ITTO20090162A1 - Dispositivo protetto di prelievo per articoli cavi in vetro, in particolare per una macchina di formatura per tali articoli - Google Patents

Description

DESCRIZIONE

“DISPOSITIVO PROTETTO DI PRELIEVO PER ARTICOLI CAVI IN VETRO, IN PARTICOLARE PER UNA MACCHINA DI FORMATURA PER TALI ARTICOLIâ€

La presente invenzione à ̈ relativa ad un dispositivo protetto di prelievo per articoli cavi in vetro, in particolare per una macchina di formatura per tali articoli, altrimenti noto con il termine tecnico di “dispositivo di Take-out†.

È noto, ad esempio da GB2182297, un dispositivo di prelievo destinato ad equipaggiare macchine di formatura per bottiglie di vetro al fine di spostare i semifiniti dallo stampo di pre-formatura a quello di formatura finale e/o il prodotto finito (bottiglia formata) dalla macchina di formatura verso una linea di trasporto; tale dispositivo, portato di solito da mezzi di posizionamento mobili su tre assi, consiste in un supporto provvisto di mezzi motori, in un primo braccio portato girevole dal supporto ed azionato in rotazione dai mezzi motori, ed in un secondo braccio, portato folle dal primo articolato allo stesso a gomito ed azionato in rotazione in modo sincrono con il primo braccio da un meccanismo a cinghia dentata e pulegge, alloggiato all’interno del primo braccio ed azionato a sua volta dal moto stesso di rotazione del primo braccio tramite un albero montato coassiale con l’organo di azionamento in rotazione del primo braccio, di solito definito da un albero cavo, ma supportato in modo stazionario dal supporto. In questo modo, l’estremità del secondo braccio munita degli organi di presa mantiene le bottiglie sempre in posizione verticale durante la rotazione del primo braccio, che avviene viceversa intorno ad una asse orizzontale.

Pur soddisfacente, un dispositivo del tipo descritto può essere soggetto in uso ad urti accidentali, dovuti alla presenza, in stretta vicinanza sulla macchina di formatura, di altri dispositivi, ad esempio spintori, teste di raffreddamento, bracci porta collarini, eccetera, che normalmente lavorano in stretta sincronizzazione con il braccio di prelievo e su traiettorie spesso interferenti tra loro ma che, talvolta, possono perdere la sincronizzazione per vari motivi o incorretta regolazione, causando così gli urti.

In conseguenza di tali urti le parti del dispositivo di prelievo, soprattutto il meccanismo di azionamento del secondo braccio in sincronia con il primo ed i mezzi motori portati dal supporto, possono danneggiarsi o comunque perdere la sincronizzazione, causando un fermo macchina con conseguenti danni economici.

È uno scopo della presente invenzione quello di superare tale inconveniente dello stato della tecnica fornendo un dispositivo di prelievo per articoli cavi in vetro, in particolare destinato ad equipaggiare una macchina di formatura per tali articoli, i cui componenti principali sono protetti dalla conseguenza di eventuali urti e che sia al tempo stesso di costruzione semplice, di funzionamento affidabile, di ridotto ingombro e di relativamente poco costosa implementazione.

La presente invenzione à ̈ dunque relativa ad un dispositivo protetto di prelievo per articoli cavi in vetro, in particolare per una macchina di formatura per tali articoli, come definito nella rivendicazione 1.

In particolare, il dispositivo secondo il trovato comprende un supporto dotato di mezzi motori, un primo braccio portato girevole dal supporto in modo da sporgere a sbalzo dallo stesso e connesso ai mezzi motori per venire ruotato da questi rispetto al supporto, un secondo braccio, provvisto di organi di presa, portato girevole ed a sbalzo dal primo, mezzi per fare ruotare il secondo braccio rispetto al primo in modo sincrono, a loro volta comprendenti un albero disposto coassiale con un organo di rotazione del primo braccio e vincolato alle opposte estremità rispettivamente al supporto e al primo braccio, ed una catena cinematica portata dal primo braccio e collegante l’albero con un organo di rotazione del secondo braccio.

Secondo il principale aspetto del trovato, tra l’albero e il supporto sono disposti mezzi di vincolo angolare a cedevolezza controllata.

Inoltre, l’organo di rotazione del primo braccio à ̈ collegato allo stesso in modo indiretto, tramite l’interposizione di mezzi di trasmissione di coppia a carico di rottura prefissato.

Secondo un ulteriore aspetto del trovato, i mezzi di vincolo angolare a cedevolezza controllata comprendono mezzi elastici precaricati e mezzi per controllare il precarico, comprendenti: una prima estremità di forma prismatica dell’albero disposta sporgente assialmente a sbalzo da un foro passante del supporto, nel quale l’albero à ̈ montato folle ed a tenuta di fluido da banda opposta al primo braccio; una leva vincolata angolarmente solidale alla, e radialmente di sbalzo dalla, prima estremità dell’albero; uno stelo filettato una cui prima estremità à ̈ avvitata trasversalmente passante attraverso una bussola portata folle da una estremità libera, conformata a forcella, della leva; un elemento di battuta del supporto attraversato da una sede per l’alloggiamento assiale passante dello stelo filettato disposta perpendicolarmente all’asse dell’albero; e mezzi elastici montati calzati su una seconda estremità dello stelo filettato, opposta alla prima e sporgente di sbalzo dall’elemento di battuta, da banda opposta alla bussola, serrati a pacco tra una testa terminale della seconda estremità dello stelo ed una superficie ad essa affacciata dell’elemento di battuta.

Inoltre, mezzi assiali di arresto sono predisposti sullo stelo da banda opposta alla superficie dell’elemento di battuta, per cooperare con esso dalla parte opposta alla testa dello stelo.

In questo modo, quando il dispositivo subisce un urto questo non si trasmette alla catena cinematica che controlla il movimento sincrono del secondo braccio in quanto viene in tal caso consentito dai mezzi elastici un piccolo movimento in rotazione, per altro ammortizzato dai mezzi elastici stessi, precaricati, dell’albero che aziona la catena cinematica in conseguenza della rotazione del primo braccio a causa della sua stazionarietà; il carico che consente un tale movimento può essere tarato con precisione ed in modo che sia sufficientemente alto da non influire sul normale funzionamento del dispositivo, ovvero in assenza di urti, mantenendo normalmente angolarmente stazionario l’albero, vincolato di fatto solidale al supporto.

Secondo un altro aspetto del trovato, i mezzi di trasmissione di coppia a carico di rottura prefissato comprendono: un anello adattatore vincolato imbullonato frontalmente al supporto e coassialmente all’organo di rotazione del primo braccio, il quale consiste in un albero cavo portato internamente dal supporto ed azionato in rotazione dai mezzi motori; un manicotto vincolato imbullonato a sbalzo al primo braccio, perpendicolarmente ad un piano di giacitura dello stesso, montato coassiale con l’albero, il quale à ̈ supportato folle internamente allo stesso; e mezzi a chiavetta colleganti in modo angolarmente solidale l’anello adattatore con il manicotto; inoltre, il manicotto à ̈ montato inserito coassialmente entro l’albero cavo, attraverso l’anello adattatore.

In questo modo, l’albero di azionamento della catena cinematica di movimento sincrono del secondo braccio risulta protetto dal manicotto e, in caso di forte urto si può impedire che la sollecitazione si trasmetta all’albero cavo ed ai mezzi motori portati dal supporto, danneggiandoli, dimensionando opportunamente i mezzi a chiavetta in modo che questi, sotto una tale condizione, si rompano. Sarà pertanto necessario, in tal caso, effettuare un fermo minimo della macchina, per la semplice sostituzione delle chiavette ed, eventualmente, dell’anello adattatore se questo si fosse deformato.

Ulteriori caratteristiche e vantaggi della presente invenzione appariranno chiari dalla descrizione che viene di seguito fornita di una sua preferita forma di realizzazione, a puro titolo di esempio non limitativo e con riferimento ai disegni allegati, nei quali:

- la figura 1 illustra una vista in elevazione di un dispositivo di prelievo per una macchina di formatura per articoli in vetro cavo, nota e non illustrata, realizzato secondo l’invenzione;

- la figura 2 illustra una vista in sezione secondo un piano di traccia II-II del dispositivo di figura 1;

- la figura 3 illustra una vista assonometrica di tre quarti posteriore di un braccio principale del dispositivo di figura 1 e 2;

- La figura 4 Ã ̈ una vista laterale sezionata, corrispondente a quella di figura 2, del dispositivo del trovato con parti asportate; e

- la figura 5 illustra in scala ingrandita ed in parte in sezione, un dettaglio del dispositivo in figura 1.

Con riferimento alla figure da 1 a 5, à ̈ indicato con 1 un dispositivo protetto di prelievo per articoli cavi in vetro, ad esempio bottiglie, in particolare destinato ad equipaggiare una macchina di formatura nota e non illustrata per semplicità.

Il dispositivo 1, di struttura generale nel complesso nota, comprende un supporto 3, altrimenti noto anche come “scatola ingranaggi†dotato di mezzi motori 4 noti, un primo braccio 5, di tipo noto, portato girevole dal supporto 3 in modo da sporgere a sbalzo dallo stesso e connesso in modo noto e non illustrato per semplicità ai mezzi motori 4 per venire ruotato da questi rispetto al supporto 3 intorno ad un asse A orizzontale, ed un secondo braccio 6, provvisto di organi di presa 7, noti, portato girevole ed a sbalzo dal primo braccio 5.

Inoltre, il dispositivo 1 comprende anche mezzi noti, indicati nel complesso con 10, per fare ruotare il braccio 6 rispetto al braccio 5 in modo sincrono, alloggiati per la gran parte entro il braccio 5 e a loro volta comprendenti, in particolare, un albero 11 (figure 2 e 3) ed una catena cinematica 14 portata dal braccio 5 e collegante l’albero 11 con un organo 15 di rotazione del braccio 6, pure portato dal braccio 5 stesso.

L’albero 11 à ̈ disposto coassiale con un organo 12 (figure 2 e 4) di rotazione del braccio 5 costituito da un albero cavo, tubolare, alloggiato folle all’interno del supporto 3 mediante cuscinetti 13 e collegato meccanicamente, in modo noto e non illustrato, ai mezzi motori 4.

L’albero 11 à ̈ vincolato alle proprie opposte estremità rispettivamente al supporto 3 e al braccio 5: in particolare, una estremità 20 (figura 2) à ̈ imbullonata alla carcassa del braccio 5, mentre una opposta estremità 21 à ̈ vincolata nel modo che si dirà al supporto 3.

Secondo il principale aspetto del trovato, infatti, tra l’estremità 21 dell’albero 11 e il supporto 3 sono disposti, come collegamento meccanico tra di essi, mezzi 25 di vincolo angolare a cedevolezza controllata.

In particolare, i mezzi 25 di vincolo comprendono mezzi elastici 26 precaricati e mezzi per controllare il precarico, indicati nel complesso con 27 (figura 5).

Nella forma di realizzazione preferita ma non limitativa illustrata, i mezzi di vincolo angolare 25 a cedevolezza controllata comprendono la prima estremità 21 dell’albero 11, che presenta forma prismatica, una leva 31 vincolata angolarmente solidale alla, e radialmente di sbalzo dalla, estremità 21 dell’albero 11; uno stelo filettato 32 una cui prima estremità 33 à ̈ avvitata trasversalmente passante attraverso una bussola 34 portata folle dalla leva 31, un elemento di battuta 35 del supporto 3, ed i mezzi elastici 26.

In particolare, l’estremità 21 à ̈ disposta sporgente assialmente a sbalzo da un foro 30 (figura 4) passante del supporto 3, nel quale l’albero 11 à ̈ montato folle ed a tenuta di fluido da banda opposta al braccio 5 (figura 2); inoltre, la bussola 34 à ̈ portata, imperniata in modo da essere libera di ruotare intorno al suo asse, perpendicolare allo stelo 32, da una estremità libera 36, conformata a forcella, della leva 31 e presenta un foro trasversale 37 filettato per ricevere in avvitamento e svitamento l’estremità 33.

L’elemento di battuta 35 del supporto 3 à ̈ attraversato da una sede 38 (figura 5) per l’alloggiamento assiale passante dello stelo 32 filettato; la sede 38, normalmente disposta in asse con il foro 37 (a bussola 34 non ruotata), à ̈ disposta perpendicolarmente all’asse A, che coincide sia con l’asse di simmetria e rotazione dell’albero 11, sia con l’asse di simmetria e rotazione dell’albero cavo 12.

I mezzi elastici 26 sono montati calzati su una seconda estremità 40, liscia (ovvero priva di filetto) dello stelo filettato 32, opposta alla estremità 33 e sporgente di sbalzo dall’elemento di battuta 35, da banda opposta alla bussola 34, serrati a pacco tra una testa 41 prismatica terminale della estremità 40 dello stelo 32 ed una superficie 44 (figura 5) ad essa affacciata dell’elemento di battuta 35.

I mezzi elastici 26 consistono nell’esempio illustrato in un pacco di molle a tazza montate strettamente serrate tra la testa 41 terminale della estremità 40 dello stelo 32 e la superficie 44 e quest’ultima à ̈ una superficie sferica e coopera con il pacco di molle a tazza definenti i mezzi elastici 26 tramite l’interposizione di una rondella 45 munita di una superficie sferica coniugata con quella dell’elemento 35 di battuta e con essa cooperante, montata calzata scorrevole sulla parte liscia 40 dello stelo filettato 32.

Per completare il meccanismo di vincolo dello stelo 32 all’elemento di battuta 35, sullo stelo 32 sono inoltre previsti mezzi assiali di arresto disposti da banda opposta alla superficie 44 e consistenti in una rondella 50 pure munita di una superficie sferica 52, quest’ultima rivolta però da banda opposta alla superficie 44, ed in una bussola filettata 51 avvitata sullo stelo 32 filettato e che coopera con una propria superficie sferica con la superficie 52 per tenere assialmente bloccata la rondella 50.

Quest’ultima, sotto l’effetto della spinta dei mezzi elastici 26, che sono montati precaricati tra la testa 41 e la superficie 44 mediante opportuno avvitamento dello stelo 32 nella bussola 34, coopera con l’elemento di battuta 35 del supporto 3 dalla parte opposta alla testa 41 dello stelo 32 impedendo ai mezzi elastici 26 di produrre una rotazione in senso antiorario (figura 5) della leva 31 e, con essa, dell’albero 11; tale posizione “di zero†, corrispondente alla posizione di normale stazionamento operativo dell’albero 11, può essere regolata finemente avvitando o svitando parzialmente la bussola 51 dallo/sullo stelo 32.

Preferibilmente, onde evitare in uso eventuali possibili contraccolpi, lo stelo 32 porta, in prossimità della estremità 33, una flangia 55 (figura 5) avvitata sullo stesso e disposta affacciata ad una rondella 56 disposta a sua volta adiacente ad una superficie 57 della estremità 36 a forcella della leva 31 e tra le quali flangia 55 e rondella 56 sono interposti, serrati a pacco, secondi mezzi elastici 58, pure costituiti da un pacco di molle a tazza strettamente accoppiato, atti a premere la rondella 56 contro la superficie 57, la quale à ̈ una superficie curva avente raggio di curvatura con centro coincidente con un asse B di rotazione della bussola 34.

Il pacco di mezzi elastici 58 serve per recuperare i giochi tra il profilo 57 della leva 31 e la superficie della rondella o piastrina 56, spingendo la stessa a stare sempre a contatto con il profilo 57. In questo modo si ottengono reazioni immediate quando si regolano la posizione angolare del braccio 5 rispetto al supporto 3 svitando la vite 62 e ruotando la leva 31 sulla estremità prismatica 21 dell’albero 11. Essendo poi la superficie 57 circolare, il pacco di molle 58 ha uno schiacciamento che resta uniforme e l’operatore deve usare una forza costante (e non crescente o decrescente) per centrare la posizione del braccio.

La leva 31 presenta, dalla parte opposta alla sua estremità 36 a forcella, una estremità 60 piegata ad U, montata calzata sulla estremità prismatica 21 dell’albero 11 e serrata bloccata sulla stessa tramite una vite 62 montata trasversalmente attraverso l’estremità ad U 60 (figura 5).

Secondo un ulteriore aspetto dell’invenzione, inoltre, l’organo di rotazione o albero cavo 12 del braccio 5 à ̈ collegato allo stesso in modo indiretto, tramite l’interposizione di mezzi 70 (figura 2) di trasmissione di coppia a carico di rottura prefissato.

In particolare, i mezzi 70 comprendono un anello adattatore 71 vincolato imbullonato frontalmente e coassialmente all’albero cavo 12 (figura 4), un manicotto 72 vincolato imbullonato a sbalzo al braccio 5, perpendicolarmente ad un piano di giacitura dello stesso, montato coassiale con l’albero 11, il quale à ̈ supportato folle internamente al manicotto 72 tramite un cuscinetto 73, e mezzi a chiavetta 74,75 (figure 3,4) colleganti in modo angolarmente solidale e frontalmente l’anello adattatore 71 con il manicotto 72.

Il manicotto 72 (figura 2) à ̈ montato inserito coassialmente entro l’albero cavo 12, attraverso l’anello adattatore 71 ed à ̈ assialmente bloccato frontalmente e coassialmente contro l’anello adattatore 71 tramite almeno una vite 78 disposta parallelamente all’albero cavo 12 ed impegnata attraverso una orecchia 79 del manicotto 72 prossima ad una delle cave chiavetta 75 ricavate frontalmente su una flangia di fissaggio 80 del manicotto 72 stesso. Viceversa, l’anello 71 adattatore porta frontalmente a sbalzo, di pezzo, rispettive chiavette 74 (figura 4) ricavate in posizione diametralmente opposta e della quali solo una à ̈ visibile in figura.

In uso, i mezzi elastici 26 tengono la rondella 50 in battuta contro l’elemento 35, solidarizzando, attraverso la leva 32, l’albero 11 con il supporto 3; pertanto, ruotando il braccio 5 tramite rotazione dell’albero 12, l’albero 11 rimane stazionario e la catena cinematica 14 contenuta nel braccio 5 produce di conseguenza la rotazione sincrona del braccio 6, facendo ruotare l’albero 15.

Nel caso in cui il braccio 6 subisca un urto, viene applicata sull’albero 15 (e, di conseguenza, alla catena cinematica 14) una coppia C indicata dalla freccia (figura 1) che si traduce in una sollecitazione di torsione T indicata dalla freccia sull’albero 11 e, attraverso la leva 31, in una sollecitazione assiale S (indicata dalla freccia in direzione e verso in figura 1) sullo stelo 32.

Tale sollecitazione produce l’ulteriore compressione dei mezzi elastici 26, già precaricati, consentendo allo stelo 32 di muoversi verso il braccio 5; di conseguenza, la rondella 50 abbandona l’elemento di battuta 35, la bussola 34 ruota sul suo asse B rispetto alla estremità a forcella 36 e alla leva 31 à ̈ permesso di ruotare, insieme con l’albero 11, sotto l’effetto della torsione T, seguendo la stessa, la quale viene comunque smorzata dall’azione resistente dei mezzi elastici 26, senza che alcun contraccolpo venga subito dalla catena cinematica 14 o, peggio, si trasmetta all’albero 12. Terminato l’effetto dell’urto, i mezzi elastici 26 ripristinano la situazione di partenza. Rispettivi occhielli curvi 90 ricavati sulla estremità 60 della leva 31 ed impegnati da perni 91 solidali al supporto 3 impediscono in ogni caso movimenti angolari eccessivi dell’albero 11.

In caso di urto al braccio 5, la sollecitazione di coppia che subisce l’albero 11 viene assorbita dai mezzi elastici 26 nel medesimo modo descritto; inoltre, se la sollecitazione à ̈ così forte da poter causare danni all’albero 12, alla catena cinematica 14 (à ̈ la più debole ed in effetti à ̈ quella che cede per prima), ed agli ingranaggi di azionamento dello stesso, portati dal supporto 3, essa non si trasmette mai all’albero 12, in quanto le chiavette 74 si rompono causando la disconnessione angolare tra manicotto 72, solidale al braccio 5, e anello adattatore 71, solidale all’albero 12. Sostituendo l’anello 71 si ripristina di conseguenza, rapidamente, il funzionamento del dispositivo 1.

Claims (11)

1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo (1) protetto di prelievo per articoli cavi in vetro, in particolare per una macchina di formatura per tali articoli, comprendente un supporto (3) dotato di mezzi motori (4), un primo braccio (5) portato girevole dal supporto in modo da sporgere a sbalzo dallo stesso e connesso ai mezzi motori per venire ruotato da questi rispetto al supporto, un secondo braccio (6), provvisto di organi di presa (7), portato girevole ed a sbalzo dal primo, e mezzi (10) per fare ruotare il secondo braccio rispetto al primo in modo sincrono, a loro volta comprendenti un albero (11) disposto coassiale con un organo di rotazione (12) del primo braccio (5) e vincolato alle opposte estremità (21,20) rispettivamente al supporto (3) e al primo braccio (5), ed una catena cinematica (14) portata dal primo braccio e collegante l’albero con un organo di rotazione (15) del secondo braccio; caratterizzato dal fatto che tra l’albero (11) e il supporto (3) sono disposti mezzi (25) di vincolo angolare a cedevolezza controllata.
2. 2. Dispositivo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di vincolo angolare (25) a cedevolezza controllata comprendono mezzi elastici (26) precaricati e mezzi (27) per controllare il precarico.
3. 3. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di vincolo angolare (25) a cedevolezza controllata comprendono: una prima estremità (21) di forma prismatica del detto albero (11) disposta sporgente assialmente a sbalzo da un foro (30) passante del supporto (3), nel quale l’albero (11) à ̈ montato folle ed a tenuta di fluido da banda opposta al primo braccio (5); una leva (31) vincolata angolarmente solidale a, e radialmente di sbalzo da, detta prima estremità (21) dell’albero; uno stelo (32) filettato una cui prima estremità (33) à ̈ avvitata trasversalmente passante attraverso una bussola (34) portata folle da una estremità libera (36), conformata a forcella, della leva (31); un elemento di battuta (35) del supporto (3) attraversato da una sede (38) per l’alloggiamento assiale passante dello stelo filettato (32) disposta perpendicolarmente all’asse dell’albero (11); e mezzi elastici (26) montati calzati su una seconda estremità (40) dello stelo filettato (32), opposta alla prima e sporgente di sbalzo dall’elemento di battuta (35), da banda opposta alla detta bussola (34), serrati a pacco tra una testa (41) terminale della seconda estremità (40) dello stelo ed una superficie (44) ad essa affacciata dell’elemento di battuta (35); mezzi assiali di arresto (50,52) essendo predisposti sullo stelo (32) da banda opposta a detta superficie (44), per cooperare con l’elemento di battuta (35) del supporto dalla parte opposta alla detta testa (41) dello stelo.
4. 4. Dispositivo secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che detti mezzi elastici (26) consistono in un pacco di molle a tazza montate strettamente serrate tra detta testa (41) terminale della seconda estremità (40) dello stelo (32) e detta superficie (44) ad essa affacciata dell’elemento di battuta (35).
5. 5. Dispositivo secondo la rivendicazione 3 o 4, caratterizzato dal fatto che detta superficie (44) dell’elemento di battuta (35) affacciata alla testa dello stelo filettato à ̈ sferica, tra detti mezzi elastici (26) e detta superficie sferica (44) essendo interposta una rondella (45) munita di una superficie sferica coniugata con quella dell’elemento di battuta (35) e con essa cooperante, montata calzata scorrevole sullo stelo filettato (32).
6. 6. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni da 3 a 5, caratterizzato dal fatto che detto stelo (32) porta, in prossimità di detta sua prima estremità (33), una flangia (55) avvitata sullo stesso e disposta affacciata ad una seconda rondella (56) disposta a sua volta adiacente ad una superficie (57) della estremità a forcella (36) della detta leva (31); tra detta flangia (55) e detta seconda rondella (56) essendo interposti, serrati a pacco, secondi mezzi elastici (58) atti a premere la seconda rondella (56) contro detta superficie (57) della estremità a forcella.
7. 7. Dispositivo secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che detta superficie (57) della estremità a forcella à ̈ una superficie curva, circolare, avente raggio di curvatura con centro coincidente con un asse (B) di rotazione della bussola (34), in modo che detti secondi mezzi elastici, i quali sono costituiti da un pacco di molle (58) a tazza, hanno sempre uno schiacciamento uniforme permettendo ad un operatore di agire su detto primo braccio (5) con una forza sempre costante (e non crescente/decrescente) quando si regola la posizione angolare di tale primo braccio (5), e di conseguenza, del secondo braccio (6), rispetto al supporto (3).
8. 8. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni da 3 a 7, caratterizzato dal fatto che detta leva (31) presenta, dalla parte opposta alla sua estremità a forcella (36), una estremità (60) piegata ad U montata calzata sulla prima estremità (21), prismatica, dell’albero (11) e serrata bloccata sulla stessa tramite una vite (62) montata trasversalmente attraverso l’estremità ad U.
9. 9. Dispositivo secondo la una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che, inoltre, l’organo di rotazione (12) del primo braccio (5) à ̈ collegato allo stesso in modo indiretto, tramite l’interposizione di mezzi (70) di trasmissione di coppia a carico di rottura prefissato.
10. 10. Dispositivo secondo la rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto che detti mezzi (70) di trasmissione di coppia a carico di rottura prefissato comprendono: un anello adattatore (71) vincolato imbullonato frontalmente e coassialmente a detto organo di rotazione (12) del primo braccio (5), il quale consiste in un albero cavo portato internamente dal supporto (3) ed azionato in rotazione dai mezzi motori (4); un manicotto (72) vincolato imbullonato a sbalzo al primo braccio (5), perpendicolarmente ad un piano di giacitura dello stesso, montato coassiale con detto albero (11), il quale à ̈ supportato folle internamente allo stesso; detto manicotto (72) essendo montato inserito coassialmente entro detto albero cavo (12), attraverso detto anello adattatore (71); e mezzi a chiavetta (74,75) colleganti in modo angolarmente solidale l’anello adattatore (71) con il manicotto (72).
11. 11. Dispositivo secondo la rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto che detto manicotto (72) à ̈ assialmente bloccato frontalmente e coassialmente contro l’anello adattatore (71) tramite almeno una vite (78) disposta parallelamente all’albero cavo (12).