ITTO20140054U1 - Apparecchio di cottura, in particolare di uso domestico - Google Patents

Apparecchio di cottura, in particolare di uso domestico

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ITTO20140054U1
ITTO20140054U1 ITTO2014U000054U ITTO20140054U ITTO20140054U1 IT TO20140054 U1 ITTO20140054 U1 IT TO20140054U1 IT TO2014U000054 U ITTO2014U000054 U IT TO2014U000054U IT TO20140054 U ITTO20140054 U IT TO20140054U IT TO20140054 U1 ITTO20140054 U1 IT TO20140054U1
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IT
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cooking
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    • FMECHANICAL ENGINEERING; LIGHTING; HEATING; WEAPONS; BLASTING
    • F24HEATING; RANGES; VENTILATING
    • F24CDOMESTIC STOVES OR RANGES ; DETAILS OF DOMESTIC STOVES OR RANGES, OF GENERAL APPLICATION
    • F24C15/00Details
    • F24C15/008Illumination for oven cavities
    • FMECHANICAL ENGINEERING; LIGHTING; HEATING; WEAPONS; BLASTING
    • F24HEATING; RANGES; VENTILATING
    • F24CDOMESTIC STOVES OR RANGES ; DETAILS OF DOMESTIC STOVES OR RANGES, OF GENERAL APPLICATION
    • F24C15/00Details
    • F24C15/16Shelves, racks or trays inside ovens; Supports therefor

Description

Descrizione del brevetto per modello di utilità dal titolo:
“APPARECCHIO DI COTTURA, IN PARTICOLARE DI USO DOMESTICO”
DESCRIZIONE
Il presente trovato ha per oggetto un apparecchio di cottura, in particolare di uso domestico, secondo il preambolo della rivendicazione 1.
Gli apparecchi di cottura, in particolare di uso domestico (come ad esempio un forno o una cucina, intendendo per “cucina” un apparecchio di cottura di uso domestico comprendente almeno un forno e almeno un piano di cottura), sono usualmente provvisti di un vano di cottura per la preparazione degli alimenti, detto vano di cottura essendo ricavato in una muffola dell’apparecchio di cottura ed essendo delimitato da una parete inferiore, da una parete di fondo, da una parete superiore e da pareti laterali di detta muffola.
Inoltre, le muffole di tipo noto comprendono un’apertura che permette al vano di cottura di comunicare verso l’esterno al fine di permettere ad un utente il posizionamento degli alimenti all’interno del vano di cottura.
Detta apertura è richiudibile con uno sportello che solitamente comprende un telaio perimetrale a cornice e che supporta almeno un vetro termico adatto a permettere all’utente di osservare il vano di cottura e gli alimenti da cuocere eventualmente in esso presenti; inoltre, lo sportello è ribaltabile rispetto alla muffola del forno mediante cerniere, che lo sostengono e lo guidano nel movimento di apertura e di chiusura del vano di cottura.
Gli apparecchi di cottura noti allo stato dell’arte sono dotati di un dispositivo di illuminazione che permette di illuminare il vano di cottura e gli alimenti da cuocere eventualmente in esso presenti; solitamente, detto dispositivo di illuminazione è costituito da una lampada associata ad una delle pareti della muffola, in particolare una parete posteriore di detta muffola.
Tuttavia, si è notato che tale soluzione non permette di ottenere una illuminazione omogenea e sufficiente dell’intero vano di cottura, in particolare quando all’interno della muffola sono presenti degli alimenti da cuocere. Infatti, in tali situazioni la presenza degli alimenti interferisce con il fascio luminoso del dispositivo di illuminazione e crea una zona d’ombra tra gli alimenti da cuocere e la porzione anteriore della muffola.
Di conseguenza, la soluzione precedentemente descritta non permette di illuminare in modo adeguato la porzione dell’alimento da cuocere rivolta verso lo sportello e verso l’utente.
Da notare che tale inconveniente è rilevante anche nel caso in cui il vano di cottura sia suddiviso in una pluralità di ripiani. Infatti, è noto allo stato dell’arte inserire all’interno della muffola almeno un elemento di sostegno (ad esempio una griglia, una teglia, una leccarda), le cui porzioni laterali vengono solitamente associate alle pareti laterali della muffola; detti elementi di sostegno possono essere posizionati a differenti altezze del vano di cottura, in modo tale da poter realizzare una cottura degli alimenti su più livelli. È chiaro che anche tali elementi di sostegno interferiscono con il fascio luminoso del dispositivo di illuminazione associato ad una parete posteriore di detta muffola e creano una zona d’ombra tra il loro corpo e la porzione anteriore della muffola, non permettendo dunque di illuminare in modo adeguato la porzione del vano di cottura rivolta verso lo sportello e verso l’utente.
Allo stato dell’arte è altresì noto un apparecchio di cottura (ad esempio, come quello mostrato nel documento No. US7,252,402) che comprende un sistema per l’illuminazione del vano di cottura associato ad uno sportello, detto sportello essendo ribaltabile rispetto ad una muffola per permettere all’utente l’accesso al vano di cottura.
Pur permettendo di illuminare la porzione dell’alimento da cuocere rivolta verso lo sportello e verso l’utente, si è notato che anche il sistema precedentemente descritto comporta alcuni inconvenienti, in quanto esso è in grado di garantire l’illuminazione del vano di cottura (e dell’eventuale elemento da cuocere in esso posizionato) solamente quando lo sportello ribaltabile si trova in una condizione di chiusura del vano di cottura.
In tale ambito, scopo principale del presente trovato è quello di superare gli inconvenienti sopra citati e di indicare un apparecchio di cottura, in particolare di uso domestico, comprendente un dispositivo di illuminazione che permetta di ottenere una illuminazione omogenea ed ottimale dell’intero vano di cottura di detto apparecchio di cottura, in particolare di uso domestico.
Principalmente, uno scopo del presente trovato è quello di realizzare un apparecchio di cottura, in particolare di uso domestico, comprendente un dispositivo di illuminazione che permetta di ottenere una illuminazione omogenea ed ottimale del vano di cottura, in modo particolare quando all’interno di detto vano di cottura sono presenti degli alimenti da cuocere e/o almeno un elemento di sostegno atto a realizzare una cottura di detti alimenti su più livelli.
Un altro scopo del presente trovato è quello di indicare un apparecchio di cottura, in particolare di uso domestico, comprendente un dispositivo di illuminazione che permetta di illuminare in modo adeguato la porzione rivolta verso l’utente dell’alimento da cuocere.
Un ulteriore scopo del presente trovato è quello di realizzare un apparecchio di cottura, in particolare di uso domestico, comprendente un dispositivo di illuminazione che permetta di illuminare adeguatamente il vano di cottura dell’apparecchio di cottura, in particolare in modo indipendente dalla condizione di apertura o chiusura dello sportello ribaltabile rispetto ad una muffola di detto apparecchio di cottura.
Per raggiungere tali scopi, forma oggetto del presente trovato un apparecchio di cottura, in particolare di uso domestico, incorporante le caratteristiche delle rivendicazioni allegate, che formano parte integrante della presente descrizione.
Ulteriori scopi, caratteristiche e vantaggi del presente trovato risulteranno chiari dalla descrizione particolareggiata che segue e dai disegni annessi, forniti a puro titolo di esempio esplicativo e non limitativo, in cui:
- la Fig. 1 rappresenta una vista prospettica di un apparecchio di cottura, in particolare di uso domestico, secondo il presente trovato;
- la Fig. 2 rappresenta una vista prospettica di una muffola dell’apparecchio di cottura secondo il presente trovato;
- le Figure 3a e 3b rappresentano rispettivamente una vista frontale ed una vista in sezione laterale della muffola dell’apparecchio di cottura secondo il presente trovato;
- la Fig. 4 rappresenta una vista in sezione di una porzione della muffola dell’apparecchio di cottura secondo il presente trovato.
Passando alla descrizione della Fig. 1, con il numero di riferimento 1 è rappresentato schematicamente nel suo insieme un apparecchio di cottura, in particolare di uso domestico, secondo il presente trovato.
Detto apparecchio di cottura 1 comprende almeno un vano di cottura 2 per la preparazione degli alimenti, detto vano di cottura 2 essendo ricavato in una muffola 10 dell’apparecchio di cottura 1 ed essendo delimitato da una parete inferiore 11, da una parete di fondo 12, da una parete superiore 13, da una prima parete laterale 14 ed una seconda parete laterale 15 di detta muffola 10.
Da notare che la parete inferiore 11 e la parete superiore 13 sono tra di loro sostanzialmente contrapposte, così come la prima parete laterale 14 e la seconda parete laterale 15.
Al fine di avere una visione più chiara del vano di cottura 2, in Fig. 1 non è stato rappresentato uno sportello dell’apparecchio di cottura 1, il quale preferibilmente è ribaltabile rispetto alla muffola 10 mediante cerniere (anch’esse non mostrate) che lo sostengono e lo guidano nel movimento di apertura e chiusura del vano di cottura 2.
Dalla figura 1 si può anche notare che l’apparecchio di cottura 1 secondo il presente trovato preferibilmente comprende:
- un involucro o mobile 3 atto a contenere la muffola 10;
- un frontalino 4, in particolare comprendente mezzi di interfaccia 4A per visualizzare e/o impostare delle informazioni relative al funzionamento dell’apparecchio di cottura 1.
Preferibilmente detto frontalino 4 è posizionato superiormente rispetto alla muffola 10, in modo tale da permettere all’utente un comodo accesso a detti mezzi di interfaccia 4A durante l’utilizzo dell’apparecchio di cottura 1. L’apparecchio di cottura 1 secondo il presente trovato comprende preferibilmente almeno un elemento di sostegno 5 in modo da suddividere il vano di cottura 2 in una pluralità di ripiani e realizzare una cottura degli alimenti su più livelli, in particolare attraverso l’inserimento di uno o più di detti elemento di sostegno 5 in appositi supporti 5A (mostrati in forma semplificata in Fig. 2) che permettono di posizionare detti elemento di sostegno 5 a differenti altezze di dette prima parete laterale 14 e seconda parete laterale 15. A titolo esemplificativo, nelle figure dalla 2 alla 3b è mostrata una griglia per rappresentare detto almeno un elemento di sostegno 5; tuttavia, è chiaro che detto almeno un elemento di sostegno 5 può anche essere costituito da una teglia o una leccarda, non mostrate nelle figure allegate.
Passando alla descrizione delle figure dalla 2 alla 4 si può notare che l’apparecchio di cottura 1 comprende almeno un dispositivo di illuminazione (indicato nel suo complesso con il numero di riferimento 20) associato a detta muffola 10 per permettere di illuminare il vano di cottura 2.
In accordo con il presente trovato, detto almeno un dispositivo di illuminazione 20 è posizionato sostanzialmente in prossimità di una cornice anteriore 16 della muffola 10 ed in corrispondenza di un primo angolo superiore 17 di detta muffola 10, detto almeno un dispositivo di illuminazione 20 essendo associato a detta muffola 10 in modo tale generare un fascio luminoso avente un asse A (rappresentato mediante una linea tratto punto nelle figure dalla 2 alla 4) rivolto sostanzialmente verso una porzione centrale di detto almeno un vano di cottura 2.
In sostanza detta cornice anteriore 16 della muffola 10 delimita una apertura della muffola 10, in particolare detta apertura essendo contrapposta alla parete di fondo 12 della muffola 10; come noto allo stato dell’arte, l’apertura della muffola 10 permette il posizionamento degli alimenti all’interno del vano di cottura 2 al fine di ottenerne la preparazione e la cottura.
Inoltre, detto primo angolo superiore 17 corrisponde ad un angolo della muffola 10 posizionato tra la parete superiore 13, la prima parete laterale 14 e la cornice anteriore 16.
Di conseguenza, è da notare che la cornice anteriore 16 sostanzialmente corrisponde alla parte della muffola 10 più prossima allo sportello (non rappresentato nelle figure) dell’apparecchio di cottura 1; inoltre, con “porzione centrale” del vano di cottura 2 si intende la porzione intermedia di detto vano di cottura 2, vale a dire una porzione sostanzialmente equidistante dallo sportello, dalla parete inferiore 11, dalla parete di fondo 12, dalla parete superiore 13 e dalle prima 14 e seconda parete laterale 15 della muffola 10.
Come si può notare soprattutto dalle figure dalla 3a alla 4, il dispositivo di illuminazione 20 è associato a detta muffola 10 in modo inclinato.
In particolare, detto dispositivo di illuminazione 20 è associato alla muffola 10 in modo tale da avere un proprio asse che sostanzialmente coincide con detto asse A del fascio luminoso ed in modo tale da presentare: - un primo angolo A1 (mostrato in figura 3a) tra detto asse A ed un primo piano P1 su cui giace la prima parete laterale 14;
- un secondo angolo A2 (mostrato nelle figure 3b e 4) tra detto asse A ed un secondo piano P2 su cui giace detta cornice anteriore 16.
Da notare che nelle figure dalla 3a alla 4 viene mostrato solamente l’asse A del fascio luminoso, in quanto esso sostanzialmente coincide con l’asse del dispositivo di illuminazione 20. Inoltre, da dette figure emerge chiaramente che detti primo angolo A1 e secondo angolo A2 sono quegli angoli che l’asse A presenta rispetto al primo piano P1 ed al secondo piano P2 e che risultano essere rivolti verso il vano di cottura 2.
In una realizzazione preferita, detto primo angolo A1 è compreso tra 15° e 45°; inoltre, detto secondo angolo A2 è compreso tra 15° e 45°.
Le peculiari previsioni del presente trovato permettono di indicare un apparecchio di cottura 1, in particolare di uso domestico, comprendente un dispositivo di illuminazione 20 che permette di ottenere una illuminazione omogenea ed ottimale dell’intero vano di cottura 2 di detto apparecchio di cottura 1, in particolare quando all’interno di detto vano di cottura 2 sono presenti degli alimenti da cuocere e/o almeno un elemento di sostegno 5 atto a realizzare una cottura di detti alimenti su più livelli.
Infatti, a differenza di ciò che accade negli apparecchi di cottura di tipo noto, il dispositivo di illuminazione 20 è concepito in modo tale da illuminare in modo adeguato la porzione dell’alimento da cuocere rivolta verso lo sportello e verso l’utente, in particolare senza creare delle zone d’ombra tra l’alimento da cuocere e la porzione anteriore della muffola 10.
Inoltre, le peculiari previsioni del presente trovato permettono di illuminare adeguatamente il vano di cottura 2 dell’apparecchio di cottura 1, in particolare in modo indipendente dalla condizione di apertura o chiusura dello sportello ribaltabile rispetto alla muffola 10.
Da notare poi che il peculiare posizionamento di almeno un dispositivo di illuminazione 20 secondo il presente trovato permette sia di realizzare una illuminazione da una angolazione ottimale per illuminare il vano di cottura 2, sia di non recare intralcio ad eventuali meccanismi associati allo sportello ribaltabile per realizzarne l’apertura e/o la chiusura.
Il fatto poi di posizionare il dispositivo di illuminazione 20 sostanzialmente in prossimità di una cornice anteriore 16 della muffola 10 permette poi di facilitare le operazioni di connessione di detto dispositivo di illuminazione 20 con una scheda elettronica (non mostrata nelle figure) associata al frontalino 4 dell’apparecchio di cottura 1 e di rendere tali operazioni meno costose. Infatti, grazie alle previsioni del presente trovato le connessioni dei cablaggi del dispositivo di illuminazione 20 con il frontalino 4 sono più semplici. Inoltre, gli stessi cablaggi sono più corti rispetto alle soluzioni note allo stato dell’arte, in cui i dispositivi di illuminazione sono posti in posizione remota (solitamente associati ad una parete posteriore della muffola) rispetto alla scheda di controllo dell’apparecchio di cottura. Secondo il presente trovato, il primo angolo superiore 17 della muffola 10 è realizzato in modo tale da comprendere una prima superficie 17S sostanzialmente piana (mostrata nelle figure 2 e 3b) e dotata di un primo foro 17F (mostrati in Fig. 4) per permettere l’alloggiamento di detto dispositivo di illuminazione 20.
Preferibilmente, detta prima superficie 17S sostanzialmente piana è costituita da una smussatura di un primo spigolo S1 (visibile in Fig. 2) costituito dall’unione della parete superiore 13 con la prima parete laterale 14.
Secondo una ulteriore forma realizzativa, l’apparecchio di cottura 1 comprende un secondo dispositivo di illuminazione 20 (non mostrato nelle figure) posizionato sostanzialmente in prossimità di una cornice anteriore 16 della muffola 10 ed in corrispondenza di un secondo angolo superiore 18 di detta muffola 10, detto secondo dispositivo di illuminazione 20 essendo associato a detta muffola 10 in modo tale generare un fascio luminoso avente un asse (non rappresentato nelle figure) rivolto sostanzialmente verso una porzione centrale di detto almeno un vano di cottura 2.
In particolare, detto secondo angolo superiore 18 corrisponde ad un angolo della muffola 10 posizionato tra la parete superiore 13, la seconda parete laterale 15 e la cornice anteriore 16.
Preferibilmente, anche il secondo dispositivo di illuminazione 20 è associato a detta muffola 10 in modo inclinato, in modo sostanzialmente corrispondente a quanto descritto in riferimento al dispositivo di illuminazione 20 associato al primo angolo superiore 17 della muffola 10 (vale a dire, in modo tale da presentare un angolo corrispondente al primo angolo A1 rispetto ad un piano su cui giace la seconda parete laterale 15 ed un altro angolo corrispondente al secondo angolo A2 rispetto al piano P2). Inoltre, il secondo angolo superiore 18 della muffola 10 è realizzato in modo tale da comprendere una seconda superficie 18S sostanzialmente piana (mostrata nelle figure 2 e 3a) e dotata di un secondo foro 18F (mostrato in Fig. 2) per permettere l’alloggiamento di detto secondo dispositivo di illuminazione 20.
Preferibilmente, detta seconda superficie 18S sostanzialmente piana è costituita da una smussatura di un secondo spigolo S2 (anch’esso visibile in Fig. 2) costituito dall’unione della parete superiore 13 con la seconda parete laterale 15.
La previsione del secondo dispositivo di illuminazione 20 posizionato sostanzialmente in prossimità della cornice anteriore 16 ed in corrispondenza di un secondo angolo superiore 18 di detta muffola 10 permette di ottenere una illuminazione ancora più completa e diffusa del vano di cottura 2. Infatti, in accordo a tale forma realizzativa, gli alimenti posizionati nel vano di cottura 2 possono essere illuminati da due differenti direzioni e mediante fasci luminosi provenienti da differenti angolazioni di una porzione anteriore (quella posizionata in prossimità della cornice anteriore 16) della muffola 10; di conseguenza, è chiaro che tale illuminazione è tale da permettere di non creare alcuna zona d’ombra sugli alimenti da cuocere e tale da garantire una visione ottimale da parte di un utente del vano di cottura 2 e di eventuali alimenti in esso posizionati.
Osservando in particolare la Fig. 4, si può notare che detto almeno un dispositivo di illuminazione 20 comprende:
- un corpo 21 atto ad associarsi ad una prima superficie 17S sostanzialmente piana del primo angolo superiore 17 e/o ad una seconda superficie 18S sostanzialmente piana del secondo angolo superiore 18;
- una sorgente luminosa 22 associata a detto corpo 21.
Preferibilmente, il corpo 21 e la muffola 10 comprendono mezzi di aggancio 19, 21A reciproci che permettono di collegare detto dispositivo di illuminazione 20 alla muffola 10; in particolare, detti mezzi di aggancio reciproci comprendono almeno una linguetta 19 di tipo flessibile associata alla muffola 10 ed atta a cooperare con uno scalino 21A del corpo 21 in modo tale da realizzare un aggancio a scatto del dispositivo di illuminazione 20 alla muffola 10.
In particolare, con riferimento al dispositivo di illuminazione 20 posizionato in corrispondenza del primo angolo superiore 17, il dispositivo di illuminazione 20 viene associato alla muffola 10 mediante l’inserimento del corpo 21 all’interno del primo foro 17F, detto inserimento avvenendo mediante un movimento dall’interno del vano di cottura 2 verso l’esterno. Tali previsioni permettono di ottenere un rapido ed agevole accoppiamento del dispositivo di illuminazione 20 con la muffola 10, oltre a facilitare notevolmente una eventuale sostituzione del dispositivo di illuminazione 20 stesso.
Sul punto è da notare che lo stesso inserimento può essere effettuato anche in riferimento all’associazione di un secondo dispositivo di illuminazione 20 (non mostrato nelle figure) rispetto al secondo angolo superiore 18 della muffola 10.
In una realizzazione preferita, la superficie esterna del corpo 21 (se vista in una sezione perpendicolare rispetto all’asse A) e detti fori 17F, 18F presentano una forma sostanzialmente circolare. Di conseguenza, l’accoppiamento tra il corpo 21 del dispositivo di illuminazione 20 e detti fori 17F, 18F avviene su una superficie sostanzialmente circolare; ciò permette di ottenere un accoppiamento saldo e preciso di tali elementi, così come un loro migliore aggancio.
Il dispositivo di illuminazione 20 secondo il presente trovato comprende poi un coperchio 23 in materiale trasparente o traslucido (preferibilmente in vetro) atto a sostanzialmente circondare detta sorgente luminosa 22, in particolare per proteggerla e per diffondere in modo ottimale la luce da essa generata. Preferibilmente, il coperchio 23 è associato al corpo 21 e/o alla muffola 10 mediante avvitamento.
Dalla descrizione effettuata risultano chiari i vantaggi di un apparecchio di cottura, in particolare di uso domestico, secondo il presente trovato.
In particolare, tali vantaggi consistono nel fatto che l’apparecchio di cottura 1 secondo il presente trovato comprende almeno un dispositivo di illuminazione 20 che permette di ottenere una illuminazione omogenea ed ottimale dell’intero vano di cottura 2 di detto apparecchio di cottura 1, in particolare quando all’interno di detto vano di cottura 2 sono presenti degli alimenti da cuocere e/o almeno un elemento di sostegno 5 atto a realizzare una cottura di detti alimenti su più livelli.
Infatti, a differenza di ciò che accade negli apparecchi di cottura di tipo noto, il dispositivo di illuminazione 20 è concepito in modo tale da illuminare in modo adeguato la porzione dell’alimento da cuocere rivolta verso lo sportello e verso l’utente, in particolare senza creare delle zone d’ombra tra l’alimento da cuocere e la porzione anteriore della muffola 10.
Un altro vantaggio dell’apparecchio di cottura 1 secondo il presente trovato consiste nel fatto che esso è realizzato in modo tale da illuminare adeguatamente il vano di cottura 2 dell’apparecchio di cottura 1, in particolare in modo indipendente dalla condizione di apertura o chiusura di uno sportello ribaltabile rispetto alla muffola 10.
Da notare poi che il peculiare posizionamento di almeno un dispositivo di illuminazione 20 secondo il presente trovato, oltre a realizzare una illuminazione da una angolazione ottimale per illuminare il vano di cottura 2, permette altresì di non recare intralcio ad eventuali meccanismi associati allo sportello ribaltabile per realizzarne l’apertura e/o la chiusura.
Il fatto poi di posizionare il dispositivo di illuminazione 20 sostanzialmente in prossimità di una cornice anteriore 16 della muffola 10 permette di facilitare le operazioni di connessione di detto dispositivo di illuminazione 20 con una scheda elettronica (non mostrata nelle figure) associata al frontalino 4 dell’apparecchio di cottura 1 e di rendere tali operazioni meno costose.
L’eventuale previsione di un secondo dispositivo di illuminazione posizionato sostanzialmente in prossimità della cornice anteriore 16 ed in corrispondenza di un secondo angolo superiore 18 di detta muffola 10 permette di ottenere una illuminazione ancora più completa e diffusa del vano di cottura 2. Infatti, in accordo a tale forma realizzativa, gli alimenti posizionati nel vano di cottura 2 possono essere illuminati da due differenti direzioni e mediante fasci luminosi provenienti da differenti angolazioni di una porzione anteriore della muffola 10; di conseguenza, è chiaro che tale illuminazione è tale da permettere di non creare alcuna zona d’ombra sugli alimenti da cuocere ed in modo tale da garantirne una visione ottimale da parte di un utente.
Un ulteriore vantaggio dell’apparecchio di cottura 1 secondo il presente trovato è costituito dal fatto che le previsioni secondo il presente trovato permettono di realizzare un accoppiamento tra detto almeno un dispositivo di illuminazione 20 e la muffola 10 che risulta essere rapido, agevole, saldo e preciso, oltre a facilitare notevolmente una eventuale sostituzione del dispositivo di illuminazione 20 stesso.
Numerose sono le varianti possibili all’apparecchio di cottura, in particolare di uso domestico, descritto come esempio, senza per questo uscire dai principi di novità insiti nell’idea inventiva, così come è chiaro che nella sua attuazione pratica le forme dei dettagli illustrati potranno essere diverse, e gli stessi potranno essere sostituiti con degli elementi tecnicamente equivalenti.
Dunque è facilmente comprensibile che il presente trovato non è limitato all’apparecchio di cottura, in particolare di uso domestico, precedentemente descritto, ma è passibile di varie modificazioni, perfezionamenti, sostituzioni di parti ed elementi equivalenti senza però allontanarsi dall’idea dell’invenzione, così come è precisato nelle seguenti rivendicazioni.

Claims (15)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Apparecchio di cottura (1), in particolare di uso domestico, comprendente: - almeno un vano di cottura (2) per la preparazione degli alimenti, detto vano di cottura (2) essendo ricavato in una muffola (10) dell’apparecchio di cottura (1) ed essendo delimitato da una parete inferiore (11), da una parete di fondo (12), da una parete superiore (13), da una prima parete laterale (14) ed una seconda parete laterale (15) di detta muffola (10); - almeno un dispositivo di illuminazione (20) associato a detta muffola (10) per permettere di illuminare il vano di cottura (2), caratterizzato dal fatto che detto almeno un dispositivo di illuminazione (20) è posizionato sostanzialmente in prossimità di una cornice anteriore (16) della muffola (10) ed in corrispondenza di un primo angolo superiore (17) di detta muffola (10), detto almeno un dispositivo di illuminazione (20) essendo associato a detta muffola (10) in modo tale generare un fascio luminoso avente un asse (A) rivolto sostanzialmente verso una porzione centrale di detto almeno un vano di cottura (2).
  2. 2. Apparecchio di cottura (1) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detta cornice anteriore (16) delimita una apertura della muffola (10), in particolare detta apertura essendo contrapposta alla parete di fondo (12) della muffola (10).
  3. 3. Apparecchio di cottura (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto primo angolo superiore (17) corrisponde ad un angolo della muffola (10) posizionato tra la parete superiore (13), la prima parete laterale (14) e la cornice anteriore (16).
  4. 4. Apparecchio di cottura (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto almeno un dispositivo di illuminazione (20) è associato alla muffola (10) in modo inclinato.
  5. 5. Apparecchio di cottura (1) secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che detto dispositivo di illuminazione (20) è associato alla muffola (10) in modo tale da presentare un proprio asse che sostanzialmente coincide con detto asse (A) del fascio luminoso ed in modo tale da presentare un primo angolo (A1) tra detto asse (A) ed un primo piano (P1) su cui giace la prima parete laterale (14).
  6. 6. Apparecchio di cottura (1) secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che detto dispositivo di illuminazione (20) è associato alla muffola (10) in modo tale da avere un proprio asse che sostanzialmente coincide con detto asse (A) del fascio luminoso ed in modo tale da presentare un secondo angolo (A2) tra detto asse (A) ed un secondo piano (P2) su cui giace detta cornice anteriore (16).
  7. 7. Apparecchio di cottura (1) secondo le rivendicazioni 5 e 6, caratterizzato dal fatto che detto primo angolo (A1) e detto secondo angolo (A2) sono compresi tra 15° e 45°.
  8. 8. Apparecchio di cottura (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il primo angolo superiore (17) della muffola (10) è realizzato in modo tale da comprendere una prima superficie (17S) sostanzialmente piana e dotata di un primo foro (17F) per permettere l’alloggiamento di detto dispositivo di illuminazione (20).
  9. 9. Apparecchio di cottura (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che l’apparecchio di cottura (1) comprende un secondo dispositivo di illuminazione (20) posizionato sostanzialmente in prossimità di una cornice anteriore (16) della muffola (10) ed in corrispondenza di un secondo angolo superiore (18) di detta muffola (10), detto secondo dispositivo di illuminazione (20) essendo associato a detta muffola (10) in modo tale generare un fascio luminoso avente un asse rivolto sostanzialmente verso una porzione centrale di detto almeno un vano di cottura (2).
  10. 10. Apparecchio di cottura (1) secondo la rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto che detto secondo angolo superiore (18) corrisponde ad un angolo della muffola (10) posizionato tra la parete superiore (13), la seconda parete laterale (15) e la cornice anteriore (16).
  11. 11. Apparecchio di cottura (1) secondo la rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto che il secondo dispositivo di illuminazione (20) è associato a detta muffola (10) in modo inclinato.
  12. 12. Apparecchio di cottura (1) secondo la rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto che detto il secondo angolo superiore (18) della muffola (10) è realizzato in modo tale da comprendere una seconda superficie (18S) sostanzialmente piana e dotata di un secondo foro (18F) per permettere l’alloggiamento di detto secondo dispositivo di illuminazione (20).
  13. 13. Apparecchio di cottura (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto almeno un dispositivo di illuminazione (20) comprende: - un corpo (21) atto ad associarsi ad una prima superficie (17S) sostanzialmente piana del primo angolo superiore (17) e/o ad una seconda superficie (18S) sostanzialmente piana del secondo angolo superiore (18); - una sorgente luminosa (22) associata a detto corpo (21).
  14. 14. Apparecchio di cottura (1) secondo la rivendicazione 13, caratterizzato dal fatto che il corpo (21) e la muffola (10) comprendono mezzi di aggancio (19, 21A) reciproci che permettono di collegare detto dispositivo di illuminazione (20) alla muffola (10), in particolare detti mezzi di aggancio reciproci comprendendo almeno una linguetta (19) di tipo flessibile associata alla muffola (10) ed atta a cooperare con uno scalino (21A) del corpo (21) in modo tale da realizzare un aggancio a scatto.
  15. 15. Apparecchio di cottura (1) secondo una o più delle rivendicazioni 13 e 14, caratterizzato dal fatto che detto almeno un dispositivo di illuminazione (20) comprende un coperchio (23) in materiale trasparente o traslucido, preferibilmente in vetro, atto a sostanzialmente circondare detta sorgente luminosa (22).
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