Barzanò & Zanardo Milano S.p.A.
TITOLO: “Apparecchiatura per controllare la chiusura di una
porta di un elettrodomestico, in particolare per una macchina lavatrice, quale una macchina lavastoviglie”
* ;5 DESCRIZIONE ;Settore tecnico ;;La presente invenzione si riferisce a un’apparecchiatura per controllare la chiusura di una porta di un elettrodomestico, in particolare per una macchina 10 lavatrice, quale una macchina lavastoviglie. ;Sfondo tecnologico ;;Nel settore degli elettrodomestici è necessario prevedere accorgimenti che consentano la chiusura di una camera interna ricavata in una cassa di tali apparecchi, 15 tipicamente una camera di lavaggio di una macchina lavatrice, quale una macchina lavastoviglie. A questo riguardo, viene utilizzata una porta mobile rispetto alla cassa in modo tale da aprire e chiudere un’apertura di accesso attraverso cui la camera interna è in grado di 20 comunicare con l’ambiente esterno all’elettrodomestico. ;Generalmente tali apparecchiature comprendono un elemento di impegno destinato ad essere montato su una fra detta cassa e detta porta, e un elemento di ritegno destinato ad essere montato sull’altra fra la porta e la 25 cassa. L’elemento di ritegno é predisposto per trattenere in modo rilasciabile l’elemento di impegno in modo tale da vincolare la porta alla cassa nell’uso dell’elettrodomestico. ;Tipicamente l’accoppiamento fra l’elemento di impegno 30 e l’elemento di ritegno avviene mediante l’azione di un utente che li accosta spingendo manualmente la porta contro la cassa in chiusura completa. Il disaccoppiamento fra ;;A 5825 ;Barzanò & Zanardo Milano S.p.A. ;;l’elemento di impegno e l’elemento di ritegno avviene ;mediante l’azione dell’utente che opera su apposite ;interfacce di comando (ad esempio, previste sulla parete ;frontale della porta oppure sulla faccia frontale o 5 superiore della cassa) che attivano meccanismi interni ;dell’elemento di ritegno che sganciano l’elemento di ;impegno dall’elemento di ritegno. ;;Nel settore si sono rivelate tecnicamente vantaggiose ;alcune apparecchiature progettate per consentire una 10 cosiddetta “preapertura” della porta in particolare delle ;macchine lavatrici, in particolare di macchine ;lavastoviglie. In dettaglio, la porta viene portata in uno ;stato socchiuso, in cui essa è solo leggermente distanziata ;angolarmente dalla cassa dell’elettrodomestico e realizza 15 con quest’ultima una fessura in grado di mettere in ;comunicazione di fluido la camera di lavaggio e l’ambiente ;esterno. Questo accorgimento è particolarmente vantaggioso ;in macchine lavatrici, ad esempio macchine lavastoviglie, ;in quanto esso permette di sfiatare verso l’ambiente 20 esterno il vapore generato durante il ciclo di lavaggio, ;contribuendo all’asciugatura almeno parziale degli articoli ;contenuti nella camera di lavaggio. ;;Per conseguire la suddetta preapertura della porta, ;alcune varianti di tali apparecchiature prevedono che il 25 riscontro sia montato mobile rispetto ad un corpo di ;supporto fra una posizione retratta e una posizione ;estratta. Quando il riscontro è accoppiato con l’elemento ;di ritegno ed assume la posizione retratta la porta si ;trova in una condizione di chiusura completa chiudendo a 30 tenuta di fluido l’apertura di accesso della cassa. Invece, ;quando il riscontro è accoppiato con l’elemento di ritegno ;ed assume la posizione estratta, la porta si trova in una ;;A 5825 ;Barzanò & Zanardo Milano S.p.A. ;;condizione di preapertura, essendo distanziata ;dall’apertura di accesso della cassa. La liberazione del ;riscontro, in modo che esso possa passare fra la posizione ;estratta e la posizione retratta, è ulteriormente 5 subordinata ad un meccanismo di arresto tendente a passare ;da una condizione di sblocco ad una condizione di blocco, ;in maniera controllata elettricamente da mezzi motori, ;quale un motore od un attuatore predisposto per comandare ;il passaggio del meccanismo di arresto dalla condizione di 10 blocco alla condizione di sblocco. Nella condizione di ;sblocco, il meccanismo di arresto è atto a consentire la ;liberazione del riscontro, permettendo il suo spostamento ;dalla posizione retratta alla posizione estratta quando il ;riscontro è accoppiato con l’elemento di ritegno. Invece, 15 nella condizione di blocco, il meccanismo di arresto è atto ;a trattenere il riscontro quando quest’ultimo si trova in ;detta posizione retratta. ;;Tuttavia tali apparecchiature soffrono di alcuni ;inconvenienti. ;20 Un inconveniente è dato dal fatto che in tali sistemi, ;quando la macchina lavatrice è disattivata, il meccanismo ;di arresto tende normalmente a portarsi e rimanere nella ;condizione di blocco. Questa situazione può essere ;potenzialmente fonte di pericolo nel caso di un utilizzo 25 scorretto od accidentale della macchina a cui ;l’apparecchiatura è abbinata, in particolare da parte di un ;bambino. Si consideri l’ipotesi in cui un bambino entri ;nella camera interna della macchina lavatrice attraverso ;l’apertura di ingresso e chiuda dietro di sé la porta. In 30 tale eventualità il riscontro sarebbe spinto all’indietro ;nella posizione retratta e il meccanismo – che si trova ;nella condizione di blocco - tratterrebbe il riscontro in ;;A 5825 ;Barzanò & Zanardo Milano S.p.A. ;;tale posizione e dunque anche la porta in una condizione di chiusura completa, con il rischio di intrappolare il bambino nella camera di lavaggio. ;Sintesi dell’invenzione ;5 Uno scopo della presente invenzione è quello di realizzare una apparecchiatura per la chiusura di una porta di un elettrodomestico, in particolare per una macchina lavatrice, quale una macchina lavastoviglie, in cui tale apparecchiatura presenti una sicurezza migliorata anche in 10 caso di utilizzo scorretto od accidentale, in particolare da parte di bambini. ;Secondo la presente invenzione, questi ed altri scopi vengono raggiunti mediante un apparecchiatura realizzato secondo l’annessa rivendicazione indipendente. ;15 E’ da intendersi che le annesse rivendicazioni costituiscono parte integrante degli insegnamenti tecnici qui forniti nella descrizione in merito alla presente invenzione. ;Breve descrizione dei disegni ;20 Ulteriori caratteristiche e vantaggi della presente invenzione appariranno chiari dalla descrizione dettagliata che segue, data a puro titolo esemplificativo e non limitativo, con riferimento ai disegni allegati, in cui: - la figura 1 è una vista prospettica di una macchina 25 lavastoviglie che incorpora un apparecchiatura per controllare la chiusura di una porta di un elettrodomestico, realizzato in accordo con una prima forma di realizzazione esemplificativa della presente invenzione; - la figura 2 è una vista schematica parziale in pianta 30 dall’alto della macchina lavastoviglie della figura 1, ma rappresentata priva del coperchio e con la porta in posizione di chiusura completa; ;;A 5825 ;Barzanò & Zanardo Milano S.p.A. ;;- la figura 3 è una vista prospettica parziale ;dell’apparecchiatura mostrata nelle figure precedenti e di ;cui sono visibili alcuni componenti interni; ;;- la figura 4 è una vista prospettica esplosa 5 dell’apparecchiatura mostrata nelle figure precedenti; ;;- la figura 5 è una vista prospettica di un componente ;di un meccanismo di arresto dell’apparecchiatura mostrata ;nelle figure precedenti; ;;- le figure 6 e 7 sono viste prospettiche 10 dell’apparecchiatura mostrata nelle figure precedenti ed ;ivi rappresentata in due differenti condizioni operative; e ;- la figura 8 è una vista prospettiva frontale di ;dettagli realizzativi concernenti il meccanismo di arresto ;dell’apparecchiatura rappresentata nelle figure precedenti. ;15 Descrizione dettagliata dell’invenzione ;;Con riferimento in particolare alla figura 1, è ;indicato complessivamente con W un esempio di macchina ;lavatrice su cui è destinata ad essere installata una forma ;di realizzazione esemplificativa di una apparecchiatura 10 20 secondo la presente invenzione. La macchina lavatrice è una ;macchina lavastoviglie W, tuttavia, come sarà chiaro dalla ;presente descrizione, l’apparecchiatura 10 può anche essere ;applicata a differenti macchine lavatrici (ad esempio, ad ;una macchina lavabiancheria) od altri elettrodomestici. ;25 Con riferimento in particolare alla figura 1, la ;macchina lavastoviglie W presenta una cassa C in cui è ;definita una vasca o camera di lavaggio WT destinata a ;ricevere al suo interno le stoviglie da sottoporre a ;lavaggio. La vasca di lavaggio WT presenta un’apertura di 30 accesso O attraverso la quale essa comunica con l’ambiente ;esterno ed è dunque in grado di ricevere le stoviglie. ;Inoltre la macchina lavastoviglie W presenta una porta D ;;A 5825 ;Barzanò & Zanardo Milano S.p.A. ;;destinata ad aprire (figura 1) e chiudere (figura 2) ;l’apertura di accesso O. ;;L’apertura di accesso O è situata su una faccia ;frontale della cassa C e, preferibilmente, la porta D è 5 montata oscillabile rispetto alla cassa C, ad esempio ;incernierata intorno ad un asse orizzontale situato ;inferiormente a quest’ultima. Nella forma di realizzazione ;illustrata l’apertura di accesso O è dotata perifericamente ;di una guarnizione di tenuta (non numerata), in modo da 10 permettere una chiusura a tenuta di fluido della vasca di ;lavaggio WT quando la porta D è in una condizione ;completamente chiusa. ;;Nella forma di realizzazione illustrata, la cassa C ;presenta un coperchio L, vantaggiosamente situato sulla 15 sommità della suddetta cassa C. ;;Nella figura 2 la macchina lavatrice W è mostrata solo ;parzialmente e priva del coperchio L situato tipicamente ;sulla sommità della cassa C. La macchina W presenta ;preferibilmente una traversa CB situata al di sopra di una 20 parete della vasca di lavaggio WT. ;;Ulteriormente nella figura 2 è visibile una coppia di ;setti o pareti trasversali P1, P2 presenti superiormente ;sulla cassa C e al di sopra delle quali è atto ad essere ;posizionato il coperchio L. La funzione di tali pareti P1 e 25 P2 sarà descritta più dettagliatamente nel seguito della ;descrizione. ;;L’apparecchiatura 10 è destinata a consentire la ;chiusura della porta D della macchina lavastoviglie W e ;comprende un elemento di impegno 11 destinato ad essere 30 montato in corrispondenza della cassa C, ad esempio sulla ;traversa CB situata fra la cassa C e il coperchio L. ;L’elemento di impegno 11 è atto ad essere trattenuto in ;;A 5825 ;Barzanò & Zanardo Milano S.p.A. ;;modo rilasciabile da un elemento di ritegno 16 destinato ad ;essere montato sulla porta D, ad esempio sulla sua faccia ;posteriore rivolta verso l’apertura di accesso O. ;;L’elemento di ritegno 16 è predisposto per trattenere 5 in modo rilasciabile l’elemento di impegno 11 in modo tale ;da vincolare la porta D alla cassa C nell’uso della ;macchina lavastoviglie W. Nella forma di realizzazione ;illustrata, l’elemento di impegno 11 è montato sulla cassa ;C e l’elemento di ritegno 16 è montato sulla porta D. ;10 L’elemento di impegno 11 comprende un corpo di ;supporto 12 che, nella forma di realizzazione illustrata, è ;fissato alla cassa C, ed un riscontro 14 associato al corpo ;di supporto 12 e predisposto per essere accoppiato ;rilasciabilmente con l’elemento di ritegno 16 che è montato 15 sulla porta D, in modo tale da vincolare la porta D alla ;cassa C nell’uso della macchina lavastoviglie W. Nella ;forma di realizzazione illustrata, il corpo di supporto 12 ;è realizzato come un involucro internamente cavo, ad ;esempio includente una coppia di semigusci o vaschette 12a, 20 12b fra di loro accoppiate, in particolare a scatto, in ;corrispondenza della loro periferia. ;;Nella forma di realizzazione illustrata, i semigusci ;12a, 12b del corpo di supporto 12 sono realizzati di ;materiale plastico, ad esempio mediante stampaggio ad 25 iniezione. Preferibilmente il corpo di supporto 12 è ;avvitato alla cassa C dell'elettrodomestico W, ad esempio ;in corrispondenza della traversa CB. ;;Come sarà chiaro dalla lettura del seguito della ;descrizione, il riscontro 14 è montato mobile rispetto al 30 corpo di supporto 12 fra una posizione retratta (figure 2, ;3, 6 e 7) e una posizione estratta. Vantaggiosamente il ;riscontro 14 è mobile in modo guidato dal corpo di supporto ;;A 5825 ;Barzanò & Zanardo Milano S.p.A. ;;12, in particolare da pareti interne di quest’ultimo. In ;modo preferito, il riscontro 14 è scorrevole rispetto al ;corpo di supporto 12. Particolarmente, il riscontro 14 è ;realizzato di materiale plastico, ad esempio mediante 5 stampaggio ad iniezione. ;;In entrambe le forme di realizzazione illustrate, ;nella posizione retratta il riscontro 14 sporge ;parzialmente con un suo tratto dal corpo di supporto 12, ;mentre nella posizione estratta il riscontro 14 sporge 10 ulteriormente di un tratto addizionale. In modo preferito, ;il riscontro 14 sporge attraverso una fessura (non ;numerata) realizzata sulla faccia frontale della parete P1 ;della cassa C della lavastoviglie W su cui l’elemento di ;impegno 11 nel suo complesso è montato. ;15 In particolare, quando il riscontro 14 è accoppiato ;con l’elemento di ritegno 16 e si sposta nella posizione ;estratta, si verifica un allontanamento dell’elemento di ;ritegno 16 rispetto al corpo di supporto 12, il che è ;associato ad un conseguente allontanamento della porta D 20 che rimane vincolata alla cassa C, ma non più chiusa a ;tenuta di fluido in corrispondenza dell’apertura di accesso ;O. ;;L’elemento di ritegno 16 è sostanzialmente di tipo per ;sé noto, ad esempio presentante un corpo contenitore dotato 25 di una fessura e in cui è alloggiato un meccanismo di ;aggancio a cui il riscontro 14 può accedere attraverso tale ;fessura per accoppiarsi in modo rilasciabile con tale ;meccanismo di aggancio. Generalmente tale meccanismo di ;aggancio è oscillabile fra una posizione di lavoro ed una 30 posizione di riposo e comprende un organo girevole il cui ;movimento è contrastato da un organo elastico e con cui è ;atto ad impegnarsi rilasciabilmente il riscontro 14. Nella ;;A 5825 ;Barzanò & Zanardo Milano S.p.A. ;;posizione di lavoro, l’organo girevole del meccanismo di ;aggancio trattiene il riscontro 14 quando la porta D è ;chiusa. Invece, nella posizione di riposo, l’organo ;girevole del meccanismo di aggancio libera il riscontro 14 5 quando l’utente aziona un opportuno meccanismo di rilascio ;(non illustrato), ad esempio includente un pulsante, una ;leva od una manopola, ubicato sulla porta D. ;;Esempi di un siffatto elemento di ritegno 16 sono ;ampiamente noti nel settore e sono dettagliatamente 10 descritti in svariati documenti di tecnica anteriore. Per ;motivi di completezza, si citano le domande di brevetto ;italiano No. TO97A1120, TO2000A000383 e TO2001A01003 il cui ;contenuto è da considerarsi ivi incorporato mediante ;riferimento e a titolo puramente esemplificativo. Pertanto, 15 per motivi di brevità, l’elemento di ritegno 16 non sarà ;qui di seguito ulteriormente descritto. ;;Quando il riscontro 14 è accoppiato con l’elemento di ;ritegno 16 e si trova nella posizione retratta, l’elemento ;di impegno 11 si trova nella disposizione mostrata nella 20 figura 2, in cui la porta D è in una condizione di chiusura ;completa, chiudendo a tenuta di fluido l’apertura di ;accesso O della camera di lavaggio WT. Invece, sempre ;quando il riscontro 14 è accoppiato con l’elemento di ;ritegno 16 ma si trova nella posizione estratta, la porta D 25 assume una condizione di preapertura, essendo leggermente ;distanziata dall’apertura di accesso O di dalla cassa C in ;modo tale da mettere in comunicazione di fluido la camera ;di lavaggio WT con l’ambiente esterno alla cassa C. In ;particolare, nella condizione di preapertura è consentito 30 al vapore (che ad esempio si genera durante un ciclo di ;lavaggio della macchina lavastoviglie W) contenuto nella ;vasca di lavaggio WT di fuoriuscire all’esterno della ;;A 5825 ;Barzanò & Zanardo Milano S.p.A. ;;macchina lavastoviglie W in modo tale che si verifichi ;un’asciugatura, almeno parziale, delle stoviglie ivi ;contenute. ;;In altri termini, quando il riscontro 14 è accoppiato 5 con l’elemento di ritegno 16 e si sposta nella posizione ;estratta, esso consente l’allontanamento dell’elemento di ;ritegno 16 dal corpo di supporto 12, al che consegue un ;allontanamento della porta D rispetto alla cassa C. ;Tuttavia, in virtù dell’accoppiamento fra il riscontro 14 e 10 l’elemento di ritegno 16, la porta D rimane in ogni caso ;vincolata alla cassa C, ma senza chiudere a tenuta di ;fluido l’apertura di accesso O. ;;Con riferimento in particolare alle figure 6 e 7, ;l’elemento di impegno 11 comprende inoltre un meccanismo di 15 arresto, complessivamente indicato con 18. In entrambe le ;forma di realizzazione illustrate, il meccanismo di arresto ;18 è montato sul corpo di supporto 12; in particolare esso ;è contenuto nella cavità definita dal corpo di supporto 12 ;stesso. ;20 Il meccanismo di arresto 18 tende a passare ;;da una condizione di sblocco (non illustrata), in cui ;esso è atto a consentire la liberazione del riscontro 14 ;permettendo a quest’ultimo uno spostamento dalla posizione ;retratta alla posizione estratta quando il riscontro 14 è 25 accoppiato con l’elemento di ritegno 16, ;;ad una condizione di blocco (figure 6, 7), in cui esso ;è atto a consentire il trattenimento del riscontro 14 ;quando il riscontro 14 è nella posizione retratta. ;;Ulteriormente l’elemento di impegno 11 comprende mezzi 30 motori, nella forma di realizzazione illustrata un ;attuatore 20 ad azionamento elettrico predisposto per ;comandare il passaggio del meccanismo di arresto 18 dalla ;;A 5825 ;Barzanò & Zanardo Milano S.p.A. ;;condizione di blocco alla condizione di sblocco. Ad ;esempio, tale passaggio viene realizzato quando l'attuatore ;20 è eccitato dal passaggio di una corrente elettrica. In ;altre varianti di realizzazione invece dell’attuatore 20 5 può essere utilizzato anche un motore elettrico. ;;Nella forma di realizzazione illustrata, l'attuatore ;20 è connesso con un'unità di controllo esterna associata ;all'elettrodomestico W ed in grado di fornire una corrente ;elettrica all'attuatore 20 in condizioni di utilizzo 10 prestabilite. Preferibilmente, l’attuatore 20 è montato sul ;corpo di supporto 12, ad esempio è alloggiato nella cavità ;definita all’interno di quest’ultimo. ;;Secondo la presente invenzione, il meccanismo di ;arresto 18 comprende un elemento di sicurezza 18a 15 controllabile manualmente da un utente e spostabile fra una ;disposizione di liberazione e una disposizione di ;inibizione. Nella disposizione di liberazione (visibile ;nella figura 6), l’elemento di sicurezza 18a consente il ;passaggio del meccanismo di arresto 18 fra la condizione di 20 blocco e la condizione di sblocco, in particolare in ;maniera controllata dai mezzi motori, ad esempio ;dall’attuatore 20. Invece, nella disposizione di ;inibizione, l’elemento di sicurezza 18a vincola ;forzatamente il meccanismo di arresto 18 nella condizione 25 di sblocco, impedendo ad esso di assumere la condizione di ;blocco. ;;In questo modo viene migliorata la sicurezza del ;dispositivo 10 nei casi di utilizzo scorretto della ;macchina lavatrice W, in particolare da parte di bambini. ;30 In effetti, se l’elemento di sicurezza 18a viene portato ;manualmente da un utente nella disposizione di inibizione, ;qualora un bambino entri nella camera interna della ;;A 5825 ;Barzanò & Zanardo Milano S.p.A. ;;macchina lavatrice W attraverso l’apertura di ingresso O e ;chiuda dietro di sé la porta D, il riscontro 14 sarebbe ;spinto all’indietro nella posizione retratta, ma il ;meccanismo 18 non riuscirebbe a raggiungere la condizione 5 di blocco. Pertanto, anche se il riscontro 14 si ;accoppiasse con l’elemento di impegno 15, il meccanismo di ;arresto 18 non riuscirebbe a trattenere il riscontro 14 in ;tale posizione retratta e dunque anche la porta D ;ritornerebbe verso l’esterno nella posizione di 10 preapertura, evitando che il bambino rimanga dunque ;intrappolato nella vasca di lavaggio con il rischio di ;soffocamento. ;;Ulteriori caratteristiche vantaggiose e dettagli ;preferiti dell’elemento di sicurezza 18a saranno descritti 15 più particolarmente nel seguito della presente descrizione. ;;Inoltre l’elemento di impegno 11 comprende ;preferibilmente mezzi di ritorno 15 predisposti per ;richiamare opzionalmente il riscontro 14 nella posizione ;retratta quando tale riscontro 14 viene disaccoppiato 20 dall’elemento di ritegno 16. In particolare i mezzi di ;ritorno 15 sono montati sul corpo di supporto 12. In questo ;modo si evita che il riscontro 14 sporga eccessivamente – ;in modo eventualmente pericoloso per la sicurezza degli ;utenti – dalla cassa C della macchina lavastoviglie W 25 quando un utente disaccoppia il riscontro 14 dall’elemento ;di ritegno 16, agendo sugli opportuni meccanismi di ;rilascio provvisti sulla macchina lavastoviglie W, e ;dispone la porta D dalla condizione di preapertura alla ;condizione di apertura completa. ;30 Preferibilmente i mezzi elastici di ritorno ;comprendono mezzi elastici di richiamo, ad esempio ;includenti una molla di richiamo 15. In particolare, i ;;A 5825 ;Barzanò & Zanardo Milano S.p.A. ;;mezzi elastici di richiamo 15 sono atti ad operare a ;trazione. ;;Preferibilmente l’apparecchiatura 10 comprende inoltre ;un organo spingitore 19 in grado di imprimere una spinta 5 nel verso di spostamento del riscontro 14 dalla posizione ;retratta alla posizione estratta, e destinata ad essere ;esercitata sulla porta D, facilitandone il passaggio nella ;condizione di preapertura quando il riscontro 14 è ;accoppiato con l’elemento di ritegno 16 e il meccanismo di 10 arresto 18 è nella condizione di sblocco. In questa maniera ;viene facilitato e reso più affidabile il passaggio della ;porta D dalla condizione di chiusura completa alla ;condizione di preapertura. ;;In varianti alternative semplificate, è anche 15 possibile evitare la presenza dell’organo spingitore 19, in ;quanto anche il peso proprio della porta D in combinazione ;con la forza elastica esercitata dalla guarnizione di ;tenuta montata intorno all’apertura O può essere in grado ;di consentire l’apertura della porta D. In tale variante è 20 anche possibile concepire l’assenza dei mezzi elastici di ;ritorno 15, per facilitare l’azione di preapertura della ;porta D e laddove la sporgenza del riscontro 14 a porta ;completamente aperta sia sostanzialmente trascurabile e non ;costituisca un problema od un pericolo per gli utenti. ;25 Nella forma di realizzazione illustrata, l’organo ;spingitore 19, ad esempio di forma sostanzialmente ;allungata, è montato mobile rispetto al corpo di supporto ;12 in modo tale da esercitare la suddetta spinta, ;portandosi da una condizione retratta ad una condizione 30 estratta. In questo modo è possibile ottenere una ;configurazione compatta dell’apparecchiautra 10, integrando ;l’organo spingitore 19 nella struttura dell’elemento di ;;A 5825 ;Barzanò & Zanardo Milano S.p.A. ;;impegno 11. ;;In particolare, nella condizione retratta l’organo ;spingitore 19 sporge leggermente con un suo tratto (o può ;anche essere eventualmente completamente contenuto) dal 5 corpo di supporto 12, mentre nella condizione estratta ;l’organo spingitore 19 sporge ulteriormente di un tratto ;addizionale. ;;In modo vantaggioso, l’organo spingitore 19 è ;alloggiato all’interno del corpo di supporto 12 in maniera 10 scorrevole rispetto a quest’ultimo, ad esempio in modo ;guidato da pareti interne di tale corpo di supporto 12. ;;Nella forma di realizzazione illustrata, l’elemento di ;impegno 11 comprende inoltre mezzi elastici di ;sollecitazione 21 insistenti sull’organo spingitore 19 e 15 tendenti a portarlo nella condizione estratta. ;;In particolare, i mezzi elastici di sollecitazione 21 ;insistono sull’organo spingitore 19 in maniera tale per cui ;essi tendono a portarlo nella condizione estratta. Nella ;forma di realizzazione illustrata, i mezzi elastici di 20 sollecitazione 21 sono montati fra il corpo di supporto 12 ;e l’organo spingitore 19 e, ad esempio, sono atti ad ;operare a trazione, attirando l’organo spingitore 19 verso ;l’esterno del corpo di supporto. In modo vantaggioso, i ;mezzi elastici di sollecitazione comprendono almeno una 25 molla a trazione 21, in particolare è prevista una coppia ;di molle a trazione 21. ;;Nella forma di realizzazione illustrata, il riscontro ;14 e l’organo spingitore 19 sono mobili in direzioni fra di ;loro parallele. ;30 Preferibilmente il riscontro 14 e l’organo spingitore ;19 sono montati l’uno all’altro in modo reciprocamente ;guidato, in particolare mediante scorrimento. ;;A 5825 ;Barzanò & Zanardo Milano S.p.A. ;;Più preferibilmente il riscontro 14 e l’organo ;spingitore 19 sono reciprocamente solidali durante il loro ;scorrimento della rispettiva posizione o condizione ;retratta alla rispettiva posizione o condizione estratta, 5 quando il riscontro 14 è accoppiato con detto elemento di ;ritegno 16 e il meccanismo di arresto 18 libera il ;riscontro 14, passando dalla condizione di blocco alla ;condizione di sblocco. Questo accorgimento è ;particolarmente utile per evitare che – durante lo 10 spostamento dalla posizione retratta alla posizione ;estratta del riscontro 14 - l’organo spingitore 19 e la ;porta D (la cui posizione dipende dalla posizione del ;riscontro 14 in virtù dell’accoppiamento sussistente fra ;l’elemento di impegno 11 e l’elemento di ritegno 16) 15 vengano a trovarsi in posizioni reciproche non ottimali per ;l’esercizio di una corretta azione di spinta in ;preapertura. Nella forma di realizzazione illustrata, ;l’organo spingitore 14 è reso solidale in scorrimento con ;il riscontro 19 mediante un appoggio del riscontro 14 20 sull’organo spingitore 19. ;;Convenientemente il riscontro 14 è in grado di ;scorrere rispetto all’organo spingitore 19 per almeno un ;tratto dello spostamento dalla posizione estratta alla ;posizione retratta, in modo controllato da detti mezzi di 25 ritorno 15 quando il riscontro 14 e l’elemento di ritegno ;16 sono disaccoppiati. In questa forma di realizzazione, il ;riscontro 14 è scorrevole dalla posizione estratta alla ;posizione retratta in maniera indipendente dal movimento ;dell’organo spingitore 19. ;30 Nella forma di realizzazione illustrata, il riscontro ;14 e l’organo spingitore 19 presentano reciproche slitte ;prossimali 14a e 19a cooperanti fra loro in modo tale da ;;A 5825 ;Barzanò & Zanardo Milano S.p.A. ;;realizzare lo scorrimento guidato sopra esposto. In questa ;prima forma di realizzazione illustrata, la slitta ;prossimale 14a presenta un’estensione trasversale 14b in ;cui è montata scorrevole, vantaggiosamente “a cassetto”, la 5 slitta prossimale 19a in direzione assiale fra la ;condizione retratta e la condizione estratta dell’organo ;spingitore 19. Con riferimento in particolare alla figura ;4a, l’estensione trasversale 14b presenta opportune asole ;14c dirette assialmente ed entro cui sono scorrevoli 10 sporgenze complementari, ad esempio pioli 19c, portate ;dalla slitta prossimale 19a. ;;Nella forma di realizzazione illustrata, il riscontro ;14 e l’organo spingitore 19 presentano reciproche appendici ;distali 14d e 19d montate sulle slitte prossimali 14a e 19a 15 e atte a sporgere all’esterno del corpo di supporto 12 ;(tramite fessure od aperture anteriori realizzate su ;quest’ultimo), in modo tale da cooperare con l’elemento di ;ritegno 16 e la porta D. Particolarmente, ciascuna ;appendice distale 14d e 19d presenta una coppia di gambi di 20 collegamento elasticamente divaricabili ed accoppiabili ;(non numerati) mediante interferenza in opportune fessure ;(non numerate) realizzate anteriormente nelle slitte ;prossimali 14a e 19a. ;;Nella forma di realizzazione illustrata, a differenza 25 della appendici distali 14d e 19d, le porzioni prossimali ;14a e 14b sono vantaggiosamente sempre contenute al’interno ;dell’involucro definito dal corpo di supporto 12, senza ;sporgere esternamente rispetto ad esso durante le ;escursioni del risconto 14 e dell’organo spingitore 19. ;30 In questa forma di realizzazione, la molla di richiamo ;15, vantaggiosamente operante a trazione, è montata fra un ;piolo 14e portato dal riscontro 14, in particolare dalla ;;A 5825 ;Barzanò & Zanardo Milano S.p.A. ;;slitta prossimale 14a, e un rispettivo piolo 12e portato ;dal corpo di supporto 12. ;;Nella forma di realizzazione illustrata, ciascuna ;molla di sollecitazione 21, vantaggiosamente operante a 5 trazione, è montata fra un rispettivo piolo 19f portato ;dalla slitta prossimale 19a e un rispettivo piolo 12f ;portato dal corpo di supporto 12. ;;Particolarmente, laddove la presenza della molla di ;richiamo 15 sia prevista, la forza esercitata da essa sul 10 riscontro 14 è vantaggiosamente inferiore rispetto alla ;forza esercitata dalle molle di sollecitazione 21 ;sull’organo spingitore 19. ;;Nella forma di realizzazione illustrata, le rispettive ;porzioni prossimali 14a e 19a presentano rispettivi 15 spallamenti 14g e 19g atti ad andare in appoggio reciproco ;durante il passaggio dalla rispettiva posizione o ;condizione retratta alla rispettiva posizione o condizione ;estratta. In particolare lo spallamento 14g è atto ad ;andare in appoggio contro lo spallamento 19g per mantenere, 20 nell’uso, l’organo spingitore 19 in appoggio contro la ;porta D in modo tale da esercitare una spinta ottimale in ;preapertura. ;;A titolo di esempio, lo spallamento del riscontro 14 è ;definito da uno spigolo superiore 14g portato in posizione 25 assialmente avanzata dall’estensione trasversale 14b, ;mentre lo spallamento dell’organo spingitore 19 definito da ;un dente 19g sporgente superiormente dalla porzione ;prossimale 19a in posizione assialmente avanzata di ;quest’ultima. ;30 Chiaramente, durante il rientro del riscontro 14 verso ;la posizione retratta l’appoggio fra gli spallamenti 14g e ;19g si risolve, rendendo dunque indipendente la posizione ;;A 5825 ;Barzanò & Zanardo Milano S.p.A. ;;del riscontro 14 lungo l’organo spingitore 19. ;;Preferibilmente, il meccanismo di arresto 18 è ;predisposto per vincolare il riscontro 14, impedendone uno ;spostamento nella posizione estratta, quando il riscontro 5 14 si trova nella rispettiva posizione retratta e il ;meccanismo di arresto 18 si trova nella condizione di ;blocco. ;;In questo modo, il meccanismo di arresto 18 è essere ;progettato per agire direttamente sul riscontro 14, ed 10 impedire dunque l’allontanamento della porta D dalla cassa ;C contro l’azione dell’organo spingitore 19. ;;Preferibilmente il meccanismo di arresto 18 è ;predisposto per agire in direzione trasversale rispetto ;alla direzione di spostamento del riscontro 14. ;15 In questa forma di realizzazione, il meccanismo di ;arresto 18 è predisposto per agire liberando o trattenendo ;una sporgenza trasversale 14h portata dal riscontro 14, ad ;esempio dall’estensione trasversale 14b. ;;Preferibilmente l’apparecchiatura 10 comprende mezzi 20 rilevatori 23 predisposti per rilevare la posizione o ;condizione estratta di almeno uno tra il riscontro 14 e ;l’organo spingitore 19. In questo modo è possibile ottenere ;un indicazione indiretta sullo stato in cui si trova la ;porta D durante l’uso. In questa forma di realizzazione, i 25 mezzi rilevatori sono atti a monitorare la posizione del ;riscontro 14 e, quindi, sono atti a fornire un’indicazione ;relativa al fatto che il riscontro 14 si trova nella ;posizione estratta – e quindi che la porta D si trova nella ;condizione di preapertura. ;30 In modo vantaggioso, i mezzi rilevatori 23 comprendono ;un elemento mobile 23a spostabile rispetto al corpo di ;supporto 12 in modo controllato da almeno uno tra il ;;A 5825 ;Barzanò & Zanardo Milano S.p.A. ;;riscontro 14 e l’organo spingitore 19, ed un organo ;sensibile 23b predisposto per fornire un’indicazione della ;posizione assunta dall’elemento mobile 23a. ;;Ad esempio, l’elemento mobile 23a è spostabile in modo 5 guidato dal corpo di supporto 12, in particolare in una ;direzione trasversale rispetto alla direzione in cui è atto ;a spostarsi il riscontro 14 o l’organo spingitore 19. ;Vantaggiosamente l’elemento mobile 23a è alloggiato ;all’interno dell’involucro realizzato dal corpo di supporto 10 12. In modo preferito, l’elemento mobile è un cursore 23a ;scorrevole che, da una parte, coopera con il riscontro 14 ;oppure con l’organo spingitore 19 e dall’altra parte ;coopera con l’organo sensibile 23b. ;;Ad esempio, l’organo sensibile un interruttore 23b, 15 particolarmente un microinterruttore, che è predisposto per ;essere azionato dall’elemento mobile 23a, ad esempio da ;un’appendice (non numerata) portata dall’elemento mobile ;23a ed in grado di attivare l’interruttore 23b secondo ;criteri prestabiliti. ;20 Preferibilmente, l’elemento mobile 23a è predisposto ;per essere sospinto in appoggio sul riscontro 14 per ;effetto di mezzi elastici antagonisti (non numerati). Più ;in dettaglio l’azione dei mezzi elastici antagonisti ;avviene in maniera tale da portare l’elemento mobile 23a 25 da una condizione normalmente inattiva, in cui esso ;non aziona l’organo sensibile 23b quando il riscontro 14 è ;nella posizione retratta, ;;ad una condizione attiva nella quale esso aziona ;l’organo sensibile 23b quando il riscontro 14 è nella 30 posizione o condizione estratta. ;;In questa forma di realizzazione, l’elemento mobile ;23a è associato e sospinto dal riscontro 14, ad esempio ;;A 5825 ;Barzanò & Zanardo Milano S.p.A. ;;dalla sporgenza trasversale 14h tendente a sospingerlo ;verso la condizione normalmente inattiva. Quando la ;sporgenza trasversale 14h, durante lo spostamento del ;riscontro verso la posizione estratta, oltrepassa 5 l’elemento mobile 23a, quest’ultimo è in grado di spostarsi ;nella condizione attiva. ;;Preferibilmente l'attuatore 20 é predisposto per ;passare da una condizione normalmente estesa (figure 6 e 7) ;ad una condizione contratta. Nella condizione estesa, 10 l'attuatore 20 consente che il meccanismo di arresto 18 ;assuma la condizione di blocco, invece nella condizione ;contratta l'attuatore 20 porta il meccanismo di arresto 18 ;nella condizione di sblocco. ;;Più preferibilmente l'attuatore 20 comprende un 15 elemento conduttore 22 del tipo a memoria di forma connesso ;meccanicamente e cooperante con il meccanismo di arresto ;18. In particolare, l'elemento conduttore 22 è realizzato ;con una lega a memoria di forma (denominate in lingua ;inglese come “Shape Memory Alloys” ed abbreviate 20 tipicamente con l'acronimo SMA) in grado di assumere una ;forma preimpostata (in questo caso corrispondente a quella ;assunta nella condizione contratta) in seguito alla ;variazione della loro temperatura dovuta, nella forma di ;realizzazione illustrata, al riscaldamento per effetto 25 Joule provocato dal passaggio di corrente attraverso di ;essa. ;;In varianti di realizzazione alternative non ;illustrate, in luogo dell'elemento conduttore 22 possono ;essere utilizzati differenti tipologie di attuatori 30 elettrici; in tali varianti l'attuatore può includere un ;attuatore elettromagnetico (ad esempio, del tipo a ;solenoide) oppure un attuatore elettrotermico (ad esempio, ;;A 5825 ;Barzanò & Zanardo Milano S.p.A. ;;del tipo a cera). Le suddette tipologie di attuatori sono ;di per sé note nel settore e non saranno qui di seguito ;descritte per motivi di brevità. ;;Come sarà più dettagliatamente descritto nel seguito, 5 nella forma di realizzazione illustrata, l'elemento ;conduttore 22 presenta la forma di un filo collegato ;meccanicamente con – ed agente su - il meccanismo di ;arresto 18 per portare quest'ultimo dalla condizione di ;blocco normale alla condizione di sblocco. ;10 Nella forma di realizzazione illustrata, l’elemento ;conduttore 22 è vantaggiosamente collegato in serie ad un ;resistore a coefficiente positivo di temperatura PTC. ;;Preferibilmente, il meccanismo di arresto 18 comprende ;una slitta 24 montata mobile – in particolare scorrevole -15 rispetto al corpo di supporto 12 da una posizione di blocco ;(figura 6) a una posizione di sblocco (figura 7). Nella ;posizione di blocco la slitta 24 è atta a trattenere il ;riscontro 14 quando esso si trova nella posizione retratta, ;impedendone uno spostamento nella posizione estratta e 20 rispettivamente nella condizione estratta. Invece, nella ;posizione di sblocco la slitta 24 consente lo spostamento ;del riscontro 14 (dalla posizione retratta alla posizione ;estratta), per effetto di una eccitazione elettrica ;dell'attuatore 20. Inoltre il meccanismo di arresto 18 25 comprende un organo elastico 26 tendente a trattenere la ;slitta 24 nella posizione di blocco. Nella forma di ;realizzazione illustrate, l'organo elastico 26 è interposto ;fra il corpo di supporto 12 e la slitta 24. Preferibilmente ;l'organo elastico 26 è una molla, ad esempio una molla 30 precaricata a compressione, vantaggiosamente di tipo ;elicoidale. ;;Preferibilmente la slitta 24 è posizionata contro una ;;A 5825 ;Barzanò & Zanardo Milano S.p.A. ;;sporgenza realizzata trasversalmente nel riscontro 14, ;quando la slitta 24 si trova nella posizione di blocco e il ;riscontro 14 nella posizione retratta. Nella forma di ;realizzazione illustrata, la suddetta sporgenza coincide 5 vantaggiosamente con la sporgenza trasversale 14h del ;riscontro 14. ;;Pertanto nella forma di realizzazione illustrata, il ;meccanismo di arresto 18 ha sostanzialmente la proprietà di ;un arpionismo, in cui la slitta 24 agisce come un arpione 10 atto ad impedire lo spostamento del riscontro 14. In ;particolare, quando l’elemento di impegno 11 e l’elemento ;di ritegno 16 sono fra di loro accoppiati, sul riscontro 14 ;agiscono, da una parte, forze di “estrazione” dovute alla ;forza di spinta dell’organo spingitore 19 ed anche al peso 15 proprio della porta D in modo eventualmente coadiuvato ;dalla compressione elastica della guarnizione di tenuta SG. ;Dall’altra parte, sempre quando l’elemento di impegno 11 e ;l’elemento di ritegno 16 sono in reciproco accoppiamento, ;sul riscontro 14 agiscono forze di “ritrazione” dovute 20 all’azione dagli eventuali mezzi di ritorno 15 e che sono ;generalmente inferiori alle forze di sollecitazione in ;apertura. Dunque, quando il meccanismo di arresto 18 è ;nella condizione di blocco, la slitta 24 che vincola il ;riscontro 14 impedisce che le forze di “estrazione” siano 25 in grado di azionare l’apparecchiatura 10 per portare la ;porta D nella condizione di preapertura. ;;In questa forma di realizzazione e con riferimento in ;particolare alla figura 7, il riscontro 14 e la slitta ;riscontro 24 presentano preferibilmente rispettivi profili 30 28 e 30 complementari e fra di loro cooperanti. I profili ;28 e 30 sono atti a consentire, mediante interferenza, lo ;spostamento forzato del riscontro 14 dalla posizione ;;A 5825 ;Barzanò & Zanardo Milano S.p.A. ;;estratta alla posizione retratta, eventualmente realizzato ;con il contributo dei mezzi di ritorno 15 contrastando ;l’azione dell'organo elastico 26. A questo riguardo, ;qualora sia prevista la presenza dei mezzi di ritorno 15, 5 essi sono preferibilmente dimensionati per esercitare un ;forza di richiamo, ad esempio una forza elastica di ;trazione, di intensità tale da vincere la forza elastica ;antagonista opposta dall’organo elastico 26. ;;In questa forma di realizzazione illustrata, i profili 10 28 e 30 sono rispettivi tratti inclinati di nasi (non ;numerati) sporgenti portati dal riscontro 14 e ;rispettivamente dalla slitta 24, in particolare dalla ;sporgenza trasversale 14h. La cooperazione fra i profili 28 ;e 30 sarà dettagliatamente descritta nel seguito, 15 congiuntamente al funzionamento complessivo ;dell’apparecchiatura 10. ;;Nella forma di realizzazione illustrata, il meccanismo ;di arresto 18 comprende inoltre un cursore 36 spostabile ;per mezzo dell'attuatore 20 e montato mobile – in 20 particolare scorrevole - rispetto al corpo di supporto 12 ;da una posizione inattiva (figura 3, 5, 6 e 7) ad una ;posizione attiva. Nella posizione inattiva, il cursore 36 ;consente il passaggio della slitta 24 dalla posizione di ;sblocco alla posizione di blocco, per azione dell'organo 25 elastico 26. Invece, nella posizione attiva, il cursore 36 ;trascina la slitta 24 dalla posizione di blocco alla ;posizione di sblocco contro l'azione dell'organo elastico ;26 quando l'attuatore 20 è eccitato elettricamente. Inoltre ;il meccanismo di arresto 18 comprende un elemento elastico 30 38 tendente a trattenere il cursore 36 nella posizione ;inattiva. Nella forma di realizzazione illustrata, ;l'elemento elastico 38 è montato fra il corpo di supporto ;;A 5825 ;Barzanò & Zanardo Milano S.p.A. ;;12 e il cursore 36. Preferibilmente il suddetto elemento ;elastico 38 è una molla, ad esempio una molla precaricata a ;compressione, vantaggiosamente di tipo elicoidale. ;;Preferibilmente il cursore 36 è collegato 5 meccanicamente con l'elemento a memoria di forma 22 ed è ;quindi atto ad essere trascinato da quest'ultimo fra la ;posizione inattiva e la posizione attiva. Nella forma di ;realizzazione illustrata, l'elemento a memoria di forma è ;realizzato come un filo conduttore 22 collegato con il 10 cursore 36, ad esempio disposto ad U in modo tale da ;avvolgere con la sua ansa una parte del cursore 36. ;;Nella forma di realizzazione illustrata la slitta 24 e ;il cursore 36 sono accoppiati con gioco in scorrimento. ;Preferibilmente l'accoppiamento fra la slitta 24 e il 15 cursore 36 è sostanzialmente del tipo cosiddetto “a ;coulisse”. Più preferibilmente il cursore 36 presenta ;un'estremità fungiforme 40 e la slitta 24 presenta una ;cavità sagomata 42 che alloggia con gioco assiale ;l'estremità fungiforme 40. Ancor più preferibilmente 20 l'estremità fungiforme 40 presenta una testa allargata ;trasversalmente e un collo ristretto e trasversalmente ;rastremantesi dalla testa; a sua volta la cavità 42 ;presenta una porzione prossimale allargata trasversalmente ;che accoglie con gioco assiale la testa, e una porzione 25 distale ristretta trasversalmente che si diparte dalla ;porzione prossimale e che consente attraverso di essa lo ;scorrimento assiale del collo (dettagli non numerati). In ;modo vantaggioso, la cavità sagomata 42 è definita da una ;coppia di bracci laterali 44 situati all'estremità della 30 slitta 24 e che convergono trasversalmente verso l'interno ;in corrispondenza delle loro estremità libere. In modo ;vantaggioso, al di sopra dei bracci laterali 44, dopo ;;A 5825 ;Barzanò & Zanardo Milano S.p.A. ;;l’accoppiamento con la testa 42, viene montato – ad esempio ;mediante interferenza – un traversino di chiusura 44a; in ;questo modo viene ridotto il rischio di una fuoriuscita ;indesiderata della testa 42 in scavalcamento oltre i bracci 5 laterali 44. ;;Nella forma di realizzazione illustrata, l'elemento ;elastico 38 esercita una forza elastica di richiamo sul ;cursore 36 che è maggiore rispetto alla forza elastica di ;richiamo esercitata dall'organo elastico 26 sulla slitta 10 24. In questo modo l’elemento elastico 38 è in grado di ;svolgere un’efficace azione di ritorno del cursore 36 nella ;posizione attiva, in particolare richiamando il filo ;conduttore 22 in modo affidabile e con una forza di ;intensità elevata. Inoltre, in questa maniera, l’organo 15 elastico 36 è in grado di riportare la slitta 24 nella ;posizione di blocco, senza per questo rendere disagevole - ;opponendo un’eccessiva resistenza - l’azione degli ;eventuali mezzi di ritorno 15 che riportano forzatamente la ;slitta 14 nella posizione retratta quando l’utente provoca 20 il disaccoppiamento del riscontro 14 dell’elemento di ;impegno 11 dall’elemento di ritegno 16, intervenendo su un ;opportuno meccanismo di rilascio disposto sulla porta D ;oppure sulla cassa C. ;;Nella forma di realizzazione illustrata, la slitta 24 25 e/o il cursore 36 sono spostabili in una direzione ;sostanzialmente trasversale, e preferibilmente ortogonale, ;alla direzione di spostamento del riscontro 14. Ad esempio, ;la slitta 24 e il cursore 36 sono spostabili nella medesima ;direzione. ;30 Preferibilmente il meccanismo di arresto 18 è ;predisposto per interrompere l’eccitazione elettrica ;dell'attuatore 20 dopo che il meccanismo di arresto 18 ha ;;A 5825 ;Barzanò & Zanardo Milano S.p.A. ;;assunto la condizione di sblocco. Più preferibilmente ;l'attuatore 20 comprende un interruttore di sicurezza 45, ;ad esempio un microinterruttore, comandato dal meccanismo ;di arresto 18 e predisposto per disconnettere 5 elettricamente l'attuatore 20 dall'unità di controllo ;esterna quando il meccanismo di arresto 18 giunge nella ;condizione di sblocco. Nella forma di realizzazione ;illustrata, l'interruttore 45 è collegato elettricamente a ;valle di uno dei contatti di alimentazione (non numerato) 10 che consentono il collegamento con dell'attuatore 20 con ;l'unità di controllo esterna. Ad esempio, i contatti di ;alimentazione sono collegati elettricamente con i capi del ;filo conduttore 22. ;;In modo preferito l'interruttore 45 comprende un 15 contatto fisso (non numerato) e un contatto mobile (non ;numerato) cooperante con il meccanismo di arresto 18 in ;modo tale da essere allontanato dal contatto fisso quando ;il meccanismo di arresto 18 raggiunge la condizione di ;sblocco. Nella forma di realizzazione illustrata il 20 contatto mobile presenta una sporgenza sagomata atta ad ;andare in appoggio contro una corrispondente sporgenza 52 ;recata dal meccanismo di arresto 18, ad esempio dal cursore ;36, in modo tale che il contatto mobile si allontani in ;distacco, ad esempio deflettendosi, dal contatto fisso 25 quando il meccanismo di arresto 18 raggiunge la condizione ;di sblocco, ad esempio quando il cursore 36 raggiunge la ;posizione attiva. Preferibilmente la sporgenza sagomata del ;contatto mobile presenta un profilo a cuspide. In modo ;altresì preferito la sporgenza 52 ha la forma di un tratto 30 inclinato sostanzialmente coniugato al tratto del profilo a ;cuspide offerto dal contatto mobile. ;;Preferibilmente, l’organo elastico 26 è interposto ;;A 5825 ;Barzanò & Zanardo Milano S.p.A. ;;assialmente fra un aggetto 58 sporgente dalla slitta 24 e ;una mensola fissa 59 sporgente dal corpo di supporto 12, ad ;esempio dal semiguscio inferiore 12b. Preferibilmente la ;mensola 59 è alloggiata in corrispondenza di un'apertura di 5 guida 60 ricavata attraverso la slitta 24. In questo modo ;l'organo elastico 26 è in grado di sospingere l'aggetto 58 ;solidale con la slitta 24 finché un bordo di estremità ;della suddetta apertura di guida 60 è in appoggio contro la ;mensola fissa 59, il che corrisponde alla posizione di 10 blocco della slitta 24. Pertanto la mensola fissa 59 svolge ;altresì la funzione di fine corsa per la slitta 24. ;;Preferibilmente, il cursore 36 è scorrevole nel corpo ;di supporto 12, preferibilmente in modo guidato da pareti ;interne del corpo di supporto 12, ad esempio da pareti del 15 semiguscio inferiore 12b e dalle pareti di fondo di ;entrambi i semigusci 12a e 12b. ;;Preferibilmente, l’elemento elastico 38 è interposto ;assialmente fra ulteriore aggetto (non numerato) sporgente ;dal cursore 36 e una ulteriore mensola fissa 61 sporgente 20 dal corpo di supporto 12, ad esempio dal semiguscio ;inferiore 12b. Preferibilmente l'ulteriore mensola 61 è ;alloggiata in corrispondenza di una ulteriore apertura di ;guida 62 ricavata attraverso il cursore 36, ad esempio in ;vicinanza dell'ulteriore aggetto. In questo modo l'elemento 25 elastico 38 è in grado di sospingere l'ulteriore aggetto ;solidale al cursore 36 finché un bordo di estremità ;dell'ulteriore apertura di guida 62 è in appoggio contro ;l'ulteriore mensola fissa 61, il che corrisponde alla ;posizione inattiva del cursore 36. Pertanto l'ulteriore 30 mensola fissa 61 svolge altresì la funzione di fine corsa ;per il cursore. ;;Nella forma di realizzazione illustrata gli ;;A 5825 ;Barzanò & Zanardo Milano S.p.A. ;;interruttori 23b e 45, insieme al resistore PTC, sono ;portati da un supporto o piastra PCB su cui è ricavato un ;circuito stampato che collega tali interruttori e ;resistore. In modo vantaggioso, il supporto PCB presenta 5 due coppie di terminali di connessione 70 e 72 predisposti ;per fornire potenza elettrica ai mezzi attuatori 20 e ;rispettivamente ai mezzi rilevatori 23, ad esempio ;attraverso il resistore PTC e rispettivamente attraverso ;l’interruttore 23b. ;10 Sarà qui di seguito descritta con maggior dettaglio la ;struttura e funzione dell’elemento di sicurezza 18a. ;;Nella forma di realizzazione illustrata, l’elemento di ;sicurezza 18a impedisce lo spostamento della slitta 24 ;nella posizione di blocco, quando tale elemento di 15 sicurezza 18a si trova nella disposizione di inibizione ;(figura 7). Particolarmente, l’elemento di sicurezza 18a ;trattiene la slitta 24 nella posizione di sblocco quando ;esso è nella sua disposizione di inibizione, il che ;corrisponde al fatto che il meccanismo di arresto 18 non è 20 in grado di assumere la condizione di blocco. ;;Preferibilmente, la slitta 24 reca l’elemento di ;sicurezza 18a. ;;Nella forma di realizzazione illustrata, l’elemento di ;sicurezza 18a è solidale, preferibilmente realizzato in un 25 sol pezzo, con la slitta 24, in modo tale che, nella ;disposizione di inibizione, realizzando un vincolo ;meccanico associato all’elemento di sicurezza 18a, si crei ;corrispondentemente un impedimento al movimento nella ;slitta 24. ;30 Preferibilmente l’elemento di sicurezza 18a comprende ;una leva od appendice 76, ad esempio di forma allungata, ;atta a sporgere dalla slitta 24 in una posizione ;;A 5825 ;Barzanò & Zanardo Milano S.p.A. ;;accessibile per un utente ed afferrabile da quest’ultimo. ;In questo modo, l’utente è in grado di interagire in modo ;comodo e semplice con l’elemento di sicurezza 18a per ;spostarlo manualmente fra la disposizione di liberazione e 5 le disposizione di inibizione. Nella forma di realizzazione ;la leva od appendice 76 è sporgente dalla slitta 24 in ;direzione sostanzialmente trasversale rispetto all’asse di ;spostamento della slitta 24. ;;Preferibilmente, la leva od appendice 76 sporge al di 10 fuori del corpo di supporto 12, nella forma di ;realizzazione illustrata attraverso una scanalatura 78 ;ricavata sul corpo di supporto 12, ad esempio sul ;semiguscio 12b. In particolare, la leva od appendice 76 è ;guidata dalla scanalatura 78, in modo tale da guidare 15 altresì il movimento della slitta 24 fra la posizione di ;blocco e la posizione di sblocco. ;;Nella forma di realizzazione illustrata, la leva od ;appendice 76 è dotata di una porzione, ad esempio la sua ;estremità distale 79, atta a cooperare con un profilo 20 sagomato 80, in cui nella disposizione di inibizione ;l’estremità distale 79 è vincolata al profilo sagomato 80, ;impedendo uno spostamento della slitta 24 verso la ;posizione di sblocco. In particolare, nella disposizione di ;inibizione, il profilo sagomato 80 blocca meccanicamente il 25 movimento l’estremità distale 79, impedendo che la slitta ;24 si sposti dalla posizione di sblocco, finché un utente ;non interviene manualmente spostando nuovamente la leva od ;appendice 76 nella disposizione di liberazione. In varianti ;di attuazione alternative, la suddetta porzione – 30 cooperante con il profilo sagomato 80 – può essere ;differente dall’estremità distale 79, ad esempio può anche ;essere un tratto intermedio della suddetta leva od ;;A 5825 ;Barzanò & Zanardo Milano S.p.A. ;;appendice 76. ;;Preferibilmente, l’estremità distale 79 della leva od ;appendice è sostanzialmente a forma di perno o piolo, ad ;esempio, inseribile e disinseribile (in particolare, 5 lateralmente) in una parte del profilo sagomato 80 per ;realizzare e rispettivamente rilasciare il vincolo ;meccanico forzato del meccanismo di arresto 18. ;;Nella forma di realizzazione illustrata il profilo ;sagomato 80 è offerto da una asola 82 ricavata nella 10 macchina lavatrice in cui l’estremità distale 79 è atta ad ;impegnarsi nella disposizione di inibizione. ;;In particolare, l’asola 82 prevede un tratto ristretto ;82a in cui l’estremità distale 79 può essere spostata in ;impegno, flettendo leggermente (in questa forma di 15 realizzazione, verso l’alto) la leva od appendice 76, in ;modo tale che il tratto ristretto 82a accolga stabilmente, ;ad esempio mediante interferenza meccanica, l’estremità ;distale 79. In altri termini, la leva od appendice 76 viene ;spostata finché la slitta 24 raggiunge la posizione di 20 sblocco e poi viene lievemente flessa verso il tratto ;ristretto 82a dell’asola 82, in modo tale da impedire un ;successivo movimento traslatorio di ritorno nella posizione ;di blocco. ;;In particolare, l’asola 82 prevede altresì un tratto 25 allargato 82b che termina nel tratto ristretto 82a ed in ;cui è normalmente scorrevole l’estremità distale 79 della ;leva od appendice 76. In questo modo, quando l’estremità ;distale 79 è accoppiata a scorrimento nel suddetto tratto ;ristretto 82a, la slitta è 24 liberamente mobile fra la sua 30 posizione di sblocco e la sua posizione di sblocco, ;fintanto che un utente decida di agire spostando la leva od ;appendice 76 accoppiando l’estremità distale 79 (od ;;A 5825 ;Barzanò & Zanardo Milano S.p.A. ;;un'altra porzione della leva od appendice 76 cooperante con ;il profilo 80) nel tratto ristretto 82a. ;;Nella forma di realizzazione illustrata, il profilo ;sagomato 80, ed in particolare l’asola 82, è recato dalla 5 macchina lavatrice W, ad esempio da una parte ;operativamente stazionaria ed associata alla cassa C. In ;particolare il profilo sagomato 80 è recato dalla parete o ;setto P1, delimitante l’orlo superiore dell’apertura di ;accesso O. ;10 Sarà qui di seguito descritto il funzionamento della ;forma di realizzazione illustrata dell’apparecchiatura 10 ;secondo la presente invenzione. ;;Inizialmente si consideri la configurazione della ;macchina lavastoviglie W con la porta D parzialmente aperta 15 (figura 1). ;;In tale configurazione l’elemento di impegno 11 ;presenta il riscontro 14 mantenuto nella posizione retratta ;dai mezzi di ritorno 15, il meccanismo di arresto 18 ;disposto nella condizione di blocco, l’organo spingitore 19 20 trattenuto nella condizione estratta dai mezzi di ;sollecitazione 21, l’attuatore 20 è diseccitato ;elettricamente e i mezzi rilevatori 23 rilevano la ;posizione retratta del riscontro 14. Più in dettaglio, la ;slitta 24 è trattenuta nella posizione di blocco per azione 25 dell’organo elastico 26, mentre il cursore 36 è trattenuto ;nella posizione inattiva per azione dell’elemento elastico ;38. Ulteriormente il filo conduttore 22 è nella condizione ;estesa e mantenuto in trazione. Ulteriormente, la sporgenza ;14h è in appoggio contro la slitta 24. ;30 Si consideri ora che l’elemento di sicurezza 18a venga ;spostato nella disposizione di inibizione, portando dunque ;il meccanismo di arresto 18 nella condizione di sblocco, e ;;A 5825 ;Barzanò & Zanardo Milano S.p.A. ;;quindi in questa forma di realizzazione la slitta 24 nella ;sua posizione di sblocco. In questo modo, se la porta D ;venisse indesideratamente spinta all’indietro accoppiando ;l’elemento di ritegno 16 all’elemento di impegno 11, la 5 porta D non potrebbe essere portata comunque nella ;posizione di chiusura completa, in quanto il meccanismo di ;arresto 18 non sarebbe in grado di trattenere, ;particolarmente mediante l’azione della slitta 24, il ;riscontro 14 nella posizione retratta. Pertanto, come sopra 10 discusso, viene così raggiunto l’obiettivo di migliorare la ;sicurezza per un utilizzo scorretto della macchina ;lavatrice W, in particolare da parte di un bambino. ;;Si consideri ora che l’elemento di sicurezza 18a venga ;nuovamente spostato nella disposizione di liberazione da un 15 operatore che decida di effettuare un ciclo di lavaggio. ;;In questa situazione la porta D, con l’elemento di ;impegno 11 disaccoppiato dall’elemento di ritegno 16, può ;essere completamente aperta da un utente ed è quindi ;possibile introdurre le stoviglie da lavare nella camera di 20 lavaggio WT. Dopodiché l’utente può provvedere alla ;programmazione del ciclo di lavaggio della macchina ;lavastoviglie W, agendo su apposite interfacce di comando ;presenti tipicamente sulla porta D. ;;Si consideri successivamente l’azione dell’utente che 25 chiude la porta D alla cassa C. Durante tale operazione ;l’elemento di ritegno 16 e il riscontro 14 dell’elemento di ;impegno 11 vengono avvicinati reciprocamente, in modo tale ;da accoppiarli, e contemporaneamente la porta D sospinge ;l’organo spingitore 19 dalla condizione estratta alla 30 condizione retratta in maniera guidata dal riscontro 14, in ;particolare dall’estensione laterale 14b. ;;Dopo la suddetta azione di chiusura dell’utente, la ;;A 5825 ;Barzanò & Zanardo Milano S.p.A. ;;macchina lavastoviglie W presenta la porta D completamente ;chiusa e l’elemento di impegno 11 si trova nella ;configurazione mostrata nella figure 2 ed è accoppiato con ;l’elemento di ritegno 16. Si noti come l’organo spingitore 5 19 – in appoggio con la porta D – eserciti la propria ;azione contro la porta D, ma non riesca a provocarne ;l’apertura in quanto il riscontro 14 agisce come un ;“chiavistello” che trattiene la porta D nella posizione di ;chiusura. Infatti, sebbene il riscontro 14 sia in grado di 10 traslare dalla posizione retratta alla posizione estratta, ;esso rimane bloccato e trattenuto stabilmente nella ;posizione retratta per azione del meccanismo di arresto 18, ;in particolare per effetto dell’appoggio fra la slitta 24 ;contro il riscontro 14 (ad esempio, contro la sporgenza 15 trasversale 14h). ;;In tale configurazione di chiusura completa della ;porta, l’elemento di impegno 11 presenta dunque il ;riscontro 14 nella posizione retratta, il meccanismo di ;arresto 18 nella condizione di blocco, l’organo spingitore 20 19 nella posizione retratta, i mezzi attuatori 20 sono ;diseccitati elettricamente e i mezzi sensori 23 rilevano la ;posizione retratta del riscontro 14. Più in dettaglio, la ;slitta 24 è dunque trattenuta nella posizione di blocco per ;azione dell’organo elastico 26, mentre il cursore 36 è 25 trattenuto nella posizione inattiva per azione ;dell’elemento elastico 38. Ulteriormente il filo conduttore ;22 è nella condizione estesa, allungata. ;;Pertanto il ciclo di lavaggio programmato dall’utente ;può essere attivato in maniera automatica dall’unità di 30 controllo esterna della macchina lavastoviglie W. ;;Si consideri dunque che, al termine del suddetto ciclo ;di lavaggio effettuato dalla macchina lavatrice W, l’unità ;;A 5825 ;Barzanò & Zanardo Milano S.p.A. ;;di controllo esterna fornisce un impulso di corrente ;all’attuatore 20, in modo tale da eccitarlo elettricamente ;e da portare quindi il meccanismo di arresto 18 nella ;condizione di sblocco. ;5 Il passaggio di corrente elettrica provoca il ;riscaldamento del filo conduttore 22 che passa rapidamente ;dalla condizione estesa alla condizione contratta, ;accorciandosi, e trascina all’indietro il cursore 36 dalla ;posizione inattiva alla posizione attiva contro l’azione 10 dell’elemento elastico 38. Pertanto, dopo una breve corsa a ;vuoto (ad esempio, di circa mezzo millimetro), il cursore ;36 trascina con sé la slitta 24 dalla posizione di blocco ;alla posizione di sblocco. Più in dettaglio, l’estremità ;fungiforme 40 va in appoggio contro le estremità 15 convergenti dei bracci laterali 44 e determina così il ;trascinamento all’indietro della slitta 24. ;;Nella forma di realizzazione illustrata il filo ;conduttore 22 è progettato per ridurre la propria lunghezza ;di circa il 3,5% durante il passaggio dalla condizione 20 estesa e allungata alla condizione contratta e accorciata. ;;In questo modo il riscontro 14 è libero di portarsi ;nella posizione estratta per effetto del collegamento con ;l’elemento di ritegno 16 che è portato dalla porta D, in ;modo coadiuvato dall’organo spingitore 19. Infatti l’organo 25 spingitore 19 contribuisce alla spinta della porta D in ;allontanamento dalla cassa C contro l’azione di ritegno dei ;mezzi di ritorno 15 che agiscono sul riscontro 14 tendendo ;a mantenerlo nella posizione retratta. Quando il riscontro ;14 e l’organo spingitore 19 si trovano nella posizione o 30 condizione estratta, le rispettive slitte prossimali 14a e ;19a vanno in appoggio contro le pareti del corpo di ;supporto 12, ad esempio sul perimetro del semiguscio ;;A 5825 ;Barzanò & Zanardo Milano S.p.A. ;;inferiore 12a, impedendo una loro eventuale extracorsa ;indesiderata. ;;In modo vantaggioso, durante questa fase, lo ;spallamento 14g del riscontro 14 va in appoggio contro lo 5 spallamento 19g dell’organo spingitore 19, in modo tale che ;il riscontro 14 e l’organo spingitore 19 siano solidali ;nello spostamento verso la rispettiva condizione o ;posizione estratta. ;;Preferibilmente, il riscontro 14 e l’organo spingitore 10 19 sono progettati, quando si trovano nella posizione ;estratta, per sporgere ulteriormente dal corpo di supporto ;12 di un’estensione pari ad alcuni centimetri ;(preferibilmente fra 1 cm e 3 cm, ma in certe condizioni di ;utilizzo oltre 5 cm rispetto alla sporgenza normale che il 15 riscontro 14 e l’organo spingitore 19 assumono quando si ;trovano nella posizione o condizione retratta); in questo ;modo l’allontanamento della porta D dall’apertura di ;accesso O è anch’esso commisurato alla medesima estensione ;sopra citata e che è di ampiezza sufficiente a consentire 20 la comunicazione di fluido fa la camera di lavaggio WT e ;l’ambiente esterno alla cassa C. Nella forma di ;realizzazione illustrata, tale estensione è pari a circa ;5,5cm. ;;Ulteriormente, quando il riscontro 14 oltrepassa 25 l’elemento mobile 23a, i mezzi rilevatori 23 rilevano il ;passaggio del riscontro 14 nella posizione estratta, in ;questo caso indicativa del raggiungimento avvenuto della ;posizione di preapertura della porta D. ;;Al termine dell’impulso di corrente elettrica fornita 30 dall’unità di controllo esterna, l’attuatore 20 ritorna ;nella condizione elettricamente diseccitata e il meccanismo ;di arresto 18 ritorna nella condizione di blocco. ;;A 5825 ;Barzanò & Zanardo Milano S.p.A. ;;In questa fase, quando l’impulso di corrente elettrica ;è terminato, il filo conduttore 22 inizia a raffreddarsi e ;ritorna gradatamente nella condizione estesa, allungandosi, ;e in modo corrispondente l’elemento elastico 38 sospinge 5 progressivamente il cursore 36 in avanti verso la posizione ;inattiva seguendo l’ansa del filo conduttore 22 che è in ;estensione; in particolare l’estremità fungiforme 40 ;dell’elemento elastico 38 si sposta gradualmente in avanti ;verso la posizione inattiva seguendo l’allungamento del 10 filo conduttore 22. Di conseguenza anche i bracci laterali ;44 della slitta 24, precedentemente trascinati all’indietro ;dal cursore 36, tendono a seguire lo spostamento in avanti ;della testa fungiforme 40 per azione dell’organo elastico ;26 e riportano gradatamente la slitta 24 nella posizione di 15 blocco. ;;Nella forma di realizzazione illustrata, l’elemento ;elastico 38 ha un precarico elastico a compressione di ;circa 0,5kg e il filo conduttore 22 presenta un diametro di ;circa 0,38mm. Il precarico dell’elemento elastico 38 è 20 adattato in maniera dipendente dal diametro del filo ;conduttore 22, affinché il cursore 36 possa essere ;effettivamente riportato nella posizione inattiva. ;;Nella forma di realizzazione illustrata, l’organo ;elastico 26 ha precarico elastico a compressione di circa 25 200g, che è inferiore al quello presentato dall’elemento ;elastico. Infatti l’organo elastico 26 svolge la principale ;funzione di evitare che la slitta 24 non si ridisponga in ;maniera corretta nella posizione di blocco, in particolare ;qualora l’azione di richiamo del filo conduttore 22 30 effettuata dall’elemento elastico 38 dia luogo ad ;inceppamenti o grippaggi accidentali. ;;Nella forma di realizzazione illustrata, il filo ;;A 5825 ;Barzanò & Zanardo Milano S.p.A. ;;conduttore 22 è progettato per raffreddarsi e ritornare ;dalla condizione contratta e accorciata alla condizione ;estesa ed allungata in un tempo di circa 13s. ;;Opzionalmente, quando il meccanismo di arresto 18 5 giunge nella condizione di sblocco, esso interrompe la ;connessione elettrica fra l’unità di controllo esterna e ;l’attuatore 20. Tale accorgimento viene realizzato per ;evitare un danneggiamento del filo conduttore 22 causato da ;un eccessivo surriscaldamento dovuto ad una eventuale 10 durata accidentalmente prolungata in modo anomalo (ad ;esempio, causata da una mancata interruzione nelle ;tempistiche nominali di funzionamento) dell’impulso di ;corrente di eccitazione fornito dall’unità di controllo ;esterna. Questo accorgimento può essere ottenuto in diversi 15 modi. ;;Un primo modo può realizzarsi grazie all’interruttore ;di sicurezza 45. Più in dettaglio, quando il cursore 36 ;raggiunge la posizione attiva, esso interferisce con ;l’interruttore di sicurezza 45, aprendolo ed interrompendo 20 il passaggio di corrente attraverso il filo conduttore 22. ;;In particolare la sporgenza 52 del cursore 36 si appoggia ;contro la sporgenza sagomata del contatto mobile ;dell’interruttore di sicurezza 45, allontanandolo ;dall’associato contatto fisso. ;25 Un secondo modo può realizzarsi grazie all’uso dei ;mezzi sensori 23. Più in dettaglio, quando l’elemento ;mobile 23a viene portato dal riscontro 14 (in particolare ;cooperando con la sua sporgenza trasversale 14h) dalla ;condizione normalmente inattiva alla condizione attivata, 30 l’elemento sensibile 23b rileva il suo spostamento ed è ;predisposto per segnalarlo all’unità di controllo esterna ;della macchina lavastoviglie, ad esempio attraverso i ;;A 5825 ;Barzanò & Zanardo Milano S.p.A. ;;contatti 72. In questo modo, l’unità di controllo esterna ;riceve il segnale proveniente dall’elemento sensibile 23b e ;provvede ad interrompere la corrente passante attraverso i ;mezzi attuatori 20, in particolare il filo conduttore 22. ;5 Nella forma di realizzazione illustrata, quando l’elemento ;mobile 23a si sposta nella condizione attivata, l’appendice ;di quest’ultimo interagisce con il contatto mobile ;dell’interruttore 23b, in modo tale che l’interruttore 23b ;generi il suddetto segnale destinato ad essere ricevuto 10 dall’unità di controllo esterna. ;;Eventualmente, i due interruttori 23b e 45 possono ;cooperare fra di loro, provvedendo a fornire il segnale ;all’unità di controllo esterna soltanto se entrambi vengono ;azionati opportunamente dall’elemento mobile 23a, in 15 particolare con la sua appendice terminale, e ;rispettivamente dal meccanismo di arresto 18, in ;particolare dal cursore 36 (ad esempio, con la sua ;sporgenza 52). In entrambe le forme di realizzazione ;illustrate, gli interruttori 23b e 45 sono predisposti per 20 segnalare lo spostamento del riscontro 14 dalla condizione ;retratta alla condizione estratta (in questo caso ;indicativa del passaggio della porta D alla condizione di ;preapertura) quando essi sono entrambi aperti. ;;Quando il meccanismo di arresto 18 ritorna nella 25 condizione di blocco e il riscontro 14 si è spostato nella ;condizione estratta, la porta D si trova nella condizione ;di preapertura, in cui è sufficientemente distanziata ;dall’apertura di accesso O per consentire la comunicazione ;di fluido fra la camera di lavaggio WT e l’ambiente 30 esterno. Il distanziamento fra la porta D e l’apertura di ;accesso O consente la fuoriuscita del vapore generato ;durante un ciclo di lavaggio della macchina lavastoviglie W ;;A 5825 ;Barzanò & Zanardo Milano S.p.A. ;;e, quindi, permette l’asciugatura delle stoviglie contenute ;nella camera di lavaggio WT. ;;Con riferimento in particolare alla figura 7, al ;termine del ciclo di lavoro complessivo della macchina 5 lavastoviglie, l’utente può disaccoppiare la porta D dalla ;cassa C, agendo sui meccanismi situati sulla porta D e ;portando l’elemento di ritegno 16 nella posizione di ;riposo. In questo modo avviene lo sganciamento fra ;l’elemento di ritegno 16 e il riscontro 14 dell’elemento di 10 impegno 11. ;;In questo modo i mezzi di ritorno 15 non incontrano ;più l’opposizione al richiamo del riscontro 14 nella ;posizione retratta, in quanto tale riscontro 14 è ;svincolato dalla porta D. La forza di richiamo esercitata 15 dalla molla di richiamo 15 provoca l’appoggio del profilo ;30 recato dal riscontro 14 (in particolare, dalla sporgenza ;trasversale 14h) contro il profilo 28 a sua volta recato ;dalla della slitta 24, in modo tale da generare una spinta ;trasversale rispetto al riscontro 14. Come già accennato in 20 precedenza, la molla di richiamo 15 è dimensionata per ;generare una spinta trasversale in grado di spostare ;all’indietro la slitta 24, prevalendo sulla forza di ;opposizione sviluppata dall’organo elastico 26. Quando il ;profilo 30 del riscontro 14 oltrepassa il profilo 28 della 25 slitta 24, il riscontro 14 non è più in grado di esercitare ;la suddetta spinta trasversale e pertanto l’organo elastico ;26 riporta la slitta 24 nella posizione di blocco, in ;particolare attestandosi al di sotto del riscontro 14. ;;Durante la cooperazione fra i profili 28 e 30, lo 30 spostamento all’indietro della slitta 24 non interferisce ;con la posizione del cursore 36 e l’elemento elastico 38 ;non viene dunque sollecitato, in particolare grazie ;;A 5825 ;Barzanò & Zanardo Milano S.p.A. ;;all’accoppiamento a scorrimento con gioco fra di essi. Più ;in dettaglio, la porzione prossimale della cavità 42 si ;sposta relativamente alla testa dell’estremità fungiforme ;40, senza che esse vengano a trovarsi in appoggio 5 reciproco. ;;In entrambe le forme di realizzazione illustrate, la ;cooperazione fra la slitta 24 e il cursore 36 presenta ;dunque il vantaggio di evitare che, durante il passaggio ;del riscontro 14 dalla posizione estratta alla posizione 10 retratta, il filo conduttore 22 si allenti momentaneamente ;dal meccanismo di arresto 18, portando ad un ;malfunzionamento o un danneggiamento dell’apparecchiatura ;10. Infatti, quando il riscontro 14 viene riportato dai ;mezzi di ritorno 15 dalla posizione estratta alla posizione 15 retratta, la slitta 24 può liberamente spostarsi dalla ;posizione di blocco alla posizione di sblocco contro ;l’azione dell’organo elastico 26, senza interferire con il ;cursore 36, in particolare grazie allo scorrimento con ;gioco realizzato in modo vantaggioso fra la testa 20 fungiforme 40 e i bracci laterali 44. In questo modo, il ;cursore 36 non viene spostato all’indietro e non allenta la ;tensione del filo conduttore 22 che invece rimane sempre ;sollecitato in trazione. ;;Contemporaneamente l’organo spingitore 19 è mantenuto 25 nella condizione estratta dai mezzi elastici di ;sollecitazione 21 che non incontrano alcuna opposizione dal ;meccanismo di arresto 18 o dal riscontro 14. In questa ;forma di realizzazione, il meccanismo di arresto 18 non è ;dunque direttamente cooperante o vincolato all’organo 30 spingitore 19, ma attraverso il riscontro 14. ;;Quindi la porta D può essere ulteriormente aperta ;rispetto alla configurazione di preapertura, e le stoviglie ;;A 5825 ;Barzanò & Zanardo Milano S.p.A. ;;lavate e – almeno in parte asciugate - possono essere ;prelevate dall’utente e le operazioni possono riprendere ;nuovamente per la realizzazione di un ulteriore ciclo di ;lavaggio, eseguendo dall’inizio il funzionamento descritto. ;5 Si noti che, a funzionamento concluso, la porta D può ;essere infine richiusa dall’utente, andando in appoggio ;contro l’organo spingitore 19 e spingendolo all’indietro ;nella condizione retratta ed accoppiando il riscontro 14 ;con l’elemento di ritegno 16. Nella forma di realizzazione 10 illustrata, il passaggio dalla condizione estratta alla ;condizione retratta dell’organo spingitore 19 è controllato ;dalla spinta all’indietro esercitata tramite la porta D che ;viene spinta in chiusura dall’utente. Il mantenimento ;dell’organo spingitore 19 nella condizione retratta è 15 assicurato dall’accoppiamento del riscontro 14 con ;l’elemento di ritegno 16. In effetti tale accoppiamento ;trattiene la porta D in appoggio contro l’organo spingitore ;19, mediante l’azione del meccanismo di arresto 18 che ;inibisce lo spostamento del riscontro 14 rispetto al corpo 20 di supporto. Questa situazione corrisponde alla ;configurazione operativa mostrata nella figura 5. ;;Naturalmente, fermo restando il principio ;dell’invenzione, le forme di attuazione ed i particolari di ;realizzazione potranno essere ampiamente variati rispetto a 25 quanto descritto ed illustrato a puro titolo di esempio non ;limitativo, senza per questo uscire dall’ambito ;dell’invenzione come definito nelle annesse rivendicazioni. ;;Ad esempio, rispetto a quando descritto ed illustrato, ;il montaggio dell’elemento di impegno 11 e dell’elemento di 30 ritegno 16 possono essere fra di loro invertiti (in ;particolare, l’elemento di impegno 11 può essere montato ;sulla porta D, mentre l’elemento di ritegno 16 può essere ;;A 5825 ;Barzanò & Zanardo Milano S.p.A. ;montato sulla cassa C) ;Barzanò & Zanardo Milano S.p.A. ;/GV ;A 5825 *