ITTO20080841A1 - Macchina per la preparazione di bevande - Google Patents

Description

“MACCHINA PER LA PREPARAZIONE DI BEVANDEâ€

La presente invenzione à ̈ relativa ad una macchina per la preparazione di bevande.

In particolare, la presente invenzione à ̈ relativa ad macchina per la preparazione di bevande del tipo comprendente una carrozzeria o scatola esterna presentante una parete frontale sostanzialmente verticale; almeno un ugello di uscita della bevanda sporgente a sbalzo dalla parete frontale; ed un dispositivo di supporto per tazze disposto al di sotto del detto ugello.

Normalmente, le macchine del tipo sopra descritto sono in grado di preparare diverse tipologie di bevanda, quali, ad esempio, caffà ̈ ristretto, caffà ̈ lungo, cappuccino, ecc, le quali richiedono di impiegare, sulla stessa macchina, tazze o altri contenitori di dimensioni differenti e di volta in volta adeguate a contenere la giusta quantità di bevanda prodotta.

Da questa versatilità nasce l’esigenza di avere un dispositivo di supporto che lasci, al di sotto dell’ugello, uno spazio sufficientemente ampio da alloggiare anche una tazza di grandi dimensioni, e che, allo stesso tempo, supporti la tazza, di qualsiasi dimensione essa sia, in modo tale che la bocca di ingresso della tazza stessa si trovi vicina all’ugello così da evitare che un “salto†troppo alto della bevanda tra l’ugello e la tazza produca schizzi e danneggi la qualità della bevanda stessa, come nel caso di bevande tipo caffà ̈ espresso o cappuccino, per le quali un “salto†eccessivo impedirebbe la formazione della cosiddetta “crema†.

Scopo della presente invenzione à ̈ di fornire una macchina per la preparazione di bevande del tipo sopra specificato, la quale sia provvista di un dispositivo di supporto di facile ed economica realizzazione ed in grado di adattarsi a tazze di differenti dimensioni in maniera particolarmente semplice, flessibile ed efficiente.

In accordo con la presente invenzione viene fornita una macchina per la preparazione di bevande secondo quanto licitato dalla rivendicazione 1 e, preferibilmente, secondo quanto licitato da una qualsiasi delle rivendicazioni successive dipendenti, direttamente o indirettamente, dalla rivendicazione 1.

La presente invenzione verrà ora descritta con riferimento ai disegni annessi, che ne illustrano degli esempi di attuazione non limitativi, in cui:

- la figura 1 illustra in vista prospettica una preferita forma di attuazione della macchina della presente invenzione;

- le figure da 2 a 4 sono sezioni assiali della macchina della figura 1 in rispettive differenti configurazioni operative; e

- la figura 5 Ã ̈ una vista frontale della macchina della figura 1.

Nella figura 1, con 1 à ̈ indicata, nel suo complesso, una macchina per la preparazione di bevande di differente tipologia, quali caffà ̈ ristretto, caffà ̈ lungo, tà ̈, cappuccino, ecc..

La macchina 1 à ̈ esternamente delimitata da una carrozzeria o scatola 2 comprendente un corpo 3 principale parallelepipedo, il quale à ̈ limitato anteriormente da una parete 4 frontale sostanzialmente verticale; una porzione 5 di base ed una porzione 6 di testa, che sporgono trasversalmente dalla parete 4 frontale e definiscono tra loro e con la parete 4 frontale stessa un vano 7 di prelievo della bevanda.

In particolare, la porzione 6 di testa comprende un pannello 8 anteriore, sul quale sono ricavate una pluralità di finestre di accesso dall’esterno a rispettivi pulsanti 9 di selezione della bevanda, ed un pannello 10 inferiore affacciato al vano 7 e portante centralmente una testa di erogazione comprendente uno o più ugelli 11 di erogazione della bevanda.

Dalla parte rivolta verso il pannello 10 inferiore, la porzione 5 di base presenta una cavità, all’interno della quale à ̈ alloggiato, in maniera rimovibile, un vassoio 12 presentante un’apertura rettangolare superiore chiusa da una griglia 13 sostanzialmente orizzontale ed atta a consentire, in uso, la raccolta, all’interno del vassoio 12, di eventuali gocce uscenti dagli ugelli 11.

La macchina 1 comprende, infine, un elemento 14 di supporto, il quale à ̈ atto, in uso, a sostenere una tazza 15, o altro contenitore, al di sotto degli ugelli 11 durante la preparazione ed erogazione della bevanda.

L’elemento 14 à ̈ disposto all’interno del vano 7 ed à ̈ spostabile manualmente tra una pluralità di posizioni operative, in ciascuna delle quali l’elemento 14 di supporto à ̈ sostanzialmente orizzontale e disposto ad una rispettiva predeterminata distanza dagli ugelli 11, ed una posizione inoperativa, nella quale l’elemento 14 di supporto à ̈ sostanzialmente verticale ed appoggiato in parte alla parete 4 frontale.

Secondo quanto illustrato nella figura 1 e, con maggior dettaglio, nelle figure da 2 a 4, l’elemento 14 di supporto comprende una griglia 16 metallica, la quale ha una forma sostanzialmente rettangolare, definisce una superficie piana di appoggio limitata, dalla parte affacciata alla parete 4 frontale, da un bordo 17 parallelo alla parete 4 frontale stessa, ed à ̈ supportata, in maniera rimovibile, oltre che in maniera mobile tra le posizioni sopra menzionate, da due piastre 18 solidali alla parete 4 frontale ed estendentisi, perpendicolarmente alla parete 4 frontale stessa, da bande opposte della griglia 16.

In corrispondenza delle estremità assiali del bordo 17, la griglia 16 porta rigidamente collegate due appendici 19 cilindriche, le quali sono coassiali tra loro e ad un asse 20 perpendicolare alle piastre 18 ed impegnano, ciascuna, in maniera trasversalmente scorrevole ed angolarmente folle, una rispettiva feritoia 21 ricavata attraverso una relativa piastra 18.

Ciascuna feritoia 21 presenta un tratto 22 verticale ed una rastrelliera di recessi 23, i quali sono ricavati lungo un bordo verticale del tratto 22, sono inclinati, rispetto al tratto 22 stesso, verso il basso e verso il vassoio 12, e terminano con rispettive estremità 24 cieche, tra loro uniformemente distanziate e sovrapposte.

Secondo quanto illustrato nelle figure 2 e 3, quando impegnata da una relativa appendice 19, ciascuna estremità 24 definisce, con la corrispondente estremità 24 dell’altra piastra 18, una relativa posizione operativa dell’elemento 14 di supporto, nella quale la griglia 16 à ̈ ad una predeterminata distanza dagli ugelli 11 e giace su un piano sostanzialmente orizzontale; in particolare, nella figura 2 la griglia 16 occupa la posizione operativa più alta, che consente di disporre sotto gli ugelli 11 delle tazze 15 di piccola dimensione, mentre nella figura 3 la griglia 16 occupa la posizione operativa più bassa, che consente di disporre sotto gli ugelli 11 delle tazze 15 di grande dimensione.

Con riferimento alle figure 2 e 5, la griglia 16 à ̈ vincolata a rimanere in una configurazione orizzontale e a non ruotare verso il basso per effetto del contrasto tra la parete 4 frontale e tre appendici 25, le quali sono collegate rigidamente al bordo 17, sono fra loro complanari, sono inclinate, rispetto alla griglia 16, verso il basso di un angolo inferiore a 90 gradi e presentano lunghezze fra loro uguali e maggiori della distanza delle estremità 24 dalla parete frontale 4.

In particolare, la lunghezza di ciascuna appendice 25 à ̈ pari a quella dell’ipotenusa di un triangolo rettangolo giacente in un piano verticale e di cui un vertice, di estremità dell’ipotenusa, à ̈ disposto sull’asse 20, un primo cateto à ̈ orizzontale e si estende dal citato vertice verso la parete 4 frontale, ed il secondo cateto à ̈ disposto sulla parete 4 frontale. In questo modo, quando le appendici 19 sono disposte in impegno con le estremità 24 di una qualsiasi coppia di recessi 23 e la griglia 16 viene lasciata libera, il peso della griglia 16 stessa porta automaticamente le estremità delle appendici 25, che sono allineate lungo un asse parallelo all’asse 20 in modo da definire una superficie di battuta, a contrastare con la parete 4 frontale ed a bloccare la griglia 16 in posizione orizzontale.

Secondo una variante non illustrata le appendici 25 possono esser in numero minore o maggiore di tre; per esempio può essere prevista una sola appendice 25 disposta centralmente al bordo 17.

Le appendici 19, oltre a fungere da supporto della griglia 16, agiscono da cerniera quando l’elemento 14 di supporto viene spostato da una qualsiasi posizione operativa alla posizione inoperativa.

Infatti, secondo quanto illustrato nella figura 4, l’elemento 14 di supporto può essere spostato da una posizione operativa alla posizione inoperativa spostando le appendici 19 lungo le rispettive feritoie 21 fino ad inserirle nelle relative estremità 24 della coppia di recessi 23 disposti più in basso e facendo ruotare verso l’alto la griglia 16 attorno all’asse 20 fino a portare il bordo 17 in appoggio contro la parete 4 frontale. Poiché, in questa posizione, il punto inferiore di appoggio della griglia 16 definito dalle appendici 19 à ̈ ad una distanza maggiore dalla parete 4 frontale rispetto al bordo 17, la griglia 16 risulta lievemente inclinata verso la parete 4 frontale ed assume una posizione di equilibrio stabile per effetto solamente del proprio peso, senza che siano necessari dispositivi di fermo. Ovviamente, se la posizione operativa di partenza à ̈ quella in cui l’elemento 14 di supporto occupa la posizione inferiore, à ̈ sufficiente, per raggiungere la posizione inoperativa, ruotare la griglia 16 verso l’alto fino a disporla in appoggio contro la parete 4 frontale. La posizione inoperativa risulta essere utile quando la tazza che l’utente vuole utilizzare supera in altezza la distanza disponibile tra gli ugelli 11 e la griglia 16 disposta nella posizione operativa inferiore (figura 3); infatti, spostando l’elemento 14 di supporto nella posizione inoperativa, lo spazio sottostante gli ugelli 11 à ̈ completamente libero e l’utente può appoggiare la tazza direttamente sulla griglia 13, la quale funge, in questo caso, da ulteriore elemento di supporto.

Per consentire all’utente di spostare facilmente la griglia 16 tra le varie posizioni, la griglia 16 porta collegata, lungo una porzione centrale di un proprio bordo 26 anteriore opposto al bordo 17, un’impugnatura 27 definita da un tondino di metallo ripiegato a U e sporgente verso il basso dal bordo 26.

Come accennato in precedenza, l’elemento 14 di supporto à ̈ montato sulle piastre 18 in maniera rimovibile. Infatti, la lunghezza delle feritoie 21 à ̈ sufficiente a fare sì che l’utente, dopo avere portato le appendici 19 lungo i rispettivi tratti 22 ed avere inclinato la griglia 16 facendola ruotare attorno ad un asse perpendicolare alla parete frontale 4, possa sfilare quest’ultima dalle piastre 18.

Il funzionamento della macchina 1 per quanto riguarda l’utilizzo dell’elemento 14 di supporto discende chiaramente da quanto sopra esposto e non richiede ulteriori spiegazioni.

Claims (13)

1. R I V E N D I C A Z I O N I 1. Macchina per la preparazione di bevande comprendente un vano (7) di erogazione delimitato, almeno in parte, da una parete (4) frontale; almeno un ugello (11) di erogazione della bevanda affacciato al detto vano (7); ed un elemento (14) di supporto per tazze (15) disposto all’interno del vano (7) e al di sotto del detto ugello (11); la macchina (1) essendo caratterizzata dal fatto che l’elemento (14) di supporto à ̈ spostabile tra una pluralità di posizioni operative sovrapposte, in ciascuna delle quali l’elemento (14) di supporto à ̈ sostanzialmente orizzontale e ad una rispettiva predeterminata distanza dall’ugello (11), ed una posizione inoperativa, nella quale l’elemento (14) di supporto à ̈ sostanzialmente verticale e affacciato alla parete (4) frontale.
2. 2. Macchina secondo la rivendicazione 1, in cui l’elemento (14) di supporto, quando in ciascuna delle posizioni operative, sporge a sbalzo dalla parete (4) frontale ed à ̈ spostabile da una delle posizioni operative alla posizione inoperativa mediante rotazione.
3. 3. Macchina secondo la rivendicazione 2, e comprendente mezzi di sostegno e regolazione (18, 21) dell’elemento (14) di supporto; detti mezzi di sostegno e regolazione (18, 21) comprendendo due supporti (18) fissi disposti da bande opposte dell’elemento (14) di supporto e presentanti rispettive feritoie (21); e due appendici (19) solidali all’elemento (14) di supporto, sporgenti lateralmente dall’elemento (14) di supporto stesso ed impegnate, ciascuna, in maniera trasversalmente scorrevole ed angolarmente folle, in una rispettiva detta feritoia (21).
4. 4. Macchina secondo la rivendicazione 3, in cui ciascuna feritoia (21) comprende un tratto (22) verticale ed una rastrelliera di recessi (23) sovrapposti, ricavati su un bordo del tratto (22) verticale ed estendentisi dal tratto (22) verticale stesso verso il basso; ciascun recesso (23) definendo, quando occupato da una relativa appendice (19) contemporaneamente al recesso (23) corrispondente dell’altra feritoia (21), una relativa posizione operativa dell’elemento (14) di supporto.
5. 5. Macchina secondo la rivendicazione 4, in cui le appendici (19) impegnate nelle rispettive feritoie (21) definiscono una cerniera avente un asse (20) orizzontale e sostanzialmente parallelo alla parete (4) frontale per consentire la rotazione dell’elemento (14) di supporto da una posizione operativa alla posizione inoperativa.
6. 6. Macchina secondo la rivendicazione 4 o 5, in cui esiste una posizione operativa inferiore, in cui l’elemento (14) di supporto à ̈ alla massima distanza dall’ugello (11), ed una posizione operativa superiore, in cui l’elemento (14) di supporto à ̈ alla minima distanza dall’ugello (11); l’elemento (14) di supporto essendo ruotabile nella posizione inoperativa a partire dalla posizione operativa inferiore.
7. 7. Macchina secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 3 a 6, in cui l’elemento (14) di supporto à ̈ montato sui mezzi di sostegno e regolazione (18, 21) in maniera rimovibile.
8. 8. Macchina secondo la rivendicazione 5, e comprendente mezzi di bloccaggio e antirotazione (25) per impedire la rotazione verso il basso, attorno al detto asse (20), dell’elemento (14) di supporto quando l’elemento (14) di supporto stesso à ̈ disposto in una delle posizioni operative.
9. 9. Macchina secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui l’elemento (14) di supporto à ̈ limitato superiormente da una superficie di appoggio piana, la quale, in ciascuna delle posizioni operative, à ̈ sostanzialmente perpendicolare alla parete (4) frontale ed à ̈ limitata, dalla parte affacciata alla parete (4) frontale da un bordo (17) sostanzialmente parallelo alla parete (4) frontale stessa.
10. 10. Macchina secondo le rivendicazioni 8 e 9, in cui i mezzi di bloccaggio ed antirotazione (25) comprendendo almeno una sporgenza (25) solidale all’elemento (14) di supporto, sporgente dal detto bordo (17), inclinata di un angolo inferiore a 90° rispetto alla superficie di appoggio, e presentante una lunghezza maggiore della distanza tra l’asse (20) e la parete (4) frontale.
11. 11. Macchina secondo la rivendicazione 10, in cui la detta sporgenza (25) presenta una lunghezza, misurata come distanza tra il bordo (17) ed un’estremità libera della sporgenza (25), pari a quella dell’ipotenusa di un triangolo rettangolo giacente in un piano verticale e di cui un vertice, di estremità dell’ipotenusa, à ̈ disposto sull’asse (20), un primo cateto à ̈ orizzontale e si estende dal citato vertice verso la parete (4) frontale, ed il secondo cateto à ̈ disposto sulla parete (4) frontale.
12. 12. Macchina secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui l’elemento (14) di supporto comprende una griglia (16).
13. 13. Macchina secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, e comprendente un ulteriore elemento di supporto per tazze (15), il quale à ̈ fisso, à ̈ disposto al di sotto dell’elemento (14) di supporto mobile, ed à ̈ impiegabile quando l’elemento (14) di supporto mobile à ̈ nella posizione inoperativa.