ITTO20121156A1 - Apparecchio di cottura con dispositivo di esclusione di punti cottura - Google Patents

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ITTO20121156A1
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cooking
gas
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burner
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IT001156A
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Inventor
Alberto Gasparini
Maurizio Tursini
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Indesit Co Spa
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    • FMECHANICAL ENGINEERING; LIGHTING; HEATING; WEAPONS; BLASTING
    • F24HEATING; RANGES; VENTILATING
    • F24CDOMESTIC STOVES OR RANGES ; DETAILS OF DOMESTIC STOVES OR RANGES, OF GENERAL APPLICATION
    • F24C3/00Stoves or ranges for gaseous fuels
    • F24C3/12Arrangement or mounting of control or safety devices
    • F24C3/126Arrangement or mounting of control or safety devices on ranges

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Description

Descrizione dell'Invenzione Industriale dal titolo: “APPARECCHIO DI COTTURA CON DISPOSITIVO DI ESCLUSIONE DI PUNTI COTTURAâ€
DESCRIZIONE
La presente invenzione si riferisce ad un apparecchio di cottura con bruciatore a gas.
In questa descrizione e nelle successive rivendicazioni, col termine apparecchio di cottura si intende indicare qualunque tipo di apparato, di uso domestico, professionale o industriale, quali cucine, piani cottura, punti cottura e similari, destinato alla preparazione di alimenti per mezzo del loro riscaldamento con calore prodotto da combustione, preferibilmente di gas o altro combustibile similare.
In questo contesto sono quindi da ricomprendere nell’ambito della presente invenzione sia gli elettrodomestici a fiamma libera come le cucine a gas tipicamente di uso nelle abitazioni, sia gli apparecchi con bruciatori radianti (nei quali la fiamma ha uno sviluppo molto basso e rimane tipicamente al di sotto di un elemento di ricoprimento, l’effetto radiante di ausilio alla cottura avvenendo poiché la fiamma rende incandescente la propria sezione di uscita).
Pertanto, dove nel seguito si farà riferimento per brevità solo alle cucine a gas, ciò non dovrà essere inteso in modo limitativo e potrà essere esteso anche agli altri apparati di cottura sopra indicati ed a quelli che meglio risulteranno dalla presente descrizione.
Come à ̈ noto, le cucine per applicazioni domestiche o anche professionali di cui si à ̈ detto, prevedono un piano cottura sul quale sono disposti i fuochi o punti cottura alimentati con gas.
Questi ultimi comprendono rispettivi bruciatori con una parte inferiore configurata a coppa o a Venturi, disposta sotto al piano cottura e nella quale affluisce una miscela di gas e aria primaria, nonché una parte superiore che affiora dal piano cottura ed à ̈ sormontata da uno spartifiamma che contribuisce a formare la fiamma a corona che tutti siamo abituati a vedere nelle cucine domestiche.
L’afflusso di gas ai bruciatori à ̈ regolato con manopole disposte sul piano cottura o frontalmente nelle cucine; esse consentono all’utilizzatore di alzare o abbassare il livello della fiamma e solitamente, negli elettrodomestici moderni, sono associate a dispositivi di sicurezza che arrestano l’alimentazione del gas nel caso di spegnimento della fiamma per cause accidentali.
La disposizione dei punti cottura sul piano cottura dipende generalmente dalla dimensione di quest’ultimo, vale a dire che nel caso di cucine a gas di piccole dimensioni, la distanza tra i fuochi à ̈ minore rispetto a quella che si rinviene nelle cucine più grandi; tuttavia i bruciatori sono spesso i medesimi o comunque hanno caratteristiche simili così che il loro funzionamento può risultare condizionato, o quanto meno influenzato, dalla presenza ravvicinata di un bruciatore nel piano cottura. In certi casi questa situazione à ̈ acuita dalla presenza di pentole, padelle o altri oggetti disposti sui punti cottura, così che la combustione di un bruciatore può risultare non ottimale per via di un apporto insufficiente di aria secondaria che, come à ̈ noto, à ̈ quella che consente di mantenere accesa la fiamma; à ̈ appena il caso di segnalare come una combustione non regolare può portare alla formazione di gas incombusti o nocivi, quali gli ossidi di azoto (NOx), il monossido di carbonio (CO) ecc.
Allo stato attuale delle conoscenze della odierna richiedente, non risultano soluzioni per questo tipo di problema nelle cucine a gas note; infatti, al più sono note soluzioni di ventilazione come quelle descritte nella pubblicazione di brevetto canadese N. 1047914 a nome Reld, Myler e Payne.
Questa soluzione non sembra peraltro in grado di assicurare una uniformità di funzionamento dei bruciatori, nel caso in cui si utilizzi il fuoco centrale rispetto a quelli più esterni nel piano cottura.
La presente invenzione si propone di risolvere questo problema tecnico.
L’idea di fondo per la sua soluzione à ̈ quella di predisporre un apparato di cottura a gas, preferibilmente ma non esclusivamente per uso domestico, quale una cucina, un piano cottura e simili, in cui almeno uno dei bruciatori possa essere escluso per favorire il funzionamento di un altro.
In tal modo si riescono ad ottenere condizioni operative ottimali per la combustione di un bruciatore, senza interferenze da parte di quelli adiacenti.
Le caratteristiche dell’invenzione sono enunciate specificamente nelle rivendicazioni annesse a questa descrizione; tali caratteristiche, gli effetti che ne derivano ed i vantaggi conseguiti dell’invenzione risulteranno maggiormente alla luce dell’esempio di realizzazione del trovato, che viene qui di seguito riportato con riferimento ai disegni allegati, nei quali:
fig. 1 mostra una vista assonometrica di una cucina a gas in accordo con l’invenzione;
fig. 2 mostra una vista assonometrica del piano cottura della cucina a gas di fig. 1;
fig. 3 Ã ̈ una vista assonometrica da diversa angolazione del piano cottura di fig. 2;
fig. 4 Ã ̈ una vista dal basso del piano cottura delle figure 2, 3;
fig. 5 Ã ̈ una vista assonometrica con una parte asportata del piano cottura delle figure 2-4;
fig. 6 Ã ̈ una vista sezionata lungo una linea mediana del piano cottura delle figure 2-6;
fig. 7 mostra uno schema di funzionamento della cucina a gas delle figure precedenti.
fig. 8 e 9 mostrano schematicamente rispettive varianti della cucina a gas delle figure precedenti.
Con riferimento ai disegni appena elencati, in essi con 1 à ̈ complessivamente indicato un apparecchio di cottura di alimenti secondo l’invenzione, in questo caso costituito da una cucina a gas, dotata di un piano di cottura 2 nel quale sono disposti quattro punti cottura 3, 4, 5 e 6 ai vertici di un quadrilatero, in mezzo ai quali si trova un quinto punto cottura 7.
Quest’ultimo à ̈ del tipo cosiddetto soffiato, vale a dire in cui la miscela aria-gas à ̈ alimentata mediante un ventilatore 28, al quale à ̈ collegato da un collettore 29; il ventilatore 28 aspira aria dall’esterno e la mescola con il gas combustibile (es. metano, propano o altro) proveniente da un condotto 20 collegato alla rete di distribuzione, in una percentuale stechiometrica o leggermente superiore.
Nelle figure per semplicità à ̈ stata mostrata solo la parte terminale del condotto 20 (cioà ̈ non quella fino alla rete di distribuzione), nella quale à ̈ presente un ugello 21 di iniezione del gas nel flusso di aria proveniente dal ventilatore 28; l’ugello 21 à ̈ sostanzialmente simile a quello delle normali cucine a gas e pertanto à ̈ mostrato schematicamente in fig. 7.
In questo modo la combustione al bruciatore soffiato 27 può avvenire senza l’apporto di aria secondaria: infatti la miscela aria-gas può essere controllata imponendo da una parte una portata prefissata di aria soffiata dal ventilatore, dall’altra parte una portata di gas regolata attraverso l’ugello 21, così da rispettare il rapporto stechiometrico ottimale per la combustione nel bruciatore 27, in considerazione della potenza nominale di tale bruciatore 27.
La combustione così ottenuta à ̈ in grado di fornire una potenza termica superiore, a parità di altre condizioni rispetto a quella dei comuni bruciatori atmosferici (cioà ̈ quelli ad aria primaria e secondaria).
Ulteriormente, in accordo con una forma realizzativa preferita, sopra il bruciatore soffiato 27 si trova uno sparti-fiamma 30 costituito essenzialmente da una piastra con forellini di dimensioni ridotte (nell’ordine di 0,8-3 mm) ed uniformemente distribuiti: lo sparti-fiamma 30 serve a formare un tappeto di fiamme uniforme sulla sua superficie.
Lo sparti-fiamma 30 si trova ad una distanza da 10 a 30 mm da una piastra trasparente 32 di copertura, la quale viene quindi riscaldata in maniera uniforme a temperature dell’ordine di alcune centinaia di gradi. Vantaggiosamente, la piastra 32 à ̈ realizzata in vetroceramico o in un materiale similare che garantisca un’analoga resistenza alla temperatura e allo shock termico, nonché un’analoga trasparenza alla radiazione infrarossa nel visibile.
Lo sparti-fiamma 30 può essere realizzato in qualunque materiale appropriato: ad esempio, in accordo con possibili soluzioni, esso può essere in metallo, in materiale ceramico quale ad esempio cordierite o altro. Relativamente al materiale scelto, varierà lo spessore dello spartifiamma 30 (che ad esempio à ̈ maggiore in caso di utilizzo di materiali ceramici) e la dimensione dei forellini di uscita delle fiamme.
Ciò che conta à ̈ che sia un materiale resistente alle alte temperature corrispondenti a quelle di fiamma (600-1000 °C) e che abbia buone proprietà di irraggiamento, così da emettere radiazioni nel campo dell’infrarosso con una elevata efficienza di riscaldamento.
Come sopra accennato, il punto cottura 7 così configurato à ̈ in grado di esplicare una potenza termica di circa 4-6 kW che à ̈ doppia rispetto a quelle di un punto cottura con bruciatore atmosferico come quelli 2-6 circostanti; si deve sottolineare che questo risultato viene conseguito senza fiamme libere sul piano cottura, così che il punto cottura 7 non interferisce con, né à ̈ influenzato da, quelli circostanti.
L’efficienza di riscaldamento à ̈ dettata dal fatto che il calore viene trasmesso sia sotto forma radiante dallo sparti-fiamma 30 con irraggiamento diretto dallo spartifiamma 30 alla pentola P, sia dapprima per convezione dallo sparti-fiamma 30 alla piastra 32 e quindi per conduzione dalla piastra 32 alla pentola P; la piastra 32 à ̈ trasparente nel campo di lunghezze d’onda degli infrarossi emessi dalla griglia 30, così che non interferisce con il calore radiante emesso.
I fumi della combustione prodotta nel bruciatore soffiato 27 vengono evacuati attraverso un condotto o camino 14 che si estende dalla zona di espansione e miscelazione del bruciatore 27 fino al bordo posteriore del piano di cottura 2, dove sono le aperture 15 di scarico.
I punti cottura 3-6 sono dotati di rispettivi bruciatori 23-26 di tipo atmosferico, cioà ̈ ad aria primaria e secondaria, collegati a dei condotti per l’alimentazione del gas, non mostrati nei disegni in quanto noti in sé; sia il punto cottura centrale 7 sia quelli adiacenti 3-6 sono comandati mediante rispettivi selettori quali ad esempio manopole 33-37, alle quali sono associati i rubinetti di regolazione 33-36 dei punti cottura 3-6 e l’elettrovalvola 42 di comando del punto cottura 7.
I mezzi di sicurezza comprendono, ad esempio, una termocoppia come nelle comuni cucine a gas prodotte dalla odierna richiedente.
Tuttavia in accordo con la forma preferita della presente invenzione, à ̈ possibile integrare il funzionamento delle termocoppie con un dispositivo di esclusione di uno o più dei punti cottura 3, 4, 5, 6 esterni e dei relativi bruciatori 23-26, quando viene acceso il punto cottura centrale 7.
Con riferimento allo schema di fig. 7 Ã ̈ possibile comprendere meglio il funzionamento del trovato.
Come si vede, i rubinetti 33-36 comandano l’apertura e la chiusura dei corrispondenti punti cottura 3-6 aventi rispettivi bruciatori atmosferici 23-26.
La manopola 37 serve invece a all’utente per comandare il punto cottura 7 con bruciatore soffiato 27.
A tal fine la manopola 37, che potrà essere associata ad un potenziometro oppure un encoder o altro elemento generatore di segnali elettrici, à ̈ operativamente collegata ad una scheda elettronica 40 che comprende elementi di per sé noti (es. processore, memorie, circuiti stampati ecc.) per elaborare i segnali provenienti dai vari componenti della cucina 1 ed impartire di ritorno agli stessi, i comandi necessari al funzionamento, secondo una logica che meglio risulterà nel prosieguo.
Infatti, oltre alla manopola 37, sono collegati alla scheda 40 un raccordo a tre vie 41 per lo smistamento del gas proveniente dalla rete di fornitura civile (o eventualmente da una bombola) ai punti cottura atmosferici 3-6 o al condotto 20 con l’ugello 21 di iniezione del gas, ed una elettrovalvola 42 attiva a monte dell’ugello.
Il raccordo a tre vie 14 può essere costituito da una valvola elettrica in cui un pistone, mosso da una corrente circolante in una bobina, può assumere due posizioni stabili, a ciascuna posizione corrispondendo una differente direzione di uscita del gas.
In accordo con una forma preferita di realizzazione, il bruciatore soffiato 27 Ã ̈ dotato di un sistema di accensione elettrico (piezoelettrico o similari) con un elettrodo di accensione 43 ed uno di rilevamento fiamma 44, entrambi collegati alla scheda 40 ed eventualmente incorporabili in un unico elettrodo.
Quest’ultima riceve inoltre il segnale da un sensore ad infrarossi 45 per il rilevamento della temperatura di una pentola P posata sulla copertura trasparente 32, il quale sensore si trova al di sotto della piastra 32 e in prossimità dello sparti-fiamma 30 del bruciatore 27 ed à ̈ posizionato in modo tale che il suo raggio emesso sia orientato verso il fondo della pentola.
Si deve osservare come la scelta di un sensore agli infrarossi risulta vantaggiosa in quanto che essendo la lastra di copertura 32 trasparente ai raggi infrarossi per favorire la trasmissione del calore radiante, il sensore 45 potrà operare in condizioni adatte al suo funzionamento. Infine, opzionalmente l’apparecchio di cottura secondo l’invenzione à ̈ dotato di uno schermo o comunque di un indicatore 48 (in figura 7 “display†) per visualizzare lo stato di funzionamento e consentire all’utente di effettuare le necessarie operazioni.
A tal fine si deve infatti rilevare che quando si vuole utilizzare il punto cottura 7 a alta potenza, viene impostato con la manopola 37 un ciclo operativo o una temperatura desiderati per una pentola posata sul medesimo punto cottura 7.
La scheda elettronica 40 riceve il segnale dalla manopola 47 e comanda l’accensione del punto cottura mediante l’afflusso al bruciatore 27 della miscela aria-gas fornita dal ventilatore 28, che genera un flusso d’aria primaria esterna nel quale viene mescolato il gas proveniente dall’iniettore 21.
In questo contesto si deve osservare come di preferenza, ma non necessariamente, il raccordo a tre vie 41 à ̈ dotato di mezzi attuatori asserviti alla scheda di controllo 40, che impediscono l’afflusso del gas ai bruciatori 3-6 quando il bruciatore soffiato 27 à ̈ operativo.
In queste condizioni il gas à ̈ quindi convogliato solo verso il collettore 20 e l’ugello 21, in modo da avere livelli di pressione e portata predefiniti per ottenere una miscela aria-gas stechiometrica o comunque con percentuali controllate dei suoi componenti, così da avere una combustione regolare al bruciatore 27.
Infatti il ventilatore 28 fornisce una portata ed una pressione dell’aria che sono regolate dalla scheda di controllo 40 mediante ad esempio variazione del numero di giri del ventilatore 28, in funzione della temperatura o del ciclo di cottura impostati dall’utilizzatore con la manopola 37. Tipicamente la regolazione della temperatura (in funzione dell’impostazione dell’utente attraverso la manopola 37) avviene comandando le accensioni e gli spegnimenti del bruciatore 27 che quindi alterna fasi di lavoro a potenza nominale fissa a fasi di riposo.
In questo modo il bruciatore 27 fornisce una combustione controllata, con una potenza termica desiderata e minimizzando i gas nocivi incombusti generati dalla combustione.
In questo contesto il sensore di temperatura 45 rileva la temperatura del fondo della pentola P e nel caso essa risulti fuori dai valori impostati e/o elaborati dalla scheda di controllo 40, impone l’arresto del bruciatore 27 per un periodo di tempo prefissato fin tanto che la temperatura della pentola P non ritorni entro i valori stabiliti.
L’arresto del bruciatore 27 viene ottenuto fermando il flusso di gas nel condotto 20, tramite la elettrovalvola 42; di preferenza, contestualmente alla elettrovalvola 42, o con un leggero ritardo, la scheda 40 comanda anche l’arresto del ventilatore 28 così da fermare al flusso di aria al bruciatore 27.
Quando il sensore 45 rileva che la temperatura della pentola P Ã ̈ inferiore al livello prestabilito, la scheda di controllo 40 comanda la riaccensione del bruciatore 27, in maniera analoga a quanto visto prima.
Pertanto vengono ripristinati i flussi del gas aprendo la elettrovalvola 42 e dell’aria avviando il ventilatore 28, mentre l’elettrodo di accensione 43 comanda la combustione della miscela e l’elettrodo di rilevazione della fiamma 44 rileva che vi sia effettivamente la presenza della fiamma. Gli elettrodi 43 e 44 possono essere integrati in un unico elettrodo o in un unico dispositivo con analoghe funzioni. Alla luce di quanto spiegato finora à ̈ possibile comprendere come la cucina a gas 1 risolva il problema tecnico che à ̈ alla base dell’invenzione.
Naturalmente sono possibili varianti dell’invenzione rispetto all’esempio descritto sopra, di cui un paio sono rispettivamente mostrate nelle figure 8 e 9.
Queste ultime sono degli schemi che illustrano il funzionamento di una cucina a gas come quella di fig. 1, ed in esse gli elementi strutturalmente o funzionalmente equivalenti sono indicati con la numerazione dell’esempio precedente, con l’aggiunta di un apice.
Ulteriormente, in questo caso i punti cottura 3’-7’ hanno tutti rispettivi bruciatori 23’-27’ di tipo atmosferico; in queste varianti non ci sono quindi più gli elementi connessi al bruciatore di tipo soffiato precedente, quali il ventilatore 28, la piastra radiante 30.
I punti cottura 3’-7’ sono comandati da rispettive manopole 33’-37’, alle quali sono associate delle valvole di sicurezza 50’-54’ che interrompono il flusso di gas al bruciatore, quando la fiamma di questo si estingue per qualunque motivo.
Le valvole di sicurezza 50’-54’ sono di tipo noto in sé e la loro attivazione quando la fiamma si estingue, dipende da una rispettiva termocoppia 55’-59’ come nelle comuni cucine a gas prodotte dalla odierna richiedente.
Tuttavia in accordo con la forma preferita della presente invenzione, à ̈ possibile integrare il funzionamento delle termocoppie con un dispositivo di esclusione di uno o più dei punti cottura 3’-7’ e dei relativi bruciatori 23’-27’, quando viene acceso uno di essi (ad esempio quello centrale 7’).
In tal modo il funzionamento di quest’ultimo avviene in condizioni ottimali perché l’esclusione dei punti cottura circostanti, assicura il corretto apporto di aria secondaria al punto cottura da accendere.
Con riferimento allo schema di fig. 8 Ã ̈ possibile comprendere meglio questo aspetto del trovato.
Come si vede, le manopole 33’-37’ comandano l’apertura e la chiusura di corrispondenti valvole 50’-54’ per il gas, quando un utilizzatore accende o spegne uno dei punti cottura 3’-7’.
Le manopole 33’-37’ e le termocoppie 55’-59’ sono operativamente collegate ad un blocco o scheda elettronica 40’ di controllo del funzionamento della cucina a gas 1.
Il blocco 40’ à ̈ essenzialmente una centralina di tipo elettronico, che comprende al suo interno mezzi di per sé noti (quali un processore, delle porte di collegamento con i vari componenti della cucina, memorie di massa, alimentazione, ecc.) necessari per elaborare i segnali elettrici provenienti dalle manopole, dalle termocoppie e dalle valvole, nonché impartire di risposta i conseguenti segnali per il loro funzionamento.
Pertanto, quando in seguito allo spegnimento accidentale della fiamma di uno dei punti cottura 3’-7’ la rispettiva termocoppia trasmette un segnale al blocco di controllo 40’, esso comanda di riflesso la chiusura della valvola 50’-54’ a cui fa capo.
Questo à ̈ ciò che avviene anche nelle normali cucine a gas; tuttavia, a differenza di queste, nella variante della presente invenzione à ̈ possibile escludere il funzionamento di uno o più punti cottura con i relativi bruciatori, quando non sono soddisfatte le condizioni prefissate che sono impostate nel blocco 40’.
In particolare, nel caso in cui si desideri accendere il punto cottura centrale 7’, in accordo con una forma preferita dell’invenzione gli altri punti cottura 3’-6’ vengono esclusi in modo da non poter essere accesi, neanche per errore o inavvertitamente.
A tal fine quando la manopola 37’, che comanda la valvola 54’ di afflusso del gas al bruciatore centrale 27’, viene ruotata manualmente in fase di apertura, un segnale viene mandato al blocco di controllo 40’ il quale inibisce tutte le altre valvole 50’-53’ così da impedire l’alimentazione di gas agli altri bruciatori 23’-26’.
Ne consegue che il bruciatore centrale 27’ può funzionare in condizioni ottimali, dato che quelli ad esso adiacenti restano sicuramente spenti: à ̈ solo il caso di osservare che in queste condizioni le aperture 16’ presenti sul bordo del piano di cottura 2’, fanno affluire aria secondaria unicamente al punto cottura centrale 7’.
E’ tuttavia da segnalare che il blocco di controllo 40’ potrà essere programmato diversamente o con delle funzioni aggiuntive.
Ad esempio esso potrà essere impostato in modo da escludere selettivamente uno o più dei punti cottura 3’-7’, indipendentemente dal fatto che si voglia accendere quello centrale o uno di quelli esterni. In altri termini, seguendo l’insegnamento dell’invenzione si potrà escludere selettivamente qualunque punto cottura, con il relativo bruciatore, presente sul piano di cottura, in funzione della scelta di un utilizzatore oppure delle condizioni di sicurezza di funzionamento della cucina a gas controllate dal blocco 40’.
Questa possibilità può essere meglio compresa osservando la figura 9, nella quale gli elementi strutturalmente o funzionalmente analoghi a quelli già visti sono contraddistinti con n doppio apice. In questa variante del trovato à ̈ previsto anche un controllo di temperatura agli infrarossi, di una pentola posata su uno dei punti cottura 3’’-7’’.
Per questo scopo nel piano cottura della cucina a gas à ̈ presente una sonda di temperatura 61’’, preferibilmente del tipo ad infrarossi come già visto nel primo esempio, collegata al blocco 40’; quando la temperatura della pentola posata sul punto cottura 5’’ (ma potrebbe essere uno qualunque degli altri) e rilevata dalla sonda non rientra in un intervallo prefissato, il blocco di controllo 40’’ impone lo spegnimento di uno o più dei punti cottura esterni 2’’-6’’ al fine di ripristinare le condizioni di funzionamento ottimali.
E’ tuttavia da segnalare che in alternativa alla sonda di temperatura 61’’, o in aggiunta ad essa, sul piano cottura 2 della cucina a gas si potranno predisporre altri sensori per rilevare le condizioni di funzionamento dell’apparecchio di cottura a gas, quali sensori per individuare il tipo di gas presenti nei fumi di combustione dei bruciatori, la loro temperatura e composizione, in particolare per rilevare la presenza in concentrazioni anomale di ossidi nocivi (CO2, NOxo altri).
Sulla base delle rilevazioni di queste sonde il blocco di controllo 50 ordina l’arresto selettivo di uno o più punti cottura 3’’-7’’ che in quel momento sono accesi, indipendentemente dal fatto che siano quello centrale 7’’ oppure uno di quelli circostanti 3’’-6’’.
A tal fine à ̈ sufficiente applicare delle sonde in corrispondenza di ognuno dei punti cottura, collegandole al blocco di controllo 50 secondo quanto spiegato sopra.
E’ peraltro evidente che tutte queste varie forme realizzative dell’invenzione possono essere attuate su cucine a gas differenti da quella mostrata nei disegni, con un numero di punti cottura maggiore o minore, ma anche su semplici piani cottura, forni e quant’altro.
Alla luce di quanto spiegato finora à ̈ possibile comprendere come anche le varianti della cucina a gas secondo l’invenzione risolvano il problema tecnico che ne à ̈ alla base, delineato inizialmente.
Questo risultato à ̈ vantaggiosamente conseguito con un dispositivo semplice, in quanto sfrutta mezzi comunemente esistenti negli elettrodomestici, quali le valvole e le termocoppie, che comandano l’ arresto del flusso di gas nel caso di spegnimento della fiamma.
In questo modo si riesce quindi ad attuare l’invenzione in maniera industrialmente vantaggiosa e con costi contenuti. Secondo una variante più a basso costo della presente invenzione, l’esclusione reciproca tra i punti di cottura 3-6 e il punto cottura 7 può avvenire intervenendo sui rispettivi accenditori. Ad esempio, quando l’utilizzatore esercita un’operazione di selezione tramite la manopola 37, a seguito di tale operazione avviene automaticamente l’attivazione di un blocco meccanico che interrompe il collegamento meccanico tra le manopole associate ai punti di cottura 3-6 e il rispettivo gruppo accenditore, che, essendo stato disaccoppiato alle manopole, viene così inibito e non à ̈ più in grado di generare e trasmettere la scintille alle candele di accensione dei quattro bruciatori atmosferici.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Apparecchio di cottura a gas, comprendente una pluralità di punti cottura (3-7; 3’-7’; 3’’-7’’) cui à ̈ associato un rispettivo bruciatore (23-27; 23’-27’; 23’’-27’’), mezzi a valvola (33-37, 50-54; 33’-37’, 50’-54’; 33’’-37’’; 50’’-54’’) per regolare l’afflusso di gas ai bruciatori (23-27; 23’-27’; 23’’-27’’) dei punti cottura (3-7; 3’-7’; 3’’-7’’), caratterizzato dal fatto di comprendere un dispositivo (40, 55-59; 40’, 54’-59’; 40’’, 54’’-59’’) per escludere selettivamente almeno un punto cottura (3-7; 3’-7’; 3’’-7’’) favorendo così il funzionamento di almeno un altro punto cottura.
  2. 2. Apparecchio di cottura secondo la rivendicazione 1, in cui l’esclusione di almeno un punto cottura (3-7; 3’-7’; 3’’-7’’) avviene impedendo l’afflusso di gas al corrispondente bruciatore (23-27; 23’-27’; 23’’-27’’).
  3. 3. Apparecchio secondo le rivendicazioni 1 o 2, in cui l’esclusione di almeno un punto cottura (3-7; 3’-7’; 3’’-7’’) avviene in corrispondenza dell’apertura di un mezzo a valvola (33-37, 50-54; 33’-37’, 50’-54’; 33’’-37’’, 50’’-54’’) per l’afflusso di gas a detto almeno un altro punto cottura (7).
  4. 4. Apparecchio di cottura secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, in cui l’esclusione di almeno un punto cottura (3-7) avviene in seguito alla rilevazione di condizioni di funzionamento particolari dell’apparecchio.
  5. 5. Apparecchio di cottura secondo la rivendicazione 4, in cui le condizioni di funzionamento particolari comprendono una o più tra le seguenti: temperatura di un punto cottura (3-7; 3’-7’; 3’’-7’’) e/o di una pentola posata su di esso, presenza e/o concentrazione di gas nocivi di combustione oltre valori prefissati.
  6. 6. Apparecchio di cottura secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, in cui i mezzi a valvola comprendono delle manopole (33-37; 33’-37’; 33’’-37’’) per comandare l’apertura e la chiusura di valvole (50-54; 50’-54’; 50’’-54’’4) di afflusso del gas ai bruciatori (23-27; 23’-27’; 23’’; 27’’) dei punti cottura (3-7; 3’-7’; 3’’-7’’) ed in cui il dispositivo di esclusione comprende un blocco di controllo (40; 40’; 40’’) operativamente collegato alle manopole (33-37; 33’-37’; 33’’-37’’) e alle valvole (50-54; 50’-54’; 50’’-54’’).
  7. 7. Apparecchio secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, comprendente dei mezzi (45; 55’-59’; 55’’-59’’) di rilevazione della temperatura di almeno uno dei punti cottura (3-7; 3’-7’; 3’’-7’’).
  8. 8. Apparecchio di cottura secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, comprendente mezzi (61’’) di rilevazione dei gas in corrispondenza di almeno uno dei punti cottura (3-7; 3’-7’; 3’’-7’’).
  9. 9. Apparecchio secondo una qualunque delle rivendicazioni 8 e 9, in cui i mezzi di rilevazione della temperatura e/o dei gas comprendono una sonda (61) a infrarossi.
  10. 10. Apparecchio secondo la rivendicazione 1, in cui l’esclusione selettiva di almeno un punto cottura viene ottenuta per mezzo di un blocco meccanico in grado di impedire l’accoppiamento tra un organo di azionamento e un accenditore.
IT001156A 2012-12-27 2012-12-27 Apparecchio di cottura con dispositivo di esclusione di punti cottura ITTO20121156A1 (it)

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Citations (3)

* Cited by examiner, † Cited by third party
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JPS6138338A (ja) * 1984-07-31 1986-02-24 Nippon Denso Co Ltd 調理コンロ用安全装置
DE19949601A1 (de) * 1999-10-14 2001-04-19 Bsh Bosch Siemens Hausgeraete Gaskocher
US6253761B1 (en) * 1999-03-05 2001-07-03 Timothy Edward Shuler Sensing device for stoves

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