ITTO20110501A1 - Elemento decorativo, particolarmente utilizzabile come emblema per un autoveicolo. - Google Patents

Elemento decorativo, particolarmente utilizzabile come emblema per un autoveicolo. Download PDF

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Mario Franzino
Paolo Zanini
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Zanini Holding S P A
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    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B60VEHICLES IN GENERAL
    • B60RVEHICLES, VEHICLE FITTINGS, OR VEHICLE PARTS, NOT OTHERWISE PROVIDED FOR
    • B60R13/00Elements for body-finishing, identifying, or decorating; Arrangements or adaptations for advertising purposes
    • B60R13/005Manufacturers' emblems, name plates, bonnet ornaments, mascots or the like; Mounting means therefor

Description

“Elemento decorativo, particolarmente utilizzabile come emblema per un autoveicoloâ€
TESTO DELLA DESCRIZIONE
La presente invenzione si riferisce in generale agli elementi decorativi, ad esempio utilizzabili come emblemi per rappresentare immagini, simboli o marchi, e particolarmente destinati ad essere applicati su di un autoveicolo per accrescerne il pregio estetico o per consentire l'identificazione del produttore.
Questi elementi decorativi sono comunemente collocati all’esterno di un autoveicolo per cui sono affetti dal problema di dover resistere per lungo tempo all’azione degli agenti atmosferici, di lavaggio con con detergenti aggressivi, nonché ad usura e graffi, senza degradarsi apprezzabilmente.
In particolare, questi elementi decorativi devono poter resistere per molto tempo a condizioni atmosferiche particolarmente gravose, caratterizzate da elevata umidità, dalla presenza di sostanze corrosive, spesso a base fortemente acida o basica, e resistere ad elevate escursioni termiche, generalmente comprese nell'intervallo fra –30°C e 90°C per poter rispettare i requisiti imposti dall'industria automobilistica.
In particolare, l'invenzione riguarda un elemento decorativo utilizzabile come emblema per un autoveicolo, comprendente un primo corpo di materiale plastico trasparente che presenta una faccia frontale e una faccia dorsale, ed à ̈ circondato da un rispettivo bordo perimetrale, un secondo corpo generalmente piatto di materiale plastico avente una faccia frontale, connesso al primo corpo in modo tale che la sua faccia frontale sia rivolta verso la faccia dorsale del primo corpo, e circondato da un rispettivo bordo perimetrale, uno strato decorativo interposto fra il primo ed il secondo corpo, i bordi perimetrali del primo e del secondo corpo essendo fissati reciprocamente mediante mezzi di tenuta ermetica allo scopo di racchiudere a tenuta detto strato decorativo.
Un elemento decorativo del tipo qui sopra menzionato à ̈ noto dalla domanda di brevetto italiano TO2009A000912, a nome della stessa Richiedente. L’emblema di questo documento, sebbene del tutto soddisfacente sotto molti aspetti, non à ̈ adatto ad ottenere un emblema contraddistinto da un aspetto metallico brillante. Infatti, la realizzazione di uno strato metallico decorativo, che à ̈ delicato e sensibile alle sollecitazioni di pressione e facilmente soggetto a graffiature, nonché all’azione corrosiva degli agenti esterni, in particolare all’ossidazione, non può essere compresso fra una coppia di corpi poiché subire danni all’atto dell’assemblaggio delle varie parti dell’elemento decorativo.
Allo scopo di superare questo inconveniente, forma oggetto dell'invenzione un elemento decorativo avente le caratteristiche menzionate nelle annesse rivendicazioni.
Grazie a questa idea di soluzione, l'elemento decorativo dell'invenzione, che comprende uno strato metallizzato applicato ad una superficie di una camera interposta fra il primo e il secondo corpo, la quale permette di mantenere separati fra loro tali corpi per una loro porzione prevalente, permette di realizzare un emblema avente un aspetto estremamente vivo e brillante, altamente affidabile ed atto a rimanere inalterato nel tempo, con costi di produzione relativamente ridotti.
Secondo una caratteristica preferita dell’invenzione, la superficie dorsale del primo corpo, in corrispondenza di detta cavità, à ̈ sagomata in modo da presentare un motivo tridimensionale.
Grazie alla presenza della cavità che costituisce la suddetta camera, sulla superficie dorsale del primo corpo può essere realizzato un motivo tridimensionale che sporge dal primo corpo verso il secondo corpo, senza che il motivo tridimensionale possa interferire con la superficie frontale del secondo corpo, e quindi in modo che lo strato riflettente sia soltanto disposto a contatto della superficie di uno di detti corpi.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell’invenzione risulteranno più chiaramente dalla descrizione dettagliata che segue, fornita a titolo d’esempio non limitativo e riferita ai disegni annessi, in cui:
- la figura 1 Ã ̈ una vista schematica prospettica esplosa dei componenti principali di un elemento decorativo secondo l'invenzione,
- la figura 2 à ̈ una vista prospettica dell’elemento della figura 1 nella condizione assemblata,
- la figura 3 à ̈ una vista in elevazione dell’elemento decorativo della figura 2 sezionato lungo la linea III-III,
- la figura 4 à ̈ una vista ampliata di una prima variante di un elemento secondo l’invenzione sezionato in modo simile a quello della figura 3, e - la figura 5 à ̈ una vista simile a quella della figura 3, che illustra un’altra variante di un elemento decorativo dell’invenzione.
Con riferimento iniziale alle figure 1 a 3, un elemento decorativo secondo l'invenzione à ̈ indicato nel suo insieme con 10. Nonostante la forma dell'elemento 10 rappresentato nelle figure sia sostanzialmente rettangolare, essa potrà, ovviamente, essere di tipo qualunque.
L'emblema 10 comprende un primo corpo 12 di materiale plastico trasparente sostanzialmente rigido, solitamente di poli-metil-metacrilato (PMMA) o di policarbonato (PC), tipicamente formato a seguito di un processo di stampaggio, ad esempio del tipo ad iniezione. Poiché il corpo 12 à ̈ trasparente, esso presenta sostanzialmente l'aspetto generale e la funzione di una lente Il corpo 12 à ̈ circondato da un relativo bordo perimetrale 13 e presenta una faccia frontale 12a destinata ad essere rivolta, nell'uso, verso l'esterno e quindi verso un osservatore, ed una faccia dorsale 12b, opposta alla faccia 12a.
La faccia frontale 12a può avere una forma qualunque, ad esempio piana oppure essere definita da una pluralità di facce piane leggermente inclinate una rispetto all’altra e raccordate in corrispondenza di relativi spigoli, come illustrato nelle figure 1 e 2.
La faccia dorsale 12b presenta una cavità 14 che si estende per una parte preponderante del corpo 12. La superficie della cavità 14 più vicina alla faccia frontale 12a può essere piana oppure, preferibilmente, essere conformata in modo da presentare un motivo tridimensionale. In quest’ultimo caso, tale superficie à ̈ convenientemente definita da file adiacenti di prismi piramidali 16, allo scopo di fornire un effetto ornamentale e d’incrementare l’effetto di riflessione della luce che attraversa il corpo 12 a partire dalla superficie frontale 12a.
Inoltre, il materiale plastico con cui à ̈ realizzato il corpo 12 può incorporare, in modo per sé noto, un agente filtrante dei raggi UV allo scopo di svolgere un'azione protettiva gli strati sottostanti nei confronti dell'azione aggressiva della radiazione solare.
L’elemento 10 comprende anche un secondo corpo 20 generalmente piatto di materiale plastico, la cui forma in pianta corrisponde a quella del corpo 12, che presenta una faccia frontale 20a generalmente piana ed à ̈ circondato da un rispettivo bordo perimetrale 21. Il secondo corpo 20 à ̈ convenientemente realizzato per stampaggio di un materiale plastico sostanzialmente rigido, come poli-metil-metacrilato (PMMA), policarbonato (PC) o ABS. Diversamente dal materiale del corpo 12, il materiale plastico del secondo corpo 20 à ̈ opaco ed ha preferibilmente un colore scuro, ad esempio nero, per i motivi esposti nel seguito.
Il corpo 20 à ̈ destinato ad essere applicato al primo corpo 12 in modo tale che la sua faccia frontale 20a sia rivolta verso la faccia dorsale 12b del primo corpo 12, così da definire fra la faccia frontale 20a e la superficie contrapposta della cavità 14 del primo corpo 12, una camera avente lo scopo di mantenere distanziate le superfici contrapposte del corpo 12 e del corpo 20, formata all’interno dell’elemento decorativo 10. Fra i corpi 12 e 20 à ̈ interposto uno strato decorativo che consiste in uno strato a base metallica con elevate caratteristiche di riflessione, applicato su una delle superfici più estese che delimitano la cavità 14, il cui scopo à ̈ quello di riflettere all’esterno dell’elemento 10 la luce che attraversa il corpo 12, ed eventualmente la camera definita fra la faccia dorsale 12b del corpo 12 e la faccia frontale 20a del corpo 20, così da rendere brillante, per un osservatore esterno, l’elemento 10. Tale strato, indicato rispettivamente con 18a nella figura 3 e con 18b nelle figure 4 e 5, può consistere in uno strato a base d’alluminio, di cromo o d’argento.
Nel caso in cui si desideri ottenere un elemento decorativo 10 colorato, la sua colorazione può essere ottenuta utilizzando per il primo corpo 12 un materiale trasparente colorato in modo corrispondente. Ad esempio, per ottenere un elemento decorativo che realizzi un effetto brillante e dorato, può essere utilizzato uno strato riflettente 18a o 18b a base d’alluminio, di cromo o d’argento, in combinazione con un materiale plastico trasparente del corpo 12 colorato di giallo.
In alternativa, se il corpo 12 à ̈ realizzato con un materiale plastico trasparente incolore o neutro, al fine di ottenere un elemento decorativo 10 colorato, lo strato metallizzato 18a o 18b può essere esso stesso colorato, ad esempio utilizzando pigmenti metallici colorati mescolati insieme a particelle metalliche, oppure impiegando un film metallizzato colorato. In questo caso, un elemento decorativo brillante e dorato può essere ottenuto utilizzando uno strato riflettente 18a o 18b che consiste in un film metallico colorato di giallo, in combinazione con un materiale plastico trasparente incolore del corpo 12.
I corpi 12 e 20 sono fissati reciprocamente in corrispondenza dei loro bordi perimetrali 13 e 21 mediante una saldatura perimetrale, preferibilmente ottenuta mediante l’impiego di un dispositivo di saldatura laser per sé noto, che consente di realizzare un cordone di saldatura continuo 22 (figure 3 a 5). In corrispondenza del cordone di saldatura 22 i materiali del corpo 12 e del corpo 20 si compenetrano per fusione realizzando un organo di tenuta ermetica che si estende perimetralmente rispetto all’elemento 10 realizzando una tenuta ermetica della camera delimitata dalla cavità 14 del corpo 12, da una parte, e dalla faccia frontale 12a del secondo corpo 20, dall’altra parte, per evitare che agenti atmosferici o altre sostanze corrosive possano aggredire lo strato metallizzato 18a o 18b.
Mediante un dispositivo di saldatura laser, il cordone di saldatura 22 può essere realizzato come una pista continua con larghezza compresa fra 1 e 4 mm e spessore variabile fra 0,1 e 0,4 mm, a seconda dei parametri di processo e delle dimensioni dell’elemento 10.
Allo scopo di facilitare la saldatura dei bordi 13 e 21, il bordo 13 à ̈ formato dalla parte della superficie dorsale 12b del primo corpo 12, e il bordo 21 à ̈ formato dalla parte della superficie frontale 20a del secondo corpo 20, per cui, a seguito dell’accoppiamento dei corpi 12 e 20, i loro bordi 13 e 21 si dispongono a contatto in modo da costituire un bordo unitario dell’elemento decorativo 10 assemblato.
Poiché il corpo 12 à ̈ trasparente, la saldatura laser dei corpi 12 e 20 viene preferibilmente ottenuta utilizzando una testa di saldatura laser disposta dalla parte della faccia frontale 12a del corpo 12, movimentata in modo da seguire un percorso lungo il bordo perimetrale 13, e che emette un raggio laser focalizzato sulla superficie di contatto perimetrale dei bordi 13 e 21. L’esecuzione della saldatura lasere dei corpi 12 e 20 mediante una testa focalizzatrice laser disposta sul corpo 12 dalla parte opposta al corpo 20, à ̈ favorita dal fatto che il corpo 20 sia realizzato di un materiale opaco scuro, il quale assorbe l'energia radiante del laser e la converte localmente in energia termica per provocare la fusione delle parti a contatto dei corpi 12 e 20.
Come illustrato nella figura 3 dei disegni, lo strato riflettente, qui indicato con 18a, viene applicato sulla superficie dorsale 12b del primo corpo 12, particolarmente in modo da aderire sulla superficie del corpo 12 che delimita la cavità 14.
Secondo una variante illustrata nelle figure 4 e 5, lo strato riflettente, qui indicato con 18b, Ã ̈ applicato sulla superficie frontale piana 20a del secondo corpo 20.
Gli strati riflettenti 18a, 18b possono essere applicati sulle relative superfici dei corpi 12 o 20 mediante un processo di metallizzazione o vaporizzazione sotto vuoto, oppure mediante un processo di deposizione a caldo per timbratura (timbratura a caldo – hot-stamping).
Ad esempio, il processo di deposizione a caldo per timbratura à ̈ particolarmente adatto a consentire l’applicazione di uno strato metallico riflettente 18b (figure 4 e 5) costituito da un film metallizzato, sulla superficie frontale 20a del corpo 20, utilizzando un rullo con superficie laterale cilindrica.
In alternativa, il film metallizzato dello strato riflettente, in questo caso indicato con 18a può essere applicato sulla superficie interna della cavità 14 del corpo 12, impiegando un rullo la cui superficie laterale à ̈ sagomata in modo corrispondente alla superficie interna della cavità 14.
Tuttavia, quando la superficie della cavità 14 presenta un motivo complesso, può risultare più pratico applicare lo strato 18a mediante un processo noto di metallizzazione o vaporizzazione sotto vuoto.
In ogni caso, lo strato 18a o 18b applicato su di una superficie della cavità 14, grazie alla chiusura ermetica realizzata mediante la saldatura periferica 22, rimane completamente isolato dall’ambiente esterno così da non poter subire alcun degrado ad opera degli agenti atmosferici.
La figura 5 dei disegni illustra una variante dell’elemento decorativo dell’invenzione in cui la parete del primo corpo 12 presenta una pluralità di porzioni fra loro inclinate e raccordate in corrispondenza di spigoli comuni, per cui la forma complessiva del corpo 12 à ̈ sostanzialmente non parallela al secondo corpo 20. Questa configurazone del corpo 12 permette di realizzare zone dell’elemento decorativo 10 che presentano un effetto diverso di rifrazione e/o di riflessione a seconda dell’angolo di visuale da parte di un osservatore. Grazie alla presenza della cavità 14, il secondo corpo 20 può essere realizzato anche in questo caso con un elemento piano, indipendentemente dalla forma del primo corpo 12.
Con riferimento a questa variante, ed in vista del fatto che la forma della superficie interna della cavità 14 rivolta verso la faccia frontale 20a del corpo 20 à ̈ relativamente complessa, à ̈ conveniente, e in definitiva più economico, realizzare lo strato riflettente metallizzato come un film metallico applicato sulla faccia 20a del corpo 20.
L’elemento 10 così ottenuto può essere sottoposto ad un processo di distensione termica di tipo per sé noto.
Dopo l’assemblaggio dei corpi 12 e 20 con interposto lo strato metallizzato 18a o 18b, l’elemento decorativo 10 viene convenientemente associato ad una cornice esterna 30, tipicamente realizzata mediante stampaggio di un materiale plastico cromato, o comunque colorato, allo scopo di nascondere il bordo unitario costituito dai bordi perimetrali 13 e 21 e il relativo cordone di saldatura 22, per rendere esteticamente più gradevole l’intero elemento decorativo 10.
La cornice 30 presenta un’apertura 32 di forma corrispondente alla porzione del corpo 12 che sporge dal suo bordo perimetrale 13, in particolare alla sua faccia frontale 12a, per accogliere tale porzione del corpo 12. Internamente alla cornice 30, in corrispondenza dell’apertura 32, à ̈ formato da un bordo interno 34 (figure 3 a 5) che costituisce uno spallamento d’appoggio della superficie frontale del bordo 13.
Inoltre, la cornice 30 presenta un’apertura posteriore 38, dalla parte opposta all’apertura 32, per consentire l’inserimento a pressione dell’elemento 10, la quale apertura 38 à ̈ delimitata dallo spigolo di un bordo interno 36 contrapposto al bordo 34.
Il bordo periferico 21 del secondo corpo 20 presenta convenientemente un dente laterale 23, continuo oppure formato da una pluralità di piccoli denti separati che si estendono ciascuno per una porzione del perimetro esterno del bordo 21, che sporge al di fuori del perimetro del bordo 13 del primo corpo 12, nella condizione accoppiata dei corpi 12 e 20. In particolare, l’ampiezza del secondo corpo 20 con il relativo dente, o denti, 23 à ̈ maggiore dell’ampiezza dell’apertura posteriore 38.
A seguito dell’inserimento a pressione dell’elemento 10 nella cornice 30 attraverso l’apertura 38, il dente, o denti, 23, provocano una piccola deformazione elastica della cornice 30 fino ad oltrepassare lo spigolo del bordo 36 per consentire di agganciare a scatto l’elemento 10 all’interno della cornice 30.

Claims (13)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Elemento decorativo, particolarmente utilizzabile come emblema per un autoveicolo, comprendente: - un primo corpo (12) di materiale plastico trasparente che presenta una faccia frontale (12a) e una faccia dorsale (12b), ed à ̈ circondato da un rispettivo bordo perimetrale (13), - un secondo corpo (20) generalmente piatto di materiale plastico avente una faccia frontale (20a), connesso al primo corpo (12) in modo tale che la sua faccia frontale (20a) sia rivolta verso la faccia dorsale (12b) del primo corpo (12), e circondato da un rispettivo bordo perimetrale (21), - uno strato decorativo (18a; 18b) interposto fra il primo ed il secondo corpo (12, 20), - i bordi perimetrali (13, 21) del primo e del secondo corpo (12, 20) essendo fissati reciprocamente mediante mezzi di tenuta ermetica (22) allo scopo di racchiudere a tenuta detto strato decorativo (18a; 18b), caratterizzato dal fatto che lo strato decorativo (18a; 18b) à ̈ uno strato riflettente a base metallica, e dal fatto che tale strato riflettente (18a; 18b) à ̈ applicato su di una sola superficie (12b; 20a) che delimita una cavità (14) definita nella faccia dorsale (12b) del primo corpo (12), la quale cavità (14) permette di separare una porzione prevalente della faccia dorsale (12b) del primo corpo (12) rispetto alla faccia frontale (20a) del secondo corpo (20) e definisce una camera interna dell’elemento decorativo (10) isolata dall’ambiente esterno da detti mezzi di tenuta ermetica (22).
  2. 2. Elemento secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che la superficie dorsale (12b) del primo corpo (12), in corrispondenza di detta cavità (14), à ̈ sagomata in modo da presentare un motivo tridimensionale.
  3. 3. Elemento secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che detto motivo tridimensionale à ̈ costituito da file di prismi piramidali (16).
  4. 4. Elemento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1 a 3, caratterizzato dal fatto che detto strato riflettente (18a; 18b) Ã ̈ applicato sulla superficie frontale (20a) del secondo corpo (20).
  5. 5. Elemento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1 a 3, caratterizzato dal fatto che detto strato riflettente (18a; 18b) Ã ̈ applicato sulla superficie dorsale (12b) del primo corpo (12).
  6. 6. Elemento secondo la rivendicazione 4 oppure 5, caratterizzato dal fatto che detto strato riflettente (18a; 18b) Ã ̈ formato mediante un processo di metallizzazione o vaporizzazione sotto vuoto.
  7. 7. Elemento secondo la rivendicazione 4 oppure 5, caratterizzato dal fatto che detto strato riflettente (18a; 18b) Ã ̈ formato mediante un processo di deposizione a caldo per timbratura.
  8. 8. Elemento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1 a 7, caratterizzato dal fatto che i bordi perimetrali (13, 21) del primo e del secondo corpo (12, 20) sono fissati reciprocamente mediante una saldatura (22) ottenuta preferibilmente per mezzo di un dispositivo di saldatura laser.
  9. 9. Elemento secondo la rivendicazione 8, caratterizzato dal fatto che il secondo corpo (20) Ã ̈ realizzato con un materiale plastico opaco e scuro, preferibilmente nero.
  10. 10. Elemento secondo la rivendicazione 8 oppure 9, caratterizzato dal fatto che il bordo perimetrale (13) del primo corpo à ̈ disposto dalla parte della superficie dorsale (12b) del primo corpo (12), il bordo perimetrale (21) del secondo corpo (20) essendo formato dalla parte della superficie frontale (20a) del secondo corpo (20), per cui detti bordi perimetrali (13, 21) fissati fra loro costituiscono un bordo unitario dell’elemento decorativo (10).
  11. 11. Elemento secondo la rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto che detto bordo unitario à ̈ provvisto di mezzi d’aggancio (23) destinati ad agganciarsi a scatto in corrispondenza di una sede (36) formata in una cornice (30) che circonda l’elemento decorativo (10).
  12. 12. Elemento secondo la rivendicazione 11, caratterizzato dal fatto che lungo dal bordo (21) del secondo corpo (20) sporge almeno un dente (23) atto ad impegnare a scatto una formazione interna sporgente (36) di detta cornice (30) a seguito dell’inserimento dell’elemento decorativo (10) attraverso un’apertura posteriore (38) della cornice (30).
  13. 13. Elemento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1 a 12, caratterizzato dal fatto che il primo corpo (12) presenta una forma sostanzialmente non parallela al secondo corpo (20), allo scopo di realizzare zone dell’elemento decorativo (10) che presentano un diverso effetto di rifrazione e/o di riflessione.
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