ITTO20130292A1 - Verbesserter dynamikkompressor mit "release" - eigenschaft - Google Patents
Verbesserter dynamikkompressor mit "release" - eigenschaftInfo
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Description
Compressore di dinamica avanzato, con caratteristica di “release” (rilascio)
PARTE INTRODUTTIVA DELLA DESCRIZIONE
L’invenzione ha per oggetto un compressore di dinamica come da preambolo della rivendicazione 1. Un siffatto compressore di dinamica è descritto in una tesi di master dell’Università Queen Mary di Londra intitolata “A Design of a Digital, Parameterautomated, Dynamic Range Compressor”, di Dimitrios Giannoulis, datata 26 agosto 2010.
Descrizione dello stato dell’arte
Nei comuni compressori di dinamica per segnali audio vengono rilevati segnali di inviluppo e con detti segnali di inviluppo viene pilotato un generatore di fattore di guadagno.
Esistono tecniche per conferire ai segnali di inviluppo un’azione di estinguimento (“release”) prolungata, perché così facendo si minimizzano le distorsioni dei segnali.
Nella fattispecie, si considerano in particolare quei comuni compressori di dinamica che operano con sistema di controllo feed-forward, perché siffatti compressori hanno il pregio di un’inerzia ridotta; tale pregio merita di essere preservato.
I comuni compressori di dinamica possono essere provvisti di un sistema per il controllo dei parametri del generatore di fattore di guadagno, detto sistema di controllo essendo deputato ad agire sul livello del segnale compresso nella dinamica. Il predetto sistema per il controllo dei parametri si basa usualmente su una comparazione con un livello di riferimento e una curva caratteristica di compressione variabile del generatore di fattore di guadagno.
Per quei casi in cui l’adozione della curva caratteristica di compressione riduce il livello medio del segnale compresso nella dinamica rispetto al segnale in ingresso, esistono tecniche per la compensazione del guadagno, note come “Auto Make-up Gain”, che possono operare in modo statico oppure in funzione del segnale [Giannoulis, capitolo 3.4, pagina 42].
Descrizione dell’invenzione
L’inconveniente di quando dall’inviluppo con azione di rilascio si estrae un livello misurato, avvalendosi di quest’ultimo per il raffronto con il livello di riferimento, è che si verifica un ulteriore errore di guadagno del segnale compresso nella dinamica, errore che può essere nell’ordine di alcuni dB e che pertanto può non essere tollerabile.
Scopo della presente invenzione è quello di ridurre detto errore di guadagno.
Le caratteristiche del compressore di dinamica, come definito nell’introduzione, sono precisate nella parte caratterizzante di rivendicazione 1. Nelle rivendicazioni da 2 a 7 sono descritte varianti realizzative predilette dell’invenzione.
L’invenzione funziona nel seguente modo.
L’invenzione prevede che dal segnale in ingresso vengano ricavati due diversi inviluppi: il primo inviluppo senza azione di rilascio, il secondo inviluppo con azione di rilascio. Quanto sopra avviene grazie a due rivelatori a inviluppo annessi, laddove al primo rivelatore a inviluppo viene addotto il segnale in ingresso, mentre il secondo rivelatore a inviluppo è inserito a valle del primo rivelatore a inviluppo ed è strutturato in modo tale da generare, dal segnale di inviluppo senza azione di rilascio, il segnale di inviluppo con azione di rilascio. E’ tuttavia altresì possibile che il segnale in ingresso venga addotto ad ambedue i rivelatori a inviluppo e che il secondo rivelatore a inviluppo sia strutturato in modo tale da generare il segnale di inviluppo con azione di rilascio direttamente dal segnale in ingresso. Il secondo segnale di inviluppo corrisponde a quello che viene addotto, in qualità di segnale in ingresso, anche al generatore di fattore di guadagno del compressore di dinamica.
Da ciascuno dei due segnali di inviluppo viene ricavato un segnale di inviluppo predittivo: il primo segnale di inviluppo predittivo viene ricavato dal segnale di inviluppo senza azione di rilascio, il secondo segnale di inviluppo predittivo dal segnale di inviluppo con azione di rilascio, nonché ambedue dal fattore di guadagno attuale del compressore di dinamica. I segnali di inviluppo predittivi sono dati dalla moltiplicazione del relativo segnale di inviluppo per il fattore di guadagno. Detti segnali di inviluppo predittivi forniscono valori di stima per i corrispettivi inviluppi misurabili del segnale compresso, generatosi per effetto del dato fattore di guadagno. Ad essere effettivamente misurati, tuttavia, non sono gli inviluppi del segnale compresso.
Da ciascuno dei detti segnali di inviluppo predittivi viene ricavato, ricorrendo a una tecnica di prassi comune, un livello predittivo. Calcolando la differenza tra i due livelli predittivi, si ottiene una quota di correzione del guadagno. Quest’ultima fornisce un’indicazione circa la quota di scostamento che il livello del segnale compresso, generatosi per effetto del dato fattore di guadagno, avrebbe se il fattore di guadagno fosse stato ricavato dal segnale di inviluppo senza azione di rilascio anziché dal segnale di inviluppo con azione di rilascio.
Il livello di riferimento del compressore di dinamica viene corretto della detta quota di correzione del guadagno. In tal modo si riuscirà a compensare il summenzionato errore di guadagno.
Esposizione sintetica delle figure
Il compressore di dinamica di cui all’invenzione verrà ora descritto più nel dettaglio con riferimento ai disegni annessi che ne illustrano alcuni esempi di realizzazione in cui:
la fig. 1 illustra un esempio realizzativo di compressore di dinamica,
la fig. 2 illustra un esempio realizzativo di unità predittiva del livello, interna al compressore di dinamica di fig.1,
la fig. 3 illustra un esempio realizzativo di unità preposta al controllo degli amplificatori, interna al compressore di dinamica di fig.1,
la fig. 4 illustra il comportamento di svariati segnali all’interno del compressore di dinamica di fig. 1,
la fig. 5 illustra un secondo esempio realizzativo del compressore di dinamica di cui all’invenzione, e
la fig.6 illustra un esempio realizzativo di unità preposta al controllo degli amplificatori di cui è dotato il compressore di dinamica di fig.5.
Descrizione delle figure
La fig.1 illustra un primo esempio realizzativo di compressore di dinamica.
Il compressore di dinamica 100 di fig.1 è provvisto di un terminale di ingresso 102 per ricevere un segnale in ingresso da comprimere. Il terminale di ingresso 102 è associato a un ingresso di un apparato amplificatore 104 configurato in modo da amplificare con un fattore di guadagno il segnale in ingresso da comprimere, allo scopo di ottenere un segnale in uscita compresso. Un’uscita dell’apparato amplificatore 104 è associata a un terminale di uscita 106 per emettere il segnale in uscita compresso.
E’ prevista una prima unità rivelatrice a inviluppo 108, per ricavare un primo segnale di inviluppo dal segnale in ingresso. A tal scopo, un ingresso della prima unità rivelatrice a inviluppo 108 è associato al terminale di ingresso 102 del compressore di dinamica. E’ prevista una seconda unità rivelatrice a inviluppo per ricavare un secondo segnale di inviluppo dal segnale in ingresso. In questo esempio di realizzazione la seconda unità rivelatrice a inviluppo è composta da una serie di blocchi 108, ossia la prima unità rivelatrice a inviluppo, e 110. Il compressore di dinamica 100 comprende inoltre un’unità preposta al controllo degli amplificatori 112, per generare un segnale di controllo amplificatori in funzione di un segnale di inviluppo. Un ingresso 113 dell’unità preposta al controllo degli amplificatori 112 è all’uopo associato a un’uscita della seconda unità rivelatrice a inviluppo 108, 110. Un’uscita 115 dell’unità preposta al controllo degli amplificatori 112 è associata a una presa di ingresso del segnale di controllo 117 dell’apparato amplificatore 104.
Il compressore di dinamica è inoltre provvisto di una prima unità predittiva del livello 114, per generare un primo segnale predittivo dal primo segnale di inviluppo. Un ingresso della prima unità predittiva del livello 114 è all’uopo associato a un’uscita della prima unità rivelatrice a inviluppo 108.
E’ prevista una seconda unità predittiva del livello 116, per generare un secondo segnale predittivo dal secondo segnale di inviluppo. Un ingresso della seconda unità predittiva del livello 116 è all’uopo associato all’uscita della seconda unità rivelatrice a inviluppo 108, 110.
Le uscite delle unità predittive prima 114 e seconda 116 sono associate a corrispettivi ingressi di un’unità miscelatrice di segnale 118, configurata in modo da miscelare i segnali predittivi primo e secondo al fine di ottenere un segnale predittivo miscelato. Secondo l’invenzione, l’unità preposta al controllo degli amplificatori 112 è configurata in modo da generare il segnale di controllo amplificatori in funzione, inoltre, del segnale predittivo miscelato. A tal scopo, un’uscita dell’unità miscelatrice di segnale 118 è associata a un secondo ingresso 119 dell’unità preposta al controllo degli amplificatori 112.
Nell’esempio realizzativo di fig. 1, un ingresso della seconda unità rivelatrice a inviluppo 110 è associato a a un’uscita della prima unità rivelatrice a inviluppo 108. Sarebbe tuttavia anche possibile che l’ingresso della seconda unità rivelatrice a inviluppo 110 sia direttamente associato al terminale di ingresso 102 del compressore di dinamica. In questo caso il trattamento dei segnali nella seconda unità rivelatrice a inviluppo è equivalente ai trattamenti consecutivi dei segnali nelle unità rivelatrici 108 e 110, connesse come in fig.1.
La prima unità predittiva 114 è provvista di un’unità moltiplicatrice 120, per moltiplicare il primo segnale di inviluppo per un primo fattore moltiplicativo, in funzione del segnale di controllo amplificatori. A tal scopo, un ingresso dell’unità moltiplicatrice 120 è associato all’uscita della prima unità rivelatrice a inviluppo 108, e una presa di ingresso del segnale di controllo 121 dell’unità moltiplicatrice 120 è associata all’uscita 115 dell’unità preposta al controllo degli amplificatori 112. E’ inoltre previsto un dispositivo misuratore di livello 122, per ricavare il primo segnale predittivo dal primo segnale di inviluppo moltiplicato nell’unità moltiplicatrice 120.
La seconda unità predittiva 116 è provvista di un’unità moltiplicatrice 124, per moltiplicare il secondo segnale di inviluppo per un secondo fattore moltiplicativo, in funzione del segnale di controllo amplificatori. A tal scopo, un ingresso dell’unità moltiplicatrice 124 è associato all’uscita della seconda unità rivelatrice a inviluppo 108, 110, e una presa di ingresso del segnale di controllo 125 dell’unità moltiplicatrice 124 è associata all’uscita 115 dell’unità preposta al controllo degli amplificatori 112. E’ inoltre previsto un dispositivo misuratore di livello 126, per ricavare il secondo segnale predittivo dal secondo segnale di inviluppo moltiplicato nell’unità moltiplicatrice 124.
Rivelatori a inviluppo, come la prima unità rivelatrice a inviluppo 108, sono comunemente noti e comprendono tipicamente un raddrizzatore e un filtro passabasso. Il blocco 110 include un circuito di rilascio a sua volta comunemente noto e che comprende tipicamente un elemento di memoria, come ad es. un condensatore, a carica rapida ma scarica lenta. La seconda unità rivelatrice a inviluppo 108, 110 è dunque un rivelatore a inviluppo con azione di rilascio.
Nell’esempio realizzativo di fig. 1 i dispositivi misuratori di livello 122 e 126 sono costituiti da una connessione in serie di un circuito integratore 201 e un circuito logaritmico 202, come si può vedere in fig. 2. In questo modo i segnali predittivi vengono generati sotto forma di segnali predittivi convertiti nel dominio logaritmico. L’unità miscelatrice di segnale 118 è in questo caso un circuito sottrattore. Se i segnali predittivi venissero generati nel dominio non logaritmico, l’unità miscelatrice di segnale sarebbe un circuito divisore.
Qualora il segnale predittivo miscelato 119 sia stato generato nel dominio logaritmico, l’unità preposta al controllo degli amplificatori 112 sarà come raffigurata in fig. 3. L’unità preposta al controllo degli amplificatori 112 di fig. 3 comprende un’unità miscelatrice di segnale 302, un primo convertitore 304 e un secondo convertitore 306. Il primo convertitore 304 è atto a ricevere il segnale di inviluppo dalla seconda unità rivelatrice a inviluppo 108, 110 e a convertire detto segnale di inviluppo nel dominio logaritmico. L’uscita del convertitore 304 è all’uopo associata a un ingresso 308 dell’unità miscelatrice di segnale 302. L’ingresso 119 dell’unità preposta al controllo degli amplificatori 112 è associato a un secondo ingresso 310 dell’unità miscelatrice di segnale 302. Un’uscita 312 dell’unità miscelatrice di segnale 302 è associata a un ingresso del convertitore 306. Se entrambi i segnali in ingresso all’unità miscelatrice di segnale 302 sono nel dominio logaritmico, detta unità miscelatrice di segnale 302 sarà realizzata a guisa di circuito addizionatore. Il secondo convertitore 306 è atto a ricevere il segnale in uscita dall’unità miscelatrice di segnale 312 e a convertire detto segnale in uscita nel dominio non logaritmico.
Qualora il segnale predittivo miscelato sia stato generato nel dominio non logaritmico, l’unità miscelatrice di segnale 302 sarà realizzata a guisa di circuito moltiplicatore, e si potrà fare a meno dei convertitori 304 e 306.
All’interno dell’unità preposta al controllo degli amplificatori 112 può essere inoltre presente un circuito di scaling 314 che, allorché i segnali all’interno dell’unità preposta al controllo degli amplificatori 112 sono nel dominio logaritmico, è realizzato a guisa di circuito moltiplicatore, per moltiplicare il segnale in uscita dal convertitore 304 per un valore G. Se i segnali all’interno dell’unità preposta al controllo degli amplificatori 112 sono nel dominio non logaritmico, il circuito di scaling 314 sarà un circuito potenziatore in cui il segnale in uscita dal convertitore 304 viene potenziato con G. Il circuito di scaling 314 consente, mediante selezione del valore G, di regolare il grado di compressione del compressore di dinamica secondo necessità. G è tipicamente compreso nel range [-1,0], ma non è necessariamente limitato a detto intervallo. Se G=0, non si avrà nessuna compressione della dinamica. Se ad esempio G=-1, si avrà una forte compressione della dinamica.
Se del caso, tra il convertitore 304 e l’unità miscelatrice di segnale 314 è possibile inserire un’altra unità miscelatrice di segnale 316. Nel dominio logaritmico detta unità miscelatrice di segnale 316 è un circuito sottrattore, altrimenti è un circuito divisore. Detta unità miscelatrice di segnale 316 consente di regolare il livello di operatività del compressore di dinamica secondo necessità. Il detto livello di operatività corrisponde al valore T, laddove nel dominio logaritmico T è un livello riferito al livello del segnale in ingresso, diversamente è un fattore riferito all’ampiezza del segnale in ingresso.
In fig. 4 è riportato il comportamento di alcuni segnali all’interno del compressore di dinamica di fig. 1. In fig.4a è illustrato il segnale in ingresso al terminale di ingresso 102, in funzione del tempo. Come si vede da fig. 4a, le componenti di segnale di minor ampiezza si alternano a componenti di segnale di maggior ampiezza, laddove le pause, ossia i tratti di minor ampiezza, a sinistra rappresentano una grossa fetta mentre a destra sono scarse. La fig.
4b mostra, mediante la linea continua b2, il segnale in uscita dalla prima unità rivelatrice a inviluppo 108. Da fig. 4b si vede chiaramente che il segnale in uscita dall’unità rivelatrice a inviluppo 108 segue rapidamente le ampiezze decrescenti del segnale in ingresso a. La fig. 4b mostra, mediante la linea tratteggiata b1, il segnale in uscita dalla seconda unità rivelatrice a inviluppo 108, 110. Da fig. 4b si vede chiaramente che il segnale in uscita dall’unità rivelatrice a inviluppo 108, 110 segue molto lentamente le ampiezze decrescenti del segnale in ingresso a.
La fig. 4c mostra, mediante la linea continua c2, il segnale in uscita dalla prima unità moltiplicatrice 120 e mostra, con la linea tratteggiata c1, il segnale in uscita dalla seconda unità moltiplicatrice 124. Qui è visibile l’effetto della moltiplicazione per il segnale di controllo amplificatori f, che verrà descritto ancora più avanti. Rispetto ai segnali in uscita dalle due unità rivelatrici a inviluppo 108 e 108, 110, l’ondulazione dei segnali in uscita dalle unità moltiplicatrici 120 e 124 è ridotta. E’ possibile distinguere che il segnale in uscita dall’unità moltiplicatrice 124 ha un comportamento simile a quello che avrebbe un ipotizzato inviluppo del segnale in uscita compresso, e che il segnale in uscita dall’unità moltiplicatrice 120 ha un comportamento simile a quello che avrebbe un altro ipotizzato inviluppo del segnale in uscita compresso, nell’ipotetico caso in cui il segnale di controllo amplificatori fosse stato ricavato dal segnale di inviluppo senza azione di rilascio b2 anziché dal segnale di inviluppo con azione di rilascio b1.
La fig. 4d mostra, mediante la linea continua d2, il segnale in uscita dalla prima unità predittiva 114 e mostra, con la linea tratteggiata d1, il segnale in uscita dalla seconda unità predittiva 116. Per via dell’azione di rilascio nel blocco 110, il segnale d1 in uscita dall’unità predittiva 114 è maggiore rispetto al segnale d2 in uscita dall’unità predittiva 116. Entrambi i segnali, d1 e d2, mostrano un livello che cresce non appena si riduce la quota di pause del segnale in ingresso a, tuttavia detta crescita è minore nel segnale ricavato dall’inviluppo con azione di rilascio, vale a dire d1.
La fig. 4e mostra il segnale e in uscita dall’unità miscelatrice di segnale 118. Come si vede in fig. 4d, durante il lasso temporale in cui le pause rappresentano una fetta minore del segnale in ingresso a, i due segnali d1 e d2 si avvicinano l’uno l’altro. Ciò significa che in detto lasso temporale il segnale e in uscita dall’unità miscelatrice di segnale 118 si riduce.
La fig. 4f mostra il segnale di controllo amplificatori f dell’unità preposta al controllo degli amplificatori 112, e la fig. 4b illustra quindi il segnale compresso nella dinamica g in uscita dal compressore di dinamica 100. La compressione della dinamica è ravvisabile dal fatto che, rispetto al segnale in ingresso a, nel segnale g le differenze tra ampiezza ridotta e ampiezza elevata si sono accorciate.
La fig. 5 illustra un secondo esempio realizzativo del compressore di dinamica di cui all’invenzione. Il compressore di dinamica di fig. 5 presenta notevoli somiglianze con il compressore di dinamica di fig. 1. Nelle due predette figure gli elementi che nei due compressori di dinamica sono identici sono stati indicati con il medesimo numero di riferimento. Le differenze risiedono nella diversa conformazione della seconda unità rivelatrice a inviluppo, indicata in fig. 5 con 510, e dell’unità preposta al controllo degli amplificatori, indicata in fig.5 con 512. L’unità rivelatrice a inviluppo 510 è costituita da una connessione in serie dei blocchi 108 e 110 di fig. 1, e funziona nello stesso modo. Si può inoltre vedere che l’uscita dell’unità rivelatrice a inviluppo 108 è associata, inoltre, a un terzo ingresso 517 dell’unità preposta al controllo degli amplificatori 512.
Qualora, di nuovo, il segnale predittivo miscelato 119 sia stato generato nel dominio logaritmico, l’unità preposta al controllo degli amplificatori 512 sarà come raffigurata in fig.
6. L’unità preposta al controllo degli amplificatori 512 di fig. 6 è un’evoluzione dell’unità preposta al controllo degli amplificatori 112 di fig. 3. Gli elementi che nelle due unità preposte al controllo degli amplificatori, 112 in fig.3 e 512 in fig.6, recano lo stesso numero di riferimento sono identici. L’unità preposta al controllo degli amplificatori 512 è inoltre provvista di un blocco di segnali 524, un’unità miscelatrice di segnale 520 e un’unità miscelatrice di segnale 522. L’ingresso 526 del blocco di segnali 524 è associato all’ingresso 517 dell’unità preposta al controllo degli amplificatori 512. Un’uscita 528 del blocco di segnali 524 è associata a un ingresso di ciascuna delle due unità miscelatrici di segnale 316 e 520. Un’uscita dell’unità miscelatrice di segnale 520 è associata a un ingresso dell’unità miscelatrice di segnale 522. L’uscita del circuito di scaling 314 è associata a un secondo ingresso dell’unità miscelatrice di segnale 522. Un’uscita dell’unità miscelatrice di segnale 522 è associata all’ingresso 308 dell’unità miscelatrice di segnale 302.
Il blocco di segnali 524 può essere come quello già illustrato in fig. 2 per i misuratori di livello 122 e 124. Pertanto anche il blocco di segnali può essere provvisto di una connessione in serie di un circuito integratore e un circuito logaritmico.
Nel dominio logaritmico l’unità miscelatrice di segnale 520 è un circuito sottrattore e l’unità miscelatrice di segnale 522 è un circuito addizionatore. Il blocco di segnali 524 e le unità miscelatrici di segnale 316, 520 e 522 consentono, similmente a quanto accade nell’unità preposta al controllo degli amplificatori 112, di regolare il livello di operatività del compressore di dinamica secondo necessità. Di nuovo, il livello di operatività corrisponde al valore T. Tuttavia, a differenza del circuito di fig. 1 in cui trova impiego l’unità preposta al controllo degli amplificatori 112 di fig. 3, il circuito di fig. 5 in cui trova impiego l’unità preposta al controllo degli amplificatori 512 di fig. 6 consente, inoltre, di tenere conto della differenza tra il livello effettivo del segnale in ingresso e il livello di operatività T, sicché qui T è un livello riferito a un livello di segnale 0. Così facendo, anche senza conoscere il livello del segnale in ingresso, T potrà essere regolato efficacemente.
Claims (1)
- RIVENDICAZIONI 1. Compressore di dinamica (100) provvisto di a. un terminale di ingresso (102) per ricevere un segnale in ingresso da comprimere, b. un apparato amplificatore (104) per amplificare con un fattore di guadagno il segnale in ingresso da comprimere, allo scopo di ottenere un segnale in uscita compresso, c. un terminale di uscita (106) per emettere il segnale in uscita compresso, d. una prima unità rivelatrice a inviluppo (108) per ricavare un primo segnale di inviluppo dal segnale in ingresso, e. un’unità preposta al controllo degli amplificatori (112), per generare un segnale di controllo amplificatori in funzione di un segnale di inviluppo (b1), caratterizzato dal fatto che detto compressore di dinamica è inoltre provvisto di f. una seconda unità rivelatrice a inviluppo (108, 110) per ricavare un secondo segnale di inviluppo dal segnale in ingresso, g. una prima unità predittiva del livello (114), per generare un primo segnale predittivo dal primo segnale di inviluppo, h. una seconda unità predittiva del livello (116), per generare un secondo segnale predittivo dal secondo segnale di inviluppo, i. un’unità miscelatrice di segnale (118), per miscelare i segnali predittivi primo e secondo al fine di ottenere un segnale predittivo miscelato, e dal fatto che l’unità preposta al controllo degli amplificatori (112) è configurata in modo da generare il segnale di controllo amplificatori in funzione, inoltre, del segnale predittivo miscelato (e). (Fig. 1) 2. Compressore di dinamica come da rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che l’unità preposta al controllo degli amplificatori è configurata in modo da generare il segnale di controllo amplificatori in funzione del secondo segnale di inviluppo (b1) e del segnale predittivo miscelato (e). (Fig.1) 3. Compressore di dinamica come da rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che l’unità preposta al controllo degli amplificatori è configurata in modo da generare il segnale di controllo amplificatori in funzione del segnale di inviluppo primo e secondo (b1, b2) e del segnale predittivo miscelato (e). (Fig.5) 4. Compressore di dinamica come da rivendicazione 1, 2 o 3, caratterizzato dal fatto che la prima unità predittiva del livello (114) è provvista di a. una prima unità moltiplicatrice (120) per moltiplicare il primo segnale di inviluppo per un primo fattore moltiplicativo, in funzione del segnale di controllo amplificatori, e b. un primo dispositivo misuratore di livello (122) per ricavare il primo segnale predittivo dal primo segnale di inviluppo moltiplicato nella prima unità moltiplicatrice (120). (Fig. 1) 5. Compressore di dinamica come da rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che la seconda unità predittiva del livello (116) è provvista di a. una seconda unità moltiplicatrice (124) per moltiplicare il secondo segnale di inviluppo per un secondo fattore moltiplicativo, in funzione del segnale di controllo amplificatori, e b. un secondo dispositivo misuratore di livello (126) per ricavare il secondo segnale predittivo dal secondo segnale di inviluppo moltiplicato nella seconda unità moltiplicatrice (124). (Fig.1) 6. Compressore di dinamica come da una delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che la prima unità rivelatrice a inviluppo (108) configurata in modo da ricavare il primo segnale di inviluppo sotto forma di segnale di inviluppo senza azione di rilascio. (Fig.1) 7. Compressore di dinamica come da rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che la seconda unità rivelatrice a inviluppo (108, 110) è configurata in modo da ricavare il secondo segnale di inviluppo sotto forma di segnale di inviluppo con azione di rilascio. (Fig. 1) 8. Compressore di dinamica come da rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che i fattori moltiplicativi primo e secondo e il fattore di guadagno hanno uno stesso valore. (Fig. 1) 9. Compressore di dinamica come da rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che l’unità preposta al controllo degli amplificatori (112) comprende un’unità miscelatrice di segnale (302) per miscelare il segnale di inviluppo e il segnale predittivo miscelato al fine di ricavare da ciò il segnale di controllo amplificatori. (Fig.3) 10. Compressore di dinamica come da rivendicazione 5 o 9, caratterizzato dal fatto che a. i segnali predittivi primo e secondo (d1,d2) sono segnali predittivi convertiti nel dominio logaritmico e il segnale predittivo miscelato (e) è un segnale predittivo miscelato convertito nel dominio logaritmico, e b. l’unità preposta al controllo degli amplificatori (112) comprende un primo convertitore (304) per ricevere il segnale di inviluppo e per convertire detto segnale di inviluppo nel dominio logaritmico, c. l’unità miscelatrice di segnale (302) dell’unità preposta al controllo degli amplificatori è configurata in modo da miscelare il segnale predittivo miscelato convertito nel dominio logaritmico e il segnale di inviluppo convertito nel dominio logaritmico, al fine di ottenere un segnale combinatorio convertito nel dominio logaritmico, d. l’unità preposta al controllo degli amplificatori (112) è inoltre provvista di un secondo convertitore (306) per convertire il segnale combinatorio nel dominio non logaritmico, e e. l’unità di amplificazione è configurata in modo da emettere il segnale combinatorio non logaritmico sotto forma di segnale di controllo amplificatori. (Fig.3) 11. Compressore di dinamica come da rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto che l’unità miscelatrice di segnale (302, 316) dell’unità preposta al controllo degli amplificatori è inoltre configurata in modo da miscelare un valore di riferimento (T), al fine di ottenere un segnale combinatorio convertito nel dominio logaritmico. (Fig.3) 12. Compressore di dinamica come da rivendicazione 3 e da una delle rivendicazioni 10 o 11, caratterizzato dal fatto che l’unità preposta al controllo degli amplificatori (512) è inoltre provvista di un misuratore di livello (524) per misurare il livello del primo segnale di inviluppo e per convertire il segnale di livello così ottenuto in un segnale di livello convertito nel dominio logaritmico, e l’unità miscelatrice di segnale (302, 316, 522) dell’unità preposta al controllo degli amplificatori è inoltre configurata in modo da miscelare il detto segnale di livello convertito nel dominio logaritmico, al fine di ottenere il segnale combinatorio convertito nel dominio logaritmico. (Fig.6) 13. Compressore di dinamica come da una delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto di essere un compressore di dinamica a controllo feed-forward. ANSPRÜCHE 1. Dynamikkompressor (100) versehen mit a. einer Eingangsklemme (102) zum Empfangen eines zu komprimierenden Eingangssignals, b. einer Verstärkereinrichtung (104) zum Verstärken des zu komprimierenden Eingangssignals mit einem Verstärkungsfaktor, zum Erhalten eines komprimierten Ausgangssignals, c. einer Ausgangsklemme (106) zum Abgeben des komprimierten Ausgangssignals, d. einer ersten Hüllkurvendetektoreinheit (108) zum Ableiten eines ersten Hüllkurvensignals aus dem Eingangssignal, e. einer Verstärkersteuereinheit (112) zum Erzeugen eines Verstärkersteuersignals in Abhängigkeit eines Hüllkurvensignals (b1), dadurch gekennzeichnet, dass der Dynamikkompressor weiter versehen ist mit f. einer zweiten Hüllkurvendetektoreinheit (108,110) zum Ableiten eines zweiten Hüllkurvensignals aus dem Eingangssignal, g. einer ersten Pegel-Prädiktionseinheit (114) zum Erzeugen eines ersten Prädiktionssignals aus dem ersten Hüllkurvensignal, h. einer zweiten Pegel-Prädiktionseinheit (116) zum Erzeugen eines zweiten Prädiktionssignals aus dem zweiten Hüllkurvensignal, i. einer Signalkombiniereinheit (118) zum Kombinieren der ersten und zweiten Prädiktionssignale zum Erhalten eines kombinierten Prädiktionssignals, und dass die Verstärkersteuereinheit (112) eingerichtet ist zum Erzeugen des Verstärkersteuersignals zusätzlich in Abhängigkeit des kombinierten Prädiktionssignals (e). (Abb. 1) 2. Dynamikkompressor gemäß Anspruch 1, dadurch gekennzeichnet, dass die Verstärkersteuereinheit eingerichtet ist zum Erzeugen des Verstärkersteuersignals in Abhängigkeit des zweiten Hüllkurvensignals (b1) und des kombinierten Prädiktionssignals (e). (Abb.1) -IRT121- 3. Dynamikkompressor gemäß Anspruch 1, dadurch gekennzeichnet, dass die Verstärkersteuereinheit eingerichtet ist zum Erzeugen des Verstärkersteuersignals in Abhängigkeit des ersten und des zweiten Hüllkurvensignals (b1,b2) und des kombinierten Prädiktionssignals (e). (Abb.5) 4. Dynamikkompressor gemäß Anspruch 1, 2 oder 3, dadurch gekennzeichnet, dass die erste Pegel-Prädiktionseinheit (114) versehen ist mit a. einer ersten Multiplikationseinheit (120) zum Multiplizieren des ersten Hüllkurvensignals mit einem ersten Multiplikationsfaktor in Abhängigkeit des Verstärkersteuersignals, und b. einer ersten Pegelmesseinrichtung (122) zum Ableiten des ersten Prädiktionssignals aus dem in der ersten Multiplikationseinheit (120) multiplizierten ersten Hüllkurvensignals. (Fig. 1) 5. Dynamikkompressor gemäß Anspruch 4, dadurch gekennzeichnet, dass die zweite Pegel-Prädiktionseinheit (116) versehen ist mit a. einer zweiten Multiplikationseinheit (124) zum Multiplizieren des zweiten Hüllkurvensignals mit einem zweiten Multiplikationsfaktor in Abhängigkeit des Verstärkersteuersignals, und b. einer zweiten Pegelmesseinrichtung (126) zum Ableiten des zweiten Prädiktionssignals aus dem in der zweiten Multiplikationseinheit (124) multiplizierten zweiten Hüllkurvensignals. (Fig.1) 6. Dynamikkompressor gemäß einem der vorhergehenden Ansprüche, dadurch gekennzeichnet, dass die erste Hüllkurveneinheit (108) eingerichtet ist zum Ableiten des ersten Hüllkurvensignals als ein Hüllkurvensignal ohne Release-Verhalten. (Fig.1) 7. Dynamikkompressor gemäß Anspruch 6, dadurch gekennzeichnet, dass die zweite Hüllkurveneinheit (108,110) eingerichtet ist zum Ableiten des zweiten Hüllkurvensignals als ein Hüllkurvensignal mit Release-Verhalten. (Fig.1) 8. Dynamikkompressor gemäß Anspruch 5, dadurch gekennzeichnet, dass die ersten und zweiten Multiplikationsfaktoren und der Verstärkungsfaktor einen gleichen Wert haben.(Fig. 1) 9. Dynamikkompressor gemäß Anspruch 1 oder 2, dadurch gekennzeichnet, dass die Verstärkersteuereinheit (112) eine Signalkombiniereinheit (302) enthält zum Kombinieren des Hüllkurvensignals und des kombinierten Prädiktionssignals zum daraus Ableiten des Verstärkersteuersignals. (Abb. 3) 10. Dynamikkompressor gemäß Anspruch 5 und 9, dadurch gekennzeichnet dass a. die erste und zweite Prädiktionssignale (d1,d2) in den logarithmierten Bereich umgesetzte Prädiktionssignale sind, und das kombinierte Prädiktionssignal (e) ein in den logarithmierten Bereich umgesetztes kombiniertes Prädiktionssignal ist, und b. die Verstärkersteuereinheit (112) einen ersten Umsetzer (304) enthält zum Empfangen des Hüllkurvensignals und zum Umsetzen des Hüllkurvensignals in den logarithmierten Bereich, c. die Signalkombiniereinheit (302) der Verstärkersteuereinheit eingerichtet ist zum Kombinieren des in den logarithmierten Bereich umgesetzten kombinierten Prädiktionssignals und des in den logarithmierten Bereich umgesetzten Hüllkurvensignals, zum Erhalten eines in den logarithmierten Bereich umgesetzten Kombinationssignals, d. die Verstärkersteuereinheit (112) weiter versehen ist mit einem zweiten Umsetzer (306) zum Umsetzen des Kombinationssignals in den nicht-logarithmierten Bereich, und e. die Verstärkereinheit eingerichtet ist zum Abgeben des nicht-logarithmierten Kombinationssignals als Verstärkersteuersignal. (Abb 3) 11. Dynamikkompressor gemäß Anspruch 10, dadurch gekennzeichnet, dass die Signalkombiniereinheit (302,316) der Verstärkersteuereinheit eingerichtet ist zum zusätzlich Kombinieren eines Sollwerts (T), zum Erhalten des in den logarithmierten Bereich umgesetzten Kombinationssignals. (Abb.3) 12. Dynamikkompressor gemäß Anspruch 3 und einem der Ansprüche 10 oder 11, dadurch gekennzeichnet, dass die Verstärkersteuereinheit (512) zusätzlich versehen ist mit einer Pegelmesseinheit (524) zum Messen der Pegel des ersten Hüllkurvensignals und zum Umsetzen des so erhaltenen Pegelsignals in ein in den logarithmierten Bereich umgesetztes Pegelsignal, und die Signalkombiniereinheit (302,316,522) der Verstärkersteuereinheit eingerichtet ist zum zusätzlich Kombinieren des in den logarithmierten Bereich umgesetzten Pegelsignals, zum Erhalten des in den logarithmierten Bereich umgesetzten Kombinationssignals. (Abb. 6) 13. Dynamikkompressor gemäß einem der vorgehenden Ansprüche, dadurch gekennzeichnet, dass er ein vorwärtsgeregelter Dynamikkompressor ist.
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