ITTO20110944A1 - Metodo per controllare il funzionamento di una lavastoviglie - Google Patents

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ITTO20110944A1
ITTO20110944A1 IT000944A ITTO20110944A ITTO20110944A1 IT TO20110944 A1 ITTO20110944 A1 IT TO20110944A1 IT 000944 A IT000944 A IT 000944A IT TO20110944 A ITTO20110944 A IT TO20110944A IT TO20110944 A1 ITTO20110944 A1 IT TO20110944A1
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IT
Italy
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tank
water
program
washing
control system
Prior art date
Application number
IT000944A
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English (en)
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Silvia Barus
Gianluca Benedetto
Mario Lippera
Bok Marco Whilhelmus Gerhardus Ten
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Indesit Co Spa
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Description

“Metodo per controllare il funzionamento di una lavastoviglie†,
TESTO DELLA DESCRIZIONE
Campo dell’invenzione
La presente invenzione si riferisce ad un metodo per il controllo di una macchina lavastoviglie e ad una macchina lavastoviglie che implementa tale metodo.
Tecnica anteriore
Alcune lavastoviglie sono provviste di un sistema di accumulo di liquido, basato sull’impiego di un serbatoio esterno alla vasca, generalmente addossato ad una sua parete stazionaria. In tali macchine il serbatoio di accumulo à ̈ previsto al fine di poter riutilizzare, nell’ambito dell’esecuzione di un programma di trattamento delle stoviglie, parte del liquido impiegato nel corso dell’esecuzione di programma precedentemente svolto (tipicamente il liquido impiegato nell’ultimo risciacquo delle stoviglie).
Nell’uso quotidiano di una siffatta macchina può avvenire che, dopo l’effettuazione di un programma di trattamento nel corso del quale il suddetto serbatoio viene riempito, il liquido permanga all’interno del serbatoio stesso per un periodo di tempo relativamente prolungato, ad esempio una settimana o più. Ciò può essere dovuto al fatto che, ad esempio, nel periodo suddetto la macchina rimane inutilizzata oppure, pur essendo utilizzata, non viene eseguito un programma di trattamento che implica lo svuotamento del serbatoio. In tali circostanze, la permanenza del liquido all’interno del serbatoio può dare luogo ad effetti indesiderati, quali la creazione di batteri, funghi, alghe e simili, o di cattivi odori.
Scopo e sommario dell’invenzione
Nei suoi termini generali, la presente invenzione si propone di indicare una metodologia che consenta di risolvere le suddette problematiche in modo estremamente semplice, economico ed affidabile.
Questo scopo à ̈ raggiunto, secondo la presente invenzione, da un metodo per il controllo del funzionamento di una macchina lavastoviglie avente le caratteristiche indicate nella rivendicazione 1, nonché da una macchina lavastoviglie atta ad implementare tale metodo. Caratteristiche preferite dell’invenzione sono indicate nelle sotto-rivendicazioni. Le rivendicazioni costituiscono parte integrante dell'insegnamento tecnico fornito in relazione all'invenzione.
Breve descrizione dei disegni
Ulteriori scopi, caratteristiche e vantaggi dell'invenzione risulteranno chiari dalla descrizione particolareggiata che segue di esempi di attuazione forniti a puro titolo di esempio esplicativo e non limitativo, effettuata con riferimento ai disegni annessi, nei quali:
- la figura 1 à ̈ una vista prospettica parziale e schematica di una macchina lavastoviglie secondo una possibile forma di attuazione dell’invenzione;
- la figura 2 Ã ̈ una vista prospettica, parziale e schematica, di una porzione inferiore della macchina di figura 1;
- la figura 3 Ã ̈ una vista prospettica schematica di un dispositivo di accumulo di acqua impiegato nella macchina delle figure 1-2;
- la figura 4 à ̈ una vista prospettica schematica di un primo dispositivo valvolare impiegato in una macchina secondo l’invenzione;
- la figura 5 à ̈ una vista prospettica schematica di un secondo dispositivo valvolare impiegato in una macchina secondo l’invenzione;
- la figura 6 à ̈ una rappresentazione schematica di una lavastoviglie secondo una forma di attuazione vantaggiosa dell’invenzione; e
- la figura 7 à ̈ uno schema semplificato di una parte del sistema di controllo elettronico di una lavastoviglie secondo una forma di attuazione dell’invenzione.
Descrizione di forme di attuazione preferite dell’invenzione
Il riferimento ad “una forma di attuazione†all’interno di questa descrizione sta ad indicare che una particolare configurazione, struttura, o caratteristica descritta in relazione alla forma di attuazione à ̈ compresa in almeno una forma di attuazione. Quindi, la dizione “in una forma di attuazione†e simili, presenti in diverse parti all’interno di questa descrizione, non sono necessariamente riferite alla stessa forma di attuazione. Inoltre, le particolari configurazioni, strutture o caratteristiche possono essere combinate in ogni modo adeguato in una o più forme di attuazione. I riferimenti utilizzati nel seguito sono soltanto per comodità e non definiscono l’ambito di tutela o la portata delle forme di attuazione.
L’uso del termine “riempire†e di suoi derivati, nell’ambito della presente descrizione e delle allegate rivendicazioni, non implica che l’intero volume del serbatoio di accumulo in seguito descritto debba essere necessariamente colmato con acqua, atteso che – nell’implementazione pratica dell’invenzione - tale serbatoio potrà, e preferibilmente sarà, riempito solo parzialmente con acqua. Il termine generico “acqua†va inteso, a seconda dei casi descritti e rivendicati, come acqua già utilizza ai fini dell’esecuzione di un passo di trattamento delle stoviglie, quale ad esempio un passo di risciacquo, oppure come acqua caricata in vasca della macchina da una rete idrica esterna, ma non ancora utilizzata ai fini del trattamento delle stoviglie (e quindi acqua ancora sostanzialmente pulita, ovvero sostanzialmente priva di residui di sporco asportati dalle stoviglie e/o di agenti di lavaggio, quali un detersivo o un brillantante). Dove non diversamente specificato, inoltre, all’interno di questa descrizione e delle allegate rivendicazioni, il termine “efficace†, quando utilizzato con riferimento al funzionamento di un sistema irroratore o di un organo irroratore della macchina, sta ad indicare che tale sistema o organo opera compiutamente ai fini del trattamento di stoviglie, ad esempio un lavaggio o un risciacquo. In tale ottica, il funzionamento efficace di un organo irroratore implica che l’acqua fuoriesca dai fori o ugelli di tale organo con getti che investono le stoviglie contenute nella vasca, così da poter esplicare la funzione di trattamento.
Si precisa inoltre che nel seguito della presente descrizione saranno descritti solo gli elementi utili per la comprensione dell’invenzione, dando per scontato - ad esempio - che la macchina descritta comprende tutti gli elementi di per sé noti per il funzionamento di una lavastoviglie, ivi incluso un suo eventuale mobile esterno, un’interfaccia utente, un sistema di controllo, pompe, sensori di livello, resistenze di riscaldamento, mezzi per il caricamento di acqua da una rete idrica domestica, un dispensatore di agenti di lavaggio, un sistema per l’irrorazione delle stoviglie, eccetera.
In figura 1 Ã ̈ rappresentata in modo schematico una macchina lavastoviglie 1 secondo una possibile forma di attuazione della presente invenzione, provvista di un sistema di accumulo di liquido. Come detto, la macchina 1 Ã ̈ illustrata limitatamente alle parti di immediato interesse per la comprensione della presente invenzione.
La macchina 1 ha una struttura che comprende un basamento 2 ed una vasca di lavaggio 3, supportata dal basamento 2. Il basamento 2, realizzato ad esempio in materiale termoplastico stampato a iniezione, ha pareti laterali preferibilmente aperte e definisce uno spazio di alloggiamento 2a, entro il quale sono posizionati vari componenti funzionali della macchina 1, tra i quali ad esempio una pompa di lavaggio, una pompa di scarico, un pressostato, un pozzetto di raccolta dell’acqua, eccetera, qui non rappresentati per esigenze di maggior chiarezza dei disegni.
La vasca di lavaggio 3 à ̈ di concezione complessivamente nota, a parte le caratteristiche specifiche previste secondo forme di attuazione preferenziali dell’invenzione, relative al posizionamento di un dispositivo per l’accumulo di liquido esterno alla vasca
La vasca 3 ha una parete inferiore 3a, una parete superiore 3b e quattro pareti laterali. Nelle figure sono visibili solo le pareti laterali stazionarie della vasca 3, ovverosia la parete posteriore 3c, e le pareti destra e sinistra, indicate con 3d e 3e; la quarta parete laterale della vasca 3, ossia la sua parete frontale, à ̈ costituita da un guscio interno della porta della macchina, qui non rappresentata (la cosiddetta “controporta†). In figura 1 à ̈ visibile come la parete inferiore 3a della vasca definisca un’apertura centrale 3a', in corrispondenza della quale à ̈ montato il già citato pozzetto di raccolta integrante il sistema di filtraggio della macchina; si noti che anche in figura 2, per esigenze di maggior chiarezza, non sono state rappresentata la parete inferiore della vasca ed altri componenti normalmente presenti nello spazio di alloggiamento 2a, quali il citato pozzetto, una pompa di lavaggio, una pompa di scarico, eccetera.
Il sistema di accumulo di liquido che equipaggia la macchina 1 include essenzialmente un dispositivo di accumulo o serbatoio, indicato con 30 in figura 1, ed una relativa disposizione di riempimento/svuotamento che include mezzi valvolari, indicati con 40 e 50 in figura 2. Come ben visibile, il serbatoio 30 si estende sostanzialmente all’esterno della vasca 3, mentre i mezzi valvolari 40 e 50 sono sostanzialmente installati all’interno dello spazio di alloggiamento 2a del basamento 2.
In figura 3 à ̈ illustrata una forma di attuazione preferenziale del serbatoio 30, il quale consta essenzialmente di un corpo cavo 31 di materia plastica, avente configurazione generalmente appiattita e formato preferibilmente in un pezzo unico. Un siffatto corpo cavo à ̈ ad esempio ottenibile con vantaggio mediante stampaggio per soffiaggio o blow-molding di materiale termoplastico.
Come apprezzabile anche dalla figura 1, il corpo 31 del serbatoio 30 ha una prima porzione verticale 34 che - nella condizione installata - si estende assialmente nel senso dell’altezza della vasca 3, generalmente affacciata e parallela ad una parete laterale di quest’ultima, particolarmente la parete stazionaria 3d di destra. Il corpo 31 del serbatoio 30 include poi una seconda porzione generalmente orizzontale, indicata con 35, di dimensioni e sezione di passaggio decisamente minori rispetto alla porzione 34 e che si estende sostanzialmente perpendicolare a quest’ultima, le porzioni 34 e 35 essendo collegate l’una all’altra mediante un tratto di raccordo 34a. Come ben visibile anche in figura 1, la porzione orizzontale 35 del corpo del serbatoio 31 à ̈ generalmente affacciata e parallela alla parete superiore 3b della vasca 3: tale porzione orizzontale 35 ha, nella sua faccia rivolta verso la parete superiore 3b della vasca 3, un’apertura 36, destinata al posizionamento in corrispondenza di una relativa apertura della vasca 3. Come si vedrà, la porzione 35 del corpo cavo 31 à ̈ intesa per collegare la regione superiore della porzione 34 alla vasca 3.
Il serbatoio 30 ha anche un’apertura inferiore. In una forma di attuazione, all’estremità inferiore della porzione verticale 34 del corpo 31, in una posizione sostanzialmente centrale, à ̈ definita una porzione terminale ristretta, indicata con 39. Di preferenza, la suddetta apertura inferiore - indicata con 39a in figura 3 - à ̈ prevista in corrispondenza della porzione ristretta 39, nella sua parte rivolta verso la vasca 3 o il basamento 2.
La disposizione di riempimento e svuotamento del serbatoio 30 impiegata nella macchina delle figure 1 e 2 sfrutta in parte i mezzi valvolari impiegati per alimentare in modo selettivo gli organi irroratori - non rappresentati nelle figure 1 e 2 - a fini dell’effettuazione di programmi di trattamento su di un carico ridotto o per l’effettuazione di fasi di lavaggio o risciacquo alternato (ossia eseguite alimentando uno solo degli irroratori o alimentando alternativamente uno o l’altro irroratore).
Questi primi mezzi valvolari comprendono quindi un dispositivo per l’alimentazione alternata degli irroratori, indicato con 40 nelle figure 2 e 4. Il dispositivo 40, come simili dispositivi secondo la tecnica nota, ha un involucro 41 provvisto di un ingresso 42, destinato al collegamento con la mandata di una nota pompa di lavaggio, e due uscite principali 43 e 44, collegate rispettivamente all’alimentazione dell’irroratore superiore e dell’irroratore inferiore della macchina, l’uscita 44 avendo preferibilmente sezione di passaggio inferiore rispetto all’uscita 43. All’interno dell’involucro 41 à ̈ montato spostabile un organo otturatore o distributore, azionabile da un relativo attuatore isolato rispetto al fluido, per assumere almeno una prima posizione, di apertura di entrambe le uscite 43 e 44, ed una seconda posizione, di apertura dell’uscita 43 e di chiusura dell’uscita 44 (e/o viceversa), il tutto secondo tecnica nota. Ad esempio, il suddetto organo distributore può avere forma di disco o di settore circolare, con uno o più fori passanti, ed essere montato spostabile di fronte alle suddette uscite 43 e 44.
In una forma di attuazione preferita dell’invenzione, il dispositivo 40 à ̈ configurato in modo che l’involucro 41 definisca aggiuntivamente una ulteriore uscita, indicata con 45, che à ̈ sempre in comunicazione di fluido con l’ingresso 42, indipendentemente dalla posizione operativa del suddetto organo distributore. A tale uscita 45, che ha di preferenza sezione di passaggio inferiore alle uscite 43 e 44, à ̈ collegata la prima estremità di un condotto o tubo, indicato con 46 in figura 2, la cui seconda estremità à ̈ collegata all’apertura inferiore 39a del serbatoio 30, con interposizione di secondi mezzi valvolari della disposizione di riempimento, rappresentati da una valvola, indicata con 50 in figura 2, di qualunque concezione nota.
Nella forma di attuazione esemplificata, la valvola 50 - rappresentata in figura 5 - à ̈ una valvola di tipo aperto/chiuso, che include un corpo di raccordo 50a avente un ingresso 51, al quale à ̈ collegato il tubo 46, ed un’uscita 52, collegata con interposizione di idonei mezzi di tenuta all’apertura 39a del serbatoio 30. Tra l’ingresso 51 e l’uscita 52, all’interno del corpo 50a à ̈ operativo un otturatore, spostabile mediante un attuatore che, nella realizzazione esemplificata, à ̈ un attuatore elettro-termico 53, di tipo in sé noto. La valvola 50 à ̈ controllabile dal sistema di controllo della macchina in modo indipendente rispetto al dispositivo 40 ed à ̈ di tipo normalmente chiuso: pertanto, in assenza di alimentazione all’attuatore 53, il tubo 46 non à ̈ in comunicazione di fluido con l’interno del serbatoio 30.
In una forma di attuazione, nella parete superiore 3b della vasca 3 à ̈ definito un foro passante, non indicato, preferibilmente circolare e formato in corrispondenza di una zona della stessa parete 3b che à ̈ leggermente imbutita verso l’esterno. Dall’altro lato, l’apertura superiore 36 del serbatoio 30 comprende un attacco sporgente, definito nella faccia della porzione di corpo 35 che à ̈ destinata ad essere affacciata alla parete superiore 3b della vasca 3. Nell’esempio (vedere la parte in tratteggio di figura 3), tale attacco consta essenzialmente di un tratto cilindrico, destinato ad essere innestato nel suddetto foro della parete superiore della vasca, con eventuale interposizione di mezzi di tenuta. Alla parte del tratto cilindrico che sporge all’interno della vasca 3 viene accoppiato un organo di fissaggio, indicato con 65 in figura 6, che funge vantaggiosamente anche da schermatura per l’apertura 36: a tale scopo, in una possibile realizzazione, il suddetto tratto cilindrico dell’apertura 36 e l’organo 65 sono ad accoppiamento filettato oppure con innesto a baionetta. Come si intuisce anche dalla figura 6, quindi, ai fini del fissaggio superiore del corpo cavo 31 del serbatoio 30, il tratto cilindrico dell’apertura 36 viene innestato nel foro passante della parete superiore 3b e sulla sua parte sporgente all’interno della vasca viene accoppiato l’organo 65. In una forma di attuazione preferita il corpo 31 del serbatoio 30 à ̈ poi fissato nella sua parte inferiore al basamento 2, ad esempio ai lati della porzione terminale ristretta 39, con qualsiasi modalità nota.
In termini generali, la macchina 1 secondo l’invenzione à ̈ dotata di un proprio sistema di controllo a microcontrollore elettronico, con relativa interfaccia utente, di concezione sostanzialmente nota, che consente la selezione, l’avvio ed il controllo di una pluralità di programmi di trattamento, dove almeno uno di tali programmi à ̈ configurato per gestire il funzionamento del sistema di accumulo di liquido.
Nella rappresentazione schematica di cui alla figura 6, all’intero della vasca 3 della macchina 1 sono previsti un cesto inferiore 80 ed un cesto superiore 81, atti a contenere rispettivi carichi di stoviglie e montati - in modo di per sé noto - per poter essere estratti e/o rimossi attraverso l’apertura frontale della vasca. La macchina 1 ha, come detto, mezzi di caricamento, per caricare in vasca acqua proveniente da una rete idrica domestica. Tali mezzi di caricamento, che possono essere di qualunque tipologia nota, sono configurati per caricare nella vasca 3 una quantità sostanzialmente predeterminata di acqua, la quale quantità può variare a seconda del tipo di ciclo di trattamento e/o in funzione del passo operativo di un ciclo di trattamento. A tale scopo, i mezzi di caricamento includono di preferenza mezzi di dosaggio, quale un sensore di livello, ad esempio un pressostato. Il caricamento dell’acqua può essere di tipo dinamico, come noto nel settore, ossia con la pompa di lavaggio che viene avviata mentre à ̈ ancora in corso il caricamento di acqua dalla rete idrica esterna.
Sempre secondo tecnica nota, la macchina 1 ha un sistema irroratore, che include almeno un primo ed un secondo organo irroratore, indicati con 83 e 84, per irrorare con acqua le stoviglie contenute nei cesti 80 e 81, rispettivamente. Gli irroratori 83 e 84 sono di preferenza irroratori rotanti, disposti inferiormente al relativo cesto e a distanza da esso, aventi un rispettivo corpo cavo che à ̈ montato girevole all’estremità di un relativo condotto di alimentazione appartenente al sistema idraulico principale della macchina. Il corpo di ciascun irroratore ha - almeno nella sua parte rivolta verso il rispettivo cesto porta-stoviglie - una serie di fori o ugelli. Nell’esempio raffigurato, il circuito idraulico della macchina include due condotti di alimentazione, indicati con 85 e 86, rispettivamente per l’irroratore 83 e l’irroratore 84.
Con 87 à ̈ indicata un’elettropompa di lavaggio, ovvero una pompa azionata da un motore elettrico, ad esempio una pompa centrifuga, avente una sezione di ingresso ed una sezione di uscita, che à ̈ in comunicazione di fluido con gli ingressi dei condotti 85 e 86, per il tramite dei primi mezzi valvolari rappresentati dal dispositivo 40. Come già spiegato, il dispositivo 40 à ̈ commutabile, su comando del sistema di controllo della macchina 1, almeno tra una prima condizione, nella quale la sezione di mandata della pompa 87 à ̈ in comunicazione di fluido con gli irroratori 83 e 84, tramite le relative uscite 44 e 43 ed i condotti 85 e 86, ed una seconda condizione, nella quale la sezione di mandata della pompa 87 à ̈ in comunicazione di fluido con uno solo degli irroratori 83 e 84, tramite l’uscita 44 ed il condotto 85 o tramite l’uscita 43 ed il condotto 86, rispettivamente.
In corrispondenza dell’apertura 3a’ (vedere a riferimento figura 1) della parete inferiore 3a della vasca à ̈ montato il relativo pozzetto di raccolta, indicato con 88, avente un’uscita in comunicazione di fluido con la sezione di ingresso della pompa 87. Come già accennato, un tale pozzetto include il sistema di filtraggio dell’acqua (intesa come acqua pulita, oppure già addizionata di agenti di lavaggio o additivi di risciacquo, oppure già contenente residui di sporco asportato dalle stoviglie). Il sensore di livello precedentemente citato può essere operativamente associato al pozzetto 88.
Come da tecnica nota, ai fini di dell’esecuzione di una fase di trattamento delle stoviglie, quale una fase di lavaggio o una fase di risciacquo di un programma di trattamento eseguito dalla macchina 1, l’acqua caricata nella vasca 3 dalla rete idrica esterna raggiunge la parete inferiore 3a e confluisce verso il pozzetto 88. L’acqua viene aspirata dal pozzetto 88 tramite la pompa 87, che forza l’acqua nei condotti 85 e/o 86, per alimentare gli irroratori 83 e/o 84. L’acqua in uscita dall’irroratore o dagli irroratori investe le stoviglie contenute nei cesti 80 e/o 81, e ricade sulla parete inferiore 3a, per ritornare al pozzetto 88 e poi - previo filtraggio - essere re-immessa in circolo dalla pompa 87. Al termine della fase di trattamento, l’acqua presente nel fondo vasca (pozzetto 88 e parete 3a) viene evacuata dalla macchina 1, tramite una nota pompa di scarico, non rappresentata.
Nel corso dei passi di trattamento eseguiti con acqua (lavaggio e risciacquo) il sistema di controllo della macchina 1 comanda la pompa 87 ad una determinata velocità di trattamento, necessaria per alimentare l’acqua - eventualmente preventivamente riscaldata - dal fondo della vasca 3 al sistema irroratore 83-85 e 84-86, in modo da rendere efficace il funzionamento di tale sistema ai fini del trattamento delle stoviglie. In altri termini, il motore della pompa 87 viene azionato ad una velocità atta a conferire una pressione all’acqua nei condotti 85 e/o 86 tale per cui l’acqua fuoriesca dai fori degli irroratori 83 e/o 84 con altezza dei getti sufficiente per colpire le stoviglie contenute nei rispettivi cesti 80 e/o 81 e così esplicare la funzione di lavaggio o di risciacquo; al contempo l’acqua transita attraverso ciascun irroratore con pressione sufficiente a causarne la rotazione, sicché tali stoviglie vengono ciclicamente investite dai getti d’acqua. Come detto, al termine della fase di trattamento, à ̈ eseguita la fase di scarico, con la quale l’acqua precedentemente utilizzata per il trattamento delle stoviglie viene evacuata dalla vasca 3, tramite la pompa di scarico comandata dal sistema di controllo.
In una forma di attuazione dell’invenzione, almeno uno dei programmi eseguibili dalla macchina 1 prevede che, prima della fase di scarico dell’acqua impiegata per un risciacquo, particolarmente l’ultimo risciacquo, il sistema di controllo comandi l’apertura della valvola 50 e l’avviamento della pompa di lavaggio 87. La pompa 87 forza l’acqua di risciacquo nell’ingresso 42 del dispositivo 40 (figure 2 e 4) e parte di tale acqua, oltre che essere alimentata ad uno o entrambi gli irroratori 83, 84, tramite le uscite 43 e/o 44, à ̈ libera di fluire nell’uscita 45, e quindi raggiungere il serbatoio 30, attraverso il tubo 46. Il serbatoio 30 viene in tal modo progressivamente riempito dal basso, indipendentemente dalla posizione operativa del dispositivo 40. La fase di riempimento può essere ad esempio controllata a tempo. Essendo note la portata della pompa di lavaggio 87, la sezione dei vari passaggi (dispositivo 40, tubo 46, valvola 50) ed il tempo di commutazione della valvola 50, la fase di riempimento del serbatoio 30 può infatti durare un lasso di tempo predeterminato, onde ottenere un certo livello di riempimento del serbatoio 30, sostanzialmente predeterminato. Si noti che, vantaggiosamente, la porzione orizzontale 35 del serbatoio, con l’attacco 62, la relativa apertura 36 e l’organo 65 (figure 3 e 6) possono fungere da sistema di troppo pieno per il serbatoio 30; a tale scopo l’organo 65 può presentare uno o più passaggi di uscita affacciati all’interno della vasca, preferibilmente dei passaggi radiali.
Dopo il tempo programmato, il sistema di controllo interrompe l’alimentazione dell’attuatore 53 della valvola 50, che quindi si richiude. Dopo l’arresto della pompa di lavaggio viene avviata la pompa di scarico, per evacuare dalla macchina l’eventuale residuo di acqua di risciacquo ancora presente in vasca.
Nel corso di un successivo programma di lavaggio che prevede l’impiego dell’acqua stoccata nel serbatoio 30, ad esempio al suo avvio, il sistema di controllo comanda una nuova apertura della valvola 50, in assenza di alimentazione della pompa 87, ad esempio in assenza di un concomitante caricamento di acqua dalla rete idrica esterna (se il volume di acqua stoccato nel serbatoio à ̈ sostanzialmente corrispondente a quello necessario all’effettuazione della fase di trattamento). In tal modo l’acqua presente nel serbatoio 30 può defluire per gravità tramite il tubo 46, raggiungendo dapprima il dispositivo 40, poi la pompa 87 ed infine il pozzetto 88, a cui à ̈ collegato il ramo di aspirazione della pompa 87. In sostanza, quindi, in fase di svuotamento, l’acqua defluisce in vasca dal serbatoio 30 con un percorso inverso a quello seguito in fase di riempimento, indipendentemente dalla posizione operativa del dispositivo 40. L’acqua così immessa in vasca può essere utilizzata, nell’esempio considerato, dopo la richiusura della valvola 50, ai fini dell’esecuzione di una prima fase di lavaggio delle stoviglie. L’acqua scaricata dal serbatoio sarà sostanzialmente a temperatura ambiente e ciò consente di ottenere, oltre al recupero di liquido, anche un certo risparmio energetico per il suo riscaldamento (particolarmente quando l’acqua di rete ha temperatura inferiore alla temperatura ambiente). Dopo l’effettuazione della suddetta prima fase di lavaggio, l’acqua viene poi scaricato dalla vasca, tramite la pompa di scarico.
Il volume di acqua caricata nel serbatoio 30 può essere minore, maggiore o sostanzialmente pari al volume necessario per l’effettuazione di una fase di lavaggio. Nel primo caso, quindi, dopo lo svuotamento completo del serbatoio 30, il sistema di controllo comanderà una fase aggiuntiva di caricamento di acqua dalla rete idrica sino al livello necessario (ad esempio rilevato con idoneo sensore di livello, quale un pressostato). Nel secondo caso, la valvola 50 verrà aperta per un tempo tale da assicurare uno scarico parziale del serbatoio 30, ovvero il deflusso di un volume di acqua sostanzialmente corrispondente a quello necessario all’effettuazione della fase di lavaggio. Nel terzo caso, così come nel primo caso, il tempo di apertura della valvola 50 sarà tale da consentire il completo svuotamento del serbatoio 30. Va da sé che, nel secondo caso citato, il controllo della valvola 50, ai fini dello svuotamento parziale del serbatoio 30, può essere anche realizzato sfruttando un noto sensore di livello presente in vasca, quale un pressostato (in sostanza, quando tale sensore rileva il raggiungimento del livello di acqua necessario all’effettuazione della fase di lavaggio, il sistema di controllo comanda la chiusura della valvola 50, che potrà anche essere di tipo a solenoide). E’ parimenti chiaro che - in forme di attuazione più sofisticate - il processo di riempimento/svuotamento del serbatoio 30 può essere controllato prevedendo un relativo sensore (ad esempio un misuratore di flusso a turbina) tra il dispositivo 40 e la valvola 50, oppure tra la valvola 50 e l’apertura inferiore 39a del serbatoio 30.
Come precedentemente spiegato può avvenire che, dopo l’effettuazione di un programma di trattamento che prevede il riempimento del serbatoio 30, la macchina 1 non venga utilizzata per un certo periodo di tempo, oppure venga utilizzata ma senza eseguire un altro programma di trattamento che comporti lo svuotamento completo del serbatoio 30.
Al fine di evitare che la permanenza prolungata dell’acqua all’interno del serbatoio possa dare luogo ad effetti indesiderati, quali la creazione di batteri, funghi, alghe e simili, l’invenzione prevede l’effettuazione di svuotamenti forzati del serbatoio. In tale ottica, secondo, l’invenzione, uno svuotamento completo forzato del serbatoio 30 viene comandato dal sistema di controllo della macchina 1 quando il tempo di stoccaggio dell’acqua nel serbatoio à ̈ uguale o supera un valore di soglia predeterminato. Si supponga, a mero scopo esemplificativo, che tale valore di soglia sia rappresentativo di un periodo di tempo pari ad una settimana, e che nel sistema di controllo sia memorizzata informazione rappresentativa di tale valore di soglia.
Il sistema di controllo della macchina 1 à ̈ inoltre predisposto per avviare un conteggio di tempo, in occasione dell’esecuzione di un programma di trattamento che prevede un riempimento del serbatoio 30, ad esempio al momento della richiusura della valvola 30 che termina il caricamento del serbatoio 30. Il sistema di controllo elettronico à ̈ agevolmente in grado di conteggiare il tempo, in quanto il suo microcontrollore dispone di tale funzionalità (come praticamente ogni attuale microcontrollore, anche a basso costo), e prevedere quindi un contatore di tempo.
Se, dopo l’avvio del conteggio ed entro il periodo rappresentato dal suddetto valore di soglia, la macchina esegue un programma di trattamento che implica lo svuotamento completo del serbatoio 30, il sistema di controllo provvede ad arrestare e/o azzerare il contatore: tale azzeramento può avvenire, ad esempio, all’avvio del programma in questione, o quando il sistema di controllo comanda effettivamente -nell’ambito di tale programma - l’apertura della valvola 50 finalizzata allo svuotamento del serbatoio 30; eventualmente, l’arresto e/o l’azzeramento del contatore possono avvenire in occasione di un successivo riempimento del serbatoio. Viceversa, se il suddetto periodo viene raggiunto o superato senza che nel frattempo la macchina abbia eseguito un programma che prevede lo svuotamento completo del serbatoio, il sistema di controllo comanderà uno svuotamento completo forzato del serbatoio 30, in occasione dell’esecuzione di un qualsiasi programma che viene avviato da un utilizzatore dopo lo scadere del suddetto periodo; allo svuotamento forzato il sistema di controllo provvederà altresì ad arrestare e/o azzerare il conteggio del tempo.
In pratica, la logica di controllo provvede – almeno in occasione dell’avvio di un qualsiasi programma da parte di un utilizzatore - a confrontare il valore del contatore di tempo con il valore di soglia. Se il valore di voglia non à ̈ stato raggiunto o superato, la macchina 1 esegue normalmente il programma selezionato ed avviato dall’utilizzatore. Viceversa, se il valore di soglia à ̈ stato raggiunto o superato, il sistema di controllo della macchina 1, in un periodo iniziale del programma selezionato dall’utilizzatore, ad esempio il primo passo di programma, comanda lo scarico forzato completo del serbatoio e l’azzeramento o l’arresto del contatore di tempo. Naturalmente il conteggio del tempo può avvenire anche a ritroso, in guisa di conto alla rovescia: in altri termini, in occasione del riempimento del serbatoio, il sistema di controllo imposterà il valore del contatore ad una settimana e, col passare del tempo, tale valore diminuirà progressivamente: in questo caso, il raggiungimento del tempo “zero†, o il suo superamento in negativo, determinerà il successivo svuotamento del serbatoio 30, come in precedenza descritto.
L’acqua immessa in vasca dal serbatoio 30 potrà essere ad esempio subito scaricata, ed a tale scopo il sistema di controllo comanderà l’attivazione della pompa di scarico. A ciò può seguire un caricamento di acqua in vasca dalla rete idrica. E’ anche possibile che il programma di trattamento avviato dall’utilizzatore dopo la scadenza del periodo di tempo predeterminato sia un programma che prevede l’impiego del contenuto del serbatoio: per un tale caso, il sistema di controllo sarà predisposto per sopperire all’assenza di contenuto del serbatoio 30 effettuando un caricamento completo di acqua dalla rete idrica (il fatto che il conteggio di tempo sia stato arrestato o azzerato indica ad esempio al sistema di controllo che il serbatoio 30 à ̈ vuoto).
Il modo di funzionamento descritto presuppone che il microcontrollore del sistema di controllo conteggi il tempo e, quindi, sia alimentato con continuità. Tale condizione à ̈ soddisfatta nella macchina 1, come nella maggior parte delle moderne lavastoviglie, che anche quando non utilizzata rimane in uno stato di stand-by, nel quale la scheda elettronica di controllo viene comunque alimentata.
In una forma di attuazione, onde far fronte ad eventuali interruzioni della tensione di alimentazione alla macchina, ad esempio dovute ad un black-out, il microcontrollore del sistema di controllo può essere dotato di una sorgente di alimentazione ausiliaria, quale una batteria tampone.
In un’altra forma di attuazione, nel caso in cui il sistema di controllo non sia equipaggiato di una tale batteria tampone, viene eseguita una diversa metodologia di gestione degli scarichi forzati completi del serbatoio 30.
In tale caso il sistema di controllo rileva - con modalità in sé note -l’interruzione dell’alimentazione elettrica alla macchina e memorizza informazione relativa (nonché eventualmente il valore raggiunto dal contatore di tempo); inoltre, nel caso in cui un programma di trattamento era in corso in occasione dell’interruzione di alimentazione, il sistema di controllo memorizza altresì informazione relativa allo stato di avanzamento del programma: in tal modo, se l’interruzione di alimentazione à ̈ avvenuta nel corso dell’esecuzione di un programma, al ripristino dell’alimentazione elettrica la macchina può riprendere l’esecuzione del programma dal punto in cui esso era giunto, il tutto secondo modalità ampiamente note nel settore.
L’assenza di alimentazione elettrica, tuttavia, determina in questo caso l’arresto del conteggio o del contatore di tempo. A livello teorico, l’assenza di alimentazione elettrica potrebbe proseguire per un periodo che determina il superamento del valore di soglia precedentemente citato (una settimana, nell’esempio). Su tale base, se il programma che era in corso di svolgimento non prevedeva lo scarico in vasca del contenuto del serbatoio 30, allora all’avvio del programma di trattamento successivo al ripristino dell’alimentazione elettrica il sistema di controllo della macchina comanderà comunque lo svuotamento completo forzato del serbatoio 30, indipendentemente dal valore assunto dal contatore di tempo ed indipendentemente dal tipo di programma avviato successivamente dall’utilizzatore (in altri termini, il programma precedente riprenderà dal punto raggiunto al momento dell’interruzione di alimentazione e, all’inizio del successivo programma, verrà effettuato lo scarico completo forzato, similmente a quanto precedentemente descritto).
Se invece il programma in corso in occasione dell’interruzione di alimentazione era un programma che prevedeva l’impiego del contenuto del serbatoio 30, il sistema di controllo riprenderà il programma dal punto raggiunto al momento dell’interruzione. Il programma può essere predisposto per far fronte a varie casistiche possibili. Ad esempio, se il contenuto del serbatoio era già stato completamente vuotato in vasca ed il passo di utilizzo della relativa acqua era già stato eseguito prima dell’interruzione, il programma potrà procedere come di consueto. Se invece il serbatoio non era ancora stato svuotato, allora si potrà prevedere uno scarico completo forzato ed un successivo caricamento in vasca di acqua dalla rete idrica. Un’altra possibile opzione à ̈ quella di utilizzare comunque il contenuto del serbatoio nell’ambito del relativo passo di programma.
In termini generali, quindi, all’avio di ogni programma di trattamento il sistema di controllo della macchina provvede a verificare, oltre che il valore assunto dal contatore di tempo, anche se à ̈ stata memorizzata informazione rappresentativa di un’interruzione dell’alimentazione elettrica.
Anche nel caso in cui l’interruzione di alimentazione elettrica avvenga quando non à ̈ in corso lo svolgimento di un programma, uno svuotamento completo forzato del serbatoio potrà essere comandato dal sistema di controllo all’inizio di un successivo programma di trattamento, indipendentemente dal fatto che il programma selezionato ed avviato dall’utilizzatore comporti o meno lo svuotamento completo del serbatoio 30, similmente a quanto precedentemente descritto.
In una forma di attuazione, il sistema di controllo della macchina 1 à ̈ provvisto di mezzi per stimare la durata di una mancanza della tensione di alimentazione, senza la necessità di disporre di fonti di energia ausiliarie, quali batterie o condensatori ad elevata capacità.
In questa forma di attuazione la logica di controllo provvede a:
- misurare e memorizzare, in occasione di una interruzione della tensione di alimentazione alla macchina, il valore di una grandezza caratteristica dello stato di funzionamento della macchina stessa;
- misurare, in occasione del ripristino della tensione di alimentazione, del valore corrente della suddetta grandezza caratteristica;
- confrontare il valore memorizzato ed il valore corrente della grandezza caratteristica;
- stimare la durata dell’interruzione della tensione di alimentazione dalla rete, sulla base del confronto, e
- aggiornare di conseguenza il conteggio di tempo.
Un tale tipo di funzionamento può essere basato sull’osservazione della variazione di un valore di temperatura a bordo macchina, fra l’istante in cui si realizza una interruzione della tensione di alimentazione e l’istante in cui questa viene ripristinata, essendo nota a priori, in quanto desunta sperimentalmente, la legge con cui evolve nel tempo la temperatura in assenza di energia elettrica.
In tale ottica, la stima della durata della mancanza di alimentazione di rete può essere ad esempio effettuata in base all’evoluzione termica, in mancanza di energia elettrica, di uno o più componenti della macchina - ad esempio del suo sistema di controllo - che sono soggetti a riscaldamento in presenza della relativa alimentazione, ossia di componenti che siano dotati di capacità termica tale da garantire una dinamica sufficientemente lenta della temperatura in assenza della tensione di rete.
Posto che la lavastoviglie 1 à ̈ dotata di un sistema di controllo elettronico, in una forma di attuazione la grandezza da utilizzare quale indicatore dello stato di funzionamento dell’elettrodomestico, ai fini della stima della durata di un’interruzione dell’alimentazione di rete, à ̈ quindi la temperatura di uno o più componenti elettrici e/o elettronici del sistema di controllo stesso o, più in generale, della lavastoviglie stessa. Si consideri infatti che, quando la lavastoviglie à ̈ in stand-by, alcuni componenti elettrici/elettronici del relativo sistema di controllo sono soggetti a riscaldamento (ciò avviene, per esempio, per il trasformatore A di figura 7, in seguito descritta).
La legge con cui evolve la temperatura di un tale componente in condizioni di assenza di alimentazione della rete elettrica può essere facilmente dedotta attraverso semplici prove sperimentali ed altrettanto facilmente può essere implementata nel programma di un microcontrollore, utilizzando opportune tecniche di tipo tabellare oppure basate sull’impiego della ormai ben nota logica fuzzy.
In tal modo, secondo la variante proposta, il microcontrollore può essere messo in grado di confrontare il valore della temperatura del componente al ritorno dell’energia elettrica (power on) con il valore di temperatura assunto in occasione dell’interruzione e, conoscendo la legge con cui evolve la temperatura del componente in assenza di energia elettrica, stimare con sufficiente approssimazione l’effettiva durata dell’interruzione stessa, e procedere poi all’aggiornamento del contatore. Tale aggiornamento viene effettuato dal microcontrollore semplicemente aggiungendo la durata stimata dell’interruzione di alimentazione al valore del contatore assunto in occasione dell’interruzione stessa, essendo detto valore opportunamente memorizzato su un’apposita memoria non volatile (ad esempio di tipo EEPROM o FLASH).
Onde eseguire tale funzionalità, il sistema di controllo deve
i) essere gestito da un microcontrollore o da altro dispositivo elettronico dedicato a specifiche applicazioni (ASIC);
ii) disporre di una memoria non volatile, preferibilmente di tipo EEPROM oppure di tipo FLASH, in grado di comunicare con il microcontrollore, o con il dispositivo elettronico dedicato che ne fa le funzioni, in cui memorizzare i dati di interesse in occasione dell’interruzione di alimentazione;
iii) deve disporre di mezzi che consentano al microcontrollore di rilevare tempestivamente l’interruzione di alimentazione elettrica, in modo da poter procedere rapidamente (entro qualche decina di millisecondi e, comunque, prima che il microcontrollore e la memoria non volatile cessino di funzionare correttamente) alla memorizzazione dell’eventuale stato di programma (punto raggiunto), del parametro monitorizzato (la temperatura) e delle variabili di interesse, quale l’informazione rappresentativa dell’avvenuta interruzione di alimentazione (utile ad esempio per l’implementazione precedente) e il valore del contatore di tempo;
iv) deve infine possedere, all’interno della memoria di programma del microcontrollore, le informazioni relative alla legge di variazione nel tempo della temperatura del componente monitorizzato, in modo da poter stimare, sulla base della variazione di detto stato, la durata dell’interruzione di alimentazione e procedere, conseguentemente, all’aggiornamento del contatore di tempo.
Le condizioni i) e ii) sono tipicamente verificate nella maggior parte degli attuali sistemi di controllo elettronici per lavastoviglie, i quali comprendono solitamente un microcontrollore dotato di opportuni mezzi di memoria elettricamente scrivibili e cancellabili.
Per quanto riguarda la condizione iii), la rilevazione tempestiva di un’interruzione di alimentazione elettrica la rapida memorizzazione del valore del contatore di tempo e delle altre informazioni di stato del sistema possono essere consentite in modo semplice sfruttando l’energia accumulata nel condensatore di filtro di un tipico alimentatore per microcontrollore, come descritto ad esempio in seguito.
Anche la condizione iv) à ̈, come detto, facilmente realizzabile via software, a fronte dell’esecuzione delle attività sperimentali necessarie per definire la legge di evoluzione della temperatura del componente elettrico o elettronico monitorizzato in condizioni di interruzione di alimentazione elettrica.
La figura 7 illustra in forma schematica una parte del sistema di controllo, ed in particolare lo schema elettrico di un alimentatore per un microcontrollore E, facente parte del sistema di controllo elettronico di una lavastoviglie secondo una forma di attuazione dell’invenzione. L’alimentatore consta di un trasformatore A, un raddrizzatore B costituito da un ponte di diodi, un condensatore di filtro C ed un regolatore di tensione D. Con S à ̈ indicato un mezzo sensore, atto a rilevare il valore di una grandezza che si considerano caratteristiche dello stato di funzionamento della lavastoviglie, ed a comunicarlo ad un opportuno ingresso SS del microcontrollore E.
In una forma di attuazione preferita, quindi, il sensore S à ̈ costituito da un sensore di temperatura, quale un semplice resistore a coefficiente di temperatura negativo o NTC, opportunamente collegato all’ingresso SS, posto in prossimità del componente o dei componenti elettrici o elettronici soggetti a riscaldamento, ad esempio il trasformatore A.
Con F à ̈ indicata una memoria elettricamente scrivibile e cancellabile, ad esempio una EEPROM, associata al microcontrollore E, in modo che quest’ultimo, opportunamente programmato allo scopo, sia in grado di:
- memorizzare nella memoria F il valore del contatore di tempo, istante per istante;
- memorizzare nella memoria F informazioni relative allo stato della lavastoviglie, quali il passo di programma, il valore di temperatura rilevato a mezzo del sensore S, l’occorrenza di un’interruzione dell’alimentazione di rete;
- recuperare dalla memoria F le informazioni relative allo stato dell’elettrodomestico, in essa precedentemente memorizzate.
Con T viene indicato un transistor, alla cui base viene applicata la tensione alternata all’uscita del secondario del trasformatore A, attraverso una opportuna resistenza R1.
In tal modo, in uscita al collettore del transistor T viene prodotta un’onda quadra che, con l’ausilio di una resistenza di pull-up R2, viene presentata ad un opportuno ingresso IN del microcontrollore E. Il periodo della suddetta onda quadra à ̈ pari a 20 millisecondi, considerando una frequenza di rete pari a 50 Hz.
Secondo la disposizione illustrata in figura 7, e con una semplice programmazione del microcontrollore E, quest’ultimo à ̈ in grado di accorgersi di un’interruzione incipiente dell’alimentazione quando viene a mancare all’ingresso IN l’impulso di rete per un tempo maggiore di 20 millisecondi. In tale evenienza, sfruttando l’energia accumulata nel condensatore di filtro C, il microcontrollore E può continuare a lavorare correttamente per qualche istante ancora, e procedere quindi alla memorizzazione nella memoria F dell’informazione del valore del contatore, del valore di temperatura rilevato dal sensore S e delle altre informazioni di interesse (quale il passo di programma raggiunto e l’occorrenza dell’interruzione dell’alimentazione di rete).
In seguito, al ritorno dell’energia elettrica, il microcontrollore E provvederà a recuperare dalla memoria F le informazioni relative al contatore di tempo ed al suddetto valore di temperatura antecedenti all’interruzione di alimentazione, a stimare la durata di quest’ultima e ad aggiornare il contatore aggiungendo la durata stimata dell’interruzione al valore memorizzato del contatore di tempo in F in occasione dell’interruzione, prima che questa producesse il completo arresto del sistema. Ovviamente verranno recuperate dalla memoria F anche le altre informazioni di interesse, quali quelle in precedenza citate (passo di programma e verificarsi dell’interruzione).
E’ chiaro che la soluzione proposta secondo la presente variante non si propone di ottenere un calcolo esatto della durata di un’interruzione della tensione di alimentazione, e in tal senso essa consente dei margini di imprecisione: ciò che conta tuttavia, à ̈ che il sistema di controllo sia in grado di capire con sufficiente approssimazione se la durata dell’interruzione sia stata significativamente lunga.
La stima della durata dell’interruzione di alimentazione avviene confrontando i valori dello stato attuale e quelli dello stato precedente del parametro monitorizzato, ossia la temperatura del componente elettrico o elettronico, sulla base della legge con cui evolve nel tempo, in assenza di energia elettrica, il suddetto parametro; tale legge, come detto, à ̈ opportunamente implementata nel programma del microcontrollore E, ad esempio in forma tabellare o secondo la fuzzy logic. E’ infatti chiaro che, attraverso prove sperimentali, à ̈ possibile determinare la legge con cui evolve la temperatura del componente elettrico o elettronico in questione, in assenza di energia elettrica e codificarla nella memoria di programma del microcontrollore E, al fine di stimare con sufficiente approssimazione la durata dell’interruzione di alimentazione, e poi procedere all’eventuale aggiornamento del contatore di tempo.
Naturalmente la logica descritta con riferimento alla figura 7, per quanto riguarda la rilevazione di un’incipiente interruzione dell’alimentazione elettrica, la memorizzazione della relativa informazione e dell’informazione relativa al passo di programma raggiunto à ̈ utilizzabile anche nel caso delle forme di attuazione che non prevedono l’aggiornamento del contatore di tempo.
Le forme di attuazione che prevedono l’aggiornamento del valore del contatore di tempo si basano sulla constatazione del fatto che, attualmente, la durata dei black-out à ̈ mediamente contenuta. Nella pratica à ̈ tuttavia possibile che l’interruzione di alimentazione sia dovuta a cause occasionali diverse da un black-out, ed abbia durata decisamente più lunga: si pensi alla commutazione di un interruttore di sicurezza dell’impianto elettrico domestico, che non viene ripristinato se non dopo parecchie ore, ad esempio a causa dell’assenza dall’ambiente domestico dell’utilizzatore. In tali circostanze, l’analisi della variazione della temperatura di un componente elettrico/elettronico del sistema potrebbe non consentire, oltre ad una certa durata dell’interruzione di alimentazione, di ottenere una stima significativa (in altri termini, l’interruzione di alimentazione à ̈ talmente protratta che il componente in questione si “raffredda†completamente, ovvero si porta a temperatura ambiente, senza ulteriori variazioni di temperatura, non consentendo di ottenere una stima di tempo significativa). Per far fronte a tali casi, il sistema di controllo può essere predisposto per attuare la logica precedentemente descritta (basata sulla sola memorizzazione dell’informazione relativa all’occorrenza di una interruzione di alimentazione elettrica) quando la durata stimata dell’interruzione di alimentazione supera una relativa soglia predeterminata.
Nelle forme di attuazione in precedenza descritte l’acqua caricata nel serbatoio 30 à ̈ acqua che à ̈ già stata utilizzata ai fini del trattamento di stoviglie in un ciclo di funzionamento, e segnatamente acqua di risciacquo, la quale acqua viene poi resa disponibile in un successivo ciclo di funzionamento della macchina. In possibili varianti di attuazione, peraltro, le modalità operative di gestione del sistema di accumulo di liquido (riempimento e svuotamento del serbatoio 30, nonché impiego del liquido) potranno variare da quelle in precedenza esemplificate. In tale ottica, ad esempio, in una forma di attuazione vantaggiosa, il riempimento del serbatoio 30 può anche essere effettuato con acqua sostanzialmente pulita, nel corso di un ciclo di trattamento: l’acqua così stoccata nel serbatoio 30 può essere poi almeno parzialmente riscaldata, nel corso di una o più fasi a caldo dello stesso ciclo, grazie allo scambio termico tra la vasca 3 ed il corpo 31 del serbatoio 30, in vista dell’esecuzione di una fase di trattamento. In altra forma di attuazione, l’acqua sostanzialmente pulita può essere caricata nel serbatoio 30 nel corso di un ciclo di trattamento, per poter poi essere utilizzata in un successivo ciclo di trattamento: in un tale caso, l’acqua scaricata dal serbatoio sarà sostanzialmente a temperatura ambiente e ciò consente di ottenere un certo risparmio energetico per il suo riscaldamento (come accennato, l’acqua di rete ha generalmente temperatura inferiore alla temperatura ambiente).
Una possibile forma di attuazione in tal senso verrà descritta con riferimento alla figura 6.
Come spiegato precedentemente, nel corso dei passi di trattamento eseguiti con acqua (lavaggio e risciacquo) il sistema di controllo della macchina 1 comanda la pompa 87 ad una determinata velocità di trattamento, necessaria per alimentare l’acqua - eventualmente preventivamente riscaldata - dal fondo della vasca 3 al sistema irroratore 83-85, 84-86, in modo da rendere efficace il funzionamento di tale sistema ai fini del trattamento delle stoviglie.
In accordo ad una forma di attuazione vantaggiosa della presente invenzione, il motore dell’elettropompa 87 à ̈ un motore a velocità controllabile, di qualunque tipo noto atto allo scopo. In una realizzazione preferita, il motore à ̈ un motore brushless a magneti permanenti, ed il sistema di controllo della macchina 1 include un circuito di pilotaggio - di tipo in sé noto - che consente di variare e controllare con relativa precisione la velocità di rotazione del motore. Il motore dell’elettropompa 87 può anche essere un motore asincrono, con il controllo della sua velocità che viene effettuato per il tramite di mezzi - anch’essi in sé noti - atti a parzializzare la corrente di alimentazione.
In questa forma di attuazione dell’invenzione il riempimento del serbatoio 30 viene realizzato comandando l’azionamento del motore della pompa 87 ad una velocità ridotta, ovvero inferiore alla velocità di trattamento che rende efficace il sistema irroratore.
Più particolarmente, il sistema di controllo à ̈ predisposto per pilotare il motore della pompa 87 in modo tale per cui, nella fase di riempimento del serbatoio 30, il relativo motore ruoti ad una velocità ridotta, tale per cui il sistema irroratore non risulti efficace: tale velocità ridotta à ̈ quindi inferiore sia alla velocità impiegata nel corso dei passi di lavaggio e risciacquo, sia alla velocità minima necessaria per ottenere dalla pompa 87 una pressione dell’acqua sufficiente per causare una bagnatura delle stoviglie contenute nel cesto inferiore 80 e/o superiore 81. Ad esempio, in caso di alimentazione dell’irroratore inferiore 83, i getti in uscita da tale irroratore nelle fasi di riempimento del serbatoio 30 avranno un’altezza indicativamente compresa tra circa 3 e circa 30 mm, preferibilmente tra circa 5 e circa 20 mm, molto preferibilmente tra circa 10 e circa 15 mm, inferiore alla distanza tra l’irroratore stesso e le stoviglie contenute nel cesto 80. Si apprezzerà pertanto che, in tali fasi di riempimento del serbatoio 30, l’acqua caricata nella vasca 3 dalla rete idrica rimarrà sostanzialmente pulita, anche se immessa in circolo dalla pompa 87.
Un esempio pratico di funzionamento del circuito idraulico della macchina 1, ai fini del caricamento del serbatoio 30 con acqua pulita à ̈ il seguente.
Al termine del caricamento di acqua in vasca, il sistema di controllo comanda l’apertura della valvola 50 ed aziona la pompa 87 alla suddetta velocità ridotta. Si noti che, nella fase di riempimento del serbatoio 30, non à ̈ necessario che la resistenza di riscaldamento dell’acqua sia attiva. All’avvio della fase di riempimento del serbatoio 30 il dispositivo 40 si trova (o à ̈ all’uopo portato dal sistema di controllo) nella condizione di uscita 44 chiusa ed uscita 43 aperta.
In tal modo, nel corso del passo di riempimento del serbatoio 30, la pompa 87 azionata alla velocità ridotta forza l’acqua sia nel condotto di alimentazione 86 dell’irroratore 84, sia nel tubo 46, verso l’interno del serbatoio 30, similmente a quanto descritto precedentemente. La sezione di alimentazione dell’irroratore superiore della macchina à ̈ quella contraddistinta da maggiori perdite di carico: su tale base, la velocità ridotta a cui pilotare la pompa 87 sarà tale per cui l’acqua forzata nel condotto 86 risalga il condotto stesso ma, stante la prevalenza ridotta, solo fino ad un certo punto, senza poter raggiungere l’irroratore 84 e/o senza poterlo alimentare con fuoriuscita d’acqua dai suoi fori. Di fatto, quindi, nel condotto 86 l’acqua non riesce a superare una certa altezza, che dipende (in modo noto) dalle caratteristiche del circuito idraulico. Ciò non impedirà comunque di ottenere un almeno riempimento almeno parziale del serbatoio 30, almeno sino ad un livello pari a quello raggiunto dal liquido all’interno del condotto 86.
Quando il riempimento programmato del serbatoio 30 à ̈ stato raggiunto (come già detto in relazione alla prima forma di attuazione discussa, il livello di riempimento à ̈ controllabile a tempo oppure tramite un relativo sensore, ad esempio un sensore volumetrico a turbina), il sistema di controllo comanda la chiusura della valvola 50 e l’eventuale arresto della pompa 87. In seguito, il sistema di controllo comanda un nuovo caricamento di acqua in vasca, per la quantità residua necessaria all’effettuazione di una fase di trattamento. Eventualmente, il caricamento di acqua dalla rete idrica può avvenire in condizioni dinamiche, ossia con la pompa di lavaggio attiva.
Nel corso di almeno una fase di trattamento a caldo successiva al riempimento del serbatoio 30, l’acqua di lavaggio presente in vasca viene dapprima riscaldata e poi fatta ricircolare tramite la pompa 87 ed il sistema irroratore 83-86, secondo modalità in sé note. In tale fase di trattamento, il sistema di controllo pilota il motore della pompa 87 alla velocità di trattamento, per alimentare gli irroratori 83 e/o 84 con pressione tale da renderne efficace il funzionamento, ovvero tale da far sì che l’acqua spruzzata dagli irroratori 83 e/o 84 colpisca effettivamente le stoviglie contenute nei cesti 80 e/o 81, e causi la rotazione degli irroratori. In tal modo, l’acqua calda cederà parte del proprio calore, oltre che alle stoviglie in trattamento, anche alle pareti della vasca 3, ivi compresa la parete 3d alla quale il serbatoio 30 à ̈ addossato: in tal modo si realizza uno scambio termico che genera un parziale riscaldamento del contenuto del serbatoio stesso. Va chiarito che, a seconda del tipo di programma di trattamento impostato, la suddetta fase di trattamento può essere eseguita impiegando un solo irroratore o entrambi gli irroratori: ovviamente, a seconda dei casi, il sistema di controllo comanderà di conseguenza la commutazione del dispositivo 40. Al termine della fase di trattamento à ̈ poi prevista la fase di scarico del liquido dalla vasca 3, con il sistema di controllo che comanda di conseguenza la pompa di scarico.
In seguito, ad esempio subito dopo il suddetto passo di scarico della vasca, il sistema di controllo comanda l’effettuazione del passo di scarico del serbatoio 30, secondo modalità analoghe a quelle già in precedenza descritte, ovverosia comanda l’apertura della valvola 50, in assenza di alimentazione della pompa 87. In tal modo, il contenuto del serbatoio viene riversato in vasca. Come detto, l’acqua contenuta nel serbatoio 30 à ̈ stata nel frattempo almeno parzialmente riscaldata, e tale circostanza consente di ridurre il consumo energetico, se il successivo passo di trattamento previsto dal ciclo implica il riscaldamento dell’acqua.
Come accennato, comunque, lo scarico del serbatoio 30 può avvenire anche in un ciclo di trattamento successivo a quello nel corso del quale al serbatoio 30 à ̈ stata addotta acqua sostanzialmente pulita.
Le caratteristiche fluidodinamiche del circuito idraulico della macchina 1 possono eventualmente essere stabilite anche in modo tale per cui la fase di riempimento del serbatoio 30 con acqua sostanzialmente pulita presente in vasca possa essere ottenuta pilotando il motore della pompa 87 a velocità ridotta, e con le aperture 43 e 44 del dispositivo entrambe aperte. In una tale attuazione, nel corso della fase di riempimento del serbatoio 30, la pompa 87 aspira acqua dal pozzetto 88 e la forza sia nel condotto 85 che nel condotto 86 (oltre che nel tubo 46): stante la pressione ridotta del fluido in uscita dalla pompa 87, l’acqua fuoriesce dai fori dell’irroratore 83 con getti di altezza insufficiente a produrre la bagnatura delle stoviglie contenute nel cesto 80, ovvero spilla dall’irroratore senza sostanzialmente raggiungere le stoviglie. Dall’altro lato, l’acqua forzata nel condotto 86 potrà risalire il condotto stesso, ma solo fino ad un certo punto, stante la prevalenza ridotta, senza poter raggiungere l’irroratore 84. Stante la costanza di apertura dell’uscita 45 del dispositivo 40, e la concomitante apertura della valvola 50, parte dell’acqua forzata dalla pompa 87 raggiunge anche l’interno del serbatoio 30, tramite il tubo 46.
L’acqua che spilla dall’irroratore 83 ricade sul fondo vasca e converge nel pozzetto 88, per essere nuovamente re-immessa in circolo tramite la pompa 87. L’acqua viene fatta circolare in questo modo sino al riempimento programmato del serbatoio 30. Il sistema di controllo comanda quindi la chiusura della valvola 50. Per il resto, il funzionamento della macchina 1 à ̈ simile a quello appena sopra descritto con riferimento al caso di apertura dell’uscita 43 e chiusura dell’uscita 44 del dispositivo 40.
Non à ̈ escluso dall’ambito di applicazione dell’invenzione il caso di apertura dell’uscita 44 e di contemporanea chiusura dell’uscita 43, con azionamento della pompa 87 a velocità ridotta. In un tale caso, il sistema può essere concepito affinché l’acqua spilli dall’irroratore 83, senza raggiungere le stoviglie contenute nel cesto inferiore 80, per poi ricadere sul fondo vasca e convergere nel pozzetto 88, per essere nuovamente re-immessa in circolo tramite la pompa 87, similmente al caso precedente.
Si apprezzerà che le modalità di controllo del motore della pompa 87 sopra descritte, basate sul pilotaggio del relativo motore alla velocità ridotta, sono utilizzabili anche al fine dell’esecuzione di fasi di riempimento del serbatoio con liquido già utilizzato nel corso di un passo di trattamento, quale il liquido di risciacquo.
E’ chiaro che numerose varianti sono possibili per la persona esperta del ramo alla macchina lavastoviglie descritta come esempio, senza per questo uscire dall’ambito dell’invenzione così come definita nella rivendicazioni allegate.
La lavastoviglie secondo l’invenzione può essere una macchina lavastoviglie che comprende un organo irroratore posto al di sopra del cesto superiore della macchina, particolarmente un terzo organo irroratore rispetto a quelli usualmente previsti sotto i due cesti (quali gli irroratori 83 ed 84 precedentemente esemplificati), ad esempio un irroratore sostanzialmente a doccia, montato in corrispondenza della parete superiore 3b della vasca. Macchine di questo tipo, in cui il terzo organo irroratore può essere di tipo stazionario, sono generalmente note. In tale realizzazione, il dispositivo 40, con i relativi involucro ed otturatore interno, sarà configurato in modo da avere, oltre alle uscite 43, 44 e 45, un’ulteriore uscita collegata all’alimentazione del suddetto terzo irroratore. Preferibilmente, le fasi di riempimento/svuotamento del serbatoio, secondo le modalità in precedenza descritte, basate sul controllo della velocità del motore della pompa di lavaggio, potranno avvenire quando il dispositivo 40 à ̈ nella posizione di alimentazione del suddetto terzo organo irroratore, la cui canalizzazione di alimentazione sarà quella contraddistinta dalle maggiori perdite di carico.

Claims (15)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Un metodo per il controllo di macchina lavastoviglie avente un sistema di controllo che include mezzi per la selezione, l’avvio ed il controllo di una pluralità di programmi di trattamento, la macchina avendo un serbatoio (30) per l’accumulo di acqua, in cui i programmi di detta pluralità comprendono - almeno un programma che include un passo di riempimento con acqua del serbatoio (30), - almeno un programma che include un passo di svuotamento del serbatoio (30) in una vasca di lavaggio (3) ed un successivo passo di trattamento di stoviglie effettuato impiegando l’acqua scaricata dal serbatoio (30) nella vasca di lavaggio (3), - almeno un programma di trattamento che non include passi di trattamento di stoviglie impiegando acqua scaricata dal serbatoio (30) nella vasca di lavaggio (3); caratterizzato dal fatto che, quando il tempo di permanenza dell’acqua all’interno del serbatoio (30) à ̈ uguale o superiore ad un valore prefissato, sono previste le operazioni di: 1) effettuare uno svuotamento forzato del serbatoio (30) in un passo di un qualsiasi programma di detta pluralità che viene avviato dopo che il tempo di permanenza dell’acqua all’interno del serbatoio (30) ha raggiunto o superato il valore prefissato, e 2) evacuare dalla vasca di lavaggio (3) l’acqua scaricata dal serbatoio (30) a seguito del detto svuotamento forzato, senza impiegare tale acqua per l’esecuzione di passo di trattamento di stoviglie.
  2. 2. Il metodo secondo la rivendicazione 1, comprendente le operazioni di - avviare un contatore di tempo in occasione dell’esecuzione di un programma di detta pluralità che prevede un passo di riempimento del serbatoio (30), - arrestare e/o azzerare il contatore di tempo a seguito di un passo di svuotamento del serbatoio (30), e - se il contatore di tempo assume un valore uguale o superiore al valore prefissato senza che sia stato eseguito nel frattempo un passo di svuotamento del serbatoio (30), eseguire le operazioni 1) e 2) nel corso di una parte iniziale del detto qualsiasi programma.
  3. 3. Il metodo secondo la rivendicazione 2, in cui, almeno in occasione dell’avvio di un qualsiasi programma di detta pluralità, à ̈ prevista un’operazione di confronto del valore assunto dal contatore di tempo con il valore prefissato.
  4. 4. Il metodo secondo la rivendicazione 1 o la rivendicazione 2, in cui, dopo l’operazione 2), à ̈ effettuando un caricamento di acqua nella vasca di lavaggio (3) da una rete idrica.
  5. 5. Il metodo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente inoltre l’operazione di memorizzare informazione rappresentativa di una interruzione di alimentazione elettrica alla macchina lavastoviglie.
  6. 6. Il metodo secondo la rivendicazione 5, comprendente effettuare le operazioni 1) e 2) sulla base di detta informazione, in occasione dell’esecuzione di un qualsiasi programma di detta pluralità che viene avviato dopo il ripristino di alimentazione elettrica alla macchina lavastoviglie.
  7. 7. Il metodo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente inoltre l’operazione di stimare la durata di una interruzione di alimentazione elettrica alla macchina lavastoviglie e aggiornare di conseguenza il contatore di tempo.
  8. 8. Il metodo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui la macchina comprende un dispositivo commutabile (40), operativamente disposto a valle di una sezione di mandata di una pompa di lavaggio (87), per il controllo dell’alimentazione di acqua ad un sistema irroratore (83-86), in cui il dispositivo commutabile (40) comprende un involucro (41) avente un ingresso (42), collegato con la sezione di mandata della pompa di lavaggio (87), almeno una prima uscita (44) ed una seconda uscita (43) in comunicazione di fluido con un primo organo irroratore ed un secondo organo irroratore, rispettivamente, all’interno dell’involucro (41) essendo montato spostabile un organo distributore, azionabile da un attuatore per assumere una pluralità di posizioni operative, tra le quali almeno una prima posizione operativa, di apertura contemporanea della prima e della seconda uscita (43, 44), ed almeno una seconda posizione operativa, di apertura di una tra la prima e la seconda uscita e di contemporanea chiusura dell’altra tra la prima e la seconda uscita, ed in cui il metodo comprende inoltre: - nel corso del funzionamento della pompa di lavaggio (87), forzare l’acqua in una terza uscita (45) dell’involucro (41) del dispositivo commutabile (40) che à ̈ sempre aperta, indipendentemente dalla posizione operativa assunta dall’organo distributore, e che à ̈ collegata con una prima apertura (39a) del serbatoio (30) che funge alternativamente da ingresso e da uscita per l’acqua del serbatoio stesso, - nel corso dell’esecuzione di un passo di riempimento del serbatoio (30), causare un’apertura ed una successiva chiusura di mezzi valvolari (50) operativamente disposti tra la detta terza uscita (45) e la detta prima apertura (39a), attivando inoltre la pompa di lavaggio (87) almeno per un periodo di tempo compreso tra l’apertura e la chiusura dei mezzi valvolari (50), e - nel corso dell’esecuzione di un passo di svuotamento del serbatoio (30), causare un’apertura ed una successiva chiusura dei mezzi valvolari (50) in assenza di attivazione della pompa di lavaggio (87) almeno per un periodo di tempo compreso tra l’apertura e la chiusura dei mezzi valvolari (50).
  9. 9. Il metodo secondo la rivendicazione 8, in cui - nel corso dell’esecuzione di un passo di trattamento delle stoviglie, un motore della pompa di lavaggio (87) à ̈ portato ad assumere una velocità di trattamento tale da rendere efficace il funzionamento del sistema irroratore (83-86) ai fini della bagnatura delle stoviglie; - nel corso dell’esecuzione di un passo di riempimento del serbatoio (30), il motore della pompa di lavaggio (87) à ̈ portato ad assumere una velocità ridotta, che à ̈ inferiore alla velocità di trattamento ed à ̈ inferiore alla velocità minima necessaria per ottenere dalla pompa di lavaggio (12) una pressione e/o una prevalenza sufficiente per rendere efficace il funzionamento del sistema irroratore (83-86) ai fini della bagnatura delle stoviglie.
  10. 10. Una macchina lavastoviglie comprendente una vasca di lavaggio (3), mezzi di caricamento per caricare acqua nella vasca (3) da una rete idrica, un sistema irroratore (83-86), una pompa di lavaggio (87) per alimentare acqua da un fondo (3a, 88) della vasca (3) al sistema irroratore (83-86), una pompa di scarico per evacuare acqua dal fondo della vasca (3), un sistema per l’accumulo di acqua (30, 45, 46, 50), comprendente un serbatoio (30) definente una cavità interna atta ad essere posta in comunicazione di fluido con l’interno della vasca (3) ai fini del suo riempimento e del suo svuotamento, un sistema di controllo (E) configurato per il controllo di una pluralità di differenti programmi di trattamento delle stoviglie, tra i quali - almeno un programma che include un passo di riempimento con acqua del serbatoio (30), - almeno un programma che include un passo di svuotamento del serbatoio (30) nella vasca di lavaggio (3) ed un successivo passo di trattamento di stoviglie effettuato impiegando l’acqua scaricata dal serbatoio (30) nella vasca di lavaggio (3), - almeno un programma di trattamento che non include passi di trattamento di stoviglie impiegando acqua scaricata dal serbatoio (30) nella vasca di lavaggio (3); il sistema di controllo comprendendo mezzi per la selezione e l’avvio di un programma della detta pluralità, caratterizzata dal fatto che il sistema di controllo à ̈ predisposto per: - avviare un conteggio di tempo in occasione dell’esecuzione di un programma di detta pluralità che prevede un passo di riempimento del serbatoio (30), - comandare uno svuotamento forzato del serbatoio (30) in un passo di un qualsiasi programma di detta pluralità che viene avviato dopo che il conteggio di tempo ha raggiunto o superato un valore prefissato, e - comandare un’evacuazione dalla vasca di lavaggio (3) dell’acqua scaricata dal serbatoio (30) a seguito del detto svuotamento forzato, senza impiegare tale acqua per l’esecuzione di passo di trattamento di stoviglie.
  11. 11. La macchina lavastoviglie secondo la rivendicazione 10, in cui il sistema di controllo comprende: - mezzi per avviare un contatore di tempo in occasione dell’esecuzione di un programma di detta pluralità che prevede un passo di riempimento del serbatoio (30), - mezzi per arrestare e/o azzerare il contatore di tempo a seguito di un passo di svuotamento del serbatoio (30).
  12. 12. La macchina secondo la rivendicazione 10 o la rivendicazione 11, in cui il sistema di controllo à ̈ configurato per memorizzare informazione rappresentativa di una interruzione di alimentazione elettrica alla macchina lavastoviglie.
  13. 13. La macchina secondo la rivendicazione 12, in cui il sistema di controllo comprende mezzi per stimare la durata di una interruzione di alimentazione elettrica alla macchina lavastoviglie e per aggiornare di conseguenza il conteggio di tempo.
  14. 14. La macchina secondo la rivendicazione 10, comprendete: - almeno un cesto inferiore (80) ed un cesto superiore (81) per contenere stoviglie nella vasca (3), - un dispositivo commutabile (40), operativamente disposto a valle di una sezione di mandata della pompa di lavaggio (87), per il controllo dell’alimentazione di acqua al sistema irroratore (83-86), in cui il sistema irroratore include almeno un primo organo irroratore (83) per irrorare con acqua le stoviglie contenute nel cesto inferiore (80), almeno un secondo organo irroratore (84) per irrorare con acqua le stoviglie contenute nel cesto superiore (81), un primo condotto di alimentazione (85) del primo organo irroratore (83) ed un secondo condotto di alimentazione (86) del secondo organo irroratore (84), in cui il dispositivo commutabile (40) comprende un involucro (41) avente un ingresso (42), collegato con la sezione di mandata della pompa di lavaggio (87), una prima uscita (44) collegata al primo condotto (85) ed una seconda uscita (43) collegata al secondo condotto (85), all’interno dell’involucro (41) essendo montato spostabile un organo distributore, azionabile da un attuatore per assumere una pluralità di posizioni operative, tra le quali almeno una prima posizione operativa, di apertura contemporanea della prima e della seconda uscita (43, 44), ed almeno una seconda posizione operativa, di apertura di una tra la prima e la seconda uscita e di contemporanea chiusura dell’altra tra la prima e la seconda uscita ed in cui: - l’involucro (41) del dispositivo commutabile (40) ha una terza uscita (45) che à ̈ sempre aperta, ovverosia à ̈ aperta indipendentemente dalla posizione operativa assunta dall’organo distributore, - la terza uscita (45) dell’involucro (41) del dispositivo commutabile (40) à ̈ collegata tramite un terzo condotto (46) ad una prima apertura (39a) del serbatoio (30) che funge alternativamente da ingresso e da uscita per l’acqua rispetto a detta cavità, - tra la terza uscita (45) dell’involucro (41) del dispositivo commutabile (40) e la prima apertura (39a) del serbatoio (30) sono operativi mezzi valvolari (50), controllabili in modo indipendente rispetto al dispositivo commutabile (40).
  15. 15. La macchina lavastoviglie secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui il sistema di controllo à ̈ predisposto per - controllare il motore della pompa di lavaggio (87), nel corso dell’esecuzione di un passo di trattamento delle stoviglie, ad una velocità di trattamento tale da rendere efficace il sistema irroratore (83-86) ai fini della bagnatura delle stoviglie; - controllare il motore della pompa di lavaggio (87), nel corso dell’esecuzione di un passo di riempimento del serbatoio (30), ad una velocità ridotta, che à ̈ inferiore alla velocità di trattamento ed à ̈ inferiore alla velocità minima necessaria per ottenere dalla pompa di lavaggio (12) una pressione e/o una prevalenza sufficiente per rendere efficace il funzionamento del sistema irroratore (83-86) ai fini della bagnatura delle stoviglie.
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