ITSV20010028A1 - Elemento di molleggio per suole di calzature, suola per calzature e calzatura aventi tale elemento - Google Patents

Elemento di molleggio per suole di calzature, suola per calzature e calzatura aventi tale elemento Download PDF

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ITSV20010028A1 IT2001SV000028A ITSV20010028A ITSV20010028A1 IT SV20010028 A1 ITSV20010028 A1 IT SV20010028A1 IT 2001SV000028 A IT2001SV000028 A IT 2001SV000028A IT SV20010028 A ITSV20010028 A IT SV20010028A IT SV20010028 A1 ITSV20010028 A1 IT SV20010028A1
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Mauro Testa
Imeneo Braghin
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Seton Scholl Italia Spa
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Description

DESCRIZIONE dell’Invenzione Industriale dal titolo:
"Elemento di molleggio per suole di calzature, suola per calzature e calzatura aventi tale elemento."
TESTO DELLA DESCRIZIONE
L’invenzione ha per oggetto un elemento di molleggio per suole di calzature, costituito da almeno un corpo a guisa di calottina o cupoletta elasticamente cedevole.
Sono note varie tipologie di elementi di molleggio del tipo appena descritto che trovano applicazione nell'ambito di calzature, ad esempio di tipo sportivo, e che hanno lo scopo di assorbire gli shock derivanti dalle attività atletiche. Altri esempi di calzature di questo tipo sono quelle destinate ad essere indossate per lunghi periodi di tempo e che devono presentare caratteristiche cosiddette "riposanti". In effetti, un sistema di scarico, inteso come un sistema in grado di eliminare i sovraccarichi alla parte inferiore del nostro sistema locomotore, costituisce la soluzione ideale per ridurre drasticamente gli stress a carico di articolazioni, menischi, tendini, muscolatura ed ossa. In genere viene previsto uno o più di detti elementi di molleggio nella zona dell'intersuola, ossia la zona compresa fra l’elemento di sottopiede e l'elemento di suola vero e proprio che è a contatto col terreno. Questi elementi vengono applicati in genere nella zona del tallone e nella zona corrispondente alla pianta del piede, che;costituiscono le zone sottoposte a maggiore stress da impatto.
Secondo una soluzione particolarmente semplice, l'effetto di mol leggio può essere ottenuto grazie ad una combinazione di uno o più strati di uno o più materiali elastici sovrapposti ed incollati fra loro. In alternativa, possono essere previsti inserti elastici a guisa di camere contenenti un fluido con le opportune caratteristiche, ad esempio aria. Una soluzione differente prevede l'utilizzo di molle elicoidali vere e proprie, in particolare in acciaio o plastica, oppure di cilindretti elastici, in particolare in polimeri, che in aggiunta forniscono una discreta reattività. Un'altra soluzione prevede la realizzazione dell'elemento di molleggio a guisa di calottina o cupoletta od a guisa di rondella arcuata con un grosso foro centrale. La calottina viene fabbricata in un materiale relativamente elastico, ed il foro centrale contribuisce a fornire all'elemento una relativa cedevolezza. Proprio allo scopo di incrementare detta cedevolezza, un'altra forma esecutiva prevede che il foro sia circondato da una corona di linguette elasticamente cedevoli che aumentano l'azione oscillante. Secondo una soluzione differente, l'elemento di molleggio può essere costituito da una pluralità di elementi cavi, in particolare cilindrici, fabbricati di un elastomero e collegati fra loro da ponticelli di materiale. Ognuno degli elementi cilindrici presenta una forma interna tale da generare due camere sovrapposte che sono in collegamento reciproco mediante un dotto che presenta un diametro molto minore rispetto alle due camere e tale da rallentare il passaggio deN'aria da una camera all'altra creandò, sotto l'azione di pressione dovuta alla camminata, la desiderata azione ammortizzante. I cilindretti elastici uniti fra loro vengono posizio nati nella zona di intersuola con i loro assi perpendicolari alla suola. Una soluzione ulteriore prevede la presenza di una pluralità di cupolette realizzate a guisa di cuscinetti elastici in materiale pieno dotato delle opportune caratteristiche di cedevolezza elastica, in particolare poliuretano.
Nonostante la grande varietà di soluzioni proposte consenta un discreto assorbimento degli shock dovuti ad una semplice camminata o ad una vera e propria attività sportiva, tuttavia queste presentano una serie di inconvenienti a cui la presente invenzione intende porre rimedio, Innanzitutto le soluzioni proposte risultano per la maggior parte piuttosto costose e di realizzazione tutt'altro che semplice, a causa in particolare dell'utilizzo di materiali molto particolari, della necessità di realizzare strutture assai complesse o addirittura camere d'aria. In questo caso particolare vi è da osservare che un utilizzo prolungato può ridurne l'efficienza ed una foratura accidentale può far perdere completamente la funzionalità della calzatura. A seconda delle soluzioni proposte, inoltre, l'azione ammortizzante può risultare scarsa od eccessiva. Inoltre molte delle soluzioni proposte possono generare instabilità nella camminata a causa di un eccesso di effetto ammortizzante ed alla mancanza di mezzi di limitazione della corsa di molleggio.
Il trovato ha perciò lo scopo di consentire la realizzazione, con mezzi semplici e poco costosi, di un elemento di molleggio per suole del tipo descritto all'inizio, e conseguentemente una suola ed una calzatura, che consentano di ovviare agli inconvenienti su indicati fornendo allo stesso tempo una maggiore e migliore funzionalità, per adattare in modo ottimale il comportamento dinamico della calzatura alle esigenze funzionali fisiologiche.Ulteriore scopo è quello di poter predefinire una limitata corsa di molleggio e ridurre in questo modo l'azione di instabilità locale portata dall'elemento. La limitazione della corsa di molleggio consente il raggiungimento di un ulteriore scopo molto importante, ossia quello di ottenere una certa compressione locale od azione di massaggio sulla pianta del piede allo scopo di ridurre l'affaticamento e di favorire la microcircolazione, il cui rallentamento è spesso alla base di sensazioni di stanchezza. In alcuni casi si desidera rendere possibile la realizzazione di calzature a scopo terapeutico, dedicate ad esempio ai casi in cui sono presenti problemi vascolari, come i gravi problemi vascolari presenti nei pazienti diabetici. Si desidera inoltre che la posizione dell'elemento di molleggio possa essere personalizzabile, almeno entro certi limiti, in relazione a specifiche esigenze od a particolari conformazioni anatomiche. Ulteriore scopo è quello di consentire un incremento della circolazione d'aria all'interno della calzatura e del ricambio d'aria con l'esterno, con le ovvie positive conseguenze di aumento del comfort per il piede.
L'invenzione consegue gli scopi suesposti grazie ad un elemento di molleggio del tipo descritto all'inizio che presenta almeno un intaglio, ma preferibilmente almeno una coppia di intagli trasversali fra loro che formano un intaglio a croce. Detto intaglio è tale da suddividere la calottina in almeno quattro lembi o settori indipendenti che restano collegati fra loro lungo il bordo di base della calottina stessa.
Secondo una forma esecutiva preferita dell'invenzione, l'intaglio a croce può essere previsto in posizione centrale e suddividere la calottina in quattro settori uguali fra loro. Inoltre, i due intagli che formano l'intaglio a croce possono presentare la stessa larghezza.
Vantaggiosamente, soprattutto in relazione all'arte nota descritta in precedenza, l'elemento può presentare mezzi di limitazione dell'escursione elastica di cedevolezza dei settori definiti dall'intaglio a croce. Come sopra ricordato, è possibile in questo modo limitare la sensazione di instabilità dovuta al molleggio ed avere un'azione di "ritorno" sulla pianta del piede sotto forma di massaggio.
Detti mezzi di limitazione dell'escursione possono essere costituiti dagli affacciati bordi dei settori lungo gli intagli in combinazione con la larghezza degli stessi. In questo modo, come apparirà un maggiore chiarezza nell'illustrazione dei disegni, al raggiungimento di una certa flessione in senso di compressione, almeno alcuni o tutti i bordi dei settori vengono a contatto uno contro l'altro, creando un effetto "cupola" con uno scarico ottimale delle forze e ponendo quindi termine all'escursione elastica.
L'elemento può presentare grandezze e sagome qualsivoglia, ad esempio una forma a guisa di cono o cono tronco o combinazioni di forme coniche, troncoconiche e/o di settore di sfera o di sferoide. Secondo una forma esecutiva preferita, esso può presentare una sagoma a guisa di settore di sferoide con pianta di forma allungata e sostanzialmente ovale.
La pianta dell'elemento può presentare un asse maggiore ed un asse minore di simmetria, e l'asse maggiore essere orientato preferibiimente in direzione longitudinale della calzatura od antero-posteriore del piede. Specifiche esigenze anatomiche e/o terapeutiche possono suggerire uno o più orientamenti diversi.
L'elemento può presentare dimensioni in altezza minori delle dimensioni in larghezza, cioè parallele alla base d'appoggio, in modo tale da trasmettere all'utilizzatore una buona sensazione di stabilità.
L'elemento può essere realizzato in uno o più materiali relativamente rigidi ma intrinsecamente elastici, come ad esempio plastica e/o metallo, in particolare acciaio armonico, o combinazioni di materiali. Allo scopo di ottenere un particolare comportamento elastico, l'elemento può presentare una composizione laminare stratificata, oppure essere di un solo materiale omogeneo.
Vantaggiosamente, l'elemento può essere di dimensioni ridotte rispetto alle dimensioni di una suola di calzatura e presentare uno spessore sostanzialmente dell'ordine di grandezza dello spessore di una suola.
Secondo un perfezionamento vantaggioso, l'elemento a cupoletta può presentare un bordo di base spianato, ossia una flangia anulare periferica esterna di appoggio e/o di fissaggio dell'elemento alla suola, ad esempio mediante incollaggio o simili.
Secondo un ulteriore perfezionamento vantaggioso, l'elemento può presentare mezzi di incremento della flessibilità, ossia della cedevolezza elastica di uno o più settori. Detti mezzi possono essere costituiti da uno o più affacciati allargamenti o rientranze laterali dei bordi degli intagli. Dette rientranze possono essere ottenute grazie ad una serie di fori, in particolare quattro, ciascuno dei quali è previsto in corrispondenza di una estremila terminale di ognuno dei singoli intagli che formano l'intaglio a croce, e con diametro leggermente maggiore rispetto alla larghezza di ciascun intaglio. In questo modo sostanzialmente viene ridotta l'estensione angolare della zona di collegamento di ciascun settore alla base della cupoletta e viene quindi incrementata la possibilità di flessione del settore stesso.
L'elemento di molleggio può essere previsto in combinazione con una suola, essendo uno o più di detti elementi di molleggio distribuiti secondo disegni prestabiliti fra due strati di suola sovrapposti fra loro, di cui uno superiore, cosiddetto sottopiede, ed uno inferiore che costituisce la suola vera e propria.
Vantaggiosamente, gli uno o più elementi di molleggio possono essere disposti con il lato convesso rivolto verso il sottopiede, in modo tale da praticare un'azione di massaggio sulla pianta del piede, come desiderato.
Gli elementi di molleggio possono essere distribuiti uniformemente sulla superficie della suola, oppure essere concentrati maggiormente o disposti esclusivamente in alcune zone parziali della suola, conformemente alla distribuzione delle sollecitazioni sulla superficie della suola e/o in relazione a particolari esigenze terapeutiche di massaggio. In particolare essi possono essere previsti concentrati maggiormente o solamente nella zona del tacco o del tallone e/o nella zona della pianta del piede.
Secondo un ulteriore perfezionamento molto vantaggioso dell'invenzione, possono essere previsti mezzi di incremento locale dell'azione di massaggio della cupoletta sulla pianta del piede.
Secondo una forma esecutiva preferita dell'invenzione, detti mezzi possono essere costituiti da un elemento a guisa di pulsante di pressione, previsto in corrispondenza della zona di incrocio dei due intagli che formano l'intaglio a croce, e di dimensioni tali da poggiare sulla zona d'angolo di ciascun settore in modo tale da agire contestualmente su tutti i settori.
Detto pulsante di pressione può essere trattenuto in posizione grazie ad uno stelo che si diparte da un punto intermedio, in particolare centrale, della faccia inferiore del bottone. Lo stelo si estende perpendicolarmente verso il basso in misura sostanzialmente pari allo spessore dei settori e termina con una testa allargata di trattenimento che poggia sulle facce inferiori dei settori.
Fra la faccia inferiore del pulsante di pressione nella zona di appoggio del medesimo sui settori possono essere previsti mezzi di appoggio elasticamente comprimibili, realizzati in un materiale del tipo gomma o simili, che in particolare possono essere costituiti da almeno un elemento a guisa di Oring, in modo tale realizzare un collegamento elastico anche nella zona di contatto fra il bottone e la cupoletta e generare una limitata ulteriore instabilità.
Detto pulsante può presentare qualsivoglia forma atta allo scopo di concentrare l'azione di micro massaggio, ma secondo una forma esecutiva preferita presenta una faccia superiore a guisa di cupola, in modo tale da focalizzare maggiormente l'azione di massaggio. Nell'ambito di una calzatura può essere previsto che tutti gli elementi di molleggio o soltanto una parte di questi siano dotati del pulsante di pressione, non solo per una corretta impostazione della camminata ma anche per una personalizzazione della sopracitata azione di massaggio.
L'elemento di molleggio può essere costituito da combinazioni di due o più elementi a guisa di calottina, di uguale o diverso materiale e/o curvatura, e sovrapposti fra loro secondo un prestabilito ordine.
A questo proposito, possono essere previsti associati mezzi di pompaggio tali da incrementare la circolazione d'aria all'interno della calzatura, i quali mezzi sono comandati vantaggiosamente dalla corsa di compressione che esegue l'elemento di molleggio.
Secondo una forma esecutiva preferita, detti mezzi sono costituiti da un ulteriore elemento a cupoletta, realizzato in un materiale elasticamente cedevole e relativamente morbido ma impermeabile all'aria, del tipo gomma o simili.
L'elemento di pompaggio può presentare una forma complementare rispetto all'elemento di molleggio ed essere alloggiato internamente a questo, in modo tale da appoggiare sulle pareti interne dell'elemento di molleggio.
Ovviamente, nell'ambito di una suola di una calzatura, è possibile che ciascuno degli elementi di molleggio o soltanto alcuni di essi presentino l'elemento interno di pompaggio.
Secondo una forma esecutiva preferita dell'invenzione che verrà descritta in maggiore dettaglio più avanti, l'elemento di molleggio si presenta sotto forma di un elemento combinato, ossia costituito da una pluralità di elementi o corpi di molleggio realizzati secondo le caratteristiche fin qui descritte, ed uniti fra loro da una struttura.
I corpi di molleggio possono essere collegati fra loro formando elementi compositi di molleggio, eventualmente prefabbricati, con estensione pari a tutta la suola o solamente corrispondente ad alcune zone di essa.
Gli elementi di molleggio compositi possono essere costituiti da una sovrapposizione di elementi di molleggio compositi provvisti di una pluralità i corpi di molleggio fra loro coincidenti e di forma e/o materiale e/o con caratteristiche fra loro diverse.
Nell'ambito di un elemento di molleggio combinato, i corpi di molleggio possono essere uguali o diversi fra loro, sia singolarmente che ha gruppi, per materiale, caratteristiche elastiche e dimensioni, in modo tale, ad esempio, da poter personalizzare l'azione di molleggio in relazione alle varie zone della pianta del piede.
I corpi di molleggio che formano l'elemento combinato possono essere collegati fra loro da ponticelli di materiale a guisa di costolette piatte o simili, in particolare dello stesso materiale che costituisce i corpi di molleggio, in modo tale da semplificare e ridurre i costi di fabbricazione. Tuttavia le cupolette possono anche essere utilizzate sotto forma di singoli elementi isolati.
Detti ponticelli di collegamento dei singoli corpi di molleggio possono essere realizzati, almeno in parte, scanalati a guisa di canale di collegamento, con concavità orientata verso basso, ossia in modo concorde rispetto alla concavità dei corpi di molleggio.
In maniera similare, almeno parte degli elementi di pompaggio possono essere collegati fra loro da una struttura costituita da ponticelli di materiale, anche in questo caso lo stesso materiale che costituisce gli elementi di pompaggio.
I corpi di pompaggio possono essere collegati fra loro mediante ponticelli scanalati a guisa di canali di collegamento, con concavità orientata in senso concorde rispetto ai corpi di pompaggio ed in modo tale da realizzare un elemento combinato di pompaggio d'aria. La funzione dei canali è quella di consentire il passaggio da un elemento di pompaggio all'altro, equilibrando in questo modo la presenza deN'aria nelle varie zone sotto la pianta del piede. Può anche essere prevista la presenza di elementi non connessi fra loro. Lo scopo essenziale è quello di creare un soffio d'aria che migliora la circolazione all'interno della scarpa. Inoltre all'interno della scarpa viene creata un'alternanza di depressioni e sovrapressioni che favoriscono un incremento del ricambio con l'esterno.
Vantaggiosamente, l'elemento combinato di molleggio e l’elemento combinato di pompaggio possono presentare forme complementari fra loro, in modo tale per cui il primo può essere sovrapposto al secondo e provocarne l'azione di pompaggio.
Sia che gli elementi di molleggio si presentino sotto forma di cupolette separate fra loro che sotto forma di elemento combinato di molleggio provvisto degli elementi di collegamento a canale, essi possono sere previsti su una piastrina di sopporto.
Secondo una forma esecutiva preferita che verrà descritta in maggiore dettaglio dell'illustrazione dei disegni, la piastrina di sopporto può costituire un elemento di slitta impegnabile in modo scorrevole su un ulteriore elemento di sopporto e guida, che è a sua volta fissabile in modo stabile sulla faccia superiore della suola della scarpa.
In particolare, la piastrina di sopporto può presentare, in corrispondenza di ciascuno di due opposti bordi laterali, un elemento di slitta infipegnabile in modo scorrevole in uno di due opposti bordi laterali dell'elemento di guida, il quale preferibilmente presenta una forma sostanzialmente piatta.
La piastrina scorrevole e/o l'elemento di sopporto possono presentare mezzi di bloccaggio amovibile in posizione della piastrina.
Detti mezzi possono essere costituiti da almeno una coppia di rilievi, ma preferibilmente da due file di rilievi, preferibilmente di forma arrotondata, previsti sulla faccia inferiore della piastrina di sopporto, ciascuna delle quali è prevista in prossimità di uno dei due bordi laterali a slitta, e da una corrispondente coppia di file di rientranze previste sulla faceia superiore dell'elemento di sopporto, o viceversa, il modo tale per cui la piastrina di sopporto risulta bloccabile a scatto in punti predeterminati sempre allo scopo di poter consentire una personalizzazione della calzatura, con riferimento all'azione di molleggio e/o di massaggio.
L'elemento di sopporto può essere previsto fissato in un alloggiamento di una suola, in particolare nella zona del tacco. Detto alloggiamento è di dimensioni tali da consentire lo scorrimento antera-posteriore della piastrina scorrevole sull'elemento di sopporto, ovvero con dimensioni longitudinali leggermente maggiori di questo.
L'elemento di sopporto può essere fissato alla suola in posizione sollevata, ad esempio mediante piedini di fissaggio, il modo tale da consentire lo scorrimento della piastrina di sopporto.
La presente invenzione ha anche per oggetto una calzatura che, come è noto, comprende in genere una parte di suola costituita dalla combinazione di almeno due strati sovrapposti, il cosiddetto sottopiede e la parte di suola vera e propria, ed una parte di tomaia. L'invenzione ha ovviamente per oggetto anche la suola.
Fra il sottopiede e la suola possono essere previsti uno o più degli elementi di molleggio con le caratteristiche fin qui descritte.
Essi possono estendersi in posizione sollevata rispetto allo strato inferiore di suola, sostanzialmente in misura della loro escursione.
Vantaggiosamente, il sottopiede può essere ancorato alla suola in modo amovibile, almeno nella zona degli alloggiamenti degli elementi di molleggio spostabili sopradescritti, in modo tale da poter accedere a detti alloggiamenti per il loro spostamento e la loro regolazione.
La calzatura può essere provvista di un tacco che genera una inclinazione della suola e quindi complessivamente della calzatura. In questo caso l'elemento o gli elementi di molleggio possono essere disposti inclinati, in particolare nella zona del tacco, rispetto al piano orizzontale di appoggio, e più in particolare, sono inclinati in modo corrispondente all'inclinazione della suola in modo tale da ottenere una compensazione parziale o totale dell'inclinazione del piede sulla scarpa. In casi particolari, gli elementi di molleggio possono essere inclinati in modo non corrispondente, in particolare opposto, rispetto all'inclinazione
I vantaggi della presente invenzione risultano evidenti da quanto sopra esposto, e consistono nel consentire la realizzazione di una calzatura la quale, oltre a presentare un efficace sistema di molleggio ed ammortizzazione, può presentare le interessanti ed efficaci applicazioni terapeutiche sopracitate. L'elemento di molleggio utilizzato risulta di realizzazione molto semplice ed economica e consente una deambulazione confortevole ma esente dai fattori di instabilità presenti nelle calzature provviste di elementi di molleggio secondo l'arte nota.
Le ulteriori caratteristiche ed i perfezionamenti sono oggetto delle sottorivendicazioni.
Le caratteristiche dell'invenzione ed i vantaggi da essa derivanti risulteranno con maggiore evidenza dalla seguente descrizione dettagliata delle figure allegate a titolo non limitativo, in cui:
La fig. 1 illustra una vista in pianta dall'altro dell'elemento di molleggio secondo l'invenzione.
La fig. 2 illustra una vista in sezione secondo l'asse minore di simmetria dell'elemento della fig. 1, in condizione sostanzialmente non compressa.
La fig. 3 illustra la stessa vista della fig. 2, con l'elemento in condizione di fine corsa di compressione.
La fig. 4 illustra il particolare in sezione della zona di applicazione del pulsante di pressione.
La fig. 5 illustra una vista in pianta dall'alto dell'elemento di molleg-gio completo del pulsante di pressione.
Le figg. 6 e 7 illustrano due differenti viste in prospettiva di un ele-mento combinato di molleggio, un elemento combinato di pompaggio ed del relativo elemento di sopporto scorrevole, in condizione smontata.
La fig. 8 illustra gli stessi elementi delle figg. 6 e 7 in condizione parzialmente montata.
La fig. 9 illustra gli stessi elementi delle figg. 6 e 7 in condizione montata.
La fig. 10 illustra una vista in sezione della zona del tacco di una calzatura con gli elementi delle figg. 6 e 7 in condizione inserita.
La fig. 11 illustra la stessa vista della fig. 10, essendo gli elementi di molleggio fissati in modo differente.
La fig. 12 illustra una vista in sezione della zona del tacco di una calzatura la cui suola presenta un andamento inclinato.
Con riferimento alla fig. 1 , un elemento di molleggio secondo l'invenzione comprende un corpo 1 che presenta una forma a guisa di calottina, cupoletta o rondella arcuata. Ovviamente questa forma non è da intendersi limitativa. Infatti il corpo di molleggio può presentare anche forme a guisa di sferoide o forme arcuate non arrotondate come forme coniche o troncoconiche o forme combinate. Il corpo a cupoletta 1 è realizzato in uno o più materiali relativamente rigidi ma elasticamente cedevoli, come ad esempio plastica o metallo. La forma esecutiva preferita illustrata presenta una sagoma a guisa di settore di sferoide con pianta di forma allungata. La pianta presenta un asse maggiore ed un asse minore di simmetria, indicati rispettivamente con A-A’ e B-B’ nella fig. 1 e, come illustrato nelle figure 6 a 12, in condizione montata dell'elemento all'interno della calzatura, l'asse maggiore A-A' risulta orientato in direzione longitudinale della calzatura od antero-posteriore del piede. Naturalmente sono possibili orientamenti diversi per far fronte a particolari esigenze di molleggio e/o a particolari conformazioni della calzatura.
In posizione centrale della calottina 1 è prevista una coppia di intagli 2, 3 trasversali fra loro, con andamento sostanzialmente corrispondente ai due assi di simmetria A-A’ e B-B’ e che formano un intaglio a croce. Detto intaglio a croce 2,3 è tale da suddividere la calottina 1 in quattro settori 4 uguali fra loro ed indipendenti che restano collegati reciprocamente lungo il bordo di base della calottina 1 stessa. La flessione dei settori 4 consente all'elemento di molleggio di espletare la sua funzione ammortizzante. La posizione dell'intaglio a croce 2, 3 illustrata nella fig. 1 costituisce soltanto una soluzione preferita, mentre sono possibili intagli con andamenti e/o posizioni differenti da quella descritta. Con linee tratteggiate è illustrato un possibile ulteriore intaglio 5 sfalsato angolarmente rispetto all'intaglio 2, 3, e che può essere previsto in alternativa od in combinazione con questo. Sono ulteriormente possibili soluzioni differenti, ad esempio una suddivisione della cupoletta 1 in tre settori con un intaglio non a croce ma ad Y od a T.
I due intagli 2, 3 presentano la stessa larghezza costante, larghezza che, come vedremo fra poco, definisce il limite dell'escursione elastica di cedevolezza dei settori 4. La calottina 1 può presentare un bordo di base spianato, ossia una flangia anulare periferica esterna, indicata con 6 nelle figure 2 e 3, di appoggio e/o di fissaggio dell'elemento di molleggio sulla superficie superiore di una suola o di una eventuale piastrina di sopporto 7 (figg. 6 e 7). La distribuzione dei corpi sulla superficie di suola può essere qualsivoglia e può seguire prestabiliti disegni adattati sia alle caratteristiche fisiologiche dell'utente che alla tipologia d'utilizzo specifico della calzatura.
Allo scopo di incrementare ulteriormente le caratteristiche di flessibilità dei settori 4, in corrispondenza di ciascuna estremità terminale di ognuno dei singoli intagli 2,3 che formano l'intaglio a croce è previsto un foro 8 di diametro leggermente maggiore rispetto alla larghezza di ciascun intaglio 2,3 e tale da creare coppie di affacciati allargamenti o rientranze laterali dei bordi degli intagli 2,3. Praticamente viene ridotta l'estensione angolare della zona di collegamento di ciascun settore 4 alla base della cupoletta 1 , in modo tale da indebolire localmente ciascun settore 4 ed aumentarne la cedevolezza.
Con riferimento adesso alle figure 2 e 3, viene illustrato il comportamento dell'elemento di molleggio quando questo è soggetto a compressione. Nelle figure 2 e 3 l'elemento è illustrato in combinazione con, ed al di sotto di, una schematica superficie di compressione 9 che in genere è costituita dal sottopiede. L'elemento infatti, come sopra accennato, è destinato ad essere posizionato nella zona di intersuola compresa fra la suola 10 vera e propria ed il sottopiede 9. Nella fig. 2 l'elemento è illustrato in condizione sostanzialmente non compressa, per cui gli affacciati bordi dei settori 4 lungo l'intaglio 3 risultano sostanzialmente paralleli fra loro. Quando l'elemento è assoggettato ad una forza di compressione, indicata dalla freccia della fig. 3, tipicamente la pressione del piede sul sottopiede 9, la larghezza dell'intaglio 3 diminuisce ed almeno parte dei bordi dei settori 4 vengono a contatto uno contro l'altro, ponendo quindi termine all'escursione elastica. Si noti come in questa condizione di fine corsa di compressione viene ricostituito un vero proprio effetto cupola, per cui non è possibile alcun ulteriore cedimento elastico. Si noti ulteriormente che grazie a ciò si verifica un possibile effetto di ritorno nei confronti della pianta del piede sotto forma di un benefico massaggio.
Con riferimento adesso alle figure 4 e 5, un perfezionamento molto vantaggioso dell'invenzione può prevedere la presenza di un elemento a guisa di pulsante 11 di pressione che ha la funzione di incrementare localmente l'azione di micromassaggio della cupoletta 1 sulla pianta del piede. Esso presenta una forma circolare con una superficie inferiore 111 sostanzialmente piana che poggia sulla zona d'angolo di ciascun settore 4 ed agisce contestualmente su tutti i settori. La faccia superiore 211 , invece, è prevista a guisa di cupola, in modo tale da focalizzare maggiormente l'azione di massaggio. Fra la faccia inferiore 111 di detto pulsante di pressione 11 e la zona di appoggio del medesimo sui settori 4 è previsto un elemento a guisa di Oring 12 in un materiale elasticamente comprimibile del tipo gomma o simili. Il pulsante 11 di pressione è trattenuto in posizione grazie ad uno stelo 13 che si diparte dal centro della faccia inferiore 211 del pulsante 11 , il quale stelo 13 si estende perpendicolarmente verso il basso in misura sostanzialmente pari allo spessore dei settori 4 e termina con una testa allargata 14 di trattenimento che poggia sulle facce inferiori dei settori 4. Il pulsante 11 può essere realizzato di pezzo ed essere applicato tramite forzamento dall'alto, oppure può essere realizzato in due pezzi e la testa allargata 14 può essere applicata successivamente all'introduzione dello stelo ed essere fissata in qualsivoglia modo, ad esempio mediante incollatura o simili.
Con riferimento adesso alle figure 6 a 12, viene illustrata una forma esecutiva preferita dell'invenzione sotto forma di elemento combinato di molleggio che comprende una pluralità di elementi con le caratteristiche fin qui descritte. L'elemento preso in esame risulta particolarmente adatto ad essere applicato nella zona del tacco 15 e comprende una pluralità di calottine 1 (in particolare tre) previste su una piastrina di sopporto 7. Le calottine 1 sono in comunicazione fra loro grazie a scanalature 16 che presentano concavità orientate in direzione concorde rispetto alla concavità delle cupolette 1 . L'elemento costituito dalla piastrina 7, le cupolette 1 e le scanalature 16 può essere ottenuto mediante semplice stampaggio, quindi deformazione negativa su un lato della piastrina 7 e deformazione positiva della stessa dalla parte opposta e successivo intaglio e foratura delle cupolette 1 , od in qualsivoglia altro modo.
La piastrina 7 di sopporto presenta, in corrispondenza di due opposti bordi laterali, un elemento di slitta 107 impegnabile in modo scorrevole in uno di due opposti bordi laterali di un elemento 17 di sopporto e guida costituito da una ulteriore piastrina 17.
Sulla faccia inferiore della piastrina 7 scorrevole di sopporto sono previste due file di rilievi 18 di forma arrotondata. Ciascuna fila è prevista in prossimità di uno dei due bordi laterali a slitta 107. L'elemento di sopporto e guida 17 presenta a sua volta, sulla sua faccia superiore, una corrispondente coppia di file di rientranze 117 destinate a cooperare con i rilievi 18 in modo tale per cui la piastrina di sopporto 16 risulta bloccabile a scatto in punti predeterminati. Questo accorgimento consente vantaggiosamente di personalizzare e localizzare l'azione di massaggio in relazione a singole esigenze. Nella fig. 10 l'elemento scorrevole appena descritto è illustrato in un alloggiamento 19 previsto nella zona del tacco 15 di una ipotetica calzatura. Si noti che l'elemento di sopporto 17 è montato su piedini 20 che favoriscono scorrimento anteraposteriore della piastrina 7 che porta le calottine 1 di molleggio. La regolazione viene effettuata grazie alla possibilità di sollevare verso l'alto il sottopiede 9. Nella fig. 11 invece, fra gli elementi di molleggio e la faccia superiore dell'alloggiamento 19 è prevista la presenza di un ulteriore strato 21 in un materiale diverso da quello che costituisce il tacco, ad esempio un materiale più morbido per incrementare la complessiva azione di molleggio. La fig. 12 illustra il fatto che il dispositivo fin qui descritto può essere abbinato anche ad una calzatura con un tacco 15 con andamento inclinato.
Tornando adesso alle figg. 6 e 7, viene illustrato un perfezionamento molto vantaggioso che consente una buona circolazione d'aria all'interno della calzatura nonché un certo ricambio con l'esterno. Viene infatti previsto un elemento combinato 22 per il pompaggio dell'aria formato da una pluralità di cupolette 122 (in particolare 3) realizzate in un materiale elasticamente cedevole e relativamente morbido ma impermeabile all'aria del tipo gomma o simili. Le cupolette di pompaggio 122 sono collegate fra loro mediante ponticelli scanalati 222 che costituiscono dei canali di collegamento e che presentano una concavità orientata in modo concorde rispetto alle cupolette di pompaggio 122. Le cupolette di pompaggio 122 presentano una forma complementare rispetto alle cupolette 1 di molleggio, ed i ponticelli scanalati 222 di unione delle cupolette di pompaggio 122 presentano una forma complementare rispetto alle scanalature 16 presenti sulla piastrina scorrevole 7. L'elemento combinato di pompaggio 22 presenta quindi una forma complementare rispetto al complesso delle concavità previste sulla piastrina 7, per cui può essere inserito al di sotto di questa in modo tale per cui la deformazione delle cupolette 1 di molleggio provoca la contestuale deformazione delle cupolette 122 di pompaggio deH'aria. L'elemento può essere semplicemente posto al di sotto della piastrina scorrevole 7 e poggiare sulla faccia superiore dell'elemento 17 di sopporto. I canali 222 consentono il passaggio da una cupoletta 122 all'altra e migliorano l'equilibrio generale. Ovviamente è possibile prevedere la presenza di separate cupolette di pompaggio 122 anche in combinazione con separate calettine 1 di molleggio, ossia nel caso in cui queste non siano previste fissate su una piastrina di sopporto 7.
Gli elementi di molleggio possono essere previsti sia separati fra loro che combinati sotto forma di uno o più elementi compositi di molleggio, in posizioni e/o con distribuzioni prestabilite anche differenti da quelle descritte. Ovviamente la suola può presentare in combinazione altri strati singoli o combinati sia sotto forma di laminati a più strati che sotto forma di elementi formati da più zone diverse. Sempre in combinazione, la suola può presentare anche uno o più inserti destinati a conferire particolari caratteristiche funzionali alla stessa, come ad esempio gli inserti di irrigidimento e/o inserti di ammortizzazione e/o altro.
Naturalmente l'invenzione non è limitata alle forme esecutive testé descritte ed illustrate, ma può essere ampiamente variata, senza con ciò abbandonare il principio informatore sopra esposto ed a seguito rivendicato.

Claims (71)

  1. RIVENDICAZIONI 1 E lemento di molleggio per suole di calzature, costituito da almeno un corpo gauisa di calottina (1) o cupoletta elasticamente cedevole, caratterizzatodal fatto che presenta almeno un intaglio, ma preferibilmente almeno una coppia di intagli trasversali (2, 3) fra loro che formano un intaglio a croce, il quale intaglio (2, 3) è tale da suddividere la calottina (1) in almeno quattro lembi o settori (4) indipendenti che restano collegati fra loro lungo il bordo di base della calottina (1) stessa.
  2. 2. Elemento secondo la rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto che l'intaglio a croce (2,3) è previsto in posizione centrale e suddivide la calottina (1) in quattro settori (4) uguali fra loro.
  3. 3. Elemento secondo le rivendicazioni 1 e 2, caratterizzato dai fatto che i due intagli (2, 3) che formano l'intaglio a croce presentano la stessa larghezza.
  4. 4. Elemento secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che presenta mezzi (11) di limitazione dell'escursione elastica di cedevolezza dei settori (4) definiti dall'intaglio a croce (2,3).
  5. 5. Elemento secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di limitazione dell'escursione sono costituiti dagli affacciati bordi dei settori (4) lungo gli intagli (2, 3) in combinazione con la larghezza degli stessi, per cui, al raggiungimento di una certa flessione in senso di compressione, almeno alcuni o tutti i bordi dei settori (4) vengono a contatto uno contro l'altro, ponendo quindi termine all'escursione elastica.
  6. 6. Elemento secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che può presentare grandezze e sagome qualsivoglia, in particolare una sagoma a guisa di settore di sferoide con pianta di forma allungata e sostanzialmente ovale.
  7. 7. Elemento secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che presenta una pianta con un asse maggiore (A-A’) ed un asse minore (B-B<'>) di simmetria, e che l'asse maggiore (Α-Α') è orientato preferibilmente in direzione longitudinale della calzatura od antera-posteriore del piede.
  8. 8. Elemento secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che presenta una forma a guisa di cono o cono tronco o combinazioni di forme coniche, troncoconiche e/o di settore di sfera o di sferoide.
  9. 9. Elemento secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che presenta dimensioni in altezza minori delle dimensioni in larghezza, cioè parallele alla base d'appoggio.
  10. 10. Elemento secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che è realizzato in uno o più materiali relativamente rigidi ma intrinsecamente elastici, come ad esempio plastica e/o metallo.
  11. 11. Elemento secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che presenta una composizione laminare stratificata, oppure è di un solo materiale omogeneo.
  12. 12. Elemento secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che è di dimensioni ridotte rispetto alle dimensioni di una suola (9, 10) di calzatura.
  13. 13. Elemento secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che presenta uno spessore sostanzialmente dell'ordine di grandezza dello spessore di una suola (9,10).
  14. 14. Elemento secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che presenta un bordo di base spianato, ossia una flangia (6) anulare periferica esterna di appoggio e/o di fissaggio dell’elemento.
  15. 15. Elemento secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che presenta mezzi (8) di incremento della flessibilità di uno o più settori (4).
  16. 16. Elemento secondo, caratterizzato dal fatto che detti mezzi sono costituiti da uno o più affacciati allargamenti o rientranze laterali dei bordi degli intagli.
  17. 17. Elemento secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che dette rientranze sono ottenute grazie ad una serie di fori (8), in particolare quattro, ciascuno dei quali è previsto in corrispondenza di una estremità terminale di ognuno dei singoli intagli (2, 3) che formano l'intaglio a croce, e con diametro leggermente maggiore rispetto alla larghezza di ciascun intaglio (2,3).
  18. 18. Elemento secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che è previsto in combinazione con una suola (9,10), essendo uno o più di detti elementi di molleggio distribuiti secondo disegni prestabiliti fra due strati (9,10) di suola sovrapposti fra loro, di cui uno superiore, cosiddetto sottopiede (9), ed uno inferiore che costituisce la suola (10) vera e propria.
  19. 19. Elemento secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che gli elementi di molleggio sono disposti con il lato convesso rivolto verso il sottopiede (9), in modo tale da praticare un'azione di massaggio sulla pianta del piede.
  20. 20. Elemento secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che gli elementi di molleggio sono distribuiti uniformemente sulla superficie della suola (9,10), oppure sono concentrati maggiormente o disposti esclusivamente in alcune zone parziali della suola (9,10), conformemente alla distribuzione delle sollecitazioni sulla superficie della suola (9,10) e/o in relazione a particolari esigenze terapeutiche di massaggio.
  21. 21. Elemento secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che gli elementi sono previsti concentrati maggiormente o solamente nella zona del tacco (15) o del tallone e/o nella zona della pianta del piede.
  22. 22. Elemento secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che sono previsti mezzi (11) di incremento locale dell'azione di massaggio della cupoletta (1) sulla pianta del piede.
  23. 23. Elemento secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che detti mezzi sono costituiti da un elemento a guisa di pulsante (11) di pressione, previsto in corrispondenza della zona di incrocio dei due intagli (2,3) che formano l'intaglio a croce, e di dimensioni tali per cui poggia sulla zona d’angolo di ciascun settore (4) ed agisce contestualmente su tutti i settori (4)
  24. 24. Elemento secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che detto pulsante (11) di pressione è trattenuto in posizione grazie ad uno stelo (13) che si diparte da un punto intermedio, in particolare centrale, della faccia inferiore (111) del bottone (11), il quale stelo (13) si estende perpendicolarmente verso il basso in misura sostanzialmente pari allo spessore dei settori (4) e termina con una testa (14) allargata di trattenimento che poggia sulle facce inferiori dei settori (4).
  25. 25. Elemento secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che fra la faccia inferiore (111) del bottone (11) di pressione e la zona di appoggio del medesimo sui settori (4) sono previsti mezzi di appoggio elasticamente comprimibili, realizzati in un materiale del tipo gomma o simili, ed in particolare sono costituiti da almeno un elemento a guisa di Oring (12).
  26. 26. Elemento secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che detto pulsante (11) di pressione può presentare qualsivoglia forma atta allo scopo, ma preferibilmente presenta una faccia superiore (211) a guisa di cupola, in modo tale da localizzare maggiormente l'azione di massaggio.
  27. 27. Elemento secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che può essere costituito da combinazioni di due o più elementi a guisa di calottina, di uguale o diverso materiale e/o curvatura, e sovrapposti fra loro secondo un prestabilito ordine.
  28. 28. Elemento secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che sono previsti associati mezzi di pompaggio tali da incrementare la circolazione d'aria all'interno della calzatura, i quali mezzi sono comandati dalla corsa di compressione che esegue l'elemento di molleggio.
  29. 29. Elemento secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che detti mezzi sono costituiti da un ulteriore elemento a cupoletta (122), realizzato in un materiale elasticamente cedevole e relativamente morbido ma impermeabile all'aria, del tipo gomma o simili.
  30. 30. Elemento secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che l'elemento di pompaggio (122) presenta una forma complementare rispetto all'elemento di molleggio (1) e viene alloggiato internamente a questo, in modo tale da appoggiare sulle pareti interne dell'elemento di molleggio (1).
  31. 31 . Elemento secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che, nell'ambito di una suola (9,10) di una calzatura, ciascuno degli elementi di molleggio o soltanto alcuni di essi presentano l'elemento interno di pompaggio (122).
  32. 32. Elemento di molleggio, caratterizzato dal fatto che è un elemento combinato, costituito da una pluralità di elementi o corpi di molleggio realizzati secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, i quali corpi sono uniti fra loro da una struttura.
  33. 33. Elemento secondo la rivendicazione 32, caratterizzato dal fatto che i corpi di molleggio sono collegati fra loro formando elementi compositi di molleggio con estensione pari a tutta la suola (9,10) o solamente corrispondente ad alcune zone della suola (9,10).
  34. 34. Elememento secondo le rivendicazioni 32 e 33, caratterizzato dal fatto che ciascun corpo di molleggio è costituito da una sovrapposizione di due o più diverse calottine o cupolette di materiali diversi o con caratteristiche e/o con forme diverse, oppure che gli elementi di molleggio compositi sono costituiti da una sovrapposizione di elementi di molleggio compositi provvisti di una pluralità di corpi di molleggio fra loro coincidenti e di forma e/o materiale e/o con caratteristiche fra loro diverse.
  35. 35. Elemento secondo una o più delle rivendicazioni 32 a 34, caratterizzato dal fatto che nell’ambito di un elemento di molleggio combinato i corpi di molleggio possono essere uguali o diversi fra loro, sia singolarmente che a gruppi, per materiale, caratteristiche elastiche e dimensioni.
  36. 36. Elemento secondo una o più delle rivendicazioni 32 a 35, caratterizzato dal fatto che i corpi di molleggio che formano l’elemento combinato sono collegati fra loro da ponticelli di materiale a guisa di costolette piatte o simili, in particolare dello stesso materiale che costituisce i corpi di molleggio.
  37. 37. Elemento secondo una o più delle rivendicazioni 32 a 36, caratterizzato dal fatto che i ponticelli di collegamento dei singoli corpi di molleggio sono realizzati, almeno in parte, scanalati a guisa di canale (16) di collegamento, con concavità orientata verso il basso, ossia in modo concorde rispetto alla concavità dei corpi di molleggio.
  38. 38. Elemento secondo una o più delle rivendicazióni 32 a 37, caratterizzato dal fatto che almeno parte degli elementi di pompaggio (122) sono collegati fra loro da una struttura costituita da ponticelli (222) di materiale, in particolare lo stesso materiale che costituisce gli elementi di pompaggio (122).
  39. 39. Elemento secondo una o più delle rivendicazioni 32 a 38, caratterizzato dal fatto che i corpi di pompaggio (122) sono collegati fra loro mediante ponticelli scanalanti a guisa di canali (222) di collegamento, con concavità orientata in modo concorde rispetto ai corpi di pompaggio (122) ed in modo tale da realizzare un elemento combinato (22) di pompaggio d’aria.
  40. 40. Elemento secondo una o più delle rivendicazioni 32 a 39, caratterizzato dal fatto che l’elemento combinato di molleggio e l’elemento combinato di pompaggio (22) presentano forme complementari fra loro, in modo tale per cui il primo può essere sovrapposto al secondo e provocarne l’azione di pompaggio.
  41. 41. Elemento secondo una o più delle rivendicazioni 1 a 31 , caratterizzato dal fatto che uno o più degli elementi di molleggio possono essere previsti su una piastrina (7) di sopporto.
  42. 42. Elemento secondo una o più delle rivendicazioni 32 a 40, caratterizzato dal fatto che l’elemento combinato di molleggio provvisto degli elementi di collegamento a canale può essere previsto su una piastrina (7) di sopporto.
  43. 43. Elemento secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che la piastrina di sopporto (7) costituisce un elemento di slitta impegnabile in modo scorrevole su un ulteriore elemento (17) di sopporto e guida che è a sua volta fissabile in modo stabile sulla faccia superiore della suola (10) della scarpa.
  44. 44. Elemento secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che la piastrina (7) di sopporto presenta, in corrispondenza di ciascuno di due opposti bordi laterali, un elemento di slitta (107) impegnabile in modo scorrevole in uno di due opposti bordi laterali dell'elemento (17) di guida, il quale preferibilmente presenta una forma sostanzialmente piatta.
  45. 45. Elemento secondo una o p iù delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che la piastrina (7) scorrevole e/o l'elemento di sopporto (17) presentano mezzi (18, 117) di bloccaggio amovibile in posizione della piastrina (7).
  46. 46. Elemento secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che detti mezzi sono costituiti da almeno una coppia di rilievi (18), ma preferibilmente da due file di rilievi (18), preferibilmente di forma arrotondata, previsti sulla faccia inferiore della piastrina (7) di sopporto, ciascuna delle quali è prevista in prossimità di uno dei due bordi laterali a slitta (107), e da una corrispondente coppia di file di rientranze (117) previste sulla faccia superiore dell'elemento (17) di sopporto, o viceversa, in modo tale per cui la piastrina di sopporto (7) risulta bloccabile a scatto in punti predeterminati.
  47. 47. Elemento secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che l'elemento di sopporto (17) è previsto fissato in un alloggiamento (19) di una suola (10), in particolare nella zona del tacco (15), il quale alloggiamento (19) è di dimensioni tali da consen tire lo scorrimento antera-posteriore della piastrina (7) di sopporto.
  48. 48. Elemento secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che l’elemento di sopporto (17) è fissato alla suola (10) in posizione sollevata, in particolare mediante piedini (20) di fissaggio, in modo tale da consentire lo scorrimento della piastrina (7) di sopporto.
  49. 49. Calzatura, comprendente una parte di costituita dalia combinazione di due strati sovrapposti, il cosiddetto sottopiede (9) e la parte di suola (10) vera e propria, e comprendente ulteriormente una parte di tomaia, caratterizzata dal fatto che fra il sottopiede (9) e la suola (10) sono previsti uno o più degli elementi di molleggio secondo una o più delle precedenti rivendicazioni.
  50. 50. Calzatura secondo la rivendicazione 49, caratterizzata dal fatto che gli uno o più elementi di molleggio sono orientati con l’asse maggiore in direzione longitudinale della calzatura od antera-posteriore del piede.
  51. 51. Calzatura secondo le rivendicazioni 49 e 50, caratterizzata dal fatto che gli elementi di molleggio sono distribuiti uniformemente sulla superficie della suola (10), oppure sono concentrati maggiormente o disposti esclusivamente in alcune zone parziali della suola (10), conformemente alla distribuzione delle sollecitazioni sulla superficie della suola (10) e/o in relazione a particolari esigenze terapeutiche di massaggio.
  52. 52. Calzatura secondo una o più delle rivendicazioni 49 a 51 , caratterizzata dal fatto che gli elementi di molleggio sono previsti concentrati maggiormente o solamente nella zona del tacco (15) o del tallone e/o nella zona della pianta del piede.
  53. 53. Calzatura secondo una o più delle rivendicazioni 49 a 52 caratterizzata dal fatto che gli elementi di molleggio si estendono in posizione sollevata rispetto allo strato inferiore (10) di suola, sostanzial mente in misura della loro escursione.
  54. 54. Calzatura secondo una o più delle rivendicazioni 49 a 53, caratterizzata dal fatto che gli elementi di molleggio sono previsti, almeno in parte, in alloggiamenti (19) rientranti o rientranze della suola (10).
  55. 55. Calzatura secondo una o più delle rivendicazioni 49 a 54, caratterizzata dal fatto che gli elementi di molleggio sono fissati, almeno in parte, in modo spostabile, in particolare in direzione antera-posteriore, in modo da poter personalizzare l’azione di micromassaggio.
  56. 56. Calzatura secondo una o più delle rivendicazioni 49 a 55, caratterizzata dal fatto che il sottopiede (9) è ancorato alla suola (10) in modo amovibile almeno nella zona degli alloggiamenti (19) degli elementi di molleggio spostabili, in modo tale da poter accedere a detti alloggiamenti (19) per il loro spostamento e la loro regolazione.
  57. 57. Calzatura secondo una o più delle rivendicazioni 49 a 56, caratterizzata dal fatto che è provvista di un tacco (15) che genera una inclinazione della suola (10) e quindi della calzatura.
  58. 58. Calzatura secondo una o più delle rivendicazioni 49 a 57, caratterizzata dal fatto che l’elemento o gli elementi di molleggio sono disposti inclinati, in particolare nella zona del tacco (15), rispetto al piano orizzontale di appoggio, e più in particolare sono inclinati in modo corrispondente all'inclinazione della suola (10).
  59. 59. Calzatura secondo una o più delle rivendicazioni 49 a 58, caratterizzata dal fatto che l'elemento o gli elementi di molleggio sono inclinati in modo non corrispondente, in particolare opposto, rispetto al-l'inclinazione della suola (10).
  60. 60. Suola per calzature, comprendente due strati sovrapposti, il cosiddetto sottopiede (9) e la parte di suola (10) vera e propria, caratterizzata dal fatto che fra i due strati (9,10) sono previsti uno o più degli elementi di molleggio secondo una o più qualsivoglia delle rivendicazioni 1 a 48.
  61. 61. Suola per calzature secondo la rivendicazione 60, caratterizzata dal fatto che gli uno o più elementi di molleggio sono disposti con l’asse maggiore orientato in direzione longitudinale della suola.
  62. 62. Suola per calzature secondo le rivendicazioni 60 e 61 , caratterizzata dal fatto che gli elementi di molleggio sono distribuiti uniformemente sulla superficie della suola (10), oppure sono concentrati maggiormente o disposti esclusivamente in alcune zone parziali della suola (10) è, conformemente alla distribuzione delle sollecitazioni sulla superfìcie della suola (10) e/o in relazione a particolari esigenze terapeutiche di massaggio.
  63. 63. Suola per calzature una o più delle rivendicazioni 60 a 62, caratterizzata dal fatto che gli elementi sono previsti concentrati maggiormente o solamente nella zona del tacco (15) o del tallone e/o nella zona della pianta del piede.
  64. 64. Suola per calzature una o più delle rivendicazioni 60 a 63, caratterizzata dal fatto che gli elementi di molleggio si estendono in po-sizione sollevata rispetto allo strato inferiore (10) di suola, sostanzial-mente in misura della loro escursione.
  65. 65. Suola per calzature una o più del rivendicazioni 60 a 64 caratterizzata dal fatto che gli elementi di molleggio sono previsti, almeno in parte, in alloggiamenti (19) rientranti o rientranze della suola.
  66. 66. Suola per calzature una o più delle rivendicazioni 60 caratterizzata dal fatto che gli elementi di molleggio sono fissati, almeno in parte, in modo spostabile, in particolare in direzione antero-posteriore, in modo da poter personalizzare l’azione di micromassaggio.
  67. 67. Suola per calzature una o più delle rivendicazioni 60 a 66, caratterizzata dal fatto che il sottopiede (9) è ancorato alla suola (10) vera e propria in modo amovibile almeno nella zona degli alloggiamenti (19) degli elementi di molleggio spostabili, in modo tale da poter accedere a detti alloggiamenti per il loro spostamento e la loro regolazione.
  68. 68. Suola per calzature una o più delle rivendicazioni 60 a 67, caratterizzata dal fatto che è provvista di un tacco (15) che genera una inclinazione della suola (10).
  69. 69. Suola per calzature una o più delle rivendicazioni 60 a 68, caratterizzata dal fatto che l'elemento o gli elementi di molleggio sono disposti inclinati, in particolare nella zona del tacco (15), rispetto al piano orizzontale di appoggio, e più in particolare sono inclinati in modo corrispondente all'inclinazione della suola (10).
  70. 70. Suola per calzature una o più delle rivendicazioni 60 a 69, caratterizzata dal fatto che l'elemento o gli elementi di molleggio sono inclinati in modo non corrispondente, in particolare opposto, rispetto all'inclinazione della suola (10).
  71. 71. Elemento di molleggio per suole di calzature, suola per calzature e calzatura, in tutto od in parte, come descritto, illustrato, e per gli scopi suesposti.
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