ITTO20010696A1 - Dispositivo per inibire la proliferazione di insetti, in particolare zanzare. - Google Patents
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Description
DESCRIZIONE dell'invenzione industriale dal titolo: "DISPOSITIVO PER INIBIRE LA PROLIFERAZIONE DI IN-SETTI, IN PARTICOLARE ZANZARE"
DESCRIZIONE
La presente invenzione si riferisce ad un dispositivo per inibire la proliferazione di insetti, in generale degli insetti nocivi che prediligono gli ambienti umidi, ed in particolare delle zanzare .
É noto che molte specie di insetti nocivi come le zanzare depongono le proprie uova in ambienti in cui è raccolta una quantità d'acqua stagnante tale da consentire lo sviluppo delle larve fino al raggiungimento dello stadio adulto, ad esempio in stagni o pozzanghere, oppure nei bidoni d'acqua per l'irrigazione di terre coltivate, o nei sottovasi per mantenere umida la terra contenuta nei vasi per piante .
È altresì noto che alcuni metodi convenzionali per allontanare o eliminare le zanzare, come ad esempio gli insetticidi chimici, possono a loro volta essere nocivi per l'organismo umano o essere fonte di inquinamento ambientale.
Scopo di questa invenzione è realizzare un dispositivo per inibire la proliferazione di insetti, ed in particolare delle zanzare, sfruttando il fatto che le larve per il loro ciclo di crescita necessitano della presenza di liquido, in modo tale da eliminarle prima che possano diventare individui adulti.
Tale scopo viene raggiunto secondo l'invenzione da un dispositivo per inibire la proliferazione di insetti, ed in particolare delle zanzare, avente le caratteristiche definite nelle rivendicazioni.
Le caratteristiche ed i vantaggi di un dispositivo per inibire la proliferazione di insetti secondo l'invenzione diverranno evidenti con la seguente descrizione dettagliata di alcune forme di realizzazione preferite ma non limitative dell'invenzione, facendo riferimento ai disegni allegati, in cui:
la figura 1 è una vista in sezione di una prima forma di realizzazione di un dispositivo per inibire la proliferazione di insetti secondo la presente invenzione;
la figura 2 è una vista schematica in elevazione frontale di una seconda forma di realizzazione di un dispositivo secondo la presente invenzione, in una prima posizione operativa; e
la figura 3 è una vista in elevazione laterale del dispositivo della fig. 2, in una seconda posizione operativa.
Facendo riferimento alla figura 1, un dispositivo per inibire la proliferazione di insetti comprende un recipiente 1 aperto verso l'alto, atto a contenere un liquido fino ad un livello predeterminato, in modo tale da simulare un ambiente in cui le zanzare prediligono deporre le uova. Preferibilmente tale liquido sarà quindi un liquido che attrae gli insetti, ad esempio contenente materiale organico.
Il recipiente 1 è provvisto di un fondo 2 piegato ad angolo, in modo tale da comprendere due piani di appoggio 2a e 2b raccordati l'uno all'altro mediante un tratto curvo 2c. Una parete di separazione 3 forma inoltre all'interno del recipiente 1 sostanzialmente due camere 4a e 4b, in comunicazione idraulica reciproca al disotto della superficie filtrante 40. La conformazione del fondo 2 consente di ribaltare il recipiente 1 alternativamente in due posizioni stabili differenti: una prima posizione, corrispondente a quella illustrata nella fig.l, in cui il piano di appoggio 2a poggia direttamente sul terreno T, mentre il piano 2b rimane sollevato rispetto ad esso, ed una seconda posizione, non illustrata, in cui il piano di appoggio 2b poggia direttamente sul terreno T, mentre il piano 2a rimane sollevato rispetto ad esso.
Nella prima posizione, la massa del liquido si dispone nel recipiente 1 in modo da presentare una superficie libera 10 parallela al piano di appoggio 2a. Nella seconda posizione, tale massa di liquido si dispone nel recipiente 1 in modo da presentare una superficie libera 20, indicata nella fig. 1 con una linea tratteggiata, parallela al piano di appoggio 2b. Il ribaltamento del recipiente 1 può essere effettuato manualmente, ad esempio agendo su un leva 30 solidale con il recipiente 1. Sulle pareti laterali del recipiente 1 è inoltre praticata per ciascuna delle camere 4a, 4b almeno una apertura di troppopieno 31, per definire il livello massimo della superficie libera dell'acqua.
In una variante non illustrata, la leva 30 può essere collegata ad un dispositivo di movimentazione automatico che è predisposto per provocare il ribaltamento periodico del recipiente tra le sue due posizioni stabili.
Al recipiente 1 è inoltre fissata una superficie filtrante 40, ad esempio una griglia a maglie sufficientemente fitte, in modo tale da impedire alle larve ad un determinato stadio di crescita di passarvi attraverso. Preferibilmente i fori della superficie filtrante 40 hanno apertura compresa fra 0,3 e 2 mm, a seconda della specie di zanzare. La superficie 40 comprende due porzioni piane 40a e 40b reciprocamente connesse ad angolo, e disposte all'interno del recipiente 1 in modo tale che, quando il piano di appoggio 2a poggia sul terreno, la porzione 40b è completamente al disopra della superficie libera 10 del liquido mentre la porzione 40a vi è immersa, e che, quando il piano di appoggio 2b poggia sul terreno, la porzione 40a è completamente al disopra della superficie libera 20 del liquido mentre la porzione 40b vi è immersa.
La parete di separazione 3 consente di evitare che nel ribaltamento da una posizione all'altra il liquido trabocchi dalla camera 4a alla camera 4b e viceversa passando al disopra della superficie filtrante 40.
Le zanzare, attratte dalla quantità di liquido nel recipiente 1 (nella posizione illustrata nella fig. 1), depongono le loro uova sulla superficie libera 10 di tale liquido, nella camera 4a. Dopo alcuni giorni le uova mutano in larve, che fluttuano nel liquido stagnante, dal quale ottengono il loro nutrimento, mantenendosi in prossimità della superficie 10 dell'acqua per poter respirare.
Ribaltando il recipiente 1 nella posizione in cui il piano di appoggio 2b poggia sul terreno, la porzione di superficie filtrante 40a viene sollevata al disopra della superficie libera 20 del liquido, trattenendo fuori da esso le larve presenti nella massa di liquido che si trovavano in precedenza tra la superficie libera 10 del liquido e la porzione 40a di superficie filtrante.
In questo modo le larve private del liquido muoiono in breve tempo. Le larve più piccole, che possono essere riuscite ad attraversare la superficie filtrante, crescendo rimangono confinate al disotto della superficie filtrante, attraverso la quale non possono più sfuggire, e muoiono ugualmente entro un certo intervallo di tempo. Le larve confinate in questa zona servono da richiamo per indurre altre zanzare a deporre le loro uova.
La superficie libera 20 dell'acqua è ora accessibile a nuovi insetti nella camera 4b, ed il funzionamento procede specularmente a quanto sin qui descritto, per cui se ne tralascia una descrizione più dettagliata.
Di conseguenza, mediante il ribaltamento del recipiente 1, è possibile movimentare alternativamente le porzioni piane 40a, 40b della superficie filtrante 40 fra due posizioni operative al disopra ed al disotto della superficie libera dell'acqua, prelevando le larve dall'acqua ed eliminandole prima che possano diventare zanzare adulte.
Nelle figg. 2 e 3 è descritta una seconda forma di realizzazione del dispositivo per inibire la proliferazione degli insetti. Gli elementi corrispondenti a quelli della forma di realizzazione della fig. 1 sono indicati con gli stessi riferimenti numerici. La presente forma di realizzazione è differente dalla prima per il fatto che la superficie filtrante 40 è ora mobile rispetto al recipiente 1 fisso, e quindi anche rispetto alla massa di liquido ferma rispetto al recipiente 1 che la contiene .
La superficie filtrante 40 piana è in grado di occupare selettivamente una posizione sollevata al disopra della superficie libera 10 del liquido, illustrata nella fig. 2, oppure una posizione immersa vicino al fondo 2 del recipiente 1, illustrata nella fig. 3, grazie all'azione di un motore elettrico 50, che aziona pulegge 51 mediante cinghie di azionamento 52. Tali pulegge 51 issano o abbassano la superficie filtrante 40 tramite cavi di movimentazione 53.
Preferibilmente il motore elettrico 50 è alimentato mediante pannelli solari 60. Come si potrà apprezzare, la movimentazione della superficie filtrante 40 potrebbe essere effettuata mediante altri mezzi, automatici o manuali, come ad esempio un manovellismo, al posto del motore elettrico 50, in grado di trasmettere il moto alle pulegge 51. In questo caso il dispositivo secondo la presente invenzione dovrebbe comprendere mezzi di bloccaggio svincolabili, quali ad esempio perni orizzontali, per bloccare la superficie filtrante nella posizione sollevata per un periodo di tempo necessario a consentire la morte delle larve trattenute su di essa fuori dall'acqua.
Ancora più preferibilmente il recipiente 1 è collegato ad un serbatoio ausiliario 70, in grado di ripristinare per gravità il livello della superficie libera 10 del liquido. L'apertura di troppopieno 31 consente comunque di definire il livello massimo della superficie libera dell'acqua.
Il meccanismo di movimentazione della superficie filtrante può essere azionato periodicamente da un operatore, oppure può essere azionato da un dispositivo di temporizzazione (non illustrato), programmato per effettuare cicli di funzionamento predeterminati .
Come si potrà apprezzare, il principio di funzionamento della presente forma di realizzazione è analogo a quello della precedente, con la differenza che i movimenti di immersione e di sollevamento della superficie filtrante 40 nel liquido vengono ora realizzati movimentando direttamente tale superficie, mentre nella precedente forma di realizzazione venivano realizzati ribaltando il recipiente, a cui era fissata la superficie filtrante. Di conseguenza il dispositivo illustrato nelle figg. 2 e 3 si presta meglio nel caso si utilizzino recipienti di grosse dimensioni.
Si intende che l'invenzione non è limitata alla forme di realizzazione qui descritte ed illustrate, che sono da considerarsi come esempi di attuazione del dispositivo per inibire la proliferazione di insetti; l'invenzione è invece suscettibile di modifiche relative a forma, dimensioni e disposizioni di parti, dettagli costruttivi e di funzionamento, secondo le numerose possibili varianti che appariranno opportune ai tecnici del settore, e che sono da intendersi comprese nell'ambito dell'invenzione, così come definito dalle seguenti rivendicazioni.
Claims (16)
- RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo per inibire la proliferazione di insetti, in particolare di zanzare, caratterizzato dal fatto di comprendere un recipiente (1) atto a contenere un liquido, ed una superficie filtrante (40) in grado di assumere, rispetto alla superficie libera (10; 20) del liquido, due posizioni operative opposte: una posizione di immersione, in cui almeno una porzione della superficie filtrante (40a; 40b) è immersa per consentire ad insetti di depositare le uova sulla superficie libera (10; 20) del liquido, ed una posizione sollevata, in cui almeno detta porzione di superficie filtrante (40a; 40b) è sollevata al di sopra della superficie libera (10; 20) del liquido, per trattenere fuori dal liquido le larve presenti nella massa di liquido che si trova in detta posizione di immersione tra la superficie libera (10; 20) del liquido e la superficie filtrante (40a; 40b).
- 2. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, in cui detto liquido è un liquido che attrae gli insetti.
- 3. Dispositivo secondo la rivendicazione 2, in cui detto liquido contiene materiale organico.
- 4. Dispositivo secondo la rivendicazione 2, in cui detto liquido comprende un additivo idoneo ad attrarre insetti verso il liquido stesso.
- 5. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui detta superficie filtrante è mobile rispetto a detto recipiente.
- 6. Dispositivo secondo la rivendicazione 5, in cui detta superficie filtrante è a movimentazione manuale, comprendendo mezzi di bloccaggio svincolabili, per bloccare la superficie filtrante in detta posizione sollevata.
- 7. Dispositivo secondo la rivendicazione 5, in cui detta superficie è a movimentazione motorizzata.
- 8. Dispositivo secondo la rivendicazione 7, in cui detta superficie è movimentata da un motore elettrico (50).
- 9. Dispositivo secondo la rivendicazione 8, in cui detto motore elettrico è alimentato da pannelli solari (60).
- 10. Dispositivo secondo la rivendicazione 8 o 9, in cui detto motore elettrico è comandato da un dispositivo di temporizzazione, programmato per azionare periodicamente detto motore elettrico per selettivamente movimentare detta superficie filtrante fra la prima e la seconda posizione operativa.
- 11. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni 5 a 10, in cui detto recipiente è collegato ad un serbatoio ausiliario (70) per ripristinare il livello della superficie libera dell'acqua.
- 12. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni 1 a 4, in cui detta superficie filtrante comprende due porzioni piane (40a; 40b) connesse ad angolo, atte ad essere alternativamente movimentate fra dette due posizioni operative opposte.
- 13. Dispositivo secondo la rivendicazione 12, in cui detta superficie filtrante è solidale al recipiente (1), ed il recipiente (1) è provvisto di un fondo (2) comprendente due piani di appoggio (2a; 2b) reciprocamente connessi ad angolo, in modo tale da consentire il ribaltamento di detto recipiente alternativamente in due posizioni stabili differenti, provocando di conseguenza la movimentazione alternativa di dette porzioni piane della superficie filtrante fra dette due posizioni operative opposte .
- 14. Dispositivo secondo la rivendicazione 13, in cui detti piani di appoggio sono raccordati mediante un tratto curvo (2c), per facilitare il ribaltamento del recipiente fra dette due posizioni stabili differenti.
- 15 . Dispositivo secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui detto recipiente comprende almeno una apertura di troppopieno (31) per definire il livello massimo della superficie libera del liquido .
- 16 . Dispositivo secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui detta superficie filtrante ha fori di dimensioni comprese fra 0,3 e 2 mm, e comunque tali da impedire il passaggio di una larva di zanzara.
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