ITTV20060064A1 - Dispositivo per la triturazione e/o il mescolamento, particolarmente per granaglie e/o materiale fibroso per la produzione di mangimi. - Google Patents

Dispositivo per la triturazione e/o il mescolamento, particolarmente per granaglie e/o materiale fibroso per la produzione di mangimi. Download PDF

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Description

TITOLO: “DISPOSITIVO PER LA TRITURAZIONE E/O IL MESCOLAMENTO, PARTICOLARMENTE PER GRANAGLIE E/O MATERIALE FIBROSO PER LA PRODUZIONE DI MANGIMI”
D E S C RI Z I O N E
Il presente trovato ha per oggetto un dispositivo per la triturazione e/o il mescolamento particolarmente di granaglie e/o prodotti fibrosi per la preparazione di mangimi per animali.
Oggigiorno sono noti dei dispositivi per la triturazione ed il rimescolamento di granaglie e/o prodotti fibrosi per la preparazione di mangimi per animali comprendenti un cassone, di forma allungata, presentante un fondo circa semicilindrico in cui è coassialmente e girevolmente alloggiata una coclea, disposta orizzontalmente, suddivisa in una sezione ad elica destrogira ed in una sezione ad elica levogira.
Le granaglie e/o i prodotti fibrosi, quali ad esempio fieno secco o paglia, vengono caricati all’interno del cassone e, portando in rotazione la coclea in un senso opportuno, vengono spinti, sia dalla sezione destrogira della coclea che da quella levogira, verso il centro del cassone, dove, scontrandosi tra loro o con un eventuale setto calettato all’albero della coclea, ricevono una spinta verso l’alto e verso le pareti laterali del cassone stesso, così da ricadere sulla coclea, che li spinge nuovamente verso il centro del cassone, permettendo così di ottenere il rimescolamento di tali granaglie e/o prodotti fibrosi.
Dalle pale o eliche della coclea sporgono radialmente delle lame, a cui corrispondono delle controlame di riscontro sporgenti circa perpendicolarmente da una o da entrambe le pareti laterali del cassone.
Tali controlame sono tipicamente saldate alla superficie interna delle suddette pareti laterali del cassone, o, alternativamente, vengono inserite dall’esterno del cassone in apposite fessure ricavate nelle pareti laterali di questo ultimo, e sono fissate in modo amovibile a tali pareti laterali, così da poter essere sostituite in caso di necessità.
In una ulteriore forma nota, una pluralità di controlame, a conformazione discoidale, è calettata ad un albero, parallelo all’albero della coclea, disposto in una nicchia ricavata in una delle pareti laterali del cassone e comunicante con Γ interno di questo ultimo; le controlame sporgono quindi verso Γ interno del cassone, a fungere da riscontro per le lame associate alla coclea.
Durante la rotazione della coclea le lame e le controlame di riscontro tagliano le granaglie e/o i prodotti fibrosi, sminuzzandoli sempre di più via via che gli stessi avanzano verso il centro del cassone; ciò serve principalmente per ottenere prodotti fibrosi di dimensioni idonee all’utilizzo come mangimi, ed inoltre per evitare che dei tratti molto lunghi dei prodotti fibrosi si annodino alla coclea durante la rotazione della stessa, ostacolandone il moto e riducendo quindi l’efficienza di rimescolamento.
II principale svantaggio nell’uso di tali controlame di tipo noto consiste nel fatto che a causa della presenza delle stesse i prodotti immessi nel cassone continuano ad essere sminuzzati anche dopo il raggiungimento delle dimensioni ottimali per la produzione del mangime.
L’ottenere dimensioni troppo ridotte delle granaglie e dei prodotti fibrosi è causa di un eccessivo impaccamelo degli stessi a seguito della rotazione della coclea, con il risultato che il prodotto in uscita dal dispositivo può risultare eccessivamente compatto e non più integro.
Un altro inconveniente che i dispositivi di tipo noto per la triturazione ed il mescolamento di granaglie e/o prodotti fibrosi presentano riguarda il fatto che, a causa della presenza delle lame e delle controlame di riscontro, non è possibile provvedere al solo rimescolamento dei prodotti immessi senza effettuare anche la loro triturazione.
Compito principale di quanto forma oggetto del presente trovato è quindi quello di risolvere i problemi tecnici evidenziati, eliminando gli inconvenienti di cui alla tecnica nota citata e quindi escogitando un trovato il quale consenta di realizzare una ottimale triturazione e/o miscelazione di granaglie e/o prodotti fibrosi, così da ottenere un mangime di elevata qualità.
Nell’ambito del compito sopra esposto, un altro importante scopo è quello di realizzare un trovato che permetta di ottenere anche il solo mescolamento di granaglie e/o prodotti fibrosi, senza triturare gli stessi.
Non ultimo scopo è quello di realizzare un trovato che risulti strutturalmente semplice, il medesimo presentando costi realizzativi contenuti.
II compito e gli scopi accennati, nonché altri che più chiaramente appariranno in seguito, vengono raggiunti da un dispositivo per la triturazione e/o il mescolamento, particolarmente di granaglie e/o materiale fibroso per la produzione di mangimi, comprendente un cassone di forma allungata al cui interno è girevolmente supportato almeno un primo albero di una coclea presentante una o più pale e/o eliche dalle quali sporgono radialmente una o più lame a cui corrispondono apposite controlame associate a detto cassone, che si caratterizza per il fatto di comprendere mezzi per il posizionamento selettivo di dette controlame in una posizione di lavoro, in cui le stesse sporgono verso l interno di detto cassone a costituire un riscontro per dette lame, ed in una posizione di riposo, in cui dette controlame non interagiscono con dette lame.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato risulteranno maggiormente dalla descrizione dettagliata di una particolare, ma non esclusiva, forma di realizzazione, illustrata a titolo indicativo e non limitativo nelle tavole di disegni allegate, in cui:
la fig. 1 illustra, in una prima vista prospettica parzialmente sezionata, un dispositivo secondo il trovato;
la fig. 2 illustra, in una seconda vista prospettica parzialmente sezionata, il dispositivo di figura 1 con le controlame in condizione di riposo;
la fig. 3 illustra, in vista analoga alla precedente, il dispositivo di figura 1 con le controlame in condizione di lavoro; le fig. 4 e 5 illustrano, in una vista in pianta parzialmente sezionata, il dispositivo di figura 1 con le controlame rispettivamente in condizione di riposo ed in condizione di lavoro;
le fig. 6 e 7 illustrano, in ima vista schematica ed in una sezione trasversale, il dispositivo di figura 1 con le controlame rispettivamente in condizione di riposo ed in condizione di lavoro;
la figura 8 è un particolare ingrandito di figura 6;
la figura 9 è un particolare ingrandito di figura 7.
Negli esempi di realizzazione che seguono, singole caratteristiche, riportate in relazione a specifici esempi, potranno in realtà essere intercambiate con altre diverse caratteristiche, esistenti in altri esempi di realizzazione.
Inoltre è da notare che tutto quello che nel corso della procedura di ottenimento del brevetto si rivelasse essere già noto, si intende non essere rivendicato ed oggetto di stralcio (dìsclaimer) dalle rivendicazioni.
II dispositivo 1 comprende vantaggiosamente un carrello di supporto 2, di tipo noto, per un cassone 3, preferibilmente di forma allungata, presentante un fondo 4, circa semicilindrico, dalle cui estremità longitudinali si dipartono rispettivamente una prima parete laterale 5, sostanzialmente piana e debolmente inclinata verso l’esterno del cassone 3 e, da parte opposta a questa ultima, una seconda parete laterale 6, a conformazione debolmente arcuata; vantaggiosamente la prima e la seconda parete laterale divergono tra loro nella direzione dell’ allontanamento dal fondo 4, cosicché il cassone 3 presenta, in una sezione trasversale, una conformazione sostanzialmente a trapezio isoscele, con la base maggiore 7 rivolta verso l’alto.
II cassone 3 risulta preferibilmente aperto superiormente, in corrispondenza della suddetta base maggiore 7, e può essere eventualmente richiuso da un apposito coperchio non rappresentato nelle allegate figure.
Su almeno una tra la prima e la seconda parete laterale è previsto almeno un portello 8 atto a consentire l’accesso all’intemo del cassone 3 al fine, ad esempio, di rimuovere le granaglie e/o il materiale fibroso dopo la loro triturazione e mescolamento.
All’intemo del cassone 3 è girevolmente supportata almeno una coclea 9, costituita da un primo albero 10 posto con il suo asse longitudinale circa parallelo all’asse longitudinale del fondo 4, e girevolmente supportato, alle sue estremità, in corrispondenza delle pareti trasversali, indicate rispettivamente con i numeri Ila e llb, del cassone 3 stesso.
II primo albero 10 è vantaggiosamente collegato, in corrispondenza di almeno una delle sue estremità, ad opportuni mezzi di trasmissione del moto di tipo noto, quali, ad esempio, un riduttore meccanico 12 collegabile a mezzi di generazione del moto esterni al cassone 3 e non rappresentati nelle allegate figure.
Con riferimento all’esempio realizzativo illustrato nelle allegate figure, dall’albero 10 si dipartono radialmente almeno una prima ed almeno una seconda sequenza di pale 14, contrapposte tra loro e disposte a definire due spirali contigue con versi di avanzamento contrapposti.
Vantaggiosamente, ma non necessariamente, la prima e la seconda sequenza di pale 14 presentano un profilo tale da imprimere alle granaglie e/o al materiale fibroso, durante la rotazione della coclea 9, sia un moto in direzione parallela all’albero 10, sia un moto centrifugo rispetto allo stesso.
Vantaggiosamente, ma non necessariamente, la prima e la seconda sequenza di pale 14 non interessano le estremità dell’albero 10 poste in prossimità delle due pareti trasversali Ila e llb; in tali estremità sono invece preferibilmente previste rispettivamente due eliche, indicate rispettivamente con i numeri 15a e 15b, presentanti rispettivamente il medesimo verso di rotazione delle prima e della seconda sequenza di pale 14 ad esse contigue.
Alternativamente al posto della prima e della seconda serie di pale 14 possono essere previste due eliche con sensi di rotazione contrapposti, non rappresentate nelle allegate figure, interessanti ognuna circa metà della lunghezza del primo albero 10.
Al bordo perimetrale esterno della prima e della seconda sequenza di pale 14 e/o delle eliche sono fissate una o più lame 16, sporgenti radialmente dalle stesse, e tali da sfiorare, nel loro avanzamento, le superfici laterali interne della prima e seconda parete laterale del cassone 3.
In corrispondenza della prima e/o della seconda parete laterale del cassone 3 sono presenti delle controlame 20, preferibilmente posizionate in corrispondenza della sola prima parete laterale 5 del cassone 3.
Vantaggiosamente le controlame 20 sono costituite da un disco il cui bordo perimetrale presenta un primo tratto 21, sostanzialmente piano ed ottenuto secondo una corda, ed un contiguo secondo tratto 22 il quale risulta affilato e preferibilmente seghettato e segue un andamento circolare.
Una pluralità di controlame 20 è vantaggiosamente calettata ad un secondo albero 23, a sezione preferibilmente sostanzialmente quadrata.
Vantaggiosamente il secondo albero 23 è girevolmente supportato, alle estremità, alle pareti trasversali Ila e llb del cassone 3, ed è alloggiato entro una struttura scatolare 24 posta longitudinalmente ed esternamente al cassone 3.
Le controlame 20 possono interessare o meno la intera lunghezza del secondo albero 23; inoltre il secondo albero 23 può essere girevolmente associato folle, ai fini di un migliore sostentamento, ad uno o più supporti 25 associati a detta prima parete laterale 5 del cassone 3.
Sulla prima parete laterale 5 del cassone 3 sono ricavate, in zone affacciate alle controlame 20, delle apposite feritoie 29, atte a consentire il posizionamento, in corrispondenza delle stesse, del secondo tratto 22, affilato, delle controlame 20.
Ad una estremità del secondo albero 23 sono associati appositi mezzi per il posizionamento selettivo di dette controlame 20 in una posizione di lavoro, in cui le stesse vengono a sporgere, dopo aver subito una rotazione che porta il primo tratto 21 entro la struttura scatolare 24, con il secondo tratto 22 entro il cassone 3, a costituire un riscontro per dette lame 16, e in una posizione di riposo, in cui il secondo tratto 22 delle controlame 20 non interagisce con dette lame 16 perchè è alloggiato entro la struttura scatolare 24.
Vantaggiosamente tali mezzi sono costituiti ad esempio da un cilindro idraulico 26, incernierato ad una sua estremità al cassone 3, ad esempio in corrispondenza di una parete trasversale lla o llb dello stesso, a cui è associato un pistone 27 che supporta girevolmente, alla sua estremità libera, una prima estremità di una biella 28, calettata, alla sua seconda estremità, al secondo albero 23.
Regolando, mediante opportuni mezzi di controllo, non evidenziati nelle allegate figure, il grado di inserimento del pistone 27 nel cilindro idraulico 26, si ottiene la voluta rotazione del secondo albero 23; ruotando questo ultimo in senso opportuno è possibile portare le controlame 20 nella condizione di lavoro, in cui il secondo tratto 22 delle stesse sporge verso l’interno del cassone 3 attraverso delle apposite feritoie 29 ricavate nella prima e/o nella seconda parete laterale a cui le controlame 20 sono associate.
II secondo tratto 22 delle controlame 20 costituisce quindi il vero e proprio riscontro per le lame 16.
Ruotando il secondo albero 23 in senso opposto al precedente è possibile portare le controlame 20 nella condizione di riposo, in cui il secondo tratto 22 delle stesse è posizionato all’esterno del cassone 3, mentre il primo tratto 21 è posizionato a richiudere le feritoie 29, così da impedire la fuoriuscita da queste ultime delle granaglie e/o del materiale fibroso.
II funzionamento è quindi il seguente: con riferimento alle allegate figure, le granaglie e/o il materiale fibroso, quale ad esempio fieno o paglia, non rappresentati nelle allegate figure, vengono immessi nel cassone 3, ad esempio dalla estremità superiore, aperta, dello stesso.
Regolando in modo opportuno la posizione del pistone 27, le controlame 20 vengono portate nella condizione di lavoro e sporgono quindi verso l’interno del cassone 3 a costituire un riscontro per le lame 16.
Portando in rotazione in verso opportuno il primo albero 10 della coclea 9, le eliche 15a, 15b e le pale 14 iniziano a movimentare tali granaglie e/o materiale fibroso, imprimendo agli stessi sia un moto verso il centro del cassone 3, sia un moto centrifugo rispetto al primo albero 10 stesso.
Le granaglie ed il materiale fibroso avanzano quindi verso il centro del cassone 3, e nello stesso tempo vengono spinte verso le pareti laterali dello stesso, dove, a causa del riscontro tra le lame 16 e le controlame 20, vengono sminuzzate, fino a raggiungere le dimensioni idonee alla produzione del mangime.
Durante la rotazione del primo albero 10 le granaglie e/o il materiale fibroso vengono inoltre spinti verso l’alto e verso il fondo 4 del cassone; il gioco tra questo ultimo e le pale 14 è molto ridotto e non consente quindi il deposito di granaglie e/o materiale fibroso nel fondo 4.
Una volta raggiunto il centro del cassone 3, le granaglie e/o il materiale fibroso trasportati delle due sezioni della coclea 9 si scontrano tra loro, e ricevono quindi una spinta verso l’alto e verso le pareti trasversali Ila e llb del cassone 3, ricadendo quindi, verso queste ultime, sulla coclea 9; tale processo continua fino ad ottenere il voluto sminuzzamento e mescolamento di granaglie e/o materiale fibroso, ottenendo così un mangime dalle volute caratteristiche.
Una volta raggiunte le volute dimensioni per le granaglie e/o il materiale fibroso, le controlame 20 possono essere portate, mediante il pistone 27, nella condizione di riposo, potendosi così ottenere il solo rimescolamento del materiale contenuto nel cassone 3.
Con le controlame 20 nella condizione di riposo, il dispositivo 1 può quindi essere utilizzato anche per ottenere il solo rimescolamento di granaglie e/o materiale fibroso, senza sminuzzare questi ultimi.
Si è così constatato come il trovato abbia raggiunto il compito e gli scopi prefissati, essendosi escogitato un dispositivo per la triturazione e/o il mescolamento, particolarmente di granaglie e/o materiale fibroso per la produzione di mangimi che permette di realizzare la triturazione e la miscelazione di granaglie e/o prodotti fibrosi al fine di ottenere un mangime di con le volute caratteristiche.
Inoltre il dispositivo secondo il trovato, grazie alla possibilità di posizionare le controlame, in un voluto momento, nella condizione di riposo, permette di interrompere in un voluto momento la triturazione delle granaglie e/o prodotti fibrosi, continuando però ad effettuare il rimescolamento degli stessi; in tal modo è quindi possibile ottenere un mangime con le volute caratteristiche.
Ancora, disponendo le controlame nella condizione di riposo, il dispositivo secondo il trovato può essere utilizzato per conseguire il solo rimescolamento di un voluto prodotto.
Inoltre i costi di produzione del dispositivo secondo il trovato si mantengono modesti, essendo realizzato solamente con componenti di facile produzione e/o assemblaggio.
Naturalmente il trovato è suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell’ ambito del medesimo concetto inventivo.
Naturalmente i materiali impiegati nonché le dimensioni costituenti i singoli componenti il trovato potranno essere più pertinenti a seconda delle specifiche esigenze.
I diversi mezzi per effettuare certe differenti funzioni non dovranno certamente coesistere solo nella forma di realizzazione illustrata, ma potranno essere di per sé presenti in molte forme di realizzazione, anche non illustrate.
Le caratteristiche indicate come vantaggiose, opportune o simili, possono anche mancare od essere sostituite da equivalenti.

Claims (12)

  1. RIV E ND I C A Z I O N I 1) Dispositivo per la triturazione e/o il mescolamento, particolarmente di granaglie e/o materiale fibroso per la produzione di mangimi, comprendente un cassone di forma allungata al cui interno è girevolmente supportato almeno un primo albero di una coclea presentante una o più pale e/o eliche dalle quali sporgono radialmente una o più lame a cui corrispondono apposite controlame associate a detto cassone, che si caratterizza per il fatto di comprendere mezzi per il posizionamento selettivo di dette controlame in una posizione di lavoro, in cui le stesse sporgono verso l’interno di detto cassone a costituire un riscontro per dette lame, ed in una posizione di riposo, in cui dette controlame non interagiscono con dette lame.
  2. 2) Dispositivo, come alla rivendicazione 1, che si caratterizza per il fatto che dette controlame sono posizionate in corrispondenza di detta prima e/o di detta seconda parete laterale di detto cassone e sono costituite da un disco il cui bordo perimetrale presenta un primo tratto, sostanzialmente piano ed ottenuto secondo una corda, ed un contiguo secondo tratto il quale risulta affilato e preferibilmente seghettato e segue un andamento circolare.
  3. 3) Dispositivo, come ad una o più delle rivendicazioni precedenti, che si caratterizza per il fatto che una pluralità di dette controlame è calettata ad un secondo albero girevolmente supportato, alle estremità, alle pareti trasversali di detto cassone ed alloggiato entro una struttura scatolare posta longitudinalmente ed esternamente a detto cassone.
  4. 4) Dispositivo, come alle rivendicazioni 1 e 3, che si caratterizza per il fatto che dette controlame interessano l’intera lunghezza di detto secondo albero.
  5. 5) Dispositivo, come alle rivendicazioni 1 e 3, che si caratterizza per il fatto che dette controlame interessano solo parzialmente la lunghezza di detto secondo albero.
  6. 6) Dispositivo, come ad una o più delle rivendicazioni precedenti, che si caratterizza per il fatto che su detta prima e/o seconda parete laterale di detto cassone a cui sono associate dette controlame sono ricavate, in zone affacciate a dette controlame stesse, delle apposite feritoie atte a consentire il posizionamento, in corrispondenza delle stesse, di detto secondo tratto, affilato, di dette controlame.
  7. 7) Dispositivo, come ad una o più delle rivendicazioni precedenti, che si caratterizza per il fatto che in detta posizione di lavoro dette controlame, dopo aver subito una rotazione che porta detto primo tratto entro detta struttura scatolare, sporgono con detto secondo tratto entro detto cassone a costituire un riscontro per dette lame.
  8. 8) Dispositivo, come ad una o più delle rivendicazioni precedenti, che si caratterizza per il fatto che in detta posizione di riposo detto secondo tratto di dette controlame non interagisce con dette lame perchè alloggiato entro detta struttura scatolare.
  9. 9) Dispositivo, come ad una o più delle rivendicazioni precedenti, che si caratterizza per il fatto che detti mezzi sono costituiti da un cilindro idraulico, incernierato ad una sua estremità a detto cassone, preferibilmente in corrispondenza di una di dette pareti trasversali dello stesso, a cui è associato un pistone che supporta girevolmente, alla sua estremità libera, una prima estremità di una biella, calettata, alla sua seconda estremità, a detto secondo albero.
  10. 10) Dispositivo, come alle rivendicazioni 1 e 9, che si caratterizza per il fatto la rotazione di detto secondo albero, e delle controlame calettate allo stesso è selettivamente regolabile variando il grado di inserimento di detto pistone in detto cilindro idraulico.
  11. 11) Dispositivo, come ad una o più delle rivendicazioni precedenti, che si caratterizza per il fatto che dette controlame sono posizionate preferibilmente in corrispondenza della sola prima parete laterale di detto cassone.
  12. 12) Dispositivo, come ad una o più delle rivendicazioni precedenti, che si caratterizza per il fatto che detto secondo albero è girevolmente associato folle, per un suo migliore sostentamento, ad uno o più supporti associati a detta prima parete laterale di detto cassone.
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