ITSV970018A1 - Valvola a farfalla. - Google Patents

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ITSV970018A1 IT97SV000018A ITSV970018A ITSV970018A1 IT SV970018 A1 ITSV970018 A1 IT SV970018A1 IT 97SV000018 A IT97SV000018 A IT 97SV000018A IT SV970018 A ITSV970018 A IT SV970018A IT SV970018 A1 ITSV970018 A1 IT SV970018A1
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Description

DESCRIZIONE dell'Invenzione industriale dal titolo: "Valvola a farfalla"
TESTO DELLA DESCRIZIONE
L'invenzione si riferisce ad una valvola a farfalla comprendente un otturatore a farfalla cooperante con una sede di valvola, la quale sede presenta una guarnizione sostanzialmente anulare che in posizione di chiusura dell'otturatore a farfalla aderisce con una certa forza di compressione in senso trasversale alla direzione di flusso e/o all'asse della sede di valvola, contro il bordo di testa periferico dell'otturatore a farfalla.
Nelle note valvole a farfalla di questo tipo, per assicurare una sufficiente tenuta tra bordo di testa periferico dell'otturatore e guarnizione anulare, la guarnizione e l'otturatore devono venire compressi l'uno contro l'altro con una forza relativamente grande e sufficiente a contrastare l'azione della pressione del fluido intercettato. In queste valvole, infatti, le superfici di contatto a tenuta tra otturatore a farfalla e guarnizione sono orientate sostanzialmente parallelamente alla direzione di flusso. La pressione viene esercitata dal fluido contro le facce laterali dell'otturatore e della guarnizione, ovvero tangenzialmente o perpendicolarmente alla forza radiale di compressione tra otturatore e guarnizione grazie a cui viene assicurata la tenuta. Questa condizione è estremamente sfavorevole. Il fluido agisce in senso d'incuneamento tra le due superfici e la pressione del fluido intercettato non viene sfruttata per coadiuvare il contatto a tenuta tra otturatore e guarnizione. Pertanto le note valvole a farfalla di questo tipo sono costruite in modo tale, per cui all'atto della chiusura della valvola, l'otturatore viene a comprimere con una forza prestabilita la guarnizione che presenta una certa elasticità o comprimibilità in modo da ottenere un precaricamento delle due parti l'una contro l'altra sufficiente a contrastare l'elevata spinta del flusso di fluido intercettato.
Questa condizione comporta tuttavia che per lo spostamento dell'otturatore a farfalla tra l'una e l'altra delle due posizioni di chiusura e di apertura sia necessaria una notevole forza che generalmente si aggiunge alla forza esercitata dalla pressione del fluido sull'otturatore a farfalla in fase di spostamento in posizione di chiusura.
In queste condizioni, le note valvole, necessitano di una costruzione molto robusta dei mezzi di comando dell'otturatore che devono garantire la sufficiente resistenza alle forze di movimentazione richieste. Inoltre, nella versione manuale, l'azionamento ha luogo grazie a leve di azionamento che devono essere molto lunghe per consentire di superare la resistenza aIlo spostamento dell'otturatore a persone con facoltà fisiche di media entità.
Questa notevole resistenza allo spostamento dell'otturatore a farfalla comporta inconvenienti ancora più gravosi quando si richiede di comandare la valvola con un attuatore motorizzato. In questo caso, è necessario dimensionare opportunamente 1'attuatore motorizzato che deve fornire la potenza richiesta per lo spostamento dell'otturatore. In questi tipi di valvole, a causa della suddetta resistenza di spostamento gli attuatori vengono a costituire così l'elemento di gran lunga più oneroso. Inoltre il notevole sforzo a cui sono soggetti ne aumenta l'usura limitandone la durata media e costringendo all'esecuzione di più frequenti interventi di manutenzione se non addirittura di sostituzione prematura degli attuatori. Anche la scelta della tipologia di attuatori è limitata a quelle tipologie di motorizzazione che consentono l'erogazione delle potenze richieste.
L'invenzione si basa quindi sul problema di perfezionare una valvola del tipo descritto all'inizio in modo tale per cui grazie ad accorgimenti relativamente semplici e poco costosi l'otturatore presenti meno resistenza allo spostamento nelle due posizioni di apertura e di chiusura, garantendo al tempo stesso un igliore effetto di chiusura a tenuta e minori costi degli attuatori di servocomando.
L'invenzione risolve i problemi di cui sopra, con uta valvola del tipo descritto all'inizio, in cui almeno parte della forza di compressione della guarnì -zione contro il bordo di testa dell'otturatore è esercitata dalla pressione idrostatica del fluido intercettato, essendo la guarnizione provvista, in almeno alcune zone, preferibilmente e sostanzialmente la sua intera . estensione ed in posizione radialmente più esterna rispetto alla superficie di contatto con il bordo di testa periferico dell'otturatore, di superfici di compressione rivolte in senso opposto alla detta superficie di contatto con l'otturatore ed orientate in modo tale da presentare almeno una componente direzionale parallela al flusso per generare una compressione in senso normale al flusso, ed essendo dette superfici accessibili od esposte al fluido intercettato .
Vantaggiosamente, la guarnizione anulare presenta una parte anulare radialmente più esterna ed una parte radialmente più interna, mentre il corpo di valvola presenta una sede di alloggiamento della detta guarnizione con una sede di serraggio della detta parte radialmente più esterna e con una sede di alloggiamento della parte radialmente più interna della guarnizione di tenuta che è di dimensioni lievemente maggiori della detta parte di guarnizione radialmente più interna ed è conformata in modo tale da presentare condotti, aperture e/o passaggi del fluido sul lato della parte interna della guarnizione provvista delle superfici di compressione con almeno una componente direzionaie parallela,al flusso per generare una compressione in senso normale al flusso intercettato.
Una forma esecutiva preferita prevede che le superfici di compressione della guarnizione contro l'otturatore siano costituite dalle pareti laterali di due coincidenti scanalature anulari sostanzialmente mediane nelle due facce della guarnizione anulare, le quali scanalature creano un restringimento anulare di collegamento tra parte interna e parte esterna della guarnizione. Le sedi di serraggio della parte esterna e quelle di alloggiamento della parte interna di guarnizione sono raccordate tra loro da una strozzatura anulare di compressione, che presenta sul lato rivolto verso le superfici di compressione della parte più interna della guarnizione delle pareti laterali che si estendono ad una certa distanza dalle dette pareti di compressione, formando, in combinazione della maggiore larghezza della sede d'alloggiamento rispetto allo spessore della parte più interna della guarnizione, delle camere sostanzialmente anulari accessibili sul corrispondente lato dell'otturatore a farfalla al fluido intercettato.
La sede di alloggiamento della parte più interna della guarnizione e la detta parte più interna della guarnizione presentano cooperanti superfici anulari di contatto a tenuta orientate trasversalmente all'asse della guarnizione ed alla direzione di flusso le quali, in particolare, sono esposte alla pressione idrostatica del fluido e presentano almeno una componente trasversale alla direzione di flusso del fluido, per cui la pressione idrostatica del fluido agisce anche in senso di compressione assiale a tenuta delle facce laterali della parte più interna della guarnizione contro la corrispondente affacciata parete laterale della sede di alloggiamento della stessa.
Quando la guarnizione anulare di tenuta è prevista in una sede di alloggiamento che termina ad una certa distanza dal bordo periferico di testa dell'otturatore contro cui viene a contatto la parte interna della guarnizione l'effetto combinato della pressione idrostatica del fluido intercettato in senso radiale e in senso assiale della guarnizione determina anche un incuneamento sostanziale della parte interna di guarnizione tra bórdo di testa periferico dell'otturatore e parete laterale della sede di alloggiamento sul lato opposto al fluido intercettato.
Grazie alle caratteristiche di cui sopra, l'otturatore della valvola farfalla secondo l'invenzione presenta una minore resistenza alla movimentazione, in quanto la forza di compressione necessaria a garantire la tenuta tra guarnizione ed otturatore viene generata almeno in parte dalla pressione idrostatica del fluido intercettato in posizione di chiusura dell'otturatore. Il dimensionamento della guarnizione può essere tale, per cui è possibile calibrare la suddivisione della compressione dell'otturatore contro la guarnizione tra compressione meccanica dell'otturatore stesso sulla guarnizione e compressione esercitata dalla pressione idrostatica del fluido in modo da ottenere le migliori garanzie di tenuta e la minore resistenza alla movimentazione dell'otturatore.
La compressione meccanica della guarnizione contro l'otturatore è determinata sostanzialmente dalla differenza tra i diametri interno della guarnizione ed esterno dell'otturatore e dalla elasticità o comprimibiltà della guarnizione stessa, mentre la compressione esercitata dal flusso è dipendente dalla grandezza della componente di superficie utile orientata in direzione parallela all'asse della guarnizione ed ovviamente dalla pressione del fluido intercettato.
Pertanto sia l'azionamento manuale che l'azionamento mediante attuatori servocomandabili può avere luogo esercitando una minima forza di azionamento dell'otturatore. Ciò si ripercuote positivamente sul costo e sul dimensionamento dei mezzi di comando sia manuali che motorizzati della valvola, nonché sulla durata ed affidabilità della valvola stessa.
Il fatto che l'azione di compressione a tenuta tra otturatore e guarnizione sia esercitata almeno in parte dalla pressione del fluido garantisce la massima affidabilità funzionale della valvola per pressioni del fluido crescenti. Infatti con crescenti pressioni del fluido sull'otturatore e sulla guarnizione, la compressione delle superfici tra cui deve avere luogo la tenuta delle dette due parti aumenta corrispondentemente, mentre la guarnizione, ovvero la parte interna attiva della stessa s'incunea con maggiore forza tra le due superfici di contatto parallele e trasversali alla direzione di flusso od all'asse della guarnizione e/o della luce di passaggio.
Inoltre, non essendo necessario determinare la precompressione della guarnizione in funzione della massima pressione di impiego, ma bensì secondo le minime condizioni di impiego, ciò determina una enorme differenza di sforzo di manovra specialmente alle basse pressioni, con attenuazioni di tali vantaggi verso le pressioni più alte, in quanto la manovrabilità dipenderà sempre più dall'attrito dell'asse di manovra nelle sedi.
Secondo una ulteriore caratteristica dell'invenzione che può essere prevista sia indipendentemente che in combinazione, l'alberino di comando dell'otturatore viene azionato per mezzo di una trasmissione a ingranaggio e vite senza fine. In particolare, quando la valvola è realizzata quasi interamente di materia plastica, anche la trasmissione a ingranaggio e vite senza fine può essere di materia plastica, essendo vantaggiosamente la vite senza fine di tipo cosiddetto globoidale. In questo vaso, il bordo periferico assiale dei denti dell'ingranaggio presenta una sagomatura sostanzialmente corrispondente al diametro interno della filettatura della vite senza fine, mentre, la filettatura che si estende lungo la vite senza fine, non sia avvolge intorno ad una superficie cilindrica, ma intorno ad una superficie rientrante corrispondentemente al raggio dell'ingranaggio.
Mentre questo tipo di trasmissione è molto costosa per quanto riguarda la fabbricazione in metallo, nella fabbricazione con materie plastiche, il tutto è molto più semplice e l'ingranaggio e la vite senza fine possono venie fabbricati mediante un usale procediemento di stampaggio per iniezione.
Dal punto di vista meccanico, proprio l'accoppiamento di forma molto preciso tra ingranaggio e vite senza fine consente a più denti di impegnarsi per la loro sostanziale estensione longitudinale con la vite senza fine per cui la trasmissione anche se di materia plastica è adatta a resistere a sforzi notevolmente maggiori senza causare precoci deterioramenti o consumi della vite senza fine o dell'ingranaggio. Il tutto mantenendo ciònonostante bassi i costi di fabbricazione e di manutenzione.
L'invenzione presenta delle ulteriori caratteristiche che sono oggetto delle sottorivendicazioni.
Le caratteristiche dell'invenzione ed i vantaggi da esse derivanti risulteranno meglio dalla seguente descrizione di un esempio esecutivo preferito illustrato a scopo non limitativo nei disegni allegati, in cui:
La fig. 1 è una vista in prospettiva di una valvola a farfalla secondo l'invenzione.
La fig. 2 è una vista frontale sulla valvola secondo la fig. 1 in direzione dell'asse dell'apertura di passaggio per il flusso di fluido.
La fig. 3 illustra una sezione trasversale secondo un piano parallelo all'asse mediano centrale dell'otturatore e della sede di valvola.
La fig. 4 illustra una vista in prospettiva della guarnizione di tenuta per la valvola secondo le precedenti figure.
La fig. 5 illustra la guarnizione secondo la fig.
4, metà in vista e metà in sezione.
La fig. 6 illustra una sezione trasversale della guarnizione secondo un piano mediano parallelo all'asse della guarnizione stessa.
La fig. 7 illustra una sezione ingrandita di un particolare relativo alla guarnizione al bordo di testa periferico dell'otturatore ed alla sede di valvola.
La fig. 8 è una vista analoga alla fig. 7, in cui sull'otturatore e sulla guarnizione viene esercitata una prestabilita pressione idrostatica dal fluido intercettato .
La fig. 9 è una sezione secondo un piano parallelo all'asse dell' alberino dì comando della valvola secondo le precedenti figure.
La fig. 10 è una vista in pianta di sopra sulla rasmissione secondo la fig. 9.
La fig. 11 è un ingrandimento del particolare relativo alla zona d'impegno della vite senza fine con l' ingranaggio .
Con riferimento alle figure, una valvola a farfalla comprende un corpo di valvola 1, in cui è previsito un condotto di passaggio 2 di forma sostanzialmente cilindrica. Il condotto di passaggio forma una sede
a guisa di disco. Un alberino trasversale 4, ovvero perpendicolare al condotto di passaggio è fissato radialmente all'otturatore a farfalla sporgendo dal bordo periferico dello stesso su ambedue i lati diametralmente opposti, mentre una delle due estremità dell' alberino di comando 4 sporge esternamente in fuori con una estremità d'afferramento non rotonda 104 a cui è collegabile una leva per il comando manuale oppure l'organo di un attuatore motorizzato.
In posizione coincidente con l'otturatore in posizione perfettamente perpendicolare all'asse del condotto di passaggio 2, la sede di valvola presenta una guarnizione sostanzialmente anulare 5 che è alloggiata in una scanalatura anulare 6 nella parete del condotto di passaggio 2 e che coopera con il bordo di testa periferico dell'otturatore a farfalla. Questo presenta una forma sostanzialmente corrispondente alla luce del condotto di passaggio 2, ed il diametro esternofidello stesso è lievemente inferiore al diametro interno del condotto di passaggio.
La guarnizione 5 è di forma anulare chiusa ed in corrispondenza dell'alberino 4 presenta due anellini 105 realizzati di pezzo e dello stesso materiale. Gli anellini 105 sono orientati con il loro asse sostanzialmente in direzione diametrale della guarnizione anulare e sono coassiali tra loro. In condizione montata della guarnizione, i lati di testa degli anellini 105 rivolti verso l'otturatore cooperano con spianamenti anulari 103 coassiali del bordo di testa dell'otturatore 3 che in corrispondenza della zona di raccordo all'alberino di comando 4 è di forma anulare coassiale a quella degli anellini 105 e circonda l'estremità di ' raccordo dell'alberino 4 all'otturatore.
In posizione coincidente e coassiale con il bordo di testa dell'otturatore 3, nel condotto 2 è realizzata una gola anulare d'alloggiamento della guarnizione anulare 5. Nelle zone di passaggio dell'alberino 4, la gola presenta una forma corrispondente a quella degli anellini 5. Vantaggiosamente, gli anellini 5 presentano delle superfici di testa radialmente interne e radialmente esterne, con riferimento all'asse del condotto di passaggio 2 che sono inclinate in modo simmetrico con riferimento al piano mediano della gola 6. L'inclinazione è tale, per cui il prolungamento ideale delle dette superfici di testa degli anellini 105 s' intersecano in coincidenza dell'asse dell'alberino 4 in direzione radialmente esterna rispetto all'asse del condotto di passaggio 2. Anche gli spianamenti anulari 103 intorno alle zone di raccordo dell'alberino 4 all' otturatore sono inclinate in modo sostanzialmente corrispondente.
Con riferimento alle figure 4 a 7, la guarnizione anulare 5 presenta due rami a settore anulare 205 simmetricamente identici rispetto all'asse degli anellini 105. I detti due rami 205 sono costituiti da una parte radialmente esterna e da una parte radialmente interna indicate rispettivamente con 305, 405. Le due parti sono raccordate tra loro da una zona intermedia 505 di spessore ridotto, ottenuta grazie a due scanalature sostanzialmente intermedie e coincidenti sulle due facce della guarnizione anulare. La parte radialmente più esterna 305 presenta una sezione sostanzialmente poligonale, in particolare esagonale, mentre la parte radialmente più interna 405 termina con un lato di testa radialmente interno sostanzialmente piatto, in particolare con angoli arrotondati.
La gola che forma l'alloggiamento 6 presenta nella zona delle scanalature 505 della guarnizione anulare 5 un restringimento di serraggio 106 che blocca la guarnizione in posizione. Mentre la parte di gola radialmente più esterna è dimensionata in modo tale da aderire bloccandola in posizione contro la parte radialmente più esterna 305 della guarnizione anulare 5, la parte di gola radialmente più interna rispetto alla strozzatura 106 e che è indicata con 206 è più larga della parte radialmente più interna 405 della guarnìzione 5. Inoltre la strozzatura od il restringimento di serraggio 106 presenta una conformazione tale, per cui in posizione montata della guarnizione 5, le pareti laterali 406 della stessa rivolte verso la parte radialmente più interna 405 della guarnizione 5 sono distanziate in una certa misura dalla parete laterale di raccordo delle scanalature 505 alla parte radialmente più interna 405 della guarnizione 5, formando due camere C a guisa di settore anulare che grazie alla minore larghezza della parte radialmente più interna 405 della guarnizione 5 rispetto alla associata parte di gola 206 sono comunicanti con il condotto di passaggio. Il tutto è dimensionato in modo tale, per cui, il diametro della guarnizione è lievemente maggiore rispetto al bordo esterno d'imboccatura della gola 6, 206 di alloggiamento e di bloccaggio della guarnizione 5, mentre il diamentro esterno del disco otturatore 3 è sostanzialmente corrispondente ovvero lievemente inferiore, nei limiti delle tolleranze a o del condotto di passaggio 2.
La sporgenza della parte interna della guarnizione 5 è tale, per cui spostando l'otturatore 3 in posizione di chiusura, lo stesso esercita una certa compressione della parte interna della guarnizione anulare che richiede tuttavia un piccolo sforzo ed assicura una sufficiente tenuta in condizioni d'intercettazione di fluido a bassissima pressione. Tale compressione è calibrata, grazie all'opportuno dimensionamento in modo tale da ridurre ad un certo livello lo sforzo necessario per spostare l'otturatore 3.
Le pareti di raccordo 605 della gola 505 alla parte radialmente più interna 305 della guarnizione 5, presentano un orientamento inclinato, in modo tale da garantire una componente trasversale ed una componente parallela alla direzione di flusso, cioè all'asse del condotto di passaggio 2.
Aumentando la pressione del fluido intercettato sull'otturatore 3 in posizione di chiusura, il .fluido penetrando anche nelle camere C esercita la pressione idrostatica sulle superfici 605, generando una componente di compressione assiale della parte più interna della guarnizione 5 contro la parete laterale della parte radialmente più interna 206 della gola d'alloggiamento 6 ed una componente di compressione radiale della parte più interna 405 della guarnizione 5 contro il bordo di testa dell'otturatore 3. In particolare la parte più interna 405 della guarnizione 5 viene spinta dalla pressione idrostatica del fluido intercettato in senso d'incuneamento contro le pareti tra loro trasversali e costituite dal bordo di testa dell'otturatore 3 e dalla parete laterale della parte più interna 206 della gola d'alloggiamento 6. L'inclinazione delle superfici 605 e la loro estensione è scelta in modo tale per cui la forza di compressione radiale della parte interna della guarnizione 5 contro l'otturatore 3 è maggiore della spinta in direzione radiale, ma in senso di allontanamento della guarnizione 5 dal bordo di testa dell'otturatóre 3 esercitata dalla pressione del fluido che tende ad incunearsi tra le dette due superfici a reciproco contatto. Questa condizione è illustrata nella figura 8.
Grazie agli accorgimenti di cui sopra, con un prestabilito minimo sforzo, si assicura la tenuta fino a predeterminate pressioni del fluido intercettato molto basse, in quanto la differenza di diametro tra otturatore e guarnizione garantisce un prima minima compressione reciproca delle dette due parti. All' aumentare della pressione idrostatica nel fluido intercettato, è la pressione del fluido stesso che contribuisce ad incrementare la compressione tra guarnizione 5 ed otturatore in misura sempre superiore alla forza esercitata dalla pressione in senso di distacco e penetrazione tra la guarnizione 5 e l'otturatore .
La movimentazione dell'otturatore 3 tra l'una e l'altra delle due posizioni risulta pertanto molto meno faticosa non dovendo l'otturatore stesso comprimere la guarnizione con la forza necessaria a garantire la tenuta anche per pressioni elevate nel fluido intercettato. Ciò consente dimensionamenti molto ridotti delle parti della valvola, soprattutto dei mezzi di azionamento che non dovranno sopportare più carichi e sollecitazioni dinamiche non indifferenti.
Secondo una forma esecutiva preferita, la zona della gola è realizzata in due parti che dividono la stessa secondo il piano trasversale mediano di simmetria. Una parte è realizzata nel corpo di valvola 1 monopezzo, mentre l'altra parte è costituita da un anello amovibile 10 che viene serrato contro la guarnizione 5 e contro il corpo di valvola 1 grazie a viti specificatamente previste a tale scopo o per mezzo dei mezzi di serraggio di flange del corrispondente bocchettone di raccordo alla valvola (non illustrati).
In questo modo, la gola di alloggiamento e di serraggio della guarnizione 5 è accessibile completamente lateralmente e la guarnizione 5 può venire semplicemente infilata nella corretta posizione venendo poi serrata con l'ausilio dell'anello 10, mantenendo sostanzialmente una costruzione monopezzo del corpo di
Con riferimento alle figure 9 a 11, l'invenzione prevede che l'alberino 4 di comando dell'otturatore 3 venga azionato a rotazione per mezzo di una trasmissione ad ingranaggio 15 e vite senza fine 16. Poiché tale trasmissione può essere soggetta a forti sollecitazioni, risulta vantaggioso realizzare la vite senza fine 16 e l'ingranaggio 15 con profili cosiddetti globoidali, in cui, la nervatura che costituisce il filetto della vite senza fine non si avvolge intorno ad una superficie cilindrica, bensì intorno ad una superficie S simmetrica a rotazione ed arcuata corrispondentemente al raggio di curvatura dell'ingranaggio 15, mentre i denti 115 dell'ingranaggio 15 non sono rettilinei, bensì sono incurvati in modo coniugato rispetto ad un raggio di curvatura della vite senza fine 16, in particolare in modo coniugato al raggio di curvatura minimo della vite senza fine 16.
Grazie a questo accorgimento, la vite senza fine e l'ingranaggio non s'impegnano solamente per pochi denti e sostanzialmente in corrispondenza delle superfici rispettivamente tangenti, ma più denti dell'ingranaggio 15 vengono a cooperare contemporaneamente con il filetto della vite senza fine 16. Questo tipo di trasmissione consente quindi di limitare l'usura e soprattutto di utilizzare materiali più deboli, come ad esempio la plastica per la sua fabbricazione. Grazie a questo tipo di trasmissione, è possibile realizzare l'ingranaggio 15 e la vite senza fine in materia plastica, così come il resto della valvola.
L'utilizzo di materia plastica consente di ridurre notevolmente le difficoltà ed i costi di fabbricazione della trasmissione, essendo possibile realizzare l'ingranaggio e la vite senza fine mediante stampaggio ad iniezione. Questa tecnica di fabbricazione consente di ottenere molto semplicemente parti costruttive di forma complessa.
L'accorgimento secondo le figg. 9 a 11 può essere provvisto anche separatamente dalla particolare realizzazione della valvola a farfalla e può venire utilizzato in qualsivoglia tipo di valvole, per consentire, con poca spesa ed in maniera funzionalmente efficace di ridurre lo sforzo di azionamento manuale della valvola stessa. Le dimensioni e la particolare conformazione dell'ingranaggio 15 e della vite senza fine 16 possono variare a seconda delle necessità e dei campi di utilizzo.
Il fatto di prevedere una trasmissione ad ingranaggio e vite senza fine di tipo globoidale consente di utilizzare la materia plastica per la fabbricazione della stessa, ottenendo trasmissioni sicure, affidabili e funzionalmente durature.
Naturalmente, l'invenzione non è limitata alla forma esecutiva testé descritta ed illustrata ma può essere ampiamente variata soprattutto costruttivamente senza per questo abbandonare l'ambito protettivo sopra esposto ed a seguito rivendicato.

Claims (5)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Valvola a farfallala comprendente un otturatore a farfalla (3) cooperante con una sede di valvola (2, 5, 6), la quale sede presenta una guarnizione (5) sostanzialmente anulare che in posizione di chiusura dell'otturatore a farfalla (3) aderisce con una certa forza di compressione in senso trasversale alla direzione di flusso e/o all'asse della sede di valvola, contro il bordo di testa periferico dell'otturatore a farfalla (3), caratterizzata dal fatto che almeno parte della forza di compressione tra la guarnizione (5) ed il bordo di testa dell'otturatore (3) è esercitata dalla pressione idrostatica del fluido intercettato in condizione di chiusura della valvola, essendo la guarnizione (5) provvista in almeno alcune zone, preferìbilmente per sostanzialmente la sua intera estensione, ed in posizione radialmente più esterna rispetto alla superficie di contatto con il bordo di testa peri:ferico dell'otturatore (3), di superfici di compressione (605) che sono rivolte in senso opposto alla superficie di contatto della guarnizione (5) con l'otturatore (3) e sono orientate in modo tale da presentare almeno una componente direzionale parallela al flusso per generare una componente in senso normale al flusso (F), ed essendo dette superfici (605) accessibili od esposte al.fluido intercettato.
  2. 2. Valvola secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che la guarnizione anulare (5) presenta una parte anulare radialmente più esterna (305) ed una parte anulare radialmente più interna (405) mentre il corpo di valvola presenta una sede di alloggiamento (6) della detta guarnizione (5) con una sede di serraggio della detta parte radialmente più esterna (305) e con una sede di alloggiamento (206) della parte radialmente più interna (405) della guarnizione (5) di tenuta che è di dimensioni lievemente maggiori della detta parte di guarnizione radialmente più interna (4-05), in modo da consentirne il movimento assiale e radiale entro prestabiliti limiti.
  3. 3. Valvola secondo le rivendicazioni 1 o 2; caratterizzata dal fatto che la sede di alloggiamento (6), cioè la parte (206) associata alla parte di guarnizione radialmente più interna (405) è conformata in modo tale da presentare condotti, aperture, passaggi e/o camere ( C) accessibili al fluido, sul lato della parte più interna (405) della guarnizione (5) provvista delle superfici di compressione (605) con almeno una componente direzionale parallela al flusso per generare una componente in senso normale al flusso del fluido intercettato.
  4. 4. Valvola, caratterizzata dal fatto che la guarnizione (5), ovvero la parte radialmente più interna. (405) della stessa e la sede di alloggiamento (206) ad essa associata presentano rispettivamente superfici di compressione (605) e condotti, aperture, passaggio e/o camere (C ) accessibili al fluido intercettato su ambedue i lati con riferimento al piano mediano trasversale, in particolare essendo la costruzione delle dette due parti simmetrica rispetto a questo piano.
  5. 5. Valvola secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, caratterizzata dal fatto che le superfici di compressione (605) della guarnizione (5) contro l'otturatore (3) sono costituite dalle pareti laterali di due coincidenti scanalature anulari (505) sostanzialmente mediane nelle due facce della guarnizione anulare (5), le quali scanalature (505) creano un reistringimento anulare di collegamento tra la parte interna (405) e la parte esterna (305) della guarnizione (5), essendo le sedi di serraggio della parte esterna (305) e quelle di alloggiamento lasco (206) della parte interna (405) di guarnizione raccordate tra loro da una strozzatura anulare (106) di compressione, la quale strozzatura (106) presenta sul lato rivolto verso le superfici di compressione (605) della parte radialmente più interna (405) della guarnizione (5) delle pareti laterali che si estendono ad una certa distanza dalle dette pareti di compressione (605), formando, in combinazione con la maggiore larghezza della sede d'alloggiamento (206) rispetto allo spessore della parte più radialmente interna (405) della guarnizione (5) delle camere (C ) sostanzialmente anulari accessibili sul lato dell'otturatore (3) a farfalla esposto al fluido intercettato nella posizione di chiusura dello stesso. 6.Valvola secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, caratterizzata dal fatto che la sede di alloggiamento (206) della parte radialmente più interna (405) della guarnizione (5) e la detta parte radialmente più interna (405) della guarnizione (5) presentano cooperanti superfici anulari di contatto a tenuta orientate trasversalmente all'asse della guarnizione ed alla direzione di flusso in combinazione con superfici o pareti (605), in particolare esposte alla pressione idrostatica del fluido che presentano almeno una componente direzionale trasversale alla direzione di flusso del fluido, per cui la pressione idrostatica del fluido agisce anche in senso di compressione assiale a tenuta delle superfici e/o pareti della guarnizione (5) contro le associate pareti e/o superfici della sede di alloggiamento (206) 7. Valvola secondo la rivendicazione 1979,7 caratterizzata dal fatto che la sede di alloggiamento (206) e la sede di serraggio delle due parti (305, 405) della guarnizione (5) sono costituite da una gola con una strozzatura mediana (106) per cui le facce laterali della parte più interna (405) della guarnizione (5) cooperano con la corrispondente affacciata parete laterale della sede di alloggiamento (206) per assicurare superfici di contatto a tenuta trasversali alla direzione di flusso. 8. Valvola secondo la rivendicazione 7, caratterizzata dal fatto che la gola (6) che forma le sedi di serraggio e di alloggiamento della guarnizione (5, 305, 405) è realizzata in due parti fissabili in modo amovibile tra loro, e che sono separate sostanzialmente lungo il piano mediano trasversale di simmetria della gola anulare (6) 9- Valvola secondo la rivendicazione 8, caratterizzata dal fatto che il corpo di valvola .(1) è sostanzialmente monopezzo, mentre presenta una cavità anulare nella zona della gola (6) che forma le sedi di serraggio e di alloggiamento (206) della guarnizione (6), essendo previsto un inserto anulare (10) fissabile in modo amovibile nel detto incavo anulare ed essendo le facce rivolte l'una verso l'altra dell'incavo anulare e dell'inserto anulare provviste di scanalature sagomate corrispondentemente ad una metà della sezione trasversale della detta gola (6). 10. Valvola secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, caratterizzata dal fatto che la guarnizione anulare di tenuta (5) sporge in un certa misura oltre l'apertura della sede d'alloggiamento (206) verso il bordo di testa dell'otturatore (3), mentre l'otturatore (3) presenta un diametro sostanzialmente identico o lievemente inferiore al condotto di passaggio 2, ma comunque maggiore a quello interno della guarnizione (5). 11. Valvola secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, caratterizzata dal fatto che il bordo di testa dell'otturatore (3) in posizione di chiusura del passaggio (2) e la parete^laterale della sede di alloggiamento (206) della parte radialmente più interna (405) della guarnizione (5) rispettivamente affacciata verso il lato esposto alla pressione del fluido intercettato formano due superfici tra loro sostanzialmente angolate d'incuneamento della parte radialmente più interna (405) della guarnizione (5) sotto l'azione della pressione idrostatica del fluido intercettato. 12. Valvola secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, caratterizzata dal fatto’ che l'otturatore (3) è provvisto di un alberino di comando (4) che è radiale rispetto alla guarnizione anulare (5), la stessa presenta di pezzo e nella zona dell'alberino (4) un anellino di tenuta (105) con asse parallelo all'asse dell'alberino di comando (4), ovvero perpendicolare all'asse della guarnizione (5), e destinato a circondare lo stesso, il quale anellino (105) alloggia in una corrispondente gola nella sede di valvola che si raccorda alla gola (5) e coopera con una superficie anulare periferica (103) corrispondente dell'otturatore (3) che è prevista nella zona di inserimento dell'alberino (4) nell'otturatore stesso (3) e si raccorda senza soluzione di continuità con il restante bordo di testa periferico dell'otturatore (3). 13. Valvola secondo la rivendicazione 12, caratterizzata dal fatto che l'alberino (4) si prolunga anche sul lato diametralmente opposto dell'otturatore (3), mentre la guarnizione (5), l'otturatore (3) e la sede di valvola presentano una costruzione analoga a quella della precedente rivendicazione 12 anche in corrispondenza del detto lato diametralmente opposto. 14. Valvola secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, caratterizzata dal fatto che l'alberino di comando (4) dell'otturatore (3)· viene azionato per mezzo di una trasmissione a ingranaggio e vite senza fine (15, 16), in cui la vite senza fine (16) e /o l'ingranaggio (15) presentano denti o superfici d'impegno reciproco con profilo globoidale 15. Valvola secondo la rivendicazione 14, caratterizzata dal fatto che l'ingranaggio e la vite senza fine sono realizzati in materia plastica. 16. Valvola secondo una o più delle precedenti rivendicazioni 14 o 15, caratterizzata dal fatto che il bordo periferico assiale dei denti dell'ingranaggio (15) presenta una sagomatura sostanzialmente corrispondente al diametro minore della filettatura della vite senza fine (16), mentre, la filettatura che si estende lungo la vite senza fine, presenta superficie di mantello incurvata in dentro corrispondentemente al raggio di curvatura dell'ingranaggio (15). 17. Valvola a farfalla, in tutto od in parte, come descritto, illustrato e per gli scopi su esposti.
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