ITTO20000091A1 - Organo di presa per un giunto ad innesto rapido di sicurezza. - Google Patents

Organo di presa per un giunto ad innesto rapido di sicurezza. Download PDF

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ITTO20000091A1
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Aldo Nicolino
Gianni Caradonna
Massimo Pellegrino
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Description

D E S C R I Z I O N E
La presente invenzione è relativa ad un organo di presa per un giunto ad innesto rapido di sicurezza atto a collegare a tenuta di fluido tra loro due condotti di distribuzione di un fluido operativo in pressione, in particolare aria o gas compresso.
Sono noti giunti ad innesto rapido sprovvisti della funzione di sicurezza, i quali comprendono essenzialmente un organo di presa, generalmente di forma sostanzialmente cilindrica, atto ad essere collegato ad un primo dei suddetti condotti di distribuzione, ed un terminale, anch'esso avente normalmente forma sostanzialmente cilindrica, atto ad essere collegato ad un secondo dei suddetti condotti di distribuzione e ad accoppiarsi in modo rilasciabile entro l'organo di presa in una posizione di innesto.
L'organo di presa comprende un elemento principale cavo atto ad essere collegato al primo condotto, un elemento- valvolare a cassetto montato assialmente scorrevole entro l'elemento principale, una molla ad elica cilindrica interposta tra l'elemento principale e l'elemento valvolare ed atta ad esercitare sull'elemento valvolare stesso una spinta assiale per mantenerlo in una prima posizione operativa di separazione a tenuta del primo condotto dall'ambiente esterno, e mezzi di arresto rilasciabili per vincolare il terminale all'organo di presa nella posizione di innesto, in cui il terminale esercita sull'elemento valvolare una spinta opposta e prevalente rispetto alla spinta esercitata dalla molla e mantiene, pertanto, l'elemento valvolare stesso in una seconda posizione operativa di apertura del collegamento fluidico tra il primo ed il secondo condotto .
Tali giunti presentano il seguente inconveniente. In fase di disaccoppiamento, il terminale, spinto dalla pressione del fluido e dalla reazione della molla, tende a distaccarsi dall'organo di prèsa in modo estremamente violento con possibilità di colpire, ed in alcuni casi ferire, l'operatore o quanto meno di danneggiare macchinari o oggetti disposti nelle vicinanze.
Per ovviare a tale inconveniente sono stati realizzati giunti ad innesto rapido di sicurezza, descritti ad esempio nella domanda di brevetto internazionale n. W099/19657 a nome della stessa richiedente, nei quali l'elemento principale dell'organo di presa è provvisto di primi e secondi mezzi dì arresto rilasciabili disposti assialmente spaziati tra loro. In particolare, i primi mezzi di arresto sono atti a cooperare con il terminale per bloccarlo nella posizione di innesto, mentre i secondi mezzi di arresto sono atti a cooperare con il terminale per trattenerlo, in seguito al rilascio dei primi mezzi di arresto ed in fase di disaccoppiamento dall'organo di presa, in una posizione arretrata di sicurezza, nella quale il terminale stesso è meccanicamente accoppiato con l'elemento principale e l'elemento valvolare è disposto nella prima posizione operativa, in cui isola a tenuta di fluido il primo condotto e consente il trafilamento verso l'esterno del fluido operativo presente all'interno del giunto oltre il primo condotto verso il secondo condotto.
I primi mezzi di arresto sono interposti tra l'elemento principale e l'elemento valvolare, ed i secondi mezzi di arresto comprendono mezzi di vincolo rilasciabili portati dall'elemento valvolare ed atti a cooperare con il terminale per renderlo solidale all'elemento valvolare stesso durante il proprio spostamento tra la posizione arretrata di sicurezza e la posizione avanzata di innesto.
In particolare, 1 secondi mezzi di arresto comprendono una ghiera di selezione portata dall'elemento valvolare, normalmente mantenuta da una molla in una posizione assiale prefissata sull'elemento valvolare, e spostabile assialmente a spinta, contro l'azione della molla ed in direzione opposta alla direzione di spostamento dell'elemento valvolare stesso dalla seconda alla prima posizione operativa, per comandare il rilascio dei mezzi di vincolo.
La soluzione descritta pur essendo da molti punti di vista estremamente vantaggiosa e dotata di elevata sicurezza, è tuttavia ancora suscettibile di miglioramenti .
In particolare, è stato osservato che un utilizzatore disattento, qualora in fase di rilascio dei primi mezzi di arresto e quindi durante lo spostamento dell'elemento valvolare dalla seconda alla prima posizione operativa, trattenga inavvertitamente la ghiera di selezione impedendone lo spostamento solidale con l'elemento valvolare stesso, potrebbe determinare il contemporaneo rilascio dei mezzi di vincolo ed un conseguente distacco violento del terminale dall'organo di presa. Infatti, il bloccaggio assiale della ghiera di selezione rispetto all'elemento valvolare si traduce in un moto relativo della ghiera di selezione stessa rispetto all'elemento valvolare nella direzione di attivazione del rilascio dei mezzi di vincolo.
Scopo della presente invenzione è la realizzazione di un organo di presa per un giunto ad innesto rapido di sicurezza, il quale sia privo dell'inconveniente connesso con i giunti di sicurezza noti e sopra descritti.
Secondo la presente invenzione viene realizzato un organo di presa per un giunto ad innesto rapido di sicurezza, come definito nella rivendicazione 1.
Per una migliore comprensione della presente invenzione viene descritta nel seguito una forma preferita di attuazione, a titolo di esempio non limitativo e con riferimento ai disegni allegati, nei quali :
la figura 1 illustra, in sezione assiale, un giunto ad innesto rapido di sicurezza provvisto di un organo di presa secondo la presente invenzione e di un terminale accoppiato con l'organo di presa stesso in una posizione di innesto;
la figura 2 illustra, in vista laterale, l'organo di presa ed il terminale di.figura 1 disaccoppiati tra loro;
la figura 3 illustra, in sezione assiale ed in scala ingrandita, l'organo di presa ed il terminale di figura 1 in fase di accoppiamento;
la figura 4 illustra, in sezione assiale, il giunto di figura 1 in una configurazione di sicurezza;
la figura 5 è una sezione secondo la linea V-V di figura 1;
la figura 6 è una sezione in scala ridotta secondo la linea VI-VI di figura 3;
la figura 7 è una sezione in scala ridotta secondo la linea VII-VII di figura 3;
la figura 8 è una sezione secondo la linea VIII-VIII di figura 3;
la figura 9 illustra, in sezione assiale, il giunto di figura 1 durante il disaccoppiamento finale del terminale dall'organo di presa;
la figura 10 illustra, in vista prospettica parziale esplosa ed in scala ingrandita, una coppia di ghiere dell'organo di presa di figura 1 per l'attivazione del disaccoppiamento finale del terminale dall'organo di presa stesso; e
le figure Ila e llb sono sviluppi in pianta di profili frontali coniugati delle ghiere di. figura 10, nella configurazione di figura 9 e, rispettivamente, nelle configurazioni delle figure 1, 3 e 4.
Con riferimento alle figure 1, 3, 4 e 9, è indicato nel suo complesso con 1 un giunto ad innesto rapido di sicurezza per collegare a tenuta di fluido tra loro due condotti 2, 3 di distribuzione di un fluido operativo in pressione (figura 3), in particolare aria o gas compresso.
Il giunto 1 presenta un asse A longitudinale e comprende un organo di presa 4 secondo la presente invenzione, avente simmetria sostanzialmente cilindrica di asse A ed atto ad essere collegato al condotto 2, ed un terminale 5 (in sé noto e non facente parte della presente invenzione), presentante anch'esso simmetria sostanzialmente cilindrica, collegato al condotto 3 ed atto ad accoppiarsi in modo rilasciabile con l'organo di presa 4.
Con riferimento alle figure da 1 a 4 ed alla figura 9, il terminale 5 presenta una forma sostanzialmente tubolare di asse A e comprende una porzione principale 6 cilindrica, in uso, collegata al condotto 3 e presentante esternamente una gola anulare 7 di ritegno, ed una porzione 8 di estremità libera anch'essa cilindrica, avente diametro ridotto rispetto alla porzione 6 e raccordata alla porzione 6 stessa.
Con riferimento alle figure da 1 a 9, l'organo di presa 4 comprende un elemento principale 10 esterno sostanzialmente tubolare cilindrico di asse A, presentante una porzione di estremità 10a a manicotto filettata esternamente ed atta ad essere collegata al condotto 2; un elemento valvolare 11 a cassetto montato assialmente scorrevole entro l'elemento principale 10 e definente con la porzione di estremità IOa dell'elemento principale 10 stesso una camera 12 sostanzialmente cilindrica di asse A comunicante, in uso, con il condotto 2; una molla 13 ad elica cilindrica di asse A, alloggiata all'interno dell'elemento principale 10 ed atta ad esercitare sull'elemento valvolare 11 una spinta assiale per mantenerlo in una prima posizione operativa (figure 3 e 9), in cui 1'elemento valvolare 11 stesso è disposto in battuta contro un risalto 14 anulare radialmente interno dell'elemento principale 10 e separa a tenuta di fluido la camera 12 ed il condotto 2 dall'ambiente esterno; un primo meccanismo di arresto 15 rilasciabile definente, in uso, una posizione avanzata di innesto (figura 1) del terminale 5 entro l'organo di presa 4, in cui il terminale 5 stesso esercita sull'elemento valvolare 11 una spinta opposta e prevalente rispetto alla spinta esercitata dalla molla 13 e mantiene pertanto l'elemento valvolare 11 in una seconda posizione operativa (figura 1) di apertura del collegamento fluidico tra i condotti 2 e 3; ed un secondo meccanismo di arresto 16 rilasciabile atto a cooperare con il terminale 5 per trattenerlo, in seguito al rilascio del meccanismo di arresto 15 ed in fase di disaccoppiamento del terminale 5 stesso dall'organo di presa 4, in una posizione arretrata di sicurezza (figura 4), nella quale il terminale 5 è meccanicamente collegato all'organo di presa 4 e l'elemento valvolare 11 è disposto nella prima posizione operativa e consente il trafilamento verso l'esterno del fluido operativo disposto oltre il risalto 14 verso il condotto 3.
Il meccanismo di arresto 15 comprende mezzi di collegamento 17 rilasciabili tra l'elemento principale 10 e l'elemento valvolare 11, ed il meccanismo di arresto 16 comprende mezzi di vincolo 18 rilasciabili portati dall'elemento valvolare 11 ed atti a cooperare con la gola 7 del terminale 5 per rendere il terminale 5 stesso solidale all'elemento valvolare 11 tra la posizione arretrata di sicurezza e la posizione avanzata di innesto.
Con particolare riferimento alla figura 3, il risalto 14 presenta una superficie cilindrica 20 di asse A definente una sede di scorrimento per l'elemento valvolare 11 ed è delimitato, verso il condotto 2, da una superficie 21 troncoconica di asse A con concavità rivolta il condotto 2 stesso e, dalla parte opposta, da una superficie 22 anulare circolare anch'essa di asse A definente una battuta assiale per la molla 13.
La camera 12 risulta pertanto delimitata da una superficie cilindrica 23 radialmente interna della porzione di estremità IOa dell'elemento principale 10, dalla superficie 21 del risalto 14 e dall'elemento valvolare 11.
Con riferimento alle figure 1, 3, 4 e 9, l'elemento valvolare 11 presenta sostanzialmente una forma a tazza allungata di asse A ed è definito da una parete discoidale 25 di fondo e da una parete laterale 26 sostanzialmente cilindrica delimitante internamente una cavità 27 e collegata alla parete discoidale 25 stessa tramite una porzione a croce 28 di lunghezza ridotta, intorno alla quale è avvolta la molla 13; la porzione a croce 28 è atta a consentire, nella seconda posizione operativa dell'elemento valvolare 11, il collegamento fluidico tra la camera 12 e la cavità 27.
In particolare, la parete discoidale 25, unitamente alla porzione a croce 28, è impegnata in modo assialmente scorrevole entro la superficie 20 cilindrica del risalto 14 ed è provvista esternamente di un anello 29 di tenuta di asse A, il quale, nella prima posizione operativa dell'elemento valvolare 11, è disposto in battuta contro la superficie 21 del risalto 14, separando a tenuta di fluido la camera 12 ed il condotto 2 dalla cavità 27, e quindi dall'ambiente esterno.
La parete laterale 26 è costituita da una pluralità di porzioni 30, 31, 32 sostanzialmente cilindriche a diametro esterno decrescente verso la porzione a croce 28.
Delle porzioni 30, 31, 32 della parete laterale 26, la porzione 30 definisce, nell'immediata adiacenza con la porzione a croce 28, uno spallamento 33 anulare di battuta per la molla 13, affacciato assialmente alla superficie 22 del risalto 14; in maggiore dettaglio, la porzione 30 è costituita da due tratti cilindrici 34, 35, dei quali il tratto 34 è disposto contiguo allo spallamento 33 e presenta diametro e lunghezza inferiori rispetto al diametro ed alla lunghezza del tratto 35.
Tra la porzione 30 dell'elemento valvolare 11 e l'elemento principale 10 è interposto un anello 36 di tenuta, il quale è impegnato in una relativa gola anulare dell'elemento principale 10 stesso. Nella prima posizione operativa dell'elemento valvolare 11, l'anello 36 è posizionato tra il risalto 14 ed il tratto 34 della porzione 30 in modo da consentire trafilamenti di fluido operativo dalla cavità 27 verso l'esterno, mentre nella seconda posizione operativa dell'elemento valvolare 11, l'anello 36 è compresso tra il risalto 14 ed il tratto 35 della porzione 30 in modo da assicurare la tenuta tra l'elemento principale 10 e l'elemento valvolare 11 stesso.
Le porzioni 31 e 32 della parete laterale 26 sono disposte in successione una all'altra procedendo dalla porzione 30 in una direzione di allontanamento dalla parete discoidale 25.
All'interno della porzione 32 della parete laterale 26 è alloggiato in modo assialmente scorrevole un manicotto 40 cilindrico, il quale è caricato assialmente da una molla 41 ad elica cilindrica alloggiata entro la cavità 27 dell'elemento valvolare 11 ed interposta tra un'estremità del manicotto 40 stesso ed uno spallamento 42 anulare ricavato su una superficie radialmente interna della porzione 31 della parete laterale 26. Un anello 43 di tenuta, alloggiato in una gola anulare interna della porzione 32 della parete laterale 26, è compresso tra l'elemento valvolare 11 e la porzione di estremità 8 del terminale 5, nella posizione avanzata di innesto di quest'ultimo e definisce un arresto assiale contro l'estrazione del manicotto 40 dalla cavità 27 sotto la spinta della molla 41, in assenza del terminale 5 stesso.
In fase di introduzione all'interno della cavità 27 dell'elemento valvolare 11, la porzione di estremità 8 del terminale 5 è atta ad esercitare sul manicotto 40 una spinta assiale opposta e prevalente rispetto alla spinta della molla 41 per spostare assialmente il manicotto 40 stesso verso la parete discoidale 25.
La porzione 32 della parete laterale 26 è provvista, inoltre, esternamente di una flangia 45' anulare, sul cui bordo periferico 46 sono ricavate due spianature 47 (figura 7) parallele tra loro, disposte da parti diametralmente opposte rispetto all'asse A ed atte a cooperare a scorrimento con rispettive spianature 48 dell'elemento principale 10 in modo da definire un accoppiamento prismatico tra l'elemento principale 10 stesso e l'elemento valvolare 11 tale da impedire rotazioni relative tra i suddetti elementi.
Con riferimento alle figure da 1 a 6 ed alla figura 9, i mezzi di collegamento 17 comprendono un elemento a pulsante 51 portato dall'elemento principale 10 e mobile in direzione ortogonale all'asse A entro una relativa sede 52 trasversale dell'elemento principale 10 stesso tra una posizione di accoppiamento (figure 1 e 5), in cui coopera in impegno con una gola 53 anulare esterna ricavata nella porzione 31 della parete laterale 26 dell'elemento valvolare 11, definendo la seconda posizione operativa di quest'ultimo e quindi la posizione di innesto del terminale 5, ed una posizione di rilascio (figure 3, 4, 6 e 9), in cui è disaccoppiato dalla gola 53 stessa.
In particolare, l'elemento a pulsante 51 comprende una porzione di azionamento 54 a cupola, presentante un profilo esterno sostanzialmente rettangolare ed alloggiata con gioco entro un incavo 55 esterno di profilo corrispondente dell'elemento principale 10 comunicante con la sede 52, ed una porzione a ghigliottina 56 sostanzialmente conformata ad U, estendentesi a sbalzo dalla porzione di azionamento 54, alloggiata in modo scorrevole nella' sede 52 e montata con gioco radiale esternamente alla porzione 31 della parete laterale 26 dell'elemento valvolare 11. Più precisamente, la porzione a ghigliottina 56 comprende due rami 57 rettilinei e paralleli tra loro, estendentisi a sbalzo dai lati opposti della porzione di azionamento 54, ed un tratto di aggancio 58 ad arco di circonferenza raccordante tra loro i rami 57 ed atto a cooperare con la superficie esterna della porzione 31 della parete laterale 26 dell'elemento valvolare 11 e con la gola 53.
L'elemento a pulsante 51 è caricato in direzione ortogonale all'asse A da una molla 59 interposta tra una superficie di fondo dell'incavo 55 e la porzione di azionamento 54, in modo che il tratto di aggancio 58 della porzione a ghigliottina 56 sia mantenuto costantemente a contatto della superficie esterna della porzione 31 dell'elemento valvolare 11 da parte diametralmente opposta rispetto alla porzione di azionamento 54 stessa.
Con riferimento alle figure 1, 3, 4, 8 e 9, i mezzi di vincolo 18 comprendono una coppia di barrette 60, le quali sono alloggiate in rispettive scanalature 61 trasversali ricavate nella porzione 32 della parete laterale 26 dell'elemento valvolare 11 da parti diametralmente opposte rispetto all'asse A, e sono scorrevoli nelle scanalature 61 stesse da e verso l'asse A tra una prima posizione operativa (figure 1, 3, 4 e 8) , in cui presentano rispettive porzioni intermedie 62 sporgenti parzialmente all'interno della cavità 27 ed atte ad impegnare la gola 7 del terminale 5 per realizzare un accoppiamento meccanico tra l'elemento valvolare 11 ed il terminale 5 stesso, ed una seconda posizione operativa (figura 9), in cui le porzioni intermedie 62 sono contenute tra le superfici radialmente interna ed esterna della porzione 32 della parete laterale 26 dell'elemento valvolare 11 e consentono il disimpegno del terminale 5 dall'elemento valvolare 11 stesso.
In particolare, le scanalature 61 presentano rispettivi assi paralleli tra loro ed ortogonali all'asse A e sono delimitate, ciascuna, da relativi fianchi laterali obliqui rispetto all'asse A, paralleli tra loro e divergenti rispetto ai corrispondenti fianchi laterali dell'altra scanalatura 61 verso la parete discoidale 25.
Ciascuna barretta 60 presenta, inoltre, rispettive estremità 64 opposte sporgenti esternamente rispetto alla porzione 32 della parete laterale 26 dell'elemento valvolare 11.
I mezzi di vincolo 18 comprendono, inoltre, un anello di spinta 65 montato assialmente scorrevole intorno alla porzione 32 della parete laterale 26 dell'elemento valvolare 11 e mantenuto in battuta contro le estremità 64 delle barrette 60 da una molla 66 ad elica cilindrica avvolta coassialmente intorno alla porzione 32 stessa e disposta in battuta contro la flangia 45. In assenza di carichi esterni, le barrette 60 sono mantenute dall'azione della molla 66 e dell'anello di spinta 65 nella prima posizione operativa .
Secondo un importante aspetto della presente invenzione (figure 1, 3, 4, 8, 9 10, Ila,-llb), il meccanismo di arresto 16 comprende, inoltre, una prima ghiera 70 di movimentazione montata in posizione angolarmente fissa ed in modo assialmente scorrevole sulla porzione 32 della parete laterale 26 dell'elemento valvolare 11 all'interno dell'elemento principale 10 e cooperante con le estremità 64 delle barrette 60 da parte opposta dell'anello di spinta 65, una seconda ghiera 71 di movimentazione azionabile dall'esterno e montata sulla porzione 32 stessa in posizione assialmente fissa ed in modo angolarmente girevole, e mezzi di trasmissione a camma 72 interposti tra le ghiere 70 e 71 ed atti a trasformare una rotazione della ghiera 71 intorno all'asse A in una traslazione assiale della ghiera 70 contro l'azione della molla 66 per spostare le barrette 60 nella seconda posizione operativa e consentire il disimpegno delle barrette 60 stesse dalla gola 7 del terminale 5.
Con particolare riferimento alle figure 8 e 10, la ghiera 70 è provvista, su una propria superficie radialmente interna, di una pluralità di prime scanalature 73 radiali, nella fattispecie quattro, angolarmente equispaziate tra loro intorno all'asse A ed impegnate in modo scorrevole da rispettivi risalti 74 radiali esterni della porzione 32 della parete laterale 26 dell'elemento valvolare 11. In modo del tutto analogo, la ghiera 70 è provvista, inoltre, su una propria superficie radialmente esterna, di una pluralità di seconde scanalature 75 radiali, nella fattispecie quattro, angolarmente equispaziate tra loro intorno all'asse A ed impegnate in modo scorrevole da rispettivi risalti 76 radiali interni dell'elemento principale 10.
Con riferimento alle figure 1, 3, 4, 9 e 10, la ghiera 71 presenta un risalto 77 anulare interno montato in modo angolarmente girevole sulla porzione 32 della parete laterale 26 dell'elemento valvolare 11 e bloccato assialmente, da una parte, dai risalti 74 e, dalla parte opposta, da un anello elastico 78 fissato esternamente sulla porzione 32 stessa.
La ghiera 71 è provvista, inoltre, su una propria superficie radialmente esterna, di quattro scanalature 79 radiali, angolarmente equispaziate tra loro intorno all'asse A ed atte ad essere impegnate dai risalti 76 in corrispondenza della seconda posizione operativa dell'elemento valvolare 11 o della posizione avanzata di innesto del terminale 5, in modo tale che sia impedito l'azionamento della ghiera 71 stessa preventivamente allo spostamento dell'elemento a pulsante 51 nella posizione di rilascio. I risalti 76 presentano una lunghezza assiale tale da consentire il disaccoppiamento delle scanalature 79 della ghiera 71 in corrispondenza della prima posizione operativa dell'elemento valvolare 11.
Con particolare riferimento alle figure 10 e 11, i mezzi di trasmissione a camma 72 sono definiti da rispettive superfici frontali 80, 81 sagomate delle ghiere 70, 71, accoppiate tra loro ed aventi profili coniugati. Più precisamente, la superficie frontale 80 è definita da una pluralità dì incavi 82, nella fattispecie quattro, aventi in uno sviluppo in piano un profilo esterno a V ed intercalati a rispettivi tratti piani 83, mentre la superficie frontale 81 è definita da una pluralità di creste 84 di profilo corrispondente a quello degli incavi 82 ed anch'esse intercalate a rispettivi tratti piani 85.
L'assemblaggio del giunto 1 viene descritto a partire da una configurazione iniziale (figura 2), in cui il terminale 5 è completamente estratto dall'organo di presa 4, l'elemento valvolare 11 è disposto nella propria prima posizione operativa (figura 3) e separa a tenuta di fluido, tramite l'anello 29, la camera 12 dalla cavità 27, l'elemento a pulsante 51 è disposto nella propria posizione di rilascio, il manicotto 40 è spinto dalla molla 41 contro l'anello 43 di tenuta, le barrette 60, sottoposte all'azione della molla 66 e dell'anello di spinta 65, sono disposte nella prima posizione operativa, in cui sporgono all'interno della cavità 27 con le proprie porzioni intermedie 62, e gli incavi 82 della superficie frontale 80 della ghiera 70 sono impegnati dalle rispettive creste 84 della superficie frontale 81 della ghiera 71.
L'accoppiamento del terminale 5 con l'organo di presa 4 avviene mediante un'unica manovra di inserzione del terminale 5 stesso all'interno della cavità 27 dell'elemento valvolare 11. In questa fase, per effetto del contatto con la porzione principale 6 del terminale 5, avente diametro esterno sostanzialmente pari al diametro interno della porzione 32 della parete laterale 26 dell'elemento valvolare 11, le barrette 60 vengono spinte nella seconda posizione operativa. Non appena la gola 7 del terminale 5 si viene a trovare in corrispondenza delle barrette 60, queste, per effetto della spinta della molla 66, scorrono'nelle rispettive scanalature 61 fino a raggiungere nuovamente la prima posizione operativa, impegnando così la gola 7 e determinando un accoppiamento meccanico tra il terminale 5 e l'elemento valvolare 11 (figura 4).
A questo punto, la porzione di estremità 8 del terminale 5 giunge a contatto del manicotto 40 e lo spinge verso la parete discoidale 25 dell'elemento valvolare 11 comprimendo -la molla 41 in modo completo, la cui rigidezza elastica è inferiore alla rigidezza elastica della molla 13. Continuando a spingere assialmente il terminale 5 all'interno dell'organo di presa 4, l'elemento valvolare 11 si sposta in modo solidale con il terminale 5 stesso dalla prima posizione operativa verso la seconda posizione operativa, determinando una compressione della molla 13 ed allontanando progressivamente l'anello 29 dalla superficie del risalto 14 in modo da porre in comunicazione la camera 12 con la cavità 27 attraverso la porzione a croce 28 dell'elemento valvolare 11. L'anello 43 di tenuta viene compresso tra la porzione di estremità 8 del terminale 5 e la porzione 32 della parete laterale 26 dell'elemento valvolare 11.
Non appena la gola 53 dell'elemento valvolare 11 si dispone in corrispondenza della porzione a ghigliottina 56, l'elemento a pulsante 51, per effetto della spinta della molla 59, scorre nella sede 52 dell'elemento principale 10 e scatta nella posizione di accoppiamento con la gola 53 stessa bloccando l'elemento valvolare 11 nella seconda posizione operativa, in cui apre il collegamento fluidico tra i condotti 2 e 3, e definendo la posizione avanzata di innesto del terminale 5 all'interno dell'organo di presa 4 (figura 1).
In questa fase, il fluido operativo proveniente dal condotto 2 passa attraverso la porzione a croce 28, che è disposta sporgente all'interno della camera 12, e fluisce nel terminale 5, e quindi nel condotto 3, passando attraverso la cavità 27 ed il manicotto 40. Gli anelli 36 e 43 garantiscono, in tale configurazione operativa, la perfetta sigillatura del giunto 1 dall'interno verso l'esterno.
Il disaccoppiamento del terminale 5 dall'organo di presa 4 viene eseguito agendo separatamente e successivamente sull'elemento a pulsante 51 e sulla ghiera 71 di movimentazione. In particolare, nella posizione di innesto del terminale 5, la ghiera 71 è bloccata assialmente sull'elemento valvolare 11 tra i risalti 74 e l'anello elastico 78 e non può essere ruotata, in quanto le proprie scanalature 79 sono impegnate dai risalti 76 radiali dell'elemento principale 10 (figura 1).
Pertanto, occorre esercitare una pressione sulla porzione di azionamento 54 dell'elemento a pulsante 51 in direzione ortogonale all'asse A in modo da disimpegnare la porzione a ghigliottina 56 dalla gola 53; a questo punto, per effetto della spinta della molla 13 e del fluido in pressione, l'elemento valvolare 11 si sposta dalla seconda alla prima posizione operativa, in cui grazie al contatto dell'anello 29 con la superficie 21 del risalto 14 separa a tenuta la camera 12, e quindi il condotto 2, dalla restante parte del giunto 1. Contemporaneamente, le ghiere 70, 71 si spostano solidalmente con l'elemento valvolare 11 scorrendo assialmente rispetto all'elemento principale 10. In questa fase, il terminale 5 è ancora vincolato all'elemento valvolare il grazie all'impegno delle barrette 60 nella gola 7.
Al termine dello spostamento dell'elemento valvolare 11 nella prima posizione operativa, le scanalature 79 della ghiera 71 si disimpegnano dai risalti 76 dell'elemento principale 10 e l'anello 43 risulta posizionato tra il tratto 34 di diametro ridotto dell'elemento valvolare 11 e la superficie radialmente interna dell'elemento principale 10, consentendo al fluido operativo contenuto tra il risalto 14 ed il condotto 3 di trafilare verso l'esterno.
Soltanto a questo punto, è possibile agire sulla ghiera di movimentazione 71 ruotandola in un verso qualsiasi intorno all'asse A; le creste 84 della superficie frontale 81 della ghiera 71 scorrono lungo i fianchi obliqui dei corrispondenti incavi 82 della superficie frontale 80 della ghiera 70 fino a raggiungere i tratti piani 83; contemporaneamente, la ghiera 70 trasla assialmente verso .la parete discoidale 25 spostando le barrette 60 nella seconda posizione operativa contro l'azione della molla 66 e consentendo in questo modo la liberazione del terminale 5, il cui distacco avviene in modo perfettamente controllato, a causa dell'assenza di pressione all'interno della cavità 27 dell'elemento valvolare 11 (figura 9).
Da un esame delle caratteristiche dell'organo di presa 4 realizzato secondo la presente invenzione sono evidenti i vantaggi che essa consente di ottenere.
In particolare, grazie alla presenza delle ghiere 70, 71 ed al sistema di vincolo delle ghiere 70, 71 stesse all'elemento valvolare 11 ed all'elemento principale 10, viene impedita qualunque possibilità di disattivazione del meccanismo di arresto 16 anteriormente o contemporaneamente al rilascio del meccanismo di arresto 15, by-passando la funzione di sicurezza del giunto 1.
Infatti, fino a quando le scanalature 79 della ghiera 71 non si disimpegnano dai relativi risalti 76 dell'elemento principale 10, il che avviene esclusivamente quando l'elemento valvolare 11 è disposto nella prima posizione operativa, ossia quando il condotto 2 è separato a tenuta di fluido dall'ambiente esterno, la ghiera 71 stessa non può essere ruotata; inoltre, un'eventuale azione di trattenimento assiale della ghiera 71 compiuto inavvertitamente dall 'utilizzatore contemporaneamente all'azionamento dell'elemento a pulsante 51, non ha alcun effetto sulle barrette 60, e quindi non può produrre in alcun modo il distacco simultaneo del terminale 5.
Risulta infine chiaro che all'organo di presa 4 realizzato secondo la presente invenzione possono essere apportate modifiche e varianti che non escono dall'ambito di protezione delle rivendicazioni.

Claims (1)

  1. R IV E N D ICA Z IO N I 1.- Organo di presa (4) atto ad essere collegato ad un primo condotto (2) di distribuzione di un fluido operativo in pressione e ad accoppiarsi in modo rilasciabile con un terminale (5) di un secondo condotto (3) di distribuzione del detto fluido operativo per definire un giunto (1) ad innesto rapido di sicurezza, il detto organo di presa (4) presentando un asse longitudinale (A) e comprendendo: un elemento principale (10) sostanzialmente tubolare atto ad essere collegato al detto primo condotto (2); - un elemento valvolare (11) a cassetto montato assialmente scorrevole entro il detto elemento principale (10) tra una prima posizione operativa, in cui il detto elemento valvolare (11) separa a tenuta di fluido il detto primo condotto (2) dall'ambiente esterno, ed una seconda posizione operativa di apertura del collegamento fluidico tra i detti primo e secondo condotto (2, 3); - primi mezzi di vincolo (18) per collegare in modo rilasciabile il detto terminale (5) al detto elemento valvolare (11); - secondi mezzi di vincolo (17) per collegare tra loro in modo rilasciabile il detto elemento valvolare (11), disposto nella detta seconda posizione operativa ed accoppiato al detto terminale (5), ed il detto elemento principale (10); e mezzi di comando (70, 71, 72, 54) per disaccoppiare tra loro il detto organo di presa (4) ed il detto terminale (5) mediante rilascio in successione dei detti secondi mezzi di vincolo (17), con conseguente spostamento del detto elemento valvolare (11) nella detta prima posizione operativa e trafilamento verso l'esterno del fluido operativo presente tra il detto elemento principale (10) ed il terminale (5) stesso, e dei detti primi mezzi di vincolo (18), i detti mezzi di comando (70, 71, 72, 54) comprendendo un primo organo di movimentazione (70) accoppiato con il detto elemento valvolare (11) in posizione angolarmente fissa e spostabile assialmente rispetto all'elemento valvolare (11) stesso contro l'azione di mezzi elastici (66) di richiamo per determinare il rilascio dei detti primi mezzi di vincolo (18); caratterizzato dal fatto che i detti mezzi di comando (70, 71, 72, 54) comprendono un secondo organo di movimentazione (71) accoppiato con il detto elemento valvolare (11) in posizione assialmente fissa ed in modo angolarmente girevole almeno in corrispondenza della detta prima posizione operativa dell'elemento valvolare (11) stesso, e mezzi di trasmissione a camma (72) interposti tra i detti primo e secondo organo di movimentazione (70, 71) ed atti a trasformare una rotazione del detto secondo organo di movimentazione (71) in uno spostamento assiale del detto primo organo di movimentazione (70) contro l'azione dei detti mezzi elastici (66). 2.- Organo di presa secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che il detto elemento valvolare (11) presenta una cavità (27) interna atta ad essere impegnata in uso dal detto terminale (5), e che i detti primi mezzi di vincolo (18) comprendono una pluralità di elementi di impegno (60) montati scorrevoli in rispettive sedi (61) ricavate in una parete laterale (26) del detto elemento valvolare (11) delimitante la detta cavità (27), caricati dai detti mezzi elastici (66) verso una posizione di accoppiamento con una relativa gola (7) anulare del detto terminale (5), e spostabili in una posizione di disimpegno dalla detta gola (7) del detto terminale (5) per effetto della spinta generata dal detto primo organo di movimentazione (70) in fase di spostamento assiale contro l'azione dei detti mezzi elastici (66). 3.- Organo di presa secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che i detti elementi di impegno (60) sono disposti tra i detti mezzi elastici (66) ed il detto primo organo di movimentazione (70). 4.- Organo di presa secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che i detti elementi di impegno comprendono una coppia di barrette (60) trasversali estendentisi parallelamente tra loro da parti diametralmente opposte del detto asse longitudinale (A). 5.- Organo di presa secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi di inibizione (76, 79) della rotazione del detto secondo organo di movimentazione (71), selettivamente disattivabili nella detta prima posizione operativa del detto elemento valvolare (11). 6.- Organo di presa secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che i detti mezzi di inibizione comprendono mezzi di accoppiamento scanalato (79, 76) tra il detto secondo organo di movimentazione (71) ed il detto elemento principale (10) disattivabili per effetto dello spostamento del detto elemento valvolare (11) nella detta prima posizione operativa. 7.- Organo di presa secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che i detti mezzi di trasmissione a camma (72) comprendono una prima ed una seconda superficie (80, 81) tra loro coniugate e ricavate rispettivamente sui detti primo e secondo organo di movimentazione (70, 71). 8.- Organo di presa secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che la detta prima superficie (80) comprende una pluralità di incavi (82), e la detta seconda superficie (81) comprende una pluralità di creste (84) aventi profilo corrispondente a quello dei detti incavi (82). 9.- Organo di presa secondo la rivendicazione 8, caratterizzato dal fatto che i detti incavi (82) e le dette creste (84) presentano rispettivi profili a V. 10.- Organo di presa secondo la rivendicazione 8 o 9, caratterizzato dal fatto che le dette prima e seconda superficie (80, 81) comprendono una pluralità di tratti piani (83, 85) intercalati ai relativi detti incavi (82) e, rispettivamente, alle relative dette creste (84). 11.- Organo di presa per un giunto ad innesto rapido di sicurezza, sostanzialmente come descritto con riferimento ai disegni allegati.
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