ITTO20111085A1 - Apparecchiatura e procedimento per piegare in due un nastro - Google Patents
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Description
“Apparecchiatura e procedimento per piegare in due un nastroâ€
TESTO DELLA DESCRIZIONE
Campo dell'invenzione
La presente invenzione riguarda un'apparecchiatura ed un procedimento per piegare in due un nastro che avanza in modo continuo lungo una direzione longitudinale.
L'invenzione à ̈ stata sviluppata in particolare per la produzione di prodotti igienico-sanitari assorbenti indossabili a guisa di mutandina. Un tipico esempio di prodotti igienico-sanitari assorbenti di questo tipo à ̈ rappresentato dai cosiddetti pannolini-mutandina (trainingpants).
Descrizione della tecnica relativa
Una tecnica comune per la produzione di prodotti igienico-sanitari indossabili a guisa di mutandina consiste nel realizzare un nastro composito continuo formato da una catena continua di sbozzi di prodotto disposti in una direzione trasversale rispetto alla direzione di movimento del nastro. Il nastro composito continuo viene piegato in due attorno ad un asse longitudinale, in modo da sovrapporre fra loro i bordi longitudinali opposti del nastro. I bordi longitudinali opposti vengono quindi collegati fra loro in zone di connessione trasversali intervallate fra loro in direzione longitudinale di un passo pari alla larghezza dei prodotti. La catena continua di sbozzi viene successivamente sottoposta ad un'operazione di taglio in direzione trasversale per formare i prodotti finiti.
Un esempio di un procedimento di fabbricazione di prodotti igienico-sanitari assorbenti di questo tipo à ̈ descritto nei documenti EP-A-1523968 ed EP-A-2025311 della stessa richiedente.
Nei procedimenti di questo tipo à ̈ necessario assicurare un allineamento reciproco fra i bordi longitudinali opposti del nastro continuo durante la fase di piegatura. Per ottenere un allineamento preciso dei bordi à ̈ necessario rilevare la posizione dei bordi longitudinali del nastro mediante sensori e correggere la posizione relativa del nastro e, conseguentemente, dei bordi se i bordi non sono allineati fra loro nel modo desiderato.
Il documento EP-A-1607357 descrive un dispositivo per correggere la posizione dei bordi longitudinali opposti del nastro continuo durante l'operazione di piegatura. Il documento EP-A-1607357 descrive un apparato ed un metodo per piegare un nastro che effettua l’allineamento dei bordi facendo variare il percorso seguito da ciascun bordo di suddetto nastro e, conseguentemente, facendo variare lo stato di tensione dell’intero nastro composito. Il suddetto metodo à ̈ sicuramente efficace con nastri con caratteristiche meccaniche costanti ed omogenee lungo tutta la sua interezza.
Né nel suddetto documento, né in altri, si tengono in dovuta considerazione gli effetti causati dalla spiccata anisotropia presente in un nastro composito continuo formato da una catena continua di sbozzi di prodotto disposti in una direzione trasversale.
Infatti à ̈ noto che detto nastro, essendo realizzato sovrapponendo fra di loro più strati di materiali diversi con elementi elastici interposti tra i vari strati, durante il suo avanzamento lungo la linea di produzione varia con facilità ed imprevedibilità la sua dimensione trasversale originaria (corrispondente alla larghezza effettiva del nastro in configurazione completamente estesa) rispetto alla direzione di avanzamento longitudinale, proprio a causa di suddetta anisotropicità e variabilità .
Il suddetto fenomeno à ̈ aggravato dal fatto che le variazioni di dimensione non sono simmetriche ed omogenee lungo i due bordi longitudinali, ossia, à ̈ normale che un bordo longitudinale del nastro possa presentare variazioni diverse rispetto alle variazioni presenti sull’altro bordo, causando, pertanto, il conseguente spostamento relativo dell’asse longitudinale del nastro composito stesso.
Scopo e sintesi dell'invenzione
Lo scopo della presente invenzione à ̈ di perfezionare la tecnica per la piegatura di un nastro composito in modo che i bordi longitudinali opposti del nastro composito possano essere facilmente controllati per mantenere la condizione di allineamento reciproco.
Secondo la presente invenzione, tale scopo viene ottenuto da un'apparecchiatura e da un procedimento formanti oggetto delle rivendicazioni 1 e 8.
Le rivendicazioni formano parte integrante dell'insegnamento somministrato in relazione all'invenzione.
Breve descrizione dei disegni
La presente invenzione verrà ora descritta dettagliatamente con riferimento ai disegni allegati, dati a puro titolo di esempio non limitativo, in cui:
- la figura 1 Ã ̈ una vista prospettica schematica illustrante la fase di piegatura di un nastro composito in un procedimento per la produzione di prodotti igienicosanitari assorbenti indossabili a guisa di mutandina,
- la figura 2A à ̈ una vista laterale schematica di un'apparecchiatura per la piegatura di un nastro composito, - la figura 2B à ̈ una vista laterale schematica illustrante una seconda forma di realizzazione dell’apparecchiatura secondo l’invenzione,
- la figura 2C Ã ̈ una sezione schematica secondo la linea II-II della figura 2B,
- la figura 3 à ̈ una vista prospettica schematica illustrante una stazione di estensione trasversale del nastro secondo l’invenzione,
- la figura 4 à ̈ una vista prospettica schematica di un prodotto assorbente ottenuto con un’apparecchiatura ed un procedimento secondo la presente invenzione,
- la figura 5 Ã ̈ una vista in pianta schematica del prodotto di figura 4 prima della realizzazione delle saldature trasversali,
- la figura 6 Ã ̈ una vista prospettica schematica illustrante una variante del prodotto di figura 4.
Descrizione dettagliata di forme di attuazione Nella seguente descrizione sono illustrati vari dettagli specifici finalizzati ad una approfondita comprensione delle forme di attuazione. Le forme di attuazione possono essere realizzate senza uno o più dei dettagli specifici, o con altri metodi, componenti, materiali, ecc.. In altri casi, strutture, materiali o operazioni noti non sono mostrati o descritti in dettaglio per evitare di rendere oscuri vari aspetti delle forme di attuazione.
Il riferimento ad "una forma di attuazione" nell'ambito di questa descrizione sta ad indicare che una particolare configurazione, struttura o caratteristica descritta in relazione alla forma di attuazione à ̈ compresa in almeno una forma di attuazione. Quindi, frasi come "in una forma di attuazione", eventualmente presenti in diversi luoghi di questa descrizione, non sono necessariamente riferite alla stessa forma di attuazione. Inoltre, particolari conformazioni, strutture o caratteristiche possono essere combinate in modo adeguato in una o più forme di attuazione.
I riferimenti qui utilizzati sono soltanto per comodità e non definiscono dunque l'ambito di tutela o la portata delle forme di attuazione.
Con riferimento alla figura 4, con 100 Ã ̈ indicato un prodotto assorbente monouso del tipo cosiddetto pull-on o training pant realizzato con un metodo ed un apparato in accordo agli insegnamenti somministrati dalla presente invenzione.
In termini essenziali, il prodotto 100 si compone di un corpo centrale o inserto assorbente 12 destinato a porsi in contatto con il corpo dell’utilizzatore, capace di prendere la generale conformazione ad U ed idoneo ad assorbire e trattenere gli essudati. L’inserto assorbente 12, inoltre, à ̈ posizionato su uno chassis 114 che si pone in contatto con gli indumenti dell’utilizzatore ed à ̈ caratterizzato dal fatto di essere in grado di mantenere l’inserto assorbente 12 nella corretta posizione di lavoro, anche quando esso si appesantisce per i liquidi assorbiti.
L’inserto assorbente 12 presenta una struttura in cui sono riconoscibili (oltre a vari altri elementi accessori):
- uno strato superiore o topsheet 13 permeabile ai liquidi corporei evacuati, destinato ad essere rivolto verso il corpo dell’utilizzatore;
- uno strato inferiore o backsheet 115 impermeabile ai liquidi corporei e destinato ad essere rivolto verso l’esterno, ossia verso lo chassis 114; e - un nucleo assorbente o “core†116 interposto tra il topsheet 13 ed il backsheet 115 preposto ad assorbire e trattenere gli essudati.
Sull’inserto assorbente 12 sono presenti altri elementi caratteristici che contribuiscono ad aumentare le caratteristiche di vestibilità ed assorbenza dell’inserto 12 stesso, quali ad esempio gli elastici per le gambe 117 che contribuiscono a far aderire il prodotto assorbente 100 al corpo dell’utilizzatore finale ed ancora per la presenza delle cosiddette cuffs o sponde elasticizzate 119 disposte ai lati del nucleo assorbente 116 con funzione di contenimento laterale dei flussi corporei.
Per una descrizione più particolareggiata degli elementi caratteristici sopra elencati e di altri, ben noti alle persone esperte del settore, si rimanda all’ampia letteratura esistente sull’argomento, come ad esempio U.S.
4,704,116 concesso il 3 novembre del 1987 ad Enloe.
Lo chassis 114 Ã ̈ composto da almeno uno telo di nonwoven 118, o altro materiale adeguato, sul quale sono fatti aderire dei materiali elastici in fili e/o in strisce 19 come ad esempio i fili di Lycra prodotti dalla Invista e/o strisce di gomma sintetica prodotte dalla Fulflex.
Suddetti materiali elastici sono resi solidali con il telo di non-woven 118 dello chassis 114 per mezzo di adesivi o grazie a saldature effettuate con rulli riscaldati o sistemi ad ultrasuoni. Normalmente sui materiali elastici viene sovrapposto un’ulteriore foglio di non-woven 17 che può provenire da un altro telo o può essere lo stesso materiale 118 opportunamente scelto più largo del necessario e successivamente ripiegato verso l’interno a coprire gli elementi elastici 19.
Sullo chassis 114 viene realizzato un taglio sagomato 113 che delinea il contorno delle aperture delle gambe.
Come à ̈ evidente alla persona esperta, le rappresentazioni delle figure 4 e 5 sono di natura schematica ed intendono evidenziare che il metodo e l’apparato oggetto della presente invenzione possono essere applicati ad un’ampia varietà di possibili tipologie realizzative del prodotto 100.
Delle tipologie particolari di prodotto assorbente prechiuso sono ampiamente descritte in EP 1 523 968 A1 e EP 2 057 975 B1. In particolare, nella figura 6 con 120 Ã ̈ indicato un prodotto assorbente realizzato secondo gli insegnamenti di EP 2057 975 B1.
Nella figura 1 à ̈ schematicamente rappresentato il procedimento di produzione di un assorbente igienicosanitario 120. Nella figura 1 à ̈ indicato con 10 un nastro composito, formato da una catena di sbozzi di prodotti igienico-sanitari assorbenti 120, che avanza in modo continuo in una direzione longitudinale A. Il nastro composito 10 ha due estremità longitudinali opposte 14 e 15, che sul prodotto realizzano rispettivamente il bordo di vita anteriore ed il bordo di vita posteriore. Detti bordi, durante il processo produttivo dell’assorbente igienicosanitario, vengono sovrapposti fra loro a seguito di una piegatura lungo una linea di piegatura longitudinale B parallela alla direzione di avanzamento longitudinale del nastro A. La freccia C indica schematicamente il movimento di piegatura che porta ad ottenere la sovrapposizione dei bordi longitudinali 14 e 15. Dopo la piegatura attorno all'asse longitudinale B i bordi longitudinali sovrapposti 14 e 15 sono collegati fra loro ad intervalli regolari. Come rappresentato nella forma di attuazione di figura 4 tale collegamento può essere ottenuto mediante due saldature 110 oppure, nella forma di attuazione illustrata nella figura 6, mediante elementi di chiusura apribili e richiudibili 16 e 18, come descritto in maggiore dettaglio nel documento EP 2 057 975 B1 della stessa richiedente. Dopo le operazioni di piegatura e di chiusura il nastro composito continuo viene sottoposto ad operazioni di taglio lungo linee trasversali P per formare singoli prodotti 120. Nelle forme di attuazione illustrate nelle figure 4 e 6 i rispettivi prodotti 100 e 120 sono pannolini-mutandina (training pants) che possono essere del tipo chiuso in modo permanente sui fianchi, come illustrato in figura 4, oppure con pannelli laterali apribili e richiudibili, come rappresentato in figura 6.
La composizione, la struttura ed il procedimento di formazione del nastro composito continuo 10 non sono descritti in dettaglio in quanto esulano dall'ambito della presente invenzione.
Si apprezzerà dalla figura 1 quale possa essere la complessità del nastro che si genera in un procedimento di produzione nel quale gli sbozzi di prodotti 120 si estendono trasversalmente alla direzione di movimento ed, altresì, si apprezzerà la necessità di assicurare che durante l'operazione di piegatura attorno all'asse longitudinale B i bordi longitudinali opposti 14 e 15 siano correttamente allineati fra loro. La presente invenzione riguarda il modo in cui viene effettuato l'allineamento dei bordi longitudinali 14 e 15 nell’ambito dell'operazione di piegatura attorno all'asse B del nastro composito 10.
Nella figura 2A Ã ̈ schematicamente illustrata un'apparecchiatura 20 secondo la presente invenzione che effettua la piegatura longitudinale del nastro composito 10 e l'allineamento reciproco dei bordi longitudinali opposti 14 e 15. L'apparecchiatura 20 comprende una stazione di estensione trasversale del nastro composito 10, una stazione di allineamento 50 una ed stazione di piegatura 60, disposta a valle di suddette stazioni di estensione trasversale 40 e di allineamento 50 del nastro composito 10.
In una forma di attuazione preferita, la stazione di piegatura 60 comprende un rullo di rinvio trasversale 61 ed una ruota piegatrice 62 girevole attorno ad un asse trasversale rispetto alla direzione longitudinale A. La ruota piegatrice 62 ha una faccia frontale 63 contenuta in un piano ortogonale al nastro composito 10 formato dalla catena di sbozzi di prodotti igienico-sanitari assorbenti 120, e posizionata dunque in corrispondenza della linea di mezzeria del nastro composito 10, ossia, della linea di piegatura B, in quanto le suddette linee, oltre ad essere sempre parallele tra di loro, nella maggior parte dei casi sono anche coincidenti. La ruota piegatrice 62 effettua una piegatura preliminare del nastro continuo 10 in due sezioni 32, 34 disposte da parti opposte rispetto alla linea di piegatura longitudinale B. Nella forma di attuazione schematicamente illustrata nella figura 2A una prima sezione di nastro 32 si avvolge sulla circonferenza della ruota piegatrice 62 ed una seconda sezione 34 passa a contatto con la faccia frontale 63 della ruota piegatrice 62. La sezione di piegatura 60 comprende, inoltre, una barra di piegatura longitudinale 64 che si estende lungo la linea di piegatura B, ossia lungo la mezzeria del nastro formato dagli sbozzi dei prodotti 120. Le due sezioni di nastro 32 e 34 vengono piegate l'una sull'altra attorno alla barra di piegatura 64. La sezione di piegatura 60 termina con una coppia di rulli di trasporto trasversali 70 fra i quali vengono fatte passare le due sezioni di nastro 32, 34 piegate l'una sull'altra.
È evidente alla persona esperta che la sezione di piegatura 60 non à ̈ in grado di assicurare che i bordi longitudinali opposti 14 e 15 del nastro continuo 10 siano allineati fra loro al termine dell’operazione di piega. Per questa ragione, a monte della sezione di piegatura 60 sono previste la stazione di estensione trasversale 40 e la stazione di allineamento 50. La stazione di estensione trasversale 40 del nastro composito 10 à ̈ capace di riportare il nastro composito 10 alla sua dimensione trasversale originaria, ossia alla larghezza effettiva del nastro in configurazione completamente estesa. Infatti, il nastro composito 10 formato dagli sbozzi dei prodotti 120, durante l’avanzamento lungo la linea di produzione nella direzione longitudinale A può tipicamente variare la sua larghezza, restringendosi, sia a causa delle grinze che si generano per effetto delle forza di trazione necessaria per far avanzare suddetto nastro 10 lungo la linea di produzione, sia per effetto delle tensioni interne dovute all’accoppiamento dei vari materiali, ciascuno dei quali con il proprio stato di tensione interno.
In una forma di attuazione, il nastro composito 10, formato dagli sbozzi dei prodotti 120, viene alimentato lungo tutta la linea grazie a mezzi motori quali, ad esempio, coppie di rulli di traino 90, come evidenziato nelle figure 2A e 2B.
Immediatamente dopo la stazione di estensione trasversale del nastro 40 ed immediatamente prima della sezione di piega longitudinale 60 à ̈ installata la stazione di allineamento 50, capace di allineare il centro linea di suddetto nastro composito 10 rispetto alla linea di piegatura longitudinale (B) parallela alla direzione di alimentazione ed, ovviamente, all’asse longitudinale del nastro, che nel caso specifico, come evidenziato dalla figura 1, sono coincidenti. Suddetta configurazione composta da una stazione di estensione trasversale 40 del nastro e da una stazione di allineamento del centro linea 50 del suddetto nastro, consegnando sempre in modo corretto il nastro composito 10 stesso alla sezione di piegatura longitudinale 60 fa in modo che i bordi 14 e 15 siano allineati correttamente fra loro o presentino, quanto meno, la precisione di allineamento richiesta.
In una forma di attuazione preferita, così come meglio apprezzabile nella vista della figura 3, la stazione di estensione trasversale 40 del nastro comprende due dispositivi di presa 41 posti lateralmente al nastro composito 10, ciascuno dei quali capace di afferrare il rispettivo bordo longitudinale 14 e 15.
In una forma di attuazione preferita, come illustrato in figura 3, ciascun dispositivo di presa à ̈ provvisto di due rulli di aggancio del bordo 42 e 43, disposti in modo tale che presentino i rispettivi assi di rotazione paralleli fra di loro e paralleli al piano di avanzamento del nastro composito 10. Le due coppie di rulli di aggancio 42 e 43 sono collocate una di fronte all’altra specularmente, così che il nastro composito 10, per superarli, à ̈ costretto ad effettuare un percorso ad S. In questo modo ciascuno dei due bordi longitudinali 14 e 15 del nastro composito 10 ingaggia la rispettiva coppia di rulli di aggancio in modo tale che il primo rullo 42 entra in contatto con la superficie superiore del nastro 10, mentre il secondo rullo di aggancio 43 ne affronta la superficie inferiore.
Grazie alla configurazione appena descritta i rulli di aggancio 42 e 43 di ciascun dispositivo di presa sono capaci di afferrare in modo stabile il rispettivo bordo 14, 15 del nastro composito 10. Per rendere ancora più efficace la presa dei bordi longitudinali 14 e 15 sulle superfici dei rulli di aggancio 42 e 43 può venire effettuato un trattamento superficiale capace di esaltare il coefficiente d’attrito di suddette superfici con il materiale del nastro composito 10. Un esempio di un conveniente trattamento superficiale può essere il Plasma Coating PC 936 realizzato dalla società Smaltiriva di Valdaro – Mantova – Italia.
In una forma di attuazione preferita, così come meglio apprezzabile nella vista della figura 3, i rulli di aggancio 42 e 43 sono collegati mediante opportuni mezzi meccanici 44 alla estremità del braccio 45 che, a sua volta, à ̈ incernierato nell’estremità opposta al perno 46, che garantisce la rotazione del suddetto braccio 45 attorno all’asse di rotazione X1 ortogonale rispetto al piano di avanzamento del nastro 10.
La rotazione del braccio 45 attorno all’asse X1 fa muovere i rulli di aggancio 42 e 43 in direzione sostanzialmente trasversale rispetto alla direzione di avanzamento A del nastro composito 10.
Ciascun dispositivo di presa 41 à ̈ provvisto di un mezzo attuatore 47 atto a comandare la rotazione del suddetto braccio 41 attorno all’asse X1.
Un attuatore idoneo a questa tipologia d’impiego può essere il motore lineare individuato come: Attuatore Digitale Lineare modello D-LAB-3A-5-050.1-ISCT prodotto dalla Fife-Titland GmbH, Fifestrasse 1, (D) 65779 Kelkheim Germania.
Ciascun dispositivo di presa 41 comprende, inoltre, un dispositivo 48 atto a rilevare la posizione del rispettivo bordo longitudinale 14, 15 del nastro composito 10.
Dispositivi di rilevazione 48 adeguati per questa tipologia di controllo possono essere i sensori a matrice lineare modello DAC 005 prodotti dalla Fife-Titland GmbH, Fifestrasse 1, (D) 65779 Kelkheim Germania.
Per elaborare i segnali provenienti dai sensori 48 nel dispositivo di presa 41 à ̈ presente un processore o sistema di controllo e comando 140 che effettua la misura dell’errore di allineamento del rispettivo bordo longitudinale 14, 15 confrontando la misura di posizione rilevata dal rispettivo dispositivo di controllo 48 con la posizione teorica che dovrebbe occupare il relativo bordo longitudinale ed in funzione di suddetto errore opera la correzione della posizione del rispettivo bordo azionando l’attuatore 47.
Un sistema di controllo appropriato per questa tipologia di lavoro può essere il Processore Digitale modello D-MAX-2 progettato e realizzato dalla Fife-Titland GmbH, Fifestrasse 1, (D) 65779 Kelkheim Germania.
In una forma di attuazione preferita, così come meglio apprezzabile nella vista della figura 2A, la stazione di estensione trasversale del nastro 40 à ̈ seguita da una stazione di allineamento 50 del centro linea del nastro composito 10 capace di centrare l’asse longitudinale del nastro composito 10 rispetto alla linea di piegatura longitudinale B parallela alla direzione di alimentazione A. La stazione di allineamento 50 à ̈ composta da un sistema di guida costituito generalmente da una struttura comprendente un telaio fisso 51 ed un telaio mobile (o sterzante) 52 sul quale sono montati i rulli di guida 53 e 54 che, in funzione di come il nastro 10 attraversa la stazione di allineamento 50, vengono anche definiti come rullo d’ingresso 53 e rullo d’uscita 54, infatti il nastro 10 entra nel sistema di guida ingaggiando il rullo 53 e ne esce dal rullo 54. Il telaio mobile 52 à ̈ collegato al telaio fisso 51 per mezzo del dispositivo 55 che gli consente la rotazione attorno all’asse X2 perpendicolare all’asse dei rulli di guida e tangente al bordo esterno del rullo d’ingresso 53 nella sua mezzeria.
Il sistema di guida à ̈ inoltre provvisto di un mezzo attuatore 57 atto ad effettuare la rotazione del telaio mobile o sterzante 52 attorno all’asse X2.
Dispositivi adeguati per questo sistema di guida possono essere i guidanastri elettromeccanici della serie Fife Symat modello 70B o 120A, da scegliere in funzione della larghezza del nastro composito 10, prodotti e commercializzati dalla Fife-Titland GmbH, Fifestrasse 1, (D) 65779 Kelkheim Germania.
La stazione di allineamento 50 comprende, inoltre, uno o più sensori 56 atti a rilevare la posizione di ciascuno dei bordi longitudinali 14 e 15. Negli esempi illustrati nelle figure 2A e 2B sono previsti due sensori 56 ciascuno dei quali rileva la posizione del rispettivo bordo longitudinale 14 o 15 del nastro composito 10 determinando, quindi, per confronto delle posizioni relative dei bordi laterali 14 e 15 la larghezza del nastro composito 10 individuando la posizione della linea di mezzeria (o centro linea) del nastro stesso 10.
Dispositivi di rilevazione adeguati per questa tipologia di controllo possono essere i sensori ad ultrasuoni con banda proporzionale 25,4 mm modello SE-37 prodotti dalla Fife-Titland GmbH, Fifestrasse 1, (D) 65779 Kelkheim Germania.
Nella stazione di allineamento 50 à ̈ presente, inoltre, un processore o sistema di controllo e comando 150 che elabora i segnali provenienti dai sensori 56 e determina istantaneamente la misura dell’errore di allineamento della linea di mezzeria del nastro composito 10 rispetto alla posizione desiderata/predeterminata.
Un sistema di controllo appropriato per questa tipologia di lavoro può essere il Processore Digitale modello D-MAX-2 progettato e realizzato dalla Fife-Titland GmbH, Fifestrasse 1, (D) 65779 Kelkheim Germania.
Non appena il nastro composito 10, a causa delle tensioni interne generate dalla sua anisotropia derivante dalla sua natura composita, o per cause esterne, abbandona la posizione di lavoro corretta, i sensori 56 lo rilevano, in quanto non leggono più la posizione predeterminata dei bordi laterali 14 e 15 del nastro, corrispondenti ad uno spostamento del centrolinea rispetto alla posizione predeterminata, pertanto, ciascuno di essi invia un segnale di diverso valore al processore 150, che aziona istantaneamente l’attuatore 57 del sistema di guida che provvede a muovere opportunamente il telaio sterzante 52, correggendo la posizione trasversale del nastro composito 10 rispetto alla direzione longitudinale di alimentazione A, in modo da ripristinare nei sensori 56 due letture uguali, ossia due segnali di ugual valore. In questo modo il centro linea del nastro viene riportato nella posizione desiderata rispetto all’asse della piega longitudinale B.
Per esempio, nella forma di attuazione illustrata, il centro linea o asse longitudinale del nastro 10 viene riportato in centro, ossia a coincidere con l’asse della piega longitudinale B.
Il nastro composito 10, così controllato viene ceduto all’unità di piega longitudinale 60 precedentemente descritta. In questo modo l’unità di piega 60, pur non essendo capace di per sé di operare una correzione del nastro e quindi della piega, ma ricevendo il materiale sempre in modo adeguato, ossia sempre con il centro linea del nastro allineato come desiderato, per esempio coincidente, rispetto alla linea di piegatura longitudinale B e sempre in uno stato di completa estensione trasversale che ne elimina ogni eventuale disallineamento dei bordi laterali, riesce ad effettuare la suddetta piegatura longitudinale in modo corretto ed affidabile e soprattutto con una qualità costante nel tempo.
Non sfuggirà alla persona esperta che sistemi di piegatura longitudinale che non prevedono l’applicazione di una stazione di estensione trasversale del nastro 40 a monte delle stazioni di allineamento 50 e piega longitudinale 60 del nastro non potranno ottenere risultati comparabili dal punto di vista della precisione della piega e soprattutto della stabilità del processo di piega stesso rispetto al sistema descritto nel presente documento, infatti in assenza del sistema di estensione trasversale del nastro 40 variazioni dimensionali trasversali non omogenee nelle due metà del nastro composito 10 porterebbero all’intervento del sistema di allineamento 50 che farebbe variare la posizione dell’asse longitudinale del nastro composito 10 rispetto all’asse di piega (B), in quanto il sistema di allineamento 50 si troverebbe a correggere come errori di posizione delle deformazioni interne del nastro composito 10 che ne hanno variato la posizione dei rispettivi bordi longitudinali 14 e/o 15, fornendo come risultato una piega longitudinale del nastro 10 errata.
In una forma di attuazione preferita, le due stazioni di estensione trasversale 40 di allineamento 50 del nastro possono essere integrate in una sola stazione alloggiando i dispositivi di presa della stazione di estensione trasversale sul telaio mobile del sistema di guida della stazione di allineamento.
In una ulteriore forma di attuazione preferita, così come meglio apprezzabile nella vista della figura 2B, la stazione di estensione trasversale del nastro 40 può essere alloggiata sul telaio mobile 52 del sistema di guida 50 nello spazio che c’à ̈ tra il rullo d’ingresso 53 ed il rullo d’uscita 54.
Infatti come à ̈ ben noto alle persone esperte del settore i sistemi di guida del tipo Fife Symat, ed i loro equivalenti, per poter ottenere un’efficace controllo dell’allineamento del nastro dovrebbero vedere preferibilmente rispettati opportuni rapporti dimensionali interni, in particolare la distanza o interasse tra i due rulli d’ingresso 53 e di uscita 54 dovrebbe preferibilmente essere almeno uguali alla larghezza (o dimensione trasversale) del nastro 10 che si intende allineare. In ogni caso, proprio per evitare stress al materiale costituente il nastro 10 stesso, maggiore à ̈ detto interasse, minore à ̈ la deformazione che viene indotta al materiale del nastro che si deve allineare e meglio lavora il sistema di allineamento 50. Pertanto, grazie alle suddette necessità geometriche del sistema di allineamento 50 e al fine di ottimizzare gli spazi sulla linea di produzione ed infine per ottimizzare il processo andando ad eliminare anche eventuali deformazioni e/o imperfezioni sul nastro che possono essere generate dall’azione di allineamento effettuata dall’oscillazione intorno all’asse X2 del telaio mobile 52 della stazione di allineamento 50, la stazione di estensione trasversale del nastro 40 può essere convenientemente installata sulla stazione di allineamento 50, preferibilmente tra i due rulli d’ingresso 53 e d’uscita 54, con i dispositivi di controllo 48 di ciascun dispositivo di presa 41 posti preferibilmente in prossimità del rullo d’uscita 54.
È chiaramente evidente che una configurazione come quella appena descritta ed evidenziata in figura 2B può rendere ancora più stabile ed affidabile il processo di piega, in quanto consegna alla stazione di piega 60 il nastro in condizioni ideali senza che possano intervenire ulteriori fenomeni capaci di generare nuovi errori sul nastro composito 10 stesso.
In una ulteriore forma di attuazione, così come meglio evidenziato in figura 2B, nella stazione di piega, in prossimità della sua sezione d’uscita, ossia immediatamente prima che le due sezioni 32, 34 del nastro composito 10 stiano per essere sovrapposte l’una all’altra, può essere installato un ulteriore dispositivo di controllo 80 atto a rilevare la posizione di ciascuno dei bordi longitudinali 14 e 15.
Nella forma di attuazione illustrata nella figura 2B sono previsti due dispositivi di rilevamento 81 del bordo ciascuno dei quali rileva la posizione di un rispettivo bordo longitudinale 14, 15.
Dispositivi di rilevazione 81 adeguati per questa tipologia di controllo possono essere i sensori a matrice lineare modello DAC 005 prodotti dalla Fife-Titland GmbH.
Nel dispositivo di controllo 80 à ̈ presente, inoltre, un processore o sistema di controllo e comando 180 che elabora i segnali provenienti dai sensori 81 e determina istantaneamente la misura dell’errore di allineamento della linea di mezzeria del nastro composito 10 rispetto ad una posizione desiderata.
Anche per questa applicazione un sistema di controllo appropriato per questa tipologia di lavoro può essere il Processore Digitale modello D-MAX-2 prodotto dalla Fife-Titland GmbH.
Una misura dell’errore di allineamento fra i bordi longitudinali 14 e 15 viene ottenuta confrontando fra loro le misure di posizione dei rispettivi bordi longitudinali 14 e 15 grazie ai segnali che ciascun sensore 81 invia al processore o sistema di controllo e comando 180.
Nel caso in cui venga rilevato un errore nella posizione dei bordi longitudinali, quindi il sistema sta effettuando la piega longitudinale non lungo l’asse di piegatura teorico B, ma lungo un altro asse ad esso parallelo, il dispositivo di controllo 180 attraverso il processore 150 può operare una nuova regolazione sui sensori 56 spostandone la posizione di riferimento, ossia, in altre parole, nel caso in cui sull’attrezzatura siano predisposti due sistemi di rilevamento o sensori, uno per ciascun bordo longitudinale, il processore o sistema di controllo varia per ciascun sensore la posizione teorica di dove si dovrebbe trovare il bordo, spostando virtualmente suddetta posizione teorica di ciascun sensore di una stessa lunghezza, ma in verso opposto, ottenendo così lo spostamento del centro linea del nastro composito 10, portandolo, quindi, a riottenere l’allineamento desiderato con l’asse di piegatura longitudinale B, per esempio, come nelle forme di attuazione illustrate, a coincidere con esso.
Naturalmente, fermo restando il principio dell'invenzione, i particolari di costruzione e le forme di realizzazione potranno essere ampiamente variati rispetto a quanto descritto ed illustrato senza per questo uscire dall'ambito dell'invenzione così come definito dalle rivendicazioni che seguono.
Claims (9)
- RIVENDICAZIONI 1. Apparecchiatura per piegare in due un nastro continuo composito (10) con caratteristiche meccaniche anisotrope in avanzamento in una direzione longitudinale di alimentazione (A) lungo una linea di piegatura longitudinale (B) parallela a detta direzione (A), detto nastro (10) avendo bordi longitudinali opposti (14, 15) e presentando una dimensione trasversale originaria soggetta a variazione durante detto avanzamento, così da portare detti bordi longitudinali (14, 15) in una posizione relativa predeterminata come risultato di detta piegatura, detta apparecchiatura comprendendo: - una stazione di estensione trasversale del nastro (40) atta a ripristinare detta dimensione trasversale originaria di detto nastro (10), - una stazione di allineamento (50) atta ad allineare il centro linea di detto nastro (10) rispetto a detta linea di piegatura longitudinale (B) parallela a detta direzione di alimentazione (A), e - una stazione di piegatura (60) atta a piegare detto nastro continuo lungo detta linea di piegatura longitudinale (B) parallela a detta direzione longitudinale (A).
- 2. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 1, in cui detta stazione di estensione trasversale (40) comprende almeno un dispositivo di presa (41) per ciascun bordo longitudinale (14, 15) di detto nastro (10), il suddetto almeno un dispositivo di presa (41) comprendendo almeno due rulli di aggancio (42, 43) aventi assi di rotazione paralleli tra di loro ed al piano di avanzamento del nastro (10), capaci di ingaggiare entrambe le superfici del nastro in corrispondenza di detti rispettivi bordi longitudinali (14, 15) e mobili in direzione trasversale (D) rispetto alla direzione longitudinale (A) di avanzamento di detto nastro (10).
- 3. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 2, in cui l’almeno un dispositivo di presa (41) di detta stazione di estensione trasversale (40) comprende un braccio (45) portante detti almeno due rulli (42, 43) ad una delle sue estremità ed incernierato all’altra estremità intorno ad un asse (X1) perpendicolare all’asse di detti due rulli (42, 43), il suddetto braccio (45) essendo azionato in rotazione attorno all’asse di rotazione (X1) da un rispettivo attuatore (47) comandato da un rispettivo sensore (48) atto a rilevare la posizione del rispettivo bordo longitudinale (14, 15).
- 4. Apparecchiatura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detta stazione di allineamento (50) comprende una struttura mobile (52) portante un rullo d’ingresso (53) posto all’ingresso del nastro (10) ed un rullo d’uscita (54) posto all’uscita di detto nastro (10), la suddetta struttura mobile (52) essendo girevole attorno ad un asse (X2) perpendicolare alla struttura mobile (52) e tangente al bordo esterno del rullo di ingresso (53) in corrispondenza della sua mezzeria, la suddetta struttura mobile (52) essendo azionata da un attuatore (57) comandato attraverso un processore (150) da primi mezzi sensori (56) atti a rilevare la posizione del centro linea di detto nastro (10).
- 5. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 4, in cui la suddetta stazione di estensione trasversale (40) del nastro (10) Ã ̈ posizionata sulla suddetta struttura mobile (52).
- 6. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 5, in cui detta stazione di estensione trasversale (40) del nastro (10) à ̈ posizionata su detta struttura mobile (52) tra il rullo d’ingresso (53) ed il rullo d’uscita (54).
- 7. Apparecchiatura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente secondi mezzi sensori (81) atti al rilevamento della posizione relativa dei bordi longitudinali (14, 15) del nastro (10), posizionati immediatamente prima della completa sovrapposizione delle sezioni (32, 34) di detto nastro (10) formate all’atto di detta piegatura, ed atti alla correzione delle informazioni rilevate dai primi mezzi sensori (56) di rilevamento dei bordi longitudinali (14, 15) e del centro linea del nastro (10) della stazione di allineamento (50).
- 8. Procedimento per piegare in due un nastro continuo composito (10) con caratteristiche meccaniche anisotrope, che avanza in una direzione longitudinale (A) e che presenta una dimensione trasversale originaria soggetta a variazione durante detto avanzamento, comprendente le fasi di: - alimentare detto nastro continuo in detta direzione longitudinale (A) mediante mezzi trasportatori (90), - estendere (40) detto nastro (10) trasversalmente alla direzione di alimentazione (A), così da ripristinare detta dimensione trasversale originaria, - allineare (50) il centro linea del nastro (10) rispetto ad una linea di piegatura longitudinale (B) parallela a detta direzione di alimentazione (A), in funzione della posizione relativa dei bordi longitudinali (14, 15) di detto nastro (10), rilevata successivamente a detta fase di estensione, e - piegare (60) il nastro (10) trasversalmente alla direzione di alimentazione (A) formando rispettive sezioni (32, 34) di detto nastro (10), lungo la linea di piegatura longitudinale (B).
- 9. Procedimento secondo la rivendicazione 8, in cui la fase di piegare (60) il nastro (10) comprende le fasi di: - controllare (80) la posizione dei bordi longitudinali (14, 15) di detto nastro (10) immediatamente prima di detta completa sovrapposizione, - generare un’informazione sulla posizione relativa dei bordi longitudinali (14, 15), e - correggere (180, 150) la posizione del centro linea del nastro (10) rispetto alla linea di piegatura (B) di detto nastro (10) in funzione delle informazioni sulla posizione relativa dei bordi longitudinali (14, 15) di detto nastro (10).
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