ITTO20090022U1 - Sistema di fissaggio di accessori su telai in materiale metallico per porte, finestre e simili - Google Patents

Sistema di fissaggio di accessori su telai in materiale metallico per porte, finestre e simili

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ITTO20090022U1
ITTO20090022U1 IT000022U ITTO20090022U ITTO20090022U1 IT TO20090022 U1 ITTO20090022 U1 IT TO20090022U1 IT 000022 U IT000022 U IT 000022U IT TO20090022 U ITTO20090022 U IT TO20090022U IT TO20090022 U1 ITTO20090022 U1 IT TO20090022U1
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IT
Italy
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threaded shank
wall
initial
main thread
accessory
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IT000022U
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Di Vinadio Aimone Balbo
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Savio Spa
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    • E05D5/0223—Parts for attachment, e.g. flaps for attachment to profile members or the like with parts, e.g. screws, extending through the profile wall or engaging profile grooves
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Description

DESCRIZIONE
"Sistema di fissaggio di accessori su telai in materiale metallico per porte, finestre e simili"
TESTO DELLA DESCRIZIONE
Campo del trovato
Il presente trovato riguarda in generale i sistemi di fissaggio ed è diretto in particolare a un sistema di fissaggio per accessori quali, ad esempio cerniere, su telai per porte, finestre o simili .
Descrizione della tecnica nota
Un telaio per porte, finestre o simili comprende generalmente un insieme di profili la cui sezione trasversale presenta una serie di cavità divise da pareti. In generale, per fissare al telaio un accessorio si utilizza almeno una vite che attraversa almeno due pareti parallele del profilo ed impegna rispettivi fori coassiali di dette pareti .
I telai comunemente impiegati sono realizzati in materiale plastico rinforzato o in metallo, tipicamente alluminio o sue leghe o acciaio.
Dal documento WO 2006/042592 è noto un sistema di fissaggio per un telaio in materiale plastico rinforzato che utilizza viti metalliche con gambo realizzato in due tratti, ambedue filettati, aventi diametro differente fra loro. In particolare, il primo tratto adiacente alla testa ha un diametro maggiore rispetto al secondo tratto. Il primo tratto attraversa una piastra di fissaggio dell'accessorio (ad esempio una cerniera) e una parete esterna di un profilo in materiale plastico, mentre il secondo tratto attraversa le rimanenti pareti interne dello stesso profilo e un elemento metallico di rinforzo.
Il documento DE 295 02 068 U1 illustra un sistema di fissaggio di accessori su telai in materiale plastico rinforzati che impiega viti aventi un gambo realizzato in due tratti, di cui almeno uno è filettato. In particolare, il tratto del gambo adiacente alla testa ha diametro pari almeno al diametro esterno del filetto ricavato sul restante tratto del gambo. Tale tratto può essere provvisto o meno di filettatura e può essere di forma cilindrica o conica. Nel montaggio dell'accessorio, il tratto adiacente alla testa della vite attraversa la parete affacciata sull'esterno del profilo in materiale plastico, mentre il restante tratto del gambo è in presa su una parete interna del profilo stesso e sull'elemento metallico di rinforzo. La filettatura eventualmente presente sul tratto del gambo adiacente alla testa della vite presenta più di un principio.
Mentre le viti di tipo noto possono essere applicate vantaggiosamente a un telaio in materiale plastico rinforzato, la loro applicazione a telai in materiale metallico, quale alluminio o sue leghe, risulta impraticabile a causa della geometria delle viti e delle caratteristiche di deformabilità del materiale.
Scopo del trovato
Il presente trovato si prefigge lo scopo di fornire un sistema di fissaggio per accessori su telai per porte, finestre o simili in materiale metallico, in grado di eliminare i giochi nell'accoppiamento, di ripartire più uniformemente il carico sul tratto in presa della vite e di rendere più stabile l'accoppiamento stesso.
Sommario del trovato
Secondo il presente trovato tale scopo è raggiunto da un sistema di fissaggio che include viti con caratteristiche geometriche tali da provocare un aumento della superficie di presa del gambo filettato della vite su una parete del profilo metallico affacciata sull'esterno. Grazie a tale caratteristica, non è necessaria alcuna modifica degli accessori già esistenti in commercio e non si ha alcuna variazione del tempo richiesto per l'avvitatura. Inoltre, questa soluzione aumenta la stabilità dell'accoppiamento.
Breve descrizione dei disegni
Il presente trovato sarà ora descritto dettagliatamente con riferimento ai disegni allegati, dati a puro titolo di esempio non limitativo, in cui:
- la figura 1 è una vista prospettica di un sistema di fissaggio secondo il presente trovato, - la figura 1A è una vista laterale di una vite utilizzata nel sistema di fissaggio secondo il presente trovato,
- la figura 1B è una vista prospettica della vite di fig. 1A,
la figura 1C è una vista ingrandita del particolare indicato dalla freccia I nella figura 1, - la figura 1D è una vista frontale parzialmente sezionata del particolare di figura 1C, - le figure 2, 2Δ, 2B, 2C, 2D sono equivalenti alle figure 1, 1A, 1B, 1C, 1D e illustrano una prima variante del sistema di fissaggio secondo il presente trovato, e
- le figure 3, 3A, 3B, 3C, 3D sono equivalenti alle figure 1, 1A, 1B, 1C, 1D e illustrano una seconda variante del sistema di fissaggio secondo il presente trovato.
Descrizione dettagliata del trovato
In figura 1 è indicato con 100 un sistema di fissaggio secondo il presente trovato. Il sistema di fissaggio 100 comprende un accessorio 102 avente, in questa forma di esecuzione, una coppia di fori passanti 104. Ciascun foro passante 104 comprende un tratto conico di riscontro 106, un tratto cilindrico 108 e una svasatura terminale 109. L'accessorio 102 è installato su un profilo metallico 110 facente parte di un telaio fisso o mobile di una porta o finestra (non illustrata). Il profilo metallico 110, qui illustrato solo parzialmente, è un elemento allungato comprendente, in questa forma di esecuzione, quattro pareti 112, 114, 116, 118 parallele fra di loro. La parete 112 ha una superficie esterna 119 sulla quale è fissato l'accessorio 102. In generale, il profilo metallico 110 comprende almeno due pareti parallele fra loro, una delle quali porta l'accessorio 102. Le pareti 112, 114, 116 sono provviste, rispettivamente, di coppie di fori passanti 120, 122, 124 coassiali fra loro .
Ciascun foro passante 104, 120, 122, 124 è attraversato da una vite di fissaggio 126
. La vite di fissaggio 126 {figg. 1A, 1B) comprende una testa di manovra 128, avente una cava esagonale 130, atta all'inserimento di un utensile, una superficie conica di riscontro 132 e un tratto cilindrico di centraggio 134.
La vite 126 comprende inoltre, integrale con la testa di manovra 128, un gambo filettato 136. Il gambo filettato 136 comprende una pluralità di tratti con differenti caratteristiche. In particolare, il gambo filettato 136 comprende un tratto iniziale 138 adiacente alla testa di manovra 128, un tratto conico di raccordo 139, un tratto intermedio 140 ed un tratto terminale conico 142. I tratti 138, 140, 142 recano un filetto principale 144 che si avvolge su di essi con diversi diametri esterni rispettivamente sul tratto terminale conico 142 e sui tratti 138, 140.
Il tratto iniziale 138 ha un diametro di nocciolo DI maggiorato rispetto al diametro di nocciolo D2 del tratto intermedio 140, che è sostanzialmente pari al diametro dei fori passanti 120, 122, 124. Il filetto principale 144 sul tratto iniziale 138 ha un diametro esterno D3 pari al diametro esterno D4 sul tratto intermedio 140.
A seguito del serraggio delle viti di fissaggio 126, l'accessorio 102 è solidale al profilo metallico 110 e ciascun foro passante 104 è coassiale ai fori passanti 120, 122, 124. La testa di manovra 128 è alloggiata nel foro passante 104 e blocca l'accessorio 102 sulla superficie esterna 119 mediante il contatto fra il tratto conico di riscontro 106 e la superficie conica di riscontro 132. Il tratto cilindrico di centraggio 134 si impegna nel tratto cilindrico 108 del foro passante 104. Il tratto iniziale 138 della vite di fissaggio 126 con diametro di nocciolo maggiorato si impegna nel foro passante 120 della parete 112 portante l'accessorio 102 ed eventualmente nel foro 122 della parete 114. Il tratto intermedio 140 si impegna nel foro passante 124 ed eventualmente nel foro 122 ricavati, rispettivamente, sulle pareti 116 e 114.
Durante il serraggio di ciascuna vite 126, ciascun foro 120, 122, 124 viene attraversato dal tratto intermedio 140 del gambo filettato 136. Il tratto intermedio 140 del gambo filettato 136 attraversa in successione i fori 120, 122, 124 e in ciascuno di essi crea una corrispondente filettatura interna.
Quando, durante l'avanzamento di ciascuna vite di fissaggio 126 entro il profilo metallico 110, il tratto iniziale 138 inizia l'attraversamento del foro passante 120 della parete 112, il tratto iniziale 138 si trova in una condizione di interferenza con il foro passante 120 a causa del diametro di nocciolo maggiorato.
Con riferimento alle figure 1C, 1D, tale interferenza provoca una deformazione plastica della parete del foro passante 120 e un conseguente rifollamento anulare 148 del materiale metallico attorno al foro passante 120 stesso. Il rifollamento anulare 148, in parte agevolato dalla svasatura 109 dell'accessorio 102 {figura 1D), aumenta la superficie di presa fra il gambo filettato 136 e la parete 112 portante l'accessorio 102. In particolare, l'aumento locale di spessore della parete 112, provocato dal rifollamento anulare 148, offre alla vite di fissaggio 126 una maggiore superficie di presa rispetto alle pareti 114 e 116, che favorisce quindi l'impegno contemporaneo di più filetti. Infatti le pareti 114 e 116, non subendo alcuna deformazione apprezzabile, offrono come superficie di presa solo tratti corrispondenti ai loro spessori.
Ciò consente, contestualmente, 1'annullamento dei giochi esistenti fra vite e profilo e dovuti alle normali tolleranze di foratura, garantendo una maggiore stabilità, specialmente sotto carico, del sistema di fissaggio.
Evidentemente, nel caso in cui il tratto 138 sia in presa anche nel foro 122 della parete 114, anche quest'ultima parete subirebbe una deformazione con conseguente creazione di un rifollamento anulare di materiale e con effetti analoghi a quanto descritto per la parete 112.
Nelle figure 2, 2A, 2C, 2D è illustrata una prima variante 200 del sistema di fissaggio secondo il trovato. I componenti corrispondenti a quelli precedentemente descritti sono indicati con gli stessi riferimenti numerici.
In questa variante sono previste viti di fissaggio 226 autofilettanti (figg. 2A, 2B), ciascuna delle quali comprende un tratto iniziale 238 sul quale si avvolge un filetto secondario 246. Il filetto secondario 246 ha lo stesso passo del filetto principale 144 ed è sfasato di metà del passo rispetto al filetto principale 144 stesso. Il filetto secondario 246 realizza un secondo principio e ha diametro esterno D3 pari al diametro esterno D4 del filetto principale 144 sul tratto intermedio 140. In questa variante, non vi è alcuna maggiorazione del diametro di nocciolo DI del tratto iniziale 238 rispetto al diametro di nocciolo D2 del tratto intermedio 140 e non è presente il tratto conico di raccordo 139.
In analogia con quanto precedentemente descritto, il tratto iniziale 238 è in presa sulla parete 112 portante l'accessorio 102 ed eventualmente sulla parete 114, mentre il tratto intermedio 140 è in presa sulla parete 116 ed eventualmente sulla parete 114.
L'aumento della superficie di presa fra il gambo filettato 136 e la parete 112 affacciata sull'esterno e portante l'accessorio 102 è realizzato, in questo caso, dalla contemporanea presenza dei filetti principale e secondario 144, 246 sul tratto iniziale 238, senza alcuna deformazione apprezzabile della parete 112.
Infatti il tratto iniziale 238 possiede in tal modo una densità di filetti sostanzialmente doppia, quindi, mantenendo invariato lo spessore della parete 112, un numero doppio, o comunque maggiore, di filetti può impegnarsi entro il foro passante 120.
Evidentemente, nel caso in cui il tratto 238 sia in presa anche nel foro 122 della parete 114, anche quest'ultima parete subirebbe una deformazione con conseguente creazione di un rifollamento anulare di materiale e con effetti analoghi a quanto descritto per la parete 112.
Nelle figure 3, 3A, 3B, 3C, 3D è illustrata una seconda variante 300 del sistema di fissaggio secondo il trovato. In questa seconda variante sono previste viti di fissaggio 326, pure autofilettanti.
Il gambo filettato 136 di ciascuna vite 326 comprende un tratto iniziale 338 un raccordato mediante il tratto conico 139 al tratto intermedio 140.
Il filetto principale 144, come precedentemente descritto, si avvolge sui tratti 338, 140 e 142 con diametri esterni diversi rispettivamente sul tratto terminale conico 142 e sui tratti 338, 140. Sul tratto 338 si avvolge inoltre il filetto secondario 246, realizzante un secondo principio e avente diametro esterno D3 pari al diametro esterno D4 del filetto principale 144 sul tratto intermedio 140. Inoltre, in questa seconda variante, al pari della vite di fissaggio 126, il diametro di nocciolo DI del tratto iniziale 338 è maggiorato rispetto al diametro di nocciolo D2 del tratto intermedio 140.
La vite di fissaggio 326 risulta dunque essere una combinazione delle caratteristiche delle viti di fissaggio 126 e 226 e mantiene, combinandoli, i vantaggi precedentemente descritti.
Infatti, ciascuna vite 326 si impegna attraverso l'accessorio 102 e il profilo metallico 110 con il tratto 338 in presa sulla parete 112 ed eventualmente sulla parete 114, e il tratto intermedio 140 in presa sulla parete 116 ed eventualmente sulla parete 114 del profilo metallico 110. L'aumento della superficie di presa fra il gambo filettato 136 e il profilo metallico 110 è realizzato in questo caso grazie all'azione combinata del diametro di nocciolo maggiorato del tratto iniziale 338 e della contemporanea presenza dei filetti principale e secondario 144, 246 sul tratto iniziale 338 stesso. Infatti, durante il serraggio di ciascuna vite 326 entro il profilo metallico 110, quando l'avanzamento del gambo filettato 136 entro il profilo metallico 110 è tale per cui il tratto iniziale 338 entra in presa con la parete 112, l'interferenza esistente fra il foro passante 120 e il tratto iniziale 338 crea un rifollamento anulare di materiale 348 che aumenta localmente lo spessore della parete 112, quindi favorisce l'impegno contemporaneo di più filetti. Inoltre, contestualmente all'aumento dello spessore locale della parete 112, la densità di filetti sostanzialmente doppia del tratto iniziale 338 consente di avere un numero doppio, o comunque maggiore, di filetti in presa.
In tal modo, si sono combinati gli effetti delle viti 126 e 226 ottenendo una vite di fissaggio 326 che mantiene, amplificandole, tutte le caratteristiche di stabilità dell'accoppiamento già presenti nelle viti di fissaggio 126 e 226.
Evidentemente, nel caso in cui il tratto 338 sia in presa anche nel foro 122 della parete 114, anche quest'ultima parete subirebbe una deformazione con conseguente creazione di un rifollamento anulare di materiale e con effetti analoghi a quanto descritto per la parete 112.
Le viti di fissaggio 126, 226, 326, presentano, in sintesi, un gambo filettato con struttura comune. Infatti, il gambo filettato 136 presenta un tratto adiacente alla testa di manovra 128 conformato in modo tale da aumentare la superficie di presa fra il gambo filettato e la parete 112 affacciata sull'esterno e portante l'accessorio 102.
Il rapporto fra la lunghezza del tratto iniziale 138, 238, 338 e la lunghezza totale del gambo filettato 136 è costante per ciascuna vite di fissaggio 126, 226, 326 e compreso fra 0.06 e 0.38.
Inoltre, nel caso delle viti di fissaggio 126 e 326, il rapporto fra il diametro di nocciolo DI maggiorato dei tratti 138 e 338 e il diametro di nocciolo D2 del tratto intermedio 140 è costante e compreso, in generale, fra 1.02 e 1.11.
Infine, il rapporto fra il passo del filetto principale 144 di ciascuna vite di fissaggio 126, 226, 326 e lo spessore della parete 112 è generalmente compreso fra 0.46 e 1.67. Si osservi inoltre che, nel caso della presenza contemporanea dei filetti principale e secondario 144, 246, il passo apparente è dimezzato e di conseguenza è dimezzato anche il suo rapporto rispetto allo spessore della parete 112.
Naturalmente, fermo restando il principio del trovato,, i particolari di costruzione e le forme di realizzazione potranno essere ampiamente variati rispetto a quanto descritto ed illustrato a puro titolo di esempio, senza per questo uscire dall'ambito del presente trovato, così come definito dalle rivendicazioni che seguono.

Claims (7)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Sistema di fissaggio di un accessorio (102) a un telaio metallico per porte, finestre o simili comprendente: - almeno un profilo metallico (110) includente almeno due pareti parallele (112, 114, 116, 118), almeno una delle guali ha una superficie esterna (119) sulla quale è fissato detto accessorio (102), e - almeno una vite (126, 226, 326) di fissaggio autofilettante, includente una testa di manovra (128) e un gambo filettato (136) su cui si avvolge un filetto principale (144) in presa su fori passanti (120, 122, 124) coassiali di dette pareti parallele (112, 114, 116), caratterizzato dal fatto che detto gambo filettato (136) comprende un tratto iniziale (138, 238, 338), adiacente a detta testa di manovra (128) e sul quale si avvolge detto filetto principale (144), detto tratto iniziale (138, 238, 338) essendo conformato per aumentare la superficie di presa fra detto gambo filettato (136) e detta parete (112) portante l'accessorio (102).
  2. 2. Sistema di fissaggio secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto gambo filettato (136) comprende inoltre un tratto intermedio (140) e un tratto terminale conico (142) sui quali detto filetto principale (144) si avvolge con diametri esterni diversi rispettivamente sul tratto terminale conico (142) e sui tratti intermedio e iniziale (140, 138, 238, 338).
  3. 3. Sistema di fissaggio secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto tratto iniziale (138, 338) del gambo filettato (136) ha un diametro di nocciolo (DI) maggiorato rispetto al diametro di nocciolo (D2) di detto tratto intermedio (140) e dal fatto che detto filetto principale (144) si avvolge su detto tratto iniziale (138, 338) con diametro esterno (D3) pari al diametro esterno (D4) su detto tratto intermedio (140).
  4. 4. Sistema di fissaggio secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto tratto iniziale (238) del gambo filettato (136) comprende un filetto secondario (246) con passo e diametro esterno (D3) identici rispetto a passo e diametro esterno (D4) del filetto principale (144) e sfasato, rispetto a detto filetto principale (144), di metà di detto passo.
  5. 5. Sistema di fissaggio secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che il rapporto fra la lunghezza del tratto iniziale (138, 238, 338) e la lunghezza totale del gambo filettato (136) è compreso fra 0.06 e 0.38
  6. 6. Sistema dì fissaggio secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che il rapporto fra il diametro di nocciolo maggiorato (Di) del tratto iniziale (138, 338) e il diametro di nocciolo (D2) del tratto intermedio (140) è compreso fra 1.02 e 1.11.
  7. 7. Sistema di fissaggio secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che il rapporto fra il passo del filetto principale (144) e lo spessore di detta parete (112) portante l'accessorio (102) è compreso fra 0.46 e 1.67.
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