ITTV20070052A1 - Dispositivo per il recupero del calore - Google Patents
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Description
"DISPOSITIVO PER IL RECUPERO DEL CALORE"
D E S C R I Z I O NE
La presente domanda ha per oggetto un dispositivo per il recupero del calore il quale può essere utilizzato per ridurre il consumo energetico nel riscaldamento dell'acqua sanitaria.
Oggigiorno è noto l'utilizzo di varie apparecchiature domestiche, quali lavastoviglie, lavatrici, docce, lavandini vari ecc. le quali erogano dell'acqua, che viene preventivamente riscaldata ad esempio sita caldaia, per i vari usi domestici.
Le apparecchiature preposte al riscaldamento dell'acqua alla temperature stabilita dall'utente, quali ad esempio le caldaie o i boiler, bruciano una certa quantità di combustibile o utilizzano energia elettrica, così come pure lavatrici o lavastoviglie che impiegano resistenze elettriche proprie, il cui consumo energetico è più elevato rispetto al riscaldamento ottenibile con una caldaia a gas, gasolio o a carbone.
Una volta però utilizzata l'acqua calda, che può arrivare , nel caso dello scarico di una lavatrice anche a 90°, nel caso di una lavastoviglie a 70°, per un lavandino dai 30° ai 50°, per una vasca o una doccia dai 30° ai 40° e per un lavello da cucina da 80° a 90°, la stessa viene direttamente convogliata, attraverso predisposti condotti, allo scarico delle acque saponate che vengono poi convogliate in uno scarico fognario .
L'utilizzo quindi dì tali apparecchiature domestiche note richiede elevate risorse energetiche per ottenere acqua calda e comporta al contempo il convogliamento, successivamente al suo utilizzo, di acqua ancora in temperatura direttamente nello scarico fognario il cui calore viene quindi disperso nell'ambiente.
Compito di quanto forma oggetto della presente domanda è quindi quello di risolvere i problemi tecnici evidenziati eliminando gli inconvenienti di cui alla tecnica nota citata e quindi escogitando un dispositivo che permetta di ridurre il consumo energetico per l'utilizzo di acqua in apparecchiature domestiche quali ad esempio, lavastoviglie, lavatrici, docce, lavandini ecc..
Nell'ambito del compito sopra esposto, un altro importante scopo è quello di realizzare un dispositivo che permetta di ridurre, in caldaie e scaldabagni, la differenza di temperatura che si riscontra tra l'acqua in entrata dall’acquedotto ed il valore della temperatura voluto in uscita da dette caldaie e scaldabagni per un uso domestico in docce, lavandini ed eventualmente in lavastoviglie e in lavatrici.
Ancora un importante scopo è quello di ridurre le calorie necessarie per il riscaldamento dell'acqua sino alla temperatura voluta in apparecchiature domestiche quali docce, lavandini ed eventualmente lavastoviglie, lavatrici ecc..
Non ultimo scopo è quello di realizzare un trovato che risulti strutturalmente semplice, presentando al contempo costi realizzativi e di manutenzione contenuti.
Il compito e gli scopi sopra accennati, nonché altri che più chiaramente appariranno in seguito, vengono raggiunti da un dispositivo per il recupero del calore che si caratterizza per il fatto di essere costituito da almeno un serbatoio coibentato dotato di un ingresso, per il recupero di acqua calda dagli scarichi domestici, asservito da una prima valvola deviatrice comandata da un termostato e comunicante con la fognatura, detto almeno serbatoio essendo dotato di una uscita di scarico verso la fognatura asservita da una seconda valvola ad apertura e chiusura rapida, entro detto serbatoio essendo presente un tubo o una batteria di tubi di acqua proveniente dall’acquedotto o da pozzo da inviare ad apparecchi atti a riscaldarla, mezzi essendo previsti per l'asporto dei sedimenti da detto serbatoio e di uno scarico per il troppo pieno.
Negli esempi di realizzazione che seguono, singole caratteristiche, riportate in relazione a specifici esempi, potranno in realtà essere intercambiate con altre diverse caratteristiche, esistenti in altri esempi di realizzazione.
Inoltre è da notare che tutto quello che nel corso della procedura di ottenimento del brevetto si rivelasse essere già noto, si intende non essere rivendicato ed oggetto di stralcio ( disclaimer ) dalle rivendicazioni.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato risulteranno maggiormente dalla descrizione dettagliata di una particolare forma di realizzazione, illustrata a titolo indicativo e non limitativo nelle tavole di disegni allegate in cui:
la fig. 1 illustra il dispositivo in una sezione atta a consentire la visione dei componenti al silo interno ed i collegamenti idraulici nella condizione di utilizzo in cui l'acqua di scarico dalle apparecchiature domestiche presenta una temperatura maggiore dell'acqua accumulata nel serbatoio;
la fig. 2 è una vista operàia secondo un piano di sezione 1I-II di figura 1 ;
la fig. 3 illustra, in una vista analoga a quella di fig. 1, il dispositivo nella condizione in cui l'acqua di scarico dalle apparecchiature domestiche è ad una temperatura inferiore dell'acqua accumulata dentro il serbatoio;
la fig. 4 illustra, in una vista schematica parzialmente sezionata, una ipotesi di utilizzo del dispositivo in una palazzina residenziale presentante sistenti di riscaldamenti autonomi;
la fig. 5 illustra, in urta vista analoga alla precedente, la condizione di applicazione del dispositivo in una palazzina residenziale utilizzante un sistema di riscaldamento centralizzato.
Con riferimento alle figure precedentemente citate, si è indicato con il numero 1 un dispositivo per il recupero del calore in particolare di quello presente nell'acqua calda di scarico prodotta da apparecchiature domestiche quali, ad esempio le lavastoviglie 20, le lavatrici 21, le docce 22, i lavandini 23 di vario tipo ecc.
Il dispositivo risulta essere costituito da almeno un serbatoio indicato con il numero 2, del tipo vantaggiosamente coibentato, presentante una conformazione scatolare la cui estremità inferiore 24 presenta, una sezione : trasversale, una conformazione preferibilmente a V, come illustrato in fìg. 2, in corrispondenza del cui vertice è presente un manicotto 25 assialmente al quale è ricavata una sede cilindrica 26,;
Il serbatoio 2 è dotato di un primo condotto di ingresso 3 il quale è utilizzato per il recupero dell'acqua calda dagli scarichi delle apparecchiature domestiche 20, 21, 22 e 23 prima indicate, tale condotto di ingresso 3 ; essendo posto in prossimità della estremità superiore 4 del serbatoio 2.
Il condotto di ingresso 3 quindi può, a monte del serbatoio 2, essere collegato ad una serie di condotti di scarico, ad esempio indicati con il numero 5 nelle figg. 4 e 5, a loro volta collegati allo scarico delle menzionate docce 22, lavandini 23, lavatrice 21, lavastoviglie 20.
Con il numero 6 si è schematizzato il flusso dell'acqua proveniente dagli scarichi 5 delle apparecchiature domestiche, acqua che viene quindi conv)ogliata in corrispondenza del primo condotto di ingresso 3 al serbatoio 2,
In corrispondenza di tale primo condotto 3 risulta posta, a monte dell'ingresso nel serbatpio 2, una prima valvola deviatrice 7 atta a consentire o il passaggio del flusso 6 dell'acqua proveniente dagli scarichi 5 delle apparecchiature domestiche entro il serbatoio 2 o il suo forzato passaggio in corrispondenza di un secondo condotto 8, di scarico verso la fognatura.
La attivazione della prima valvola deviatrice 7 è comandata da un predisposto sensore termostatico 9 posto a monte della prima valvola deviatrice 7 e la cui funzione è quella di verificare la temperatura del flusso 6 dell'acqua proveniente dagli scarichi 5 delle apparecchiature domestiche per verificare che il medesimo sia ad una temperatura superiore o inferiore a quella dell’acqua contenuta nel serbatoio 2, misurabile attraverso un predisposto termometro posizionabile in corrispondenza di un opportuno pozzetto 10 collocato in corrispondenza della estremità superiore 4 del serbatoio 2.
Quando la temperatura del flusso 6 dell'acqua proveniente dagli scarichi 5 delle apparecchiature domestiche risulta essere superiore a quella dell'acqua contenuta nel serbatoio 2, la prima valvola 7 forza il passaggio del flusso 6 direttamente all'interno del serbatoio, mentre in caso contrario devia il flusso 6 in corrispondenza del secondo condotto 8 alla fognatura.
Il serbatoio 2 presenta inoltre, in corrispondenza del manicotto 25, una caditoia di uscita 11, posta vantaggiosamente in corrispondenza di un lato nel serbatoio stesso, comunicante con il secondo condotto 8 che va alla fognatura con la interposizione di una seconda valvola 12 ad apertura e chiusura rapida.
Il serbatoio presenta inoltre, dal lato ed in prossimità della caditoia di uscita 1 1 , un terzo condotto 13 del tipo troppo pieno e quindi presentante una conformazione essenzialmente ad U rovesciata le cui estremità sono una comunicante con l'interno del serbatoio 2 in prossimità della sua estremità inferiore 24, ma al disopra del manicotto 25, e l'altra raccordata al secondo condotto 8 connesso alla fognatura in una zona a valle della seconda valvola 12.
In corrispondenza della zona curva del terzo condotto 13 è presente un predisposto tappo 44 per l'ispezione del terzo condotto 13 stesso.
Entro il serbatoio 2 è posto un tubo o una batteria di tubi od una serpentina 15 presentante una mandata 16 collegata all'acquedotto o ad un pozzo e posta preferibilmente ad una altezza leggermente superiore a quella di connessione al serbatoio del terzo condotto 13 ed una uscita 17 collegata ad apparecchi atti a riscaldarla quali ad esempio una caldaia 27 o direttamente in uno scaldabagno 28 o comunque in altre apparecchiature che producono acqua sanitaria in temperatura.
All'interno del serbatoio 2 sono inoltre vantaggiosamente previsti mezzi per l'asporto di eventuali sedimenti che in esso si dovessero formare, tali mezzi essendo vantaggiosamente posizionati in corrispondenza dell'estremità inferiore del serbatoio ed in particolare in corrispondenza della sede cilindrica 26 ricavata nel manicotto in una zona, quindi, sottostante la batteria 15 e la connessione del terzo condottò 13.
Tali mezzi sono ad esempio costituiti da una vite senza fine 18, motorizzata disposta assialmente alla sede cilindrica 26 una estremità della vite senza fine essendo posta superiormente alla caditoia di uscita 1 1 comunicante, attraverso la seconda valvola 12, con il secondo condotto 8 verso la fognatura.
La attivazione della vite senza fine 18 si ottiene per mezzo di un elemento atto a comandare la seconda valvola 12, quale un interruttore a bilancino o di prossimità 19, di tipo noto, posto entro la caditoia di uscita 11 a monte della seconda valvola 12.
La funzione di tale elemento o interruttore a bilancino o di prossimità 19 è quella di percepire la presenza di eventuali impurità che si possono depositare all'intern del serbatoio 2 e che vengono convogliati dalla vite senza fine 18 in corrispondenza della caditoia di uscita 11: quando l'interruttore a bilancino o di prossimità 19 percepisce la presenza di tali impurità viene attivata la seconda valvola 12 che determina una apertura e chiusura rapida per generare così un flusso di acqua in direzione della fognatura così da riversare in essa le impurità.
L'utilizzo del dispositivo risulta quindi essere il seguente: il flusso 6 di acqua proveniente dagli scarichi 5 delle apparecchiature domestiche, usualmente ad una temperatura ancora elevata, invece che essere veicolata direttamente nelle fognature viene convogliata nel serbatoio 2 attraverso il primo condotto 3.
Il sensore termostatico 9 rileva la temperatura dell’acqua del flusso 6: se la temperatura dell 'acqua di quest'ultimo presenta una temperatura inferiore o uguale a quella contenuta nel serbatoio 2 tale sensore termostatico 9 fornisce il consenso per l'azionamento della prima valvola derivatrice 7 che convoglierà il flusso 6 attraverso il secondo condotto 8 direttamente alla fognatura.
Qualora invece il sensore termostatico 9 rilevi una temperatura del flusso 6 dell'acqua proveniente dagli scarichi 5 di apparecchiature domestiche ad una temperatura maggiore di quella contenuta nel serbatoio 2, il sensore termostatico 9 azionerà la prima valvola 7 in modo tale da convogliare tale flusso 6 direttamente all' interno del serbatoio 2.
Tale flusso 6 entrerà qiuindi entro il serbatoio 2 cedendo calore all'acqua che passa in corrispondenza della batteria o serpentina 15 e che proviene ad esempio dall'acquedotto: si consegue un riscaldamento per conduzione e quindi si ottiene una sopra elevazione della temperatura dell'acqua proveniente dall'acquedotto prima che la stessa venga convogliata ad esempio in una caldaia 27 od in uno scaldabagno 28 od in altra apparecchiatura per riscaldamento dell'acqua sanitaria.
Naturalmente il serbatoio 2 può avere una voluta capacità, preferibilmente circa pari a tre o quattro volte la quantità di acqua dell'acquedotto che si vorrà pre-riscaldare e che scorre all'interno della batteria o serpentina 15.
La vite senza fine 18 collocata preferibilmente entro la controsagomata sede cilindrici 26 e che risulta vantaggiosamente rimovibile attraverso una predisposto feritoia 20 ricavata lateralmente al serbatoio 2, raccoglie le eventuali impurità che si possono depositare con il transito di acqua dagli scarichi 5 delle apparecchiature domestiche.
Tali impurità o detriti vengono automaticamente convogliati, mediante lavviamento della vite senza fine 18, in corrispondenza della caditoia di uscita 1 1 cosi che gli stessi attivano, con il loro peso, l'interruttore a bilancino o di prossimità 19 che azionerà a sua volta la seconda valvola 12 Con apertura e chiusura rapida per generare così un flusso di acqui direttamente verso la fognatura.
Il dispositivo può essere applicato sia ad un impianto centralizzato di una palazzina a più piani, sia per ogni impianto singolo di ciascun appartamento della palazzina e quindi per ogni casa di abitazione e quindi in sintesi per ogni impianto di riscaldamento di acqua sanitaria e di riscaldamento, come illustrato nelle figg. 4 e 5.
Il dispositivo può essere inserito allintern del muro perimetrale del palazzo cosi come in corrispondenza di un predisposto vano tecnico attiguo ad esempio alla caldaia o il bollitore.
I vantaggi conseguibili mediante lutilizzo di tale dispositivo ono evidenti in quanto si consegue il recupero del calore del flusso 6 dell'acqua proveniente dagli scarichi 5 di apparecchiature domestiche altrimenti riversato nelle fognature, flusso 6 che invece va a riscaldare la serpentina 15 che contiene l'acqua proveniente dall'acquedotto, riscaldandola, prima che la stessa sia veicolata ad esempio nella caldaia 27 o nel bollitore 28.
Il dispositivo consente quindi di recuperare il calore del flusso 6 di acqua che nella tecnica nota veniva invece disperso direttamente nelle fognature, riducendo notevolmente la differenza di temperatura tra l'acqua proveniente dall'acquedotto e la temperatura che si vuol far raggiungere all'acqua per uso sanitario dato che l’acqua costituente il flusso 6 proveniente dagli scarichi 5 delle apparecchiature domestiche viene fatta stazionare all'interno del serbatoio 2 fino al momento in cui abbia ceduto tutto o gran parte del suo calore alla serpentina 15 in esso contenuta mentre contemporaneamente l'acqua fredda proveniente dall'acquedotto, circolando nella serpentina 15 assorbe per conduzione il calore ceduto dal flusso 6 dell'acqua proveniente dagli scarichi 5 delle apparecchiature domestiche.
Si è così constatato come il trovato abbia raggiunto il compito e gli scopi prefissati, essendosi escogitato un dispositivo che permette di ridurre il consumo energetico per ottenere acqua calda da usarsi in apparecchiature domestiche quali ad esempio, lavastoviglie, lavatrici, docce, lavandini ecc. in quanto l'acqua in entrata nelle apparecchiature di riscaldamento, quali caldaie e scaldabagno, risulta incrementata nel a sua temperatura grazie alla presenza del serbatoio in cui viene convogliato il flusso di acqua proveniente dagli scarichi di lavastoviglie, lavatrici, docce, lavandini ecc. che riscalda l'acqua proveniente dall’acquedotto prima che sia immessa nelle apparecchiature di riscaldamento.
Naturalmente il trovato è suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell ambito del medesimo concetto inventivo.
Naturalmente i materiali impiegati nonché le dimensioni costituenti i singoli componenti il trovato potranno essere più pertinenti a seconda delil specifiche esigenze.
I diversi mezzi per effettuare certe differenti funzioni non dovranno certamente coesistere solo nella forma di realizzazione illustrata, ma potranno essere di per sé presenti in molte forme di realizzazione, anche non illustrate.
Le caratteristiche indicate come vantaggiose, opportune o simili, possono anche mancare od essere sostituite da equivalenti.
Claims (1)
- RI V E N D I C A Z I O N I 1) Dispositivo per il recupero del calore che sì caratterizza per il fatto di essere costituito da almeno un serbatoio coibentato dotato di un ingresso, per il recupero di acqua calda dagli scarichi domestici, asservito da una prima valvola deviatrìce comandata da un termostato e comunicante con la fognatura, detto almeno serbatoio essendo dotato di unà uscita di scarico verso la fognatura asservita da una seconda valvola ad apertura e chiusura rapida, entro detto serbatoio essendo presente un tubo o una batteria di tubi di acqua proveniente dall'acquedotto o da pozzo da inviare ad apparecchi atti a riscaldarla, mezzi essendo previsti per l'asporto dei sedimenti da detto serbatoio e di uno scarico per il troppo pieno, 2) Dispositivo come alla rivendicazione 1 per il recupero del calore che si caratterizza per il fatto di essere costituito da almeno un serbatoio, vantaggiosamente coibentato, presentante una conformazione scatolare la cui estremità inferiore presenta, in una sezione trasversale, una conformazione preferibilmente a V In corrispondenza del cui vertice è presente un manicotto assialmente al quale è ricavata una sede cilindrica. 3) Dispositivo come alle rivendicazioni 1 e 2 che si caratterizza per il fatto che detto serbatoio è dotato di un primo condotto di ingresso il quale è utilizzato per il recupero del flusso dell'acqua calda proveniente dagli scarichi di apparecchiature domestiche quali lavastoviglie, lavatrici, docce, o lavandini di vario tipo, detto condotto di ingressio essendo posto in prossimità della estremità superiore di detto serbatoio. 4) Dispositivo come alle rivendicazioni 1 e 3 che si caratterizza per il fatto che in corrispondenza di detto primo condotto è posta, a monte dell'ingresso in detto serbatoio, una prima valvola deviatrice atta a consentire o il passaggio di detto flusso dell'acqua proveniente dagli scarichi di dette apparecchiature domestiche entro detto serbatoio o il suo forzato passaggio in corrispondenza di un secondo condotto, di scarico verso la fognatura. 5 ) Dispositivo come alle rivendicazioni 1 e 4 che si caratterizza per il fatto che la nttivazione di detta prima valvola deviatrice è comandata da un predisposto sensore termostatico posto a monte di detta prima valvola deviatrice stessa e la cui funzione è quella di verificare la temperatura di detto flusso dell'acqua proveniente dagli scarichi di dette apparecchiature domestiche per verificare che il medesimo sia ad una temperatura superiore o inferiore a quella dell'acqua contenuta in detto serbatoio, misurabile attraverso un predisposto termometro posizionabile in corrispondenzà di un opportuno pozzetto collocato in corrispondenza della estremità superiore di detto serbatoio. 6) Dispositivo come alle rivendicazioni 1 e 5 che si caratterizza per il fatto che quando la temperatura di detto flusso dell’acqua proveniente dagli scarichi di dette apparecchiature domestiche risulta essere superiore a quella dell'acqua contenuta in detto serbatoio, detta prima valvola deviatrice forza il passaggio di detto flusso direttamente all’interno di detto serbatoio, mentre in caso contrario devia detto flusso in corrispondenza di detto secondo condotto alla fognaturà. 7) Dispositivo come alle rivendicazioni 1, 2 e 6 che si caratterizza per il fatto che detto serbatoio presenta, in corrispondenza di detto manicotto , una caditoia di uscita, posta vantaggiosamente in corrispondenza di un lato di detto serbatoio stesso, comunicante con detto secondo condotto che va alla fognatura con la interposizioni di una seconda valvola ad apertura e chiusura rapida. 8) Dispositivo come alle rivendicazioni 1 e 7 che si caratterizza per il fatto che detto serbatoio presenta, dal lato ed in prossimità di detta caditoia di uscita, un terzo condotto del tipo troppo pieno e quindi presentante una conformazione essenzialmente ad U rovesciata le cui estremità sono una comunicante con l'interno di detto serbatoio in prossimità della sua estremità inferiore, ma al disopra di detto manicotto, e l'altra raccordata a detto secondo condotto connesso alla fognatura in una zona a valle di detta seconda vàlvola, in corrispondenza della zona curva di detto terzo condotto essendo presente un predisposto tappo di ispezione. 9) Dispositivo come alle rivendicazioni 1 e 8 che sì caratterizza per il fatto che entro detto serbatoio è posto un tubo o una batteria di tubi od una serpentina presentante una mandata, collegata all'acquedotto o ad un pozzo e posta preferibilmente ad una altezza leggeralente superiore a quella di connessione a detto serbatoio di detto terzo condotto, ed una uscita, collegata ad apparecchi atti a riscaldare l’acqua presente in detta batteria di tubi quali ad esempio una caldaia o uno scaldabagno o altre apparecchiature che producono acqua sanitaria in temperatura, 10) Dispositivo come alle rivendicazioni 1 e 9 che si caratterizza per il fatto che all'interno di detto serbatoio sono previsti mezzi per l'asporto dì eventuali sedimenti che in esso si dovessero formare, detti mezzi essendo vantaggiosamente posizionati in corrispondenza dell'estremità inferiore di detto serbatoio ed in particolare in corrispondenza di detta sede cilindrica ricavata in detto manicotto in una zona sottostante detta batteria e la connessione di detto terzo condotto. 11) Dispositivo come alle rivendicazioni 1 e 10 che si caratterizza per il fatto che detti mezzi sono costituiti da una vite senza fine, motorizzata, disposta assialmente a detta sede cilindrica, una estremità di detta vite senzà fine essendo posta superiormente a detta caditoia di uscita comimicante, attraverso detta seconda valvola, con detto secondo condotto verso la fognatura. 12) Dispositivo come alle rivendicazioni 1 e 11 che si caratterizza per il fatto che la attivazione dì detta vite senza fine avviene a discrezione dell'utilizzatore o a tempi prefissati o si ottiene per mezzo di un elemento atto a comandare detta seconda valvola, quale un interruttore a bilancino o di prossimità posto entro detta caditoia di uscita a pronte di detta seconda valvola. 13) Dispositivo come alle rivendicazioni 1 e 12 che si caratterizza per il fatto che detto interruttore a bilancino o di prossimità percepisce la presenza di eventuali impurità che si depositano all'interno di detto serbatoio e che vengono convogliati da detta vite senza fine in corrispondenza di detta caditoia di uscita, detto interruttore a bilancino o di prossimità attivando detta seconda valvola che determini una apertura e chiusura rapida per generare così un flusso di acqua in direzione della fognatura così da riversare in essa le impurità. 14) Dispositivo come ad una o più delle rivendicazioni precedenti che si caratterizza per il fatto che detto sensore termostatico rileva la temperatura dell’acqua di detto flusso proveniente dagli scarichi di dette apparecchiature domestiche e, nel caso la temperatura dell'àcqua di detto flusso presenti una temperatura inferiore o uguale à quella contenuta in detto serbatoio fornisce il consenso per l'azionamento di detta prima valvola derivatrice che convoglia detto il flusso attraverso detto secondo condotto direttamente alla fognatura. 15) Dispositivo come ad una o più delle rivendicazioni precedenti che si caratterizza per il fatto che detto sensore termostatico rileva la temperatura dell’acqua di detto flusso proveniente dagli scarichi di dette apparecchiature domestiche e, nel caso la temperatura dell’acqua di detto flusso presentì una temperatura superiore a quella contenuta in detto serbatoio fornisce il consenso per l'azionamento di detta prima valvola derivatrice che convoglia detto il flusso direttamente all'interno di detto serbatoio attraverso detto primo condotto. 16) Dispositivo come àd una o più delle rivendicazioni precedenti che si caratterizza per il fatto che detto flusso cede, all’ interno di detto serbatoio, calore all'acqua che passa in corrispondenza di detta batterìa o serpentina e che proviene dall'acquedotto che cosi si riscalda per conduzione per poi essere convogliata, pre-riscaldata, in una caldaia od in uno scaldabagno od in altra apparecchiatura per riscaldamento dell'acqua sanitaria. 17) Dispositivo come ad una o più delle rivendicazioni precedenti che si caratterizza per il fatto che detto serbatoio presenta una capacità circa pari a tre o quattro volte la quantità di acqua dell'acquedotto che si vorrà pre-riscaldare, prima dell’ invio a detta apparecchiatura per riscaldamento dell'acqua sanitaria, e che scorre all'interno di detta batteria o serpentina. 18) Dispositivo come ad una o più delle rivendicazioni precedenti che si caratterizza per il fatto che detta vite senza fine, collocata preferibilmente entro detta controsagomata sede cilindrica e che risulta vantaggiosamente rimovibile attraverso una predisposto feritoia ricavata lateralmente a detto serbatoio, raccoglie le eventuali impurità che si possono depositare con il transito di acqua proveniente dagli scarichi di dette apparecchiature domestiche, dette impurità o detriti venendo convogliati, mediante l'avviamento di detta vite senza fine, in corrispondenza di detta caditoia di uscita così che gli stessi attivano, con il loro peso, detto interruttore a bilancino o di prossimità che azionerà a sua volta detta seconda valvola con apertura e chiusura rapida per generare così un flusso di acqua direttamente verso la fognatura. 19) Dispositivo come ad una o più delle rivendicazioni precedenti che si caratterizza per il fatto di essere applicato ad un impianto centralizzato di una palazzina a più piani, o ad ogni impianto singolo di ciascun appartamento.
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