ITTO20140111U1 - Sottopiede rigido per calzature e calzatura provvista di tale sottopiede - Google Patents

Sottopiede rigido per calzature e calzatura provvista di tale sottopiede

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ITTO20140111U1
ITTO20140111U1 ITTO2014U000111U ITTO20140111U ITTO20140111U1 IT TO20140111 U1 ITTO20140111 U1 IT TO20140111U1 IT TO2014U000111 U ITTO2014U000111 U IT TO2014U000111U IT TO20140111 U ITTO20140111 U IT TO20140111U IT TO20140111 U1 ITTO20140111 U1 IT TO20140111U1
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IT
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layer
insole
foam
rigid
polymeric material
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ITTO2014U000111U
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English (en)
Inventor
Davide Parisotto
Original Assignee
Scarpa Calzaturificio Spa
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Description

DESCRIZIONE
del modello di utilità dal titolo: “SOTTOPIEDE RIGIDO PER CALZATURE E CALZATURA PROVVISTA DI TALE SOTTOPIEDE”
La presente innovazione è relativa ad un sottopiede rigido per calzature e ad una calzatura provvista di tale sottopiede.
Più in dettaglio, la presente innovazione è relativa ad un sottopiede rigido per scarponi da alpinismo, a cui la trattazione che segue farà esplicito riferimento senza per questo perdere in generalità.
Come è noto, gli scarponi da alpinismo sono formati essenzialmente da una tomaia in pelle e/o tessuto sintetico impermeabile, che è sagomata in modo tale da coprire il piede e la caviglia dell’utilizzatore fino all’altezza del polpaccio, ed è solitamente rivestita internamente da una fodera in materiale termoisolante; e da una suola in gomma o altro materiale elastomerico con profilo tassellato, che è fissata in modo inamovibile sulla parte inferiore della tomaia tramite cucitura e/o incollaggio, a completa copertura della pianta del piede dell’utilizzatore.
Alcuni modelli di scarponi da alpinismo sono inoltre dotati di un corpo piastriforme in materiale plastico rigido, tradizionalmente chiamato sottopiede, che ricalca sostanzialmente la forma della pianta del piede, ed è annegato all’interno della suola, oppure è fissato in modo inamovibile sulla faccia interna della suola in modo tale da impedire, o comunque minimizzare, la torsione e/o la flessione del piede dell’utilizzatore all’interno della calzatura.
Negli scarponi da alpinismo più prestazionali, anziché essere realizzato in materiale plastico, il sottopiede è costituito da una serie di strati sovrapposti di fibre di Carbonio opportunamente intrecciate tra loro ed annegate in una matrice di resina epossidica.
Purtroppo, benché consenta un sensibile risparmio di peso rispetto ad un sottopiede in materiale plastico, il sottopiede in materiale composito ha dei costi di produzione particolarmente elevati, che incidono in modo significativo sui costo complessivi di produzione dello scarpone da alpinismo.
Inoltre, il sottopiede in materiale composito sopra descritto ha una conducibilità termica particolarmente elevata, con tutti i problemi di isolamento termico che questo comporta.
Scopo della presente innovazione è quello di realizzare un sottopiede rigido per scarponi da alpinismo e calzature similari che sia più economico da produrre, e che possa ovviare agli inconvenienti sopra elencati.
In accordo con questi obiettivi, secondo la presente innovazione viene realizzato un sottopiede per calzature come esplicitato nella rivendicazione 1 e preferibilmente, ma non necessariamente, in una qualsiasi delle rivendicazioni da essa dipendenti.
La presente innovazione è inoltre relativa ad una calzatura come esplicitata nella rivendicazione 13 e preferibilmente, ma non necessariamente, in una qualsiasi delle rivendicazioni da essa dipendenti.
La presente innovazione verrà ora descritta con riferimento ai disegni annessi, che ne illustrano un esempio di attuazione non limitativo, in cui:
- la figura 1 è una vista prospettica, con parti in sezione e parti asportate per chiarezza, di un sottopiede realizzato secondo i dettami della presente innovazione;
- la figura 2 è una vista esplosa del sottopiede di figura 1; mentre
- la figura 3 è una vista prospettica di uno scarpone da alpinismo dotato di un sottopiede realizzato secondo i dettami della presente innovazione.
Con riferimento alle figure 1, 2 e 3, con il numero 1 è indicato nel suo complesso un sottopiede rigido per calzature che può essere vantaggiosamente utilizzato nella realizzazione di uno scarpone 10 da alpinismo o altra calzatura similare.
Più in dettaglio, il sottopiede 1 è un corpo rigido piastriforme che ricalca sostanzialmente la forma della pianta del piede, ed è atto ad essere fissato e/o annegato sulla faccia interna della suola, in modo tale da impedire o comunque minimizzare la torsione e/o la flessione del piede dell’utilizzatore.
Con riferimento alla figura 3, nell’esempio illustrato, in particolare, lo scarpone 10 preferibilmente comprende:
― una tomaia 11 preferibilmente realizzata in pelle e/o tessuto impermeabile, che è sagomata in modo tale da ricoprire il piede e preferibilmente anche la caviglia dell’utilizzatore grosso modo fino all’altezza del polpaccio, ed è preferibilmente anche rivestita internamente da una fodera (non illustrata) di materiale soffice e/o termoisolante;
― una suola 12 preferibilmente realizzata in gomma o altro materiale elastomerico antisdrucciolo e preferibilmente anche dotata di profilo tassellato, che è fissata in modo inamovibile sulla parte inferiore della tomaia 11 preferibilmente tramite cucitura e/o incollaggio, a completa copertura della pianta del piede dell’utilizzatore; ed appunto
― un sottopiede rigido 1 che ricalca sostanzialmente la forma della pianta del piede, ed è atto fissato in modo inamovibile sulla o nella suola 12.
Preferibilmente, la tomaia 11 è inoltre dotata di una fenditura anteriore 13 che si estende lungo la tomaia 11, dalla zona che sovrasta il collo del piede fino all’imboccatura superiore 14 della tomaia 11, preferibilmente rimanendo sostanzialmente complanare al piano verticale di mezzeria dello scarpone (non illustrato), ed è strutturata in modo tale da consentire l’apertura della tomaia 11 così da agevolare l’inserimento del piede dell’utilizzatore all’ interno dello scarpone 1; e preferibilmente anche di una linguetta anteriore 15 che è preferibilmente realizzata in pelle e/o tessuto impermeabile preferibilmente similare a quello della tomaia 12, ed è fissata in modo flottante all’interno della tomaia 12, a completa copertura della fenditura 13 della tomaia medesima.
Con riferimento alla figura 3, lo scarpone 1 è inoltre preferibilmente dotato anche di un laccio 16, che impegna in modo passante ed in successione una serie di occhielli e/o altri organi passa-laccio opportunamente distribuiti sulla tomaia 11, da ambo i lati della fenditura 13.
Preferibilmente, ma non necessariamente, lo scarpone 10 è infine provvisto anche di una fascia protettiva perimetrale esterna 17 in gomma vulcanizzata od altro materiale ad elevata elasticità, che ricopre completamente la zona della tomaia 11 immediatamente sovrastante la suola 12, ed ha la funzione di proteggere il perimetro del piede dell’utilizzatore dagli urti, impedendo contestual-mente l’eventuale infiltrazione di acqua dai punti di giunzione tra la tomaia 11 e la suola 12.
Con riferimento alle figure 1, 2 e 3, il sottopiede 1 è invece un corpo rigido piastriforme 1 con struttura multistrato, che ricalca sostanzialmente la forma della pianta del piede, ed è atto ad essere fissato in modo inamovibile sulla faccia interna della suola 12 (ovvero sulla faccia della suola 12 rivolata verso l’interno della tomaia 11), oppure ad essere almeno parzialmente annegato nella suola 12.
Più in dettaglio, il corpo rigido piastriforme 1 con struttura multistrato comprende essenzialmente:
― una falda piana di schiuma di materiale polimerico 2, che ha preferibilmente uno spessore superiore al 50% dello spessore nominale del corpo rigido piastriforme 1, ed è sagomata in modo tale da approssimare per difetto la forma del corpo rigido piastriforme 1, ossia la forma della pianta del piede;
― un strato rigido superiore 3 che è composto da fibre sintetiche opportunamente intrecciate tra loro ed annegate in una matrice resinosa, e che ricopre sostanzialmente completamente la faccia superiore della falda di schiuma di materiale polimerico 2, aderendo stabilmente alla superficie della falda di schiuma di materiale polimerico 2; ed
― un strato rigido inferiore 4 che è composto da fibre sintetiche opportunamente intrecciate tra loro ed annegate in una matrice resinosa, e che ricopre sostanzialmente completamente la faccia inferiore della falda di schiuma di materiale polimerico 2, aderendo stabilmente alla superficie della falda di schiuma di materiale polimerico 2.
In altre parole, la falda di schiuma di materiale polimerico 2 è interposta tra lo strato rigido superiore 3 e lo strato rigido inferiore 4.
Preferibilmente, ma non necessariamente, il bordo perimetrale dello strato rigido inferiore 4 è anche preferibilmente sagomato/strutturato in modo tale da raccordarsi /unirsi stabilmente e direttamente al bordo perimetrale dello strato rigido superiore 3 preferibilmente senza soluzione di continuità, in modo tale da formare un guscio rigido che racchiude completamente la falda di schiuma di materiale polimerico 2.
In aggiunta a quanto sopra scritto, con riferimento alle figure 1 e 2, la falda di schiuma di materiale polimerico 2 è preferibilmente composta da una pluralità di cuscinetti 2a di forma sostanzialmente esagonale che sono realizzati in schiuma di materiale polimerico, e sono strettamente accostati tra loro secondo una distribuzione a nido d’ape, in modo tale da formare un materassino che ricalca sostanzialmente la forma della pianta del piede.
In altre parole, la falda di schiuma di materiale polimerico 2 ha una struttura a nido d’ape.
Preferibilmente la falda di schiuma di materiale polimerico 2 è inoltre realizzata in materiale termoisolante, come ad esempio il Polietilene tereftalato (tradizionalmente indicato con la sigla PET), il Polistirene estruso (tradizionalmente indicato con la sigla XPS), il Poliuretanto (tradizionalmente indicato con la sigla PUR), il Poliisocianurato (tradizionalmente indicato con la sigla PIR), e similari.
Più in dettaglio, la falda di schiuma di materiale polimerico 2 è preferibilmente costituita da un lembo di 3D/CORE prodotto dalla società tedesca Extended Structured Composites GmbH & Co KG.
Con riferimento alle figure 1 e 2, lo strato rigido superiore 3 è invece preferibilmente composto da fibre di Carbonio e/o fibre di Nylon e/o fibre aramidiche (tradizionalmente chiamato Kevlar) e/o fibre di vetro opportunamente intrecciate tra loro ed annegate in una matrice di resina epossidica.
In alternativa alla resina epossidica è anche possibile utilizzare, ad esempio, una resina acrilica, fenolica o poliuretanica.
Preferibilmente, lo strato rigido superiore 3 inoltre ricopre completamente la faccia della falda di schiuma di materiale polimerico 2 che concorre a formare la faccia superiore 1a del sottopiede 1, ossia la faccia del sottopiede 1 rivolta verso l’interno della tomaia 11, aderendo stabilmente alla superficie della falda di schiuma di materiale polimerico 2 in modo tale da formare un corpo unico con la falda di schiuma di materiale polimerico 2.
Similmente allo strato rigido superiore 3, anche lo strato rigido inferiore 4 è preferibilmente composto da fibre di Carbonio e/o fibre di Nylon e/o fibre aramidiche (tradizionalmente chiamato Kevlar) e/o fibre di vetro opportunamente intrecciate tra loro ed annegate in una matrice di resina epossidica. In alternativa alla resina epossidica è anche possibile utilizzare, ad esempio, una resina acrilica, fenolica o poliuretanica.
Preferibilmente, lo strato rigido inferiore 4 infine ricopre completamente la faccia della falda di schiuma di materiale polimerico 2 che concorre a formare la faccia inferiore 1b del sottopiede 1, ossia la faccia del sottopiede 1 rivolta verso il battistrada della suola 12, aderendo stabilmente alla superficie della falda di schiuma di materiale polimerico 2 in modo tale da formare un corpo unico con la falda di schiuma di materiale polimerico 2.
Nell’esempio illustrato, infine, la falda di schiuma di materiale polimerico 2 con struttura a nido d’ape ha uno spessore preferibilmente, ma non necessariamente, compreso tra 1 e 5 mm (millimetri). Lo strato rigido superiore 3 ha invece uno spessore preferibilmente, ma non necessariamente, compreso tra 1 e 3 mm (millimetri) se realizzato in fibra di Carbonio, ed uno spessore preferibilmente, ma non necessariamente, compreso tra 1 e 5 mm (millimetri) se realizzato in fibra di Nylon. Similmente lo strato rigido superiore 3 ha uno spessore preferibilmente, ma non necessariamente, compreso tra 1 e 3 mm (millimetri) se realizzato in fibra di Carbonio, ed uno spessore preferibilmente, ma non necessariamente, compreso tra 1 e 5 mm (millimetri) se realizzato in fibra di Nylon.
Il funzionamento del sottopiede 1 e dello scarpone da alpinismo 10 sono facilmente desumibile da quanto sopra descritto, e non necessita quindi di ulteriori spiegazioni.
I vantaggi derivanti dalla particolare struttura del sottopiede 1 sono numerosi. In primo luogo, il sottopiede 1 così realizzato ha una rigidità torsionale e flessionale superiore a quella di un tradizionale sottopiede realizzato interamente in fibra di carbonio.
A parità di dimensioni, il peso del sottopiede 1 è inoltre leggermente inferiore a quello di un sottopiede realizzato interamente in fibra di carbonio.
Ultimo, ma non meno importante, il sottopiede 1 ha una conducibilità termica notevolmente inferiore a quella di un sottopiede realizzato interamente in fibra di carbonio, consentendo di incrementare in modo significativo la capacità termoisolante della calzatura in cui il sottopiede 1 è inserito.
Risulta infine chiaro che al sottopiede 1 ed allo scarpone da alpinismo 10 sopra descritti possono essere apportate modifiche e varianti senza per questo uscire dall’ambito della presente innovazione.
Per esempio, il sottopiede 1 può consistere in un corpo rigido piastriforme con struttura multistrato che comprende una pluralità di falde piane di schiuma di materiale polimerico 2 preferibilmente con struttura a nido d’ape, intervallate con una serie di strati rigidi ciascuno dei quali è composto da fibre sintetiche opportunamente intrecciate tra loro ed annegate in una matrice resinosa, ed è atto a formare un corpo unico con la o le falde di schiuma di materiale polimerico 2 immediatamente adiacenti.
Inoltre, la suola 12 dello scarpone da alpinismo 10 può essere provvista di ramponi da ghiaccio preferibilmente, ma non necessariamente, fissati direttamente al sottopiede 1.

Claims (13)

  1. R I V E N D I C A Z I O N I 1. Sottopiede (1) per calzature costituito da un corpo rigido piastriforme (1) con struttura multistrato, che ricalca sostanzialmente la forma della pianta del piede, e che comprende: ― una falda di schiuma di materiale polimerico (2) che è sagomata in modo tale da approssimare per difetto la forma del corpo rigido piastriforme (1); ― un strato rigido superiore (3) composto da fibre intrecciate tra loro ed annegate in una matrice resinosa, e che ricopre sostanzialmente completamente la faccia superiore della falda di schiuma di materiale polimerico (2) aderendo stabilmente alla superficie della medesima falda di schiuma di materiale polimerico (2); ed ― un strato rigido inferiore (4) composto da fibre intrecciate tra loro ed annegate in una matrice resinosa, che ricopre sostanzialmente completamente la faccia inferiore della falda di schiuma di materiale polimerico (2), aderendo stabilmente alla superficie della medesima falda di schiuma di materiale polimerico (2); il sottopiede (1) essendo caratterizzato dal fatto che la falda di schiuma di materiale polimerico (2) comprende una pluralità di cuscinetti (2a) di forma sostanzialmente esagonale che sono realizzati in schiuma di materiale polimerico, e sono strettamente accostati tra loro secondo una distribuzione a nido d’ape.
  2. 2. Sottopiede secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che la falda di schiuma di materiale polimerico (2) è realizzata in materiale termoisolante.
  3. 3. Sottopiede secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che la falda di schiuma di materiale polimerico (2) è realizzata in Polietilene tereftalato, oppure in Polistirene estruso, oppure in Poliuretanto, oppure in Poliisocianurato.
  4. 4. Sottopiede secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che la falda di schiuma di materiale polimerico (2) ha uno spessore superiore al 50% dello spessore nominale del corpo rigido piastriforme (1).
  5. 5. Sottopiede secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il bordo perimetrale dello strato rigido inferiore (4) è sagomato/ strutturato in modo tale da raccordarsi/unirsi stabilmente e direttamente al bordo perimetrale dello strato rigido superiore (3) in modo tale da formare un guscio rigido che racchiude completamente la falda di schiuma di materiale polimerico (2).
  6. 6. Sottopiede secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che lo strato rigido superiore (3) è composto da fibre sintetiche opportunamente intrecciate tra loro ed annegate in una matrice di resina epossidica o acrilica o fenolica o poliuretanica.
  7. 7. Sottopiede secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che lo strato rigido inferiore (4) è composto da fibre sintetiche opportunamente intrecciate tra loro ed annegate in una matrice di resina epossidica o acrilica o fenolica o poliuretanica.
  8. 8. Sottopiede secondo la rivendicazione 6 o 7, caratterizzato dal fatto che le fibre sintetiche comprendono fibre di Carbonio e/o fibre di Nylon e/o fibre aramidiche e/o fibre di vetro.
  9. 9. Sottopiede secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che lo strato rigido superiore (3) ricopre completamente la faccia della falda di schiuma di materiale polimerico (2) che concorre a formare la faccia superiore (1a) del sottopiede (1).
  10. 10. Sottopiede secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che lo strato rigido inferiore (4) ricopre completamente la faccia della falda di schiuma di materiale polimerico (2) che concorre a formare la faccia inferiore (1b) del sottopiede (1).
  11. 11. Calzatura (10) del tipo comprendete una tomaia (11) che è sagomata in modo tale da accogliere il piede dell’ utilizzatore, una suola (12) che è fissata in modo inamovibile sulla parte inferiore della tomaia (2) a copertura della pianta del piede dell’utilizzatore, ed un sottopiede rigido (1) che ricalca sostanzialmente la forma della pianta del piede, ed è fissato in modo inamovibile alla suola (12); la calzatura (10) essendo caratterizzata dal fatto che il sottopiede rigido (1) è realizzato secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 10.
  12. 12. Calzatura secondo la rivendicazione 11, caratterizzata dal fatto che la suola (12) è realizzata in gomma o altro materiale elastomerico antisdrucciolo.
  13. 13. Calzatura secondo la rivendicazione 11 o 12, caratterizzata dal fatto che la tomaia (11) è realizzata in pelle e/o tessuto impermeabile
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