto all' operazione di sigillatura.
CASO VETRO ISOLANTE 1 PIU LUNGO DEL CONVOGLIATORE 100 SOTTOSTANTE. In questo caso à ̈ possibile ricavare il vano al di sotto del lato inferiore la del vetro isolante 1 per 1' introduzione dei mezzi di presa 14, sia mediante sollevamento del convogliatore sottostante (e ciò agendo sui motori 112, 162 in modo che il sollevamento dei semiconvogliatori 101, 151 sia identico) e quindi con presa in qualsiasi zona a sbalzo al fianco di detto convogliatore 100, sia mediante abbassamento dei convogliatori laterali (nel caso di sussistenza di tali tipologia di convogliatori da entrambi i lati) e quindi con presa sulle zone a sbalzo del vetro isolante 1 al di sopra di detti convogliatori laterali 100.
CASO DI VETRO ISOLANTE 1 PIÙ CORTO DEL CONVOGLIATORE 100 SOTTOSTANTE. In questo caso entra in azione il sistema di sostentamento 500 atto a trattenere il vetro isolante 1 prima che il convogliatore 100 sottostante venga abbassato. Tale sistema di sostentamento à ̈ costituito da un gruppo di ventose 501, 501a, 50lb, etc. {o eventualmente da una sola ventosa) trattenute a sbalzo mediante guide 502 sulle quali corrono ruote 503 solidali ad un carrello 504 sul quale sono vincolate le ventose stesse, carrello che viene mosso trasversalmente al piano 901 di giacitura del vetro isolante 1 attraverso attuatore pneumatico 505. Una volta che detto convogliatore 100 à ̈ stato abbassato, i mezzi di scarico 14 vengono ad interagire con il lato inferiore orizzontale la in posizione di stabilità rispetto al baricentro del vetro isolante 1.
Una variante per l' agevolezza delle operazioni di scarico mediante i mezzi 14 Ã ̈ costituita dalla presenza di un fulcro 506 sul quale sono incernierate le guide 502 che, mediante l' attuatore pneumatico 507, modifica la giacitura del gruppo ventose 500 dal parallelismo al piamo 901 di giacitura del vetro isolante 1 al parallelismo al piano 902 di giacitura dei mezzi di scarico 14 {figura 10).
Una ulteriore variante à ̈ costituita dalla duplicazione (o moltiplicazione) del gruppo ventose 500 secondo la direzione verticale (pseudoverticale) in modo da dare uno stabile fissaggio del vetro isolante 1 quando la sua estensione in verticale à ̈ importante {figura 10),
Come accennato più indietro in questa operazione il convogliatore 100 viene gestito in modalità differente rispetto a quella operata in fase di sigillatura. Precisamente entrambe le parti 101, 151 del convogliatore 100 vengono sollevate o abbassate in modo sincrono della stessa corsa in quanto il vetro isolante 1 essendo quello appena sigillato à ̈ in relazione al bordo inferiore dello stesso la che si deve operare, semplicemente per ottenere un vano per 1' accesso dei mezzi di scarico 14 o nelle sue parti estreme o nella sua parte intermedia.
A questo punto va fatto notare che in funzione della tipologia del vetro isolante 1 , può presentarsi la situazione in cui la lastra di vetro 2' intermedia o le lastre di vetro 2', 2'', etc. intermedie non siano sostenute dagli elementi del convogliatore 100. Vanno allora distinti i casi in cui il telaio distanziatore à ̈ del tipo 5, 5', etc. di cui alla figura 1D ed 1F ove il sigillante acrilico 6' costituisce un vincolo stabile tra la lastra sospesa (o le lastre sospese) ed i telai distanziatori 5, 5', etc. adiacenti ed in cui il telaio distanziatore à ̈ del tipo 3, 3', etc. ove il vincolo con le lastre di vetro 2, 2', 2'’, etc. non à ̈ stabile in quanto affidato al sigillante butilico 6 consistente in materiale termoplastico e quindi soggetto a scorrimento viscoso (creeping) fintanto che il sigillante secondario 7 non catalizza e quindi espleta le sue caratteristiche elastomeriche. Nel primo caso le lastre di vetro intermedie non sono interessate dal fenomeno dello scorrimento viscoso (creeping) e pertanto non servono meccanismi addizionali. Nel secondo caso invece, durante il tempo di attesa prima dell' accoppiamento con i mezzi di scarico 14, in particolare qualora tale tempo fosse non trascurabile, la lastra o le lastre intermedie sono assoggettate ad uno scorrimento viscoso verso il basso, gli elementi 101, 151 interagendo solamente con le lastre di vetro estreme. Per ovviare a tale inconveniente appositi sostegni retrattili 551a, 551b, etc. vengono posizionati contro il lato inferiore orizzontale 2'a, 2''a, 2'''a, etc. della lastra intermedia o delle lastre intermedie durante la fase di attesa per lo scarico, con azione efficace sino all' intervento dei supporti del mezzo di scarico 14 aventi la stessa funzione. Durante la fase di sigillatura, le lastre di vetro intermedie 2', 2'', 2''', etc., nel caso di telaio distanziatore del tipo 3, 3', etc., subiscono un leggero abbassamento, comunque accettabile in quanto il tempo durante il quale tali lastre restano sospese à ̈ limitato ed in quanto tale leggero abbassamento viene poi recuperato grazie all' azione dei sostegni retrattili del tipo 551a, 551b, etc.. Alternativamente e più efficacemente, ed in aggiunta ai sostegni retrattili 552a, 552b ma ora del tipo regolabile in elevazione, una o più catene intermedie 553 del tipo di quelle estreme 107, 157 possono essere dislocate in corrispondenza dell' una o più lastre intermedie per il relativo sostentamento anche durante la fase di sigillatura. In tale soluzione detta catena o dette catene, oltre ad essere dotate dei moti quali quelli descritti per le catene 107, 157 (sia di movimentazione secondo 1' asse H, sia di registrazione secondo il piano pseudo-verticale, come i sostegni stazionari 552a, 552b), sono dotate di un ulteriore moto di registrazione trasversale rispetto al piano 901 di giacitura del vetro isolante 1 in modo da collocarsi in corrispondenza del campo dei due piani paralleli al piano 901 giacenti sulle facce estreme della lastra o delle lastre intermedie 2', 2'', etc.. Tali opzioni per il sostentamento della o delle lastre intermedie, non essendo ritenute inventive non vengono rivendicate, ma vengono qui esposte per costituire uno stato dell' arte. Va da sé che la figura 18 à ̈ solamente esemplificativa, i meccanismi reali risultando piuttosto complessi dal momento che interagirebbero con interferenza di posizioni con quelli relativi agli azionamenti dei semiconvogliatori 101, 151 e quindi devono occupare campi interbloccati per evitare interferenze.
Come accennato nei commenti alia figura 21, 1' aspetto prevenzione infortuni à ̈ oggi di importanza primaria se non addirittura prioritaria rispetto alle stesse funzionalità e produttività della macchina. Da tale punto di vista il trovato in oggetto si pone in posizione vantaggiosa rispetto allo stato dell' arte per i seguenti essenziali motivi: i dispositivi di sostegno del vetro isolante 1 al di sotto del lato inferiore orizzontale la, pur essendo dotati dei necessari moti di registrazione per coniugarsi con gli spigoli 1f ed 1r di detto lato inferiore orizzontale la (vedere figure 22 e 23) non hanno soluzione di continuità in direzione trasversale al piano 901 e quindi il vetro isolante 1 non può inserirsi tra i semiconvogliatori 101 e 151 costituenti il concogliatore 100; il carico costituito dal vetro isolante 1 di grandi dimensioni ed elevati spessori e quindi gravoso à ̈ agevolmente sopportabile dal convogliatore stesso 100 in quanto avente struttura rigida essendo evitata ogni soluzione a sbalzo del tipo a mensola, situazione invece ricorrente nella tecnica nota; la costituzione monolitica dei semiconvogliatori 101, 151 (possibile grazie alla soluzione di cui alla rivendicazione 1} e l' adozione degli attuatori 112, 162 del tipo sincrono consentono un posizionamento degli elementi 108, 158 affidabilmente coniugato con gli spigoli 1f ed 1r delle lastre estreme del vetro isolante 1; la conformazione degli elementi di sostegno 108, 158 permette 1' utilizzo e la facile sostituibilità di inserti di durezza consona alla fragilità del vetro: Elementi tutti questi che, oltre al miglioramento del fattore sicurezza, migliorano anche notevolmente gli aspetti della funzionalità e della manutentabilità,
Nella improbabile ma non impossibile situazione nella quale il semiconvogliatore 151 venisse ad avere gioco rispetto allo spigolo lf (per esempio per improprio comando manuale, per anomalie nella trasmissione dati, etc), in ogni caso possono essere attivate delle barriere anticaduta, basando tale attivazione sulla verifica, operata dal calcolatore di processo, circa la posizione della verticale passante per il baricentro del vetro isolante 1 se cadente o meno al di qua della linea 1r (infatti se cadente al di qua ed in condizione di gioco tra linea 1 f ed elementi di supporto 158 il vetro isolante 1 risulterebbe instabile, rovinando a terra verso 1' operatore). Il calcolatore di processo à ̈ in grado di determinare la posizione del baricentro del vetro isolante 1 in quanto i relativi inputs comprendono tutte le informazioni relative ai componenti del vetro isolaulte 1, quali dimensioni e spessori delle lastre di vetro (2, 2', 2" , 2" ', etc.) o (2M, 2'm, 2"m, 2'''m, etc.) o (2M, 2'M, 2''m, 2'''m, etc.) o (2M, 2'M, 2''M, 2<,,,>m, etc.) o altre combinazioni, e dei telai distanziatori (3, 3', 3'', etc.) o (5, 5', 5'', etc.).
Il presente trovato à ̈ suscettibile di numerose varianti realizzative (rispetto a quanto evincibile dai disegni, i cui dettagli sono evidenti ed eloquenti) tutte rientranti nell' ambito dell' equivalenza con il concetto inventivo, cosi ad esempio le soluzioni meccaniche per i moti di spostamento e per la registrazione delle parti 101 e 151 costituenti il convogliatore 100, i tasselli 108, 158 di sostentamento del vetro isolante 1, i mezzi 100' per il trascinamento orizzontale sincrono del vetro isolante 1, i mezzi per lo spostamento verticale sincrono della testa 200 contenente l' ugello di estrusione 400, i mezzi per la rotazione della testa 300 contenente 1' ugello di estrusione 400, il dispositivo per la spatolatura, etc., i mezzi di azionamento che possono essere elettrici, elettrico - elettronici, pneumatici, oleodinamici e/o combinati, etc, i mezzi di controllo che possono essere elettronici o fluidici e/o combinati, etc..
Una variante della parte nota del trovato, risiedente però praticamente sul solo software e quindi utilizzante le varianti degli stessi dispositivi noti per la parte sigillatura à ̈ quella costituita dalla combinazione logica degli azionamenti rispettivamente: di traslazione orizzontale del vetro isolante 1 per mezzo dei motori sincroni 102 e 102'; di traslazione verticale della testa 200 per mezzo del motore sincrono 202; di rotazione della testa 300 per mezzo del motore sincrono 302; di comando dell' otturatore dell' ugello 400 in modo da consentire la sigillatura su vetro isolante l' avente forma differente dalla rettangolare in quanto poligonale regolare od irregolare o su vetro isolante 1'' avente forma differente dalla rettangolare in quanto curvilineo o su vetro isolaulte 1 avente forma differente dalla rettangolare in guanto contenente parti sia rettilinee che curvilinee.
Per ottenere ciò, a completamento di guanto descritto più indietro, gli azionamenti elettrici dei guattro motori, due, 102 e 102', per la gestione dell' asse orizzontale, uno, 202, per la gestione dell' asse verticale; rispettivamente muoventi il vetro isolante 1 e la testa 200, uno, 302, per la rotazione della testa 300 sono concatenati mediante asse elettrico (controllo numerico).
I dettagli costruttivi possono essere sostituiti con altri tecnicamente equivalenti. I materiali e le dimensioni possono essere gualsiasi a seconda delle esigenze in particolare derivanti dalle dimensioni (base e altezza) e/o dalla forma delle lastre di vetro 2, 2', 2'', etc. costituenti il vetro isolante 1.
La descrizione di cui sopra e le relative figure sono riferite ad una macchina automatica 1000, includente i dispositivi innovativi 100 per il convogliamento del vetro isolante 1 ed i dispositivi innovativi 500 posti alla fine della linea per la produzione di vetro isolante 1 e rispetto alla quale sigillatrice le macchine origine (accoppiatore e pressa, eventualmente con caricamento gas, etc.) sono collocate alla destra; Ã ̈ facile immaginare una descrizione e relative figure nel caso di disposizioni speculari o comunque differenti, per esempio includenti variazione della direzione di lavoro della linea.
In generale la successione dei lati in sigillatura descritta quale: primo lato verticale Ib, secondo lato superiore orizzontale 1c, terzo lato verticale 1d, quarto lato inferiore orizzontale la, può essere variata in base alle esigenze globali della linea di produzione del vetro isolante, di ottimizzazione del tempo ciclo, dell' alternanza dei lati sfalsati rispetto a quelli non sfalsati, etc. Comunque una diversa successione non conporta modifiche del concetto inventivo, ma implica unicamente un intervento nel software ed eventualmente modesto nell' hardware.
APPLICAZIONE INDUSTRIALE
Va da sé che l' applicazione industriale à ̈ di sicuro successo in quanto le macchine per 1' esecuzione automatica della seconda sigillatura si sono particolarmente sviluppate nell' ultimo decennio, tanto che il titolare della presente domanda ne ha già immesso nel mercato almeno trecento, ma tali sigillatrici automatiche presentando complicazioni o limitazioni quando le dimensioni ed i pesi del vetro isolante sono particolarmente rilevanti, e/o quando le lastre di vetro 2, 2', 2'', 2''' sono sfalsate tra di loro, sia nel convogliamento del vetro isolante 1 durante il trasporto e la sigillatura che nello scarico dello stesso. Tali complicazioni comportando , o il ricorso a mezzi di convogliamento particolarmente complessi o, peggio, l' impossibilità di sigillare tallone conformazioni di vetro isolante 1. Parallelamente alla diffusione di tali macchine automatiche, si à ̈ sviluppato il settore delle cosiddette vetrate continue e delle cosiddette vetrate strutturali ove, non solo per un risultato estetico ma soprattutto per aspetti strutturali le dimensioni, gli spessori e quindi i pesi sono divenuti rilevanti, ma il parco macchine sigillatrici automatiche di cui allo stato dell' arte si à ̈ rivelato non consono a tale parallelo sviluppo del prodotto finale.
Vi à ̈ di più, le semppre maggiori attenzioni verso gli aspetti antinfortunistici hanno fatto sì che la manipolazione dei vetri di notevoli dimensioni e pesi sia diventata un' attività sottoposta a notevoli considerazioni in termini di analisi del rischio. Quindi ogni soluzione che risolva tale aspetto con una configurazione già insita nella stessa macchina (lo scarico dei vetri isolanti 1 pesanti ed ingombranti) à ̈ ritenuta di importanza prioritaria nel confronto delle varie tipologie di macchine conducendo a vantaggi concorrenziali di notevole portata.
L' inserimento del presente trovato nella linea di produzione del vetrocamera à ̈ mostrato nelle figure 20 e 21 (vista in prospetto e in pianta), ad evidente conferma del sicuro successo nell' applicazione industriale, stante la ormai consolidata ma sempre in evoluzione diffusione di tali linee.

Claims (4)

  1. TV2 0<1>0A000156 A L L E G A T O C RIVENDICAZIONI 1) Macchina per la sigillatura automatica della cavità perimetrale del vetro isolante (1) costituito da almeno due lastre di vetro (2, 2', 2", 2''', etc.) di forma rettangolare o diversa dalla rettangolare ed almeno un telaio distanziatore (3, 3', 3'', etc., 5, 5', 5'', etc.) disposto in prossimità del perimetro ad una distanza finita dal margine delle lastre stesse o della lastra di dimensioni minori, le lastre di vetro potendo essere allineate o sfalsate su imo o più o tutti i lati perimetrali e lo spessore sia di ciascuna lastra di vetro (2, 2', 2", 2 '', etc.), sia di ciascun telaio distanziatore (3, 3', 3'', etc., 5, 5', 5'', etc.) e quindi lo spessore totale del vetro isolante (1) potendo essere variabili da vetro isolante a vetro isolante, costituita da almeno un convogliatore (100) avente funzione di sostegno e di movimentazione [unitamente al carro ventosa (100')] del vetro isolante (1) durante il ciclo di sigillatura e da una carro (200) corrente su guide verticali recante la testa di sigillatura (300), quest' ultima dotata di movimento rotazionale affinché 1/ ugello di sigillatura (400) si orienti con disposizione tangente al perimetro del vetro isolante (1) ed alimentata da uno o più dosatori volumetrici di sigillante I bicomponente o monocomponente la cui portata à ̈ regolata in funzione delle dimensioni della cavità del bordo perimetrale compresa tra le lastre di vetro (2, 2', 2", 2''', etc.) ed il telaio distanziatore (3, 3', 3'', etc., 5, 5', 5'', etc.) e della velocità relativa ugello (400) / perimetro del vetro isolante (1) in modo da riempire la cavità sino al margine estremo della lastra di vetro più piccola o delle lastre di vetro se allineate c a r a t t e r i z z a t a d a l f a t t o c h e il convogliatore (100) impiegato per il sostentamento e convogliamento [eventualmente unitamente al carro ventosa (100')1 del vetro isolante (1) à ̈ diviso in due parti, la posteriore (101) sostenente e trainante la lastra di vetro esterna (2) opposta all' operatore e costituita da una catena di trasmissione senza fine (107), per esempio del tipo a maglie e perni, la cui giacitura sta in un piano parallelo al piano di giacitura (901) del vetro isolante (1), recante tasselli (108) interagenti con il bordo inferiore esterno (2a) della lastra (2) e formanti angolo acuto con il piano di giacitura (901) della stessa lastra e limitati nell' estensione essendo coniugati con la posizione fissa del bordo inferiore (2a) della lastra di vetro (2), 1' anteriore (151) sostenente e trainante la lastra di vetro esterna (2' o 2'' o 2''' o etc.) lato operatore e costituita da una catena di trasmissione senza fine (157), per esempio del tipo a maglie e perni, la cui giacitura sta in un piano parallelo al piano di giacitura (901) del vetro isolante 1, recante tasselli (158) interagenti con il bordo inferiore esterno della lastra (2' o 2'' o 2''' o etc.) e formanti angolo acuto con il piano (901) di giacitura della stessa lastra e sviluppati in estensione per interessare 1' intero campo di spessore totale del vetro isolante (1) e che ciascuna di dette parti (101, 151) à ̈ dotata di moto autonomo di registrazione secondo la direzione verticale (pseudoverticale) appartenente ad un piano verticale (pseudoverticale) parallelo al piano (901) di giacitura del vetro isolante (1).
  2. 2) Macchina automatica come alla rivendicazione 1 c a r a t t e r i z z a t a d a l f a t t o c h e la registrazione nel piano verticale (pseudoverticale) delle parti (101, 151) del convogliatore (100) Ã ̈ utilizzata per ricavare un vano al di sotto del lato orizzontale inferiore (la) del vetro isolante (1) tra lo stesso lato (la) ed il convogliatore (100), atto all' inserimento dei mezzi di scarico (14).
  3. 3) Macchina automatica come alla rivendicazione 2 c a r a t t e r i z z a t a d a l f a t t o c h e una o più ventose [(501, 501a, 501b, etc.) del perlomeno un gruppo (500)] trattengono la faccia posteriore della lastra dì vetro {2} mentre le parti (101, 108, 151, 158) del convogliatore (100) si distaccano e sì allontanano dal lato orizzontale inferiore (la) del vetro isolante (1), per azione degli attuatori (112, 162).
  4. 4) Macchina automatica come alla rivendicazione 3 c a r a t t e r i z z a t a d a l f a t t o c h e 1' una o le più ventose (501, 501a , 501b, etc.) del perlomeno un gruppo (500) solidale al carrello (504) corrente mediante ruote (503) su guide (502), sono dotate di moto di avvicinamento / allontanamento alla lastra di vetro (2), attuato attraverso il cilindro pneumatico (505), trasversalmente rispetto al piano (901) di giacitura della stessa lastra di vetro (2), 5) Macchina automatica come alle rivendicazioni da 2 a 4 c a r a t t e r i z z a t a d a l f a t t o c h e l' una o le più più ventose (501, 501a, 501b, etc.) del perlomeno un gruppo (500) sono basculanti attraverso fulcro identificato nel perno (506), in modo da adeguare 1' inclinazione della giacitura pseudo-verticale del vetro isolante (1) dalla condizione di stabilità verso il piano di scorrimento (901) dello stesso alla condizione di stabilità verso il piano di appoggio (902) dei mezzi di scarico (14), mediante l' attuatore pneumatico (507). 6) Macchina automatica come a una o più delle rivendicazioni precedenti c a r a t t e r i z z a t a d a l f a t t o c h e in funzione della dimensione del vetro isolante (1) il convogliatore (100) che viene abbassato per l' inserimento dei mezzi di scarico (14) à ̈ quello sottostante al gruppo ventose (500). 7) Macchina automatica come a una o più delle rivendicazioni precedenti c a r a t t e r i z z a t a d a l f a t t o c h e in funzione della dimensione del vetro isolante (1) i convogliatori (100) che vengono abbassati o sollevati per 1' inserimento dei mezzi di scarico (14) sono quelli adiacenti a quello collocato in corispondenza del gruppo ventose (500). 8) Macchina automatica come alla rivendicazione 1 c a r a t t e r i z z a t a d a l f a t t o c h e il controllore di processo individua la posizione del baricentro del vetro isolante (1) come costituito dalla progressione delle lastre di vetro (2, 2', 2'', 2''', etc.) o (2M, 2'm, 2''m, 2'''m, etc.) o (2M, 2'M, 2''m, 2' " m, etc.) o (2M, 2'M, 2" M, 2" 'm, etc.) o altre combinazioni e dei telai distanziatori (3, 3', 3'', etc.) o (5, 5', 5'', etc.) e quindi in funzione delle forme, dimensioni, spessori, pesi specifici di tali componenti; e verifica che la sua proiezione verticale cada, rispetto alla linea (Ir) di intersezione del piano (801) di giacitura della faccia posteriore del vetro isolante (1) con la schiera degli elementi di supporto 108, all' interno o all' esterno al fine di gestire la logica di sicurezza (che per esempio proceda ad attivare adeguati dispositivi di protezione dalla caduta) per tutti quei vetri che risultesero instabili, ossia nel caso in cui detta proiezione verticale cadesse, rispetto alla linea (1r) di intersezione del piano 901 con la schiera degli elementi di supporto 108, all' esterno, e qualora il semi convogliatore (101) venisse sollevato oppure il convogliatore (151) venisse abbassato in condizioni tali da non rispettare la coniugazione delle posizioni previste per supportare il vetro isolante (1) in entrambe le lastre di vetro estreme attraverso gli elementi 108, 158; tali sollevamento ed abbassamento potendo accadere in situazioni di comando manuale oppure avaria dei mezzi di trasmissione e retroazione oppure di anomalie a livello di trasmissione dati oppure di anomalie od errori nel software. 9) Procedimento automatico per la sigillatura automatica della cavità perimetrale del vetro isolante (1) costituito da almeno due lastre di vetro (2, 2', 2", 2''', etc.) di forma rettangolare o diversa dalla rettangolare ed almeno un telaio distanziatore (3, 3', 3'', etc., 5, 5', 5'', etc.) disposto in prossimità del perimetro ad una distanza finita dal margine delle lastre stesse o della lastra di minori dimensioni, le lastre di vetro potendo essere allineate o sfalsate su vino o più o tutti i lati perimetrali ed in particolare su quello inferiore orizzontale (la) , e lo spessore sia di ciascuna lastra di vetro (2, 2', 2", 2''', etc.), sia di ciascun telaio distanziatore (3, 3', 3'', etc., 5, 5', 5'', etc.) e quindi lo spessore totale del vetro isolante (1) potendo essere variabile da vetro isolante a vetro isolante, l' estrusione del sigillante monocomponente o bicomponente attraverso 1' ugello (400) essendo dosata in funzione delle dimensioni della cavità da riempire e della velocità relativa tra ugello (400) e perimetro del vetro isolante (1) c a r a t t e r i z z a t o d a l f a t t o c h e gli spigoli esterni o l' intero spessore o parte dello spessore delle lastre estreme del vetro isolante (1) sono sostenuti, qualsiasi sia la loro posizione, da mezzi (101, 151, 108, 158) mobili assiema al vetro isolante (1) nella direzione del traporto dello stesso e registrabili, 1' uno indipendentemente dall' altro, ciascuno secondo la direzione verticale (pseudoverticale) appartenente ad un piano verticale (pseudoverticale) parallelo al piano (901) di giacitura del vetro isolante (1). 10) Procedimento automatico come alla rivendicazione 9 c a r a t t e r i z z a t a d a l f a t t o c h e un vano tra il lato orizzontale inferiore (la) del vetro isolante (1), su parte o tutta 1' estensione del lato stesso, ed i mezzi di convogliamento (101, 151, 108, 158) può essere ottenuto mediante 1' abbassamento dei mezzi di convogliamento stessi (101, 151, 108, 158) mentre il vetro isolante (1) viene trattenuto e sostenuto nella sua posizione di fine ciclo, in modo da consentire 1' introduzione di mezzi (14) per lo scarico del vetro isolante (1).
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