ITTO20060748A1 - Macchina di lavaggio, particolarmente una lavabiancheria, con interfaccia utente semplificata - Google Patents

Macchina di lavaggio, particolarmente una lavabiancheria, con interfaccia utente semplificata Download PDF

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ITTO20060748A1
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IT
Italy
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liquid
washing
machine according
machine
tank
Prior art date
Application number
IT000748A
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English (en)
Inventor
Elisabetta Ainardi
Bella Savio La
Alessandro Menghi
Original Assignee
Indesit Co Spa
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    • DTEXTILES; PAPER
    • D06TREATMENT OF TEXTILES OR THE LIKE; LAUNDERING; FLEXIBLE MATERIALS NOT OTHERWISE PROVIDED FOR
    • D06FLAUNDERING, DRYING, IRONING, PRESSING OR FOLDING TEXTILE ARTICLES
    • D06F34/00Details of control systems for washing machines, washer-dryers or laundry dryers
    • D06F34/28Arrangements for program selection, e.g. control panels therefor; Arrangements for indicating program parameters, e.g. the selected program or its progress

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Description

DESCRIZIONE dell'invenzione industriale dal titolo:
“Macchina di lavaggio, particolarmente una lavabiancheria, con interfaccia utente semplificata”
di Indesit Company S.p.A., nazionalità italiana, con sede in Viale Aristide Merloni, 47 - 60044 Fabriano (AN).
Inventori designati:
- AINARDI Elisabetta, Via Longolo 111, 24129 Bergamo;
- LA BELLA Savio, Via Moro 118, 60044 Fabriano (AN);
- MENGHI Alessandro, Via De’ Suriani 5, 47900 Rimini.
Depositata il: 17 ottobre 2006
Tfe * *
TESTO DELLA DESCRIZIONE
La presente invenzione riguarda una macchina di lavaggio domestica, particolarmente una lavabiancheria, secondo il preambolo della rivendicazione 1.
Una macchina del tipo indicato è nota dal documento EP-B-0 666 358. In questa soluzione la macchina è dotata di mezzi di rilevazione che, nella fase iniziale di un ciclo di lavaggio in precedenza avviato, rilevano l’eventuale presenza di detersivo nel liquido caricato in vasca. In tale fase iniziale del ciclo, acqua pulita prelevata dalla rete idrica viene fatta transitare attraverso uno specifico scomparto del dispensatore degli agenti di lavaggio, ed in particolare lo scomparto destinato a contenere un detersivo di prelavaggio. L’unità di controllo della macchina provvede, in funzione del risultato della misura effettuata tramite i mezzi di rilevazione, a modificare lo svolgimento del ciclo di lavaggio in corso. In pratica, qualora nell’acqua caricata durante la suddetta fase iniziale non sia rilevata la presenza di detersivo, l’unità di controllo della macchina non effettua il prelavaggio, passando subito all’esecuzione di una fase di lavaggio in senso stretto; viceversa, nel caso in cui venga rilevata la presenza di detersivo nell’acqua caricata, l’unità di controllo provvede a far eseguire il ciclo in modo completo, ovverosia comprensivo del prelavaggio. Il documento in questione descrive alcune ulteriori possibili applicazioni del sistema di rilevazione della eventuale presenza di detersivo nell’acqua, nell’ottica di limitare le conseguenze negative derivanti da errori da parte deH’utiHzzatore della macchina in relazione all’impiego degli agenti di lavaggio.
Una macchina lavabiancheria secondo il preambolo della rivendicazione 1 è anche nota dal documento EP-B-0748 892. In questo caso il sistema di controllo della macchina è predisposto in modo tale per cui, nella parte conclusiva di un ciclo di trattamento, il risciacquo della biancheria prosegua sino a quando una predeterminata prestazione di risciacquo non è stata raggiunta, come rilevata in funzione di misure di concentrazione ionica dell’acqua utilizzata, realizzate tramite mezzi di rilevazione. In pratica, quindi, quando il valore di concentrazione ionica rilevato - che è rappresentativo della presenza di detersivo nell’acqua - scende al di sotto di un valore di soglia, il risciacquo viene ultimato. La soluzione descritta in questo documento prevede la possibilità per l’utilizzatore di impostare il suddetto valore di soglia, in funzione delle sue esigenze.
E’ noto che, nelle macchine di lavaggio più diffuse, i mezzi di programmazione manuale comprendono una pluralità di tasti o pulsanti, oppure un selettore rotativo a più posizioni alternative, o ancora un display di tipo “ touch screen ”.
A prescindere dalla loro tipologia, i mezzi di programmazione previsti debbono essere concepiti per consentire all’utilizzatore di operare una agevole selezione tra una pluralità di possibili selezioni, a ciascuna delle quali è associata l’esecuzione di un determinato ciclo di trattamento. Si consideri, ad esempio, il caso di una macchina lavabiancheria del tipo indicato ed atta ad eseguire cinque diversi cicli di trattamento della biancheria. La cosiddetta “ interfaccia utente ” della macchina, tramite la quale l’utilizzatore può selezionare il desiderato ciclo di trattamento tra i cinque possibili, dovrà essere dotata di almeno cinque tasti/pulsanti, oppure di un selettore ad almeno cinque posizioni, oppure ancora di un display sufficientemente grande per evidenziare in modo chiaro i simboli rappresentativi dei cinque cicli di trattamento selezionabili. Gli ingombri e la complessità di realizzazione e di impiego dell’interfaccia utente sono, almeno in una certa misura, proporzionali al numero di selezioni ammesse.
Va ancora ricordato che sono state proposte macchine lavabiancheria con sistema di controllo elettronico predisposto per scegliere in modo automatico il ciclo di trattamento a cui sottoporre la biancheria. In questo caso la macchina prevede un solo mezzo di comando, che corrisponde ad un pulsante di avvio del ciclo di lavaggio, e l'utilizzatore non è chiamato ad operare alcuna selezione. Tuttavia, non tutti gli utenti sono disposti ad accettare tale tipo di approccio, secondo il quale la macchina di lavaggio "domina" Γ utilizzatore.
La presente invenzione è stata quindi sviluppata nell’ottica di semplificare l’attività di selezione di un ciclo di trattamento, da parte di un utilizzatore, nel caso di macchine dotate di mezzi di programmazione manuale. Secondo un diverso punto di vista, l’invenzione è stata sviluppata nell’ottica di semplificare la realizzazione, l’aspetto e gli ingombri dei mezzi di programmazione manuale, ovverosia della sua interfaccia utente.
Tali scopi sono raggiunti, secondo la presente invenzione, da una macchina di lavaggio, particolarmente una lavabiancheria, avente le caratteristiche della rivendicazione 1 allegata. Caratteristiche preferite della macchina oggetto dell’invenzione sono indicate nelle sotto-rivendicazioni. Le rivendicazioni costituiscono parte integrante dell’ insegnamento tecnico qui fornito in relazione all’invenzione.
Ulteriori scopi, caratteristiche e vantaggi della presente invenzione risulteranno chiari dalla descrizione che segue effettuata con riferimento ai disegni annessi, fomiti a puro titolo esemplificativo e non limitativo, in cui:
- la figura 1 è una rappresentazione schematica di una macchina di lavaggio secondo la presente invenzione,
- la figura 2 è un diagramma semplificato di una disposizione di misura della macchina di figura 1.
In figura 1 è rappresentata schematicamente una macchina di lavaggio secondo l’invenzione, indicata nel suo complesso con 1. Nel caso esemplificato, la macchina 1 è una lavabiancheria che comprende un mobile 2, all’interno del quale è supportata in modo noto una vasca 3. Entro la vasca 3 è montato girevole un cesto 4 per la biancheria, azionabile in rotazione tramite un motore elettrico 5. Il cesto 4 è accessibile all’utilizzatore per mezzo di un’apertura ricavata nel mobile 2 e chiusa, durante il funzionamento della macchina 1 , da uno sportello.
Con 6 è indicato nel suo complesso un dispensatore di agenti di lavaggio, che qui si supponga essere del tipo avente un cassetto definente tre scomparti monodose per il contenimento di rispettivi agenti di lavaggio, ed in particolare uno scomparto 6a per un detersivo di prelavaggio, uno scomparto 6b per un detersivo di lavaggio ed uno scomparto 6c per un ammorbidente o un candeggiante. Il suddetto cassetto è ospitato scorrevolmente in un contenitore a tramoggia, avente un’uscita inferiore che è collegata, tramite un tubo 7, alla vasca 3. Alternativamente, il dispensatore di agenti di lavaggio può essere alloggiato all’ interno dello sportello della macchina 1 e può comprendere uno o più scompartì, preferibilmente tre scomparii.
Con 8 sono indicati mezzi valvolari, aventi un ingresso destinato al collegamento con una rete domestica 9 di alimentazione di acqua pulita. Il dispensatore 6 ed i mezzi valvolari 8 sono predisposti per far transitare, selettivamente ed in modo controllato, un flusso di acqua proveniente dalla rete 9 attraverso uno degli scompartì 6a, 6b o 6c, a seconda della fase di funzionamento della macchina 1; l’acqua, dopo aver attraversato lo scomparto di interesse, esce dal suddetto contenitore a tramoggia trascinando con sé l’eventuale agente di lavaggio, per poi raggiungere la vasca 3 tramite il tubo 7. Come da tecnica ampiamente nota nel settore, i mezzi valvolari 8 possono comprende un’unica elettro-valvola ed il dispensatore 6 può essere dotato di un ugello mobile, controllabile per indirizzare selettivamente il flusso ammesso dall’ elettro- vai vola verso uno degli scompartì 6a-6c; in un’altra possibile realizzazione di tipo noto, i mezzi valvolari possono comprendere un sistema di più elettro -valvole in parallelo.
Con 10 è indicato un condotto di scarico, avente una prima estremità collegata ad una apertura presente nella regione inferiore della vasca 3 ed una seconda estremità destinata al collegamento con una rete fognaria 11. Lungo il condotto 10 è prevista una pompa di scarico 12.
Con 13 sono indicati nel loro complesso i mezzi di programmazione manuale della macchina 1, ovvero la sua interfaccia utente. Nel caso esemplificato, tale interfaccia comprende cinque tasti, e segnatamente un tasto di accensione/spegnimento, indicato con 13a e quattro tasti 13b-13e per la selezione dei cicli di trattamento eseguibili dalla macchina 1.
Con 14 è indicata nel complesso un’unità di controllo della macchina 1, comprendente un microcontrollore 15. Il microcontrollore 15 comprende a sua volta, o ad esso sono operativamente collegati, mezzi di memoria non volatile, indicati con 16, ad esempio comprendenti una o più memorie ROM e/o EPROM e/o EEPROM e/o Flash.
Con 17 sono indicati schematicamente mèzzi di rilevazione, suscettibili di rilevare in modo diretto indiretto una o più caratteristiche chimico/fisiche dell’acqua presente nella vasca 3 durante il funzionamento della macchina. In una possibile realizzazione, i mezzi di rilevazione 17 comprendono una disposizione circuitale atta a misurare il grado di resistività, oppure di conducibilità, dell’acqua, e ricavare poi in modo indiretto, dal grado di resistività o conducibilità misurato, il valore di alcalinità o di concentrazione ionica dell’acqua stessa, il quale valore è rappresentativo della concentrazione di detersivo. L’alcalinità o la concentrazione ionica dell’acqua possono anche essere misurate in modo diretto, così come è possibile misurare altre caratteristiche chimico/fisiche influenzabili dalla presenza di agenti di lavaggio nell’acqua, come ad esempio la durezza o la torbidità.
Nella forma di attuazione preferita dell’invenzione, la suddetta disposizione circuitale è della stessa tipologia descritta nei suddetti documenti EP-A-0 666 358 ed EP-A-0 748 892, ed ancora in EP-B-582326, i cui insegnamenti al riguardo sono qui incorporati per riferimento. In breve, come visibile in figura 2, la suddetta disposizione comprende due elettrodi, indicati con A e B, costituiti da elementi elettricamente conduttivi, suscettibili di essere a contatto con l'acqua caricata in vasca, l’elettrodo B essendo isolato rispetto all'elettrodo A. Nel caso esemplificato, gli elettrodi A e B sono posizionati in prossimità dell’apertura inferiore della vasca 3, ossia in prossimità dell’imbocco 3 a del tubo di scarico 10.
Collegando l'elettrodo A al polo positivo di un generatore di tensione continua E (esempio E = 5V oppure E = 3.3V) e ponendo l'elettrodo B a massa (polo negativo dello stesso generatore di tensione E) tramite un condensatore C di opportuna capacità (esempio C = 1 microfarad), si determina un flusso di corrente da A a B, proporzionale alla resistività dell'acqua di lavaggio. Tale flusso di corrente va ad alimentare il transitorio di carica del condensatore C e si arresta quando tale transitorio è concluso, ossia quando ai capi del condensatore C è presente una tensione pari al valore di E. La durata del transitorio di carica dipende dal valore della capacità del condensatore C e dal valore della resistività del mezzo (l'acqua) attraverso cui fluisce la corrente di carica. Stabilito un opportuno valore del condensatore C (per esempio C = 1 microfarad), è possibile ricavare informazioni sulla resistività dell’acqua attraverso la misura della durata del tempo di carica dello stesso condensatore C. La misura della durata del tempo di carica viene effettuata tramite il microcontrollore 15 delfunità di controllo 14, dotato di un proprio orologio interno in grado di misurare il tempo con buona risoluzione (ad esempio con la risoluzione di 1 microsecondo). Un ingresso digitale del micro controllore 15, denominato INP in figura 2, è connesso ai capi del condensatore C, mentre una sua uscita digitale, indicata con OUT, viene utilizzata per pilotare un transistore Q, impiegato come interruttore, il cui collettore è a sua volta connesso ai capi del condensatore C. La misura del tempo di carica del condensatore C viene effettuata attraverso le seguenti operazioni del microcontrollore 15:
- scarica veloce del condensatore C, ottenuta applicando un breve impulso (ad esempio della durata di 1 millisecondo) sulla base del transistore Q tramite l'uscita OUT;
- inizio del conteggio del tempo nell'istante in cui, terminato l'impulso di scarica del condensatore, il transistore Q toma nello stato di interdizione, consentendo l'inizio della carica del condensatore stesso;
- interruzione del conteggio del tempo nell'istante in cui la tensione ai capi del condensatore raggiunge la soglia di scatto dell'ingresso digitale INP, il valore della quale è tipicamente pari alla metà della tensione di alimentazione del microcontrollore 15 (cioè E/2 = 2.5 V oppure E/2 = 1.65 V);
- il valore raggiunto dal contatore del tempo presente all'intemo del microcontrollore 15, nell'istante deH'interruzione del conteggio, costituisce il risultato della misura ed è in diretta relazione con le caratteristiche di resistività proprie dell’acqua. Il microcontrollore 15 è convenientemente programmato, e dispone a tale scopo di una adeguata base di conoscenza codificata nei mezzi di memoria del microcontrollore, per realizzare il calcolo della resistività presentata dall’acqua a seguito della misura del tempo di carica del condensatore C. Il valore dell’ alcalinità o concentrazione ionica nell'acqua, indicativo della concentrazione di detersivo, viene ricavato dal microcontrollore 15 tramite la base di conoscenza memorizzata, sulla base della misura della resistività (o della conducibilità) del liquido.
Tornando alla figura 1, nei mezzi di memoria 16 sono memorizzati i programmi di funzionamento o gestione, che sovrintendono all’esecuzione dei cicli di trattamento eseguibili dalla macchina. In tali mezzi di memoria 16 sono ovviamente codificate anche le istruzioni relative alle funzionalità generali della macchina 1, ivi compreso il controllo della disposizione di misura di cui alla figura 2. Naturalmente la macchina 1 comprende anche tutti gli ulteriori componenti necessari per il suo normale funzionamento (sensori di livello, resistenza di riscaldamento dell’acqua, filtri, sportello, sicurezze, eccetera), che non vengono qui rappresentati e descritti in quanto di non immediato interesse ai fini della presente invenzione.
Si supponga, per semplicità che la macchina 1 sia concepita per eseguire i seguenti cinque diversi cicli di trattamento:
a) un ciclo per il lavaggio di capi colorati,
b) un ciclo per il lavaggio di capi sintetici,
c) un ciclo energico, per il lavaggio di capi resistenti e/o molto sporchi,
ti) un ciclo rapido, per il lavaggio di capi poco sporchi,
e) un ciclo di risciacquo, per Feliminazione di residui di detersivo da capi pretrattati, ad esempio a mano.
In un altro esempio, i cinque diversi cicli di trattamento possono essere:
a) un ciclo specifico per il lavaggio di capi in cotone;
b) un ciclo specifico per il lavaggio di capi in materiale sintetico;
c) un ciclo specifico per il lavaggio di capi delicati, quali ad esempio capi in seta o in lana;
d) un ciclo rapido, per il lavaggio di capi poco sporchi, avente una durata di circa 30 minuti e
e) un ciclo di risciacquo, per Γ eliminazione di residui di detersivo da capi pretrattati, ad esempio a mano.
Come da tecnica nota, i cicli a) - d) comprendono una pluralità di fasi distinte, che prevedono ciascuna un caricamento iniziale di acqua, seguito da rotazioni del cesto ed infine uno scarico dell’acqua utilizzata. Tale pluralità di fasi può comprendere almeno una o più di lavaggio in senso stretto, con immissione di detersivo in vasca, una o più fasi di risciacquo, con eventuale immissione di un additivo in vasca, una o più fasi di distribuzione del carico ed una o più fasi di centrifugazione. Alcuni cicli, ad esempio i cicli a) e c), possono anche prevedere una fase iniziale di prelavaggio, con immissione di detersivo in vasca. Il ciclo e) prevede invece una o più fasi di solo risciacquo, eventualmente con l’immissione in vasca di un additivo (ammorbidente).
A ciascuno dei suddetti cicli di trattamento corrisponde, nei mezzi di memoria 16, un rispettivo programma di funzionamento: nel caso esemplificato, quindi, nei mezzi di memoria 16 saranno codificati cinque differenti programmi di funzionamento, utilizzati dal microcontrollore 15 ed eseguibili dall’unità di controllo.
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Secondo una prima caratteristica dell’ invenzione, il sistema di controllo 14 è predisposto in modo tale per cui ad una selezione operabile tramite uno dei tasti di programmazione 13b-13e sono associati due differenti programmi di funzionamento, corrispondenti a due differenti cicli di trattamento eseguibili dalla macchina. Nella forma di attuazione preferita dell’invenzione, uno dei suddetti due programmi è quello corrispondente al ciclo di risciacquo; l’altro programma può essere, ad esempio, il ciclo rapido. Nell’esempio non limitativo qui descritto, i due suddetti programmi sono associati ad un predeterminato tasto di programmazione, che qui si supponga essere il tasto 13e.
In accordo ad una seconda caratteristica dell’invenzione, l’unità di controllo 14 è configurata per eseguire l’uno o l’altro dei due suddetti programmi in funzione del valore di una caratteristica dell’acqua presente nella vasca 3 a seguito di un primo caricamento dalla rete 9, tale valore essendo ottenuto tramite i mezzi di rilevazione 17.
In particolare, la suddetta caratteristica è Γ alcalinità ovvero la concentrazione ionica dell’acqua caricata in vasca - ottenibile tramite i mezzi di rilevazione 17 nei modi sopra descritti - che, come detto, è rappresentativa della presenza di un agente di lavaggio.
Nella forma di attuazione attualmente ritenuta preferenziale, il suddetto primo caricamento di acqua nella vasca 3 appartiene ad una specifica fase di rilevazione, eseguita sotto il controllo del mi ero controllore 14 - a ciò appositamente programmato -nel caso in cui l’utilizzatore abbia premuto il tasto 13e. Le istruzioni codificate che il microcontrollore 15 utilizza ai fini dell’esecuzione di tale fase non appartengono tuttavia ai due programmi associati al tasto 13 e: come risulterà, tale fase di rilevazione viene eseguita preliminarmente all’avvio dell’uno o dell’altro dei due programmi in questione, ed è quindi distinta dai relativi cicli di trattamento. La fase preliminare di rilevazione comprende, come detto, un caricamento iniziale di acqua dalla rete idrica 9, tramite i mezzi valvolari 8, all’uopo controllati dal microcontrollore 15 per far transitare l’acqua stessa in un predefmito scomparto del dispensatore 6. Si supponga, nel seguito, che tale scomparto predefinito sia lo scomparto 6a del detersivo di prelavaggio. La quantità di acqua caricata in vasca è modesta, indicativamente compresa tra 4 e 6 litri, preferibilmente circa 5 litri. Il caricamento di tale quantità d’acqua è seguito da un passo di rotazione del cesto 3 contenente la biancheria. Preferibilmente la rotazione avviene in assenza di pause e con verso di rotazione costante. La velocità di rotazione è maggiore di 70 giri al minuto, ad esempio compresa tra 80 e 120 giri/minuto, preferibilmente all’ incirca 90-95 giri/minuto. La velocità preferita consente di ottenere la cosiddetta “satellizzazione” del carico di biancheria nel cesto 4 (ossia i capi di biancheria tendono ad aderire alla parete interna del cesto 4, per forza centrifuga, formando una sorta di anello). Grazie a tale velocità è possibile ottenere, in un tempo relativamente breve, ripetuti passaggi della biancheria nell’acqua caricata in vasca, senza causare eccessive sollecitazioni ai capi tessili. Indicativamente, il passo di rotazione del cesto ha una durata di circa 3 minuti. Al termine del passo di rotazione, eventualmente con il cesto 4 ancora in movimento per inerzia, l’unità di controllo 14 provvede a ricavare, tramite i mezzi di rilevazione 17, il valore di alcalinità o concentrazione ionica dell’acqua presente in vasca. La fase preliminare di rilevazione ha quindi termine, con uno scarico dell’acqua dalla vasca 3. A tale scopo, l’unità di controllo 14 comanda la pompa di scarico 12: data la quantità relativamente modesta di acqua presente in vasca, lo scarico completo può essere ottenuto in pochi secondi, tipicamente 2-3 secondi. La durata dell’intera fase preliminare di rilevazione ha una durata complessiva di circa 3-3,5 secondi.
Il valore rilevato di alcalinità/concentrazione ionica è destinato ad essere confrontato dal microcontrollore 15 con un determinato valore di soglia, memorizzato nei mezzi di memoria 16 e, in funzione del risultato di tale comparazione, il mi ero controllore provvede a discriminare quale, tra i due programmi di funzionamento associati al tasto 13e, deve essere eseguito e quindi - nell’esempio considerato - a quale ciclo di trattamento tra il ciclo di risciacquo ed il ciclo rapido deve essere sottoposta la biancheria. In altre parole, quindi, dopo l’effettuazione della fase preliminare di rilevazione, l’unità di controllo avvierà l’esecuzione di uno dei programmi.
Il citato valore di soglia può essere indicativamente compreso tra 0.8 e 1.5 milliequivalenti di alcali per litro: un valore di alcalinità convenientemente adottabile quale valore di soglia è di 1.2 milliequivalenti di alcali per litro. Va comunque precisato che, a prescindere da temperatura e durezza dell'acqua in condizioni nonnali, la differenza tra la concentrazione ionica di acqua pura e quella di acqua contenente residui di agente di lavaggio è notevole e che la disposizione di misura di figura 2 è in grado di discriminare autonomamente e con facilità le due diverse condizioni.
Il funzionamento della macchina 1, nell’esempio qui considerato, è il seguente. L’ utilizzatore, dopo aver caricato nel cesto 4 la biancheria che deve essere trattata, preme il tasto 13 a. Si supponga che la biancheria caricata in macchina sia pretrattata, ovverosia sia già sottoposta ad un lavaggio con detersivo. Tale situazione avviene tipicamente per i capi lavati a mano, che un utilizzatore desidera poi risciacquare tramite macchina. Successivamente l’utente accende quindi la macchina 1, premendo il tasto 13 a.
La condizione di attivazione del tasto 13e genera un segnale che è rilevato ad un ingresso del microcontrollore 15, il tutto secondo modalità di per sé note. Tale segnale informa il microcontrollore 15, a ciò programmato, che deve essere effettuata la suddetta fase preliminare di rilevazione del grado di alcalinità/concentrazione ionica.
L<5>unità di controllo esegue quindi tale fase preliminare, sino al suo completamento. Come in precedenza accennato, il flusso d’acqua caricata ai fini dell’esecuzione della fase preliminare transita attraverso uno specifico scomparto del dispensatore 6, ossia lo scomparto 6a nell’esempio qui considerato: in considerazione del fatto che l’utilizzatore desidera effettuare il solo risciacquo della biancheria, in tale scomparto non sarà stato immesso detersivo (eventualmente l’utilizzatore avrà immesso un ammorbidente nello scomparto 6c).
Atteso che nella biancheria pre-trattata sono comunque presenti residui di detersivo, il valore misurato di alcalinità/concentrazione ionica sarà superiore (oppure superiore o uguale, a seconda dell’approccio scelto) al suddetto valore di soglia memorizzato. Al verificarsi di tale condizione, l’unità di controllo 14 comanderà l’esecuzione del programma corrispondente al ciclo di risciacquo, che viene eseguito sino al suo completamento, in modo di per sé noto.
Si supponga ora il caso in cui l’utilizzatore, invece che sottoporre a risciacquo dei capi protrattati, desideri lavare della biancheria utilizzando il ciclo rapido. Le operazioni a tal fine sono esattamente le stesse in precedenza indicate,, con la differenza che, in questo caso, l’utilizzatore dovrà anche immettere una dose di detersivo nello scomparto del dispensatore 6 a ciò destinato per il ciclo considerato, ovverosia lo scomparto 6b.
Anche in questo caso, l’acqua caricata dalla rete idrica 9 transiterà attraverso lo scomparto 6a, privo di detersivo, e giungerà nella vasca 3 sostanzialmente pura. Il valore misurato di alcalinità/concentrazione ionica sarà ora inferiore (oppure inferiore o uguale, a seconda dell’approccio scelto) al suddetto valore di soglia memorizzato. Al verificarsi di tale condizione, l’unità di controllo 14 comanderà l’esecuzione del programma corrispondente al ciclo rapido, che viene eseguito sino al suo completamento, in modo di per sé noto.
Da quanto sopra descritto si evince come la macchina 1 risulti predisposta per riconoscere, in modo autonomo, quale sia il ciclo di trattamento che l’utente desidera, tra i due associati allo specifico mezzo di programmazione selezionato. Nell’ interfaccia utente della macchia può così essere eliminato uno specifico tasto di programmazione (o una posizione di un selettore, o un’icona su di un display touch screen), ovverosia quello tradizionalmente previsto per la selezione del ciclo di risciacquo.
L’invenzione consente quindi di semplificare l’interfaccia utente della macchina e ridurne gli ingombri complessivi oppure, a parità di ingombri con le macchine di tipo noto, disporre di tasti, selettori o display di dimensioni più ampie, a favore dell’utilizzatore.
Naturalmente, fermo restando il principio del trovato, i particolari di costruzione e le forme di attuazione potranno ampiamente variare rispetto a quanto descritto ed illustrato a puro titolo di esempio, senza per questo uscire dall'ambito della presente invenzione così come definita nelle rivendicazioni allegate.
Come già accennato, i mezzi di programmazione manuale della macchina secondo Γ invenzione potranno essere del tipo a tasti o pulsanti, oppure del tipo con selettore rotativo o lineare a più posizioni, o ancora con del tipo a display touch screen.
I mezzi di rilevazione impiegati nell’ implementazione pratica dell’ invenzione potrebbero essere di qualsiasi tipo noto idoneo alla rilevazione della presenza di un agente di lavaggio nell’acqua, anche diverso da quello in precedenza descritto. A tale scopo si segnala ad esempio che sensori di torbidità, di tipo in sé noto e impiegati su alcuni modelli di lavabiancheria o lavastoviglie in commercio, possono essere utilizzabili ai fini dell’implementazione dell’invenzione, in quanto perfettamente in grado di rilevare la presenza di un agente di lavaggio nell’acqua.
La macchina secondo l’invenzione può essere eventualmente del tipo dotato di un dispensatore di agenti di lavaggio a lunga autonomia di funzionamento, ovverosia del tipo in grado di ritenere, in uno o più appositi recipienti o serbatoi, quantità complessive di agenti di lavaggio tali da essere utilizzate per una pluralità di trattamenti di lavaggio, nonché di dispensare quantità dosate di tali agenti nel corso di ogni trattamento effettuato.
La presente invenzione trova la sua migliore applicazione su una macchina per il lavaggio di biancheria ad uso domestico: tuttavia essa è applicabile a qualsiasi macchina di lavaggio. Nel caso di una macchina lavastoviglie ad uso domestico, ad esempio, si può prevedere che essa sia in grado di effettuare una pluralità di cicli di trattamento, tra cui:
a) un certo ciclo di lavaggio delle stoviglie, e
b) un ciclo di risciacquo e/o brillantatura delle stoviglie, oppure un ciclo di ammollo delle stoviglie.
Come nella prima forma di attuazione descritta, i due suddetti cicli sono selezionabili manualmente dall’utente per mezzo di uno stesso dispositivo di selezione, ad esempio esercitando la pressione di un apposito pulsante. La macchina lavastoviglie è a controllo elettronico e comprende mezzi di rilevazione di una caratteristica del liquido caricato nella vasca, ad esempio un sensore di conducibilità o un sensore di alcalinità o un sensore di torbidità, come in precedenza indicato per il caso di una lavabiancheria. In funzione della rilevazione di detta caratteristica del liquido, il sistema di controllo elettronico discrimina se mandare in esecuzione il primo oppure il secondo dei suddetti cicli della macchina, secondo un approccio simile a quello precedentemente descritto. In questa implementazione la fase preliminare di rilevazione della suddetta caratteristica includerà - in luogo del passo di rotazione del cesto previsto nel caso di una lavabiancheria - un passo di attivazione della pompa di lavaggio o ricircolo della lavastoviglie, onde spruzzare, tramite almeno un usuale irroratore rotante, l’acqua caricata in vasca sulle stoviglie, queste ultime essendo contenute in almeno un usuale cestello portastoviglie.
Negli esempi di realizzazione in precedenza descritti il programma del ciclo di risciacquo è associato ad uno specifico mezzo di selezione (il tasto 13e, neU’esempio della lavabiancheria). In una realizzazione alternativa, tale programma potrebbe essere associato anche a ciascuno degli altri tasti di programmazione, unitamente al rispettivo programma/ciclo. In questo caso il sistema di controllo sarà quindi predisposto per eseguire, ad ogni utilizzo della macchina, la suddetta fase preliminare di rilevazione, con successivo avvio in automatico di uno tra i due possibili cicli di trattamento associati alla selezione operata dall’ utilizzatore.
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Claims (17)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Una macchina di lavaggio, particolarmente una lavabiancheria, comprendente almeno una vasca di lavaggio (3), mezzi di caricamento (7, 8) per addurre un liquido in detta vasca (3), mezzi di scarico (10, 12) per evacuare il liquido da detta vasca (3), un dispositivo dispensatore di agenti di lavaggio (6) ed un sistema di controllo (13, 14, 17), in cui il sistema di controllo (13, 14, 17) comprende almeno: - un’unità di controllo (14), configurata per gestire una pluralità di cicli di trattamento eseguibili dalla macchina (1), - mezzi di memoria (16), in cui sono memorizzati programmi di gestione di detti cicli di trattamento, - mezzi di programmazione (13), per operare manualmente una selezione tra una pluralità di possibili selezioni (13b-13e), a ciascuna selezione operabile tramite i mezzi di programmazione (13) essendo associato almeno un rispettivo programma di gestione, - mezzi di rilevazione (17) di una caratteristica del liquido caricato in detta vasca (3), caratterizzata dal fatto che il sistema di controllo (13, 14, 17) è predisposto in modo tale per cui ad una selezione (13b) operabile tramite i mezzi di programmazione (13) sono associati due differenti programmi di gestione, corrispondenti a due differenti cicli di trattamento, e l’unità di controllo (14) è configurata per eseguire l’uno o l’altro di detti due programmi di gestione in funzione di un valore di detta caratteristica ottenuto tramite detti mezzi di rilevazione (17) a seguito di un primo caricamento di liquido in detta vasca (3).
  2. 2. La macchina secondo la rivendicazione 1, in cui detto primo caricamento appartiene ad una fase preliminare di rilevazione di detta caratteristica e l’unità di controllo (14) è configurata per comandare l’esecuzione di detta fase preliminare nel caso in cui sia stata operata detta selezione (13b).
  3. 3. La macchina secondo la rivendicazione 2, in cui in detti mezzi di memoria (16) è contenuto un valore di soglia di detta caratteristica e Tunità di controllo (14) è configurata per - rilevare, nel corso di detta fase preliminare e tramite detti mezzi di rilevazione (17), il valore di detta caratteristica, - eseguire una comparazione tra il valore rilevato ed il valore di soglia, e - avviare l’uno o l’altro di detti due programmi di gestione in funzione del risultato di detta comparazione.
  4. 4. La macchina secondo la rivendicazione 3, in cui detta fase preliminare comprende uno scarico finale del liquido da detta vasca (3) e l’unità di controllo (14) è configurata per comandare detto scarico dopo l’esecuzione di detta comparazione e prima dell’avvio dell’uno o dell’altro di detti due programmi di gestione.
  5. 5. La macchina secondo la rivendicazione 4, in cui la macchina stessa è una macchina per il lavaggio di biancheria, comprendente un cesto per la biancheria (4) montato in detta Vasca (3) ed azionabile in rotazione tramite mezzi motori (5), ed in cui detta fase preliminare comprende una rotazione di detto cesto (4) e l’unità di controllo (14) è configurata per comandare detta rotazione prima dell’esecuzione di detta comparazione.
  6. 6. La macchina secondo la rivendicazione 5, in cui la velocità di detto cesto (4) durante detto passo di rotazione è maggiore di 70 giri al minuto, preferibilmente compresa tra 80 e 100 giri/minuto.
  7. 7. La macchina secondo la rivendicazione 6, in cui detta velocità è una velocità tale da consentire la satellizzazione del carico di biancheria in detto cesto (4).
  8. 8. La macchina secondo la rivendicazione 3, in cui detta caratteristica è rappresentativa della presenza di un agente di lavaggio nel liquido caricato in detta vasca (3).
  9. 9. La macchina secondo la rivendicazione 8, in cui detta caratteristica è l’ alcalinità del liquido ovvero la concentrazione ionica del liquido.
  10. 10. La macchina secondo almeno una delle rivendicazioni precedenti, in cui detti mezzi di rilevazione comprendono un misuratore di resistività oppure di conducibilità del liquido.
  11. 11. La macchina secondo almeno una delle rivendicazioni precedenti, in cui detti mezzi di rilevazione comprendono un sensore di torbidità e/o un sensore di durezza del liquido.
  12. 12. La macchina secondo la rivendicazione 10, in cui detto misuratore comprende: - almeno due elettrodi (A, B) previsti nel circuito di carica di un condensatore (C) e previsti per essere a contatto con il liquido caricato in detta vasca (3), - mezzi (Q) per scaricare detto condensatore (C), - mezzi (E) per causare un flusso di corrente tra detti elettrodi (A, B) attraverso il liquido, - mezzi (15) per misurare il tempo necessario per ottenere la carica di detto condensatore (C) tramite detto flusso di corrente, e - mezzi (15, 16) per calcolare in modo indiretto, in funzione del tempo di carica di detto condensatore (C), il valore di resistività o conducibilità del liquido e derivare da esso il valore di detta caratteristica.
  13. 13. La macchina secondo la rivendicazione 1, in cui a uno di detti due programmi di gestione corrisponde un ciclo di risciacquo.
  14. 14. La macchina secondo le rivendicazioni 5 e 13, in cui detto ciclo di risciacquo comprende una o più fasi, ciascuna fase prevedendo un caricamento iniziale di liquido in detta vasca (3), una rotazione del cesto (4), uno scarico finale del liquido da detta vasca (3).
  15. 15. La macchina secondo la rivendicazione 13, in cui all’altro di detti due programmi di gestione corrisponde un ciclo di lavaggio, comprensivo di una o più fasi di lavaggio con erogazione di un agente di lavaggio.
  16. 16. La macchina secondo la rivendicazione 15, in cui detto dispositivo dispensatore è del tipo a lunga autonomia di funzionamento e detto altro programma di gestione include informazioni di controllo di detto dispositivo dispensatore.
  17. 17. La macchina secondo la rivendicazione 4, in cui la macchina stessa è una macchina per il lavaggio di stoviglie, comprendente almeno un cestello portaste vigli e (4) in detta vasca (3), una pompa di lavaggio o ricircolo ed almeno un organo irroratore alimentato tramite detta pompa, ed in cui detta fase preliminare comprende una attivazione di detta pompa e Γ unità di controllo (14) è configurata per comandare detta attivazione prima dell’esecuzione di detta comparazione. Il tutto sostanzialmente come descritto ed illustrato, e per gli scopi specificati.
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