ITTO20101028A1 - Macchina per il lavaggio di biancheria - Google Patents

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ITTO20101028A1
ITTO20101028A1 IT001028A ITTO20101028A ITTO20101028A1 IT TO20101028 A1 ITTO20101028 A1 IT TO20101028A1 IT 001028 A IT001028 A IT 001028A IT TO20101028 A ITTO20101028 A IT TO20101028A IT TO20101028 A1 ITTO20101028 A1 IT TO20101028A1
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IT
Italy
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tank
phase
oscillating unit
liquid
washing
Prior art date
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IT001028A
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English (en)
Inventor
Dino Bongini
Riccardo Calvi
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Indesit Co Spa
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    • D06TREATMENT OF TEXTILES OR THE LIKE; LAUNDERING; FLEXIBLE MATERIALS NOT OTHERWISE PROVIDED FOR
    • D06FLAUNDERING, DRYING, IRONING, PRESSING OR FOLDING TEXTILE ARTICLES
    • D06F23/00Washing machines with receptacles, e.g. perforated, having a rotary movement, e.g. oscillatory movement, the receptacle serving both for washing and for centrifugally separating water from the laundry 
    • D06F23/02Washing machines with receptacles, e.g. perforated, having a rotary movement, e.g. oscillatory movement, the receptacle serving both for washing and for centrifugally separating water from the laundry  and rotating or oscillating about a horizontal axis
    • DTEXTILES; PAPER
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Description

“Macchina per il lavaggio di biancheriaâ€
DESCRIZIONE
Campo dell’invenzione
La presente invenzione si riferisce ad una macchina per il lavaggio di biancheria, e ad un procedimento per il lavaggio di biancheria.
Sfondo dell’invenzione
Le macchine lavabiancheria possono essere essenzialmente classificate in due tipologie principali, qui definite per semplicità “macchine di tipo europeo†e macchine di tipo “statunitense†.
Nelle macchine di tipo europeo a caricamento frontale il cesto portabiancheria à ̈ montato in una vasca di lavaggio, in modo da ruotare attorno ad un asse sostanzialmente orizzontale o leggermente inclinato, con la vasca che à ̈ alloggiata all’interno di un mobile. Il mobile ha un’apertura frontale di caricamento, in corrispondenza della quale à ̈ montata una porta, e questa apertura à ̈ sostanzialmente allineata ad un’apertura frontale della vasca, a sua volta sostanzialmente allineata ad un’apertura frontale del cesto. La vasca à ̈ sospesa elasticamente all’interno del mobile, per poter compiere oscillazioni determinate dai carichi agenti sul cesto durante la sua rotazione, tali carichi essendo dovuti al peso della biancheria in trattamento.
Le macchine europee a caricamento dall’alto hanno struttura sostanzialmente simile, ma con la differenza che la vasca ha un’apertura superiore, affacciata su una parete circonferenziale del cesto, sulla quale à ̈ previsto un relativo sportello. Il mobile comprende a sua volta una rispettiva porta superiore, che consente di accedere all’apertura della vasca, e quindi allo sportello del cesto. Ai fini delle operazioni di carico e scarico della biancheria il cesto viene portato in una posizione angolare tale per cui il relativo sportello si trovi in corrispondenza dell’apertura superiore della vasca.
Nelle macchine statunitensi la vasca à ̈ costituita essenzialmente da un contenitore cilindrico aperto superiormente, entro il quale il cesto portabiancheria o un agitatore à ̈ montato per ruotare secondo un asse sostanzialmente verticale. Anche il cesto à ̈ aperto superiormente ed il mobile della macchina, entro cui à ̈ alloggiata la vasca, à ̈ provvisto di uno sportello superiore.
Le macchine di tipo europeo sono particolarmente apprezzate per l’elevata qualità di lavaggio ottenibile con volumi d’acqua relativamente ridotti. In queste macchine, tuttavia, a causa della disposizione sostanzialmente orizzontale dell’asse di rotazione del cesto e della forza gravitazionale, si presenta la necessità di bilanciare con precisione il carico di biancheria, ai fini dell’effettuazione di talune fasi del ciclo, quali le fasi di centrifugazione. Questa esigenza, oltre a complicare in una certa misura la predisposizione dei programmi di funzionamento (per l’esigenza di rilevare e correggere l’eventuale sbilanciamento del carico), impone accorgimenti strutturali e di posizionamento dei contrappesi per il gruppo oscillante che complicano la realizzazione della macchina.
Le macchine di tipo statunitense consentono di ottenere risultati di lavaggio qualitativamente inferiori rispetto alle macchine europee, almeno a parità di quantità d’acqua impiegata, ma, anche in virtù della disposizione verticale dell’asse di rotazione del cesto, risentono in modo limitato di eventuali sbilanciamenti del carico di biancheria, e sono quindi strutturalmente più semplici ed economiche delle macchine di tipo europeo. Le macchine di tipo statunitense sono inoltre apprezzate, come peraltro le macchine di tipo europeo a caricamento dall’alto, per la loro elevata ergonomia di impiego e per la loro flessibilità di installazione, dovuta al fatto che il carico/scarico della biancheria può essere effettuato dalla parte superiore del mobile.
Da US 5,327,603, sul quale si basa il preambolo della rivendicazione 1, à ̈ anche nota una macchina lavabiancheria di tipo “ibrido†, ovverosia in cui un gruppo oscillante comprensivo di vasca e cesto à ̈ montato in modo in modo girevole, per essere spostabile attorno ad un asse di inclinazione sostanzialmente orizzontale, tra una almeno una posizione eretta ed una posizione reclinata, in cui l’asse di azionamento del cesto à ̈ diretto sostanzialmente verticalmente oppure orizzontalmente, rispettivamente. Il gruppo oscillante à ̈ alloggiato all’interno di un mobile della macchina e, in condizioni di normale funzionamento, viene spostato tra le posizioni eretta e reclinata tramite appositi mezzi motori, controllati dal sistema di controllo della macchina. Il gruppo oscillante à ̈ accessibile dall’alto, quando in posizione eretta, tramite uno sportello superiore del mobile, ed à ̈ a sua volta provvisto di una propria porta, avente lo scopo di evitare la fuoriuscita dei panni dal gruppo, nelle sue due posizioni operative.
La macchina nota da US 5,327,603 à ̈ di costruzione generalmente complicata, ingombrante e costosa, e non efficacemente ergonomica per l’utilizzatore.
Sommario e scopo dell’invenzione
In vista di quanto esposto precedentemente, la presente invenzione si propone di realizzare una macchina per il lavaggio di biancheria di realizzazione semplice ed economica e di funzionamento complessivamente migliorato rispetto alla tecnica nota.
Questo ed altri scopi, che risulteranno maggiormente chiari in seguito, sono raggiunti secondo la presente invenzione da una macchina per il lavaggio di biancheria e da un procedimento per il lavaggio di biancheria aventi le caratteristiche indicate nelle rivendicazioni 1 e 13, rispettivamente. Caratteristiche preferite dell’invenzione sono indicate nelle sotto-rivendicazioni. Le rivendicazioni costituiscono parte integrante dell’insegnamento tecnico qui fornito in relazione all’invenzione.
Breve descrizione dei disegni
Gli scopi, le caratteristiche ed i vantaggi della presente invenzione risulteranno chiari dalla descrizione che segue, effettuata con riferimento ai disegni annessi, forniti a puro titolo esemplificativo e non limitativo, in cui:
- la figura 1 à ̈ una vista prospettica di una macchina per il lavaggio di biancheria secondo l’invenzione, in una prima condizione;
- la figura 2 Ã ̈ un dettaglio ingrandito di figura 1;
- le figure 3 e 4 sono due viste schematiche, in elevazione frontale e laterale, rispettivamente, di una macchina per il lavaggio di biancheria secondo l’invenzione, in una seconda condizione;
- la figura 5 Ã ̈ una vista schematica simile a figura 3, ma in elevazione frontale, con la macchina in una terza condizione;
- la figura 6 Ã ̈ una sezione schematica secondo la linea VI-VI di figura 3;
- la figura 7 Ã ̈ un dettaglio ingrandito di figura 6;
- la figura 8 Ã ̈ una sezione schematica secondo la linea VIII-VIII di figura 4; - la figura 9 Ã ̈ un dettaglio ingrandito di figura 8;
- la figura 10 Ã ̈ una sezione schematica secondo la linea X-X di figura 5; - la figura 11 Ã ̈ una vista parzialmente esplosa di una parte della macchina di figura 1;
- la figura 12 Ã ̈ una sezione schematica della parte di figura 11, in condizione assemblata;
- le figure da 13 a 20 sono viste schematiche, in elevazione laterale, della macchina secondo l’invenzione, volte ad illustrarne un possibile utilizzo.
Descrizione di forme di attuazione preferite dell’invenzione
Il riferimento ad “una forma di attuazione†all’interno di questa descrizione sta ad indicare che una particolare configurazione, struttura, o caratteristica descritta in relazione alla forma di attuazione à ̈ compresa in almeno una forma di attuazione. Quindi, i termini “in una forma di attuazione†e simili, presenti in diverse parti all’interno di questa descrizione, non sono necessariamente tutte riferite alla stessa forma di attuazione. Inoltre, le particolari configurazioni, strutture o caratteristiche possono essere combinate in ogni modo adeguato in una o più forme di attuazione. I riferimenti qui utilizzati sono soltanto per comodità e non definiscono l’ambito di tutela o la portata delle forme di attuazione.
Con particolare riferimento alle figure 1-5, con 1 à ̈ indicata nel complesso una macchina per il lavaggio di biancheria secondo una forma di attuazione della presente invenzione. La macchina 1 comprende una struttura portante, indicata globalmente con 2, che include una parte di base 3 e due montanti o fiancate 4, sostanzialmente parallele tra loro. Le fiancate 4 sono montate elasticamente a lati opposti della parte di base 3, per il tramite di mezzi ammortizzatori, indicati con 5 solo in figura 1, di qualunque tipologia idonea allo scopo, ad esempio in forma di ammortizzatori sostanzialmente del tipo a balestra. Nella regione inferiore della parte di base 3 à ̈ definito un vano 6 di alloggiamento per due contenitori asportabili 7a e 7b, le cui funzioni verranno chiarite in seguito. La faccia inferiore della parte di base 3 à ̈ provvista di piedi 8 per l’appoggio al pavimento; tale faccia inferiore della parte di base presenta, nella sua zona frontale, una superficie inclinata, in corrispondenza della quale sono montate ruote o rulli, indicati con 9 in figura 3.
Tra le fiancate 4 à ̈ posizionato un gruppo oscillante, indicato complessivamente con 10, che à ̈ articolato in punti diametralmente opposti alle regioni superiori delle fiancate 4. L’accoppiamento tra il gruppo oscillante 5 e le fiancate 4, realizzato tramite giunti di articolazione 11, à ̈ tale per cui il gruppo oscillante 10 à ̈ suscettibile di spostamento attorno ad un asse di inclinazione sostanzialmente orizzontale, indicato con A nelle figure 3 e 5.
Nella forma di attuazione esemplificata, la struttura 2 realizza o integra sostanzialmente anche parte del mobile della macchina, ovverosia una parte di involucro direttamente in vista. Un’ulteriore parte della macchina 1 direttamente in vista à ̈ realizzata dal gruppo oscillante 10, il quale à ̈ accessibile da un utilizzatore, onde poter essere manovrato manualmente, come spiegato in seguito.
Con particolare riferimento anche alle figure 6 e 10, il gruppo oscillante 10 comprende una vasca 12, di forma almeno approssimativamente cilindrica, avente un fondo 12a ed un’apertura di accesso 12b (figura 1) all’estremità opposta al fondo, provvista di una guarnizione di tenuta 13 avente forma anulare. All’interno della vasca 12 à ̈ ospitato un cesto portabiancheria 14, il quale à ̈ girevole secondo un rispettivo asse di azionamento, indicato con B. Anche il cesto 14 ha forma generalmente cilindrica, con un rispettivo fondo affacciato al fondo 12a della vasca 12 ed un’apertura di accesso, indicata con 14a in figura 7, all’estremità opposta rispetto al fondo, sostanzialmente allineata o coassiale all’apertura 12b della vasca 12. La parete cilindrica del cesto 14 ha schiere di fori, non rappresentate, ed à ̈ provvista di elementi trascinatori (lifters), due dei quali indicati con 14b. La vasca 12 può essere vantaggiosamente formata in tutto o in parte in materiale termoplastico stampato, preferibilmente in almeno due pezzi accoppiati a tenuta tra loro, ad esempio tramite saldatura; anche il cesto 14 può essere stampato in materia plastica, oppure essere formato almeno in parte in metallo. Alla regione di sommità del cesto 14 può essere previsto un elemento di contrappeso, avente forma generalmente anulare o semianulare. In luogo di un contrappeso, il cesto 14 può essere provvisto di mezzi di auto-bilanciamento dinamico, di qualunque tipo noto nel settore. Ad esempio, in una forma di attuazione, questi elementi includono una o più sedi anulari, indicate con 14c, definite ciascuna in prossimità della circonferenza del fronte e/o del retro del cesto 14, dove in ciascuna sede à ̈ allocata una massa mobile di bilanciamento, quale una massa di liquido o una serie di sfere. Tali elementi di autobilanciamento hanno dimensioni relativamente contenute, e quindi non riducono in modo significativo la capacità di carico della macchina.
Il gruppo oscillante 10 comprende ulteriormente una porta 15, che à ̈ articolata all’involucro del gruppo stesso; nell’esempio, la porta 15 à ̈ incernierata al corpo vasca nelle zone indicate con H. La porta comprende di preferenza una cornice 15a ed un corpo di contenimento 15b, ad esempio in materiale trasparente. Preferibilmente, come visibile nelle figure 6 e 10, il corpo di contenimento 15b à ̈ conformato in modo da sporgere verso l’interno della vasca 12, sino ad insinuarsi nella bocca di accesso del cesto 14, ovvero la sua parte frontale che delimita l’apertura 14a. Come si vede, la macchina 1 ha un’unica porta, ovverosia quella indicata con 15, che à ̈ direttamente accessibile all’esterno della struttura 2.
La macchina comprende mezzi motori, rappresentati da un motore elettrico, controllato dal sistema di controllo per porre in rotazione il cesto 14, nei tempi e con le modalità opportune (velocità, periodi di rotazione, periodi di pausa, eventuali inversioni della rotazione, eccetera), secondo tecnica di per sé nota. Nell’esempio raffigurato (si vedano le figure 4 e 6) la macchina ha un sistema di azionamento del cesto del tipo denominato genericamente “direct drive†, ovverosia con un motore 16 il cui statore à ̈ fissato direttamente all’esterno del fondo vasca 12a, in posizione centrale, e con il rotore direttamente associato all’albero di azionamento del cesto 14. Naturalmente questo tipo di azionamento non deve intendersi come limitativo; in alternativa può essere previsto un motore elettrico tradizionale, connesso tramite idonea trasmissione (ad esempio tramite un sistema a cinghie e pulegge) all’albero del cesto 14.
Nelle figure à ̈ illustrata, meramente a scopo esemplificativo, una macchina secondo una forma di attuazione particolarmente semplificata dell’invenzione, nella quale il caricamento del liquido necessario all’esecuzione di un ciclo di trattamento viene eseguito manualmente, e senza riscaldamento del liquido stesso; in tale macchina, inoltre, il liquido utilizzato nel corso di un ciclo di trattamento viene raccolto all’interno dei contenitori 7a, 7b, come sarà in seguito descritto. La macchina 1 non prevede quindi connessioni con una rete di alimentazione idrica esterna ed una rete di scarico o fognaria. Con C à ̈ indicato un cavo di alimentazione, per la connessione della macchina 1 alla rete elettrica.
La macchina 1 può comprendere mezzi di sicurezza, non rappresentati, includenti un dispositivo di blocco-porta, avente struttura di per sé nota, controllato dal sistema di controllo della macchina. Come da tecnica nota, tale dispositivo à ̈ commutabile tra una condizione operativa ed una condizione inoperativa, nelle quali l’apertura della porta 15 à ̈ impedita o consentita, rispettivamente.
Il suddetto sistema di controllo comprende di preferenza una logica di controllo a microcontrollore, con associati mezzi di memoria in cui sono codificate le istruzioni relative alle funzionalità generali della macchina ed uno o più relativi programmi di funzionamento. Nel caso in cui la macchina 1 sia predisposta per l’esecuzione di più programmi di trattamento, il sistema di controllo può comprendere un quadro comandi o interfaccia utente, esemplificata solo in figura 11, dove à ̈ indicata con 17, avente mezzi (quali tasti o pulsanti) attraverso i quali un utilizzatore può selezionare il programma di trattamento desiderato. Il sistema di controllo include preferibilmente mezzi di comando, in seguito descritti, commutabili dall’utilizzatore per comandare l’avvio o l’abilitazione all’esecuzione di un programma di funzionamento.
Come si evince dal confronto fra le figure 3, 6 e 5, 10, nella macchina 1 secondo l’invenzione il gruppo oscillante 10 à ̈ supportato girevolmente dalla struttura portante 2 in modo spostabile attorno all’asse A, tra una almeno una posizione eretta, in cui l’asse B di azionamento del cesto 14 à ̈ diretto sostanzialmente verticalmente, ed almeno una posizione reclinata, in cui l’asse B à ̈ diretto sostanzialmente orizzontalmente.
Si noti che, nella presente descrizione, i termini “diretto sostanzialmente verticalmente†e “diretto sostanzialmente orizzontalmente†riferite all’asse di azionamento B intendono designare posizioni dell’asse stesso almeno approssimativamente verticali o orizzontali. In particolare, nella forma di attuazione preferita, nell’almeno una posizione eretta, l’asse B del cesto 14 forma un angolo compreso tra circa 75 e 90° rispetto ad un piano orizzontale, mentre nell’almeno una posizione reclinata, tale angolo à ̈ compreso tra circa 0 e 15°, preferibilmente circa 5-10°. Come risulterà maggiormente chiaro in seguito, inoltre, in un’attuazione preferita, il gruppo oscillante 10 à ̈ suscettibile di assumere e mantenere stabilmente due diverse posizioni erette, nelle quali l’inclinazione dell’asse B di azionamento del cesto rispetto al suddetto piano orizzontale à ̈ differente. In particolare, in una prima posizione eretta visibile ad esempio in figura 10, l’angolo suddetto (preferibilmente circa 75-85°) à ̈ minore di quello che si realizza in una seconda posizione eretta visibile ad esempio in figura 14, preferibilmente circa 90°.
Al fine di mantenere stabilmente il gruppo oscillante 10 nella posizione reclinata delle figure 3, 4 e 6, la macchina 1 può essere provvista di mezzi di ritegno commutabili, preferibilmente ma non necessariamente controllabili elettricamente dal sistema di controllo della macchina. In una forma di attuazione questi mezzi di ritegno, non rappresentati, possono essere realizzati impiegando la tecnologia tipica dei dispositivi di blocco-porta per elettrodomestici. In tale implementazione, ad esempio, sull’esterno del gruppo 10 à ̈ previsto un elemento di aggancio che, quando il gruppo stesso à ̈ nella posizione reclinata, viene impegnato e trattenuto da un organo di ritegno, azionato tramite attuatore elettrico. Altra tecnica impiegabile ai fini della realizzazione dei suddetti mezzi di ritegno à ̈ quella dei dispositivi blocca-cesto, utilizzata in talune macchine lavabiancheria a carica dall’alto per bloccare la rotazione del cesto al termine del ciclo di lavaggio. I mezzi di ritegno atti a prevenire il movimento angolare del gruppo oscillante 10, quando questo à ̈ nella posizione reclinata, possono essere integrati in almeno una delle articolazioni 11, ad esempio come in una forma di attuazione in seguito descritta con riferimento alle figure 11 e 12.
Come in precedenza accennato, il sistema di controllo della macchina à ̈ preferibilmente provvisto di mezzi di comando, commutabili dall’utilizzatore per comandare l’avvio o l’abilitazione all’esecuzione di un programma di trattamento. In una forma di attuazione preferita, tali mezzi di comando sono predisposti in modo tale per cui la relativa commutazione à ̈ ottenuta a seguito di uno spostamento manuale del gruppo oscillante 10 dall’almeno una posizione eretta all’almeno una posizione reclinata, e più precisamente dalla posizione della figura 14 alla posizione di figura 16 (corrispondenti alle posizioni delle figure 1 e 4, rispettivamente).
Questi mezzi di commutazione possono essere costituiti ad esempio da un semplice interruttore o pulsante elettrico, che viene commutato dal gruppo 10 quando esso raggiunge la posizione delle figure 4 o 16. Tale commutazione dell’interruttore abilita un’alimentazione elettrica della macchina, e quindi di suoi componenti elettrici interni. In una forma di attuazione, la suddetta commutazione determina la chiusura di un interruttore elettrico controllabile dal sistema di controllo, quale ad esempio un relà ̈, in modo tale per cui il circuito di alimentazione della macchina 1 risulti mantenuto in condizione chiusa anche quando - come si vedrà in seguito - nel corso dello svolgimento di un programma di trattamento il gruppo 10 si sposta autonomamente verso una posizione eretta. Una diversa forma di attuazione dei suddetti mezzi di comando sarà in seguito descritta con riferimento alle figure 11 e 12.
Tra i componenti elettrici che vengono alimentati a seguito del raggiungimento della posizione reclinata vi può essere il suddetto dispositivo di blocco-porta, all’uopo controllato dal sistema di controllo. I mezzi di sicurezza della macchina sono predisposti in modo tale per cui il dispositivo di blocco-porta viene portato ad assumere la sua condizione operativa, di blocco della porta 15, a seguito del raggiungimento della posizione reclinata, e tale condizione operativa viene praticamente mantenuta sino al termine del programma di trattamento e/o sino a quando componenti elettrici portati dal gruppo oscillante 10 sono suscettibili di essere alimentati elettricamente. Come si intuisce, di conseguenza, la porta 15 può essere aperta quando il gruppo 10 si trova in una posizione angolare compresa tra quelle eretta e reclinata, prima dell’avvio di un programma di trattamento (ovverosia fintantoché il gruppo non viene portato manualmente dalla posizione di figura 14 alla posizione di figura 16).
La macchina 1 secondo l’invenzione à ̈ preferibilmente predisposta per spostare in modo automatizzato, nel corso dell’esecuzione di un programma di trattamento in corso, il gruppo oscillante 10 dalla posizione reclinata ad una posizione eretta, particolarmente la posizione illustrata nelle figure 5, 10 e 18, nella quale l’asse B à ̈ sostanzialmente verticale. In una forma di attuazione, i suddetti mezzi di azionamento comprendono almeno un accumulatore di energia meccanica, ad esempio una molla, che viene caricato a seguito dello spostamento manuale del gruppo oscillante 10 dalla posizione di figura 14 alla posizione di figura 16. Come precedentemente spiegato, quando il gruppo 10 viene portato nella posizione reclinata, esso viene mantenuto in tale posizione per il tramite dei mezzi di ritegno: anche l’accumulatore di energia meccanica viene quindi mantenuto nella rispettiva condizione caricata. Nel corso dell’esecuzione di un programma di trattamento, il sistema di controllo comanda poi il rilascio dei mezzi di ritegno, con la conseguenza che anche l’accumulatore di energia meccanica viene liberato, di modo che la sua reazione elastica causi un movimento del gruppo oscillante 10 dalla posizione reclinata alla posizione eretta delle figure 5, 10 o 18. Un tale accumulatore di energia può essere ad esempio posizionato nella zona di ciascuna articolazione 11, come in una forma di attuazione in seguito descritta con riferimento alle figure 11 e 12. I suddetti mezzi di azionamento possono anche includere mezzi a frizione, realizzabili con qualsiasi tecnica in sé nota, al fine di rallentare il movimento indotto al gruppo 10 dal rilascio della molla o delle molle impiegate.
La forma di attuazione provvista di mezzi accumulatori di energia meccanica à ̈ di realizzazione particolarmente semplice ed economica. Peraltro, in una forma di attuazione semplificata, lo spostamento del gruppo 10 dalla posizione di figura 16 alla posizione di figura 18 o di figura 19 può essere ottenuto o agevolato anche in assenza di tali mezzi, configurando il gruppo oscillante 10 di modo che sia la posizione del suo baricentro a determinare autonomamente il suddetto spostamento.
Preferibilmente, ma non necessariamente, la macchina 1 Ã ̈ anche provvista di mezzi di ritegno commutabili, operativi per mantenere stabilmente il gruppo oscillante 10 nella posizione eretta delle figure 5, 10 e 18. Anche questi mezzi di ritegno possono essere di tipo controllabile elettricamente dal sistema di controllo della macchina e di concezione simile a quelli utilizzati per mantenere il gruppo 10 nella posizione reclinata. Eventualmente, dei medesimi mezzi di ritegno possono essere predisposti sia per mantenere il gruppo nella posizione reclinata, sia nella posizione eretta, come in una forma di attuazione in seguito descritta con riferimento alle figure 11 e 12. I mezzi di ritegno per mantenere il gruppo 10 nella posizione eretta delle figure 5, 10 e 18 possono comunque comprendere un dispositivo di blocco di tipo meccanico, commutabile manualmente da un utilizzatore tramite un elemento di sblocco e riarmo.
In termini generali, l’almeno un programma di trattamento eseguibile dalla macchina 1 include almeno una fase di lavaggio, nel corso della quale il cesto 14 viene ruotato in presenza di liquido di lavaggio nella vasca 12, almeno una fase di risciacquo, nel corso della quale il cesto 14 viene ruotato in presenza di liquido di risciacquo nella vasca 12 e almeno una fase di centrifugazione, nel corso della quale il cesto 14 viene ruotato a velocità relativamente elevata, in sostanziale assenza di liquido nella vasca 12.
In una forma di attuazione preferita il sistema di controllo à ̈ configurato per comandare l’effettuazione della fase di lavaggio quando il gruppo oscillante 10 à ̈ in una posizione reclinata, e segnatamente la posizione delle figure 3, 4, 6 o 16, e per comandare l’effettuazione di almeno una tra la fase di risciacquo e la fase di centrifugazione, preferibilmente sia la fase di risciacquo che la fase di centrifugazione, quando il gruppo oscillante 10 à ̈ in una posizione eretta, e segnatamente la posizione delle figure 5, 10 o 18.
Nelle figure 11 e 12 Ã ̈ illustrata una possibile forma di attuazione di suddetti mezzi di ritegno atti a mantenere il gruppo oscillante 10 nelle posizioni reclinata ed eretta, una possibile forma di attuazione dei suddetti mezzi di comando ed una possibile forma di attuazione dei suddetti mezzi di azionamento.
In tale attuazione, la struttura del gruppo oscillante 10 presenta due perni di articolazione opposti, solo uno dei quali visibile, indicato con 20. Il perno 20, qui generalmente tubolare, Ã ̈ ad esempio destinato ad essere accoppiato ad un cuscinetto, non visibile, alloggiato in una sede prevista nella relativa fiancata 4.
Il perno 20 à ̈ circondato da una corona 21, nella cui superficie esterna sono ricavati incavi 22, 23 e 24, in predefinite posizioni angolari, ciascun incavo corrispondendo ad una posizione stabile che può essere assunta dal gruppo oscillante 10, come in seguito descritto. Il perno 20 e la corona 21 sono in posizioni relative fisse e possono essere ricavati integralmente alla struttura del gruppo oscillante, ad esempio al corpo vasca.
Con 25 à ̈ indicato un dispositivo di blocco, controllabile elettricamente, che realizza i suddetti mezzi di ritegno, il quale à ̈ fissato alla struttura della fiancata 4. Il dispositivo 25 comprende un elemento di arresto 25a, sollecitato da una molla (non indicata) in una posizione estratta o di blocco. In particolare, il dispositivo 25 à ̈ posizionato in modo tale per cui la molla suddetta spinge una testa dell’elemento di arresto 25a verso la superficie anulare esterna della corona 21. La testa dell’elemento 25a à ̈ convenientemente conformata per impegnarsi di volta in volta negli incavi 22-24, a seconda della posizione angolare del gruppo 10. Il dispositivo 25 comprende inoltre mezzi di attuazione controllati elettricamente, non visibili, atti a produrre l’arretramento ed a bloccare selettivamente l’elemento 25a in posizione; tali mezzi di attuazione possono comprendere ad esempio un solenoide o un termo-attuatore elettrico.
Con 26 à ̈ indicata una molla di torsione, che realizza l’accumulatore di energia meccanica in precedenza citato. Nell’esempio, la molla 26 à ̈ posizionata in una regione o sede anulare 27 compresa tra il perno 20 e la corona 21. Le estremità della molla 26 sono impegnate l’una con il gruppo oscillante 10 e l’altra con la struttura della fiancata 4, in modo tale per cui, quando il gruppo 10 viene portato dalla posizione di figura 14 alla posizione di figura 16, la molla 26 viene caricata.
Nell’esempio delle figure 11 e 12, i mezzi di comando in precedenza citati comprendono un contatto mobile, indicato con 28, portato dal gruppo 10, e segnatamente fissato in corrispondenza della superficie esterna della corona 21, ed una coppia di contatti fissi 29a e 29b, che nell’esempio sono definiti da un elemento 29, avente un corpo elettricamente conduttivo, sostanzialmente conformato ad arco di circonferenza e fissato sulla struttura della fiancata 4, in posizione affacciata alla superficie esterna della corona 21. I contatti fissi 29a e 29b sono destinati a cooperare con il contatto mobile 28, come sarà spiegato in seguito, solo quando il gruppo 10 à ̈ nelle posizioni corrispondenti a quelle di figura 6 e di figura 10, rispettivamente. Dalla figura 12 si nota come i mezzi interruttori costituiti dai contatti 28 e 29a-29b siano collegati in serie sulla linea di alimentazione elettrica di componenti elettrici montati sul gruppo oscillante 10, indicati complessivamente con 30 e comprendenti almeno il motore 16, l’eventuale dispositivo di blocco-porta e due dispositivi controllabili, svolgenti funzioni di valvola, in seguito descritti; in figura 12, e - indicano rispettivamente fase e neutro di una tensione di alimentazione proveniente dal cavo C.
In corrispondenza del fondo 12a della vasca à ̈ previsto un passaggio o via di scarico 40 (figure 6 e 10), che include un dispositivo di intercettazione, commutabile tra una prima condizione ed una seconda condizione, nelle quali lo scarico di liquido dalla vasca 12 à ̈ impedito o consentito, rispettivamente. In una forma di attuazione il suddetto dispositivo, indicato con 41, à ̈ un dispositivo a valvola di tipo normalmente chiuso con attuatore elettrico, ad esempio un termo-attuatore, montato direttamente sulla vasca 12; le sue funzionalità possono essere ottenute anche mediante una pompa di scarico, preferibilmente montata sul corpo vasca.
Lo scarico 40 può essere posizionato in corrispondenza del fondo vasca 12a in posizione tale da consentire lo scarico pressoché completo del liquido anche con il gruppo 10 in posizione reclinata. Lo scarico completo dell’acqua di lavaggio dalla vasca 12 comunque può essere ottenuto anche in seguito, quando il gruppo 10 viene portato in posizione eretta e prima dell’avvio di una fase di risciacquo.
In una forma di attuazione particolarmente vantaggiosa dell’invenzione, il gruppo oscillante 10 comprende un serbatoio per il contenimento di un volume di liquido necessario per l’esecuzione di almeno una fase di risciacquo. Nell’esempio illustrato, il citato serbatoio à ̈ essenzialmente costituito da una camera, definita in una regione superiore del corpo vasca, avente sagoma sostanzialmente anulare o a “C†. Il citato serbatoio, parzialmente visibile nelle figure 6, 9 e 10, dove à ̈ indicato con 42, risulta definito dall’unione tra due pezzi appartenenti alla vasca 12, non indicati.
All’interno del serbatoio 42, e precisamente nella sua regione che - quando il gruppo 10 à ̈ nella posizione reclinata - si trova più in basso (vedere la linea di sezione VIII-VIII di figura 4) à ̈ alloggiato il corpo valvola di un secondo dispositivo di intercettazione. Il suddetto corpo valvola, indicato con 43 nelle figure 8 e 9, ha un ingresso, indicato con 43a, in comunicazione di fluido con l’interno del serbatoio 42, ed un’uscita, indicata con 43b, che à ̈ rivolta verso - o comunque in comunicazione di fluido con - l’interno della vasca 12, ovvero con lo spazio di alloggiamento del cesto 14. Si noti che il serbatoio 42 ha porzioni con sezioni differenti (sezione più ristretta verso le regioni H di incernieramento della porta 15 e sezione più ampia dalla parte opposta alle regioni H). La sagoma complessiva del serbatoio 42 à ̈ inoltre asimmetrica, e comunque configurata in modo tale per cui nell’ingresso 43a del corpo valvola 43 possa confluire il liquido da entrambi i suoi due rami sostanzialmente semicircolari, tra i quali si trova appunto l’ingresso 43a.
Nell’esempio non limitativo raffigurato, il corpo valvola 43 del secondo dispositivo di intercettazione, che à ̈ anch’esso di tipo normalmente chiuso, presenta una parete intermedia provvista di un passaggio, indicato con 43c nelle figure 7 e 9. All’interno del corpo 43 à ̈ previsto un mezzo otturatore, quale un flap 44a incernierato nel punto indicato con 44b in figura 9, e che à ̈ spostabile tra una posizione di chiusura e di apertura del passaggio 43c, nelle quali il deflusso di liquido tra l’ingresso 43a e l’uscita 43b à ̈ impedito o consentito, rispettivamente (e quindi un travaso di liquido dall’interno del serbatoio 42 all’interno della vasca di lavaggio 12 à ̈ impedito o consentito, rispettivamente).
Lo spostamento del flap otturatore 44a dalla posizione di chiusura alla posizione di apertura à ̈ ottenibile tramite un attuatore elettrico, indicato con 44 in figura 7, costituito ad esempio da un termo-attuatore, con associati di preferenza mezzi elastici di richiamo. Si noti che l’attuatore 44, con i relativi collegamenti elettrici, sporge in un relativo vano 42a (vedere ad esempio figura 7), che à ̈ isolato rispetto all’interno del serbatoio 42. Il vano 42a può essere anch’esso definito dall’unione di due pezzi appartenenti alla vasca; si noti che nelle figure 7-9 no sono stati rappresentati mezzi di tenuta, quali guarnizioni in elastomero, interposte tra il corpo valvola 43 ed il corpo vasca, per garantire la tenuta idraulica e l’isolamento del vano 42a. Si noti altresì che il primo dispositivo di intercettazione 41 può essere di concezione analoga al dispositivo Secondo l’invenzione, la struttura 2 della macchina 1 include due diverse regioni di raccolta per il liquido evacuato di volta in volta dalla vasca 12, nel corso di una relativa fase di scarico prevista dal programma di trattamento.
Nell’esempio non limitativo illustrato, e come visibile particolarmente nelle figure 6 e 10, queste regioni zone di raccolta comprendono due vani, definiti nella base 3 inferiormente al gruppo 10 ed aperti verso l’alto, indicati con 45 e 46, separati tra loro mediamente una parete intermedia 45a. Di preferenza, i vani 45 e 46 hanno un profilo sostanzialmente ad imbuto, o sono comunque configurati per adempiere sostanzialmente a funzioni di raccolta e indirizzamento di un liquido verso una rispettiva uscita. Sempre con riferimento all’esempio di attuazione esemplificato, l’uscita di ciascuno vano 45 e 46, non visibile nelle figure, si affaccia su di un rispettivo contenitore 7a e 7b; la sede 6 in cui i contenitori 7a e 7b sono alloggiati in modo asportabile si estende quindi almeno in parte al di sotto dei vani 45 e 46.
Secondo l’invenzione, l’uscita dello scarico 40 della vasca 12 à ̈ in una posizione eccentrica rispetto all’asse B di azionamento del cesto 14, e comunque in posizione tale per cui, nella posizione sollevata e nella posizione reclinata l’uscita stessa risulta orientata differentemente. In particolare, con il gruppo oscillante 10 nella posizione reclinata, l’uscita dello scarico 40 - ovvero del dispositivo di intercettazione 41 - à ̈ generalmente affacciata verso il vano di raccolta 45, come visibile particolarmente in figura 6; in tale condizione, con il dispositivo di intercettazione 41 aperto nel corso del passo di scarico che segue una fase di lavaggio, nel vano 45 viene scaricata dalla vasca 12 l’acqua precedentemente impiegata per l’esecuzione della fase di lavaggio del ciclo. Viceversa, come visibile in figura 10, con il gruppo oscillante 10 nella posizione eretta, l’uscita dello scarico 40 - ovvero del dispositivo di intercettazione 41 - à ̈ generalmente affacciata verso il vano 46, particolarmente per rilasciare in esso liquido che viene evacuato nel corso del passo di scarico che segue una fase di risciacquo, o nel corso di una fase di centrifugazione.
Come detto, nella forma di attuazione qui esemplificata, il caricamento del liquido nella macchina 1 viene effettuato manualmente. A tale scopo, il serbatoio 42 ha un’apertura di caricamento, indicata con 42b in figura 2, che si trova in una regione superiore del gruppo oscillante 10. L’apertura 42b può essere provvista di un relativo tappo asportabile oppure, in una forma di attuazione particolarmente vantaggiosa, come illustrata, la stessa porta 15 del gruppo 10 à ̈ configurata per chiudere, quando nella rispettiva posizione chiusa, sia l’apertura 12b della vasca 12 che l’apertura 42b del serbatoio 42. A tale scopo, come visibile in figura 2, nella faccia inferiore della cornice della porta 15 à ̈ presente un elemento a tappo 47, atto a chiudere a tenuta l’apertura 42b. Le figure 1 e 2 illustrano anche un imbuto 48, che può eventualmente corredare la macchina, onde facilitare il caricamento del serbatoio 42.
Un esempio di impiego e di funzionamento della macchina 1 Ã ̈ qui di seguito descritto, con riferimento alle figure 13-20.
In figura 13 la macchina à ̈ rappresentata con il gruppo oscillante 10 nella tipica posizione che precede l’avvio di un programma di funzionamento, con la porta 15 aperta (condizione analoga a quelle di figura 1). Come si à ̈ visto, in tale posizione l’asse del cesto à ̈ leggermente inclinato rispetto alla verticale, e ciò favorisce dal punto di vista ergonomico le operazioni di carico (e scarico, a fine ciclo) della biancheria. In tale condizione, l’utilizzatore carica direttamente all’interno della vasca 12 - attraverso l’apertura 12b - la quantità d’acqua necessaria per l’esecuzione della fase di lavaggio e ed all’interno del serbatoio 42 - attraverso l’apertura 42b - la quantità d’acqua necessaria per l’esecuzione della fase di risciacquo. La macchina può anche essere corredata di uno o più appositi recipienti di dosaggio, non illustrati, provvisti di scala graduata per indicare i volumi d’acqua da caricare in funzione dell’entità e/o del tipo di carico di biancheria. Come detto, i dispositivi di intercettazione 40-41 e 43-44 sono di tipo normalmente chiuso, e pertanto l’acqua immessa nella vasca 12 e nel serbatoio 40 non può defluire da essi.
A titolo indicativo, per 3,5 Kg di biancheria possono essere introdotti circa 12-15 litri di acqua per il lavaggio, preferibilmente all’incirca 13 litri, e circa 10 litri di acqua nel serbatoio 42 per il risciacquo.
L’utilizzatore, prima o dopo il caricamento dell’acqua, introduce nel cesto la biancheria e, quando il desiderato carico à ̈ completo, richiude la porta 15, come rappresentato in figura 14. Nella realizzazione più semplice la macchina 1 non à ̈ provvista di un dispensatore di agenti di lavaggio, per cui l’utente immette direttamente il detersivo all’interno del cesto, mentre la porta 15 à ̈ ancora aperta. In soluzioni più sofisticate, la macchina 1 può comunque essere provvista di un dispensatore, atto ad erogare il detersivo di lavaggio e l’eventuale additivo di risciacquo nei momenti opportuni del ciclo, il tutto secondo tecnica di per sé nota.
Nel caso dell’implementazione delle figure 11-12, nella posizione di figura 14, i componenti elettrici 30 del gruppo oscillante 10 (il motore 16, l’eventuale blocco-porta, i dispositivi valvolari 40-41 e 43-44), non possono ricevere tensione, in quanto il contatto mobile 28 non risulta elettricamente a contatto né con il contatto fisso 29a, né con il contatto fisso 29b (figura 12). In tale posizione, inoltre, l’elemento di arresto 25a à ̈ impegnato nell’incavo 22, grazie all’azione della relativa molla.
Se la macchina prevede più programmi di trattamento, l’utilizzatore può quindi impostare quello desiderato, tramite l’interfaccia utente 17 di figura 11. In una forma di attuazione semplificata, i comandi previsti sull’interfaccia utente comprendono tasti sostanzialmente di tipo push-push, ovverosia del tipo in cui la chiusura dei relativi contatti elettrici viene mantenuta in modo meccanico, sino ad una nuova pressione dello stesso tasto o di un altro tasto. Una soluzione di questo tipo consente di selezionare il programma di trattamento, e le eventuali opzioni associate, anche se all’intera macchina 1 non à ̈ ancora fornita alimentazione elettrica, come in una forma di attuazione - non rappresentata - in cui à ̈ il passaggio del gruppo oscillante 10 dalla posizione della figura 14 alla posizione di figura 16 ad abilitare l’alimentazione all’intera macchina.
In un’altra forma di attuazione, ad esempio - ma non necessariamente - quella delle figure 11-12, il circuito elettrico della macchina 1 à ̈ predisposto in modo tale per cui il sistema di controllo venga alimentato, a seguito della commutazione di un interruttore di ON/OFF operabile sull’interfaccia 17, in modo che l’eventuale selezione del programma e l’avvio dello stesso possa essere effettuato dall’utilizzatore anche dopo lo spostamento del gruppo oscillante 10 nella posizione reclinata, in cui à ̈ abilitata anche l’alimentazione delle parti elettriche del gruppo 10.
L’utilizzatore ruota manualmente il gruppo oscillante 10, come schematizzato in figura 15, ove la rotazione avviene in senso orario, sino alla posizione reclinata, come visibile in figura 16. Il gruppo 10, preferibilmente la porta 15, può essere allo scopo provvisto di una maniglia. Il movimento impartito manualmente al gruppo 10 determina il disimpegno dell’elemento di arresto 25a del dispositivo di blocco 25 (che in questa fase non à ̈ alimentato) dall’incavo 22, vincendo la reazione della relativa molla; dopo il disimpegno, tale molla causa comunque una pressione dell’elemento 25 sulla superficie esterna della corona 21 (figura 12; si noti che i versi di riferimento della figura 12, da un lato, e delle figure 13-20, dall’altro lato, sono differenti, per cui ad un movimento in senso orario in una delle figure 13-20 corrisponde un movimento antiorario in figura 12). Inoltre, nel corso dello spostamento del gruppo 10, la o le molle 26 che realizzano i mezzi accumulatori di energia meccanica vengono caricati, come precedentemente spiegato.
Al raggiungimento della posizione di figura 16, che può essere eventualmente determinato da un fine-corsa meccanico, il contatto mobile 28 (figura 12) giunge a contatto con il contatto fisso 29a, e nell’incavo 23 (figura 12) si impegna l’elemento di arresto 25a del dispositivo di blocco 25, sotto l’azione della relativa molla.
Il raggiungimento della posizione di figura 16 ha l’effetto di abilitare l’alimentazione elettrica ai componenti 30 di figura 12, e la chiusura del contatto 28-29a informa il sistema di controllo che può ora essere comandato elettricamente il dispositivo 25: di conseguenza, l’elemento di arresto 25a, impegnato nell’incavo 23, viene bloccato in posizione, bloccando di conseguenza il gruppo 10 nella posizione reclinata. Il sistema di controllo può ora comandare l’alimentazione elettrica all’eventuale dispositivo di blocco-porta, che passa nella rispettiva condizione di bloccaggio della porta 15. Anche il motore elettrico 16 può ora ricevere la tensione di alimentazione, pronto per essere avviato dal sistema di controllo. Il sistema di controllo comanda l’avvio del programma di trattamento. A seguito dell’avvio del programma, il sistema di controllo comanda l’agitazione del cesto tramite controllo del motore 16.
Al termine della fase di lavaggio, il sistema di controllo comanda l’apertura del dispositivo di intercettazione 41, ad esempio alimentandolo per un periodo di tempo predeterminato, in modo da abilitare lo scarico dalla vasca 12 dell’acqua di lavaggio. Nella condizione di figura 16, corrispondente a quella di figura 6, l’uscita dello scarico 40 risulta in posizione sovrastante al vano 45: in tal modo, l’acqua utilizzata per il lavaggio confluisce, tramite il vano stesso, nel contenitore 7a, dove viene raccolta. Al termine del suddetto periodo di tempo predeterminato, l’alimentazione al dispositivo 41 cessa, con il dispositivo stesso che quindi chiude lo scarico 40.
Dopo la fase di scarico, il sistema di controllo comanda il dispositivo 25 di figura 12, in modo da causare un arretramento dell’elemento di arresto 25a. La testa dell’elemento 25a si disimpegna dall’incavo 23 (figura 12): in tal modo il gruppo 10 risulta sbloccato e, sotto l’azione della molla 26 (figure 11-12), viene spostato automaticamente verso la posizione eretta, come visibile in figura 17, con rotazione inversa alla precedente, e quindi antioraria.
Il raggiungimento della posizione eretta (visibile in figura 18, che à ̈ condizione analoga a quella della figura 5 o 10) può essere determinato da un fine-corsa meccanico, ad esempio a scatto rilasciabile. Al raggiungimento di tale posizione (che il sistema di controllo riconosce grazie alla chiusura del contatto 28-29b), il sistema di controllo comanda il dispositivo 25 onde terminare l’arretramento dell’elemento 25a: sotto l’azione della relativa molla, l’elemento 25a si può quindi impegnare nell’incavo 24 della corona 21; il sistema di controllo comanda poi il bloccaggio in posizione dell’elemento 25a, e quindi del gruppo 10 nella posizione eretta. In tale condizione, inoltre, le parti elettriche del gruppo 10 sono nuovamente suscettibili di essere alimentate.
Nel corso dello spostamento automatico del gruppo 10 tra la posizione reclinata a quella sollevata, le parti elettriche del gruppo 10, tra le quali l’eventuale dispositivo di blocco-porta, non risultano sotto tensione. In ogni caso, secondo tecnica di per sé nota, l’eventuale dispositivo di blocco-porta include mezzi (ad esempio un elemento a bimetallo, o un termo-attuatore) atti a mantenere il dispositivo stesso in una condizione di bloccaggio della porta 15, per un certo periodo di sicurezza dopo l’interruzione della relativa alimentazione elettrica: tale periodo di sicurezza ha durata superiore a quella richiesta dal gruppo 10 per spostarsi automaticamente dalla posizione reclinata a quella sollevata.
Quando il gruppo 10 à ̈ in posizione verticale (figura 18), il sistema di controllo comanda l’apertura del dispositivo di intercettazione 43-44, ai fini del travaso del contenuto del serbatoio 42 nella vasca 12, tramite l’uscita 43b, per l’effettuazione della fase di risciacquo, con nuova movimentazione controllata del cesto, tramite il motore 16.
Anche l’apertura, ovvero l’alimentazione del dispositivo 43-44 può avvenire a tempo. Si noti che, qualora il ciclo di trattamento preveda più fasi di risciacquo, ed in funzione della capacità del serbatoio 42, la durata della prima apertura del dispositivo 43-44 à ̈ scelta per causare un travaso in vasca di una sola parte del contenuto del serbatoio 42, la restante parte essendo travasata in seguito, all’inizio del risciacquo successivo.
Al termine del risciacquo, il liquido viene evacuato dalla vasca 12, tramite una nuova apertura del dispositivo di intercettazione 40-41. Nella condizione di figura 18, corrispondente a quella di figura 5 o 10, l’uscita dello scarico 40 si trova ora in posizione sovrastante il vano 46: in tal modo, l’acqua utilizzata per il risciacquo confluisce, attraverso il vano stesso, nel contenitore 7b, dove viene raccolta. Al termine della fase di scarico l’alimentazione al dispositivo 41 viene nuovamente interrotta.
In seguito, il sistema di controllo comanda la o le fasi di centrifugazione. Nel corso di ciascuna fase di centrifugazione il dispositivo di intercettazione 41 può essere mantenuto aperto, oppure aperto ad impulsi per espellere il liquido rilasciato dalla biancheria.
Una volta terminata la centrifugazione, il sistema di controllo toglie alimentazione al dispositivo 25. L’utilizzatore può quindi spostare manualmente il gruppo oscillante 10 verso la posizione iniziale, come mostrato in figura 19. Il movimento impartito manualmente dall’utente al gruppo 10 à ̈ tale da consentire il disimpegno dell’elemento di arresto 25a del dispositivo di blocco 25 dall’incavo 24 (nonché il rilascio dell’eventuale fine-corsa meccanico in precedenza citato). Anche in questo caso, dopo tale disimpegno e ad un certo punto della rotazione del gruppo 10, l’elemento 25a arriva ad impegnarsi con l’incavo 22 della corona 21, nella posizione di partenza. Questo spostamento ha inoltre come conseguenza che il contatto mobile 28 non à ̈ più a contatto né con il contatto fisso 29b, né con il contatto fisso 29a: i componenti elettrici 30 del gruppo 10 non possono più ricevere tensione di alimentazione, incluso l’eventuale blocco-porta. Dopo il periodo di sicurezza precedentemente menzionato, quindi, l’utilizzatore può aprire la porta 15 ed estrarre dal cesto 14 la biancheria, come in figura 20.
Al termine del programma, nei contenitori 7a e 7b si troverà l’acqua usata per il lavaggio e per il risciacquo, rispettivamente. I contenitori 7a e 7b possono essere estratti dalla struttura 2, ad esempio per versare in una rete fognaria il contenuto del cassetto 7a; il contenuto del cassetto 7b può essere eventualmente riutilizzato, ad esempio per eseguire faccende domestiche (ad esempio lavare un pavimento, o degli strofinacci, eccetera) oppure può essere eventualmente riutilizzato come liquido di lavaggio per un successivo ciclo di trattamento, e quindi re-immesso nella vasca 12.
In precedenza si à ̈ fatto riferimento ad una forma di attuazione, alternativa a quelle delle figure 11-12, in cui i mezzi di comando comprendono un interruttore o pulsante elettrico, la cui commutazione viene causata dallo spostamento manuale del gruppo 10, dalla posizione eretta a quella reclinata, onde determinare la chiusura di un relà ̈; in tale implementazione, al termine del ciclo di lavaggio, à ̈ il sistema di controllo a causare l’apertura del relà ̈, in modo tale per cui l’alimentazione elettrica alla macchina 1 venga interrotta. Anche in questo caso, di conseguenza, cessa l’alimentazione all’eventuale dispositivo di blocco-porta, e quindi la porta 15 può essere aperta dall’utilizzatore, ai fini dello scarico della biancheria.
Come in precedenza spiegato, la macchina à ̈ provvista di ruote o rulli 9 in corrispondenza di un piano inclinato definito sul fondo della struttura 2, nella relativa zona anteriore. Questo accorgimento consente all’occorrenza di spostare agevolmente la macchina 1, semplicemente inclinandola leggermente in avanti.
La macchina seconda la presente invenzione consente di combinare le caratteristiche vantaggiose proprie delle macchine ad asse verticale (leggerezza, ergonomia di impiego, centrifugazioni che non risentono sostanzialmente di sbilanciamenti del carico) con le caratteristiche vantaggiose proprie delle macchine ad asse orizzontale (lavaggio efficace con ridotte quantità di acqua). La struttura complessiva della macchina à ̈ relativamente semplice, poco ingombrante e più leggera rispetto alle macchine note, a parità di capacità di carico di biancheria. Un vantaggio sostanziale riguarda appunto la semplicità strutturale e la leggerezza della macchina, soprattutto grazie all’assenza di contrappesi permanenti sulla vasca 12. E’ infatti il contenuto del serbatoio 42 ad adempiere funzioni di contrappesatura, quando la macchina opera con il gruppo oscillante 10 in posizione reclinata, contribuendo a stabilizzare la macchina. Viceversa, quando il gruppo oscillante 10 à ̈ nella posizione sollevata, il contenuto del serbatoio 42 può essere svuotato, in quanto in tale condizione - sostanzialmente corrispondente a quella di una macchina di tipo statunitense - il carico di biancheria à ̈ decisamente meno soggetto a sbilanciamenti. In questo modo, la struttura della macchina risulta inoltre semplificata e facilmente spostabile.
La possibilità di indirizzare in modo differente il liquido scaricato dalla vasca a seguito di fasi differenti del programma consente di smaltire in modo diverso il liquido di lavaggio rispetto al liquido di risciacquo, consentendo eventualmente, come detto, di riutilizzare quest’ultimo liquido.
Il fatto che, in una realizzazione preferita, l’avvio di un programma di funzionamento e/o l’alimentazione elettrica dell’intera macchina o di suoi componenti associati al gruppo oscillante e/o il bloccaggio della porta venga abilitato dallo spostamento manuale del gruppo stesso in una data posizione consente di semplificare l’interfaccia utente della macchina, le sue caratteristiche di sicurezza e le modalità di impiego da parte dell’utilizzatore. L’accessibilità diretta al gruppo 10, dall’esterno della struttura 2, oltre a semplificare le operazioni di carico e scarico della biancheria, consente di dotare la macchina di un’unica porta (ed eventualmente di un unico dispositivo di blocco-porta), nonché di agevolare il controllo visuale del carico di biancheria, attraverso la parte trasparente di tale unica porta.
Naturalmente, fermo restando il principio del trovato, i particolari di costruzione e le forme di attuazione potranno ampiamente variare rispetto a quanto descritto ed illustrato a puro titolo di esempio, senza per questo uscire dall'ambito della presente invenzione così come definita nelle rivendicazioni allegate.
Nella forma di attuazione esemplificata nelle figure il gruppo oscillante 10 à ̈ suscettibile di assumere due diverse posizioni erette, una delle quali leggermente inclinata rispetto alla verticale al fine di agevolare dal punto di vista ergonomico le operazioni di carico e scarico della biancheria. Si apprezzerà tuttavia che, in forme di attuazione alternative, e più semplici, la macchina 1 può essere predisposta in modo tale per cui il gruppo 10 possa assumere una sola posizione eretta, preferibilmente corrispondente a quella di figura 10, con asse B sostanzialmente verticale, sia per l’effettuazione delle fasi di risciacquo e/o centrifugazione, sia per l’effettuazione delle operazioni di carico e scarico della biancheria.
Come in precedenza accennato, l’esempio di attuazione precedentemente fornito à ̈ relativo ad una macchina di concezione particolarmente semplificata, ma in possibili varianti di attuazione la macchina può comprendere tutti i componenti tradizionalmente necessari per il suo normale funzionamento, tra i quali mezzi per il caricamento di liquido, mezzi di riscaldamento del liquido, mezzi di scarico.
I mezzi di caricamento possono comprendere ad esempio un tubo di alimentazione con elettrovalvola, di tipo in sé noto, collegabile tra una rete di alimentazione di acqua ed il serbatoio 42. In una tale realizzazione, per il caricamento di acqua nella vasca 12 il dispositivo di intercettazione 43-44 viene mantenuto temporaneamente aperto, in modo che l’acqua possa fluire liberamente dal serbatoio 40 alla vasca 12, sino al raggiungimento di una quantità sostanzialmente predeterminata, rilevabile ad esempio tramite un sensore di livello o un sensore volumetrico a girante. Anche il riempimento del serbatoio 42 può essere controllato tramite simili mezzi sensori. In un’altra realizzazione, lungo il tubo di alimentazione con elettrovalvola può essere previsto un organo deviatore, comandabile dal sistema di controllo, per indirizzare l’acqua in ingresso verso la vasca o verso il serbatoio.
I mezzi per il riscaldamento del liquido possono comprendere una resistenza elettrica, posizionata all’interno della vasca 12, in prossimità del suo fondo, l’alimentazione di tale resistenza essendo controllata dal sistema di controllo della macchina, il quale comprende allo scopo un sensore di temperatura o termostato.
I mezzi di scarico, in una forma di attuazione che non prevede i due vani 45, 46 ed i cassetti 7a, 7b, possono includere una pompa, il cui ingresso à ̈ collegato all’uscita 40 e la cui mandata à ̈ collegata ad un tubo per il collegamento ad una rete fognaria.
La presenza dei contenitori 7a, 7b, per quanto preferibile, non à ̈ indispensabile. In tale ottica, ad esempio, i vani di raccolta 45 e 46 potrebbero essere dotati ciascuno di una pompa, per l’evacuazione del relativo liquido verso scarichi differenti, ad esempio una rete di scarico di acque nere ed una rete di scarico di acque bianche.
Ovviamente, la soluzione di indirizzare in modo differente il liquido scaricato dalla vasca dalla macchina prescinde totalmente dalla presenza o meno del serbatoio 42.
Come in precedenza accennato, in una possibile forma di attuazione, i mezzi di attuazione costituiti dalle molle 26 di figura 11 non sono previsti. In tale realizzazione, la struttura 2 ed il gruppo oscillante 10 sono geometrizzati in modo tale per cui il baricentro del gruppo stesso sia tale da agevolarne la rotazione dalla posizione reclinata alla posizione eretta, onde ottenere uno spostamento automatico o, in caso tale spostamento debba essere fatto manualmente, onde ridurre lo sforzo per fare ciò manualmente.

Claims (15)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Una macchina per il lavaggio di biancheria per uso domestico, avente - una struttura (2) che supporta un gruppo oscillante (10), il gruppo oscillante includendo - una vasca di lavaggio (12) atta al contenimento di liquido, avente un’apertura di accesso (12b) ed una via di scarico (40-41), la via di scarico (40-41) includendo un primo dispositivo di intercettazione (41), atto ad assumere una prima condizione ed una seconda condizione, nelle quali lo scarico del liquido dalla vasca (12) à ̈ impedito o consentito, rispettivamente; - un cesto portabiancheria (14), montato nella vasca (12) per ruotare attorno ad un rispettivo asse di azionamento (B) ed avente un’apertura di accesso (14a) sostanzialmente coassiale o allineata all’apertura (12b) della vasca (12); - un motore (16) di azionamento del cesto (14); - un sistema di controllo (17) configurato per controllare l’esecuzione di almeno un programma di trattamento che include - almeno una fase di lavaggio, nel corso della quale il cesto (14) viene ruotato in presenza di liquido di lavaggio nella vasca (12), - almeno una fase di risciacquo, nel corso della quale il cesto (14) viene ruotato in presenza di liquido di risciacquo nella vasca (12), e - almeno una fase di centrifugazione, nel corso della quale il cesto (14) viene ruotato in sostanziale assenza di liquido nella vasca (12), l’almeno una fase di lavaggio e l’almeno una fase risciacquo essendo seguite ciascuna da una rispettiva fase di scarico di liquido dalla vasca (12); in cui la macchina ha una porta (15) per aprire e chiudere almeno l’apertura di accesso (12b) della vasca (12); in cui il gruppo oscillante (10) à ̈ supportato dalla struttura (2) in modo girevole, per essere spostabile attorno ad un asse di inclinazione sostanzialmente orizzontale (A) tra almeno una posizione eretta, in cui l’asse di azionamento (B) del cesto (14) à ̈ diretto sostanzialmente verticalmente, ed almeno una posizione reclinata, in cui l’asse di azionamento (B) del cesto (14) à ̈ diretto sostanzialmente orizzontalmente, il sistema di controllo (17) essendo configurato per comandare l’effettuazione dell’almeno una fase di lavaggio quando il gruppo oscillante (10) à ̈ nella suddetta almeno una posizione reclinata e per comandare l’effettuazione dell’almeno una fase di centrifugazione quando il gruppo oscillante (10) à ̈ nella suddetta almeno una posizione eretta, caratterizzata dal fatto che - il sistema di controllo (17) à ̈ configurato per comandare l’effettuazione dell’almeno una fase di risciacquo quando il gruppo oscillante (10) à ̈ nella suddetta almeno una posizione eretta; - la struttura (2) include una prima regione di raccolta di liquido (45) ed una seconda regione di raccolta di liquido (46), che si estendono sostanzialmente al di sotto del gruppo oscillante (10); e - la via di scarico (40-41) della vasca (12), in particolare il primo dispositivo di intercettazione (41), ha un’uscita in una posizione eccentrica rispetto all’asse di azionamento del cesto (B) tale per cui: - con il gruppo oscillante (10) nella posizione reclinata, la detta uscita à ̈ generalmente rivolta verso la prima regione di raccolta (45), particolarmente per rilasciare in essa liquido nel corso della fase di scarico che segue l’almeno una fase di lavaggio, e - con il gruppo oscillante (10) nella posizione eretta, la detta uscita à ̈ generalmente rivolta verso la seconda regione di raccolta (46), particolarmente per rilasciare in essa liquido nel corso della fase di scarico che segue l’almeno una fase di risciacquo e/o nel corso dell’almeno una fase di centrifugazione.
  2. 2. La macchina secondo la rivendicazione 1, in cui almeno una tra la prima e la seconda regione di raccolta (45, 46) Ã ̈ in comunicazione di fluido, o comprende, un contenitore di liquido (7a, 7b).
  3. 3. La macchina secondo la rivendicazione 2, in cui il contenitore di liquido, o ciascun contenitore di liquido (7a, 7b), Ã ̈ alloggiato nella struttura (2) in modo asportabile.
  4. 4. La macchina secondo la rivendicazione 1, in cui - il gruppo oscillante (10) comprende un serbatoio (42) per il contenimento di un volume di liquido necessario per l’esecuzione dell’almeno una fase di risciacquo, il serbatoio (42) avendo un ingresso (42b) ed una via di uscita (43b), atta ad essere posta in comunicazione di fluido con l’interno della vasca (12), la via di uscita (43b) del serbatoio (42) includendo un secondo dispositivo di intercettazione (43-44), atto ad assumere una prima condizione ed una seconda condizione, nelle quali un travaso di liquido dall’interno del serbatoio (42) all’interno della vasca di lavaggio (12) à ̈ impedito o consentito, rispettivamente; - il sistema di controllo (17) à ̈ predisposto per comandare l’effettuazione dell’almeno una fase di risciacquo quando il gruppo oscillante (10) à ̈ nella suddetta almeno una posizione eretta; e - il sistema di controllo (17) à ̈ inoltre predisposto ai fini del controllo dell’esecuzione dell’almeno un programma di trattamento in modo tale per cui - nel corso dell’almeno una fase di lavaggio il primo dispositivo di intercettazione (41) ed il secondo dispositivo di intercettazione (43-44) sono nella rispettiva prima condizione; - nel corso della fase di scarico che segue l’almeno una fase di lavaggio, il primo dispositivo di intercettazione (41) à ̈ nella rispettiva seconda condizione ed il secondo dispositivo di intercettazione (43-44) à ̈ nella rispettiva prima condizione; - nel corso dell’almeno una fase di risciacquo il primo dispositivo di intercettazione (41) à ̈ nella rispettiva prima condizione ed il secondo dispositivo di intercettazione (43-44) à ̈ almeno temporaneamente nella rispettiva seconda condizione; - nel corso della fase di scarico che segue l’almeno una fase di risciacquo, il primo dispositivo di intercettazione (41) à ̈ nella rispettiva seconda condizione.
  5. 5. La macchina secondo la rivendicazione 4, in cui il sistema di controllo à ̈ inoltre predisposto per il controllo del primo e del secondo dispositivo di intercettazione (41, 43-44) in modo tale per cui anche nel corso dell’almeno una fase di centrifugazione il primo dispositivo di intercettazione (41) à ̈ almeno temporaneamente nella rispettiva seconda condizione.
  6. 6. La macchina secondo la rivendicazione 4, in cui almeno una tra la vasca di lavaggio (12) ed il serbatoio (42) Ã ̈ caricabile manualmente con il liquido di lavaggio o il liquido di risciacquo, rispettivamente.
  7. 7. La macchina secondo la rivendicazione 6, in cui l’ingresso (42b) del serbatoio (42) à ̈ posizionato in una regione superiore del gruppo oscillante (10) e la porta (15) à ̈ configurata in modo tale per cui, in una rispettiva posizione chiusa, essa chiude a tenuta l’ingresso (42b) del serbatoio (42).
  8. 8. La macchina secondo la rivendicazione 1, in cui la struttura (2) ed il gruppo oscillante (10) sono predisposti in modo tale per cui il gruppo oscillante (10) à ̈ spostabile manualmente dall’almeno una posizione eretta all’almeno una posizione reclinata.
  9. 9. La macchina secondo la rivendicazione 8, in cui il sistema di controllo (17) include mezzi di comando (28, 29) commutabili da un utilizzatore della macchina (1) per comandare l’avvio o abilitare l’esecuzione dell’almeno un programma di trattamento, i mezzi di comando (28, 29) essendo predisposti in modo tale per cui la relativa commutazione à ̈ ottenuta a seguito di uno spostamento manuale del gruppo oscillante (10) dall’almeno una posizione eretta all’almeno una posizione reclinata, i mezzi di comando (28, 29) essendo in particolare predisposti in modo da abilitare un’alimentazione elettrica alla macchina (1) e/o a componenti elettrici (16, 30; 41, 44) montati sul gruppo oscillante (10) a seguito dello spostamento manuale del gruppo oscillante (10) nell’almeno una posizione reclinata.
  10. 10. La macchina secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui l’almeno una posizione eretta comprende una prima ed una seconda posizione eretta, nella prima posizione eretta l’inclinazione dell’asse di azionamento (B) del cesto (14) rispetto ad un piano orizzontale essendo maggiore rispetto alla seconda posizione eretta.
  11. 11. La macchina secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente inoltre almeno uno tra - mezzi di azionamento (26), per spostare in modo automatizzato il gruppo oscillante (10) dall’almeno una posizione reclinata all’almeno una posizione eretta; e - mezzi di ritegno commutabili (25), per mantenere il gruppo oscillante (10) in almeno una tra la detta almeno una posizione reclinata e la detta almeno una posizione eretta.
  12. 12. La macchina secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui il baricentro del gruppo oscillante (10) à ̈ posizionato per agevolare o determinare lo spostamento del gruppo stesso dall’almeno una posizione reclinata all’almeno una posizione eretta durante o dopo lo scarico in vasca (12) del contenuto del serbatoio (42).
  13. 13. Un procedimento per il lavaggio di biancheria in una macchina per il lavaggio di biancheria ad uso domestico, particolarmente ma non esclusivamente una macchina secondo una o più delle rivendicazioni da 1 a 12, avente una struttura (2) che supporta un gruppo oscillante (10), il gruppo oscillante includendo una vasca di lavaggio (12), un cesto portabiancheria (14) montato nella vasca (12) per ruotare attorno ad un rispettivo asse di azionamento (B) ed una porta (15) per aprire e chiudere un’apertura della vasca (12b), la macchina (1) essendo configurata per eseguire almeno un programma di trattamento includente almeno una fase di lavaggio, nel corso della quale il cesto (14) viene ruotato in presenza di liquido di lavaggio nella vasca (12), almeno una fase di risciacquo, nel corso della quale il cesto (14) viene ruotato in presenza di liquido di risciacquo nella vasca (12), ed almeno una fase di centrifugazione, nel corso della quale il cesto (14) viene ruotato in sostanziale assenza di liquido nella vasca (12), il procedimento comprendendo i passi di: - predisporre la macchina (1) in modo tale per cui il gruppo oscillante (10) à ̈ supportato dalla struttura (2) in modo girevole, per essere spostabile attorno ad un asse di inclinazione sostanzialmente orizzontale (A), tra una almeno una posizione eretta, in cui l’asse di azionamento (B) del cesto (14) à ̈ diretto sostanzialmente verticalmente, ed almeno una posizione reclinata, in cui l’asse di azionamento (B) del cesto (14) à ̈ diretto sostanzialmente orizzontalmente; - provvedere una via di scarico (40, 41) della vasca (12) con un’uscita in una posizione eccentrica rispetto all’asse di azionamento (B) del cesto (14); - provvedere la struttura (2) di una prima regione di raccolta di liquido (45) ed una seconda regione di raccolta di liquido (46), che si estendono sostanzialmente al di sotto del gruppo oscillante (10); - effettuare il caricamento della biancheria nel cesto (14), con la porta (15) aperta e con il gruppo oscillante (10) nell’almeno una posizione eretta; - chiudere la porta (15) e causare uno spostamento del gruppo oscillante (10) nell’almeno una posizione reclinata; - avviare l’esecuzione del programma di trattamento; - effettuare la fase di lavaggio con il gruppo oscillante (10) nella suddetta almeno una posizione reclinata ed effettuare la fase di risciacquo e la fase di centrifugazione con il gruppo oscillante (10) nella suddetta almeno una posizione eretta, dove: - con il gruppo oscillante (10) nella posizione reclinata, l’uscita del via di scarico (40, 41) à ̈ generalmente rivolta verso la prima regione di raccolta (45) per rilasciare in essa liquido nel corso di una fase di scarico che segue la fase di lavaggio, e - con il gruppo oscillante (10) nella posizione sollevata, l’uscita della via di scarico (40, 41) à ̈ generalmente rivolta verso la seconda regione di raccolta (46) per rilasciare in essa liquido nel corso di una fase di scarico che segue la fase di risciacquo e/o nel corso della fase di centrifugazione.
  14. 14. Il procedimento secondo la rivendicazione 13, comprendente inoltre - provvedere il gruppo oscillante (10) di un serbatoio (42) per il contenimento di un volume di liquido necessario per l’esecuzione dell’almeno una fase di risciacquo; - dopo la fase di lavaggio, causare il travaso di liquido dal serbatoio (42) alla vasca (12) e lo spostamento del gruppo oscillante (10) nella suddetta almeno una posizione eretta; - effettuare la fase di risciacquo e la fase di centrifugazione con il gruppo oscillante (10) nella suddetta almeno una posizione eretta.
  15. 15. Il procedimento secondo la rivendicazione 13 o la rivendicazione 14, in cui almeno uno tra - l’abilitazione all’esecuzione del programma di trattamento, - l’alimentazione elettrica alla macchina (1) e/o a componenti elettrici (16, 30, 41, 44) della macchina (1) portati dal gruppo oscillante (10), e - il bloccaggio della porta (15) in una condizione chiusa à ̈ determinato dallo spostamento manuale del gruppo oscillante (10) dall’almeno una posizione eretta all’almeno una posizione reclinata.
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