ITTO940594A1 - Sistema elettronico di controllo titolo. - Google Patents

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ITTO940594A1
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Claudio Carnevale
Davide Coin
Stefano Marica
Gabriele Serra
Stefano Sgatti
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Weber Srl
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Abstract

Sistema elettronico di controllo titolo in cui un primo sensore di composizione gas di scarico (16) disposto su un collettore di scarico (9) a valle di un convertitore catalitico (11) è collegato con un ingresso di un circuito P.I. (28) che genera in uscita un segnale di controllo (K02) formato da una successione di rampe triangolari opposte. Il sistema comprende un secondo sensore di composizione gas di scarico (14) disposto sul collettore (9) di scarico a monte del convertitore catalitico (11) e generante un segnale che viene alimentato ad un circuito proporzionale integrale (30), i cui coefficienti integrativi e moltiplicativi (Ki, Kp) sono modificati in base al segnale di controllo (K02).(FIGURA 1)

Description

D E SCR IZ ION E
del brevetto per invenzione industriale
La presente invenzione è relativa ad un sistema elettronico di controllo titolo.
Sono noti sistemi elettronici di controllo titolo ad anello chiuso in cui un sensore di composizione gas di scarico (ad esempio una sonda lambda) disposto su un collettore di scarico alimenta un segnale di reazione ad un'unità di calcolo che genera in uscita un segnale di correzione titolo utilizzato per il calcolo del rapporto aria/benzina (titolo) della miscela alimentata al motore .
In particolare, il segnale di correzione può essere utilizzato per modificare un tempo di iniezione Tj calcolato in anello aperto, ad esempio mediante una mappa elettronica, calcolando un tempo di iniezione corretto Tjcorr in anello chiuso.
Esistono inoltre sistemi che utilizzano primi e secondi sensori di composizione dì gas di scarico disposti rispettivamente a monte e a valle di un convertitore catalitico; in tali sistemi i primi sensori vengono utilizzati in modo attivo per il calcolo del segnale di correzione titolo mentre i secondi"sensori svolgono generalmente una funzione di controllo passivo e sono atti a rilevare eventuali anomalie di funzionamento dei primi sensori.
Scopo della presente invenzione è quello di realizzare un sistema di controllo titolo il quale migliori i sistemi noti.
Il precedente scopo è raggiunto dalla presente invenzione in quanto essa è relativa ad un sistema elettronico di controllo titolo atto ad essere applicato ad un motore a combustione interna presentante un collettore di uscita alimentante gas di scarico ad un convertitore catalitico;
il detto sistema comprendendo;
primi mezzi sensori di composizione gas di Bcarico disposti sul detto collettore a valle del detto convertitore catalitico;
- primi mezzi di calcolo riceventi in ingresso almeno un primo segnale correlato al segnale (Slambda2) generato da detti primi mezzi sensori e generanti in uscita un segnale di controllo (K02);
secondi mezzi sensori di composizione gas di scarico disposti sul detto collettore a monte del detto convertitore catalitico,
caratterizzato dal fatto di comprendere secondi mezzi di calcolo riceventi in ingresso almeno un secondo segnale alternato bistabile correlato al segnale (Slambda1,) generato da detti secondi mezzi sensori;
detti secondi mezzi di calcolo generando in uscita un segnale di modifica titolo in funzione di detto segnale di controllo (K02) e del detto secondo segnale.
L'invenzione verrà ora illustrata con particolare riferimento alle figure allegate che rappresentano una preferita forma di realizzazione non limitativa in cui:
la figura 1 illustra, in modo schematico, un sistema elettronico di controllo titolo realizzato secondo i dettami della presente invenzione;
le figure 2a,2b,2c illustrano diagrammi logici a blocchi del sistema della presente invenzione; e
la figura 3 rappresenta l'andamento nel tempo di alcune grandezze del sistema della presente invenzione.
Nella figura 1 è indicato con 1, nel suo insieme, un sistema di controllo titolo in cui una centralina elettronica a microprocessore 3 pilota un impianto di iniezione 5 (rappresentato schematicamente) di un motore endotermico a scoppio 7, in particolare un motore a benzina (rappresentato schematicamente).
In particolare, il motore 7 presenta un collettore di scarico 9 lungo il quale è disposto un convertitore catalitico 11 (di tipo noto).
Il sistema 1 comprende un primo sensore di composizione gas di scarico 14 (sonda lambdal) disposto sul collettore 9 tra il motore 7 ed il convertitore catalitico 11 ed un secondo sensore di composizione gas di scarico 16 (sonda lambda2) disposto sul collettore 9 a valle del convertitore catalitico 11.
Le sonde lambda 14, 16 sono collegate mediante linee elettriche 19,20 con ingressi 3a,3b della centralina 3 e generano in uscita rispettivi segnali alternati S (lambdal), S(lambda2) il cui andamento è illustrato nella figura 3.
Il segnale S(lambdal), S(lambda2) presenta un tipico andamento alternato bistabile il cui stato dipende dalla composizione stechiometrica dei gas di scarico presenti nel collettore 9; in particolare, se la miscela aria/benzina alimentata al motore 7 presenta più benzina di quanto richiesto dal rapporto stechiometrico il segnale generato dalla sonda lambda assume un valore alto (tipicamente 800 milli-Volt), mentre se la miscela aria/benzina presenta meno benzina di guanto richiesto dal rapporto stechiometrico il segnale della sonda lambda assume un valore basso (tipicamente 100 milli-Volt).
La centralina 3 comprende un primo circuito di confronto 23 a cui pervengono il segnale generato dalla sonda lambda 14 ed un primo segnale di riferimento Vrefl (ad esempio una tensione di riferimento), ed un secondo circuito di confronto .25 a cui pervengono il segnale generato dalla sonda lambda 16 ed un secondo segnale di riferimento Vref2 (ad esempio una tensione di riferimento).
I circuiti di confronto 25,23 presentano uscite 25u, 23u comunicanti rispettivamente con un circuito elaboratore 28 (ad esempio un circuito proporzionale-integrale P.I.) e con un primo ingresso 30a di un circuito 30.
II circuito 28 presenta una uscita 28u comunicante con un secondo ingresso 30b del circuito 30.
Il circuito 28 riceve in ingresso un segnale ad onda quadra (segnale prodotto dalla sonda lambda 16 confrontato con la tensione Vref2) e genera in uscita un segnale periodico KQ2, del tipo rappresentato in figura 3, proveniente dall'integrazione del segnale ad onda quadra (figura 3) e formato da una successione di rampe triangolari positive RI alternate con rampe triangolari negative R2.
Il circuito 30 è un circuito proporzionale integrale P.I. presentante un coefficiente di integrazione Ki ed un coefficiente moltiplicativo Kp il cui valore può essere modificato, con le modalità che saranno chiarite in seguito, in funzione del segnale K02.
Il circuito 30 riceve al suo primo ingresso 30a un segnale alternato bistabile ad onda quadra SI (figura 3) che viene generato confrontando il segnale prodotto dalla sonda lambda 14 con la tensione Vrefl.
Il circuito 30 genera in uscita, con le modalità che saranno chiarite in seguito, un segnale dì modifica titolo Slambda-corretto (figura 3) il quale viene alimentato ad un blocco di calcolo 32 (di tipo noto) cooperante con un circuito 33.
Il circuito 33 riceve in ingresso una pluralità di parametri motoristici del motore 7, ad esempio numero giri motore N, temperatura acqua di raffreddamento TH20, posizione valvola a farfalla Pfarf, quantità di aria aspirata Qa, e genera in uscita, ad esempio mediante mappe elettroniche, un tempo di iniezione in anello aperto Tj che viene alimentato al blocco 32 dove il tempo Tj viene modificato (in modo noto) mediante il segnale di modifica titolo Slambda-corretto generando in uscita un tempo di iniezione in anello chiuso Tjcorr.
Il sistema 1 comprende inoltre un circuito di diagnosi 50, il quale riceve in ingresso una pluralità di parametri misurati nel motore 7 e nel blocco 32 e controlla, con le modalità che saranno chiarite in seguito, l'efficienza ed il funzionamento della sonda lambda 14.
Con particolare riferimento alla figura 2a, vengono illustrate le operazioni svolte dal circuito 30 per il calcolo del segnale di modifica titolo Slambda corretto.
Inizialmente si perviene ad un blocco 100 nel quale viene verificata la polarità del segnale K02 alimentato al circuito 30 dal circuito 28; in caso che il segnale K02 sia maggiore di zero (rampe positive RI) dal blocco 100 si passa ad un blocco 110 altrimenti, segnale K02 minore di zero (rampe negative R2), dal blocco 100 si passa ad un blocco 120.
Il blocco 110 modifica il coefficiente di integrazione Ki del circuito 30 aumentando tale coefficiente Ki durante i periodi in cui il segnale ad onda quadra SI alimentato all'ingresso 30a assume un primo stato, in particolare è negativo. Il coefficiente Ki (figura 3) viene alimentato di un termine DELTA-K02 la cui ampiezza è proporzionale all'ampiezza del segnale K02 all'istante TI in cui il segnale ad onda quadra SI alimentato all'ingresso 30a commuta di stato diventando negativo.
In questo modo, viene aumentata la pendenza (angolo beta) delle rampe positive (figura 3) rispetto alla pendenza (angolo alfa) che introdurrebbe il circuito 30 senza la correzione effettuata dal segnale K02 sul termine Ki.
Al termine della rampa positiva viene modificato il termine proporzionale Kp del circuito 30; in particolare il termine Kp viene aumentato di un termine proporzionale a DELTA-K02.
Il blocco 110 modifica inoltre il coefficiente di integrazione Ki del circuito 30 diminuendo tale coefficiente di integrazione Ki durante i periodi in cui il segnale ad onda quadra SI alimentato all'ingresso 30a assume un secondo stato, in particolare è positivo. Il coefficiente Ki viene diminuito di un termine di correzione DELTA-K02 la cui ampiezza è proporzionale all'ampiezza del segnale K02 (figura 3) all'istante T2 in cui il segnale ad onda quadra SI commuta di stato diventando positivo.
In questo modo, viene diminuita la pendenza (angolo beta') delle rampe negative (figura 3) rispetto alla pendenza (angolo alfa') che introdurrebbe il circuito 30 senza la correzione effettuata dal segnale K02.
Al termine della rampa negativa viene modificato il termine proporzionale Kp del circuito 30 diminuendolo di un termine proporzionale al DELTA-K02.
Il segnale KOI generato all'uscita del circuito 30 mediante il blocco 110 realizza il segnale di modifica titolo Slambda corretto e comprende rampe positive con pendenza maggiore di quella delle rampe negative.
Il blocco 120 modifica il coefficiente di integrazione Ki del circuito 30 diminuendo tale coefficiente di integrazione Ki durante i periodi in cui il segnale ad onda quadra alimentato all'ingresso 30a è negativo. Il coefficiente Ki viene diminuito di un termine di correzione DELTA-K02 la cui ampiezza è proporzionale all'ampiezza del segnale K02 all'istante in cui il segnale ad onda quadra SI alimentato all'ingresso 30a cambia stato diventando negativo.
In questo modo, viene diminuita la pendenza delle rampe positive rispetto alla pendenza che introdurrebbe il circuito 30 senza la correzione effettuata dal segnale K02 sul coefficiente Ki.
Al termine della rampa positiva viene modificato il termine proporzionale Kp del circuito 30; in particolare il coefficiente Kp viene diminuito di un termine proporzionale a DELTA-K02.
Il blocco 120 modifica inoltre il coefficiente di integrazione Ki del circuito 30 aumentando tale coefficiente di integrazione Ki durante i periodi in cui il segnale ad onda quadra SI alimentato all'ingresso 30a è positivo.
Il coefficiente Ki viene aumentato di un termine DELTA-K02 la cui ampiezza è proporzionale all'ampiezza del segnale K02 all'istante in cui il segnale ad onda quadra cambia stato diventando positivo.
Al termine della rampa negativa viene modificato il termine proporzionale Kp che viene aumentato di un termine proporzionale al DELTA-K02.
Il segnale generato all'uscita del circuito 30 mediante il blocco 120 realizza il segnale di modifica titolo Slambda corretto e comprende rampe positive con pendenza minore di quella delle rampe negative.
Da blocchi 110,120 si ritorna ciclicamente al blocco 100 finché il circuito 30 è attivo.
Il segnale di modifica titolo Slambda corretto viene quindi alimentato al blocco 32 dove questo viene utilizzato, in modo noto, per modificare il tempo di iniezione in anello aperto Tj calcolando il tempo di iniezione Tjcorr in anello chiuso.
Con particolare riferimento alle figure 2b, 2c sono descritte le operazioni di diagnosi svolte dal circuito dl diagnosi 50 della presente invenzione. Inizialmente si perviene ad un blocco 200 nel quale vengono acquisite una pluralità di variabili motoristiche misurate nel motore 7 e sul veicolo (non illustrato) su cui è installato il motore 7. In particolare, il blocco 200 acquisisce il numero di giri N del motore 7, la posizione Pfarf della valvola a farfalla (non illustrata), la temperatura TH20 dell'acqua di raffreddamento del motore 7, la velocità V del veicolo (non rappresentato) su cui il motore 7 è installato, la portata d'aria nel collettore di aspirazione Qa.
Il blocco 200 acquisisce una prima variabile binaria (FLAG CLOSED-LOOP) il cui stato (1 o 0) indica se il sistema 1 sta lavorando in anello chiuso o se l'anello è disattivato.
Il blocco 200 acquisisce una seconda variabile binaria (FLAG CUT-OFF) il cui stato (1 o 0) indica se il motore 7 sta lavorando normalmente o se al motore 7 è stata interrotta l'alimentazione carburante (CUT-OFF).
Il blocco 200 acquisisce inoltre una terza variabile binaria (FLAG MINIMO) il cui stato (1 o 0) indica se il motore 7 sta lavorando in un regime di minimo o in un regime di funzionamento normale.
Il blocco 200 è seguito da un blocco 210 nel quale le variabili motoristiche N,TH20,V,Pfarf,Qa misurate nel blocco 200 vengono confrontate con valori di soglia.
In particolare, il blocco 200 verifica se i valori delle variabili N,TH20,V,Pfarf,Qa cadono entro valori di soglia predefiniti secondo relazioni del tipo:
[1]
Il blocco 210 verifica inoltre se il sistema 1 sta lavorando in anello chiuso, se il motore 7 è alimentato e se non si trova in uno stato di minimo cioè:
[2]
Se le [1] e le [2] sono verificate contemporaneamente, dal blocco 210 si passa ad un blocco 230, altrimenti si ritorna al blocco 200.
Il blocco 230 inizializza una variabile binaria (MONITORING) il cui stato "1" (ON) indica che il sistema si trova in una condizione in cui è possibile effettuare con successo un ciclo di diagnosi. Il blocco 230 effettua pertanto l'operazione logica MONITORING= .
Il blocco 230 è seguito da un blocco 240 nel quale vengono acquisiti i segnali Slambdal e Slambda2 generati dalle sonde lambda 14 e 16.
Il blocco 240 è seguito da un blocco 250 nel quale vengono rilevate le frequenze di commutazione fl,f2 dei segnali Slambdal e Slambda2. Il blocco 250 provvede inoltre a misurare la massima variazione (DELTA) del segnale di modifica titolo Slambda-corretto generato dal circuito 30.
Il blocco 250 è seguito da un blocco 260 nel quale le variabili elaborate nel blocco 250 vengono confrontate con valori di soglia.
In particolare, il blocco 260 verifica se la frequenza di commutazione della sonda 14 e inferiore ad un valore di soglia e se il rapporto tra la frequenza di commutazione della sonda 14 e della sonda 16 è inferiore ad un valore di soglia cioè:
[3]
con S0GLIA2 prossima all'unità o a due.
Il blocco 260 verifica inoltre se la variazione (DELTA) del segnale di modifica titolo Slambda-corretto calcolata nel blocco 250 è inferiore ad un valore di soglia cioè:
[4].
Se le relazioni [3] e [4] Bono verificate contemporaneamente, dal blocco 260 si passa ad un blocco 280 (figura 2c), altrimenti se le relazioni [3] e [4] non sono verificate contemporaneamente si perviene ad un blocco 275.
Il blocco 275 produce un segnale di sonda lambda 14 guasta e disabilita la correzione del segnale della sonda lambda 16 sul segnale generato dalla sonda lambda 14.
Il blocco 280 si dispone in attesa del segnale di MQNITORING=l al rilevamento di tale segnale si passa ad un blocco 290.
Il blocco 290 effettua il calcolo dell'integrale del termine di correzione DELTA-K02, cioè:
[5a]
l'inizio (START) del calcolo dell'integrale è dato da un segnale di MONITORING ON e la fine di tale calcolo (STOP) avviene al raggiungimento di un numero prefissato di commutazioni della sonda lambda 14. Il passo di integrazione dt è dato dalla commutazione della sonda lambda 14.
Il calcolo di tale integrale I viene ripetuto ciclicamente e viene calcolato un valore medio Im, ad esempio mediante una espressione del tipo:
Dal blocco 290 si passa ad un blocco 300 al termine del calcolo del valore medio Im.
Il blocco 300 effettua il calcolo dell'integrale della variazione del termine di correzione DELTA-K02:
[5b]
L'inizio (START) del calcolo dell'integrale [5] è dato da un segnale di MONITORING ON e la fine di tale calcolo (STOP) avviene al raggiungimento di un numero prefissato di commutazioni della sonda lambda 14.
Il blocco 300 è seguito da un blocco 310 in cui il contenuto di un contatore binario K viene aumentato di una unità secondo l'operazione logica K=K+1.
Il blocco 310 è seguito da un blocco 320 in cui il valore dell'integrale li calcolato nel blocco 300 viene confrontato con il valore medio Im calcolato nel blocco 290. In particolare, se l'integrale li si differenzia di poco dal valore medio Im, cioè |Im-Ii|<SOGLIA4, dal blocco 320 si passa ad un blocco 330, altrimenti si perviene ad un blocco 345.
Il blocco 330 memorizza temporaneamente il valore di integrale li calcolato dal blocco 300 e aggiorna il valore medio Im in uso (calcolato dal blocco 290) in base a tale valore li. Al termine del ricalcolo del valore medio Im si perviene ad un blocco 340.
Il blocco 340 verifica se il valore dell'integrale li calcolato nel blocco 300 è compreso tra due valori di soglia cioè:
[6 ]
La S0GLIA4 è una funzione non lineare d6 li e di S0GLIA5, S0GLIA6.
Nel caso che la [6] sia verificata dal blocco 340 si ritorna al blocco 300 in cui viene effettuato un nuovo calcolo dell'integrale li, altrimenti (valore anomalo di integrale li rilevato) si perviene ad un blocco 350.
Il blocco 350 emette un segnale che indica una anomalia di funzionamento della sonda lambda 14; dal blocco 350 si esce dal programma.
Il blocco 345 memorizza il valore di integrale li calcolato in una memoria di transito (buffer). Tale blocco 345 è seguito da un blocco 355 in cui il contenuto di un contatore binario G viene aumentato di una unità, secondo l'operazione logica G=G+1.
Il blocco 355 è seguito da un blocco 356 in cui il valore di K in uso viene confrontato con un valore di soglia Ks; nel caso che tale valore K sia inferiore alla soglia Ks si ritorna al blocco 300, altrimenti dal blocco 356 si passa ad un blocco 360.
Nel blocco 360 il rapporto tra i contenuti dei contatori G e K viene confortato con un valore di soglia cioè:
[7 ] ·
Nel caso che la condizione [7] non sia verificata (G/K < S0GLIA7), dal blocco 360 si ritorna al blocco 300, altrimenti (G/K=SOGLIA) dal blocco 360 si passa ad un blocco 370.
Il blocco 370 provvede all'azzeramento dei contatori G e K (G=0; K=0) ed effettua l'azzeramento del valore medio dell'integrale Im calcolato dal blocco 290.
Il blocco 370 è quindi seguito dal blocco 290 che esegue il ricalcolo del valore medio Im.
In uso, il sistema di diagnosi entra in funzione quando le variabili rilevate dal blocco 200 ricadono entro le "finestre" stabilite nel blocco 210.
Il sistema di diagnosi 1 effettua quindi una prima diagnosi (detta anche pre-diagnosi) mediante il blocco 260 al fine di verificare una anomalia di funzionamento della sonda lambda 1. Tale anomalia di funzionamento viene principalmente rilevata quando le frequenze delle sonde lambda 14,16 si avvicinano in modo sostanziale tra di loro (fl/f2=S0GLIA2 con SOGLIA2 prossimo all'unità) con fi minore ad una soglia e quando il segnale di modifica titolo presenta escursioni elevate.
Il sistema di diagnosi entra quindi in una fase di inizializzazione effettuando il calcolo del valore medio Im dell'integrale del termine di correzione DELTA-K02 (blocco 290), ed al termine di tale fase confronta ciclicamente i valori di integrale li calcolati dal blocco 300 con il valore medio Im. Viene quindi calcolata la percentuale G/K (blocco 360) espressa come numero (G) di integrali li calcolati che si discostano sensibilmente dal valore medio rispetto al numero totale (K) di calcoli di integrale.
Se tale percentuale supera la soglia (blocco 360) e se sono stati effettuati un numero sufficienti di calcoli (blocco ,356) viene svolta una nuova fase di calcolo del valore medio dell'integrale Im (blocco 290).
Il valore calcolato li di integrale viene inoltre confrontato con le soglie definite dal blocco 340 al fine di rilevare un integrale li avente valore anomalo segnalando una disfunzione dalla sonda lambda 1 (blocco 350).
Da guanto sopra detto risultano chiari i vantaggi della presente invenzione dal momento che il segnale generato dalla sonda lambda 16 viene utilizzato in modo attivo per modificare e correggere il segnale generato dalla sonda lambda 14. Tale sistema permette di calcolare con estrema precisione il tempo di iniezione.
Il circuito di diagnosi 50, inoltre, permette di tenere costantemente sotto controllo tutto il sistema 1 rilevando immediatamente eventuali guasti (blocchi 275,350 ) del sistema stesso
Risulta infine chiaro che modifiche e varianti possono essere apportate al sistema descritto senza peraltro uscire dall'ambito protettivo della presente invenzione.

Claims (1)

  1. R I V E N D I C A Z I O N I 1.- Sistema elettronico di controllo titolo atto ad essere applicato ad un motore a combustione interna (7) presentante un collettore di uscita (9) alimentante gas di scarico ad un convertitore catalitico (11); il detto sistema comprendendo: primi mezzi sensori di composizione gas di scarico (16) disposti sul detto collettore (9) a valle del detto convertitore catalitico (11); - primi mezzi di calcolo (28) riceventi in ingresso almeno un primo segnale correlato al segnale (Slambda2) generato da detti primi mezzi sensori (16) e generanti in uscita un segnale di controllo (K02); - secondi mezzi sensori di composizione gas di scarico (14) disposti sul detto collettore (9) a monte del detto convertitore catalitico (11), caratterizzato dal fatto di comprendere secondi mezzi di calcolo (30) riceventi in ingresso almeno un secondo segnale (SI) alternato bistabile correlato al segnale (Slambdal) generato da detti secondi mezzi sensori (14); detti secondi mezzi di calcolo (30) generando in uscita un segnale di modifica titolo (Slambda-corretto) in funzione di detto segnale di controllo (K02) e del detto secondo segnale (SI). 2.- Sistema secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che 1 detti secondi mezzi di calcolo (30) comprendono: primi mezzi elettronici (100) atti a rilevare la polarità del detto segnale di controllo (K02); detti primi mezzi elettronici (100) essendo atti selezionare alternativamente secondi e terzi mezzi elettronici (110,120) in base alla polarità rilevata di detto segnale di controllo (K02); detti secondi e terzi mezzi elettronici (110,120) elaborando il detto secondo segnale e generando in uscita detto segnale di modifica titolo (Slambda corretto) . 3.- Sistema secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che i detti primi mezzi di calcolo (28) comprendono almeno un circuito proporzionale integrale P.I. generante in uscita il detto segnale di controllo (K02) formato da una successione di rampe triangolari positive (RI) alternate con rampe triangolari negative (R2); detti primi mezzi elettronici (100) essendo atti a rilevare la polarità delle dette rampe (Rl,R2). 4.- Sistema secondo la rivendicazione 2 o 3, caratterizzato dal fatto che i detti secondi mezzi di calcolo (30) comprendono un circuito proporzionale integrale P.I. presentante un coefficiente di integrazione Ki ed un coefficiente proporzionale Kp; i detti secondi e terzi mezzi elettronici (110,120) essendo atti a modificare almeno il detto coefficiente di integrazione Ri in base a valori misurati (DELTA-K02) del detto segnale di controllo (K02). 5.- Sistema secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che i detti secondi mezzi elettronici (HO) aumentano detto coefficiente di integrazione Ki durante un primo stato del detto secondo segnale e diminuiscono detto coefficiente di integrazione Ki durante un secondo stato del detto secondo segale; i detti terzi mezzi elettronici (120) diminuendo detto coefficiente di integrazione Ki durante il primo stato del detto secondo segnale ed aumentando detto coefficiente di integrazione Ki durante il secondo stato del detto secondo segnale. 6.- Sistema secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che i detti secondi mezzi elettronici (HO) aumentano detto coefficiente proporzionale Kp durante un primo stato del detto secondo segnale e diminuiscono detto coefficiente proporzionale Kp durante un secondo stato del detto secondo segale; i detti terzi mezzi elettronici (120) diminuendo detto coefficiente proporzionale Kp durante il primo stato del detto secondo segnale ed aumentando detto coefficiente proporzionale Kp durante il secondo stato del detto secondo segnale. 7.- Sistema secondo la rivendicazione 5 o 6, caratterizzato dal fatto che i detti secondi e terzi mezzi elettronici (110) alimentano il detto coefficiente di integrazione Ki secondo un termine di correzione (DELTA-K02) proporzionale al valore assunto dal detto segnale di controllo (K02) al cambiamento di stato di detto secondo segnale; detti secondi e terzi mezzi elettronici (110,120) diminuendo il detto coefficiente di integrazione Ki secondo un termine di correzione (DELTA-K02) proporzionale al valore assunto dal detto segnale di controllo al cambiamento di stato di detto secondo segnale . 8.- Sistema secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi di diagnosi (50) atti a rilevare condizioni di malfunzionamento di detti secondi mezzi sensori (14). 9.- Sistema secondo la rivendicazione 8, caratterizzato dal fatto che i detti mezzi di diagnosi (50) comprendono mezzi di monitoraggio (200,210) atti a rilevare segnali di informazione misurati nel detto motore; detti mezzi di monitoraggio (200,210) essendo atti a confrontare detti segnali di informazione con valori di soglia per dare inizio (230) ad un ciclo di diagnosi . 10.- Sistema secondo la rivendicazione 8 o 9, caratterizzato dal fatto che i detti mezzi di diagnosi comprendono : - primi mezzi rilevatori (240;250) atti a rilevare prime e seconde frequenze di commutazione (fl,f2) dei segnali rispettivamente generati dai detti secondi e primi mezzi sensori (14;16); - primi mezzi di confronto (260) atti a confrontare grandezze (fl;fl/f2) correlate alle dette prime e seconde frequenze di commutazione (fl,f2) con valori di soglia (SOGLIA1;SOGLIA2) per emettere un segnale di malfunzionamento (275) di detti secondi mezzi sensori (14) quando dette grandezze (fl;fl/f2) fuoriescono da intervalli di confronto predefiniti. 11.- Sistema secondo la rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto che i detti primi mezzi di confronto (260) sono atti a confrontare la detta prima frequenza di commutazione (fi) con un primo valore di soglia (S0GLIA1); detti primi mezzi di confronto (260) essendo atti a confrontare il rapporto (f1/f2) tra detta prima frequenza (fi) e detta seconda frequenza (f2) con un secondo valore di soglia (S0GLIA2), in particolare un valore di soglia prossimo all'unità. 12.- Sistema secondo la rivendicazione 10 o 11, caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi di calcolo di una massima variazione (DELTA) del segnale di modifica titolo (Slambda corretto); detti primi mezzi di confronto (260) essendo inoltre atti a confrontare la detta massima variazione (DELTA) con un terzo valore di soglia (S0GLIA3). 13.- Sistema secondo le rivendicazioni 7 e 8, caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi di integrazione (300) atti ad integrare una pluralità di valori di detto termine di correzione (DELTA-K02) generando in uscita almeno un valore di integrale (li); detti mezzi di diagnosi (50) comprendendo secondi mezzi di confronto (340) atti a confrontare un detto valore di detto integrale (li) con quarti valori di soglia (SOGL1A5;SOGLIA6) per emettere un secondo segnale di malfunzionamento (350) di detti secondi mezzi sensori (14) quando detto valore del detto integrale (li) fuoriesce un intervallo di confronto definito da detti quarti valori di soglia {S0GLIA5;S0GLIA6). 14.- Sistema secondo la rivendicazione 13, caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi di calcolo (290) del valore medio (Im) dei valori del detto integrale di detto termine di correzione (DELTAK02); detti mezzi di diagnosi (50) comprendendo terzi mezzi di confronto (320) atti a confrontare il valore dell'integrale calcolato dai detti mezzi di integrazione (300) col detto valore medio (Im). 15.- Sistema secondo la rivendicazione 14, caratterizzato dal fatto che i detti terzi mezzi di confronto (320) selezionano i detti secondi mezzi di confronto (340) quando l'integrale (li) calcolato da detti mezzi di integrazione (300) è sensibilmente eguale al detto valore medio (Im). 16.- Sistema secondo la rivendicazione 15, caratterizzato dal fatto che i detti terzi mezzi di confronto (320) selezionano mezzi di ricalcolo (330) del valore medio atti ad aggiornare il valore medio in uso mediante l'integrale calcolato da detti mezzi di integrazione (300); detti secondi mezzi di confronto (320) selezionando detti mezzi di ricalcolo (330) quando l'integrale calcolato da detti mezzi di integrazione (300) è sensibilmente eguale a detto valore medio (Im). 17.- Sistema secondo una delle rivendicazioni da 14 a 16, caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi di calcolo (360) del rapporto percentuale (G/K) tra il numero (G) di integrali calcolati da detti mezzi di integrazione (300) e diversi in modo sostanziale dal detto valore medio (Im) ed il numero totale (K) di integrali calcolati da detti mezzi di integrazione (300); detti mezzi di diagnosi (50) comprendendo inoltre quarti mezzi di confronto (360) atti a confrontare il detto rapporto percentuale (G/K) con quinto un valore di soglia (SOGLIA7); detti quarti mezzi di confronto (360) essendo atti a selezionare mezzi di azzeramento (360) quando il detto rapporto percentuale (G/K) è prossimo al detto quinto valore di soglia (SOGLIA7); i detti mezzi di azzeramento (360) essendo atti ad azzerare il valore medio attualmente in uso (Im) ed essendo seguiti da detti mezzi di calcolo del valore medio (290). 18.- Sistema elettronico di controllo titolo, sostanzialmente come descritto ed illustrato con riferimento ai disegni allegati.
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