ITTO20090628A1 - Macchina per il lavaggio di biancheria - Google Patents

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ITTO20090628A1
ITTO20090628A1 IT000628A ITTO20090628A ITTO20090628A1 IT TO20090628 A1 ITTO20090628 A1 IT TO20090628A1 IT 000628 A IT000628 A IT 000628A IT TO20090628 A ITTO20090628 A IT TO20090628A IT TO20090628 A1 ITTO20090628 A1 IT TO20090628A1
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IT
Italy
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oscillating unit
basket
machine
washing
tank
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IT000628A
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English (en)
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Dino Bongini
Riccardo Calvi
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Indesit Co Spa
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Description

Descrizione dell’Invenzione Industriale dal titolo:
“Macchina per il lavaggio di biancheria†,
DESCRIZIONE
Campo dell’invenzione
La presente invenzione si riferisce ad una macchina per il lavaggio di biancheria ad uso domestico, avente una struttura portante che supporta un gruppo oscillante, il gruppo oscillante includendo una vasca di lavaggio ed un cesto portabiancheria montato nella vasca per ruotare attorno ad un rispettivo asse di azionamento, la vasca ed il cesto avendo rispettive aperture di accesso sostanzialmente coassiali o allineate tra loro, in cui la macchina comprende inoltre mezzi per il caricamento di liquido nella vasca, mezzi per lo scarico di liquido dalla vasca, un motore di azionamento del cesto ed un sistema di controllo includente mezzi di comando, commutabili da un utilizzatore della macchina per comandare l’avvio o abilitare l’esecuzione di un programma di lavaggio.
Sfondo dell’invenzione
Le macchine lavabiancheria possono essere essenzialmente classificate in due tipologie principali, qui definite per semplicità “macchine di tipo europeo†e “macchine di tipo “statunitense†.
Nelle macchine di tipo europeo a caricamento frontale il cesto portabiancheria à ̈ montato nella vasca di lavaggio, in modo da ruotare attorno ad un asse sostanzialmente orizzontale o leggermente inclinato, e la vasca à ̈ alloggiata all’interno di un mobile. Il mobile ha un’apertura frontale di caricamento, in corrispondenza della quale à ̈ montato uno sportello, e questa apertura à ̈ sostanzialmente allineata ad un’apertura frontale della vasca, a sua volta sostanzialmente allineata ad un’apertura frontale del cesto. La vasca à ̈ sospesa elasticamente all’interno del mobile, per poter compiere oscillazioni determinate dai carichi agenti sul cesto durante la sua rotazione, tali carichi essendo dovuti al peso della biancheria in trattamento.
Le macchine europee a caricamento dall’alto hanno struttura sostanzialmente simile, ma con la differenza che la vasca ha un’apertura superiore, affacciata su una parete circonferenziale del cesto, sulla quale à ̈ previsto un relativo sportello. Il mobile comprende a sua volta una rispettiva porta superiore, che consente di accedere all’apertura della vasca, e quindi allo sportello del cesto. Ai fini delle operazioni di carico e scarico della biancheria il cesto viene portato in una posizione angolare tale per cui il relativo sportello si trovi in corrispondenza dell’apertura superiore della vasca.
Nelle macchine statunitensi la vasca à ̈ costituita essenzialmente da un contenitore cilindrico aperto superiormente, entro il quale il cesto portabiancheria o un agitatore à ̈ montato per ruotare secondo un asse sostanzialmente verticale. Anche il cesto à ̈ aperto superiormente ed il mobile della macchina, entro cui à ̈ alloggiata la vasca, à ̈ provvisto di uno sportello superiore.
Le macchine di tipo europeo sono particolarmente apprezzate per la elevata qualità di lavaggio ottenibile con volumi d’acqua relativamente ridotti. In queste macchine, tuttavia, a causa della disposizione sostanzialmente orizzontale dell’asse di rotazione del cesto e della forza gravitazionale, si presenta la necessità di bilanciare con precisione il carico di biancheria, ai fini dell’effettuazione di talune fasi del ciclo, quali le fasi di centrifugazione. Questa esigenza, oltre a complicare in una certa misura la predisposizione dei programmi di funzionamento (per l’esigenza di rilevare e correggere l’eventuale sbilanciamento del carico), impone accorgimenti strutturali e di posizionamento dei contrappesi per il gruppo oscillante che complicano la realizzazione della macchina.
Le macchine di tipo statunitense consentono di ottenere risultati di lavaggio qualitativamente inferiori rispetto alle macchine europee almeno a parità di quantità d’acqua impiegata, ma, anche in virtù della disposizione verticale dell’asse di rotazione del cesto, risentono in modo limitato di eventuali sbilanciamenti del carico di biancheria, e sono quindi strutturalmente più semplici ed economiche delle macchine di tipo europeo. Le macchine di tipo statunitense sono inoltre apprezzate, come peraltro le macchine di tipo europeo a caricamento dall’alto, per la loro elevata ergonomia di impiego e per la loro flessibilità di installazione, dovuta al fatto che il carico/scarico della biancheria può essere effettuato dalla parte superiore del mobile.
Da US 5,327,603, sul quale si basa il preambolo della rivendicazione 1, à ̈ anche nota una macchina lavabiancheria di tipo “ibrido†, ovverosia in cui un gruppo oscillante comprensivo di vasca e cesto à ̈ montato in modo in modo girevole, per essere spostabile attorno ad un asse di inclinazione sostanzialmente orizzontale, tra una almeno una posizione eretta ed una posizione reclinata, in cui l’asse di azionamento del cesto à ̈ diretto sostanzialmente verticalmente oppure orizzontalmente, rispettivamente. Il gruppo oscillante à ̈ alloggiato all’interno di un mobile della macchina e, in condizioni di normale funzionamento, à ̈ spostato tra le posizioni eretta e reclinata tramite appositi mezzi motori, controllati dal sistema di controllo della macchina. Il gruppo oscillante à ̈ accessibile dall’alto, quando in posizione eretta, tramite uno sportello superiore del mobile, ed à ̈ a sua volta provvisto di una propria porta, avente lo scopo di evitare la fuoriuscita dei panni dal gruppo, nelle sue due posizioni operative.
La macchina nota da US 5,327,603 à ̈ di costruzione complicata, ingombrante e costosa, e non efficacemente ergonomica per l’utilizzatore.
Sommario e scopo dell’invenzione
In vista di quanto esposto precedentemente, la presente invenzione si propone di realizzare una macchina per il lavaggio di biancheria di realizzazione semplice ed economica e di funzionamento complessivamente migliorato, anche per l’utilizzatore finale, rispetto alla tecnica nota.
Questo ed altri scopi, che risulteranno maggiormente chiari in seguito, sono raggiunti secondo la presente invenzione da una macchina per il lavaggio di biancheria e da un procedimento per il lavaggio di biancheria aventi le caratteristiche indicate nelle rivendicazioni 1 e 13, rispettivamente. Caratteristiche preferite dell’invenzione sono indicate nelle sotto-rivendicazioni. Le rivendicazioni costituiscono parte integrante dell’insegnamento tecnico qui fornito in relazione all’invenzione.
Breve descrizione dei disegni
Gli scopi, le caratteristiche ed i vantaggi della presente invenzione risulteranno chiari dalla descrizione che segue, effettuata con riferimento ai disegni annessi, forniti a puro titolo esemplificativo e non limitativo, in cui:
- le figure 1 e 2 sono due viste schematiche, rispettivamente in elevazione frontale ed in elevazione laterale, di una macchina per il lavaggio di biancheria secondo l’invenzione, in una prima condizione;
- le figure 3 e 4 sono due viste schematiche, rispettivamente in elevazione frontale ed in elevazione laterale, di una macchina per il lavaggio di biancheria secondo l’invenzione, in una seconda condizione;
- le figure 5 e 6 sono due viste schematiche, rispettivamente in elevazione frontale ed in elevazione laterale, di una macchina per il lavaggio di biancheria secondo l’invenzione, in una terza condizione;
- la figura 7 à ̈ una sezione schematica della macchina secondo l’invenzione, nella condizione delle 3-4;
- la figura 8 à ̈ una vista schematica della macchina secondo l’invenzione, in una fase di spostamento;
- la figura 9 à ̈ una vista schematica parzialmente esplosa di una porzione di una macchina secondo una forma di attuazione vantaggiosa dell’invenzione;
- la figura 10 Ã ̈ un dettaglio ingrandito di figura 9;
- la figura 11 Ã ̈ una vista schematica in elevazione frontale di una macchina secondo la forma di attuazione di figura 9;
- la figura 12 à ̈ una sezione schematica secondo la linea XII-XII di figura 11, e - le figure da 13 a 20 sono viste schematiche, in elevazione laterale, della macchina secondo l’invenzione, volte ad illustrarne un possibile utilizzo.
Descrizione di forme di attuazione preferite dell’invenzione
Il riferimento ad “una forma di attuazione†all’interno di questa descrizione sta ad indicare che una particolare configurazione, struttura, o caratteristica descritta in relazione alla forma di attuazione à ̈ compresa in almeno una forma di attuazione. Quindi, i termini “in una forma di attuazione†e simili, presenti in diverse parti all’interno di questa descrizione, non sono necessariamente tutte riferite alla stessa forma di attuazione. Inoltre, le particolari configurazioni, strutture o caratteristiche possono essere combinate in ogni modo adeguato in una o più forme di attuazione. I riferimenti qui utilizzati sono soltanto per comodità e non definiscono l’ambito di tutela o la portata delle forme di attuazione.
Nelle figure, con 1 à ̈ indicata nel complesso una macchina per il lavaggio di biancheria secondo una forma di attuazione della presente invenzione. La macchina 1 comprende una struttura portante, indicata globalmente con 2, che include una parte di base 3 e due montanti o fiancate 4, sostanzialmente parallele tra loro. Le fiancate 3 sono montate elasticamente a lati opposti della parte di base 3, per il tramite di mezzi ammortizzatori, indicati con 5 nelle viste laterali, di qualunque tipologia idonea allo scopo, ad esempio in forma di ammortizzatori sostanzialmente del tipo a balestra. Nella regione inferiore della parte di base 3 à ̈ definito un vano 6 di alloggiamento per un contenitore asportabile 7, utilizzabile ad esempio a fine lavaggio, per il contenimento dei panni che vengono scaricati dalla macchina. La faccia inferiore della parte di base 3 à ̈ provvista di piedi 8 per l’appoggio al pavimento; tale faccia inferiore della parte di base presenta, nelle sua zona frontale, una superficie inclinata, in corrispondenza della quale sono montate ruote o rulli 9.
Tra le fiancate 4 à ̈ posizionato un gruppo oscillante, indicato complessivamente con 10, che à ̈ articolato in punti diametralmente opposti alle regioni superiori delle fiancate 4. L’accoppiamento tra il gruppo oscillante 5 e le fiancate 4, realizzato tramite giunti di articolazione 11, à ̈ tale per cui il gruppo oscillante 10 à ̈ suscettibile di spostamento attorno ad un asse di inclinazione sostanzialmente orizzontale, indicato con A.
Nella forma di attuazione esemplificata, la struttura 2 realizza o integra sostanzialmente anche parte del mobile della macchina, ovverosia una parte di involucro direttamente in vista; una ulteriore parte della macchina 1 direttamente in vista à ̈ realizzata dal gruppo oscillante 10, il quale à ̈ accessibile da un utilizzatore, onde poter essere manovrato manualmente, come spiegato in seguito.
Il gruppo oscillante 10 comprende una vasca 12, di forma generalmente cilindrica, avente un fondo ed un’apertura di accesso 12a all’estremità opposta al fondo. Come si nota particolarmente in figura 1, l’apertura 12a à ̈ circondata da una guarnizione di tenuta 12b, di forma anulare. All’interno della vasca 12 à ̈ ospitato un cesto portabiancheria, indicato con 13 (figura 1 e 7 ), il quale à ̈ girevole secondo un rispettivo asse di azionamento, indicato con B nelle figure 2, 4 e 8. Anche il cesto 13 ha forma generalmente cilindrica, con un rispettivo fondo affacciato al fondo della vasca 12 ed un’apertura di accesso 13a all’estremità opposta (figura 7), sostanzialmente allineata all’apertura 12a della vasca 12. La parete cilindrica del cesto 13 ha schiere di fori, non rappresentate, ed à ̈ provvista di elementi trascinatori (lifters), due dei quali indicati con 13b in figura 7. La vasca 12 può essere vantaggiosamente formata in tutto o in parte in materiale termoplastico stampato; anche il cesto 13 può essere stampato in materia plastica, oppure essere formato almeno in parte in metallo. Nell’esempio raffigurato in figura 7, alla regione di sommità del cesto 13 à ̈ associato esternamente almeno un elemento di contrappeso, avente forma generalmente anulare o semianulare, indicato con 13c. Almeno un elemento di contrappeso potrebbe essere associato, in aggiunta o in alternativa a quello indicato con 13c, al corpo della vasca 12.
Il gruppo oscillante 10 comprende ulteriormente una porta 14, che à ̈ articolata all’involucro del gruppo stesso; nell’esempio, il corpo vasca definisce a tale scopo due orecchie parallele 15, tra le quali la porta 14 à ̈ incernierata nei punti indicati con 15a. La porta comprende di preferenza una cornice 14a ed un corpo di contenimento 14b, preferibilmente trasparente, ad esempio formato in vetro. Preferibilmente, come visibile in figura 7, il corpo di contenimento 14b à ̈ conformato in modo da sporgere verso l’interno della vasca 12, sino ad insinuarsi nella bocca di accesso del cesto 13, ovvero la sua parte frontale che delimita l’apertura 13a. Come si vede, la macchina 1 ha un’unica porta, ovverosia quella indicata con 14, che à ̈ direttamente accessibile all’esterno della struttura 2.
La macchina 1 comprende tutti i componenti tradizionalmente necessari per il suo normale funzionamento, i quali includono almeno mezzi per il caricamento e per lo scarico di liquido, mezzi di riscaldamento del liquido, mezzi motori per porre in rotazione il cesto, mezzi di sicurezza, un sistema di controllo.
I suddetti mezzi per il caricamento del liquido in vasca, rappresentati solo in parte, comprendono un condotto di caricamento sfociante in vasca, il cui ingresso à ̈ collegato ad un tubo destinato al collegamento con una rete idrica domestica, nonché una elettrovalvola di carico, controllata dal sistema di controllo della macchina, secondo tecnica di per sé nota. I mezzi di caricamento comprendono anche un sensore di livello del liquido caricato in vasca, quale ad esempio un pressostato. I suddetti tubo ed elettrovalvola sono rappresentati solo in figura 2, dove sono indicati con IN ed EV, rispettivamente.
I suddetti mezzi per il riscaldamento del liquido, non rappresentati, comprendono un resistenza elettrica, posizionata all’interno della vasca 12, in prossimità del suo fondo, l’alimentazione di tale resistenza essendo controllata dal sistema di controllo della macchina, il quale comprende allo scopo un sensore di temperatura o termostato.
I suddetti mezzi per lo scarico dell’acqua dalla vasca, rappresentati solo in parte, comprendono una pompa di scarico, la cui sezione di aspirazione à ̈ collegata con un’apertura presente sul fondo vasca e la cui sezione di mandata à ̈ connessa ad un condotto di scarico, a sua volta collegato ad tubo destinato al collegamento con un raccordo di scarico appartenente alla rete fognaria domestica. Il tubo di scarico à ̈ rappresentato solo in figura 2, dove à ̈ indicato con OUT. In tale figura à ̈ inoltre rappresentato il cavo elettrico di alimentazione della macchina 1, indicato con EL.
I suddetti mezzi motori comprendono un motore elettrico, controllato dal sistema di controllo per porre in rotazione il cesto 13, nei tempi e con le modalità opportune (velocità, periodi di rotazione, periodi di pausa, eventuali inversioni della rotazione, eccetera), secondo tecnica di per sé nota. Nell’esempio raffigurato (si veda figura 7) la macchina ha un sistema di azionamento del cesto del tipo denominato genericamente “direct drive†, ovverosia con un motore 16 il cui statore à ̈ fissato direttamente all’esterno del fondo vasca, in posizione centrale, e con il rotore direttamente associato all’albero di azionamento del cesto 13. Naturalmente questo tipo di azionamento non deve intendersi come limitativo; in alternativa può essere previsto un motore elettrico tradizionale, connesso tramite idonea trasmissione (ad esempio tramite un sistema a cinghie e pulegge) all’albero del cesto 13.
I suddetti mezzi di sicurezza, non rappresentati, comprendono un dispositivo di blocco-porta, avente struttura di per sé nota, controllato dal sistema di controllo della macchina. Come da tecnica nota, tale dispositivo à ̈ commutabile tra una condizione operativa ed una condizione inoperativa, nelle quali l’apertura della porta 14 à ̈ impedita o consentita, rispettivamente.
Il suddetto sistema di controllo comprendente di preferenza una logica di controllo a microcontrollore, con associati mezzi di memoria in cui sono codificate le istruzioni relative alle funzionalità generali della macchina ed uno o più relativi programmi di funzionamento. Il sistema di controllo comprende un quadro comandi o interfaccia utente, indicato con 17 nelle figure, avente tasti o pulsanti attraverso i quali un utilizzatore può selezionare il programma di lavaggio e le eventuali opzioni ad esso associabili (tipo di biancheria, esclusione centrifuga, mezzo carico, eccetera). Il sistema di controllo include mezzi di comando, in seguito descritti, commutabili dall’utilizzatore per comandare l’avvio o l’abilitazione all’esecuzione di un programma di funzionamento.
Come si evince dal confronto fra le figure 2 e 4, nella macchina 1 secondo l’invenzione, il gruppo oscillante 10 à ̈ supportato girevolmente dalla struttura portante 2 in modo spostabile attorno all’asse A, tra una almeno una posizione eretta, in cui l’asse B di azionamento del cesto 13 à ̈ diretto sostanzialmente verticalmente, ed almeno una posizione reclinata, in cui l’asse B à ̈ diretto sostanzialmente orizzontalmente.
Si noti che, nella presente descrizione, i termini “diretto sostanzialmente verticalmente†e “diretto sostanzialmente orizzontalmente†riferite all’asse di azionamento B intendono designare posizioni dell’asse stesso almeno approssimativamente verticali o orizzontali. In particolare, nella forma di attuazione preferita, nell’almeno una posizione eretta, l’asse B del cesto 13 forma un angolo α compreso tra circa 75 e 90° rispetto ad un piano orizzontale (si veda figura 2), mentre nell’almeno una posizione reclinata, l’angolo α à ̈ compreso tra circa 0 e 15°, preferibilmente circa 5-10° (si veda figura 4). Come risulterà maggiormente chiaro in seguito, inoltre, nella realizzazione preferita, il gruppo oscillante 10 à ̈ suscettibile di assumere e mantenere stabilmente due diverse posizioni erette, nelle quali l’inclinazione dell’asse B di azionamento del cesto rispetto al suddetto piano orizzontale à ̈ differente. In particolare, nella posizione eretta rappresentata in figura 2, l’angolo α (preferibilmente circa 75-85°) à ̈ minore di quello che si realizza nella posizione eretta rappresentata in figura 6 (preferibilmente circa 90°).
Al fine di mantenere stabilmente il gruppo oscillante 10 nella posizione reclinata di figura 3 e 4, la macchina à ̈ provvista di mezzi di ritegno, controllabili elettricamente dal sistema di controllo della macchina. In una forma di attuazione questi mezzi di ritegno, non rappresentati, possono essere realizzati impiegando la tecnologia tipica dei dispositivi di blocco-porta per elettrodomestici. In tale implementazione, ad esempio, sull’esterno del gruppo 10 à ̈ previsto un elemento di aggancio che, quando il gruppo stesso à ̈ nella posizione reclinata, viene impegnato e trattenuto da un organo di ritegno, azionato tramite attuatore elettrico. Altra tecnica impiegabile ai fini della realizzazione dei suddetti mezzi di ritegno à ̈ quella dei dispositivi blocca-cesto, utilizzata in talune macchine lavabiancheria a carica dall’alto per bloccare la rotazione del cesto al termine del ciclo di lavaggio. I mezzi di ritegno atti a prevenire il movimento angolare del gruppo oscillante 10, quando questo à ̈ nella posizione reclinata, possono essere integrati in almeno una delle articolazioni 11, ad esempio come in una forma di attuazione in seguito descritta con riferimento alle figure 9-12.
Come in precedenza accennato, il sistema di controllo della macchina à ̈ provvisto di mezzi di comando, commutabili dall’utilizzatore per comandare l’avvio o l’abilitazione all’esecuzione di un programma di trattamento. Secondo un aspetto inventivo, tali mezzi di comando sono predisposti in modo tale per cui la relativa commutazione à ̈ ottenuta a seguito di uno spostamento manuale del gruppo oscillante 10 dall’almeno una posizione eretta all’almeno una posizione reclinata, e più precisamente dalla posizione delle figure 1-2 (ovviamente con porta 14 chiusa) alla posizione delle figure 3 e 4.
Questi mezzi di commutazione possono essere costituiti ad esempio da un semplice interruttore o pulsante elettrico, che viene commutato dal gruppo 10, quando esso raggiunge la posizione delle figure 3-4. Tale commutazione dell’interruttore abilita un’alimentazione elettrica della macchina, e quindi di suoi componenti elettrici interni. In una forma di attuazione, la suddetta commutazione determina la chiusura di un interruttore elettrico controllabile dal sistema di controllo, quale ad esempio un relà ̈, in modo tale per cui il circuito di alimentazione della macchina 1 risulti mantenuto in condizione chiusa anche quando - come si vedrà in seguito - nel corso dello svolgimento di un programma di lavaggio il gruppo 10 si sposta autonomamente verso una posizione eretta. Una diversa forma di attuazione dei suddetti mezzi di comando sarà in seguito descritta con riferimento alle figure 9-12.
Tra i componenti elettrici che vengono alimentati a seguito del raggiungimento della posizione reclinata vi à ̈ il dispositivo di blocco-porta, all’uopo controllato dal sistema di controllo. I mezzi di sicurezza della macchina sono predisposti in modo tale per cui il dispositivo di blocco-porta viene portato ad assumere la sua condizione operativa, di blocco della porta 14, a seguito del raggiungimento della posizione reclinata, e tale condizione operativa viene praticamente mantenuta sino al termine del programma di lavaggio e/o sino a quando componenti elettrici portati dal gruppo oscillante 10 sono suscettibili di essere alimentati elettricamente. Come si intuisce, di conseguenza, la porta 14 può essere aperta quando il gruppo 10 si trova in una posizione angolare compresa tra quelle eretta e reclinata, prima dell’avvio di un programma di lavaggio (ovverosia fintantoché il gruppo non viene portato manualmente dalla posizione delle figure 1-2 alla posizione delle figure 3-4).
La macchina 1 secondo l’invenzione à ̈ provvista di mezzi di azionamento, per spostare in modo automatizzato, nel corso dell’esecuzione di un programma di funzionamento in corso, il gruppo oscillante 10 dalla posizione reclinata ad una posizione eretta, particolarmente la posizione illustrata nelle figure 5-6, nella quale l’asse B à ̈ sostanzialmente verticale.
In una forma di attuazione preferita, i suddetti mezzi di azionamento comprendono almeno un accumulatore di energia meccanica, ad esempio una molla, che viene caricato a seguito dello spostamento manuale del gruppo oscillante 10 dalla posizione delle figure 1-2 alla posizione delle figure 3-4. Come precedentemente spiegato, quando il gruppo 10 viene portato nella posizione reclinata, esso viene mantenuto in tale posizione per il tramite dei mezzi di ritegno: anche l’accumulatore di energia meccanica viene quindi mantenuto nelle rispettiva condizione caricata. Nel corso dell’esecuzione di un programma di lavaggio, il sistema di controllo comanda poi il rilascio dei mezzi di ritegno, con la conseguenza che anche l’accumulatore di energia meccanica viene liberato, di modo che la sua reazione elastica causi un movimento del gruppo oscillante 10 dalla posizione reclinata alla posizione eretta delle figure 5-6. Un tale accumulatore di energia può essere ad esempio posizionato nella zona di ciascuna articolazione 11, come in una forma di attuazione in seguito descritta con riferimento alle figure 9-12. Preferibilmente, inoltre, i suddetti mezzi di azionamento comprendono mezzi a frizione, realizzabili con qualsiasi tecnica in sé nota, al fine di rallentare il movimento indotto al gruppo 10 dal rilascio della molla o delle molle impiegate.
La forma di attuazione provvista di mezzi accumulatori di energia meccanica à ̈ di realizzazione particolarmente semplice ed economica. Si apprezzerà tuttavia che, in forme di attuazione più sofisticate, il movimento del gruppo 10 tra le posizioni reclinata ed eretta può essere ottenuto tramite idonei mezzi attuatori elettrici, quali ad esempio un motore rotativo.
Preferibilmente la macchina 1 à ̈ anche provvista di mezzi di ritegno operativi per mantenere stabilmente il gruppo oscillante 10 nella posizione eretta delle figure 5 e 6. Questi mezzi di ritegno possono essere controllabili elettricamente dal sistema di controllo della macchina e di concezione simile a quelli utilizzati per mantenere il gruppo 10 nella posizione reclinata. Eventualmente, dei medesimi mezzi di ritegno possono essere predisposti sia per mantenere il gruppo nella posizione reclinata, sia nella posizione eretta, come in una forma di attuazione in seguito descritta con riferimento alle figure 9-12. I mezzi di ritegno per mantenere il gruppo 10 nella posizione eretta delle figure 5 e 6 possono anche comprendere un dispositivo di blocco di tipo meccanico, commutabile manualmente tramite un elemento di sblocco e riarmo: in tale caso, al raggiungimento da parte del gruppo 10 della detta posizione eretta, il dispositivo viene fatto commutare dallo stesso movimento del gruppo (tipo serratura della porta di un autoveicolo), ad esempio a scatto, per bloccare il gruppo nella posizione raggiunta; in seguito, quando à ̈ necessario portare il gruppo dalla posizione delle figure 5-6 alla posizione delle figure 1-2, l’utilizzatore della macchina interviene sull’elemento di comando, ad esempio un tasto meccanico o una maniglia, che causa lo sblocco del dispositivo ed il suo riarmo.
In termini generali, un programma di lavaggio eseguibile dalla macchina 1 include almeno una fase di lavaggio, nel corso della quale il cesto 13 viene ruotato in presenza di liquido di lavaggio nella vasca 12, almeno una fase di risciacquo, nel corso della quale il cesto 13 viene ruotato in presenza di liquido di risciacquo nella vasca 12 e almeno una fase di centrifugazione, nel corso della quale il cesto 13 viene ruotato a velocità relativamente elevata, in sostanziale assenza di liquido nella vasca 12.
In una forma di attuazione, il sistema di controllo à ̈ configurato per comandare l’effettuazione della fase di lavaggio quando il gruppo oscillante 10 à ̈ in una posizione reclinata, e segnatamente la posizione delle figure 3-4, e per comandare l’effettuazione di almeno una tra la fase di risciacquo e la fase di centrifugazione, preferibilmente sia la fase di risciacquo che la fase di centrifugazione, quando il gruppo oscillante 10 à ̈ in una posizione eretta, e segnatamente la posizione delle figure 5-6.
Nelle figure 9-12 sono illustrate una possibile forma di attuazione di mezzi di ritegno atti a mantenere il gruppo oscillante 10 nelle posizioni reclinata ed eretta, una possibile forma di attuazione dei mezzi di comando ed una possibile forma di attuazione dei mezzi di azionamento.
Con particolare riferimento alle figure 9-10, in tale attuazione, la struttura del gruppo oscillante 10 presenta due perni di articolazione opposti, solo uno dei quali visibile, indicato con 20 in figura 10. Il perno 20, qui generalmente tubolare, Ã ̈ ad esempio destinato ad essere accoppiato ad un cuscinetto, non visibile, alloggiato in una sede prevista nel relativo montante 4.
Il perno 20 à ̈ circondato da una corona 21, nella cui superficie esterna sono ricavati incavi 22, 23 e 24, in predefinite posizioni angolari, ciascun incavo corrispondendo ad una posizione stabile che può essere assunta dal gruppo oscillante 10, come in seguito descritto. Il perno 20 e la corona 21 sono in posizioni relative fisse e possono essere ricavati integralmente alla struttura del gruppo oscillante, ad esempio al corpo vasca.
Con 25 à ̈ indicato un dispositivo di blocco, controllabile elettricamente, che realizza i suddetti mezzi di ritegno, il quale à ̈ fissato alla struttura del montante 4. Il dispositivo 25 comprende un elemento di arresto 25a, sollecitato da una molla (non indicata) in una posizione estratta o di blocco. In particolare, il dispositivo 25 à ̈ posizionato in modo tale per cui la molla suddetta spinge una testa dell’elemento di arresto 25a verso la superficie anulare esterna della corona 21. La testa dell’elemento 25a à ̈ convenientemente conformata per impegnarsi di volta in volta negli incavi 22-24, a seconda della posizione angolare del gruppo 10. Il dispositivo 25 comprende inoltre mezzi di attuazione controllati elettricamente, non visibili, atti a produrre l’arretramento ed a bloccare selettivamente l’elemento 25a in posizione; tali mezzi di attuazione possono comprendere ad esempio un solenoide o un termo-attuatore elettrico.
Con 26 à ̈ indicata una molla di torsione, che realizza l’accumulatore di energia meccanica in precedenza citato. Nell’esempio, la molla 26 à ̈ posizionata in una regione o sede anulare 27 compresa tra il perno 20 e la corona 21. Le estremità della molla 26 sono impegnate l’una con il gruppo oscillante 10 e l’altra con la struttura del montante 4, in modo tale per cui, quando il gruppo 10 viene portato dalla posizione delle figure 1-2 alla posizione delle figure 3-4, la molla 26 viene caricata.
Nell’esempio delle figure 9-10, e come visibile anche in figura 12, i mezzi di comando in precedenza citati comprendono un contatto mobile, indicato con 28 portato dal gruppo 10, e segnatamente fissato in corrispondenza della superficie esterna della corona 21, ed una coppia di contatti fissi 29a e 29b, che nell’esempio sono definiti da un elemento 29, avente un corpo elettricamente conduttivo, sostanzialmente conformato ad arco di circonferenza e fissato sulla struttura del montante 4, in posizione affacciata alla superficie esterna della corona 21. I contatti fissi 29a e 29b sono destinati a cooperare con il contatto mobile 28, come sarà spiegato in seguito, solo quando il gruppo 10 à ̈ nelle posizioni delle figure 3-4 e figure 5-6, rispettivamente. Dalla figura 12 si nota come i mezzi interruttori costituiti dai contatti 28 e 29a-29b siano collegati in serie sulla linea di alimentazione elettrica di componenti elettrici montati sul gruppo oscillante 10, indicati complessivamente con 30 e comprendenti almeno il motore 16, il dispositivo di blocco-porta ed eventualmente la pompa di scarico; in tale figura, e - indicano rispettivamente fase e neutro di una tensione di alimentazione.
Un tipico esempio di impiego e di funzionamento della macchina 1 Ã ̈ qui di seguito descritto, con riferimento alle figure 13-20.
In figura 13 la macchina à ̈ rappresentata con il gruppo oscillante 10 nella sua tipica posizione che precede l’avvio di un programma di funzionamento, con la porta 14 aperta (condizione analoga a quelle delle figure 1-2). Come si à ̈ visto, in tale posizione l’asse del cesto à ̈ leggermente inclinato rispetto alla verticale, e ciò favorisce dal punto di vista ergonomico le operazioni di carico (e scarico, a fine ciclo) della biancheria. L’utilizzatore può quindi introdurre la biancheria nel cesto e, quando il desiderato carico à ̈ completo, richiudere la porta 14, come rappresentato in figura 14. Nella realizzazione più semplice la macchina 1 non à ̈ provvista di un dispensatore di agenti di lavaggio, per cui l’utente immette direttamente il detersivo all’interno del cesto 13, con la porta 14 aperta. In soluzioni più sofisticate, la macchina 1 può comunque essere provvisto di un dispensatore, atto ad erogare il detersivo di lavaggio e l’eventuale additivo di risciacquo nei momenti opportuni del ciclo, il tutto secondo tecnica di per sé nota.
Nel caso dell’implementazione delle figure 9-12, nella posizione di figura 14, i componenti elettrici 30 del gruppo oscillante 10 (il motore 16, il blocco-porta e preferibilmente la pompa di scarico), non possono ricevere tensione, in quanto il contatto mobile 28 non risulta elettricamente a contatto né con il contatto fisso 29a, né con il contatto fisso 29b (figura 12). In tale posizione, inoltre, l’elemento di arresto 25a à ̈ impegnato nell’incavo 22, grazie all’azione della relativa molla.
Si noti che, quando un ciclo di funzionamento non à ̈ in svolgimento, il cesto della macchina 1 può essere vantaggiosamente sfruttato come contenitore di accumulo della biancheria da lavare.
L’utilizzatore può quindi impostare il programma di lavaggio, tramite l’interfaccia utente 17. In una forma di attuazione semplificata, i comandi previsti sull’interfaccia utente comprendono tasti sostanzialmente di tipo push-push, ovverosia del tipo in cui la chiusura dei relativi contatti elettrici viene mantenuta in modo meccanico, sino ad una nuova pressione dello stesso tasto o di un altro tasto. Una soluzione di questo tipo consente di selezionare il programma di lavaggio, e le eventuali opzioni associate, anche se all’intera macchina 1 non à ̈ ancora fornita alimentazione elettrica, come in una forma di attuazione - non rappresentata - in cui il passaggio del gruppo oscillante 10 dalla posizione delle figure 1-2 alla posizione delle figure 3-4 abilita l’alimentazione all’intera macchina.
In un’altra forma di attuazione, ad esempio - ma non necessariamente - quella delle figure 9-12, il circuito elettrico della macchina 1 à ̈ predisposto in modo tale per cui il sistema di controllo venga alimentato, a seguito della commutazione di un interruttore di ON/OFF operabile sull’interfaccia 17, in modo che la selezione del programma, e delle varie opzioni associate, nonché l’avvio dello stesso, possa essere effettuato dall’utilizzatore anche dopo lo spostamento del gruppo oscillante 10 nella posizione reclinata, in cui à ̈ abilitata anche l’alimentazione delle parti elettriche del gruppo 10.
L’utilizzatore ruota manualmente il gruppo oscillante 10, come visibile in figura 15, ove la rotazione avviene in senso orario, sino alla posizione reclinata, come visibile in figura 16 (condizione analoga a quelle delle figure 3-4). Il gruppo 10, preferibilmente la porta 14, à ̈ allo scopo provvista di una maniglia, indicata con 10a solo nelle figure 3, 5 e 7, per facilitare tale operazione. Il movimento impartito manualmente al gruppo 10 determina il disimpegno dell’elemento di arresto 25a del dispositivo di blocco 25 (che in questa fase non à ̈ alimentato) dall’incavo 22, vincendo la reazione della relativa molla; dopo il disimpegno, tale molla causa comunque una pressione dell’elemento 25 sulla superficie esterna della corona 21 (figura 12; si noti che i versi di riferimento della figura 12, da un lato, e delle figure 13-20, dall’altro lato, sono differenti, per cui ad un movimento in senso orario in una delle figure 13-20 corrisponde un movimento antiorario in figura 12). Inoltre, nel corso dello spostamento del gruppo 10 la o le molle 26 che realizzano i mezzi accumulatori di energia meccanica vengono caricati, come precedentemente spiegato.
Al raggiungimento della posizione di figura 16, che può essere eventualmente determinato da u fine-corsa meccanico, il contatto mobile 28 (figura 12) giunge a contatto con il contatto fisso 29a, e nell’incavo 23 (figura 12) si impegna l’elemento di arresto 25a del dispositivo di blocco 25, sotto l’azione della relativa molla.
Il raggiungimento della posizione di figura 16 ha l’effetto di abilitare l’alimentazione elettrica ai componenti 30 di figura 12, e la chiusura del contatto 28-29a informa il sistema di controllo che può ora essere comandato elettricamente il dispositivo 25: di conseguenza, l’elemento di arresto 25a, impegnato nell’incavo 23, viene bloccato in posizione, bloccando di conseguenza il gruppo 10 nella posizione reclinata. Il sistema di controllo può ora comandare l’alimentazione elettrica al dispositivo di blocco-porta, che passa nella rispettiva condizione di bloccaggio della porta 14. Anche il motore elettrico 16 può ora ricevere la tensione di alimentazione, pronto per essere avviato dal sistema di controllo.
Il sistema di controllo comanda l’avvio del programma di lavaggio in precedenza impostato tramite l’interfaccia 17. A seguito dell’avvio del programma, il sistema di controllo comanda il caricamento in vasca dell’acqua dalla rete idrica, il suo riscaldamento e l’agitazione del cesto tramite controllo del motore 16.
La pompa di scarico della macchina può essere posizionata in corrispondenza del fondo vasca, in posizione tale da consentire lo scarico pressoché completo del liquido anche con il cesto in posizione reclinata, e questo accorgimento risulta utile qualora un programma di trattamento preveda l’effettuazione di più fasi di lavaggio distinte (ad esempio una fase di prelavaggio ed una fase di lavaggio), ciascuna comprensiva di un caricamento iniziale ed uno scarico finale di liquido. Lo scarico completo del liquido di lavaggio dalla vasca comunque può essere ottenuto anche in seguito, quando il gruppo 10 viene portato in posizione eretta e prima dell’avvio di una fase di risciacquo.
Al termine della fase di lavaggio (o dell’ultima fase di lavaggio prevista), il sistema di controllo comanda il dispositivo 25, in modo da causare un arretramento dell’elemento di arresto 25a. La testa dell’elemento 25a si disimpegna dall’incavo 23, (figura 12). In tal modo il gruppo 10 risulta sbloccato e, sotto l’azione della molla 26 (figure 10 e 12), viene spostato automaticamente verso la posizione eretta, come visibile in figura 17, con rotazione inversa alla precedente, e quindi antioraria.
Il raggiungimento della posizione eretta (visibile in figura 18, che à ̈ condizione analoga a quella delle figure 5-6) può essere determinato da un fine-corsa meccanico, ad esempio a scatto rilasciabile. Al raggiungimento di tale posizione (che il sistema di controllo riconosce grazie alla chiusura del contatto 28-29b), il sistema di controllo comanda il dispositivo 25 onde terminare l’arretramento dell’elemento 25a: sotto l’azione della relativa molla, l’elemento 25a si può quindi impegnare nell’incavo 24 della corona 21; il sistema di controllo comanda poi il bloccaggio in posizione dell’elemento 25a, e quindi del gruppo 10 nella posizione eretta. In tale condizione, inoltre, le parti elettriche del gruppo 10 sono nuovamente suscettibili di essere alimentate.
Nel corso dello spostamento automatico del gruppo 10 tra la posizione reclinata a quella sollevata, le parti elettriche del gruppo 10, tra le quali il dispositivo di bloccoporta, non risultano sotto tensione. In ogni caso, secondo tecnica di per sé nota e come previsto da apposite normative, il dispositivo di blocco-porta include mezzi (ad esempio un elemento a bimetallo, o un termo-attuatore) atti a mantenere il dispositivo stesso in una condizione di bloccaggio della porta 14, per un certo periodo di sicurezza dopo l’interruzione della relativa alimentazione elettrica: tale periodo di sicurezza ha durata superiore a quella richiesta dal gruppo 10 per spostarsi automaticamente dalla posizione reclinata a quella sollevata, senza quindi determinare una riduzione delle caratteristiche di sicurezza operativa. Come già accennato, inoltre, alla macchina 1 possono essere applicati mezzi di frizione, atti a rallentare la velocità angolare di rotazione del gruppo 10 fino a velocità di sicurezza.
Quando il gruppo 10 à ̈ in posizione verticale (figura 18), il sistema di controllo comanda la pompa di scarico, per evacuare il liquido di lavaggio presente in vasca (se tale scarico non à ̈ stato effettuato completamente in precedenza). Il sistema di controllo comanda quindi il caricamento dell’acqua necessaria all’effettuazione della fase di risciacquo, con nuova movimentazione controllata del cesto, tramite il motore 16.
Al termine del risciacquo, o di ciascun risciacquo, il liquido viene evacuato dalla vasca, tramite azionamento della pompa di scarico. In seguito, il sistema di controllo comanda la o le fasi di centrifugazione. Nel corso di ciascuna fase di centrifugazione la pompa di scarico può essere alimentata ad impulsi, per espellere il liquido rilasciato dalla biancheria.
Una volta terminata la centrifugazione, il sistema di controllo toglie alimentazione al dispositivo 25. L’utilizzatore può quindi spostare manualmente il gruppo oscillante 10 verso la posizione iniziale, come mostrato in figura 19. Il movimento impartito manualmente dall’utente al gruppo 10 à ̈ tale da consentire il disimpegno dell’elemento di arresto 25a del dispositivo di blocco 25 dall’incavo 24 (nonché il rilascio dell’eventuale fine-corsa meccanico in precedenza citato). Anche in questo caso, dopo tale disimpegno e ad un certo punto della rotazione del gruppo 10, l’elemento 25a arriva ad impegnarsi con l’incavo 22 della corona 21, nella posizione di partenza. Questo spostamento ha inoltre come conseguenza che il contatto mobile 28 non à ̈ più a contatto né con il contatto fisso 29b, né con il contatto fisso 29a: i componenti elettrici del gruppo 10 non possono più ricevere tensione di alimentazione, incluso il blocco-porta. Dopo il periodo di sicurezza precedentemente menzionato, quindi, l’utilizzatore può aprire la porta 14 ed estrarre dal cesto 13 la biancheria; a tale fine può essere sfruttato il contenitore 7, per l’accumulo dei panni lavati, come visibile in figura 20.
In precedenza si à ̈ fatto riferimento ad una forma di attuazione, alternativa a quelle delle figure 9-12, in cui i mezzi di comando comprendono un interruttore o pulsante elettrico, la cui commutazione viene causata dallo spostamento manuale del gruppo 10, dalla posizione eretta a quella reclinata, onde determinare la chiusura di un relà ̈; in tale implementazione, al termine del ciclo di lavaggio, à ̈ il sistema di controllo a causare l’apertura del relà ̈, in modo tale per cui l’alimentazione elettrica alla macchina 1 viene interrotta. Anche in questo caso, di conseguenza, cessa l’alimentazione al dispositivo di blocco-porta, e quindi la porta 14 può essere aperta dall’utilizzatore, ai fini dello scarico della biancheria.
Come in precedenza spiegato, la macchina à ̈ provvista di ruote o rulli 8 in corrispondenza di un piano inclinato definito sul fondo della struttura 2, nella relativa zona anteriore. Questo accorgimento consente all’occorrenza di spostare agevolmente la macchina 1, semplicemente inclinandola leggermente in avanti, come evidenziato in figura 8.
La macchina seconda la presente invenzione consente di combinare le caratteristiche vantaggiose proprie della macchine ad asse verticale (leggerezza, ergonomia di impiego, centrifugazioni che non risentono sostanzialmente di sbilanciamenti del carico) con le caratteristiche vantaggiose proprie delle macchine ad asse orizzontale (lavaggio efficace con ridotte quantità di acqua). La struttura complessiva della macchina à ̈ relativamente semplice, poco ingombrante e più leggera rispetto alle macchine note, a parità di capacità di carico di biancheria. Il fatto che l’avvio di un programma di funzionamento e/o l’alimentazione elettrica dell’intera macchina o di suoi componenti associati al gruppo oscillante e/o il bloccaggio della porta venga abilitato dallo spostamento manuale del gruppo stesso in una data posizione consente di semplificare l’interfaccia utente della macchina, le sue caratteristiche di sicurezza e le modalità di impiego da parte dell’utilizzatore. L’accessibilità diretta al gruppo 10, dall’esterno della struttura 2, oltre a semplificare le operazioni di carico e scarico della biancheria, consente di dotare la macchina di un un’unica porta e di un unico dispositivo di blocco-porta, nonché di agevolare il controllo visuale del carico di biancheria, attraverso la parte trasparente di tale unica porta.
Naturalmente, fermo restando il principio del trovato, i particolari di costruzione e le forme di attuazione potranno ampiamente variare rispetto a quanto descritto ed illustrato a puro titolo di esempio, senza per questo uscire dall'ambito della presente invenzione così come definita nelle rivendicazioni allegate.
In una forma di attuazione preferita, la pompa di scarico portata direttamente dal gruppo oscillante 10 à ̈ montata in corrispondenza del fondo vasca, preferibilmente stampato in materia plastica, nel quale à ̈ vantaggiosamente definita la sede per la girante della pompa; da tale sede si dipartono i relativi rami di aspirazione e di mandata. Sempre preferibilmente, nel corpo plastico della vasca può essere formato parte del condotto di scarico, che risale lungo il corpo della vasca sino ad una delle regioni di articolazione 11 alla struttura portante 2.
Vantaggiosamente, e a prescindere dal tipo di montaggio della pompa di scarico, almeno un tratto del condotto di scarico si può estendere in corrispondenza di una articolazione 11, sostanzialmente coassiale all’asse A, tale tratto di condotto eventualmente essendo integrato al, o realizzando il perno di articolazione o un suo mozzo. Allo stesso modo, anche il condotto per il caricamento del liquido in vasca può avere un rispettivo tratto, sostanzialmente coassiale all’asse A, passante per un’articolazione, ad esempio l’articolazione 11 opposta a quella in cui à ̈ passante un tratto del condotto di scarico.
In una forma di attuazione particolarmente vantaggiosa, i suddetti tratti del condotto di scarico e del condotto di caricamento sono passanti in una medesima articolazione e sono ricavati sostanzialmente coassiali o concentrici tra loro, particolarmente formati in un medesimo organo che funge da mozzo o supporta il perno di articolazione; in tale caso, uno dei tratti di condotto sfocia direttamente in vasca, per il caricamento di liquido, e l’altro à ̈ collegato alla mandata della pompa di scarico, per l’evacuazione del liquido dalla vasca. In tale ottica, in una possibile forma di attuazione, in corrispondenza di una delle fiancate 4 vengono concentrati i passaggi idraulici, mentre nell’altra fiancata sono concentrare parti elettriche che attengono al movimento del gruppo 10, quali gli eventuali mezzi di ritegno attuati elettricamente, i mezzi di comando per l’avvio del ciclo e/o l’abilitazione dell’alimentazione elettrica alla macchina o al gruppo 10, gli eventuali sensori/contatti elettrici impiegati per rilevare il raggiungimento delle posizioni assumibili dal gruppo 10, ed eventualmente l’interfaccia 17, come negli esempi illustrati.
Nella forma di attuazione esemplificata nelle figure il gruppo oscillante 10 à ̈ suscettibile di assumere due diverse posizioni erette, una delle quali (figure 1-2) leggermente inclinata rispetto alla verticale al fine di agevolare dal punto di vista ergonomico le operazioni di carico e scarico della biancheria. Si apprezzerà tuttavia che, in forme di attuazione alternative, la macchina 1 può essere predisposta in modo tale per cui il gruppo 10 possa assumere una sola posizione eretta, preferibilmente corrispondente a quella delle figure 5-6, con asse B sostanzialmente verticale, sia per l’effettuazione delle fasi di risciacquo e/o centrifugazione, sia per l’effettuazione delle operazioni di carico e scarico della biancheria.

Claims (15)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Una macchina per il lavaggio di biancheria per uso domestico, avente una struttura (2) che supporta un gruppo oscillante (10), il gruppo oscillante includendo una vasca di lavaggio (12) ed un cesto portabiancheria (13) montato nella vasca (12) per ruotare attorno ad un rispettivo asse di azionamento (B), la vasca (12) ed il cesto (13) avendo rispettive aperture di accesso (12a, 13a) sostanzialmente coassiali o allineate tra loro, la macchina (1) comprendendo inoltre mezzi (EV, IN) per il caricamento di liquido nella vasca (12), mezzi (OUT) per lo scarico di liquido dalla vasca (12), un motore (16) di azionamento del cesto (13), un sistema di controllo (17) includente mezzi di comando commutabili da un utilizzatore della macchina (1) per comandare l’avvio o abilitare l’esecuzione di un programma di lavaggio, in cui il gruppo oscillante (10) include inoltre una porta (14) per aprire e chiudere almeno l’apertura di accesso (12a) della vasca (12), in cui il gruppo oscillante (10) à ̈ supportato dalla struttura (2) in modo girevole, per essere spostabile attorno ad un asse di inclinazione sostanzialmente orizzontale (A) tra almeno una posizione eretta, in cui l’asse di azionamento (B) del cesto (13) à ̈ diretto sostanzialmente verticalmente, ed almeno una posizione reclinata, in cui l’asse di azionamento (B) del cesto (13) à ̈ diretto sostanzialmente orizzontalmente, caratterizzata dal fatto che la struttura (2) ed il gruppo oscillante (10) sono configurati in modo tale per cui, in normali condizione operative della macchina (1), il gruppo oscillante (10) à ̈ spostabile manualmente dall’almeno una posizione eretta all’almeno una posizione reclinata, e che i mezzi di comando (28, 29) sono predisposti in modo tale per cui la relativa commutazione à ̈ ottenuta a seguito di uno spostamento manuale del gruppo oscillante (10) dall’almeno una posizione eretta all’almeno una posizione reclinata.
  2. 2. Macchina secondo la rivendicazione 1, in cui i mezzi di comando (28, 29) sono predisposti in modo da abilitare un’alimentazione elettrica alla macchina (1) e/o a componenti elettrici (16, 30) montati sul gruppo oscillante (10) a seguito dello spostamento manuale del gruppo oscillante (10) nell’almeno una posizione reclinata.
  3. 3. Macchina secondo la rivendicazione 1 o 2, comprendente inoltre mezzi di sicurezza, includenti un dispositivo di blocco-porta portato dal gruppo oscillante (10) e commutabile tra una condizione operativa ed una condizione inoperativa, nelle quali l’apertura della porta (14) à ̈ impedita o consentita, rispettivamente, i mezzi di sicurezza essendo predisposti in modo tale per cui il dispositivo di blocco-porta assume la suddetta condizione operativa quando il gruppo oscillante (10) viene portato in almeno una posizione angolare sostanzialmente predeterminata rispetto al detto asse di inclinazione (A), particolarmente in detta almeno una posizione reclinata.
  4. 4. Macchina secondo una delle rivendicazioni da 1 a 3, in cui - nell’almeno una posizione eretta, l’asse di azionamento (B) del cesto (13) ha inclinazione compresa tra 75 e 90° rispetto ad un piano orizzontale; e - nell’almeno una posizione reclinata, l’asse di azionamento (B) del cesto (13) ha inclinazione compresa tra 0 e 15° rispetto ad un piano orizzontale.
  5. 5. Macchina secondo la rivendicazione 1 o 4, in cui l’almeno una posizione eretta comprende una prima ed una seconda posizione eretta, nella prima posizione eretta l’inclinazione dell’asse di azionamento (B) del cesto (13) rispetto ad un piano orizzontale essendo maggiore rispetto alla seconda posizione eretta.
  6. 6. Macchina secondo le rivendicazioni 3 e 5, in cui la detta almeno una posizione angolare sostanzialmente predeterminata comprende la suddetta prima posizione eretta.
  7. 7. Macchina secondo la rivendicazione 1, comprendente inoltre mezzi di azionamento (26), per spostare in modo automatizzato il gruppo oscillante (10) dall’almeno una posizione reclinata all’almeno una posizione eretta.
  8. 8. Macchina secondo la rivendicazione 1, comprendente inoltre mezzi di ritegno commutabili (25), per mantenere il gruppo oscillante (10) in almeno una tra la detta almeno una posizione reclinata e la detta almeno una posizione eretta.
  9. 9. Macchina secondo le rivendicazioni 7 e 8, in cui i mezzi di azionamento comprendono almeno un accumulatore di energia meccanica (26), quale una molla, che viene caricata a seguito del suddetto spostamento manuale del gruppo oscillante (10) dall’almeno una posizione eretta all’almeno una posizione reclinata, l’almeno un mezzo accumulatore di energia meccanica (26) essendo liberato a seguito di una commutazione dei mezzi di ritegno (25) controllata dal sistema di controllo, per causare un movimento del gruppo oscillante (10) dall’almeno una posizione reclinata all’almeno una posizione eretta.
  10. 10. Macchina secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui - almeno uno tra i mezzi per il caricamento ed i mezzi per lo scarico include un condotto avente un rispettivo tratto in corrispondenza di una articolazione (11) tra il gruppo oscillante (10) e la struttura (2), e/o - il gruppo oscillante (10) supporta almeno uno tra il motore elettrico di azionamento (16) del cesto (13), un dispositivo elettrico di blocco-porta, una pompa elettrica di scarico della vasca (12).
  11. 11. Macchina secondo la rivendicazione 1, in cui il sistema di controllo à ̈ configurato ai fini del controllo dell’esecuzione di almeno un programma di lavaggio includente - almeno una fase di lavaggio, nel corso della quale il cesto (13) viene ruotato in presenza di liquido di lavaggio nella vasca (12), - almeno una fase di risciacquo, nel corso della quale il cesto (13) viene ruotato in presenza di liquido di risciacquo nella vasca (12), e - almeno una fase di centrifugazione, nel corso della quale il cesto (13) viene ruotato in sostanziale assenza di liquido nella vasca (12), ed in cui il sistema di controllo à ̈ inoltre configurato per comandare l’effettuazione della fase di lavaggio quando il gruppo oscillante (10) à ̈ nella suddetta almeno una posizione reclinata e per comandare l’effettuazione di almeno una tra la fase di risciacquo e la fase di centrifugazione, preferibilmente sia la fase di risciacquo che la fase di centrifugazione, quando il gruppo oscillante (10) à ̈ nella suddetta almeno una posizione eretta.
  12. 12. Macchina secondo le rivendicazioni 5 e 11, in cui il sistema di controllo à ̈ configurato per comandare l’effettuazione di almeno una tra la fase di risciacquo e la fase di centrifugazione quando il gruppo oscillante (10) à ̈ nella suddetta prima posizione eretta.
  13. 13. Procedimento per il lavaggio di biancheria in una macchina per il lavaggio di biancheria ad uso domestico, particolarmente ma non esclusivamente una macchina secondo una o più delle rivendicazioni da 1 a 12, avente una struttura (2) che supporta un gruppo oscillante (10), il gruppo oscillante includendo una vasca di lavaggio (12), un cesto portabiancheria (13) montato nella vasca (12) per ruotare attorno ad un rispettivo asse di azionamento (B) ed una porta (14) per aprire e chiudere un’apertura della vasca (12a), la macchina (1) essendo configurata per eseguire almeno un programma di lavaggio includente almeno una fase di lavaggio, nel corso della quale il cesto (13) viene ruotato in presenza di liquido di lavaggio nella vasca (12), almeno una fase di risciacquo, nel corso della quale il cesto (13) viene ruotato in presenza di liquido di risciacquo nella vasca (12), ed almeno una fase di centrifugazione, nel corso della quale il cesto (13) viene ruotato in sostanziale assenza di liquido nella vasca (12), il procedimento comprendendo i passi di: - predisporre la macchina (1) in modo tale per cui il gruppo oscillante (10) à ̈ supportato dalla struttura (2) in modo girevole, per essere spostabile manualmente attorno ad un asse di inclinazione sostanzialmente orizzontale (A), tra una almeno una posizione eretta, in cui l’asse di azionamento (B) del cesto (13) à ̈ diretto sostanzialmente verticalmente, ed almeno una posizione reclinata, in cui l’asse di azionamento (B) del cesto (13) à ̈ diretto sostanzialmente orizzontalmente; - effettuare il caricamento della biancheria nel cesto (13), con la porta (14) aperta e con il gruppo oscillante (10) nell’almeno una posizione eretta; - chiudere la porta (14) e spostare manualmente il gruppo oscillante (10) nell’almeno una posizione reclinata; - abilitare l’esecuzione del programma di lavaggio e causare il bloccaggio della porta (14) in una condizione chiusa; - effettuare la fase di lavaggio con il gruppo oscillante (10) nella suddetta almeno una posizione reclinata; - al termine della fase di lavaggio, causare lo spostamento automatizzato del gruppo oscillante (10) nella suddetta almeno una posizione eretta; effettuare almeno una tra la fase di risciacquo e la fase di centrifugazione, preferibilmente sia la fase di risciacquo che la fase di centrifugazione, con il gruppo oscillante (10) nella suddetta almeno una posizione eretta; - al termine della fase di risciacquo o di centrifugazione, causare lo sbloccaggio della porta (14).
  14. 14. Procedimento secondo la rivendicazione 13, in cui almeno uno tra - l’abilitazione all’esecuzione del programma di lavaggio, - l’alimentazione elettrica alla macchina e/o a componenti elettrici (16, 30) della macchina portati dal gruppo oscillante (10), e - il bloccaggio della porta (14) nella condizione chiusa à ̈ determinato dallo spostamento manuale del gruppo oscillante (10) dall’almeno una posizione eretta all’almeno una posizione reclinata.
  15. 15. Procedimento secondo la rivendicazione 13 o 14, in cui il detto spostamento automatizzato del gruppo oscillante (10) dall’almeno una posizione reclinata all’almeno una posizione eretta à ̈ causato dal rilascio di un accumulatore di energia meccanica (26), quale una molla, precedentemente caricata a seguito dello spostamento manuale del gruppo oscillante (10) dall’almeno una posizione eretta all’almeno una posizione reclinata.
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