ITTO20080513A1 - Macchina per il trattamento di capi tessili, in particolare una macchina di lavaggio - Google Patents

Macchina per il trattamento di capi tessili, in particolare una macchina di lavaggio

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ITTO20080513A1
ITTO20080513A1 IT000513A ITTO20080513A ITTO20080513A1 IT TO20080513 A1 ITTO20080513 A1 IT TO20080513A1 IT 000513 A IT000513 A IT 000513A IT TO20080513 A ITTO20080513 A IT TO20080513A IT TO20080513 A1 ITTO20080513 A1 IT TO20080513A1
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IT
Italy
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IT000513A
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Dino Bongini
Fortunato Nocera
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Indesit Co Spa
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    • D06FLAUNDERING, DRYING, IRONING, PRESSING OR FOLDING TEXTILE ARTICLES
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    • D06F37/26Casings; Tubs
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    • D06F37/00Details specific to washing machines covered by groups D06F21/00 - D06F25/00
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Description

DESCRIZIONE
“Macchina per il trattamento di capi tessili, in particolare una macchina di lavaggio†,
TESTO DELLA DESCRIZIONE
Campo dell'invenzione
La presente invenzione si riferisce ad una macchina per il trattamento di capi tessili, in particolare una macchina di lavaggio, secondo il preambolo della rivendicazione 1.
Stato della tecnica
E' noto che la rumorosità di una macchina per il lavaggio e/o l'asciugatura di biancheria lavabiancheria può essere ridotta attenuando le vibrazioni che si trasmettono al relativo mobile durante il funzionamento. A tale scopo la macchina può essere strutturalmente realizzata nella forma di macchina a doppia porta, ovvero comprendente una prima porta interna, solidale al cosiddetto “gruppo oscillante†, ed una seconda porta esterna, solidale al mobile, le due porte essendo tra loro non a contatto durante il funzionamento della macchina. Una tale conformazione di macchina à ̈ funzionale ad eliminare o minimizzare i punti di contatto tra mobile e gruppo oscillante e, conseguentemente, a ridurre la trasmissione al mobile delle vibrazioni che si generano a livello di gruppo oscillante. Esempi di macchine a doppia porta del tipo indicato sono descritti in EP-A-1319100 e WO 2006/072904. Entrambi i documenti citati descrivono macchine che presentano l'inconveniente di comportare una comodità d'uso ridotta dal fatto che l'utilizzatore deve effettuare due distinte operazioni di chiusura, agendo in successione sulle due porte.
Sommario dell'invenzione
Scopo della presente invenzione à ̈ quello di superare gli inconvenienti propri delle macchine a doppia porta di tipo noto, ed in particolare di quelle descritte nei documenti anteriori citati. Un altro scopo dell'invenzione à ̈ quello di realizzare una macchina per il trattamento di capi tessili del tipo indicato precedentemente a comodità d'uso accresciuta. Un altro scopo à ̈ quello di realizzare una macchina del tipo indicato contraddistinta da una bassa rumorosità, ovvero da una ridotta trasmissione di vibrazioni tra il gruppo oscillante e il mobile della macchina.
Uno o più di questi scopi sono raggiunti, secondo la presente invenzione, per mezzo della macchina per il trattamento di capi tessili, in particolare una macchina di lavaggio, avente le caratteristiche delle rivendicazioni allegate, il cui contenuto forma parte integrante dell'insegnamento tecnico qui fornito in relazione all'invenzione.
In sintesi, l'idea alla base dell'invenzione à ̈ quella di realizzare una macchina per il trattamento di capi tessili, in particolare una macchina di lavaggio, avente un sistema di due porte, comprendente una prima porta interna, applicata al gruppo oscillante, e una seconda porta esterna, applicata al mobile, ed in cui la comodità d'uso risulta accresciuta grazie al fatto che l'utilizzatore della macchina deve effettuare un'unica operazione al fine di determinare l'apertura e/o la chiusura del sistema di porte. In particolare, a questo scopo, il suddetto sistema risulta provvisto di primi e secondi mezzi di chiusura delle due porte, configurati in modo tale da determinare un'automatica variazione della condizione di una delle due porte a seguito di un'operazione effettuata sull'altra delle due porte, tale operazione essendo realizzata dall'utilizzatore oppure da mezzi attuatori della macchina.
I primi mezzi di chiusura sono suscettibili di portare la porta interna da una rispettiva condizione accostata ad una rispettiva condizione chiusa e bloccata, e viceversa, causando anche un movimento della porta interna. I secondi mezzi di chiusura sono invece suscettibili di portare la porta esterna da una rispettiva condizione chiusa ad una rispettiva condizione chiusa e bloccata, e viceversa. Preferibilmente la porta interna passa dalla condizione aperta alla condizione accostata conseguentemente al passaggio della porta esterna dalla rispettiva condizione aperta alla rispettiva condizione chiusa. La porta esterna passa dalla condizione chiusa alla condizione chiusa e bloccata conseguentemente al passaggio della porta interna dalla condizione accostata alla condizione chiusa e bloccata; vantaggiosamente la porta esterna passa dalla condizione chiusa e bloccata alla condizione chiusa conseguentemente al passaggio della porta interna dalla rispettiva condizione chiusa e bloccata alla rispettiva condizione accostata.
In una forma di attuazione i primi mezzi di chiusura comprendono un primo dispositivo di blocco-porta, provvisto di un sistema di attuazione alimentato elettricamente e comandato tramite un sistema di controllo della macchina. Il primo dispositivo di blocco-porta comprende di preferenza un primo organo di aggancio mobile, suscettibile di impegno con un elemento di chiusura portato dalla prima porta, e mezzi per produrre, tramite detto sistema di attuazione e quando il primo organo di aggancio e l'elemento di chiusura sono mutuamente impegnati, una trazione sulla porta interna, onde provocarne uno spostamento dalla rispettiva condizione accostata alla rispettiva condizione chiusa e bloccata; i mezzi suddetti comprendono di preferenza il primo organo di aggancio, che à ̈ montato nel dispositivo di blocco-porta in modo da poter compiere sia un movimento angolare, per l'impegno con l'elemento di chiusura della porta interna, sia una traslazione, per causare un movimento o spostamento angolare della porta interna. I secondi mezzi di chiusura comprendono un secondo dispositivo di blocco-porta, preferibilmente ma non necessariamente ad attuazione solo meccanica, ovvero privo di mezzi attuatori elettrici. Questo secondo dispositivo di blocco-porta può comprendere vantaggiosamente un sistema di bloccaggio commutabile tra una condizione di rilascio ed una condizione di bloccaggio, il quale sistema di bloccaggio include un organo mobile che à ̈ vincolato rispetto alla porta esterna in modo spostabile tra una prima ed una seconda posizione, in funzione della posizione della porta interna; quando la porta interna à ̈ nella rispettiva condizione chiusa e bloccata, l'organo mobile à ̈ nella sua prima posizione, con il sistema di bloccaggio che à ̈ così mantenuto nella rispettiva condizione di bloccaggio; viceversa, quando la porta interna à ̈ nella rispettiva condizione accostata, l'organo mobile à ̈ nella sua seconda posizione, con il sistema di bloccaggio che si trova così nella rispettiva condizione di rilascio.
In una realizzazione preferita il secondo dispositivo di blocco-porta à ̈ montato sulla porta esterna e comprende un secondo organo di aggancio, avente una parte di aggancio atta ad impegnarsi rispetto ad una parte fissa del mobile, ed un organo di attuazione manuale cooperante con il secondo organo di aggancio, l'organo di attuazione manuale essendo spostabile per causare uno spostamento del secondo organo di aggancio da una posizione operativa ed una posizione inoperativa, dove nella posizione operativa la parte di aggancio del secondo organo di aggancio à ̈ impegnata alla detta parte fissa del mobile e nella posizione inoperativa la parte di aggancio del secondo organo di aggancio à ̈ rilasciata rispetto alla detta parte fissa del mobile; il secondo organo di aggancio à ̈ preferibilmente sollecitato verso la rispettiva posizione operativa da un accumulatore di energia meccanica, quale una molla. Nella realizzazione al momento ritenuta preferenziale, il suddetto sistema di bloccaggio del secondo dispositivo di blocco-porta include un elemento di arresto, suscettibile di assumere una posizione di blocco ed una posizione di rilascio, nella posizione di blocco l'elemento di arresto impedendo il passaggio del secondo organo di aggancio dalla sua posizione operativa alla sua posizione inoperativa, e nella posizione di rilascio l'elemento di arresto consentendo il passaggio del secondo organo di aggancio dalla sua posizione operativa alla sua posizione inoperativa. Il suddetto organo mobile del sistema di bloccaggio à ̈ vincolato rispetto alla porta esterna in modo spostabile tra la sua prima e la sua seconda posizione per causare di conseguenza lo spostamento dell'elemento di arresto tra le rispettive posizioni di blocco e di rilascio; l'organo mobile à ̈ sollecitato verso la rispettiva prima posizione da un accumulatore di energia meccanica, quale una molla, e lo spostamento tra la prima e la seconda posizione dell'organo mobile à ̈ preferibilmente funzione del contatto o del mancato contatto, rispettivamente, tra l'organo mobile e la porta interna. Il secondo organo di aggancio, l'organo di attuazione manuale, l'elemento di arresto e l'organo mobile sono di preferenza girevoli attorno a rispettivi assi, i quali sono sostanzialmente paralleli.
Breve descrizione dei disegni
Ulteriori scopi, caratteristiche e vantaggi della macchina per il trattamento di capi tessili oggetto della presente invenzione appariranno più chiari dalla seguente descrizione dettagliata e dalle figure ad essa allegate, fornite a puro titolo esemplificativo e non limitativo, in cui:
- la figura 1 à ̈ una vista frontale di una macchina di lavaggio secondo la presente invenzione, così come appare quando entrambe le sue porte sono in condizione chiusa e bloccata, oppure quando la sua porta interna à ̈ in condizione accostata e la sua porta esterna à ̈ in condizione chiusa;
- la figura 2 à ̈ una vista frontale della macchina di figura 1, così come appare quando entrambe le sue porte sono in condizione aperta;
- la figura 3 Ã ̈ una vista assonometrica della macchina di lavaggio di figura 1, in scala leggermente ingrandita rispetto alle figure 1 e 2, in una condizione simile a quella di figura 2;
- le figure 4 e 5 sono viste in dettaglio di un primo e di un secondo particolare di figura 3, mentre la figura 6 Ã ̈ una vista in dettaglio di un particolare di figura 2;
- la figura 7 Ã ̈ una vista in esploso parziale della porta esterna della macchina delle figure 1-3;
- la figura 8 Ã ̈ una vista in esploso, in scala ingrandita, di un dispositivo di bloccoporta della porta di figura 7;
- le figure 9-11 sono rappresentazioni schematiche del dispositivo di blocco-porta di figura 7, in condizione assemblata ed in tre diverse posizioni.
Descrizione dettagliata di forme di attuazione preferite dell'invenzione
Nella presente descrizione e nelle allegate rivendicazioni, i seguenti termini riferiti alle porte della macchina oggetto dell'invenzione hanno i seguenti significati:
- per condizione di porta “aperta†si intende una condizione in cui una porta della macchina si trova in una posizione tale da non ostruire una relativa apertura;
- per condizione di porta “chiusa†si intende una condizione in cui una porta della macchina si trova in una posizione tale da ostruire la relativa apertura, potendo essere aperta tramite un'operazione manuale di un utilizzatore;
- per condizione di porta “accostata†si intende una condizione in cui una porta si trova in una posizione intermedia tra quelle di porta aperta e porta chiusa, che à ̈ prossima alla posizione chiusa, in particolare con un angolo di apertura inferiore ad un valore predeterminato, preferibilmente minore di circa 5° o ancora più preferibilmente minore di circa 1°;
- per condizione di porta “chiusa e bloccata†si intende una condizione in cui una porta à ̈ mantenuta, tramite un dispositivo di blocco-porta, in una posizione tale da ostruire la relativa apertura, non potendo essere aperta tramite un'operazione manuale di un utilizzatore.
Si specifica inoltre che nella presente descrizione e nei disegni allegati verrà fatto riferimento ai soli elementi indispensabili per la comprensione dell'invenzione, fermo restando che la macchina per il trattamento di capi tessili descritta comprende tutti gli altri elementi noti per il suo normale funzionamento (motore, contrappesi, guarnizioni, pompe, dispensatore di agenti di lavaggio, sistema di controllo, eccetera).
Nelle figure da 1 a 3 Ã ̈ illustrata una macchina per il trattamento di capi tessili secondo l'invenzione. Nell'esempio illustrato la macchina, indicata nel complesso con 1, Ã ̈ una lavabiancheria 1 e comprende un mobile 2, definente al suo interno uno spazio atto ad alloggiare un gruppo oscillante. Il citato gruppo oscillante comprende almeno una vasca 3 atta al contenimento di un liquido di lavaggio e/o risciacquo, particolarmente acqua con eventuale aggiunta di agenti di lavaggio o risciacquo, alloggiante al suo interno un cesto 4 atto al contenimento dei capi da trattare. La parte inferiore del mobile definisce un'apertura ospitante un cassetto 5, ad esempio del tipo descritto in EP-A-1462562, mentre alla parte superiore del mobile 2 Ã ̈ applicato un pannello di controllo 6, vantaggiosamente del tipo descritto in EP-A-1924000. La macchina 1 comprende una prima porta 7 ed una seconda porta 8, in seguito indicate anche come porta interna e porta esterna, rispettivamente. La porta interna 7 Ã ̈ applicata al gruppo oscillante e, in particolare, alla vasca 3, mentre la porta esterna 8 Ã ̈ applicata al mobile 2. Le porte 7 e 8 sono atte a chiudere corrispondenti aperture 3a e 2a, ricavate rispettivamente sulla vasca 3 e sul mobile 2; almeno la porta 7 consente di chiudere a tenuta di liquido la rispettiva apertura, tramite idonei mezzi di tenuta, quale una guarnizione anulare montata perifericamente rispetto all'apertura 3a.
Come visibile anche in figura 4, la porta interna 7 à ̈ collegata alla vasca 3 per mezzo di una prima cerniera, indicata complessivamente con 9, onde permettere l'apertura e la chiusura della porta stessa. Nell'esempio non limitativo illustrato, la prima cerniera 9 comprende un perno 10 impegnato in corrispondenti sedi ricavate sulla vasca 3 e sulla porta interna 7: in tal caso l'apertura e chiusura della porta interna 7 avvengono tramite rotazione della stessa attorno al perno 10. La cerniera 9 comprende una molla 11, montata sostanzialmente coassiale rispetto al perno 10, la quale à ̈ atta a determinare un movimento di apertura assistito o automatizzato della porta interna 7, una volta che essa à ̈ stata sbloccata. Tale movimento di apertura assistito à ̈ ottenuto tramite primi mezzi di riscontro ricavati sulla molla 11, ad esempio realizzati sotto forma di una coppia di appendici 12, che riscontrano la superficie esterna della vasca 3, e secondi mezzi di riscontro ricavati sulla molla 11, ad esempio realizzati sotto forma di una protuberanza centrale 13, che riscontrano la superficie interna della porta interna 7.
La porta esterna 8 Ã ̈ collegata al mobile 2 per mezzo di una rispettiva seconda cerniera 14, che ne permette l'apertura e la chiusura. Nell'esempio non limitativo illustrato la cerniera 14 comprende una coppia di elementi di guida 15 (vedere anche figura 7), fissati ad esempio tramite viti alla superficie interna della porta esterna 8, ed in grado di ruotare intorno a una coppia di perni vincolati all'interno del mobile 2, non visibili. Per effettuare la chiusura ed il bloccaggio in chiusura del sistema di porte 7 e 8, la macchina 1 Ã ̈ provvista di un sistema di mezzi di chiusura, comprendente:
- primi mezzi di chiusura, suscettibili di portare la porta interna 7 dalla rispettiva condizione di porta accostata alla condizione di porta chiusa e bloccata, e viceversa;
- secondi mezzi di chiusura, suscettibili di causare il passaggio della porta esterna 8 dalla rispettiva condizione di porta chiusa alla condizione di porta chiusa e bloccata, e viceversa.
Nell'esempio di attuazione illustrato i suddetti primi mezzi di chiusura comprendono un elemento di chiusura o nasello, indicato con 16 in figura 5, in cui à ̈ ricavata un'asola 17, fissato alla superficie interna della porta interna 7, sostanzialmente all'estremità opposta di quella incernierata alla vasca 3, nonché una sede ricavata sulla vasca 3, indicata con 16a nelle figure 2 e 6, atta a ricevere il nasello 16, o almeno una parte di esso, quando la porta 7 à ̈ in condizione accostata e/o in condizione chiusa e bloccata. I primi mezzi di chiusura comprendono altresì un organo di aggancio, indicato con 17a in figura 6, ad esempio in forma di gancio montato in modo mobile sulla vasca 3, in corrispondenza della sede 16a. Il gancio 17a à ̈ conformato in modo tale da potersi impegnare nell'asola 17, quando la porta 7 à ̈ in condizione accostata, per poi determinare la chiusura e il bloccaggio della porta 7. A tale scopo, il gancio 17a fa parte di un dispositivo di blocco-porta, non rappresentato nel suo complesso, il quale à ̈ suscettibile di assumere almeno due posizioni: una posizione di riposo, in cui il gancio 17a non impegna l'asola 17, ed una posizione di lavoro, in cui il gancio 17a impegna l'asola 17. Il dispositivo di blocco-porta à ̈ configurato in modo tale per cui, a seguito di una sua attuazione comandata tramite il sistema di controllo della macchina, e con il gancio 17a nella suddetta posizione di lavoro, il gancio stesso eserciti una trazione sulla porta interna 7, in modo che il nasello 16 vada ad occupare una rispettiva posizione operativa nella sede 16a, determinando con ciò, oltre che un movimento della porta interna 7, anche il suo passaggio dalla rispettiva condizione accostata alla rispettiva condizione chiusa e bloccata. Il cambiamento di posizione del gancio, per l'effettuazione della suddetta trazione, può essere ottenuto utilizzando un idoneo sistema di attuazione. In una possibile soluzione, ad esempio il gancio 17a ed un primo attuatore elettrico, volto a produrre il movimento angolare del gancio stesso, sono montati su di un organo a slitta, il quale à ̈ spostabile linearmente tramite un secondo attuatore elettrico, onde produrre una traslazione del gancio che determina lo spostamento della porta e quindi il suo passaggio alla condizione chiusa e bloccata. E' comunque chiaro alla persona esperta del ramo che, tramite un idoneo cinematismo, ad esempio basato sull'impiego di organi a camma, il gancio può essere montato in corrispondenza della sede 16a in modo tale per cui il suo movimento angolare e la sua successiva traslazione siano ottenibili a mezzo di un unico attuatore elettrico; in questo secondo caso può essere eventualmente impiegato un organo attuatore silenzioso, in grado di agire come motore lineare e comprendente un elemento, quale un filo, formato con un materiale a memoria di forma.
I secondi mezzi di chiusura comprendono un elemento di aggancio in forma di dente, indicato con 18 in figura 5, atto ad impegnarsi sul bordo del mobile 2 che delimita la seconda apertura 2a, quando la seconda porta 8 si trova in condizione chiusa o chiusa e bloccata, ed un organo di attuazione manuale, rappresentato da una maniglia 19, mediante la quale l'utente può sganciare ed aprire manualmente la porta esterna 8. Il dente 18 e la maniglia 19 sono parte di un dispositivo di blocco-porta meccanico della porta esterna 8, indicato con 20 in figura 5 e visibile in esploso nelle figure 7 e 8. Come visibile in figura 7, la porta esterna 8 à ̈ provvista, sul suo bordo opposto al lato provvisto degli elementi di cerniera 15, di una sede rientrata 8a, in corrispondenza della quale à ̈ montato il dispositivo 20, in modo tale per cui la maniglia 19 sia parzialmente accessibile anche quando la porta 8 à ̈ chiusa (vedere ad esempio figura 1). Con particolare riferimento alla figura 8, il dispositivo di blocco-porta 20 comprende una piastra di base 21, destinata al fissaggio sul fronte interno della porta 8, ad esempio tramite viti passanti, in rispettive formazioni a boccola 22 della piastra 21. Dal piano generale della piastra 21 si elevano ortogonalmente due pareti laterali 23, in cui sono definite prime e seconde sedi 23a, 23b per le estremità di due perni, indicati con 24 e 25. Nella sua zona centrale la piastra 21 presenta anche due appendici ortogonali 21a, provviste di fori in cui à ̈ passante il perno 25. Il perno 24 à ̈ utilizzato per incernierare alla piastra 21 un coperchio, indicato con 26, all'uopo previsto di sedi di ricezione delle estremità del perno 24 (una di tali sedi à ̈ indicata con 26a). Il coperchio à ̈ dunque montato in modo da poter ruotare rispetto alla piastra 21, attorno all'asse rappresentato dal perno 24. Di preferenza sono previsti mezzi di fine corsa meccanico al movimento angolare ammesso al coperchio 26; nell'esempio rappresentato, a tale scopo, la piastra 21 presenta un'ulteriore formazione a boccola 22a, destinata a ricevere una porzione di estremità di una vite d'arresto, non rappresentata, inserita passante in un foro previsto nel coperchio 26; in corrispondenza di tale foro à ̈ formata una sede svasata, indicata con 26b in cui può posizionarsi la testa della suddetta vite d'arresto. Il coperchio 26 à ̈ provvisto di una fenditura 26c, tramite la quale il dente 18 può sporgere all'esterno del dispositivo 20; in prossimità di tale fenditura, il coperchio 26 presenta nella sua parte interna un'appendice 26d, destinata a cooperare con un'appendice di un elemento di arresto, in seguito descritto.
Il perno 25 à ̈ utilizzato per incernierare alla piastra 21 la maniglia 19, che à ̈ all'uopo provvista di bracci 19a aventi fori passanti 19b. Nella maniglia 19 à ̈ formata una sede laterale 19c, ad esempio in forma di foro cieco. Nella sede 19c à ̈ parzialmente inserito un piolo 27, che quindi risulta sostanzialmente parallelo all'asse di rotazione della maniglia 19 rappresentato dal perno 25. Nella condizione assemblata del dispositivo 20, una porzione di estremità del piolo 27 sporge lateralmente dalla maniglia 19 ed à ̈ inserito in una guida ad asola 28 che à ̈ formata in una sporgenza frontale di una delle pareti 23 della piastra. Su questa sporgenza à ̈ formata una prima sede passante 29, per il posizionamento del perno 30a di un elemento a bilanciere 30, a cui appartiene anche il dente 18. Ancora sulla suddetta sporgenza à ̈ ricavata una seconda sede passante 31, atta a ricevere il perno di incernieramento 32a di un elemento di arresto 33, provvisto di un'appendice 32b destinata a cooperare con l'appendice 26d del coperchio 26. Come si vede, gli assi di rotazione dei perni 30a e 32a, dell'elemento a bilanciere 30 e dell'elemento di arresto 32, sono sostanzialmente paralleli tra loro e rispetto agli assi di rotazione del coperchio (perno 24) e della maniglia 19 (perno 25). Sul perno 25 à ̈ destinata ad essere montata una prima molla a torsione 33, i cui bracci terminali riscontrano rispettivamente la superficie superiore della piastra 21 e la superficie interna, non visibile in figura 8, del coperchio 26. La molla 33 à ̈ quindi operativa per sollecitare una rotazione del coperchio 26 in senso antiorario, ovvero in una posizione divaricata rispetto alla piastra 21, il cui limite massimo à ̈ determinato dai mezzi di fine corsa in precedenza citati; esercitando una pressione sul coperchio 26 tale da vincere la reazione elastica della molla 33 à ̈ possibile portare il coperchio stesso in una posizione più approssimata alla piastra 21. Sul perno 25 à ̈ inoltre destinata ad essere montata una seconda molla a torsione 34, avente un braccio terminale cooperante con l'elemento a bilanciere 30, onde sollecitare quest'ultimo a ruotare in senso orario; il braccio terminale opposto della molla 34 à ̈ invece cooperante con l'elemento di arresto 32, onde sollecitare quest'ultimo a ruotare in senso antiorario.
Nella condizione assemblata del dispositivo 20, il piolo 27 portato dalla maniglia 19 coopera con l'elemento a bilanciere 30, onde determinarne una rotazione tale per cui il dente 18 si porti in una posizione che consente l'apertura manuale della seconda porta 8, ruotando la maniglia in senso orario. L'elemento di arresto 32 ha invece la funzione di interporsi operativamente tra il piolo 27 e l'elemento a bilanciere 30 o, più precisamente, la funzione generale di togliere il grado di libertà rotazionale alla maniglia 19. L'elemento di arresto 32 viene disattivato automaticamente quando la porta interna 7 esercita una pressione sul coperchio 26: in particolare, la pressione esercitata dalla porta 7 provoca una rotazione in senso orario del coperchio 26, che si approssima quindi alla piastra 21. In questo modo, l'appendice 26c del coperchio 26 va a riscontrare l'appendice 32b dell'elemento di arresto, che viene così indotto a ruotare in senso orario, fino ad una posizione in cui l'elemento di arresto non rappresenta più un vincolo per il movimento del piolo 27, e quindi della maniglia 19, e quindi dell'elemento a bilanciere 30.
Le figure 9-11 illustrano in modo schematico il dispositivo di blocco-porta 20 in tre diverse condizioni; si noti che, in queste figure, alcuni particolari del dispositivo sono rappresentati in trasparenza, per esigenze di maggior chiarezza.
La figura 9 rappresenta il dispositivo 20 in una condizione corrispondente alla condizione di porta esterna chiusa e bloccata e di porta interna chiusa e bloccata. Si supponga che, dopo aver caricato in macchina i capi tessili da trattare, l'utilizzatore chiuda il sistema di porte. In pratica, l'utilizzatore non deve fare altro che spingere la porta esterna 8 nella rispettiva condizione chiusa. Nel corso di tale operazione, la porta esterna 8 spinge la porta interna 7 nella rispettiva condizione accostata, in particolare con il coperchio 26 del dispositivo 20 che risulta premuto sulla superficie esterna della porta interna 7, anche in virtù dell'azione contraria esercitata dalla molla 11 di figura 4; al termine dell'operazione, il dente 19 del dispositivo 20 si impegna con il bordo dell'apertura 2a del mobile 2. In seguito l'utilizzatore accende la macchina 1 e/o avvia il desiderato ciclo di lavaggio, agendo sul panello comandi 6. Il sistema di controllo della macchina comanda l'attuazione del dispositivo di blocco-porta della porta interna 7. In sostanza, come in precedenza spiegato, il gancio del dispositivo impegna dapprima l'asola 17 del nasello 16 di figura 5 e poi l'attuatore del dispositivo esercita, tramite lo stesso gancio, una trazione sul nasello 16, e quindi sulla porta 7, sino alla rispettiva condizione chiusa e bloccata, vincendo la forza di reazione della molla 11 di figura 4. In questo modo, la porta interna 7 viene allontanata dalla porta esterna 8, e quindi la superficie esterna della porta 7 si allontana dal coperchio 26. Grazie all'azione della molla 33 di figura 8, il coperchio ruota in senso antiorario, attorno all'asse rappresentato dal perno 24 ed in questo modo anche l'elemento di arresto 32 à ̈ libero di ruotare in senso antiorario, grazie all'azione della molla 34, portandosi nella posizione visibile in figura 9. In questa condizione, la parte inferiore dell'elemento di arresto 32 si insinua al di sotto del piolo 27, in modo tale per cui la maniglia 19 risulta impossibilitata al movimento antiorario attorno al rispettivo perno 25. In altri termini, quindi, anche agendo sulla maniglia 19, non à ̈ possibile causare una rotazione in direzione oraria dell'elemento a bilanciere 30, e quindi il disimpegno del dente 19 dal bordo dell'apertura 2a del mobile 2.
La figura 10 rappresenta il dispositivo 20 in una condizione corrispondente alla condizione di porta esterna chiusa e di porta interna accostata. A tale scopo, al termine del ciclo di lavaggio di cui sopra, il sistema di controllo della macchina 1 comanda il dispositivo di blocco-porta della porta 7, in precedenza descritto, in modo che il suo gancio liberi il nasello 16 di figura 5. In questa condizione la molla 11 di figura 4 spinge la porta interna 7 verso la porta esterna 8, che à ̈ chiusa a mezzo del dispositivo 20; più particolarmente, una superficie esterna della porta 7 preme sul coperchio 26 del dispositivo 20. Essendo la forza di reazione elastica della molla 11 maggiore rispetto alla forza di reazione delle molle 33 e 34, la porta 7 provoca una rotazione in senso orario del coperchio 26, sino ad una posizione approssimata alla piastra 21, rappresentata in figura 10. In questa fase (vedere figura 8) l'appendice 26d del coperchio 26 coopera con l'appendice dell'elemento di arresto 32, causandone una rotazione in senso orario. In questo modo, la parte inferiore dell'elemento di arresto 32 non si trova più al di sotto del piolo 27 portato dalla maniglia 19, la quale può quindi essere fatta ruotare manualmente in senso orario.
La successiva figura 11 illustra appunto la condizione in cui la maniglia 19 à ̈ stata ruotata in senso orario e la porta interna 7, in virtù della forza di reazione elastica della molla 11, continua ad esercitare la sua pressione sul coperchio 26. In questo modo, il piolo 27 spinge su di un braccio dell'elemento a bilanciere 30 opposto al dente 18, causando con ciò una rotazione in senso antiorario dello stesso elemento 30: il dente 18 si disimpegna così dal bordo dell'apertura 2a del mobile 2. A questo punto la porta esterna 8 e la porta interna 7 possono raggiungere le rispettive condizioni aperte. Il movimento in questione può essere accompagnato manualmente dall'utente, sulla porta esterna 8, mentre un movimento automatico di apertura della porta interna 7 viene prodotto parzialmente o completamente grazie all'azione della molla 11 di figura 4.
Come si vede, la presente invenzione presenta il vantaggio di consentire all'utilizzatore di disporre di una macchina 1 sulla quale egli deve effettuare sostanzialmente una sola operazione (ossia una sola manovra sulla porta esterna 8) onde ottenere sia la chiusura, sia l'apertura di entrambe le porte 7 e 8. Si apprezzerà che, con la configurazione descritta a titolo di esempio, il dispositivo di blocco-porta della porta interna 7 non richiede alcun mezzo di attuazione manuale, quale una maniglia.
Riassumendo, l'operazione di chiusura del sistema di porte prevede la seguente sequenza di fasi:
a) chiusura della porta esterna 8 con azione manuale dell'utente che, spingendo la porta esterna 8, fa sì che essa trascini nel suo movimento la porta interna 7; alla fine di tale fase il dente 18 impegna la parete del mobile 2 e la porta interna 7, contattando la porta esterna 8, raggiunge automaticamente la rispettiva condizione di porta accostata;
b) bloccaggio tramite un'azione automatica della macchina 1 della porta interna 7, per mezzo dell'attuazione del relativo dispositivo di blocco-porta, il cui gancio si impegna nell'asola 17 e fa sì che il nasello 16 occupi la rispettiva posizione di lavoro nella sede 16a; alla fine di tale fase la porta esterna 8 raggiunge automaticamente la rispettiva condizione chiusa e bloccata, per mezzo del dispositivo 20, il cui elemento di arresto 32 va ad inibire la possibilità di movimento della maniglia 19.
L'operazione di apertura del sistema di porte prevede la seguente sequenza di fasi: a) sbloccaggio della porta interna 7 tramite azione automatica della macchina lavabiancheria 1, e segnatamente del suo sistema di controllo che comanda il dispositivo di blocco-porta della porta 7 in modo tale per cui il relativo gancio si disimpegni dall'asola 17; alla fine di tale fase la porta interna 7 raggiunge automaticamente la condizione di porta accostata, per mezzo dell'azione della molla 11, e la porta esterna 8 raggiunge automaticamente la condizione di porta chiusa, contattando la porta interna 7 la superficie posteriore del coperchio 26;
b) apertura della porta esterna 8 con azione manuale dell'utente che agisce sulla maniglia 19; alla fine di tale fase entrambe le porte si trovano in condizione di apertura, essendo l'apertura della porta interna 7 assicurata o comunque favorita dalla molla 11.
La presente invenzione consente di superare gli inconvenienti dell'arte nota citata ed à ̈ suscettibile di essere implementata, oltre che secondo l'esempio descritto in precedenza, anche secondo numerose varianti che rientrano nello stesso concetto inventivo definito dalle rivendicazioni che seguono.
La conformazione specifica dei dispositivi di blocco-porta per la porta interna 7 e la porta esterna 8 potrà ovviamente variare rispetto a quella descritta o illustrata precedentemente, potendo essere liberamente adottata dalla persona esperta del ramo nella forma ritenuta più idonea all'applicazione specifica, ferme restando le funzionalità in precedenza descritte. Nella realizzazione preferita il dispositivo di blocco-porta per la porta interna sarà di preferenza un dispositivo ad attuazione elettrica, controllato dal sistema di controllo della macchina, mentre il dispositivo di blocco-porta per la porta esterna sarà di preferenza un dispositivo solo meccanico, ovvero non richiedente un'attuazione elettrica.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Una macchina per il trattamento di capi tessili, in particolare una macchina di lavaggio, comprendente: - un gruppo oscillante (3, 4) includente una vasca (3) idonea al contenimento di un liquido di lavaggio e/o risciacquo; - un mobile (2) alloggiante il gruppo oscillante (3, 4); - una prima apertura (3a), ricavata nella vasca (3) e suscettibile di consentire ad un utilizzatore della macchina di accedere all'interno della vasca (3); - una seconda apertura (2a), ricavata nel mobile (2) e suscettibile di consentire all'utilizzatore di accedere alla prima apertura (3a); - una prima porta (7) atta a chiudere, in particolare a tenuta di liquidi, la prima apertura (3a), la prima porta (3) potendo assumere rispetto alla prima apertura (3a) almeno una condizione aperta, una condizione accostata ed una condizione chiusa e bloccata; - una seconda porta (8) atta a chiudere la seconda apertura (2a), la seconda porta (8) potendo assumere rispetto alla seconda apertura (2a) almeno una condizione aperta, una condizione chiusa ed una condizione chiusa e bloccata; caratterizzata dal fatto di comprendere inoltre: - primi mezzi di chiusura (11, 16, 16a, 17a) predisposti per portare in modo automatizzato la prima porta (7) dalla rispettiva condizione accostata alla rispettiva condizione chiusa e bloccata, e viceversa; - secondi mezzi di chiusura (20) predisposti per causare in modo automatizzato il passaggio della seconda porta (8) dalla rispettiva condizione chiusa alla rispettiva condizione chiusa e bloccata, e viceversa.
  2. 2. La macchina secondo la rivendicazione 1, in cui i secondi mezzi di chiusura (20) sono configurati in modo tale per cui la seconda porta (8) passi dalla rispettiva condizione chiusa alla rispettiva condizione chiusa e bloccata conseguentemente ad un passaggio della prima porta (7) dalla rispettiva condizione accostata alla rispettiva condizione chiusa e bloccata.
  3. 3. La macchina secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui la prima e la seconda porta (7, 8) sono configurate e posizionate in modo tale per cui la prima porta (7) passi dalla rispettiva condizione aperta alla rispettiva condizione accostata conseguentemente ad un passaggio della seconda porta (8) dalla rispettiva condizione aperta alla rispettiva condizione chiusa.
  4. 4. La macchina secondo la rivendicazione 2, in cui i secondi mezzi di chiusura (20) sono inoltre configurati in modo tale per cui la seconda porta (8) passi dalla rispettiva condizione chiusa e bloccata alla rispettiva condizione chiusa conseguentemente ad un passaggio della prima porta (7) dalla rispettiva condizione chiusa e bloccata alla rispettiva condizione accostata.
  5. 5. La macchina secondo almeno una delle rivendicazioni precedenti, in cui i primi mezzi di chiusura comprendono un primo dispositivo di blocco-porta (16a, 17a) provvisto di un sistema di attuazione alimentato elettricamente e comandato tramite un sistema di controllo (6) della macchina (1).
  6. 6. La macchina secondo almeno una delle rivendicazioni precedenti, in cui i secondi mezzi di chiusura comprendono un secondo dispositivo di blocco-porta (20) ad attuazione meccanica ovvero privo di mezzi attuatori elettrici.
  7. 7. La macchina secondo la rivendicazione 5, in cui il primo dispositivo di bloccoporta comprende un primo organo di aggancio mobile (17a), suscettibile di impegno con un elemento di chiusura (16) portato dalla prima porta (7) e mezzi per produrre, tramite detto sistema di attuazione e quando il primo organo di aggancio (17a) e l'elemento di chiusura (16) sono mutuamente impegnati, una trazione sulla prima porta (7), onde causarne uno spostamento dalla rispettiva condizione accostata alla rispettiva condizione chiusa e bloccata.
  8. 8. La macchina secondo la rivendicazione 6, in cui il secondo dispositivo di bloccoporta (20) comprende un sistema di bloccaggio (26, 32) che à ̈ commutabile tra una posizione di rilascio ed una posizione di bloccaggio, il sistema di bloccaggio (26, 32) includendo un organo mobile (26) che à ̈ vincolato rispetto alla seconda porta (8) in modo spostabile tra una prima ed una seconda posizione, cui corrispondono rispettivamente le suddette posizioni di rilascio e bloccaggio, la posizione dell'organo mobile (26) dipendendo dalla posizione della prima porta (7).
  9. 9. La macchina secondo la rivendicazione 6, in cui il secondo dispositivo di bloccoporta (20) comprende un secondo organo di aggancio (30), avente una parte di aggancio (19) atta ad impegnarsi rispetto ad una parte fissa del mobile (2), ed un organo di attuazione manuale (19, 27) cooperante con il secondo organo di aggancio (30), ed in cui il sistema di bloccaggio (26, 32) comprende un elemento di arresto (32) spostabile tramite l'organo mobile (26), dove in particolare il secondo organo di aggancio (30), l'organo di attuazione manuale (19, 27), l'elemento di arresto (32) e l'organo mobile (26) sono girevoli attorno a rispettivi assi (30a, 25, 32a, 24), tali assi essendo sostanzialmente paralleli tra loro.
  10. 10. La macchina secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui i primi mezzi di chiusura (11, 16, 16a) comprendono un accumulatore di energia meccanica (11), quale una molla, operativo per sollecitare costantemente la prima porta (7) verso la rispettiva condizione aperta.
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