ITTO20120204U1 - Apparato di segnalazione di posizione e funzionamento di estintori e sistema antincendio comprendente tale apparato - Google Patents

Apparato di segnalazione di posizione e funzionamento di estintori e sistema antincendio comprendente tale apparato

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ITTO20120204U1
ITTO20120204U1 ITTO20120204U ITTO20120204U1 IT TO20120204 U1 ITTO20120204 U1 IT TO20120204U1 IT TO20120204 U ITTO20120204 U IT TO20120204U IT TO20120204 U1 ITTO20120204 U1 IT TO20120204U1
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IT
Italy
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fire
fire extinguisher
alarm
extinguisher
reception
Prior art date
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Inventor
Gabriele Fagioli
Mario Giangiacomo
Sabatino Pompa
Original Assignee
Ct Sicurezza E Qualita Di Mamm Arella Monica
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Publication date
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Description

DESCRIZIONE
del modello di utilità dal titolo:
"APPARATO DI SEGNALAZIONE DI POSIZIONE E FUNZIONAMENTO DI ESTINTORI E SISTEMA ANTINCENDIO COMPRENDENTE TALE APPARATO" di CENTRO SICUREZZA E QUALITÀ' DI MAMMARELLA MONICA
La presente innovazione è relativa ad un apparato di segnalazione di posizione e funzionamento di estintori e ad un sistema antincendio comprendente tale apparato, e più in particolare ad un apparato di segnalazione di posizione di estintori per agevolare la rilevazione della posizione di estintori in caso di incendio e ad un sistema antincendio comprendente una rete di comunicazione wireless tra estintori appartenenti al sistema antincendio stesso.
Come noto, in caso di incendio, si attivano le protezioni dell'impianto elettrico che prevedono l'interruzione dell'alimentazione di energia elettrica e l'attivazione dell'illuminazione di emergenza. L'illuminazione di emergenza ha intensità ridotta rispetto all'illuminazione normale; di conseguenza, la visibilità risulta notevolmente ridotta. Inoltre, la presenza di fumo generato dall'incendio peggiora ulteriormente la visibilità negli ambienti coinvolti. In queste condizioni è spesso molto difficile individuare agevolmente dove sono collocati gli estintori e raggiungere quello più vicino. La presenza di un estintore è attualmente segnalata per mezzo di opportuni cartelli, collocati a parete in prossimità dell'estintore stesso. Appare evidente come una luminosità ambientale scarsa e la contestuale presenza di fumo renda tali cartelli del tutto inadeguati ad essere individuati agevolmente per individuare di conseguenza l'estintore.
Scopo della presente innovazione è fornire un apparato di segnalazione di posizione e funzionamento di estintori e un sistema antincendio comprendente tale apparato che risolva i problemi dell'arte nota.
Secondo la presente innovazione viene realizzato un apparato di segnalazione di posizione e funzionamento di estintori e un sistema antincendio comprendente tale apparato come definito nelle rivendicazioni 1 e 17.
Per una migliore comprensione della presente innovazione vengono ora descritte forme di realizzazione preferite, a puro titolo di esempio non limitativo, con riferimento ai disegni allegati, nei quali:
la figura 1 mostra l'involucro esterno di un apparato di segnalazione di posizione di estintori collocato sulla maniglia di un estintore, secondo una forma di realizzazione della presente innovazione;
la figura 2 mostra l'involucro esterno di un apparato di segnalazione di posizione di estintori collocato alla base della maniglia di un estintore, secondo un'ulteriore forma di realizzazione della presente innovazione;
la figura 3 mostra un estintore provvisto dell'apparato di segnalazione di posizione di figura 1 o figura 2 e disposto in una stanza;
la figura 4 mostra un circuito elettronico di alimentazione, controllo e comando dell'apparato di segnalazione di posizione di un estintore secondo una forma di realizzazione della presente innovazione;
la figura 5 mostra un'altra forma di realizzazione del circuito elettronico di alimentazione, controllo e comando dell'apparato di segnalazione di posizione di un estintore;
la figura 6 mostra un rilevatore di pressione di un estintore atto ad essere utilizzato nel circuito di figura 5;
la figura 7 mostra una ulteriore forma di realizzazione del circuito elettronico di alimentazione, controllo e comando dell'apparato di segnalazione di posizione per un estintore;
la figura 8 mostra una rete wireless di un impianto antincendio comprendente una pluralità di apparati di segnalazione di posizione dei rispettivi estintori secondo la presente innovazione;
la figura 9 mostra un dispositivo di coordinamento atto ad interiacciarsi con gli apparati di segnalazione di posizione appartenenti alla rete wireless di figura 8 e con un operatore e/o una centrale di controllo esterni alla rete wireless; e
la figura 10 mostra un dispositivo di manutenzione atto ad interiacciarsi con gli apparati di segnalazione di posizione appartenenti alla rete wireless di figura 8 per eseguire operazioni di manutenzione degli apparati di segnalazione di posizione.
In figura 1 è mostrato un estintore 2 comprendente una maniglia 1 provvista di un apparato di segnalazione 3 (qui in vista dall'esterno) secondo una forma di realizzazione della presente innovazione.
Secondo tale forma di realizzazione, l'apparato di segnalazione 3 comprende un involucro 4, realizzato ad esempio in materiale plastico morbido e sagomato in modo tale da adattarsi al manico inferiore dell'estintore 2 e risultare solidale con esso. Mezzi di fissaggio opportuni (non mostrati) possono essere previsti per favorirne la tenuta. In questo modo l'impugnatura dell'estintore 2 da parte di un utilizzatore non viene compromessa dalla presenza dell'apparato di segnalazione 3.
La figura 2 mostra un estintore 2 provvisto di un apparato di segnalazione 3' (in vista dall'esterno) secondo un'ulteriore forma di realizzazione della presente innovazione. L'apparato di segnalazione 3' comprende un involucro 4', ad esempio realizzato in materiale plastico, indifferentemente rigido o morbido, e provvisto di mezzi di fissaggio 12 atti ad agganciare l'apparato di segnalazione 3', tramite l'involucro 4', alla base 1' della maniglia 1 dell'estintore 2. Ad esempio, l'involucro 4' può essere realizzato integrale ad un manometro il di cui tutti gli estintori a polvere sono provvisti. In questo modo, i mezzi di fissaggio dell'involucro 4' corrispondono ai mezzi di fissaggio del manometro il all'estintore 2. Alternativamente, l'involucro 4' può non essere realizzato integrale al manometro il, ma essere fissato all'estintore 2 per mezzo della vite stessa di fissaggio del manometro il all'estintore 2. 0 ancora, l'involucro 4' può essere fissato alla base 1' della maniglia 1 mediante un anello a sezione circolare regolabile.
Come noto, la tenuta di pressione tra il manometro il e l'estintore 2 è garantita da un o-ring, montato sulla sede del manometro il e che si innesta nella valvola (non mostrata) dell'estintore 2. Per non alterare la capacità di tenuta dell'o-ring in seguito al fissaggio dell'apparato di segnalazione 3' al manometro il, si può utilizzare un anellino accessorio che si serra con un grano a vite sul collare della valvola dove si avvita il manometro 11.
Per effettuare il montaggio dell'apparato di segnalazione 3 si possono ad esempio eseguire le seguenti operazioni: si rimuove il manometro il; si inserisce il grano sul collare della valvola; si avvita il manometro 11; si aggancia l'apparato di segnalazione 3' al manometro il o alla base 1' della maniglia 1 dell'estintore 2.
In entrambe le forme di realizzazione di figura 1 e 2, l'impugnatura dell'estintore 2 da parte di un utilizzatore non viene compromessa dalla presenza dell'apparato di segnalazione 3 o 3'.
Indipendentemente dalla forma di realizzazione e di aggancio dell'apparato di segnalazione 3, 3' all'estintore 2, l'involucro 4, 4' dispone di un vano di alloggiamento 5, per alloggiare internamente all'involucro 4, 4' stesso una o più batterie (non mostrate), e di un'apertura 6, per l'emissione di un fascio luminoso 7 verso l'esterno dell'involucro 4, 4'. Tale fascio luminoso 7 può essere generato da un dispositivo a diodo LED focalizzato o LASER, come descritto in maggiore dettaglio nel seguito con riferimento alle figure 4 e 5.
Con riferimento congiunto alle figure 1-3 , il fascio luminoso 7 è vantaggiosamente proiettato verso un soffitto 8 di una stanza 10 in cui l'estintore 2 è collocato, e forma sul soffitto 8 un'immagine luminosa 9. L'immagine luminosa 9 può avere varie forme e dimensioni, ad esempio può essere un punto o cerchio luminoso, o formare una lettera "E", indicativa della parola "Estintore" ( "Extinguisher"). In questo modo, un utilizzatore 11 in cerca dell'estintore 2 in una stanza 10 supposta scarsamente illuminata (con illuminazione di emergenza) e/o con presenza di fumo è facilitato nella ricerca dell'estintore 2 stesso, potendo localizzare con lo sguardo l'immagine luminosa 9 da diverse angolazioni. Infatti, in un ambiente invaso da fumo, una semplice lampada risulterebbe scarsamente visibile a causa della diffusione dei raggi luminosi operata dalle particelle in sospensione, mentre la visibilità di un fascio generato tramite LED focalizzato o LASER risulta, al contrario, aumentata proprio grazie a tale fenomeno di diffusione. Inoltre, essendo il fascio luminoso 7 proiettato a distanza dall'estintore 2, eventuali ostacoli presenti nelle vicinanze dell'estintore 2, e tali da oscurarne la vista ad un operatore in cerca dell'estintore 2, non costituiscono un intralcio significativo alla localizzazione visiva dell'estintore 2 stesso.
La figura 4 mostra, in forma schematica, un circuito elettronico 15 di alimentazione, controllo e comando di un dispositivo LASER 16 atto a generare il fascio luminoso 7. Il circuito elettronico 15 comprende, in una sua prima forma di realizzazione, una batteria 20, ad esempio atta a generare una tensione di 3V, un circuito a microprocessore 21 ed un commutatore pilota 22, ad esempio un dispositivo MOSFET avente la funzione di interruttore. La batteria 20 fornisce al circuito a microprocessore 21 e al dispositivo LASER 16 l'alimentazione necessaria per il loro funzionamento. Vantaggiosamente si utilizza una batteria al litio, di dimensioni contenute e tipo ricaricabile, atta ad essere collocata all'interno del vano di alloggiamento 5 mostrato in figura 1 o 2.
Il dispositivo LASER 16 è comandato dal circuito elettronico 15, al fine di generare una temporizzazione di accensione ad impulsi (accensione e spegnimento del dispositivo LASER 16 ad intermittenza). Il circuito a microprocessore 21 comanda alternativamente in conduzione ed interdizione il commutatore pilota 22, il quale a sua volta pilota in accensione e spegnimento il dispositivo LASER 16.
La temporizzazione di accensione ad impulsi ha una triplice funzione. Innanzitutto consente di minimizzare il consumo di corrente e preservare l'energia della batteria 20, quindi favorisce la percezione visiva dell'immagine luminosa 9 da parte dell'occhio umano che, come noto, è particolarmente sensibile alla variazione di immagini piuttosto che ad un'immagine fissa, ed infine riduce fino ad eliminare il problema della pericolosità di un eventuale puntamento accidentale del fascio luminoso 7 verso l'occhio umano.
Ad esempio si utilizza una temporizzazione di accensione/spegnimento del dispositivo LASER 16 di 10 ms in stato acceso e 900 ms in stato spento; tali valori garantiscono un tempo di persistenza ottimale per l'occhio umano, ed inoltre la frequenza può essere fatta variare automaticamente in funzione delle condizioni operative dell'estintore 2. Ad esempio, un valore troppo basso della pressione interna dell'estintore 2 può essere segnalato variando la temporizzazione di accensione/spegnimento del dispositivo LASER 16 comandandolo per 10 ms in stato acceso e 300 ms in stato spento.
Per massimizzare il risparmio energetico, la tensione fornita dalla batteria 20 al dispositivo LASER 16 è modulata mediante una modulazione di larghezza dell'impulso PWM ("Pulse Width Modulation") , per consentire di minimizzare la dissipazione di energia mantenendo l'illuminamento massimo durante tutto il periodo di scarica della batteria 20.
La modulazione PWM della corrente in ingresso al dispositivo laser 16 può essere gestita dal circuito a microcontrollore 21.
Il vantaggio dell'utilizzo di una modulazione PWM è innanzitutto la drastica riduzione di potenza dissipata dalla circuiteria elettronica, in quanto i dispositivi elettronici di potenza di tipo noto (MOSFET, IGBT, etc.) riducono al minimo la dissipazione di energia quando lavorano nelle due sole condizioni di saturazione o interdizione .
La figura 5 mostra un circuito elettronico 23 secondo un'ulteriore forma di realizzazione. Il circuito elettronico 23 di figura 5 comprende, analogamente a quanto mostrato in figura 4, una batteria 20, un circuito a microprocessore 21 ed un commutatore pilota 22, ma differisce dal circuito elettronico 15 di figura 4 per la presenza aggiuntiva di un convertitore di energia 19, atto a convertire l'energia luminosa eventualmente presente nell'ambiente (ad esempio la stanza 10, figura 3) in energia elettrica per caricare la batteria 20 e/o alimentare direttamente il circuito a microprocessore 21; un blocco sensori/indicatori 26 connesso al circuito a microprocessore 21, comprendente almeno un sensore di pressione 27 utilizzato per acquisire un valore di pressione interna all'estintore 2; un generatore sonoro 30 connesso al circuito a microprocessore 21, ad esempio una cicalina piezoelettrica, per generare un segnale sonoro di allarme; e un'interfaccia di comunicazione 31 (ad esempio un'interfaccia di tipo radio), alimentata dalla batteria 20 e connessa al circuito a microprocessore 21, per la trasmissione di segnali di allarme incendio o anomalie di funzionamento dell'estintore 2 ad una centrale di controllo e/o ad un operatore addetto alla manutenzione (non mostrati), posti a distanza dall'estintore 2 stesso. La centrale di controllo e/o l'operatore possono essere localizzati, indifferentemente, nelle vicinanze della stanza 10 o lontano dalla stanza 10 stessa, ad esempio in un altro edificio, per monitorare tutti gli eventuali allarmi o anomalie di funzionamento di tutti gli estintori (provvisti dell'apparato di segnalazione 3, 3' comprendente il circuito elettronico 23 provvisto di interfaccia di comunicazione 31) presenti in un complesso abitativo o di lavoro.
Il blocco sensori 26 può comprendere inoltre altri tipi di sensori, come ad esempio un sensore di luminosità 28, utilizzato per la misura della luminosità della stanza 10 e/o un sensore di temperatura 29 e/o un accelerometro 32 o altri sensori ancora.
L'accelerometro 32 è preferibilmente di tipo triassiale, ed è atto a rilevare movimenti non autorizzati dell'estintore 2 (ad esempio un furto) e a inviare un segnale di movimento non autorizzato al microprocessore 21 che a sua volta comanda l'interfaccia di comunicazione 31 per inviare una segnalazione di movimento non autorizzato dell'estintore 2 ad una centrale di controllo e/o ad un operatore.
Il sensore di pressione 27 può essere vantaggiosamente collegato al manometro originale di cui tutti gli estintori a polvere sono provvisti, ad esempio come prolunga o raccordo del manometro originale, oppure essere collegato ad un indicatore di pressione montato in sostituzione del manometro originale (ad esempio del tipo mostrato in figura 6 e descritto con riferimento a tale figura).
Il circuito a microprocessore 21 esegue periodicamente la diagnosi dell'estintore 2 acquisendo dal sensore di pressione 27 il valore di pressione interna al serbatoio dell'estintore 2. Se la pressione del serbatoio scende sotto un valore di soglia minimo previsto per un funzionamento corretto, il circuito a microprocessore 21 comanda il generatore sonoro 30 al fine di generare segnalazioni sonore di funzionamento anomalo dell'estintore 2 percepibili da persone in transito o risiedenti nei paraggi dell'estintore 2 stesso. Tali segnalazioni sono prodotte con il proposito di generare attenzione e stimolare le persone in transito ad informare gli operatori responsabili della manutenzione dell'impianto di sicurezza antincendio, affinché questi possano ripristinare il corretto funzionamento dell'estintore 2. Alternativamente o in aggiunta alla segnalazione sonora, in caso di pressione del serbatoio dell'estintore 2 anomala, il circuito a microprocessore 21 comanda inoltre l'interfaccia di comunicazione 31 al fine di trasmettere segnali di anomalie di funzionamento dell'estintore 2 ad una centrale di controllo e/o ad un operatore addetto alla manutenzione.
Un indicatore di pressione 39 atto agli scopi illustrati, sostituibile o affiancabile al manometro originale dell'estintore 2, è schematicamente mostrato in figura 6. L'indicatore di pressione 39 comprende un ago indicatore di pressione 40 a sua volta includente un elemento magnetico 41. L'elemento magnetico 41, ad esempio di neodimio, può essere realizzato in forma integrata all'ago indicatore di pressione 40, o applicato all'ago indicatore di pressione 40 mediante opportuni mezzi di fissaggio (ad esempio incollato o avvitato) o, ancora, l'intero ago indicatore di pressione 40 può essere realizzato in materiale magnetico e quindi costituire esso stesso l'elemento magnetico 41. L'indicatore di pressione 39 comprende inoltre un'ampolla reed 42, di tipo noto. L'ampolla reed 42 comprende una prima e una seconda lamina ferromagnetica 42' e 42", generalmente composte di ferro e nickel ermeticamente chiuse in un involucro di vetro. Le lamine ferromagnetiche 42', 42", opportunamente polarizzate elettricamente, si sovrappongono a distanza l'una dall'altra all'interno dell'involucro e, in condizione di riposo, non conducono in quanto sono separate da un piccolo spazio. Tuttavia, quando sottoposte ad un campo magnetico opportuno (nell'esempio mostrato, generato dall'elemento magnetico 41), la prima e la seconda lamina 42' e 42" entrano in contatto diretto tra loro e un segnale elettrico scorre tra i morsetti (non mostrati) dell'ampolla reed 42. L'ampolla reed 42 è inserita all'interno dell'indicatore di pressione 39 e spazialmente disposta in coincidenza con almeno una zona di funzionamento anomalo 43', 43", indicativa di un funzionamento anomalo dell'estintore 2 (pressione troppo alta o troppo bassa), comunque al di fuori di una zona di funzionamento corretto 44 indicativa di un corretto funzionamento dell'estintore 2.
Quando l'ago indicatore di pressione 40 comprendente l'elemento magnetico 41 esce dalla zona di funzionamento corretto 44, attiva l'ampolla reed 42 causando il contatto diretto della prima lamina 42' con la seconda lamina 42". Lo stato dell'ampolla reed 42 (contatto aperto o contatto chiuso) può essere monitorato costantemente o a intervalli regolari dal microprocessore 21 che, nel caso in cui verifichi l'attivazione in conduzione dell'ampolla reed 42, può segnalare l'evento mediante una segnalazione sonora di funzionamento anomalo (mediante il generatore sonoro 30) o inviando un messaggio alla centrale di controllo o a un operatore (mediante l'interfaccia di comunicazione 31).
Risulta evidente che è possibile inserire (in modo non mostrato in figura) due ampolle reed internamente al sensore di pressione 39, una in corrispondenza della zona di funzionamento anomalo 43', indicativa di pressione troppo bassa, e una in corrispondenza della zona di funzionamento anomalo 43", indicativa di pressione troppo alta, a sinistra e a destra della zona di funzionamento corretto 44.
Alternativamente all'uso di una ampolla reed 42 del tipo descritto, è possibile utilizzare un'ampolla reed in cui la prima lamina 42' e la seconda lamina 42" sono in contatto elettrico tra loro in condizione di funzionamento normale dell'estintore 2 e l'attivazione di uno stato di malfunzionamento o allarme (cioè quando l'elemento magnetico 41 esce dalla zona di funzionamento corretto 44) è subordinata al distacco tra la prima lamina 42' e la seconda lamina 42", causata da un campo magnetico opportuno.
Inoltre, per avere la certezza che l'ampolla reed 42 dell'indicatore di pressione 39 funzioni correttamente, si può inserire all'interno dell'indicatore di pressione 39 un condensatore (non mostrato) , collegato in parallelo all'ampolla reed 42, avente un valore di capacità basso (ad esempio 100 pF), tale da non pregiudicare il normale funzionamento dell'indicatore di pressione 39. Tale condensatore è utilizzabile in fase di diagnosi, permettendo di verificare la corretta connessione delle parti. A tal fine, il microprocessore 21 verifica il corretto funzionamento inviando un breve gradino di tensione e quindi analizzando la risposta ricevuta. Se la linea torna a riposo con un ritardo superiore ad un intervallo stabilito (ad esempio > 1 ps), significa che la connessione e corretta, diversamente se la connessione torna a riposo in un tempo inferiore alla soglia sopracitata, la connessione è interrotta (l'ampolla reed 42 non funziona correttamente). Anche in questo caso, il microprocessore 21 può segnalare l'evento mediante una segnalazione sonora di funzionamento anomalo o inviando un messaggio opportuno alla centrale di controllo o a un operatore. In fase di istallazione, la diagnosi del contatto aiuta l'operatore addetto all'installazione a capire se il montaggio è avvenuto correttamente. Successivamente, serve per avere la certezza che non siano intervenuti guasti o eventuali manomissioni.
In alternativa all'utilizzo di una ampolla reed 42, è possibile realizzare un indicatore di pressione 39 in cui l'attivazione di un evento di malfunzionamento o allarme è generata da un contatto meccanico diretto tra l'ago indicatore di pressione 40 e un elemento di battuta (non mostrato). Il contatto meccanico può, ad esempio, causare l'attivazione di un segnale opportuno o, nel caso in cui l'ago indicatore di pressione 40 e l'elemento di battuta siano di materiale conduttivo e opportunamente polarizzati, abilitare un flusso di corrente elettrica tra l'elemento di battuta e l'ago indicatore di pressione 40. Tale corrente può essere monitorata costantemente o a intervalli regolari dal microprocessore 21 che, nel caso in cui verifichi l'attivazione in conduzione, può segnalare l'evento mediante una segnalazione sonora di funzionamento anomalo (mediante il generatore sonoro 30) o inviando un messaggio alla centrale di controllo o a un operatore (mediante l'interfaccia di comunicazione 31).
Il sensore di pressione 27 e l'indicatore di pressione 39 possono essere predisposti dal fornitore/assemblatore dell'estintore 2 al momento dell'assemblaggio (per i nuovi estintori) o in fase di revisione (per gli estintori già presenti sul mercato).
La figura 7 mostra un circuito elettronico 24 analogo al circuito elettronico 23 di figura 5. Elementi comuni del circuito elettronico 24 con il circuito elettronico 23 non sono ulteriormente descritti.
Il circuito elettronico 24 comprende, oltre agli elementi comuni al circuito elettronico 23, una memoria 25, collegata al circuito a microprocessore 21 e atta a memorizzare informazioni che permettono di identificare univocamente l'estintore 2 su cui il circuito elettronico 24 è montato. A titolo di esempio, tali informazioni possono essere limitate al numero di matricola dell'estintore; oppure, possono inoltre comprendere uno o più tra: il nome del proprietario dell'impianto di sicurezza, la via, la città, il piano dell'edificio, il numero o il nome della stanza dove è situato l'estintore 2.
Tali informazioni possono essere comunicate alla centrale di controllo e/o all'operatore addetto alla manutenzione in caso di allarme di funzionamento non corretto di un estintore 2. L'interfaccia di comunicazione 31 può comunicare con la centrale di controllo e/o con l'operatore per mezzo di una rete di tipo wireless LAN o cablata o tramite la rete cellulare (ad esempio GSM, GPRS, UMTS, ecc.), o altro ancora.
Poiché ogni estintore 2 è equipaggiato mediante un proprio apparato di segnalazione 3 o 3', comprendente il circuito elettronico 24 a sua volta includente una interfaccia di comunicazione 31, è possibile realizzare una rete wireless, ad esempio di tipo mesh, tra una pluralità di estintori 2 presenti in un certo luogo, ad esempio in uno stesso stabilimento o ufficio o altro.
La figura 8 mostra un impianto antincendio 50 comprendente una pluralità di estintori 2, ciascuno comprendente a sua volta un apparato di segnalazione 3, 3' includente il circuito elettronico 24 del tipo mostrato in figura 5. Nel seguito della descrizione, si farà generico riferimento ad un estintore 2 intendendo quest'ultimo come comprensivo di un rispettivo apparato di segnalazione 3, 3'.
L'impianto antincendio 50 comprende inoltre almeno un dispositivo coordinatore 51, configurato per interiacciarsi con uno o più apparati di segnalazione 3, 3' di rispettivi estintori 2, in lettura o scrittura dati. Il dispositivo coordinatore 51 è interiacciato con una rete pubblica 52 (di tipo noto, ad esempio GSM, UMTS, WIMAX, o rete cablata o Internet, o altro ancora) esterna all'impianto antincendio 50, per inviare informazioni relative ad uno o più estintori 2, appartenenti all'impianto antincendio 50, ad un dispositivo mobile 53 di un operatore addetto alla manutenzione o a una centrale di controllo (come meglio descritto nel seguito).
La figura 9 mostra schematicamente un dispositivo coordinatore 51 utilizzabile nell'impianto antincendio 50 di figura 8. Il dispositivo coordinatore 51 comprende un video 55, un microcontrollore 56, un modem 57 (ad esempio un modem GSM), un ricetrasmettitore wireless 58, una memoria 59, un alloggiamento per carta SIM 60, un ricevitore GPS 62 e una batteria 61.
Alcune delle principali attività del dispositivo coordinatore 51 sono: memorizzare parametri di funzionamento dell'impianto antincendio 50; mantenere una cronologia di eventi (situazioni di allarme, malfunzionamenti, manutenzione) accaduti; distribuire un segnale di sincronismo di rete agli estintori 2 appartenenti all'impianto antincendio 50; ricevere e memorizzare informazioni (ad esempio segnali di allarme o malfunzionamento) trasmesse dagli estintori 2; interrogare gli estintori 2 per valutarne il funzionamento; modificare e/o acquisire parametri di funzionamento di ogni estintore 2 dell'impianto antincendio 50 (ad esempio acquisire e modificare la frequenza di lampeggio del dispositivo LASER 16, acquisire e modificare l'intensità di lampeggio del dispositivo LASER 16, attivare/disattivare il generatore sonoro 30, acquisire la temperatura di un estintore 2, ecc); verificare che tutti gli estintore 2 dell'impianto antincendio 50 siano effettivamente presenti; inviare segnali di allarme o malfunzionamento ad un numero di telefono predefinito, ad esempio appartenente ad un operatore addetto alla manutenzione dell'impianto antincendio 50; inviare segnali di allarme o malfunzionamento ad una centrale di controllo, esterna all'impianto antincendio 50; e, se è richiesto un elevato livello di sicurezza, proteggere i segnali inviati e/o ricevuti tramite chiavi di cifratura.
Più in dettaglio, il video 55 serve per visualizzare una pluralità di informazioni, ad esempio lo stato di funzionamento del dispositivo coordinatore 51 e dell'impianto antincendio 50 (ad esempio parametri di configurazione, eventuale stato di allarme di uno o più estintori 2 appartenenti all'impianto antincendio 50, livello di carica della batteria degli apparati di segnalazione 3, 3' di cui sono provvisti gli estintori 2 appartenenti all'impianto antincendio 50, livello di carica della batteria del dispositivo coordinatore 51 stesso, stato di manutenzione in corso, ecc...). A livello radio, sono presenti due collegamenti radio simultaneamente attivi: un collegamento radio gestito dal ricetrasmettitore wireless 58, atto a comunicare in trasmissione/ricezione con gli estintori 2 dell'impianto antincendio 50, ad esempio utilizzando un collegamento ad una frequenza di 2.4GHz e un protocollo wireless LAN di tipo noto; e un collegamento radio gestito dal modem 57, ad esempio su rete di telefonia mobile, per allertare in tempo reale un operatore responsabile della sicurezza/manutenzione degli estintori 2. Vantaggiosamente, il modem 57 è in grado di inviare comunicazioni (ad esempio un messaggio SMS) su rete GSM, UMTS o altra rete di telefonia (utilizzando una carta SIM alloggiata nell'alloggiamento per carta SIM 60) o un messaggio di posta elettronica tramite Internet.
La memoria 59 può contenere una pluralità di informazioni, ad esempio il nome del proprietario dell'impianto di sicurezza, la via, la città, e, per ogni estintore 2 presente nell'impianto antincendio 50, il numero di matricola dell'estintore 2 associato a dati relativi alla localizzazione dell'estintore 2 nell'edificio (ad esempio, il piano dell'edificio, il numero o il nome della stanza dove è situato l'estintore 2).
Informazioni relative al luogo in cui il dispositivo coordinatore 51 si trova possono essere memorizzate nella memoria 59 o possono essere acquisite mediante il ricevitore di segnale GPS 62 ed elaborate mediante un opportuno software (ad esempio del tipo utilizzato per la navigazione GPS) residente nella memoria 59.
L'alimentazione del dispositivo coordinatore 51 è fornita dalla batteria 61, di tipo ricaricabile, che a sua volta può è alimentata/ricaricata mediante un alimentatore AC/DC esterno (non mostrato) collegato alla tensione di rete. In caso di assenza di tensione di rete, la continuità del servizio viene garantita per alcuni giorni dalla batteria 61.
L'esaurimento, in caso di assenza prolungata di tensione di rete, o il guasto della di batteria 61 possono essere segnalati all'operatore responsabile della manutenzione della impianto antincendio 50 (ad esempio, mediante messaggio SMS).
Tornando alla figura 8, gli estintori 2 comunicano tra di loro utilizzando le rispettive interfacce di comunicazione 31. Ciascun estintore 2 comunica con uno o più estintori 2 a distanza radio, di fatto creando una rete di comunicazione senza fili di tipo cooperativo (o rete mesh). Inoltre, gli estintori 2 a distanza radio dal dispositivo coordinatore 51, comunicano con quest'ultimo. Quando un estintore 2 va in avaria (ad esempio nel caso di pressione interna tropo bassa o troppo alta), l'estintore 2 in avaria trasmette un messaggio di allarme.
Per recapitare il messaggio di allarme all'operatore e/o alla centrale di controllo, l'estintore 2 in avaria invia innanzitutto tale messaggio di allarme al dispositivo coordinatore 51, il quale lo inoltra al dispositivo mobile 53 dell'operatore e/o alla centrale di controllo attraverso la rete pubblica 52. Prima di inoltrare tale messaggio di allarme, il dispositivo coordinatore si occupa di generare un pacchetto dati atto ad essere trasmesso secondo il protocollo di comunicazione utilizzato dalla rete pubblica 52 a cui è interiacciato, per renderlo compatibile con essa, e può aggiungere o rimuovere informazioni. Ad esempio, ciascun estintore 2 può generare un messaggio di allarme contenente il proprio numero di matricola e l'indicazione del tipo di avaria (ad esempio sotto forma di codice numerico conosciuto sia dall'estintore 2 che dal dispositivo coordinatore 51). Il dispositivo coordinatore 51 può, prima della trasmissione, completare tale messaggio di allarme con informazioni relative al luogo in cui l'operatore deve intervenire.
Nel caso in cui l'estintore 2 in avaria non sia in collegamento radio diretto con il dispositivo coordinatore 51, ogni estintore 2 appartenente all'impianto antincendio 50 può fungere da ripetitore per gli estintori 2 a distanza radio da esso, affinché il messaggio di allarme venga recapitato al dispositivo coordinatore 51.
Il dispositivo coordinatore 51 ha la funzione di sincronizzare i circuiti montati sugli estintori, ad esempio emettendo a intervalli stabiliti un segnale di sincronismo in modo da permettere la risincronizzazione di tali circuiti nel caso in cui questi avessero perso il sincronismo, e di controllare gli estintori 2 appartenenti all'impianto antincendio 50, ed inoltre agisce da interfaccia verso reti pubbliche 52 operanti nel territorio dove è situato l'impianto antincendio 50.
Nel caso in cui la rete pubblica 52 sia una rete GSM, il dispositivo coordinatore 51, alla ricezione di un messaggio di allarme da parte di un estintore 2, può inoltrare tale messaggio di allarme come messaggio SMS ad un numero di telefono cellulare predisposto. Inoltre, il dispositivo coordinatore 51 può inviare il messaggio di allarme ad un apposito centro di assistenza dove tale messaggio di allarme può essere memorizzato, processato e letto.
Il messaggio di allarme che viene inviato contiene tutte le informazioni che permettono di individuare e localizzare in modo inequivocabile l'estintore 2 in avaria. A titolo di esempio, tale messaggio di allarme può riportare: la matricola dell'estintore, il nome del proprietario dell'impianto di sicurezza, la via, la città, il piano dell'edificio ed il numero o il nome della stanza dove è situato l'estintore 2 in avaria.
L'operatore allertato che si reca sul luogo dove si trova l'estintore in avaria, può quindi ripristinare il funzionamento dell'estintore 2.
L'operatore, durante gli interventi di manutenzione, può portare con sé un dispositivo di manutenzione 70, del tipo mostrato in figura 10.
Il dispositivo di manutenzione 70 è di tipo portatile e comprende un video 71, una tastiera alfanumerica 72, un ricetrasmettitore 73, un microcontrollore 74, una batteria 75 ricaricabile e connettori di interfaccia 76.
Il dispositivo di manutenzione 70 ha la funzione di interfaccia ed è utilizzato dall'operatore per accedere alla memoria 25 degli estintori 2 e più in generale a tutti i parametri dei circuiti 15, 23 e 24. Può essere utilizzato sia durante le fasi di messa in opera dell' impianto antincendio 50 che successivamente per eseguire aggiornamenti e/o manutenzione.
L'accesso alla rete dell'impianto antincendio 50 può vantaggiosamente avvenire in modalità sicura richiedendo l'immissione di nome utente e password, definite dall'operatore al momento dell'istallazione dell' impianto antincendio 50 e liberamente modificabili in seguito.
Il dispositivo di manutenzione 70 è ideato per comunicare con ciascun estintore 2 e con il dispositivo coordinatore 51. Per semplificare il funzionamento dell'impianto antincendio 50, il dispositivo di manutenzione 70 può utilizzare lo stesso protocollo e frequenze definiti per l'impianto antincendio 50 (ad esempio un protocollo Wireless LAN), ma l'abilitazione alla modifica dei dati di impianto può essere vincolata ad una o più condizioni di sicurezza, ad esempio può avvenire solo se il livello del segnale ricevuto è superiore ad una predeterminata soglia. In questo modo, solo l'estintore 2 o il dispositivo coordinatore 51 che si trova a poche decine di centimetri di distanza dal dispositivo di manutenzione 70 può avere un segnale forte da rendere possibile l'attivazione della comunicazione. Nello stesso tempo la comunicazione diventa robusta perché riesce a sovrastare anche eventuali segnali interferenti di disturbo di forte intensità.
La tastiera alfanumerica 72 e video 71 del dispositivo di manutenzione 70 hanno la funzione rispettivamente di inserimento dati nella memoria 25 del circuito elettronico 24 e/o nella memoria 59 del dispositivo coordinatore 51 e di visualizzazione di informazioni contenute in tali memorie 25, 59 o di parametri dell'impianto antincendio 50 (potenza di segnale, frequenza di trasmissione, ecc.).
I connettori di interfaccia 76 possono comprendere ad esempio un connettore di alimentazione e un connettore USB. Entrambi possono essere usati per ricaricare la batteria 75. Il primo serve per ricaricare la batteria 75 da una sorgente di alimentatore AC/DC esterna collegabile alla rete elettrica, il secondo serve per collegare il dispositivo di manutenzione 70 ad un elaboratore per il salvataggio di dati di manutenzione acquisiti e/o ricaricare la batteria 75 attraverso la porta USB.
II connettore USB può inoltre essere utilizzato per collegare un dispositivo di lettura 80, esterno al dispositivo di manutenzione 70, come ad esempio un lettore di tag RF, o un lettore di codici a barre. In questo caso, la memoria 25 del circuito elettronico 24 presente sugli estintori 2 è un tag RF o un codice a barre, contenente informazioni identificative dell'estintore 2 (ad esempio il numero di matricola dell'estintore 2).
Alternativamente, il dispositivo di lettura 80 può essere integrato all'interno del dispositivo di manutenzione 70.
Il dispositivo di manutenzione 70 può inoltre memorizzare lo storico degli interventi di manutenzione eseguiti, oppure solo quelli che non sono ancora stati fatturati.
Al momento della fatturazione i dati vengono prelevati dal dispositivo di manutenzione 70 e memorizzati su un elaboratore (non mostrato) per essere opportunamente stampati.
Inoltre, mediante il dispositivo di manutenzione 70 è possibile modificare i dati presenti nella memoria 25 del circuito elettronico 24 di ciascun estintore 2 per archiviare informazioni relative all'intervento di manutenzione eseguito (se la memoria lo consente ed è di tipo riscrivibile). La memorizzazione dei dati di manutenzione nella memoria 25 garantisce la tracciabilità nel tempo.
Durante le operazioni di manutenzione, l'estintore 2 oggetto di manutenzione comunica al dispositivo coordinatore 51 che è in fase di manutenzione. A manutenzione conclusa, l'estintore 2 comunica al dispositivo coordinatore 51 la tipologia di intervento subito e la propria operatività. A sua volta, il dispositivo coordinatore 51 può memorizzare il tipo di intervento nella propria memoria 59.
Durante la manutenzione, generalmente semestrale, l'operatore addetto alla manutenzione sostituisce la batteria 20 del circuito elettronico 24, esegue eventuali operazioni di manutenzione e, per mezzo del dispositivo di manutenzione 70, registra nella memoria 25 dell'estintore 2 la tipologia di manutenzione effettuata.
La sostituzione della batteria 20 ogni sei mesi è sufficiente a garantire il buon funzionamento dell'apparato di segnalazione 3, 3', in particolar modo nel caso in cui il consumo sia ottimizzato accendendo e spegnendo a intervalli regolari sia il dispositivo LASER 16 che l'interfaccia di comunicazione 31 (ad esempio con temporizzazione degli stati spento/acceso di 100 a 1). Ad esempio, per ogni intervallo lungo ls, il dispositivo LASER 16 si accende per 10ms. Allo stesso modo viene accesa e spenta l'interfaccia di comunicazione 31. Gli intervalli di ricezione e di trasmissione vengono modulati da periodi di riposo dove i circuiti vengono messi al minimo consumo. In questo modo la batteria 20 (in condizioni ottimali) riesce a raggiungere una durata di circa sei mesi, cioè uguale al tempo massimo di manutenzione che viene previsto da molte legislazioni inerenti alla manutenzione degli estintori.
I vantaggi del presente apparato di segnalazione di posizione per estintori e sistema antincendio comprendente tale apparato sono i seguenti.
Si riduce notevolmente la difficoltà di ritrovamento dell'estintore fin dal momento iniziale di allarme in situazioni, ovviamente, non programmate. Spesso infatti eventi concomitanti incidono negativamente sulla tempestività di intervento, con conseguente aumento dei danni o addirittura impossibilità di repressione dell'incendio prima che questo assuma dimensioni incontrollabili .
Poiché il dispositivo LASER 16 che emette il fascio luminoso 7 è solidale con l'estintore 2, l'individuazione dell'estintore 2 stesso è facilitata anche nel caso in cui l'estintore 2 fosse stato rimosso dalla postazione originariamente prevista e segnalata per mezzo dei cartelli a parete attualmente previsti ed utilizzati.
In ogni caso, in condizioni di scarsa luminosità, l'immagine luminosa 9 risulta meglio visibile dei cartelli a parete, aiutando a risparmiare tempo durante i minuti di primo intervento per lo spegnimento dell'incendio. La generazione del fascio luminoso 7 e dell'immagine luminosa 9 può essere indipendente dalle condizioni ambientali in cui l'estintore è posto oppure può essere attivato in modo automatico quando la luminosità ambientale scende al di sotto di un determinato valore di soglia (ad esempio perché è buio, perché si è attivata l'illuminazione di emergenza e/o perché si è in presenza di fumo), rilevato per mezzo del sensore di luminosità 28 quando presente.
Inoltre, in presenza di fumo, anche il raggio luminoso 7, oltre all'immagine luminosa 9, diventa particolarmente ben visibile.
Ancora, la presenza del generatore sonoro 30 e del sensore di pressione 27 favorisce il mantenimento dell'estintore 2 in condizioni di utilizzo ottimale, permettendo di rilevare tempestivamente eventuali anomalie di funzionamento e provvedere a ripristinare la condizione di utilizzo ottimale.
Inoltre, poiché il dispositivo di segnalazione 3, 3' è montato direttamente sull'estintore, in forma integrata con quest'ultimo, sono assenti eventuali cavi di tenuta o di collegamento con una stazione di appoggio fissa, evitando in questo modo il rischio di intralcio per un utilizzatore dell'estintore 2 e/o di formazione di scintille che, in un ambiente saturo di gas, potrebbero creare una deflagrazione .
Infine, la possibilità di creare una rete wireless di comunicazione tra gli estintori e con una centrale di controllo esterna e/o un operatore consente, nel caso in cui anche un solo estintori segnali un evento di avaria, un intervento immediato di un operatore addetto alla manutenzione il quale può ripristinare il corretto funzionamento dell'estintore che ha segnalato l'avaria.
Risulta chiaro che all'apparato di segnalazione di posizione per estintori ed al sistema antincendio qui descritti ed illustrati possono essere apportate modifiche e varianti senza per questo uscire dall'ambito protettivo della presente innovazione.
Ad esempio possono essere presenti più dispositivi LASER 16 (o più dispositivi LED). Inoltre, un qualsiasi altro tipo di dispositivo ottico o opto-elettronico può essere utilizzato.
Il circuito elettronico 15, 23, 24 può comprendere, indifferentemente, tutti o solo alcuni tra il convertitore di energia 19, il blocco sensori/indicatori 26, il generatore sonoro 30 e l'interfaccia di comunicazione 31; analogamente il blocco sensori 26 può comprendere, indifferentemente, solo uno o più tra il sensore di pressione 27, il sensore di luminosità 28, il sensore di temperatura 29 e 1'accelerometro 32.
Inoltre, il generatore sonoro 30, quando utilizzato per generare segnalazioni sonore di funzionamento anomalo dell'estintore 2, può essere affiancato da un indicatore ottico di funzionamento anomalo (ad esempio un LED, non mostrato) per supportare la segnalazione sonora con una segnalazione ottica.
Inoltre, il segnale sonoro di allarme può essere generato anche durante l'incendio per facilitare ulteriormente l'individuazione dell'estintore 2.
Ancora, il dispositivo coordinatore 51 può essere realizzato in forma di scheda integrata atta ad interiacciarsi con un elaboratore (ad esempio tramite uno slot PCI, tramite interfaccia USB o altro). In questo caso, l'alimentazione del dispositivo coordinatore 51 è fornita direttamente dall'elaboratore, e il video 55 è il monitor dell'elaboratore stesso.
Infine, ciascun estintore 2, comprendente un apparato di segnalazione 3, 3' includente un circuito elettronico 24 del tipo mostrato in figura 7, e appartenente ad un impianto antincendio 50 del tipo mostrato e descritto con riferimento alla figura 8, può memorizzare nella memoria 25 uno storico degli eventi di allarme verificatisi nell'impianto antincendio 50. Poiché tutti gli estintori 2 appartenenti all'impianto antincendio 50 comunicano tra loro tramite l'apparato di segnalazione 3, 3', eventuali messaggi di allarme e/o malfunzionamento relativi ad un estintore 2 possono essere trasmessi a tutti gli apparati di segnalazione 3, 3' degli altri estintori 2. In questo modo, anche in caso di malfunzionamento del dispositivo coordinatore 51 o di alcuni apparati di segnalazione 3, 3' di estintori 2 appartenenti all'impianto antincendio 50, è possibile recuperare lo storico di allarme per successive analisi degli allarmi e/o dei malfunzionamenti che si sono verificati .
L'apparato di segnalazione di posizione di estintori secondo la presente innovazione può essere collocato sugli estintori di nuova e vecchia generazione presenti in edifici industriali, strutture ospedaliere, scuole ed in tutti i locali prescritti dalla legge o normativa di ogni rispettivo paese.

Claims (23)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Apparato di segnalazione di posizione (3; 3') di estintori (2), comprendente almeno un dispositivo ottico (16) ed un circuito elettronico (15; 23; 24) di alimentazione e di controllo del dispositivo ottico, il dispositivo ottico (16) essendo configurato in modo da essere collocato su un estintore (2) in forma integrata con esso e da generare un raggio luminoso (7) focalizzato atto a produrre un'immagine luminosa (9) a distanza dall'apparato (3; 3').
  2. 2. Apparato secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui il dispositivo ottico (16) è un dispositivo LASER.
  3. 3. Apparato secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui detto circuito di elaborazione (15, 23, 24) comprende almeno un'interfaccia di comunicazione (31) configurata per inviare/ricevere un segnale di allarme e/o di anomalia di funzionamento del rispettivo estintore (2).
  4. 4. Apparato secondo la rivendicazione 3, in cui detta interfaccia di comunicazione (31) di ciascun estintore (2) è configurata per creare una rete wireless (50) con altre interfacce di comunicazione (31) di altri estintori (2).
  5. 5. Apparato secondo la rivendicazione 4, in cui detta interfaccia di comunicazione (31) di ciascun estintore (2) è configurata per comunicare con rispettive interfacce di comunicazione (31) di altri estintori (2) appartenenti alla stessa rete wireless (50).
  6. 6. Apparato secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 3-5, in cui detto segnale di allarme e/o di anomalia di funzionamento comprende almeno uno tra: una matricola del rispettivo estintore (2), il nome di un proprietario del rispettivo estintore (2), l'indirizzo a cui si trova il rispettivo estintore (2) un numero e/o nome della stanza dove è situato il rispettivo estintore (2).
  7. 7. Apparato secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui il circuito elettronico (15, 23, 24) comprende un interruttore (22) atto ad essere comandato alternativamente in accensione e spegnimento e collegato al dispositivo ottico (16) per generare un'immagine luminosa ad intermittenza (9).
  8. 8. Apparato secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto dispositivo ottico (16) è alimentato mediante un segnale di alimentazione modulato a larghezza di impulso (PWM).
  9. 9. Apparato secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente inoltre un involucro (4; 4') di alloggiamento e protezione del dispositivo ottico (16) e del circuito elettronico (15, 23, 24), detto involucro (4; 4') essendo configurato in modo da essere fissato in modo solidale ad una maniglia dell'estintore (2) o ad un manometro (11) dell'estintore (2).
  10. 10. Apparato secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto circuito elettronico (15, 23, 24) comprende inoltre un'unità di alimentazione (20) e un circuito di elaborazione (21) di controllo e comando del dispositivo ottico (16) collegato a detta unità di alimentazione (20).
  11. 11. Apparato secondo la rivendicazione 10, in cui detto circuito di elaborazione (21) è un microprocessore.
  12. 12. Apparato secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui il circuito elettronico (15; 23; 24) comprende inoltre una memoria (25), detta memoria essendo scelta tra: memorie magnetiche, nastri, dischi, memorie a stato solido, etichette a radiofrequenza, codici a barre.
  13. 13. Apparato secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 6-10, in cui il circuito elettronico (15; 23; 24) comprende inoltre almeno un convertitore optoelettronico (19) collegato a detta unità di alimentazione (20) e atto assorbire energia luminosa, a trasformarla in energia elettrica e a fornirla a detta unità di alimentazione (20).
  14. 14. Apparato secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 10-13, in cui il circuito elettronico (15; 23; 24) comprende inoltre almeno un segnalatore acustico (30) ed un blocco sensore (26) collegati a detto circuito di elaborazione (21), il blocco sensore (26) comprendendo un sensore di allarme scelto fra almeno un sensore di pressione (27), un sensore di luminosità (28), un sensore di temperatura (29) e un sensore di movimento (32).
  15. 15. Apparato secondo la rivendicazione 14, in cui detto sensore di allarme è configurato per generare un segnale di allarme per il circuito di elaborazione (15, 23, 24), e il circuito di elaborazione (15, 23, 24) è configurato per fornire un segnale di attivazione per detto segnalatore acustico (30) al ricevimento di detto segnale di allarme.
  16. 16. Apparato secondo la rivendicazione 14 o 15, in cui il sensore di pressione (27) è collegato a un manometro (39), detto manometro comprendendo un ago indicatore di pressione (40) almeno parzialmente costituito da materiale magnetico e configurato per muoversi su una scala graduata (43, 44), e un sensore magnetico (42) configurato per generare un segnale di malfunzionamento dell'estintore (2) quando detto ago indicatore di pressione (40) si posiziona al di sopra di detto sensore magnetico (42).
  17. 17. Sistema antincendio (50) comprendente una pluralità di estintori (2) includenti un rispettivo apparato di segnalazione di posizione (3; 3') secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 2-17, detto sistema antincendio (50) comprendendo inoltre un dispositivo coordinatore (51) includente un primo ricetrasmettitore (58) configurato per comunicare con l'apparato di segnalazione di posizione (3; 3') di ciascun estintore (2) per ricevere segnali di allarme e/o anomalia di funzionamento da detto estintore (2), detti apparati di segnalazione di posizione (3; 3') essendo inoltre in comunicazione wireless reciproca a formare una rete di comunicazione ed essendo configurati per ricevere, tramite la propria interfaccia di comunicazione (31), segnali di allarme e/o anomalia di funzionamento da apparati di segnalazione di posizione (3; 3') di estintori (2) appartenenti alla stessa rete di comunicazione e ritrasmettere, tramite la propria interfaccia di comunicazione (31), detti segnali di allarme e/o anomalia di funzionamento verso ulteriori apparati di segnalazione di posizione (3; 3') appartenenti alla stessa rete di comunicazione o verso detto primo ricetrasmettitore (58) del dispositivo coordinatore (51).
  18. 18. Sistema antincendio secondo la rivendicazione 17, in cui detti segnali di allarme e/o anomalia di funzionamento sono segnali cifrati.
  19. 19. Sistema secondo la rivendicazione 17 o 18, in cui detto dispositivo coordinatore (51) comprende una memoria (59) configurata per memorizzare almeno uno tra: una cronologia di segnale di allarme e/o di anomalia di funzionamento, riferimenti identificativi di tutti gli estintori (2) appartenenti al sistema (50), uno o più numeri telefonici da contattare in caso di ricezione di un segnale di allarme e/o di anomalia di funzionamento, uno o più recapiti di una centrale di controllo da contattare in caso di ricezione di un segnale di allarme e/o di anomalia di funzionamento da parte di un estintore (2).
  20. 20. Sistema secondo la rivendicazione 19, in cui detto dispositivo coordinatore (51) comprende inoltre una batteria (61) configurata per alimentare il dispositivo coordinatore (51); un lettore di carta telefonica SIM (60) configurato per accettare una carta telefonica SIM; un secondo ricetrasmettitore (57) configurato per accedere in trasmissione e/o ricezione ad una rete di telefonia pubblica, preferibilmente una rete cellulare; un video (55); un ricevitore GPS, configurato per acquisire informazioni relative alla localizzazione del dispositivo coordinatore (51); e un microcontrollore (56) configurato per gestire le operazioni di detti primo e secondo ricetrasmettitore, detta memoria del dispositivo coordinatore e detto lettore di carta telefonica SIM.
  21. 21. Sistema secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 17-20, comprendente inoltre un dispositivo di manutenzione (70) includente un rispettivo ricetrasmettitore (73) configurato per comunicare con l'interfaccia di comunicazione (31) di ciascun estintore (2) per eseguire almeno una operazione tra: trasmissione e/o ricezione di riferimenti identificativi di un estintore, trasmissione e/o ricezione di una cronologia di interventi di manutenzione eseguiti, ricezione di eventuali stati di allarme attivi, ricezione di eventuali anomalie di funzionamento dell'estintore attive.
  22. 22. Sistema secondo la rivendicazione 21, in cui detto ricetrasmettitore (73) del dispositivo di manutenzione (70) è inoltre configurato per comunicare con il dispositivo coordinatore (51) per eseguire almeno una operazione tra: trasmissione e/o ricezione della ragione sociale o del nome di un proprietario di detti estintori, trasmissione e/o ricezione di informazioni di localizzazione di detto dispositivo coordinatore (51), trasmissione e/o ricezione di parametri identificativi di estintori appartenenti al sistema (50), trasmissione e/o ricezione di almeno un recapito telefonico, trasmissione e/o ricezione di un indirizzo di rete, trasmissione di codici di cifratura, ricezione di eventuali stati di allarme attivi, ricezione di eventuali anomalie di funzionamento attive.
  23. 23. Sistema secondo la rivendicazione 21 o 22, in cui detto dispositivo di manutenzione (70) comprende inoltre almeno un dispositivo di lettura (80) liberamente scelto tra un lettore di codici a barre e un dispositivo di lettura e/o scrittura di etichette RFID.
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