ITTO950136A1 - Attuatore idraulico per punzoni e simili organi scorrevoli per la lavo razione di lamiere, ed impianto incorporante tale attuatore. - Google Patents
Attuatore idraulico per punzoni e simili organi scorrevoli per la lavo razione di lamiere, ed impianto incorporante tale attuatore. Download PDFInfo
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Abstract
Il cilindro (10) dell'attuatore presenta, in una sua parte di testa (12), una parete divisoria anulare fissa (28) diretta verso lo stantuffo (14). Questa parete divisoria (28) delimita nel suo interno una camera di testa (20) e, sul suo esterno, una camera anulare a fondo cieco costituente una camera di potenza (30). Lo stantuffo (14) presenta un risalto (34) scorrevole nella camera di potenza (30). La parete divisoria (28) presenta almeno un passaggio trasversale (36) di comunicazione tra la camera di testa (12) e la camera di potenza (30). Questo passaggio (36) è otturato dal risalto anulare (34) in tutte le posizioni dello stantuffo (14) comprese tra la posizione di fine corsa di riposo ed una posizione intermedia della sua corsa, per impedire l'applicazione della pressione idraulica della camera di testa (20) alla camera di potenza (30). Il passaggio (36) è messo allo scoperto dal risalto anulare (34) in tutte le posizioni dello stantuffo (14) comprese tra la suddetta posizione intermedia e la posizione di fine corsa di lavoro.Preferibilmente, la suddetta camera di potenza (30) è una camera di bassa potenza. Tra il risalto anulare (34) e lo stelo (16) lo stantuffo (14) presenta un collare cilindrico (38) di diametro maggiore del diametro del risalto anulare (34). Il cilindro (10) presenta una cavità cilindrica nella quale il collare è scorrevole e tale cavità costituisce una camera di alta potenza (40) atta a ricevere selettivamente il liquido idraulico in pressione sul lato del collare (38) rivolto verso la parte di testa (12) del cilindro (10). (Figura 1)
Description
DESCRIZIONE dell'invenzione industriale dal titolo: "Attuatore idraulico per punzoni e simili organi scorrevoli per la lavorazione di lamiere, ed impianto idraulico incorporante tale attuatore"
DESCRIZIONE
La presente invenzione si riferisce ad un attuatore idraulico per punzoni e simili organi scorrevoli per la lavorazione di lamiere, del tipo comprendente un cilindro idraulico fisso con una parte di testa, nel quale è scorrevole uno stantuffo munito di uno stelo fuoriuscente da un'estremità del cilindro opposta alla parte di testa e costituente uno spintore atto ad impegnare di spinta un punzone o simile organo, in cui tra lo stantuffo e la parte di testa del cilindro si trova una camera di testa atta a ricevere il liquido idraulico in pressione per fare compiere allo stantuffo ed al suo spintore una corsa d'avanzamento tra una posizione di fine corsa di riposo ed una posizione di fine corsa di lavoro, ed in cui il cilindro presenta, attorno allo stelo, una camera di ritorno atta a ricevere il liquido idraulico in pressione per fare compiere allo stantuffo ed al suo spintore una corsa di retrocessione dalla posizione di fine corsa di lavoro alla posizione di fine corsa di riposo.
L'invenzione è stata concepita nella sua applicazione alle macchine punzonatrici a punzoni multipli.
Queste macchine comprendono una coppia di corpi contrapposti, superiore ed inferiore, di cui il corpo superiore contiene una pluralità di punzoni scorrevoli ed il corpo inferiore contiene una corrispondente pluralità di matrici, ognuna associata ad un rispettivo punzone. I due corpi possono essere sotto forma di blocchi in cui i punzoni e le matrici sono disposti secondo righe e colonne, oppure sotto forma di giostre in cui i punzoni e le matrici sono disposti secondo corone circolari.
Al corpo superiore è associato un attuatore idraulico del tipo sopra definito, il cui stelo o spintore, denominato in gergo "pestone", viene a cooperare di spinta, selettivamente e di volta in volta, con uno dei punzoni, per eseguire una determinata operazione di tranciatura, semitranciatura, imbutitura od altro.
Secondo uno sviluppo recente, nei corpi superiore ed inferiore di una macchina punzonatrice a punzoni multipli, una o più coppie punzone-matrice possono essere sostituite da un gruppo di piegatura che comprende due blocchi, dei quali un blocco superiore è montato scorrevole al posto di un punzone ed un blocco inferiore è montato fisso al posto di una matrice. Questi due blocchi incorporano rispettivi premilamiera ed almeno una lama ed una controlama di piegatura cooperanti, in cui il movimento di lavoro della lama è prodotto a partire dallo stesso spintore preposto all'azionamento dei punzoni. Particolari di questi gruppi di piegatura sono descritti ed illustrati in tre domande di brevetto italiano depositate dalla Richiedente il 6 febbraio 1995 sotto i numeri T095A000071, TO95A000072 e T095A000073.
I noti attuatori utilizzati per le operazioni di tranciatura, semitranciatura od imbutitura ed utilizzati anche per le operazioni di piegatura sono in pratica attuatori a doppio effetto la cui camera di testa, di sezione invariabile, costituisce l'unica camera di lavoro. Il liquido idraulico immesso in questa camera a partire da una sorgente a pressione costante non fa altro che impartire allo spintore una corsa d'avanzamento, tra una posizione di fine corsa di riposo ed una posizione di fine corsa di lavoro, senza possibilità di modulazione della velocità di corsa e della forza esercitata.
Esistono casi in cui, per ridurre i tempi di lavorazione, sarebbe desiderabile disporre di un attuatore la corsa totale del cui spintore potesse essere suddivisa, quando desiderato, in una prima parte di corsa rapida di avvicinamento ed in una seconda parte di corsa, di potenza, in cui lo spintore sviluppasse tutta la forza richiesta dall'operazione di tranciatura, semitranciatura, imbutitura o piegatura da eseguire.
Uno scopo dell'invenzione è quello di realizzare un attuatore dotato di questa caratteristica desiderabile .
Secondo l'invenzione questo scopo viene raggiunto per mezzo di un attuatore idraulico del tipo menzionato all'inizio, caratterizzato dal fatto che nella parte di testa il cilindro presenta una parete divisoria anulare fissa, diretta verso lo stantuffo, la quale delimita nel suo interno la suddetta camera di testa e che insieme con il cilindro delimita sul suo esterno una camera anulare a fondo cieco costituente una camera di potenza, dal fatto che lo stantuffo presenta un risalto anulare scorrevole nella camera di potenza, dal fatto che la parete divisoria presenta almeno un passaggio trasversale di comunicazione tra la camera di testa e la camera di potenza, il quale passaggio è otturato dal risalto anulare in tutte le posizioni dello stantuffo comprese tra la posizione di fine corsa di riposo ed una posizione intermedia della sua corsa per impedire l'applicazione della pressione idraulica dalla camera di testa alla camera di potenza, ed è messo allo scoperto dal risalto anulare in tutte le posizioni dello stantuffo comprese tra la suddetta posizione intermedia e la posizione di fine corsa di lavoro .
Grazie a questa idea di soluzione, quando viene immesso il liquido in pressione nella camera di testa, la pressione di questo liquido agisce sulla sola area relativamente piccola presentata dallo stantuffo entro la camera di testa, facendo compiere così allo stantuffo ed al suo spintore una prima parte di corsa rapida o precorsa di avvicinamento. Quando lo stantuffo giunge alla posizione intermedia in cui il risalto anulare dello stantuffo mette allo scoperto il passaggio od i passaggi trasversali della parete divisoria anulare, la pressione irrompe dalla camera di testa alla camera di potenza, la cui sezione è maggiore di quella della camera di testa, per cui la prosecuzione del movimento dello stantuffo avviene con la forza lavoro necessaria a compiere l'operazione di tranciatura, semitranciatura, imbutitura o piegatura desiderata.
Negli attuatori noti il liquido idraulico, immesso nella camera di testa a partire da una sorgente a pressione costante, non fa altro che impartire allo stelo dell'attuatore una Corsa sotto pressione costante e la forza di lavoro esercitata sul punzone od altro organo di lavoro, quale il blocco mobile di un gruppo di piegatura, è sempre la medesima, indipendentemente dal tipo di operazione di cui si tratta (tranciatura, semitranciatura, imbutitura o piegatura) ed indipendentemente dall'area del pezzo su cui questa operazione viene effettuata.
Un ulteriore scopo dell'invenzione è quello di realizzare un attuatore versatile, la cui forza di lavoro possa essere selezionata o "dosata" in base al tipo di operazione da eseguire.
Secondo l'invenzione questo scopo è raggiunto per mezzo di un attuatore caratterizzato dal fatto che la suddetta camera di potenza è una camera di bassa potenza e dal fatto che tra il risalto anulare e lo stelo lo stantuffo presenta un collare cilindrico di diametro maggiore del diametro del risalto anulare, il cilindro presenta una cavità cilindrica nella quale il collare è scorrevole e tale cavità costituisce una camera di alta potenza atta a ricevere selettivamente il liquido idraulico in pressione sul lato del collare rivolto verso la parete di testa del cilindro.
Tra il risalto anulare e lo stelo lo stantuffo può presentare collari cilindrici di diametri via via crescenti, maggiori del diametro del risalto anulare, ed il cilindro può allora presentare corrispondenti cavità cilindriche nelle quali 1 rispettivi collari sono scorrevoli, tali cavità costituendo rispettive camere di alte potenze crescenti atte a ricevere selettivamente il liquido idraulico in pressione sul lato dei relativi collari rivolto verso la parete di testa del cilindro.
E’ così possibile realizzare un attuatore in grado di funzionare, per tutta la sua corsa o per una parte di essa successiva ad una corsa di avvicinamento, con una forza di lavoro dosata in base alle condizioni del lavoro da eseguire, ad esempio con forze crescenti per spessori crescenti della lamiera e/o per aree crescenti di una superficie da punzonare o da piegare.
L'invenzione riguarda pure un impianto idraulico incorporante un attuatore secondo l'invenzione stessa e dotato di mezzi valvolari per la selezione delle corse a bassa ed alta potenza nonché per la selezione del lavoro con o senza una precorsa di avvicinamento .
L'invenzione sarà compresa meglio dalla lettura della descrizione particolareggiata che segue, fatta con riferimento ai disegni annessi, dati a titolo d'esempio non limitativo e nei quali:
la figura l è una sezione longitudinale schematica di un attuatore idraulico per punzoni e simili organi scorrevoli per la lavorazione di lamiere, in una sua condizione di riposo,
la figura 2 illustra un impianto idraulico associato all 'attuatore della figura 1, in una condizione che corrisponde ad una precorsa di avvicinamento alla quale seguirà una corsa di lavoro a bassa potenza,
la figura 3 è una sezione in minore scala dell *attuatore della figura 2 nella stessa condizione di precorsa della figura 2, ;la figura 4 rappresenta lo stesso impianto idraulico della figura 2 nella condizione corrispondente ad una corsa di lavoro a bassa potenza, la figura 5 è una sezione longitudinale analoga a quella della figura 3, che corrisponde alla corsa di lavoro a bassa potenza, ;la figura 6 rappresenta lo stesso impianto idraulico predisposto per una precorsa che prelude ad una corsa di lavoro ad alta potenza, ;la figura 7 rappresenta lo stesso circuito idraulico nella condizione che corrisponde ad una corsa di lavoro ad alta potenza, ;la figura 8 è ancora una sezione analoga a quella delle figure 3 e 5, in cui l'attuatore si trova in una condizione corrispondente ad una corsa di lavoro ad alta potenza, ;la figura 9 rappresenta l'impianto idraulico nella condizione in cui l'attuatore come rappresentato nella figura 5 compie un'intera corsa di lavoro a bassa potenza senza precorsa, ;la figura 10 rappresenta ancora lo stesso impianto idraulico nella condizione in cui l'attuatore come rappresentato nella figura 8 compie un’intera corsa di lavoro ad alta potenza senza precorsa, la figura 11 rappresenta ancora lo stesso impianto idraulico nella condizione di retrocessione dello stelo dalla posizione di fine corsa di lavoro alla posizione di fine corsa di riposo, e ;la figura 12 è ancora una sezione dell’attuatore che corrisponde alla condizione dell'impianto nella figura 11. ;Nelle figure 3, 5, 8 e 12 i vari condotti, camere ed altri spazi interni dell'attuatore che si trovano sotto la pressione di mandata di una sorgente di liquido idraulico sono contrassegnati da una punteggiatura fitta, mentre, i condotti, camere ed altri spazi che si trovano sotto una pressione nulla o di scarico sono contrassegnati da una punteggiatura rada. ;Così pure, nelle figure 2, 4, 6, 7, 9, 10 ed 11 le tubature dell'impianto che si trovano alla pressione della sorgente sono state rappresentate in linee continue, mentre quelle che si trovano alla pressione nulla o di scarico sono state rappresentate in linee a tratti. ;Riferendosi alla figura 1, un attuatore idraulico comprende un cilindro idraulico fisso 10 con una parte di testa 12. ;Nel cilindro 10 è scorrevole uno stantuffo 14 munito di uno stelo 16. ;Lo stelo 16 fuoriesce da una parte d'estremità 18 del cilindro 10 opposta alla parte di testa 12 e costituisce uno spintore atto ad impegnare di spinta un punzone o simile organo. ;Tra lo stantuffo 14 e la parte di testa 12 si trova una camera di testa 20 atta a ricevere liquido idraulico in pressione da un condote»to collettore d'immissione/scarico 22. ;Attorno allo stelo 16 il cilindro 10 presenta una camera di ritorno 24 che riceve costantemente il liquido idraulico in pressione attraverso un condotto collettore 26. ;La camera di testa 20 ha una sezione o diametro maggiore della sezione o diametro della camera di ritorno 24. Quando perciò nella camera di testa regna la pressione di mandata, la stessa pressione che regna nella camera di ritorno 24 non si oppone alla corsa d'avanzamento dello stantuffo 14 che corrisponde alla fuoriuscita dello spintore 16. ;Quando invece la camera di testa 20 è messa allo scarico, la pressione che regna nella camera di mandata 24 produce il ritorno dello stantuffo 14 e del suo spintore 16 alla posizione di fine corsa di riposo rappresentata nella figura 1. ;Nella parte di testa 12 il cilindro 10 presenta una parete divisoria anulare fissa riportata 28. Questa parete divisoria anulare 28, che è diretta verso lo stantuffo 14, delimita nel suo interno la camera di testa 20 e, insieme con il cilindro 10, delimita sul suo esterno una camera anulare 30 a fondo cieco. ;come si comprenderà meglio più avanti, la camera anulare 30 costituisce una camera di potenza. ;La camera di potenza 30 può essere messa in comunicazione diretta con la sorgente dì pressione, in certe condizioni, attraverso un condotto ausiliario 32, che per il momento si supporrà otturato. ;Da parte sua, lo stantuffo 14 possiede un risalto anulare 34 scorrevole nella camera di potenza. In corrispondenza di questo risalto anulare 34 la parete divisoria anulare 28 presenta almeno un passaggio trasversale e di preferenza più passaggi trasversali 36 di comunicazione tra la camera di testa 20 e la camera di potenza 30. ;La disposizione è tale che i passaggi 36 sono otturati dal risalto anulare 34 in tutte le posizioni dello stantuffo 14 comprese tra la posizione di fine corsa di riposo della figura 1 ed una posizione intermedia della sua corsa (vedasi ad es. la figura 3) per impedire l'applicazione della pressione idraulica dalla camera dì testa 20 alla camera dì potenza 30. ;Il passaggio o ciascun passaggio 36 viene messo allo scoperto dal risalto anulare 34 quando lo stantuffo avanza oltre la posizione della figura 3 e per tutto il resto della corsa dello stantuffo stesso, sino alla posizione di fine corsa di lavoro (vedasi ad esempio la figura 5). ;Grazie alla disposizione descritta sopra è possibile ottenere una corsa rapida d'avanzamento dello stantuffo 14 dalla posizione di fine corsa di riposo della figura 1 alla posizione intermedia della figura 3 a bassissima potenza e, successivamente, una corsa di potenza o di lavoro quando la pressione, dalla condizione della figura 3 in poi, si è trasferita nella camera di potenza 30, il cui diametro è maggiore di quello della camera di testa 20. ;Per ottenere una corsa di lavoro con una potenza o forza ancora superiore, tra il risalto anulare 34 e lo stelo 16 lo stantuffo presenta un collare cilindrico 38 di diametro maggiore di quello del risalto anulare 34. in corrispondenza del collare 38 il cilindro 10 presenta una cavità cilindrica 40 nella quale il collare 38 è scorrevole. Tale cavità costituisce una camera di alta potenza, pure indicata con 40, atta a ricevere selettivamente il liquido idraulico in pressione sul lato del collare 38 rivolto verso la parte di testa 12 del cilindro 10. ;La suddetta camera di potenza 30 sarà d'ora innanzi denominata camera di bassa potenza per specificare che la forza sviluppata sul collare 38 è superiore a quella sviluppata sul risalto anulare 34. ;Come si comprenderà più avanti, la camera di alta potenza 40 può essere alimentata selettivamente a partire dalla camera di bassa potenza 30 tramite mezzi valvolari esterni facenti parte del circuito dell'impianto idraulico rappresentato nelle figure 2, 4, 6, 7, 9, 10 e 11. ;In una variante non rappresentata, tra il risalto anulare 34 e lo stelo 16 lo stantuffo 14 potrebbe presentare più collari cilindrici come il collare 38, ma di diametri via via crescenti, maggiori del diametro del risalto anulare 34, ed il cilindro 10 presenterebbe corrispondenti cavità cilindriche nelle quali i rispettivi collari sarebbero scorrevoli. Tali cavità costituirebbero allora rispettive camere di alte potenze crescenti atte a ricevere selettivamente il liquido idraulico in pressione sul lato del collare rivolto verso la parte di testa 12 del cilindro 10. ;Secondo l'invenzione si otterrebbe così un attuatore idraulico a potenze multiple scalate. ;Un attuatore come quello illustrato nella figura 1 si presta all'inserimento in un sistema di controllo numerico. ;Per la sua applicazione in un sistema di controllo numerico l'attuatore comprende un trasduttore di posizione, designato nel complesso con 44, che è atto ad inviare ad un'apparecchiatura di controllo un segnale elettrico corrispondente alla posizione dello stantuffo 14 nel cilindro 10. ;Preferibilmente, come rappresentato, il trasduttore 44 comprende un encoder 46 di tipo noto, fissato alla parte di testa 12, il quale comprende a sua volta un'asta trasduttrice 48 che si estende in una cavità centrale dello stantuffo 14. L'asta trasduttrice 48 è circondata da un magnete 50 sotto forma di un manicotto fissato allo stantuffo 14 entro la camera di testa 20. ;Grazie al trasduttore di posizione 44, tramite il sistema a controllo numerico è possibile programmare la corsa di lavoro dello stantuffo 14 e del suo spintore 16 a seconda delle operazioni da effettuare, predisponendo ad esempio il ritorno programmato dello stantuffo 14 alla posizione di fine corsa di riposo prima del raggiungimento della posizione di fine corsa di lavoro. ;Nelle figure 1, 3, 5, 8 e 12 sono state rappresentate diverse guarnizioni di tenuta incorporate nell 'attuatore e che non richiedono una descrizione dettagliata, in quanto ben note ai tecnici del ramo. ;Si passerà ora ad una descrizione sommaria dell'impianto illustrato nelle figure 2, 4, 6, 7, 9, 10 ed 11, per poi descriverne le varie condizioni di funzionamento . ;In tutte queste figure, la tubazione in arrivo dalla sorgente di pressione è indicata con P e la tubazione di scarico è indicata con T. ;L'impianto comprende mezzi valvolari principali di commutazione per collegare selettivamente la camera di testa 20 alla sorgente P di liquido idraulico in pressione. ;in particolare, questi mezzi valvolari di commutazione comprendono un'elettrovalvola a due posizioni V, ed una valvola idraulica a due posizioni Va. ;In tutte le condizioni delle figure 2, 4, 6, 7, 9 e 10 la valvola V, consente l'invio della pressione alla camera di testa 20, mentre la pressione inviata alla camera di ritorno 24 è prelevata nella linea P a monte della valvola V,. ;Nella condizione delle figure 2, 4, 6, 9 e 10 l'elettrovalvola V, collega allo scarico T 1*attuatore idraulico della valvola Va, che rimane nella posizione illustrata in queste stesse figure.
Per il ritorno dello stantuffo 14 alla posizione di fine corsa di riposo, l'elettrovalvola V, viene cambiata di posizione come illustrato nella figura 11, togliendo così la pressione dalla camera di testa 20 ed applicando pressione all'azionatore della valvola idraulica V3. Quest'ultima cambia allora posizione, come illustrato nella figura 11, togliendo la pressione da tutto l'impianto, tranne che nella linea che alimenta la camera di ritorno 24.
L'impianto comprende inoltre mezzi valvolari di selezione di corsa di bassa potenza, sotto forma di un'elettrovalvola V3, e mezzi valvolari di selezione di corsa di alta potenza sotto forma di un'elettrovalvola v3⁄4.
Il circuito include infine una coppia di valvole automatiche V., V. a comando idraulico, le cui funzioni risulteranno ovvie ai tecnici del ramo.
Si descriverà ora un ciclo di funzionamento a bassa potenza con precorsa.
Inizialmente l'impianto si trova nella condizione della figura 2 con la valvola V, impostata in modo da immettere il liquido in pressione nella camera di testa 20. L’elettrovalvola V, è chiusa ed impedisce al liquido in pressione di raggiungere attraverso di essa le altre camere dell'attuatore ed in particolare la camera dì bassa potenza 30.
Questa situazione è rispecchiata dalla figura 3, nella quale si vede che lo stantuffo 14 è disceso ad una posizione intermedia in cui la parete anulare 34 sta per mettere allo scoperto i passaggi 36.
Non appena i passaggi 36 vengono scoperti, la pressione irrompe nella camera di bassa potenza 30 ed ha inizio la corsa di lavorò.
Come si può constatare nella figura 4, la pressione dalla camera di bassa potenza 30 si trasferisce a varie tubazioni dell'impianto, ma senza alcun particolare effetto, data la chiusura della valvola V..
La figura 5 rispecchia la situazione in cui lo stantuffo 14 ed il suo spintore 16 scendono a fondo corsa di lavoro per effetto della pressione nella camera di bassa potenza 30.
In queste condizioni lo spintore 16 può esercitare, a titolo d'esempio, una forza di lavoro di 9 tonnellate .
Si descriverà ora un ciclo di funzionamento ad alta potenza con precorsa.
Nella figura 6 l'impianto si trova nelle condizioni della figura 2, tranne per quanto riguarda la valvola v„, che è aperta.
Durante la precorsa le condizioni delle pressioni nell'attuatore 10 sono ancora quelle illustrate nella figura 3.
Quando però la camera di bassa potenza 30 viene messa in pressione attraverso i passaggi 36, la situazione che si verifica è quella della figura 7. Dalla camera di bassa potenza 30 la pressione, attraverso l'elettrovalvola Vt,<' >raggiunge la camera di alta potenza 40, determinando nell'attuatore 10 la situazione illustrata nella figura 8, in cui lo stantuffo 14 ed il suo spintore 16 compiono la corsa di lavoro sotto la spinta del liquido in pressione che si trova nella camera di alta potenza 40.
In queste condizioni lo spintore 16 può esercitare, a titolo d'esempio, una forza di lavoro di 20 tonnellate .
L'impianto idraulico rappresentato offre pure la possibilità di fare compiere allo stantuffo 14 ed al suo spintore 16 una corsa tutta di lavoro a partire dalla sua posizione di fine corsa di riposo.
La figura 9 illustra il caso di una corsa di lavoro senza precorsa ed a bassa potenza. Rispetto alla situazione della figura 2 il circuito differisce per il fatto che l'elettrovalvola V, è aperta, per cui l'apertura dell'elettrovalvola V, inette in comunicazione con la sorgente di pressione contemporaneamente sia la camera di testa 20 che la camera di bassa potenza 30.
La distribuzione delle pressioni nell'attuatore 10, per tutta la corsa di lavoro, è quella rappresentata nella figura 5.
Nella figura 10 l'impianto si trova nella condizione predisposta per una corsa di lavoro senza precorsa ad alta potenza.
Mentre nella situazione della figura 9 soltanto la valvola V, era aperta, nella situazione della figura 10 è aperta anche la valvola ν„. Così, il fluido in pressione giunge contemporaneamente a tutte le camere 20, 30 e 40, determinando nell'attuatore 10 la condizione di pressione della figura 8 ed in particolare la discesa dello stantuffo 14 e del suo spintore 16 sotto la spinta del liquido in pressione che si trova in tutte le camere 20, 30 e 40.
Nel caso, non rappresentato, di un attuatore dotato di più camere di alte potenze crescenti, l'ottenimento di cicli di lavoro alle diverse potenze, con o senza precorsa, può essere ottenuto con mezzi valvolari di selezione tali da mettere queste camere di alta potenza in comunicazione con una camera di bassa potenza come 30, non appena questa viene messa in pressione tramite i passaggi 36, per ottenere un ciclo di lavoro con precorsa; per ottenere invece un ciclo di lavoro senza precorsa, i mezzi valvolari saranno così predisposti da mettere in pressione immediatamente le camere corrispondenti alla potenza desiderata.
Dopo l'esecuzione di un ciclo di lavoro in uno qualsiasi del modi descritti sópra, lo stantuffo 14 ed il suo spintore 16 vengono riportati alla posizione di riposo impostando l'impianto come nella figura 11.
come si può osservare nella figura il, l'elettrovalvola V, è stata commutata e la pressione della sorgente p non giunge più alla camera di testa 12 dell 'attuatore, che invece è messa in comunicazione con lo scarico di T come al solito. La pressione è applicata alla camera di ritorno 24 e, tramite la valvola V, è pure applicata all 'azionatore della valvola idraulica Va. La posizione della valvola Va è allora tale da mettere allo scarico le camere di potenza 30 e 40 dell'attuatore , permettendo così alla pressione nella camera di ritorno 24 di agire.
Questa situazione è illustrata nella figura 12.
Claims (9)
- RIVENDICAZIONI 1. Attuatore idraulico per punzoni e simili organi scorrevoli per la lavorazione di lamiere, del tipo comprendente un cilindro idraulico fisso (10) con una parte di testa (12), nel quale è scorrevole uno stantuffo (14) munito di uno stelo fuoriuscente da un'estremità del cilindro (10) opposta alla parte di testa (12) e costituente uno spintore (16) atto ad impegnare di spinta un punzone o simile organo, in cui tra lo stantuffo (14) e la parte di testa (12) del cilindro (10) si trova una camera di testa (20) atta a ricevere il liquido idraulico in pressione per fare compiere allo stantuffo (14) ed al suo spintore (16) una corsa d'avanzamento tra una posizione fine corsa di riposo ed una posizione di fine corsa di lavoro, ed in cui il cilindro (10) presenta, attorno allo spintore (16), una camera di ritorno (24) atta a ricevere il liquido idraulico in pressione per fare compiere allo stantuffo (14) ed al suo spintore (16) una corsa di retrocessione dalla posizione di fine corsa di lavoro alla posizione di fine corsa di riposo, caratterizzato dal fatto che nella parte di testa (12) il cilindro (10) presenta una parete divisoria anulare fissa (28) diretta verso lo stantuffo (14), la quale delimita nel suo interno la suddetta camera di testa (20) e che insieme con il cilindro (10) delimita sul suo esterno una camera anulare a fondo cieco (30), costituente una camera di potenza, dal fatto che lo stantuffo (14) presenta un risalto anulare (34) scorrevole nella camera di potenza (30), dal fatto che la parete divisoria (28) presenta almeno un passaggio trasversale (36) di comunicazione tra la camera di testa (12) e la camera di potenza (30), il quale passaggio è otturato dal risalto anulare (34) in tutte le posizioni dello stantuffo (14) comprese tra la posizione di fine corsa di riposo ed una posizione intermedia della sua corsa per impedire l'applicazione della pressione idraulica dalla camera di testa (20) alla camera di potenza (30) e che è messo allo scoperto dal risalto anulare (34) in tutte le posizioni dello stantuffo (14) comprese tra la suddetta posizione intermedia e la posizione di fine corsa di lavoro.
- 2. Attuatore secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che la suddetta camera di potenza è una camera di bassa potenza (30) e dal fatto che tra il risalto anulare (34) e lo stelo (16) lo stantuffo (14) presenta un collare cilindrico (38) di diametro maggiore del diametro del risalto anulare (34), il cilindro (10) presenta una cavità cilindrica (40) nella quale il collare (38) è scorrevole e tale cavità (40) costituisce una camera di alta potenza atta a ricevere selettivamente il liquido idraulico in pressione sul lato del collare (38) rivolto verso la parete di testa (12) del cilindro (10).
- 3. Attuatore secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che tra il risalto anulare e lo stelo lo stantuffo presenta collari cilindrici di diametri via via crescenti, maggiori del diametro del risalto anulare, ed il cilindro presenta corrispondenti cavità cilindriche nelle quali i rispettivi collari sono scorrevoli, e tali cavità costituiscono rispettive camere di alte potenze crescenti atte a ricevere selettivamente il liquido idraulico in pressione sul lato del rispettivo collare rivolto verso la parte di testa del cilindro.
- 4. Attuatore secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che comprende un trasduttore di posizione (44) atto ad inviare ad un'apparecchiatura di controllo un segnale elettrico corrispondente alla posizione dello stantuffo (14) nel cilindro (10).
- 5. Attuatore secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che il trasduttore (44) comprende un encoder (46) con un'asta trasduttrice (48) fissata alla parte di testa (12) del cilindro (10) e che si estende in una cavità centrale dello stantuffo (14), ed un magnete sotto forma di un manicotto (50) fissato allo stantuffo (10) entro la camera di testa (20) e che circonda l'asta trasduttrice (48).
- 6. Impianto idraulico incorporante un attuatore secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1 a 5, caratterizzato dal fatto che comprende mezzi valvolari principali di commutazione (v,) per collegare selettivamente la camera dì testa (20) ad una sorgente di liquido idraulico in pressione (P) o ad uno scarico (T), e mezzi valvolari di selezione di corsa di bassa potenza (V.) per scollegare e collegare selettivamente la camera di bassa potenza (30) rispetto alla camera di testa, in modo da ottenere selettivamente una corsa dello stelo (16) suddivisa in un tratto di corsa di avvicinamento e di un tratto di corsa di bassa potenza quando le camere di testa e di bassa potenza non sono collegate dai mezzi valvolari esterni (V.), ed una corsa di bassa potenza dall' una all'altra posizione di fine corsa dello stelo quando le camere di testa (20) e di bassa potenza (30) sono collegate dai mezzi valvolari esterni (V.) .
- 7. impianto idraulico secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che comprende inoltre mezzi valvolari (V.) di selezione di corsa di alta potenza per scollegare e collegare selettivamente la camera di bassa potenza (20) e la camera di alta potenza (30) in modo da ottenere selettivamente una corsa dello stelo (16) suddivisa in un tratto di corsa di avvicinamento ed un tratto di corsa di alta potenza quando le camere di testa (20), di bassa potenza (30) e di alta potenza (40) non sono collegate dai mezzi valvolari di corsa di alta potenza (VJ, ed una corsa di alta potenza dall'una all'altra posizione di fine corsa dello stelo quando le camere di testa (20), di bassa potenza (30) e di alta potenza (40) sono collegate dai mezzi valvolari (V) di corsa di alta potenza.
- 8. Impianto secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che comprende più mezzi valvolari di selezione di corsa di alta potenza, corrispondenti a camere di alte potenze crescenti, per scollegare e collegare selettivamente la camera di bassa potenza e le rispettive camere di alte potenze crescenti, in modo da ottenere selettivamente una corsa dello stelo suddivisa in un tratto di corsa di avvicinamento ed un tratto di corsa di Una rispettiva alta potenza quando le camere di testa, di bassa potenza e di rispettiva alta potenza non sono collegate ai rispettivi mezzi valvolari di corsa di alta potenza, ed una corsa di una rispettiva alta potenza dall 'una all'altra posizione di fine corsa dello stelo quando le camere di testa, di bassa potenza e di rispettiva alta potenza sono collegate dai rispettivi mezzi valvolari di corsa di alta potenza.
- 9. Impianto secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 6 a 8, caratterizzato dal fatto che i suddetti mezzi valvolari esterni comprendono elettrovalvole (V,, V„) predisposte per l'inserimento in un sistema di controllo numerico.
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