ITTO20130850A1 - Antenna di perforazione telescopica e impianto di perforazione associato. - Google Patents

Antenna di perforazione telescopica e impianto di perforazione associato.

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ITTO20130850A1
ITTO20130850A1 IT000850A ITTO20130850A ITTO20130850A1 IT TO20130850 A1 ITTO20130850 A1 IT TO20130850A1 IT 000850 A IT000850 A IT 000850A IT TO20130850 A ITTO20130850 A IT TO20130850A IT TO20130850 A1 ITTO20130850 A1 IT TO20130850A1
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IT
Italy
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antenna
actuator device
actuator
drilling
mast
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IT000850A
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Bruno Borra
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Drillmec Spa
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    • E21EARTH OR ROCK DRILLING; MINING
    • E21BEARTH OR ROCK DRILLING; OBTAINING OIL, GAS, WATER, SOLUBLE OR MELTABLE MATERIALS OR A SLURRY OF MINERALS FROM WELLS
    • E21B15/00Supports for the drilling machine, e.g. derricks or masts
    • EFIXED CONSTRUCTIONS
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    • E21BEARTH OR ROCK DRILLING; OBTAINING OIL, GAS, WATER, SOLUBLE OR MELTABLE MATERIALS OR A SLURRY OF MINERALS FROM WELLS
    • E21B7/00Special methods or apparatus for drilling
    • E21B7/02Drilling rigs characterised by means for land transport with their own drive, e.g. skid mounting or wheel mounting
    • E21B7/023Drilling rigs characterised by means for land transport with their own drive, e.g. skid mounting or wheel mounting the mast being foldable or telescopically retractable

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Description

TITOLO: ANTENNA DI PERFORAZIONE TELESCOPICA E IMPIANTO DI PERFORAZIONE ASSOCIATO.
La presente invenzione si riferisce ad un’antenna di perforazione telescopica e ad un impianto di perforazione per pozzi petroliferi dotato di antenna telescopica, preferibilmente oleodinamica a doppio pistone.
L’impianto di perforazione secondo la presente invenzione è un impianto di perforazione, ad alta mobilità, di tipo elettro-idraulico, comprendente un’antenna o mast telescopico ed un sistema di stivaggio e manipolazione delle aste di perforazione o drill pipes, automatico per una maggiore efficienza e sicurezza operativa.
L’antenna o mast della presente invenzione riguarda un mast telescopio a doppio pistone e a doppio effetto per estendere o ritrarre la stessa antenna aumentandone o diminuendone la sua estensione longitudinale.
La forte domanda di energia e la continua deplezione dei giacimenti petroliferi in produzione hanno spinto la ricerca petrolifera in ambienti sempre più profondi e sfidanti. Questa nuova situazione pone gli operatori a perforare formazioni geologiche più complesse ed ostili.
Nello stesso tempo cresce la necessità di migliorare gli standard di qualità di salute e sicurezza ambientale, nota al tecnico del ramo con l’acronimo HSEQ, e delle prestazioni operative degli impianti di perforazione ed estrazione.
Dal punto di vista del miglioramento di HSEQ e di una riduzione dei tempi di perforazione e soprattutto della riduzione dei periodi non produttivi, noti al tecnico del ramo con l’acronimo “NPT”, l’innovazione tecnologica viene focalizzata, dai vari operatori, su impianti di perforazione ad elevato grado di automazione, con l’obiettivo di ottimizzare tutto il processo della trivellazione di un pozzo.
Come noto ad un tecnico del ramo, il processo di perforazione può essere suddiviso in tre macro fasi: una prima fase di preparazione nella quale, ad esempio, si realizza il trasporto dell’impianto, una seconda fase durante la quale si effettua l’assemblaggio o il disassemblaggio dell’impianto di perforazione o drilling rig, conosciuta con il termine rig up e rig down, presso il sito di perforazione; ed una terza fase di trivellazione vera e propria durante la quale si procede alla aggiunta o alla rimozione di una o più aste connesse in serie definenti la lunghezza di perforazione, dove con il termine lunghezza di perforazione si intende, come noto ad un tecnico del ramo, una o più aste di perforazione connesse in serie fra loro.
La richiesta del mercato è di avere impianti di perforazione o drilling rig facilmente movimentabili, cioè spostabili nei vari punti di perforazione, e performanti dal punto di vista della perforazione, cioè utilizzanti serie di aste di perforazione unite fra loro ed inserite nel pozzo con lunghezze di perforazione elevate, ad esempio da 27m. È inoltre richiesta un’elevata velocità di inserimento e rimozione delle stesse aste o serie di aste nel rispetto di alti standard di HSEQ, al fine di ottenere un’elevata automazione.
Le specifiche richieste per la trivellazione, al fine di ridurre il tempo di inserimento aste o trip in, e di rimozione aste o trip out di un sistema di perforazione, portano i costruttori di detti impianti a realizzare impianti di perforazione in cui sia possibile utilizzare una batteria di aste la più lunga possibile. Gli impianti terrestri convenzionali per la perforazione profonda utilizzano lunghezze di perforazione, conosciuta anche con il termine stand da un tecnico del ramo, da 27 mt. Normalmente tale specifica costringe i costruttori alla realizzazione d’impianti di grandi dimensioni.
Tale specifica di realizzazione genera un problema tecnico inerente al trasporto di una struttura di dimensioni considerevoli sia in termini di peso e di dimensioni, sia in termini di manovrabilità dello stesso veicolo, sul quale è posta l’antenna o mast ed il resto degli elementi dell’impianto.
Il brevetto europeo EP0548900 descrive un impianto di perforazione mobile comprendente un mast telescopico, estendibile tramite un cilindro idraulico centrale.
Sono altresì noti impianti di perforazione, di medie o piccole dimensioni, i quali comprendono un’antenna o mast telescopico in cui durante il trasporto detta antenna o mast è richiusa e posta orizzontalmente ad esempio su un veicolo di trasporto.
Gli impianti di perforazione con mast telescopico hanno mast con un’estensione longitudinale, in una configurazione operativa estesa, nettamente inferiori rispetto alle antenne o mast fissi. Normalmente l’estensione longitudinale di tali antenne o mast è legata direttamente alla corsa realizzabile dal sistema di movimentazione applicato.
Il limite tecnologico nell’estensione della corsa realizzabile dal mast telescopico, e quindi della sua massima estensione longitudinale, è strettamente connesso alle limitazioni intrinseche ed alle caratteristiche dell’attuatore oleodinamico usualmente utilizzato per movimentare il mast stesso nelle operazioni di perforazione.
Gli impianti idraulici dell’arte nota per attività di perforazione a terra, al fine di velocizzare le tempistiche di assemblaggio e disassemblaggio riducono l’altezza dell’antenna o mast, pagando tale scelta in termini di velocità di perforazione e di sicurezza operativa poiché è possibile utilizzare serie di aste di ridotta lunghezza di perforazione (13,5 o 18 m) senza arrestare il sistema di pompaggio del fango di trivellazione per aggiunta dell’altra lunghezza.
Un pregiudizio della tecnica richiede che per utilizzare serie di aste più lunghe sia necessario incrementare le dimensioni ed il peso della stessa antenna o mast, al fine di ottenere un’antenna o mast con un estensione longitudinale maggiore, penalizzando la velocità di assemblaggio o disassemblaggio ed il trasporto dell’impianto di perforazione.
Un altro problema che emerge dall’incremento delle dimensioni ed in particolare del peso dell’impianto ed in particolare dell’antenna o mast, riguarda le forze agenti sull’antenna o mast. Infatti, le strutture di dimensioni elevate fanno si che aumenti la forza di compressione che agisce sull’antenna o mast, la quale viene scaricata, tramite il piano sonda verso la struttura di base.
Un ulteriore vincolo tecnologico richiede che la struttura del mast atta a guidare la movimentazione del carrello in cui è compresa la testa di perforazione, deve essere in grado di contrastare la torsione impartita alla batteria di perforazione dalla stessa testa di perforazione. Inoltre, la lunghezza elevata del mast può causare un momento flettente, il quale è causato dalla non simmetria delle forze di compressione rispetto all’asse longitudinale del mast.
Al fine di risolvere questi ultimi problemi tecnici ed evitare danni alla struttura dell’antenna o mast i costruttori incrementano ancor di più le dimensioni del mast, al fine di irrobustire la struttura del mast stesso. La maggior robustezza dell’antenna o mast aggrava però il problema tecnico inerente l’aumento della massa dell’impianto.
Gli aumenti della massa e delle dimensioni complessive dell’impianto comportano l’aumento dei costi per l’installazione e la rimozione dello stesso impianto.
L’esigenza di avere impianti di perforazione che raggiungano profondità di perforazione maggiori senza la perdita delle caratteristiche di sicurezza e rapidità di movimentazione, richiede un avanzamento tecnologico riguardante l’aumento della lunghezza delle aste o serie di aste da inserire nel pozzo per la perforazione, ad esempio da 13,5 a 27 m, gestibile da un impianto a mast telescopico.
L’aumento della lunghezza delle aste o serie di aste comporta un allungamento della stessa antenna o mast e di conseguenza l’aumento della corsa del sistema di movimentazione del mast.
Sono note domande di brevetto, ad esempio la domanda di brevetto US4249600, in cui sono descritti mast telescopici comprendenti più di un attuatore atto all’estensione e riduzione dell’estensione longitudinale del mast.
Tutti i documenti dell’arte nota, al fine di incrementare la lunghezza dell’antenna o mast al fine di poter utilizzare serie di aste sino a 27 metri utilizzano sistemi di movimentazione molto complessi ed ingombranti che riducono la velocità di assemblaggio o rig up e disassemblaggio o rig down dell’impianto di perforazione, penalizzando anche il trasporto dello stesso.
È altresì noto dalla domanda di brevetto GB2270100 un sistema di movimentazione per taglia mobile in cui sono compresi, in una forma di realizzazione due pistoni coassiali contrapposti. Detto sistema di movimentazione della taglia mobile può essere implementato solo su antenne o mast di lunghezza prestabilita e non telescopici. Nessun insegnamento è compreso in tale documento che possa suggerire l’utilizzo di doppi pistoni per estendere e ritrarre l’estensione longitudinale dell’antenna o mast.
La presente invenzione si propone di risolvere i suddetti problemi tecnici realizzando un’antenna, o mast telescopico per impianti di perforazione, la quale ha dimensioni e occupazione spaziale relativamente contenute, mantenendo un elevato grado di mobilità dell’impianto di perforazione e consentendo contemporaneamente di utilizzare aste o serie di aste con lunghezze maggiori, ad esempio di 27 m con l’obiettivo di aumentare le prestazioni di perforazione.
L’antenna o mast secondo la presente invenzione permette di essere applicata ad impianti di perforazione permettendo di ridurre notevolmente le tempistiche di assemblaggio e disassemblaggio dell’impianto medesimo, incrementando notevolmente le prestazioni di trivellazione rispetto agli impianti di perforazione con antenne o mast telescopici tradizionali e mantenere una alta mobilità.
Un aspetto della presente invenzione riguarda un’antenna o mast telescopico comprendente un sistema di movimentazione a doppio dispositivo di attuazione, per la movimentazione del mast per estendere e ritrarre la propria estensione longitudinale, secondo le caratteristiche dell’allegata rivendicazione indipendente 1.
Le caratteristiche secondarie dell’antenna o mast sono riportate nelle allegate rivendicazioni dipendenti.
Un ulteriore aspetto della presente invenzione riguarda un impianto di perforazione comprendente un’antenna o mast, con le caratteristiche dell’allegata rivendicazione 11.
Le caratteristiche ed i vantaggi del mast telescopico secondo la presente invenzione e dell’impianto ad esso associato saranno chiare ed evidenti dalla seguente descrizione di forme di realizzazione esemplificative e non limitative e dalle figure allegate le quali illustrano rispettivamente:
• le figure 1A e 1B mostrano una prima forma di realizzazione esemplificativa dell’antenna o mast telescopico, in particolare: la figura 1A l’antenna o mast in una configurazione operativa ritratta, la figura 1B l’antenna o mast in una configurazione operativa estesa;
• le figure 2A e 2B mostrano in sezione una seconda forma di realizzazione esemplificativa dell’antenna o mast telescopico, in particolare: la figura 2A l’antenna o mast in una configurazione operativa ritratta, la figura 2B l’antenna o mast in una configurazione operativa estesa; • le figure 3A, 3B e 3C mostrano particolari del sistema di movimentazione applicato al mast secondo le figure 2A e 2B, in particolare la figura 3A un primo dispositivo attuatore posto nella porzione inferiore dell’antenna o mast, la figura 3B un secondo dispositivo attuatore posto nella porzione superiore dell’antenna o mast, la figura 3C una camera di alimentazione dei dispositivi attuatori, posta fra detto primo dispositivo attuatore e detto secondo dispositivo attuatore;
• la figura 4 mostra il mast in sezione delle figure 2A e 2B in una configurazione operativa intermedia;
• la figura 5 mostra in sezione una forma di realizzazione esemplificativa della camera di pressurizzazione del sistema di movimentazione;
• le figure 6A, 6B e 6C mostrano a titolo esemplificativo, in una vista in sezione, particolari del sistema di movimentazione delle figure 3A-3C in cui è evidente il percorso del flusso di fluido all’interno del sistema di movimentazione per estendere l’antenna o mast telescopico 3;
• le figure 7A, 7B e 7C mostrano a titolo esemplificativo, in una vista in sezione, particolari del sistema di movimentazione delle figure 3A-3C in cui è evidente il percorso del flusso di fluido all’interno del sistema di movimentazione per ritrarre l’antenna o mast 3;
• le figure 8A e 8B mostrano a titolo esemplificativo particolari in sezione del primo e del secondo dispositivo attuatore del sistema di movimentazione, in particolare porzioni per la circolazione dei flussi di fluido per ritrarre l’antenna o mast telescopico.
Con riferimento alle citate figure l’antenna o mast 3 di perforazione è di tipo telescopico.
L’antenna 3 comprende: almeno una prima struttura 31 ognuna comprendente a sua volta una porzione di fissaggio 312 atta ad essere fissata ad un piano sonda 21; almeno una seconda struttura 33 mobile rispetto a detta almeno una prima struttura 31, al fine di ottenere un’antenna 3 telescopica; ed un sistema di movimentazione 5 atto almeno ad estendere e ritrarre un’estensione longitudinale “L” di detta antenna 3 telescopica, in particolare movimentando detta almeno un seconda struttura 33. Preferibilmente, detto sistema di movimentazione 5 è in grado di movimentare detta almeno una seconda struttura 33 lungo un direzione verticale “Z”, in particolar modo quando la stessa antenna o mast 3 è posta su detto piano sonda 21, in una posizione verticale.
Detta antenna o mast 3 è in grado almeno di assumere una configurazione operativa estesa, in cui l’antenna o mast 3 è completamente estesa, assumendo la sua massima estensione longitudinale “L”, ed una configurazione operativa ritratta, in cui l’antenna o mast 3 è completamente ritratta assumendo la sua minima estensione longitudinale “L”.
L’antenna secondo la presente invenzione è applicabile ad un impianto di perforazione 2 comprendente: un piano sonda 21, su cui è fissata detta almeno una prima struttura 31; una testa di perforazione 25 atta in uso a scorrere lungo almeno parte dell’estensione longitudinale di detta antenna 3. Detta testa di perforazione o drilling head 25 è preferibilmente montata sulla taglia mobile 23 atta a scorrere lungo guide comprese su detta antenna o mast 3.
Un sistema di rinvio di funi, qui esemplificato in una forma indicativa e non limitativa con una pluralità di carrucole 26, è assemblato su detta almeno una seconda struttura 33 mobile dell’antenna o mast 3, ad esempio un suo estremo.
Su detta pluralità di carrucole 26 scorrono funi di sostegno 24 per la movimentazione di detta taglia mobile 23 e della testa di perforazione 25 ad essa connessa.
Detta porzione di fissaggio 312 è posta ad un estremo, in particolare quello inferiore, della prima struttura 31 dell’antenna o mast 3 telescopico. La stessa porzione di fissaggio 312 rappresenta almeno una porzione della base della stessa antenna o mast 3.
In generale, detta almeno una prima struttura 31 è fissa, fissata in modo rigido con detto piano sonda 21 tramite detta porzione di fissaggio 312, mentre detta almeno una seconda struttura 33 è atta a scorrere rispetto a detta almeno una prima struttura 31 tramite guide.
Detta almeno una prima struttura 31 e detta almeno una seconda struttura 33 del mast 3 possono essere realizzate, nella forma esemplificativa e non limitativa illustrata nelle figure, con strutture a traliccio o con profili scatolari. Ogni altra soluzione costruttiva e realizzativa è da intendersi coperta dal presente descrizione.
Le figure 1A e 1B mostrano una prima forma di realizzazione dell’antenna o mast 3 telescopico secondo la presente invenzione.
Le figure 2A e 2B mostrano una seconda forma di realizzazione dell’antenna o mast 3 telescopico secondo la presente invenzione.
In generale, l’antenna o mast 3 secondo la presente invenzione, può comprendere un meccanismo di pull-down, noto ad un esperto del settore, in alcune configurazioni costruttive ed in funzione delle specifiche di progetto.
Preferibilmente, l’antenna o mast 3 comprende una sola prima struttura 31 ed una sola seconda struttura 33.
Forme di realizzazione comprendenti più prime e/o seconde strutture, non illustrate, ad esempio una prima struttura ed almeno due seconde strutture poste in modo telescopico fra loro, sono da considerarsi compresi nell’ambito della presente invenzione.
Detta prima struttura 31 è fissa, fissata al piano sonda 21 tramite detta porzione di fissaggio 312; mentre detta seconda struttura 33 è atta a scorrere all’interno della prima struttura 31 tramite guide, non illustrate nel dettaglio.
In generale, detto sistema di movimentazione 5 è posto all’interno dell’antenna o mast 3, in particolare all’interno di detta prima struttura 31 e detta seconda struttura 32.
Il sistema di movimentazione 5 comprende una pluralità di elementi di guida 7, ad esempio elementi rotanti, atti a guidare il movimento del sistema di movimentazione durante le sue estensioni o ritrazioni, noti al tecnico del ramo.
Detto sistema di movimentazione 5 può essere anche utilizzato per la movimentazione di detta testa di perforazione 25 movimentando detta pluralità di carrucole 26. Dette carrucole 26 nel loro movimento lungo la direzione verticale “Z” sono in grado di rilasciare o recuperare dette funi di sostegno 24 movimentando di conseguenza detta testa di perforazione 25.
In generale, detto sistema di movimentazione 5 comprende almeno un primo dispositivo attuatore 51 ed almeno un secondo dispositivo attuatore 53, ed almeno una camera di alimentazione 55.
Detto almeno un primo dispositivo attuatore 51, ad un suo primo estremo 512, è fissato a detta prima struttura 31 o a detto piano sonda 21.
Detto almeno un secondo dispositivo attuatore 53 ad un suo primo estremo 532, è fissato detta seconda struttura 33.
Detta almeno una camera di alimentazione 55 è atta ad alimentare almeno detto primo dispositivo attuatore 51 ed almeno detto secondo attuatore 53.
Ad esempio, detta almeno una camera di alimentazione 55 è atta ad alimentare, durante le fasi di estensione di detta antenna telescopica 3, grazie ad un fluido proveniente da almeno uno detto primo dispositivo attuatore 51, almeno uno detto secondo attuatore 53.
Detto almeno un primo dispositivo attuatore 51 e detto almeno un secondo dispositivo attuatore 53 sono allineati lungo un’unica direzione, ad esempio lungo la direzione verticale “Z”.
Detto almeno un primo dispositivo attuatore 51 e detto almeno un secondo dispositivo attuatore 53 agiscono con versi opposti fra loro.
Preferibilmente, detto almeno un primo dispositivo attuatore 51 e detto almeno un secondo dispositivo attuatore 53 sono fra loro allineati e contrapposti agendo lungo versi opposti fra loro. Eventualmente, tali almeno un primo dispositivo attuatore 51 e detto almeno un secondo dispositivo attuatore 53 sono fra loro indipendenti.
Ai fini della presente invenzione con il termine “dispositivi attuatori allineati” s’intende che tali dispositivi attuatori giacciono lungo una direzione comune, preferibilmente lungo una stessa retta, lungo cui agiscono.
Ai fini della presente invenzione con il termine “dispositivi attuatori contrapposti” s’intende che l’azione di almeno due dispositivi attuatori hanno versi sostanzialmente opposti fra loro, agendo sostanzialmente in contrapposizione fra loro, ma preferibilmente non in opposizione fra loro, come ad esempio visibile nelle figure 2A, 2B, 4.
Preferibilmente, ogni dispositivo attuatore (51, 53) compreso nel sistema di movimentazione 5 comprende propri elementi di guida 7 tali da consentirne la corretta movimentazione. Preferibilmente, la stessa camera di alimentazione 55 comprende propri elementi di guida 7, come ad esempio illustrato nelle figure 3A-3C, 6A-6C e 7A-7C.
Nelle figure 1A e 2A sono illustrate due forme di realizzazione dell’antenna o mast telescopico 3 le quali sono in una configurazione operativa ritratta. Quando l’antenna o mast 3 è nella configurazione operativa ritratta, l’impianto di perforazione 2 svolge ad esempio la fase di perforazione nella quale le aste di perforazione assemblate nella lunghezza di perforazione sono incuneate al livello di una tavola rotary, non illustrata nel dettaglio, compresa nel piano sonda 21 dell’impianto di perforazione 2.
Nelle figure 1B e 2B sono illustrate due forme di realizzazione dell’antenna o mast telescopico 3 le quali sono in una configurazione operativa estesa. Quando l’antenna o mast 3 è nella configurazione operativa estesa l’impianto di perforazione 2 è in grado ad esempio di realizzare le fasi o operazioni iniziali di perforazione, durante le quali vengono affacciate ed avvitate alla colonna di perforazione già inserita in pozzo, una pluralità di aste con la lunghezza di perforazione desiderata, come noto ad un tecnico del ramo. Nella configurazione operativa estesa dell’antenna o mast 3, la pluralità di aste di perforazione è totalmente fuori dal pozzo in perforazione. L’antenna o mast 3 assume la configurazione operativa estesa di figura 1B o figura 2B ad esempio anche alla fine dell’operazione di estrazione della pluralità di aste di perforazione nella lunghezza di perforazione desiderata durante le operazioni di estrazione o trip out, come noto ad un tecnico del ramo.
In generale, detto sistema di movimentazione 5 comprende almeno un primo dispositivo attuatore 51 ed almeno un secondo dispositivo attuatore 53 ed almeno una camera di alimentazione 55. Preferibilmente, una camera di alimentazione 55 è fissata ad un secondo estremo 514 di un primo dispositivo attuatore 51, ed ad un secondo estremo 534 di un secondo dispositivo attuatore 53, disponendosi fra due dispositivi attuatori (51, 53) muovendosi solidalmente con essi.
In generale, ogni camera di alimentazione 55, rende comunicanti almeno due dispositivi attuatori (51, 53). Tale conformazione consente il disaccoppiamento di almeno uno di detti dispositivi attuatori durante le fasi di disassemblaggio dell’antenna o mast 3 e dell’impianto di perforazione 2 e del loro successivo trasporto verso un altro punto di perforazione.
Detta camera di alimentazione 55 alimenta almeno una prima camera 510 di almeno un primo dispositivo attuatore 51 ed almeno una seconda camera 530 di almeno un secondo dispositivo attuatore 53, come ad esempio illustrato nelle figure 6B e 7B.
La camera di alimentazione 55, ed i dispositivi attuatori (51, 53) ad essa collegati, sono ad esempio conformati in modo tale che la corsa realizzata da detti dispositivi attuatori, a seguito della loro attivazione, sia sostanzialmente uguale per tutti i dispositivi attuatori, come ad esempio visibile in figura 4.
Nelle forme di realizzazione illustrate nelle figure a titolo esemplificativo, il sistema di movimentazione 5 comprende un solo primo dispositivo attuatore 51 ed un solo secondo dispositivo attuatore 53, ed un’unica camera di alimentazione 55. Detta camera di alimentazione 55 è fissata al secondo estremo 514 del primo dispositivo attuatore 51 ed al secondo estremo 534 del secondo dispositivo attuatore 53, disponendosi fra i due dispositivi attuatori (51, 53) e muovendosi solidalmente con essi.
Come ad esempio illustrato in figura 4, detta una camera di alimentazione 55 si muove solidalmente con il secondo estremo 514 di un primo dispositivo attuatore 51.
Forme di realizzazione, non illustrate, comprendenti più primi e/o secondi dispositivi attuatori, ad esempio contrapposti due a due lungo un’unica direzione, sono da considerarsi compresi nell’ambito di tutela della presente invenzione.
Preferibilmente, detto almeno un primo dispositivo attuatore 51 e/o detto almeno un secondo dispositivo attuatore 53 sono pistoni o cilindri oleodinamici e detta almeno una camera di alimentazione 55 è oleodinamica, come ad esempio illustrato nelle figure 3A-3C.
In forme di realizzazione alternative, non illustrate, il sistema di movimentazione è un sistema ibrido in cui almeno un dispositivo attuatore può essere un pistone o un cilindro oleodinamico di tipo telescopico.
Ognuno di detti dispositivi attuatori (51, 53) comprende uno stelo (511, 531) ed un relativo corpo (513, 533); detti steli (511, 531) scorrono all’interno dei rispettivi corpi (513, 533) lungo una direzione verticale “Z” uguale per tutti i dispositivi attuatori. Preferibilmente, il verso di scorrimento degli steli è opposto fra detto almeno un primo dispositivo attuatore 51 e detto almeno un secondo dispositivo attuatore 53.
Come ad esempio illustrato nelle figure 3A, detto primo dispositivo attuatore 51 comprende un primo corpo 513 ed un primo stelo 511 il quale è atto a scorrere all’interno di detto primo corpo 513. Come illustrato dalle figure 2A, 2B, 3A e 4, la movimentazione del primo stelo 511 rispetto al primo corpo 513 del primo dispositivo attuatore 51 è lungo la direzione verticale “Z”.
Detto primo stelo 511, in corrispondenza del primo estremo 512 del primo dispositivo attuatore 51, è fissato a detto piano sonda 21 dell’impianto 2, ad esempio in corrispondenza della porzione di fissaggio 312 della prima struttura 31 dell’antenna o mast 3.
Il primo corpo 513 del primo dispositivo attuatore 51, muovendosi verticalmente lungo detta direzione verticale “Z”, pone in movimento la camera di alimentazione 55 la quale è fissata al primo corpo 513 del primo dispositivo attuatore 51, in particolare la camera di alimentazione 55 è fissata al secondo estremo 514 dello stesso primo dispositivo attuatore 51.
Come ad esempio illustrato nelle figure 3B, detto secondo dispositivo attuatore 53 comprende un secondo corpo 533 ed un secondo stelo 531 il quale è atto a scorrere all’interno di detto secondo corpo 533. Come illustrato dalle figure 2A, 2B, 3B e 4, la movimentazione del secondo stelo 531 rispetto al secondo corpo 533 è lungo la direzione verticale “Z”.
Detto secondo stelo 531, in corrispondenza del primo estremo 532 del secondo dispositivo attuatore 53, è fissato a detto seconda struttura 33 dell’antenna o mast 3. In particolare detto secondo estremo 532 è fissato all’estremo superiore della seconda struttura 33 del mast 3.
Detto secondo stelo 531 può essere almeno parzialmente cavo al suo interno, in funzione delle specifiche di progetto sulla rigidità, massa e velocità con cui si sfila lo stesso secondo stelo 531 dal secondo corpo 533, come ad esempio visibile nelle figure 3B, 3C e 6C, oppure chiuso.
In corrispondenza dell’estremo superiore della seconda struttura 33 del mast 3 sono assemblate dette carrucole 26.
Dette carrucole 26 possono essere assemblate in modo da potersi fissare direttamente a detto primo estremo 532 del secondo dispositivo attuatore 53 o a detta seconda struttura 33 la quale a sua volta è fissata al secondo dispositivo attuatore 53. In particolare detta pluralità di carrucole 26 è preferibilmente fissata al secondo stelo 531 del secondo dispositivo attuatore 53.
In corrispondenza dell’estremo superiore della seconda struttura 33 dell’antenna o mast telescopico 3, è altresì connesso un meccanismo di movimentazione delle fune di sostegno 24, non illustrato nel dettaglio. Detto meccanismo di movimentazione è in grado di movimentare detta pluralità di carrucole 26. In una forma di realizzazione esemplificativa e non limitativa, il meccanismo di movimentazione della taglia mobile è composto da almeno una carrucola sulla quale si avvolge una fune di trascinamento, come mostrato in figura 2. In altre realizzazioni, e comunque in funzione delle specifiche di progetto, il meccanismo di movimentazione della taglia mobile può essere composto da due carrucole 26 come mostrato in figura 1.
Il secondo corpo 533 del secondo dispositivo attuatore 53, in corrispondenza del secondo estremo 534 del secondo dispositivo attuatore 53, è vincolata detta camera di alimentazione 55.
Nella forma di realizzazione esemplificativa ma non limitativa illustrate nelle figure 2A-4, detto almeno un primo dispositivo attuatore 51 e detto almeno un secondo dispositivo attuatore 53 hanno uguale alesaggio e lunghezza. In generale, in funzione delle specifiche di progetto, detti dispositivi attuatori (51, 53), possono avere alesaggio e lunghezze differenti tra di loro.
In una forma di realizzazione di detti dispositivi attuatori, gli stessi sono dispositivi oleodinamici, in una forma di realizzazione non limitativa detta camera di alimentazione 55 alimenta le camere di tutti i detti dispositivi attuatori (51, 53).
Nella forma di realizzazione illustrata nella figura 3C, detta camera di alimentazione 55 è posta fra due dispositivi attuatori (51, 53) rendendo comunicanti fra loro detti dispositivi attuatori, in particolare la prima camera 510 del primo dispositivo attuatore 51 e la seconda camera 530 del secondo dispositivo attuatore 53. Inoltre, detta camera di alimentazione 55 si può muovere verticalmente lungo la direzione verticale “Z” in maniera solidale al primo dispositivo attuatore 51, ed in particolare al primo corpo 513 del primo dispositivo attuatore 51.
Nella forma di realizzazione di figura 3C, la camera di alimentazione 55 rende comunicanti i due dispositivi attuatori (51, 53) consentendo il disaccoppiamento degli stessi per le operazioni di spostamento dell’impianto di perforazione.
Nella configurazione operativa ritratta dell’antenna o mast 3, in cui l’antenna 3 è completamente ritratta, come ad esempio illustrato nelle figure 1A, 2A, 3A e 3B, i due dispositivi attuatori (51, 53) sono completamente ritratti e gli steli (511, 531) sono completamente inseriti nei rispettivi corpi (513, 533).
Nella configurazione operativa estesa dell’antenna o mast 3, in cui l’antenna 3 è completamente estesa come ad esempio illustrato nelle figure 1B e 2B, i due dispositivi attuatori (51, 53) sono completamenti estesi, ed entrambi gli steli (511, 531) sono sfilati per la lunghezza massima ammissibile dai rispettivi corpi (513, 533). In tale configurazione i dispositivi attuatori (51, 53) raggiungono la massima lunghezza possibile, consentendo, come detto, di far raggiungere all’antenna o mast 3 telescopico la massima estensione longitudinale “L” possibile cioè la massima altezza dal piano sonda 21 possibile.
Nella configurazione operativa estesa dell’antenna o mast 3, la camera di alimentazione 55 comune dei due dispositivi attuatori (51, 53), raggiunge la quota massima possibile rispetto al piano sonda 21. Tale quota è pari alla lunghezza del primo corpo 513 sommata alla corsa del primo stelo 511 del primo dispositivo attuatore 51.
Nella stessa configurazione operativa estesa dell’antenna o mast 3 la pluralità di carrucole 26 esegue tutta la corsa che le è consentita, e di conseguenza si movimenta la taglia mobile 23.
In figura 4 è illustrata una configurazione operativa intermedia fra le suddette configurazioni operative estesa e ritratta. Il passaggio fra le due configurazioni operative avviene tramite il progressivo sfilo o inserimento del secondo stelo 531, rispetto al secondo corpo 533 del secondo dispositivo attuatore 53, e dall’analogo sfilo o inserimento del primo stelo 511, rispetto al primo corpo 513 del primo dispositivo attuatore 51.
In generale, il sistema di movimentazione 5, dell’antenna o mast 3 secondo la presente invenzione, comprende almeno una camera di pressurizzazione 57, per l’alimentazione del sistema di movimentazione 5, posta preferibilmente in corrispondenza della porzione di fissaggio 312 di detta almeno una prima struttura 31. Ancor più preferibilmente, detta camera di pressurizzazione 57 è in corrispondenza del primo estremo 512 del primo dispositivo attuatore 51.
L’estensione o la ritrazione dell’antenna o mast 3 secondo la presente invenzione è dovuta al fluire da e verso detta camera di pressurizzazione 57 di almeno un flusso di fluido in pressione (f1, f2, P), ad esempio olio.
Detta camera di pressurizzazione 57 comprende almeno un primo condotto 572 atto ad essere alimentato per l’estensione del mast 3 in cui scorre un primo flusso di fluido “f1”. La stessa camera di pressurizzazione 57 comprende un secondo condotto 573 atto ad essere alimentato, tramite un terzo flusso di fluido “P”, per la ritrazione dell’antenna o mast 3, al fine di consentire lo scorrere di un secondo flusso di fluido “f2”, in particolare in detto primo condotto 572 con verso opposto a detto primo flusso di fluido “f1”. Nelle figure 6A-6C e 7A-7C sono illustrati a titolo esemplificativo i due flussi di fluido (f1, f2) all’interno del sistema di movimentazione 5 e della camera di alimentazione 55 per l’estensione e la ritrazione dell’antenna o mast 3 telescopico.
Detto almeno un primo condotto 572 è fluidodinamicamente connesso con: un primo canale 515 compreso in detto primo dispositivo attuatore 51; con detta camera di alimentazione 55 ed; con una seconda camera 530 del secondo dispositivo attuatore 53, realizzando un primo percorso per un primo flusso di fluido “f1”. Eventualmente detto primo percorso per un flusso di fluido comprende un ulteriore tratto realizzato tramite un terzo canale 535 ottenuto nel secondo stelo 531 del secondo dispositivo attuatore 53. Detto terzo canale 535 è ad esempio una camera tale da rendere almeno parzialmente cavo detto secondo stelo 531 del secondo dispositivo attuatore 531, come ad esempio illustrato in figura 3C. Detto terzo canale 535 può essere assente in accordo con le specifiche tecniche e le esigenze costruttive dell’antenna telescopica 3 e detto secondo stelo 531 può essere quindi chiuso nella sua parte inferiore.
Detto primo canale 515 del primo dispositivo attuatore 51, detta camera di alimentazione 55 e detta seconda camera 530 del secondo dispositivo attuatore 53 sono fluidodinamicamente connessi in cascata rispetto al verso del primo flusso di fluido “f1”, come ad esempio illustrato nelle figure 6A-6C.
Detto almeno un secondo condotto 573 è fluidodinamicamente connesso: con un secondo canale 516 compreso nel primo dispositivo attuatore 51, con un primo vano 517 del primo stelo 513, con un circuito di pressurizzazione 59 ed con un secondo vano 537 del secondo stelo 531 del secondo dispositivo attuatore 53, al fine di consentire lo scorrimento di un secondo flusso di fluido “f2”, in particolare in detto primo condotto 572 con verso opposto a detto primo flusso di fluido “f1”.
Detto primo canale 515 e detto secondo canale 516 sono ricavati in almeno una porzione del primo stelo 511 del primo dispositivo attuatore 51. Detto primo canale 515 e detto secondo canale 516 sono connessi alla camera di pressurizzazione 57 in prossimità del primo estremo 512.
Detto primo vano 517 del primo dispositivo attuatore 51 è ricavato fra il primo corpo 513 e il primo stelo 511 dello stesso primo dispositivo attuatore 51.
Detto secondo vano 537 del secondo dispositivo attuatore 53 è ricavato fra il secondo corpo 533 e il secondo stelo 531 dello stesso secondo dispositivo attuatore 53.
Di seguito sarà descritto sinteticamente il percorso del primo flusso di fluido “f1” tale da consentire l’estensione dell’antenna o mast 3.
Come illustrato a titolo esemplificativo nelle figure 6A-6C, il primo flusso di fluido “f1” pressurizzato entra nel primo condotto 572 della camera di pressurizzazione 57, come ad esempio illustrato nella figura 5. Il primo flusso di fluido “f1” pressurizzato segue il percorso, indicato nella figura 6A dalla freccia all’interno del primo canale 515 del primo stelo 511 del primo dispositivo attuatore 51. Detto primo stelo 511 è preferibilmente vincolato a detta camera di pressurizzazione 57 la quale a sua volta è vincolata al piano sonda 21. Come ad esempio visibile nella figura 6B, il primo flusso di fluido “f1” pressurizzato percorre tutta la lunghezza del primo stelo 511 fino a fuoriuscire nella prima camera 510 del primo corpo 513 del primo dispositivo attuatore 51. Il primo flusso di fluido “f1” pressurizzato, per effetto della geometria della camera di alimentazione 55, fluisce dalla prima camera 510 del primo corpo 513 del primo dispositivo attuatore 51 verso il secondo dispositivo attuatore 53. Detta camera di alimentazione 55 è dotata di un primo passaggio 551, ad esempio visibile in figura 3C e 6B che mette in comunicazione la prima camera 510 del primo corpo 513 del primo dispositivo attuatore 51 con la seconda camera 530 del secondo corpo 533 del secondo dispositivo attuatore 53. Detto primo passaggio 551 consente di mantenere uguale la pressione all’interno delle due camere (510, 530) dei due corpi (513, 533) dei due dispositivi attuatori (51, 53). Come ad esempio illustrato in figura 6C, il primo flusso di fluido “f1” pressurizzato che fluisce dall’orifizio del primo passaggio 551 verso la seconda camera 530 del secondo corpo 533 del secondo dispositivo attuatore 53 permette lo sfilo del secondo stelo 531 rispetto a detto secondo corpo 533 del secondo dispositivo attuatore 53. Detto passaggio del primo flusso di fluido “f1” pressurizzato da un dispositivo attuatore all’altro è mostrato nelle figure 6A-6C.
Nella forma di realizzazione preferita ma non limitativa, essendo la pressione del fluido a cavallo della camera di alimentazione 55 uguale, ed essendo identica l’area di spinta dei due dispositivi attuatori (51, 53), la corsa realizzata dagli steli (511, 531) all’interno dei rispettivi corpi (513, 533) sarà identica.
Durante la fase di accorciamento per ritrarre l’antenna o mast 3 telescopico, il secondo condotto 573 della camera di pressurizzazione 57 viene alimentato da un terzo flusso di fluido “P” pressurizzato, come ad esempio illustrato in figura 7C, tale da forzare la generazione del secondo flusso di fluido “f2” come indicato nelle figure 7A-7C, la cui direzione e verso sono indicate dalle frecce.
Come ad esempio visibile nelle figure 7A-7C il secondo flusso di fluido “f2” in pressione defluisce dalle due camere (510, 530) dei due corpi (513, 533) dei due dispositivi attuatori (51, 53), in particolare percorrendo detto primo canale 515, per connettersi con detto primo condotto 572, seguendo il percorso con verso inverso rispetto al verso di scorrimento del primo flusso di fluido “f1” nel caso di estensione dell’antenna o mast 3.
Le fasi che sovraintendono alla ritrazione dell’antenna o mast telescopico 3, prevedono un controllo molto accurato delle operazioni come noto ad un tecnico del ramo. Dette fasi operative sono controllate grazie alla pressurizzazione del secondo condotto 573 della camera di pressurizzazione 57, mostrata ad esempio in figura 5 e 7C.
Come ad esempio illustrato nelle figure 7C, 8A e 8B, iniettando il terzo flusso di fluido “P” in detto secondo condotto 573 si genera il secondo flusso di fluido “f2” descritto precedentemente. Come visibile ad esempio in figura 7C, detto secondo condotto 573 è in comunicazione con il secondo canale 516 del primo dispositivo attuatore 51. Detto secondo canale 516 è preferibilmente una camera anulare compresa nel primo stelo 511 del primo dispositivo attuatore 51.
Come ad esempio illustrato in figura 8A, tale secondo canale 516 permette di andare a pressurizzare un primo vano 517 compreso nel primo stelo 511 del primo dispositivo attuatore 51. Detto secondo canale 516 è in comunicazione con detto primo vano 517 mediante un primo orifizio 518, come ad esempio illustrato nella figura 8A. Detto primo vano 517 del primo stelo 511 del primo dispositivo attuatore 51 è in comunicazione, mediante un secondo orifizio 519 con detto circuito di pressurizzazione 59, come ad esempio illustrato in figura 8A. Detto circuito di pressurizzazione 59 è preferibilmente esterno rispetto ad almeno uno di detti dispositivi attuatori (51, 53), ancor più preferibilmente è esterno ad entrambi. Detto circuito di pressurizzazione 59 esterno, in una forma di realizzazione esemplificativa e non limitativa, ha una struttura sostanzialmente rigida ma opportunamente conformabile. Detto circuito di pressurizzazione 59 è fluidodinamicamente connesso ad un secondo vano 537 del secondo stelo 531 del secondo dispositivo attuatore 53 attraverso un terzo orifizio 538, come rappresentato ad esempio in figura 8B.
L’opportuna pressurizzazione del secondo condotto 573 della camera di pressurizzazione 57, ad esempio tramite il terzo flusso di fluido “P”, consente di controllare la fuoriuscita del fluido (f2) dalle camere (510, 530) dei corpi (513, 533) dei dispositivi attuatori (51, 53), durante la ritrazione dell’antenna o mast 3 telescopico.
Il meccanismo a doppio pistone a doppio effetto composto dal primo dispositivo attuatore 51 e dal secondo dispositivo attuatore 53 per la movimentazione di un’antenna o mast 3 telescopico per impianti di perforazione petrolifera, descritto e mostrato in via esemplificativa e non limitativa nella presente descrizione, può eseguire operazioni di perforazione con una serie di aste di perforazione composte da due aste della tipologia “range 3” noti ad un tecnico del ramo. La lunghezza di perforazione derivante dalla serie di aste di perforazione comprende anche i dispositivi di connessione per la perforazione, o tool joint, come noto ad un tecnico del ramo.
Il meccanismo di movimentazione a doppio dispositivo attuatore a doppio effetto, ad esempio a doppio pistone, per la movimentazione di un’antenna o mast 3 telescopico per impianti di perforazione petrolifera, descritto e mostrato in via esemplificativa e non limitativa, consente di raggiungere velocità di movimentazione della taglia mobile 23, in particolare lungo una direzione verticale, di 1 m/s al fine di movimentare la testa di perforazione 25 o drilling head.
Il meccanismo di movimentazione a doppio dispositivo attuatore e a doppio effetto, ad esempio due pistoni oleodinamici, per la movimentazione di un’antenna o mast telescopico 3 per impianti di perforazione petrolifera, descritto e mostrato in via esemplificativa e non limitativa, consente di raggiungere forze di tiro di 600 tonnellate metriche.
L’impianto di perforazione 2 secondo la presente invenzione, comprende un antenna o mast 3 in cui è a sua volta compreso un meccanismo a pantografo per la movimentazione di detta testa di perforazione 25 per la movimentazione di una o più aste da una posizione secondaria ausiliaria, o mouse hole, e il centro del pozzo in perforazione e viceversa, come ad esempio illustrato nelle figure 1A e 1B.
L’impianto di perforazione 2 secondo la presente invenzione può comprendere, a seconda delle specifiche, il meccanismo di pull-down, come noto ad un tecnico del ramo.
L’impianto di perforazione, secondo la presente invenzione comprende un’antenna oleodinamica telescopica 3 a doppio pistone per la perforazione di pozzi petroliferi con le caratteristiche descritte precedentemente.
La presente invenzione utilizza come punto di partenza impianti di perforazione i quali sono rapidamente assemblabili (rig up) e disassemblabili (rig down), conosciuti con il termine fast moving rigs, preferibilmente della tipologia idraulici, ad esempio adatti alla realizzazione di pozzi di piccola-media profondità e caratterizzati da una rapida movimentazione tra un sito e l’altro. La presente invenzione consente di preservare dette caratteristiche incrementando però la lunghezza di perforazione da 13,5 m a 27 m.
Questo consente agli impianti di perforazione o rig secondo la presente invenzione di perforare pozzi a mediagrande profondità e di realizzare extended reach wells, riducendo il numero d’interruzioni per l’aggiunta o la rimozione della serie di aste, o lunghezza di perforazione, con evidenti vantaggi operativi, economici e di sicurezza.
La presente invenzione consente di mantenere inalterate le dimensioni e l’occupazione relativamente contenute degli impianti di perforazione, comprendenti antenne o a mast telescopici, e contemporaneamente aumentare la lunghezza di perforazione, incrementando l’estensione longitudinale “L” della stessa antenna o mast 3.
Eventuali forme di realizzazione dell’impianto di perforazione e del mast non illustrate ma intuibili da un tecnico del ramo devono essere considerate comprese nell’ambito di tutela della presente invenzione.
RIFERIMENTI NUMERICI
Impianto di perforazione o rig 2 Piano sonda o drill floor 21 Taglia mobile 23 Funi di sostegno 24 Testa di perforazione o drilling head 25 Sistema di carrucole 26 Antenna o mast 3 Prima struttura 31 Porzione di fissaggio 312 Seconda struttura 33 Sistema di movimentazione 5 Primo dispositivo attuatore 51 Prima camera 510 Primo stelo 511 Primo estremo 512 Primo corpo 513 Secondo estremo 514 Primo canale 515 Secondo canale 516 Primo vano 517 Primo orifizio 518 Secondo orifizio 519 Secondo dispositivo attuatore 53 Seconda camera 530 Secondo stelo 531 Primo estremo 532 Secondo corpo 533 Secondo estremo 534 Terzo canale 535 Secondo vano 537 Terzo orifizio 538 Camera di alimentazione 55 Primo passaggio 551 Camera di pressurizzazione 57 Primo condotto 572 Secondo condotto 573 Circuito di pressurizzazione 59 Elementi di guida 7 Estensione longitudinale L Primo flusso di fluido f1 Secondo flusso di fluido f2 Terzo flusso di fluido P Direzione verticale Z

Claims (12)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Antenna (3) di perforazione telescopica comprendente: - almeno una prima struttura (31) comprendente una porzione di fissaggio (312) atta ad essere fissata ad un piano sonda (21); - almeno una seconda struttura (33) mobile rispetto alla prima struttura (31) al fine di ottenere un’antenna (3) telescopica; - un sistema di movimentazione (5) atto ad estendere e ritrarre un estensione longitudinale (L) di detta antenna (3) telescopica, in particolare movimentando detta almeno una seconda struttura (33); detto sistema di movimentazione (5) comprende: - almeno un primo dispositivo attuatore (51) ad un suo primo estremo (512) atto ad essere fissato a detta prima struttura (31) o a detto piano sonda (21); - almeno un secondo dispositivo attuatore (53) al quale, ad un suo primo estremo (532), è fissata detta seconda struttura (33); - almeno una camera di alimentazione (55) atta ad alimentare almeno detto primo dispositivo attuatore (51) ed almeno uno detto secondo attuatore (53); detta antenna (3) è caratterizzata dal fatto che: detto almeno un primo dispositivo attuatore (51) e detto almeno un secondo dispositivo attuatore (53) sono: - allineati lungo un’unica direzione, e; - agiscono con versi opposti fra loro.
  2. 2. Antenna (3) secondo la rivendicazione 1, in cui almeno una camera di alimentazione (55) è fissata ad un secondo estremo (514) di un primo dispositivo attuatore (51) ed ad un secondo estremo (534) di un secondo dispositivo attuatore (53), disponendosi fra due dispositivi attuatori (51, 53) muovendosi solidalmente con essi.
  3. 3. Antenna secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui è compreso: • una sola prima porzione (31) • una sola seconda porzione (33) • un solo primo dispositivo attuatore (51); • un solo secondo dispositivo attuatore (53); • ed un’unica camera di alimentazione (55).
  4. 4. Antenna secondo la rivendicazione 2, in cui almeno una camera di alimentazione (55) si muove solidalmente con il secondo estremo (514) di un primo dispositivo attuatore (51).
  5. 5. Antenna secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui detto almeno un primo dispositivo attuatore (51) o detto almeno un secondo dispositivo attuatore (53) sono pistoni o cilindri oleodinamici e detta almeno una camera di alimentazione (55) è oleodinamica.
  6. 6. Antenna secondo la rivendicazione 5 o 1, in cui ognuno di detti dispositivi attuatori (51, 53) comprendono uno stelo (511, 531) ed un relativo corpo (513, 533); detti steli (511, 531) scorrono all’interno dei rispettivi corpi (513, 533) lungo una direzione verticale (Z) uguale per tutti i dispositivi attuatori.
  7. 7. Antenna secondo una delle precedenti rivendicazioni, in cui il sistema di movimentazione (5) comprende almeno una camera di pressurizzazione (57) per l’alimentazione del sistema di movimentazione (5) posta in corrispondenza della porzione di fissaggio (312) di detta almeno una prima struttura (31).
  8. 8. Antenna secondo la rivendicazione 7, in cui: detta almeno una camera di pressurizzazione (57) è in corrispondenza del primo estremo (512) del primo dispositivo attuatore (51) ed in cui detta almeno una camera di pressurizzazione (57) comprende: - un primo condotto (572) atto ad essere alimentato per l’estensione del mast (3) in cui scorre un primo flusso di fluido (f1); - un secondo condotto (573) atto ad essere alimentato, tramite un terzo flusso di fluido (P), per la ritrazione dell’antenna o mast (3), al fine di consentire lo scorrere di un secondo flusso di fluido (f2) in detto primo condotto (572) con verso opposto a detto primo flusso di fluido (f1).
  9. 9. Antenna secondo almeno una delle rivendicazioni precedenti, in cui: - detto almeno un primo condotto (572) e fluidodinamicamente connesso: - con un primo canale (515) compreso in detto primo dispositivo attuatore (51), - con detta camera di alimentazione (55) ed - con una seconda camera (530) del secondo dispositivo attuatore (53); ed in cui - detto almeno un secondo condotto (573) è fluidodinamicamente connesso: - con un secondo canale (516) compreso nel primo dispositivo attuatore (51), - con un primo vano (517) del primo stelo (513), - con un circuito di pressurizzazione (59) ed - con un secondo vano (537) del secondo stelo (531) del secondo dispositivo attuatore (53).
  10. 10. Antenna secondo la rivendicazione 6, in cui almeno una camera di alimentazione (55), ed i dispositivi attuatori (51, 53) ad essa collegati, sono conformati in modo tale che la corsa realizzata da detti dispositivi attuatori, a seguito della loro attivazione, sia sostanzialmente uguale per tutti i dispositivi attuatori e detto almeno un primo dispositivo attuatore (51) e detto almeno un secondo dispositivo attuatore (53) hanno uguale alesaggio e lunghezza.
  11. 11. Impianto di perforazione (2) comprendente: - un piano sonda (21); - un’antenna (3) posta su detto piano sonda (21); - una testa di perforazione (25) atta in uso a scorrere lungo detta antenna (3) caratterizzato dal fatto che detta antenna (3) è un’antenna telescopica secondo la rivendicazione 1.
  12. 12. Impianto di perforazione secondo la rivendicazione 11, in cui è compreso un meccanismo a pantografo per la movimentazione di detta testa di perforazione (25) per la movimentazione di una o più aste da una posizione secondaria ausiliaria e il centro del pozzo in perforazione e viceversa.
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