ITTO20080137A1 - Apparecchiatura e metodo per avvolgere e terminare nuclei per macchine dinamo elettriche. - Google Patents

Apparecchiatura e metodo per avvolgere e terminare nuclei per macchine dinamo elettriche. Download PDF

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ITTO20080137A1
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Maurizio Mugelli
Massimo Ponzio
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Description

Descrizione a corredo di una domanda di brevetto per invenzione industriale dal titolo: Apparecchiatura e Metodo per avvolgere e terminare nuclei per macchine dinamo elettriche
D E S C R I Z I O N E
Ambito e Sintesi dell'invenzione
L'invenzione riguarda soluzioni per avvolgere nuclei di macchine dinamo elettriche utilizzando almeno un ago di avvolgimento che rilascia almeno un conduttore di filo per formare bobine avvolte con un numero predeterminato di spire. Prima e dopo l'avvolgimento, l'ago viene utilizzato per disporre i capi di terminazione delle bobine lungo delle traiettorie predeterminate che si trovano posizionate adiacenti alle estremità del nucleo.
L'ago possiede un passaggio per guidare il conduttore verso il nucleo quando il filo scorre durante l'avvolgimento e la terminazione. L'alimentazione del conduttore attraverso il passaggio dell’ago e verso il nucleo avviene con dei moti relativi esistenti fra l'ago e il nucleo. Questi moti comprendono traslazioni relative e moto di rotazione relativa.
Per disporre il filo in modo preciso su una traiettoria predeterminata durante la formazione ed il posizionamento dei capi, l’ago deve essere mosso di moto relativo rispetto al nucleo. Allo stesso tempo l’ago non deve entrare in collisione con le strutture del nucleo. Questo richiede di cambiare l'orientamento del l’ago rispetto all'orientamento utilizzato per l'avvolgimento. Cosi facendo il conduttore può essere depositato correttamente e l’ago si muove senza entrare in collisione con gli ostacoli presenti sul nucleo.
Durante l'avvolgimento per formare le bobine, il passaggio dell’ago dove scorre il filo è normalmente posizionato perpendicolare all'asse longitudinale del nucleo. L'asse longitudinale del nucleo può essere considerato come un asse di riferimento che si trova centrale e parallelo all'estensione delle cave del nucleo. Le cave sono le porzioni del nucleo dove si depositano le bobine durante l’avvolgimento. L’ago deve essere orientato utilizzando un meccanismo di rotazione che viene attuato quando si passa dalla fase di avvolgimento alla fase di terminazione. Esempi di meccanismi per cambiare l’orientamento dell’ago sono stati descritti in US 6,098,912 e EP 1,759,446, oppure erano precedentemente noti.
Certe configurazioni di traiettoria dove posizionare i capi di terminazione sono stati descritti in EP 1420505.
I meccanismi per ruotare l’ago devono passare attraverso l'interno del nucleo, oppure nello spazio esistente fra le strutture esterne del nucleo. I nuclei moderni devono essere compatti, e quindi presentano poco spazio per il movimento del l’ago e dei meccanismi associati alla rotazione.
Uno scopo principale della presente invenzione e di fornire una soluzione per avvolgere e terminare con un ugello dispensatore di filo (nel seguente anche chiamato ago) che può essere orientato attraverso un meccanismo che occupa poco spazio all'interno del nucleo, oppure all’esterno del nucleo. In questo modo possono essere avvolti nuclei che sono più piccoli e hanno struttura più complessa.
I percorsi complessi e multipli dove disporre i capi attorno al nucleo comportano delle strutture di supporto e di terminazione complesse e assemblate sul nucleo. Rispetto a queste strutture l’ago deve essere mosso in modo appropriato per disporre il filo ed evitare collisioni durante la terminazione. Un ulteriore scopo della presente invenzione e di fornire una soluzione per avvolgere e terminare con un ago dispensatore di filo che riesce a compiere movimenti che sono più variabili e programmabili per poter posizionare i capi lungo delle traiettorie più complesse.
I nuclei per le applicazioni a basso voltaggio, come quelle delle applicazioni automobilistiche, vengono avvolti con conduttore di sezione più grande. Questi conduttori necessitano di una notevole forza sull’ago e sui relativi meccanismi di moto. Pertanto vanno garantiti resistenza meccanica affidabile e la non usura dell'apparecchiatura.
Un ulteriore scopo della presente invenzione e di fornire una soluzione di avvolgimento e di terminazione con l’ago che può avvolgere e posizionare i capi di terminazione costituita da conduttori di più grande sezione.
Un ulteriore scopo della presente invenzione e di fornire una soluzione di avvolgimento e di terminazione con l’apparecchiatura che può essere facilmente adattata per avvolgere e posizionare capi di terminazione su nuclei di configurazione diversa. Questi ed altri scopi vengono raggiunti con l'apparecchiatura secondo da rivendicazioni 1 della presente invenzione e con il metodo secondo la rivendicazioni 18.
Ulteriori caratteristiche dell'invenzione sono indicate nelle rivendicazioni dipendenti.
Breve descrizione dei disegni
Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell'apparecchiatura e del metodo secondo l'invenzione risulteranno più chiaramente con la descrizione che segue di alcune sue forme realizzative, fatte a titolo esemplificativo e non limitativo, con riferimento ai disegni annessi, in cui:
- la figura 1A è una vista prospettica illustrante un'apparecchiatura nota che si trova in una condizione per avvolgere un nucleo di una macchina dinamo elettrica.
- la figura 1B è una vista prospettica illustrante l'apparecchiatura della figura 1A in una condizione per formare e posizionare i capi di terminazione delle bobine.
- la figura 2 è una vista parzialmente in sezione secondo la direzione 2 della figura 3.
- la figura 2A è una vista parzialmente in sezione secondo le direzioni 2A - 2A della figura 2.
- la figura 3 è una vista parzialmente in sezione secondo le direzioni 3 - 3 della figura 2 illustrante una condizione di avvolgimento dell'apparecchiatura.
- la figura 3A è una vista parzialmente in sezione simile alla figura 3 illustrante una condizione di terminazione per l'apparecchiatura, tuttavia senza che sia presente il filo di avvolgimento per ragioni di chiarezza.
- la figura 4 è una vista prospettica dalla direzione 4 della figura 2 illustrante l'apparecchiatura dell'invenzione secondo una condizione per avvolgere il nucleo della macchina dinamo elettrica. Nella figura 4 non viene mostrato il nucleo per ragioni di chiarezza
-la figure 5 è una vista simile alla vista della figura 4, tuttavia illustra l'apparecchiatura dell'invenzione secondo una condizione per terminare il nucleo di una macchina dinamo elettrica, quindi in una condizione simile a quella della figura 3°.
- la figura 6 è una vista parzialmente in sezione simile alla vista della figura 2 illustrante un gruppo di assemblaggio per sostenere e posizionare il nucleo dell'apparecchiatura dell'invenzione.
- la figura 7 è una vista parzialmente in sezione secondo le direzioni 7-7 della figura 6.
Descrizione delle forme realizzative preferite Con riferimento alle figure 1A e 1B viene mostrato un meccanismo noto per supportare e ruotare l'ago di avvolgimento 10 durante le fasi di avvolgimeto e terminazione.
La figura 1A illustra la fase nella quale l'ago 10 è orientato per avvolgere le bobine C utilizzando il filo W.
La figura 1B illustra la fase nella quale l'ago 10 è stato ruotato di 90 gradi per formare e posizionare i capi di filo W durante la terminazione.
Il filo W arriva da un tendifilo (non mostrato), passa attraverso il passaggio finale dell’ago e esce dall’uscita 10’ per depositarsi nel nucleo 11. L'ago 10 è sostenuto dal braccio 12 che è dotato di moti di traslazione nelle direzioni X, Y, Z per avvolgere e terminare il filo W sul nucleo 11.
Per avvolgere il nucleo 11, quindi per formare le bobine C di filo W nelle cave 13, il passaggio tubolare dell'ago 10 viene orientato perpendicolarmente all'asse longitudinale 11’ del nucleo (come mostrato della figura 1A). Inoltre, l’ago viene traslato di moto alternativo nella direzione X, all’interno del nucleo, e parallelamente all'asse longitudinale 11’, per depositare il filo W nelle cave 13. L'asse longitudinale 11’ del nucleo è parallelo all'estensione delle cave 13.
La traslazione dell'ago avviene muovendo la porzione di braccio 12’ con traslazione alternativa parallela all'asse 11’ e passando all'interno del nucleo 11. Durante la fase di avvolgimento, il nucleo 11 può essere ruotato attorno all'asse longitudinale 11’ per formare le testate delle bobine, ossia le porzioni di bobine che attraversano le estremità del nucleo per passare da una cava all'altra.
Per terminare il nucleo, il passaggio tubolare dell'ago 10 viene orientato parallelamente all'asse longitudinale 11’, come mostrato nella figura 1B. Il cambio di orientamento dell'ago avviene ruotando il braccio 12 attorno al perno 14 di un angolo di 90 gradi nella direzione R’. Per riportare l'ago nell'orientamento richiesto dall'avvolgimento, come viene mostrato nella figura 1A, il braccio 12 viene ruotato in direzione opposta attorno al perno 14 di un angolo di 90 gradi, quindi viene ruotato nella direzione R.
Nelle figure 1A e 1B, i meccanismi per ruotare l'ago attorno al perno 14 e per traslare l’ago nelle direzioni X,Y,Z sono stati omessi per ragioni di chiarezza. Analogamente, il meccanismo per ruotare il nucleo 11 attorno all’asse 11’ è stato omesso per ragioni di chiarezza.
L'uscita 10’ dove il filo lascia il passaggio dell'ago per raggiungere il nucleo 11 si trova allineato con l'asse del perno 14, come mostrato nelle figure 1A e 1B. Questo comporta che l’ago ruoti attorno alla posizione istantanea dell'uscita 10’ durante le rotazioni nelle direzioni R e R’, quindi il filo W non lascia l'ago 10 durante le rotazioni nelle direzioni R e R’. In questo modo si evita la formazioni di lunghezze di filo indesiderate durante le rotazioni nelle direzioni R e R’. Queste lunghezze indesiderate richiederebbero un recupero opportuno da parte del tendifilo, oppure andrebbero posizionate su traiettorie dedicate per evitare degli abbassamenti della tensione del filo.
La misura e la configurazione del braccio 12 determina la grandezza del nucleo che può essere avvolto con la soluzione illustrata nelle figure 1A e 1B, quindi il braccio 12 andrà sostituito per avvolgere e terminare certe grandezze di nucleo. Il braccio 12 è montata a sbalzo e si estende considerevolmente dal perno 14. Questo produce una notevole inerzia rispetto al perno 14. Ne segue che la rapidità e la precisione dei movimenti dell'ago durante l'avvolgimento e la terminazione sono impediti se il braccio 12 deve essere largo e lungo nella sua porzione 12’.
Con riferimento alla figure 2 e 3 dove si illustra una forma realizzativa dell'invenzione, l’ago 20 è provvisto di un'uscita 20’ dove il filo W lascia il passaggio 21 per raggiungere il nucleo 11. Nelle figure 2 e 3, l’ago 20 può traslare nelle direzioni X e X’ con moto alternativo, parallelo all'asse longitudinale 11’ del nucleo 11, per avvolgere il filo W e quindi formare le bobine C nelle cave 13. L’ago 20 è collocato nel foro 22’ dell’elemento di supporto 22 (vedi figura 3). L'elemento di guida 23 e avvitato sull'estremità del l’ago 20 per tirare la porzione a flangia 24 dell’ago 20 contro l'elemento 22. In questo modo si blocca l’ago 20 contro l'elemento 22. L'elemento di guida 23 è provvisto di una porzione svasata e liscia 23’ per guidare senza ostacoli il filo W nel passaggio 21 dell’ago 20.
L'elemento di supporto 22 è fissato ad un secondo elemento di supporto 26 mediante delle viti (non mostrate) collocate nei fori 22’ (vedi figura 5). Il secondo elemento di supporto 26 è montato per ruotare assieme al perno 25 (vedi. figura 3) ed il perno 25 è montato per ruotare nel foro 28. Il foro 28 si trova su una porzione di estremità dell'albero di supporto 27 e risulta allineato con l'asse 25’. L'asse 25’ o il foro 28 non sono inclinati a 90 gradi rispetto all'asse di riferimento 27’ dell'albero di supporto 27. L’asse 27’ può essere parallelo è spostato rispetto all'asse longitudinale 11’, come viene mostrato nella figura 3.
In alternativa, l'asse 27 può coincidere con l'asse 11’, a secondo del posizionamento dell'ago richiesto durante l'avvolgimento e la terminazione.
L'inclinazione dell'asse 25’ deve essere maggiore di 0 gradi e minore di 90 gradi. In particolare l'inclinazione può essere di 45 gradi, come viene mostrato nella figura 3. In aggiunta, l'asse 25’ può intersecare l’uscita 20’ dell'ago 20, come viene mostrato nella figura 3 e 3A.
Il secondo elemento di supporto 26 è provvisto di una porzione ad ingranaggio 26’, come viene mostrato nelle figure 2 - 5. La porzione ad ingranaggio 26’ ingrana con la porzione ad ingranaggio 29’ del tubo di comando 29.
La porzione ad ingranaggio 26’ ruota attorno all'asse 25’ mediante la rotazione della porzione ad ingranaggio 29‘ attorno all'asse 27’. La rotazione del tubo di comando 29 attorno all'asse 27’ produce la rotazione della porzione ad ingranaggio 29’ attorno all'asse 27’.
Una rotazione di 180 gradi del secondo elemento di supporto 26 attorno all'asse 25’ può avvenire ruotando il tubo di comando 29 per 180 gradi attorno all'asse 27’. Questo causa che l’ago ruoti attorno all'asse 25’ per 180 gradi. La rotazione dell'ago 20 attorno all'asse 25’ produce una successione di posizioni della sezione dell'ago 20 o dell’asse 21’ del passaggio 21 fuori dal piano della figura 3. Il piano della figura 3 può essere considerato come un piano definito dagli assi 25’ e 27’ e dove si trova la posizione WP di avvolgimento, come vista in sezione.
L’intera rotazione di 180 gradi dell'ago o dell’asse 21’ del passaggio 21 attorno all'asse 25’ riporta la sezione dell'ago 20 del piano della figura 3 per occupare una seconda posizione TP (vedi figura 3A e 5) necessaria per la terminazione. La seconda posizione TP è caratterizzata dal fatto che l'ago è orientato con la sezione del passaggio 21 (vedi asse 21’) ruotata di 90 gradi nel piano della figura 3 (vedi anche figura 3A).
Inoltre, per il fatto che il passaggio 21 dell'ago ha ruotato attorno alla posizione istantanea dell'uscita 20’ non è stata estratto ulteriore lunghezza di filo dall'ago 20 .
Il tubo di comando 29 viene accoppiato alla struttura di collegamento 41 della slitta 40 (vedi figure 2, 2A e 3).
L'albero di supporto 27 viene montato all'interno del tubo di comando 29. Delle bronzine 37 mostrate in figure 2A e 3 sono interposte fra l'albero di supporto 27 e il tubo di comando 29 per supportare la rotazione del tubo di comando 29 attorno al tubo di supporto 27 e quindi la rotazione del tubo di comando 29 attorno all'asse 27’.
L’estremità filettata 66 del tubo di comando 29 e avvitato sul supporto 60. Il dado di bloccaggio 61 e avvitato attorno all'estremità 66 del tubo di comando 29 per assicurare che il tubo di comando 29 resti avvitato al supporto 60. L’anello esterno del cuscinetto 62 è montato in modo fisso sul supporto 60. L'anello interno del cuscinetto 62 è montato in modo fisso sull'elemento cilindrico 63. L’estremità dell'albero di supporto 27 è montato sull'elemento cilindrico 63. L’ elemento cilindrico 63 è fissato alla struttura di collegamento 41 mediante la vite 64, avvitata sull'estremità dell'elemento cilindrico 63 per tirare la porzione a flangia 63’ dell'elemento 63 contro la superficie di battuta 41’ della struttura di collegamento 41, come viene mostrato nella figura 2A.
L’estremità dell'albero di supporto 27, che si trova montato attraverso l'elemento 63, viene tirato dalla vite 65 per impegnare l'elemento 63 sulla superficie 63”. In questo modo l'albero di supporto 27 è fissato lungo l'asse 27’ ed è libero di ruotare attorno all'asse 27’ sulle bronzine 37.
La slitta 40 può traslare con moto alternativo nelle direzioni X e X’ (vedi figure 2), e quindi trasla parallela all'asse 11’ del nucleo sulle guide 42 del telaio 50 dell'apparecchiatura. Per realizzare questo moto viene utilizzato il motore 43 che ruota la vite 44, la quale è impegnata nel manicotto a vite 45 della slitta 40. Pertanto le rotazioni in avanti e indietro del motore 43 comportano che la slitta 40 trasli con moto alternativo nelle direzioni X e X’.
Con riferimento alle figure 2 e 3, il tubo di comando 29 è montato per scorrere attraverso il foro 31 della puleggia 30. Una chiavetta 32, solidale alla puleggia 30 si impegna nella scanalatura 34 del tubo di comando 29. La puleggia 30 si trova montata sul telaio 50 dell'apparecchiatura e può essere ruotata dal motore 35 attraverso una trasmissione cinghia 36. I motori 43 e 35 sono montati sul telaio 50 dell'apparecchiatura.
Rotazioni in avanti e indietro del motore e 35 causano la rotazione del tubo di comando 29 attorno all'asse 27’. Questo causa la rotazione della porzione ad ingranaggio 29’ attorno all'asse 27’. Di conseguenza il secondo elemento di supporto 26 ruota attorno all'asse 25’ per causare la rotazione dell'ago 20 attorno all'asse 25’, come è stato descritto sopra quando l’ago passa dall'orientamento per avvolgere a quello per terminare.
Il filo W raggiunge l’ago 20 da un tendifilo (non mostrato) passando attraverso il tubo di guida 38 che si trova fissato ad un anello morsetto 39 (vedi figure 2 e 2A). L'anello morsetto è fissato all'elemento 60 in modo che il tubo di guida 38 ruoti con il tubo di comando 29 attorno all'asse 27’. Conseguentemente, il filo W ruota attorno all'asse 27 in sincronismo con la rotazione del passaggio 21 dell'ago attorno all'asse 25’ per evitare che il filo W resti attaccato o impedito nel suo moto verso il nucleo durante l'avvolgimento e la terminazione.
La porzione dell'apparecchiatura dell'invenzione che dovrà muoversi attraverso il nucleo 11 comprende principalmente il tubo di comando 29, l'albero di supporto 27, l'ago 20, l'elemento 22, l'elemento 26, e l'elemento 23. Come viene mostrato nelle figure 2 - 6, il tubo di comando 29 dell'albero di supporto 27, che sono elementi primari per supportare l’ago, hanno una configurazione coassiale che può essere estremamente compatta nella direzione trasversale rispetto all'asse longitudinale 11’ del nucleo. Questo rende possibile avvolgere nuclei che hanno interni di misura ridotta quindi nuclei più compatti La configurazione del tubo di comando 29 e del tubo di supporto 27 rende possibile un'inerzia ottimizzata, quindi questi pezzi possono essere traslati e ruotati rapidamente e con precisione dai motori 35 e 43.
L’ago 21 può essere facilmente sostituito rilasciando l’elemento di guida 23 quando si vuole avvolgere e terminare nuclei con specifiche diverse, e quindi necessitano di aghi di altra misura.
Analogamente, tutto il gruppo comprendente il tubo di comando 29 montato sull'albero di supporto 27, l’elemento 26 montato sull'albero di supporto 27, l'elemento 22 montato sull'elemento 26 e l’ago 20 montato sull'elemento 22 può essere smontato come unità singola attraverso lo smontaggio del tubo di comando 29 e dell'albero di supporto 27 dalla struttura di collegamento 41. Il gruppo intero che forma l'unità singola può essere sostituita con un altro gruppo che forma un altra unità singola ma di misura diversa; questo quando si richiede di avvolgere nuclei aventi configurazione differente, per esempio quando è necessario processare nuclei con altezze cambiata.
L'elemento 22 può essere sostituito con un altro elemento simile ma di misura diversa per posizionare l’ago 20 in una certa relazione rispetto all'asse 25’ e l'asse 27’. In questo modo si può mantenere o cambiare l’angolo esistente fra l’asse di rotazione (25’) e l’asse di riferimento (27’), oppure fra l’asse di rotazione (25’) e l’asse (21’) del passaggio. Anche la lunghezza dell’ago (20) può essere cambiata per meglio adattarsi alla configurazione del nucleo, e allo stesso tempo possono essere adeguati gli angoli fra gli assi.
La tensione esercitata sul filo W durante l'avvolgimento della terminazione viene supportata dal tubo di comando 29 e dall'albero di supporto 27. Il tubo di comando 29 e l’albero di supporto 27 sono ben sostenuti dai cuscinetti 62 e dalle bronzine 37. Quindi una tensione elevata sul filo W può essere supportata con affidabilità dall'apparecchiatura quando si avvolge e termina con fili più grossi.
Attraverso delle rotazioni programmate del motore 35, il passaggio 21 dell’ago può ruotare attorno all'asse 25’ come funzione, per esempio della posizione dell’ago durante l'avvolgimento e la terminazione. La programmabilità della rotazione del passaggio 21 dell'ago attorno all'asse 25’ può essere applicato per avvolgere spire di bobine o per formare capi di terminazione lungo delle traiettorie prefissate rispetto al nucleo, e anche secondo delle sequenze prefissate di moto dell'apparecchiatura. Per esempio, l’ago 20 può essere ruotato attorno all'asse 25’ in modo che rimanga fuori dal piano della figura 3 per certe fasi della terminazione. La ragione può essere per permettere all’ago di muoversi su traiettorie predeterminate necessarie nel posizionamento dei capi senza avere collisione con certe strutture che sono presenti sul nucleo. Con riferimento alla figura 6, il nucleo 11 viene mostrato sostenute e posizionato da un elemento tubolare 70. Più precisamente, il nucleo 11 si trova alloggiato e sostenuto nella scanalatura 71 dell'elemento tubolare 70 per centrare e posizionare il nucleo rispetto all'asse centrale 70’, quindi l’asse longitudinale 11’ può coincidere con l'asse centrale 70’ . L'asse centrale 70’ può essere l'asse di simmetria dell'elemento tubolare 70.
I bracci 72 sono incernierati in 73 a delle appendici dell'elemento 70. Le porzioni 72’ dei bracci 72 che possano premere sulle superfici esterne del nucleo 11, come mostrato nella figura 6, per mantenere il nucleo alloggiato nella scanalatura 71. Le porzioni 72’ sono mantenute in contatto con il nucleo dall'azione di pressione degli elementi di spinta 74 sulle porzioni di estremità dei bracci 72, come mostrato della figura 6.
Gli elementi di spinta 74 sono montati sull'elemento tubolare 70 per scorrere su di esso nelle direzioni radiali 75’ quando spingono sulle porzioni di estremità dei bracci 72 per mezzo della forza delle molle precaricate 75, come mostrato della figura 6. Spingendo nella direzione opposta 75” sulle porzioni 78 dei bracci 72, ossia contro la forza delle molle 75, i bracci 72 rilasciano l'azione di pressione sul nucleo e ruotano per allontanarsi e lasciare che il nucleo possa essere mosso in direzione X’ per essere estratto dall'elemento tubolare 70.
L’elemento 70 è supportato sull'estremità assiale 76’ dell'elemento ad anello 76, come viene mostrato della figura 6. Un collegamento a chiavetta e scanalatura (non mostrato) tra l'elemento 70 e l'elemento ad anello 76 (con la chiavetta e la scanalatura che si estendono in direzione parallela all'asse 70’), accoppia l'elemento 70 con l'elemento 76 per farli ruotare assieme attorno all'asse 70’.
L'elemento ad anello 76 è supportato sui cuscinetti radiali 77 per la rotazione attorno all'asse 70’. I cuscinetti 77 sono supportati sulla porzione 93 della piattaforma 94.
L'elemento 70 è bloccato sull'elemento ad anello 76 lungo l'asse 70’ attraverso il meccanismo di bloccaggio 80. Il meccanismo di bloccaggio 80 è un sistema di bloccaggio con rilascio rapido che favorisce lo smontaggio facilitato e veloce dell'elemento tubolare 70 rispetto all'elemento ad anello 76. La sostituzione dell'elemento 70 può essere necessarie quando si richiede di alloggiare dei nuclei di configurazione diversa che vanno avvolti e terminati
Il meccanismo 80 è fornito dell'elemento ad albero 81 che si trova montato attraverso un foro di estremità dell'elemento 70, come mostrato della figura 6 L'elemento ad albero 81 è normalmente spinto nella direzione X’ dalla precarica della molla 81’, che preme sulla porzione superiore dell'elemento 81, come mostrato nella figura 6. La porzione 80” dell'elemento ad albero 81 è filettata e si avvita in un foro filettato dell'elemento a piastra 82, come mostrato nella figura. Il perno 83 è fissato a croce vicino all'estremità dell'elemento 80, come mostrato nelle figure 6 e 7.
Con riferimento alla figura 7, l'elemento a piastra 82 può essere ruotato da una posizione 80a ad una posizione 80b e viceversa attorno all'asse 70’. Nella posizione 80a, ‘elemento 82 blocca l’elemento 70 all'elemento ad anello 76. Nella posizione 80b dell’elemento 82 (mostrato in figura 7 con linea a tratti per il contorno elemento 82), l’elemento 70 risulta libero dall'elemento 82 e quindi può essere smontato muovendolo nella direzione X’.
Avvitando l’elemento ad albero 81 sull'elemento a piastra 82 (mediante una rotazione nella direzione 85), l'elemento a piastra 82 viene tirato contro la mensola 84 dell'elemento 70 per fissare l’elemento 70 all'elemento 76, vedi posizione 80a delle figure 6 e 7.
Svitando l’elemento ad albero 81 (mediante una rotazione nella direzione 86), l’elemento a piastra 82 viene rilasciato e viene ruotato fino alla posizione 80b. Più precisamente, l'elemento a piastra 82 viene ruotato fino alla posizione 80b dopo aver svitato l'elemento ad albero 81 fino a quando il perno 83 è portato contro l'elemento 82 ed entra nella scanalatura 87 dell'elemento 82. Quando il perno 83 si trova nella scanalatura 87, la rotazione 86 ruota l'elemento 82 fino alla posizione 80b.
Quando l'elemento 70 viene rimontato sull'elemento ad anello 76, il perno 83 può essere estratto dalla scanalatura 87 avvitando l'elemento ad albero 81 con la rotazione nella direzione 85. L'effetto iniziale della rotazione nella direzione 85 e quello di portare l’elemento 82 fino alla posizione 80a per il bloccaggio. Spingendo l’elemento ad albero 81 nella direzione X”, quindi contro la spinta della molla 81’, il perno 83 viene portato fuori dalla scanalatura 87. Continuando con la rotazione nella direzione 85 si avvita l'elemento ad albero 81 nel foro filettato dell’elemento a piastra 82 fino a tirare quest'ultimo contro la mensola 84 per fissare l’elemento 70 all'elemento 76. L'estensione 88 dell'elemento 70 agisce come superficie di impegno per mantenere la posizione dell'elemento 82 e anche per esercitare una reazione quando si avvita l'elemento 81. L'azione della molla 81’ mantiene un certo tiro sulla filettatura in 80’ per mantenere il perno nella scanalatura 87, quando l'elemento 70 viene rimosso per la sostituzione.
L'albero 90 del motore 91 é accoppiato all'elemento ad anello 76 mediante un accoppiamento conico 92 convenzionale. Il motore 91 è fissato alla porzione 93 della piattaforma 94. La piattaforma 94 è montato sulle guide 95 per traslare nelle direzioni Y e Y’ utilizzando un motore programmabile (non mostrato). Le guide 95 sono montate su una seconda piattaforma 96, la quale si muove sulle guide 98 verso e in allontanamento rispetto a chi osserva la figura 6. La seconda piattaforma 96 compie questo movimento mediante un motore programmabile (non mostrato) che ruota la vite 97.
I moti della piattaforma 94 nelle direzioni Y e Y’ possono essere usate per posizionare il nucleo 11 durante le operazioni di terminazione. Analogamente i moti della seconda piattaforma 96 possono essere utilizzati per posizionare il nucleo 11 durante l'avvolgimento, per esempio per stratificare il filo W quando si avvolgono le bobine.
Il moto della seconda piattaforma 96 verso e in allontanamento rispetto a chi osserva la figura 6 può essere utilizzato per allontanare il nucleo finito o posizionare il nucleo nuovo rispetto alla zona di lavoro dell’apparecchiatura. Durante questo moto, le porzioni 78 dei bracci 72 possano venire a contatto con una superficie a camma opportunamente profilato per muovere i bracci 72 in allontanamento dal nucleo e quindi liberare il nucleo per essere scaricato e sostituito con un nucleo da processare. La descrizione di cui sopra di forme esecutive specifiche è in grado di mostrare l'invenzione dal punto di vista concettuale in modo che altri, utilizzando la tecnica nota, potranno modificare e/ o adattare in varie applicazioni tali forme esecutive specifiche senza ulteriori ricerche e senza allontanarsi dal concetto inventivo, e, quindi, si intende che tali adattamenti e modifiche saranno considerabili come equivalenti della forma esecutiva esemplificata. I mezzi materiali per realizzare le varie funzioni descritte potranno essere di varia natura senza per questo uscire dall'ambito dell'invenzione. Si intende che le espressioni o la terminologia utilizzate allo scopo puramente descrittivo e per questo non limitativo.

Claims (26)

  1. Rivendicazioni 1) Apparecchiatura per avvolgere bobine (C) di almeno un filo elettrico (W) per almeno un nucleo (11) di una macchina dinamo elettrica e per formare i capi di terminazione delle bobine, il nucleo avente un'asse longitudinale (11’), l’apparecchiatura comprende: un elemento dispensatore di filo (20), il dispensatore avente una porzione di passaggio (21) per il filo e un'uscita (20’) da dove il filo raggiunge il nucleo; mezzi (40,43) per muovere il dispensatore relativamente rispetto al nucleo durante l'avvolgimento o la formatura dei capi; mezzi (22,26, 27) per supportare il dispensatore (11); mezzi (29,35) per ruotare i mezzi per supportare attorno ad un'asse di rotazione (25’) per cambiare l'orientamento del dispensatore da un orientamento per l'avvolgimento delle bobine ad un orientamento per la formatura dei capi; caratterizzata dal fatto che l'asse di rotazione (25’) è inclinato di un angolo che non è di 90 gradi rispetto all'elemento dispensatore.
  2. 2) Apparecchiatura secondo la rivendicazione 1 dove l'asse di rotazione (25’) risulta inclinata di un angolo di 45 gradi rispetto all'elemento dispensatore (20).
  3. 3) Apparecchiatura secondo la rivendicazione 1 dove l’asse di rotazione (25’) risulta inclinato rispetto ad un asse di riferimento (27’) per posizionare l’elemento dispensatore (20) per compiere i moti relativi durante l'avvolgimento o la formatura dei capi di terminazione, l'asse di rotazione (25’) e l'asse di riferimento (27’) sono inclinati di più di 0 gradi e meno di 90 gradi tra di loro.
  4. 4) Apparecchiatura secondo la rivendicazione 3 dove l’asse di riferimento (27’) risulta posizionato parallelo e spostato rispetto all'asse longitudinale 11’ oppure coincide con l'asse longitudinale (11’).
  5. 5) Apparecchiatura secondo la rivendicazione 3 dove l’asse di riferimento (27’) é posizionato parallelo ad una direzione di traslazione relativa dell’elemento dispensatore (20) rispetto al nucleo (11).
  6. 6) Apparecchiatura secondo la rivendicazione 1 dove l'asse di rotazione (25’) e un'asse (21’) del passaggio sono inclinata di più di 0 gradi e meno di 90 gradi uno rispetto all'altro e formano un piano di sezione per l'elemento dispensatore nella sua posizione di avvolgimento (WP), l’asse di passaggio (21’) viene ruotato fuori dal piano durante la rotazione per cambiare l'orientamento dell'elemento dispensatore (20).
  7. 7) Apparecchiatura secondo la rivendicazione 3 dove l’asse di rotazione 25’ e l'asse di riferimento 27’ sono inclinati di un angolo di 45 gradi uno rispetto all'altro.
  8. 8) Apparecchiatura secondo la rivendicazione 6 dove l’asse di rotazione (25’) e l'asse (21”) del passaggio sono inclinati di un angolo di 45 gradi uno rispetto all'altro.
  9. 9) Apparecchiatura secondo la rivendicazione 3 dove la rotazione dei mezzi (29,35) per ruotare per cambiare orientamento dell'elemento dispensatore avviene per un angolo di 180 gradi attorno all'asse di riferimento (27’).
  10. 10) Apparecchiatura secondo la rivendicazione 1 dove la configurazione spaziale descritta da un asse (21’) del passaggio durante la rotazione è una porzione di cono.
  11. 11) Apparecchiatura secondo la rivendicazione 1 dove l’asse di rotazione (25’) interseca l'uscita (20’) durante la rotazione.
  12. 12) Apparecchiatura secondo la rivendicazione 1 dove il passaggio (21) cambia orientamento di un angolo di 90 gradi per cambiare l'orientamento dell'elemento dispensatore (20).
  13. 13) Apparecchiatura secondo la rivendicazione 1 dove i mezzi per ruotare (29,35) comprendono un primo ingranaggio (29’) accoppiato ad un elemento di comando (29), i mezzi di supporto (27) comprendono un secondo ingranaggio (26’) e un perno (25) per la rotazione del secondo ingranaggio (26’), il perno (25) essendo montato lungo l’asse di rotazione (25’).
  14. 14) Apparecchiatura secondo la rivendicazione 13 dove i mezzi di supporto (27) comprendono una porzione di supporto smontabile (19) per portare l'elemento dispensatore (11).
  15. 15) Apparecchiatura secondo le rivendicazioni 3 e 13 dove i mezzi di supporto comprendono una porzione (27) che si estende parallela all'asse di riferimento (27’) e un elemento di comando (29) montato coassiale alla porzione (27) che si estende parallela all'asse di riferimento (27’).
  16. 16) Apparecchiatura secondo la rivendicazione 15 dove elemento di comando (29) viene accoppiato attraverso un accoppiamento a chiavetta (32) ad un attuatore di rotazione (30,35) per trasmettere moto di rotazione all'elemento di comando (29), l’accoppiamento a chiavetta permettendo il moto di traslazione dell'elemento di comando quando l'elemento dispensatore 20 viene traslato parallelo all'asse di riferimento (27’).
  17. 17) Apparecchiatura secondo la rivendicazione 1 dove l’almeno un nucleo (11) è supportato e fissato nell'apparecchiatura mediante un elemento di supporto tubolare 70, l’elemento tubolare 70 essendo accoppiato all'apparecchiatura mediante un meccanismo (80) di accoppiamento a sbloccaggio rapido che si trova posizionato all'interno dell'elemento tubolare (70).
  18. 18) Un metodo per avvolgere bobine C di almeno un filo elettrico (W) per almeno un nucleo (11) di una macchina dinamo elettrica e per formare i capi di terminazione delle bobine, il nucleo avente un'asse longitudinale (11’), il metodo comprende i passi di: - dispensare il filo dall’elemento dispensatore (20) attraverso un passaggio (21) che porta ad un'uscita (20’) dalla quale esce il filo per raggiungere il nucleo; - muovere l’elemento dispensatore (20) relativamente rispetto al nucleo durante l'avvolgimento o la formatura dei capi di terminazione; - ruotare l’elemento dispensatore (20) attorno un'asse di rotazione (25’) per cambiare l'orientamento dell'elemento dispensatore da un orientamento per avvolgere le bobine ad un orientamento per formare i capi di terminazione, caratterizzato dal fatto di - ruotare l’ elemento dispensatore (20) attorno ad un asse di rotazione (25’) che risulta inclinato di un angolo che non è di 90 gradi rispetto all’elemento dispensatore.
  19. 19) Metodo secondo la rivendicazione 18 comprende di ruotare l’elemento dispensatore (20) attorno all'asse di rotazione (25’), dove l'asse di rotazione (25’) si trova inclinato rispetto all'asse di riferimento (27’) per posizionare l'elemento dispensatore (20) durante l'avvolgimento o la formatura dei capi di terminazione.
  20. 20) Metodo secondo la rivendicazione 19 comprende di posizionare l'asse di riferimento (27’) parallelo e spostato rispetto all'asse longitudinale (11’), oppure di posizionare l'asse di riferimento (27’) coincidente con l'asse longitudinale (11’).
  21. 21) Metodo secondo la rivendicazione 19 comprende di posizionare l'asse di riferimento (27’) parallelo alla direzione di traslazione relativa dell'elemento dispensatore (20) rispetto al nucleo (11).
  22. 22) Metodo secondo la rivendicazione 18 comprende di intersecare un'asse (21’) del passaggio con l'asse di rotazione (25’), l'asse di rotazione e l'asse del passaggio (21’) formano un piano, e di ruotare il passaggio (21) fuori dal piano durante la rotazione per cambiare l'orientamento dell'elemento dispensatore (20).
  23. 23) Metodo secondo la rivendicazione 18 comprende di ruotare t'elemento dispensatore (20) con l'asse di rotazione 25’ inclinato di un angolo di 45 gradi rispetto ad un asse (21’) del passaggio.
  24. 24) Metodo secondo la rivendicazione 18 comprende di ruotare l'elemento dispensatore (20) di un angolo di 180 gradi attorno all'asse di rotazione (25’) per cambiare l'orientamento del passaggio (21) di un angolo di 90 gradi.
  25. 25) Metodo secondo la rivendicazione 18 comprende di ruotare t'elemento dispensatore (20) attorno all'asse di rotazione (25’) con l'asse di rotazione che interseca l'uscita (20’) durante la rotazione.
  26. 26) Metodo secondo la rivendicazione 22 comprende di ruotare in modo selettivo una porzione del passaggio (21) fuori dal piano durante la rotazione per cambiare l'orientamento dell'elemento dispensatore (20).
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