ITRN20070013A1 - Piano cottura. - Google Patents

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ITRN20070013A1
ITRN20070013A1 IT000013A ITRN20070013A ITRN20070013A1 IT RN20070013 A1 ITRN20070013 A1 IT RN20070013A1 IT 000013 A IT000013 A IT 000013A IT RN20070013 A ITRN20070013 A IT RN20070013A IT RN20070013 A1 ITRN20070013 A1 IT RN20070013A1
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IT
Italy
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flame
spreader means
outlets
hob
burner
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IT000013A
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Alberto Gasparini
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Indesit Company Spa
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    • F23DBURNERS
    • F23D14/00Burners for combustion of a gas, e.g. of a gas stored under pressure as a liquid
    • F23D14/02Premix gas burners, i.e. in which gaseous fuel is mixed with combustion air upstream of the combustion zone
    • F23D14/04Premix gas burners, i.e. in which gaseous fuel is mixed with combustion air upstream of the combustion zone induction type, e.g. Bunsen burner
    • F23D14/08Premix gas burners, i.e. in which gaseous fuel is mixed with combustion air upstream of the combustion zone induction type, e.g. Bunsen burner with axial outlets at the burner head
    • FMECHANICAL ENGINEERING; LIGHTING; HEATING; WEAPONS; BLASTING
    • F24HEATING; RANGES; VENTILATING
    • F24CDOMESTIC STOVES OR RANGES ; DETAILS OF DOMESTIC STOVES OR RANGES, OF GENERAL APPLICATION
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Description

DESCRIZIONE
annessa a domanda di brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE dal titolo:
“PIANO COTTURA."
La presente invenzione ha per oggetto un piano cottura, in particolare alto ad essere utilizzato in un ambiente domestico, comprendente almeno un bruciatore a gas, Sono attualmente disponibili sul mercato diverse tipologie di piani cottura utilizzabili in ambiente domestico, tra i quali risulta ampiamente diffusa la tipologia che prevede l’utilizzo di uno o più bruciatori a gas, in cui la quantità di calore necessaria per eseguire la cottura dei cibi viene generata mediante la combustione di un gas, opportunamente miscelalo con aria.
La Richiedente ha depositato in data 30 settembre 2005 la domanda di brevetto per invenzione industriale italiana N. ΤΟΑ2005A000685, Tale domanda di brevetto descrive un piano cottura, in particolare idoneo ad essere utilizzato in un ambiente domestico. Tale piano cottura comprende un rivestimento estetico rivolto verso l’alto, comunemente chiamato copertura dai tecnici del settore. Il piano cottura comprende inoltre un bruciatore a gas che a sua volta comprende mezzi s parti fiamma posti in prossimità di detto rivestimento estetico. I mezzi spartifiamma pongono il primo bruciatore operativamente in comunicazione con l esterno del rivestimento estetico e comprendono uscite di fiamma a loro volta comprendenti sezioni di uscita rivolte verso lalto. L’insieme delie sezioni di uscita di dette uscite di fiamma determina una corona di fiamma, detta corona di fiamma circoscrivendo una prima porzione del piano coltura. Vantaggiosamente la corona comprende una pluralità di sottocorone concentriche, ogni sottocorona comprendendo una pluralità di sezioni di uscita delle uscite di fiamma.
Scopo della presente invenzione è quello di mettere a disposizione un piano cottura il quale permetta di migliorare l omogeneità e l'uniformità di cottura delle pietanze.
Un altro scopo delle presente invenzione è quello di mettere a disposizione un piano cottura che sia contraddistinto da un più flessibile sfruttamento della potenza erogabile.
Un ulteriore scopo della presente invenzione è quello di mettere a disposizione un piano cottura die presenti almeno un punto cottura di notevole potenza, ma dall'ingombro contenuto.
Questi scopi ed altri ancora, che meglio appariranno nel corso della descrizione che segue, vengono raggiunti, accordo con la presente invenzione, da un piano cottura avente caratteristiche strutturali e funzionali in accordo con le allegate rivendicazioni indipendenti, forme realizzati ve ulteriori del medesimo essendo individuate nelle allegate e corrispondenti rivendicazioni dipendenti. L’invenzione è esposta più in dettaglio nel seguito con l'aiuto dei disegni, che ne rappresentano una forma di realizzazione puramente esemplificativa e non limitativa.
Figura 1 mostra una vista esplosa di un piano coltura secondo la presente invenzione.
Figura 2 mostra una vista in pianta di un particolare di figura I .
Figura 3 mostra una vista in sezione secondo il piano B-B di figura 2, Figura 4 mostra una vista in sezione secondo il piano A-A di figura 2.
- Figura 5 mostra una vista dall'alto di un componente del piano cottura.
Figure da 6 a 9 mostrano soluzioni costruttive alternative di un componente del piano cottura secondo l’invenzione
Con riferimento alla figura 1, con il numero di riferimento 1 si è indicato un piano cottura, in particolare idoneo ad essere utilizzato in un ambiente domestico, comprendente un rivestimento 2 estetico rivolto verso l’aito, un primo bruciatore 3 a gas e un secondo bruciatore 4 a gas. Tale rivestimento 2 estetico è usualmente chiamalo “copertura” dai tecnici del settore.
Il primo bruciatore 3 a gas a sua volta comprende primi mezzi 310 spartifiamma che pongono il primo bruciatore 3 operativamente in comunicazione con l esterno del rivestimento 2 estetico. Vantaggiosamente i primi mezzi 310 spartifiamma sono posti in prossimità del rivestimento 2 estetico, in alcuni casi a ridosso del rivestimento 2 estetico. I primi mezzi 310 spartifiamma comprendono prime uscite 34 di fiamma a loro volta comprendenti sezioni di uscita, l’insieme delle sezioni di uscita delle prime uscite 34 di fiamma definendo una prima corona 32 che individua, circoscrivendola almeno parzialmente, una prima porzione 33 del piano cottura 1,
La prima corona 32 può assumere una qualunque forma geometrica in particolare discoidale, poligonale, curvilinea, mista poligonale-curvilinea. Inoltre la prima corona 32 può svilupparsi secondo una linea chiusa su se stessa o aperta (soluzione non illustrata). Nella soluzione costruttiva esemplificativa e non limitativa illustrata nelle figure 6 o 7, la prima corona 32 è sagomata a stella.
Vantaggiosamente, ma non necessariamente la poma corona 32 è sagomata come un anello chiuso su se stesso.
Il secondo bruciatore 4 a gas a sua volta comprende secondi mezzi 41 spartifiamma che pongono il secondo bruciatore 4 operativamente in comunicazione con l'esterno del rivestimento 2 estetico, detti secondi mezzi 41 spartifiamma comprendendo seconde uscite 340 di fiamma a loro volta comprendenti sezioni di uscita. I secondi mezzi 41 spartifiamma sono ricavati nella prima porzione 33 del piano cottura 1. I primi e i secondi mezzi 310, 41 spartifiamma sono reciprocamente distinti e separati.
Le sezioni d’uscita delle prime delle seconde uscite 34, 340 di fiamma sono almeno parzialmente rivolte verso l’alto.
La presenza di un primo e un secondo bruciatore 3, 4 a gas aumenta la potenza complessiva messa a disposizione per la cottura di una pietanza e migliora lomogeneità e l'uniformità di cottura delle pietanze, dal momento che viene riscaldata d nettamente un’area più estesa del contenitore di cottura. I secondi mezzi 41 sparti fiamma si trovano dei primi mezzi 310 spartifiamma e vengono inoltre a sfruttare uno spazio che alternativamente risulterebbe inutilizzato.
Il rivestimento 2 estetico comprende una prima superficie 20 normalmente a vista, la quale comprende a sua volta un foro 21 di alloggiamento dei primi mezzi 310 spartifiamma. Usualmente la prima superfìcie 20 del rivestimento 2 estetico è sostanzialmente piana.
L’orientame verso l’alto delle sezioni di uscita delle prime delle seconde uscite 34, 340 di fiamma genera una fiamma presentante generalmente un rendimento di combustione pili elevato rispetto alle fiamme generate da fori di fiamma a sezione di uscita verticale (in cui l'asse passante per il baricentro geometrico della sezione di uscita e ortogonale a questultima è disposto orizzontalmente). La richiedente ha infatti riscontrato che il rendimento di combustione è maggiore di circa il 10%. Con rendimento di combustione si intende la quantità di calore trasferita al soprastante recipiente di coltura rapportala alla quantità di calore messa a disposizione dal bruciatore,
I primi e/o i secondi mezzi 310, 41 spartifiamma sono vantaggiosamente situati pressoché allo stesso livello rispetto al rivestimento 2 estetico del piano cottura 1. Conseguentemente mezzi di appoggio per i recipienti di cottura possono raggiungere un 'altezza ridotta rispetto al rivestimento 2 estetico del piano cottura I . L' abbassamento dei primi e dei secondi mezzi 310, 41 spartifiamma , rispetto ai tradizionali bruciatori con fori di fiamma con sezione di uscita verticale, risulta perfettamente concorde con le tendenze attuali nel campo del design, che presuppongono geometrie quanto più possibili semplici e linee quanto più possibile essenziali ed armoniose.
Vantaggiosamente l'insieme delle sezioni di uscita delle seconde uscite 340 di fiamma definisce una seconda corona 321. Tale seconda corona 321 può essere circolare o poligonale, aperta o chiusa e più in generale sagomala secondo molteplici forme già descritte precedentemente a proposito della prima corona 32. Alternativamente,, (soluzione non illustrata), l’insieme delle sezioni di uscita delle seconde uscite 340 di fiamma definisce una superficie piena come ad esempio un cerchio.
Si precisa che, nel corso della presente trattazione, con l espressione “aria primaria’" si intende l’aria che va a miscelarsi al gas combustibile all'interno del bruciatore a gas, mentre con l espressione “aria secondaria’' si intende l’aria che va ad aggiungersi alla già costituita miscela aria-gas nella zona esterna al piano cottura 1 e che completa l’apporto di ossigeno necessario perché ci sia una corretta combustione.
Il piano cottura 1 comprende un primo condotto 5 di adduzione ai primi mezzi 310 spartifiamma della miscela aria primaria - gas combustibile e un secondo condotto 51 di adduzione ai secondi mezzi 41 spartifiamma della miscela aria primaria - gas combustibile; il primo condotto 5 è distinto ed indipendente dal secondo condotto 51. Vantaggiosamente i primi mezzi 310 spartifiamma sono realizzat i in corpo unico. Anche i secondi mezzi 41 spartifiamma sono realizzati in corpo unico.
Le sezioni di uscita delle prime uscite 34 di fiamma sono interamente ricavate su un unico corpo. Le sezioni di uscita delle seconde uscite 340 di fiamma sono interamente ricavale su un unico corpo. 11 bordo delle sezioni di uscita delle prime e/o delle seconde uscite 34, 340 di fiamma è realizzato in corpo unico senza soluzione di continuità. In una prima soluzione le sezioni di uscita delle prime e/o delle seconde uscite 34, 340 di fiamma sono sostanzialmente parallele al rivestimento 2 estetico.
Alternativamente le sezioni di uscita delle prime c/o delle seconde uscite 34, 340 di fiamma sono almeno parzialmente inclinate rispetto al rivestimento 2 estetico. Vantaggiosamente i primi mezzi 310 spartifiamma e/o i secondi mezzi 41 spartifiamma comprendono una fitta distribuzione di uscite 34 di fiamma.
Preferibilmente la distribuzione delle sezioni di uscita delle prime e/o delle seconde uscite 34, 340 di fiamma nei primi c/o nei secondi mezzi 310, 41 spartifiamma è regolare al fine di permettere un miglioramento della distribuzione di calore al di sotto dei recipienti di cottura e conseguentemente la migliore omogeneità di cottura delle pietanze poste nei recipienti di cottura stessi.
In una soluzione esemplificativa e non limitativa la concentrazione delle sezioni di uscita delle prime e/o delle seconde uscite 34, 340 di fiamma rispettivamente nella prima e/o nella seconda corona 32, 321 è compresa tra 1 e 10 sezioni di uscita per cm<2>. La distanza reciproca tra le sezioni di uscita delle prime uscite 34 di fiamma o la distanza reciproca tra le sezioni di uscita delle seconde uscite 340 di fiamma non deve essere eccessiva per agevolare la propagazione del fronte di fiamma durante laccensione. Contemporaneamente tale distanza non può neppure essere troppo esigua per evitare che i dardi di fiamma si disturbino l’un l’altro e per consentire rapporto di aria secondaria ai dardi di fiamma più distanti dalle zone perimetrali della prima e/o della seconda corona 32, 321 , Vantaggiosamente le sezioni di uscita delle prime uscite 34 di fiamma sono piu fitte m corrispondenza della porzione periferica esterna della prima corona 32. I primi mezzi 310 spartifiamma comprendono una prima lamiera 31 1. La prima lamiera 31 1 comprende primi fori di fiamma che coincidono con le prime uscite 34 di fiamma. I secóndi mezzi 41 spartifiamma comprendono una seconda lamiera 312. La seconda lamiera 312 comprende secondi fori di fiamma che coincidono con le seconde uscite 340 di fiamma, La prima e/o la seconda lamiera 311, 312 sono/è preferibilmente realizzate/a in acciaio, preferibilmente acciaio inossidabile, oppure in un diverso materiale metallico quale ad esempio ottone o incontri o alluminio. Alternativamente la prima e/o la seconda lamiera sono realizzate in materiali non metallici quali ad esempio la ceramica Lo spessore della prima lamiera 31 1 è calcolato in funzione del materiale utilizzato e del diametro dei fori di fiamma ricavati su tale prima lamiera 311 forata. Nella situazione preferita in cui il diametro dei fori di fiamma è compreso tra 0,7 mm e 2 mm , lo spessore della prima lamiera 31 1 è preferibilmente compreso tra 0,7 mm e 1,2 mm„ in modo che si abbia cosi un valido compromesso tra la resistenza meccanica della prima e/o seconda lamiera 31 1 , 312 e le perdite di carico subite dal della miscela durante l’attraversamento della prima e/o della seconda lamiera 31 1, 312.
Alternativamente i primi mezzi 310 spartifiamma comprendono rispettivamente una prima membrana fibrosa in fibre di metallo o di lega di metallo o ceramiche o di carbonio, oppure una prima membrana porosa in materiale ceramico o in materiale composito o in materiale metallico. In una particolare soluzione i secondi mezzi 41 sparti comprendono rispettivamente una seconda membrana fibrosa in fibre di metallo o di lega di metallo o ceramiche o di carbonio, oppure una seconda membrana porosa in materiale ceramico o in materiale composito o in materiale metallico.
Numerosi esempi di suddette membrane in fibre di metallo si possono ritrovare nella letteratura brevettuale: a titolo puramente esplicativo, ma non limitativo, si può asserire che idonee ad essere impiegate nel piano cottura 1 secondo la presente invenzione siano le membrane descritte nelle domande di brevetto WO94/14608, W095/27871 e WO02/99173.
La prima corona 32 e/o la seconda corona 321 comprendono/comprende una pluralità di sottocorone 38, Vantaggiosamente tali sottocorone 38 sono concentriche.
In particolare la prima corona 32 comprende almeno quattro sottocorone 38 concentriche, In questo modo si aumenta la superficie riscaldata direttamente dai dardi di fiamma.
La prima e/o la seconda corona 32, 321 comprendono/comprende un numero di sottocorone 38 concentriche tale da ottenere un compromesso ottimale tra l’esigenza di garantire un afflusso sufficiente di aria secondaria alle varie sottocorone 38 e la possibilità di ottenere un riscaldamento quanto più possibile uniforme sul fondo del recipiente di cottura posto al di sopra del primo bruciatore 3 a gas.
Come esemplificativamente, ma non limitativamente illustrato in figura 2, le sezioni di uscita delle prime uscite 34 di fiamma di due sottocorone 38 immediatamente affiancate sono reciprocamente sfalsate lungo lo sviluppo perimetrale delle sottocorone 38. Analogamente anche le sezioni di uscita delle seconde uscite 340 di fiamma di due sottocorone 38 immediatamente affiancate possono essere reciprocamente sfalsate lungo lo sviluppo perimetrale delle sottocorone 38,
Vantaggiosamente il piano cottura 1 comprende un rilievo 6 che si sviluppa in allontanamento dal rivestimento 2 estetico; i primi mezzi 310 spartifiamma sono ricavati su pendici 60 del rilievo 6, i secondi mezzi 41 spartifiamma sono ricavati su una sommità 61 del rilievo 6.
Le sezioni di uscita delle prime e/o delle seconde uscite 34, 340 di fiamma sono rivolte verso l’alto e inclinale rispetto ad un piano orizzontale di un angolo compreso tra 0° e 30°.
Vantaggiosamente le normali alle sezioni di uscita passanti per i baricentri geometrici delle corrispondenti sezioni d’uscita formano con la verticale un angolo compreso tra 0° e 30°, detto angolo essendo preferibilmente pari a 15°.
in questo modo si genera una “fiamma a tappeto”, vale a dire una fiamma che si propaga verso l esterno lungo una direzione sostanzialmente verticale o comunque inclinata di un angolo contenuto rispetto alla verticale.
Vantaggiosamente il piano coltura 1 comprende un condotto 36 di alimentazione di aria secondaria. Tale condotto 36 di alimentazione di aria secondaria si sviluppa almeno parzialmente del piano cottura 1, detto condotto 36 di alimentazione sviluppandosi tra una sezione d’ingresso e una sezione di sbocco 362 di aria secondaria nell’ambiente esterno. La sezione 362 di sbocco è ricavata tra i primi e i secondi mezzi 310, 41 spartifiamma e mette a disposizione l’aria secondaria convogliata dal condotto 36 di alimentazione sia al primo che al secondo bruciatore 3, 4. Il condotto 36 di alimentazione permette dunque un apporto di aria secondaria nella prima porzione 33 indipendentemente dalla barriera o comunque dall’ostacolo costituito dai dardi di fiamma in uscita dai primi mezzi 310 spartifiamma.
La sezione 362 di sbocco comprende una prima parte 363 che segue lo sviluppo di un bordo 320 interno dei primi mezzi 310 spartifiamma e una seconda parte 364 che segue lo sviluppo di un bordo 322 esterno dei secondi mezzi 41 spartifiamma. Vantaggiosamente il condotto 36 di alimentazione di aria secondaria si sviluppa almeno parzialmente in una zona sottostante il rivestimento 2 estetico o i primi o i secondi mezzi 310, 41 spartifiamma.
La porzione inferiore del piano 1 cottura comprende un 'intercapedine in comunicazione con l ambiente esterno, vantaggiosamente tramite una pluralità di aperture 83, La sezione di ingresso del condotto 36 di adduzione di aria secondaria è in comunicazione fluida con detta intercapedine. Le aperture 83 sono ricavate su un rivestimento 77 intcriore del piano 1 coltura, detto rivestimento 77 inferiore essendo comunemente chiamato “cassettone" dai tecnici del settore. Alternativamente qualora il rivestimento 77 inferiore sia a tenuta stagna, l intercapedine è in comunicazione con l’ambiente esterno tramite una pluralità di aperture ricavate sul rivestimento 2 estetico del piano 1 cottura . (ad esempio in di un rubinetto di intercettazione del primo bruciatore 3).
Nella soluzione costruttiva esemplificativa e non limitativa illustrala nelle figure allegate, la prima corona 32 è compresa tra il bordo 320 interno dei primi mezzi 310 spartifiamma e un bordo 323 esterno dei primi mezzi 310 spartifìamma. Qualora la prima corona 32 sia chiusa su sé stessa il bordo 320 interno coincide con un perimetro interno dei primi mezzi 310 spartifiamma e il bordo 323 esterno coincide con un perimetro esterno dei primi mezzi 310 spartifiamma. Vantaggiosamente la prima corona 32 si sviluppa in larghezza tra il bordo 320 interno e il bordo 323 esterno. La prima corona 32 comprende in particolare una pluralità di sottocorone 38 disposte affiancate lungo la larghezza della prima corona 32.
La larghezza della prima corona 32, valutata lungo almeno una direttrice che collega il bordo 320 interno con il bordo 323 esterno, è maggiore dell’ingombro valutato lungo tale direttrice di una singola sezione di uscita dello prime uscite 34 di fiamma.
Almeno una sottocorona 38 disposta in corrispondenza del bordo 323 esterno dei primi mezzi 310 spartifiamma comprende un maggior numero di sezioni di uscita delle prime uscite 34 di fiamma rispetto alle sottocorone 38 disposte in corrispondenza del bordo 320 interno dei primi mezzi 310 spartifiamma (come esemplificativamente, ma non limitativamente illustrato in figura 8).
Vantaggiosamente i primi mezzi 310 spartifiamma sono ricavati su una prima testa 31 del primo bruciatore 3, detta prima testa 3 1 raccordandosi con il rivestimento 2 estetico,
Ciò permette di rendere più pratica e veloce la pulizia del rivestimento 2 esterno e dei primi mezzi 310 spartifiamma. Con riferimento alle soluzioni costruttive esemplificate nelle figure allegate, la prima testa 31 comprende i primi mezzi 310 spanifiamma e un anello 001 di collegamento tra il rivestimento 2 e la prima lamiera 31 1 forata, Sia il rivestimento 2 esterno che i primi mezzi 310 spartifiamma possono sporcarsi venendo accidentalmente in contatto con le pietanze da cucinare o con il condimento delle medesime. Il raccordo tra i primi mezzi 310 spartifiamma e il rivestimento 2 estetico fa si che l' utente possa pulire il piano cottura 1 con uno straccio con poche e rapide passate. L’assenza di ostacoli o di spazi ristretti agevola tale operazione.
Inoltre il piano cottura 1 non richiede, per la pulizia delio stesso, alcuna rimozione di componenti esterni, o, in via alternativa, richiede minime rimozioni di componenti esterni, tali da assicurare agli utenti del piano cottura 1 un sostanziale risparmio di tempo e un notevole incremento nell’efficacia del trattamento di pulizia, Ciò deriva anche dal fatto che ί primi mezzi 310 sono in corpo unico, così come i secondi mezzi 41 spartifiamma. La prima testa 31 forma un pezzo unico, che può essere facilmente smontato e rimontato per effettuare una pulizia accurata (ad esempio tramite un trattamento di rimozione dello sporco in una macchina di lavaggio quale una lavastoviglie oppure in una macchina specifica per la riapertura dei fori eventualmente ostruitisi),
Il piano cottura 1 può comprendere anche mezzi di appoggio per i recipienti dì cottura quali pentole, atti ad assicurare un’adeguata distanza di separazione tra il rivestimento 2 estetico del piano cottura 1 e il recipiente di cottura contenente i cibi da cuocere, il piano cottura 1 comprende inoltre mezzi di interfaccia, atti a consentire una regolazione e/o una visualizzazione dei parametri di funzionamento di ogni bruciatore. Tali mezzi di interfaccia possono essere di vario tipo: ad esempio possono comprendere un’interfaccia elettronica ad esempio di tipo "touch control" oppure possono comprendere un’interfaccia meccanica con rubinetti di intercettazione.
Il primo condotto 5 di adduzione comprende primi mezzi 71 di adduzione del combustibile gassoso e primi mezzi 73 di adduzione dell’aria primaria all’interno del primo bruciatore 3 a gas, I primi mezzi 71 di adduzione del combustibile gassoso comprendono un primo ugello 710 dì adduzione del gas; i primi mezzi 73 di adduzione dell’aria primaria comprendono prime prese 730 d’aria che permettono l’ingresso dell’aria primaria. Il gas effluendo ad alta velocità dal primo ugello 710 richiama l’aria primaria attraverso le prime prese 730 d’aria all’interno del primo bruciatore 3.
Per assicurare la più alta quantità di aria primaria all’ interno del primo bruciatore 3, che renda necessario il minore apporto di aria secondaria affinché la combustione si completata con un rapporto stechiometrico corretto, le prime prese 730 di aria sono sufficientemente ampie da garantire il passaggio di un’adeguata portata di aria primaria attraverso di esse. Nel caso in cui la portata d’aria richiamata dal l'efflusso del. gas attraverso il primo ugello 710 non sia sufficiente, si può prevedere un sistema di circolazione forzata dellaria primaria.
L’aria primaria viene prelevata da una porzione inferiore del piano cottura 1 la quale è in comunica fluida con l’ambiente esterno.
A valle dei primi mezzi 71, 73 di adduzione del combustibile gassoso e dell’aria primaria, il primo condotto 5 comprende primi mezzi 75 di miscelazione del combustibile gassoso e dell’aria primaria. Tali primi mezzi 75 di miscelazione comprendono un primo tubo 751 di Venturi internamente al quale viene introdotta la miscela aria primaria - combustibile. Il primo tubo 751 di Venturi può essere orientato lungo un piano orizzontale o verticale.
il primo tubo 751 di Venturi, oltre a ottimizzare la miscela aria-gas. fa in modo che la depressione creata dal primo ugello 710 non crei disturbi a valle (ad esempio richiami di fiamma).
Qualora si desideri contenere gli ingombri e per potenze ridotte, i primi mezzi 75 di miscelazione possono comprendere un primo tubo divergente anziché il primo tubo 751 di Venturi.
I primi mezzi 75 di miscelazione del primo bruciatore 3 comprendono una prima struttura 8 definente una prima camera 81 in cui si perfeziona la miscelazione del gas con laria primaria. Tale prima camera 81 è vantaggiosamente posta a valle del primo tubo 751 di Venturi o del primo tubo divergente sopraindicati. Per ottimizzare la distribuzione della miscela aria primaria - gas nella prima camera 81, di fronte al rimbocco del primo tubo 751 di Venturi è disposto un deviatore 86 di flusso, posizionato in modo da tale da essere direttamente investito dal flusso in uscita dal primo tubo 751 di Venturi. Preferibilmente, tale deviatore 86 di flusso costituisce un corpo unico con la prima struttura 8.
La prima camera 81 è sostanzialmente assialsimmetrica. Superiormente tale prima camera 8 1 è definita dai primi mezzi 3 10 spartifiamma. Anche i primi mezzi 310 spartifiamma sono sostanzialmente assialsimmetrici e coassiali rispetto alla prima camera 81.
In corrispondenza dei primi mozzi 310 spartifìamma il piano coltura 1 comprende una prima candela 9 di accensione che scocca una scintilla elettrica responsabile dell’accensione della miscela aria-gas combustibile. In corrispondenza dei primi mezzi 310 spartifìamma il piano cottura 1 comprende inoltre un primo rilevatore 90 d i temperatura che interrompe l'erogazione del gas qualora la temperatura rilevata scenda al di sotto di un certo valore minimo, il verificarsi dì tale condizione segnalando la mancata combustione della miscela aria-gas.
In corrispondenza dei secondi mezzi 41 spartifiamma il piano cottura 1 comprende una seconda candela 91 di accensione che scocca una scintilla elettrica responsabile dell’accensione della miscela aria-gas combustibile. in corrispondenza dei secondi mezzi 41 spartifìamma il piano cottura 1 comprende inoltre un secondo rilevatore 92 di temperatura che interrompe l'erogazione del gas qualora la temperatura rilevata scenda al di sotto di un certo valore minimo, il verificarsi di tale condizione segnalando la mancata combustione della miscela aria-gas. In una particolare soluzione costruttiva la prima e la seconda candela 9, 91 di accensione possono coincidere. Analogamente in una particolare soluzione costruttiva il primo e il secondo rilevatore 90, 92 di temperatura possono coincidere.
Il secondo condotto 51 di adduzione comprende secondi mezzi 72 di adduzione del combustibile gassoso, secondi mezzi 74 di adduzione dell'aria primaria e secondi mezzi 76 di miscelazione,
I secondi mezzi 72 di adduzione del combustibile gassoso comprendono un secondo ugello 720 dì adduzione del gas; i secondi mezzi 74 di, adduzione dell’aria primaria comprendono seconde prese 740 d’aria che permettono l’ingresso dell’aria primaria nel secondo bruciatore 4. Il gas effluendo ad alla velocità d ai secondo ugello 720 richiama del secondo bruciatore 4 l'aria primaria attraverso le seconde prese 740 d’aria.
A valle dei secondi mezzi 72 di adduzione del combustibile gassoso e dell'aria primaria il secondo condo 51 di adduzione comprende secondi mezzi 76 di miscelazione del combustibile gassoso e dell'aria primaria. Tali secondi mezzi 76 di miscelazione comprendono un secondo tubo di Venturi inte a 1 quale viene introdotta la miscela aria primaria - combustibile. Il secondo tubo di Venturi può essere orientato lungo un piano orizzontale o verticale. secondo tubo di Venturi, oltre a ottimizzare la miscela aria-gas, fa in modo che la depressione creata dal secondo ugello 720 non crei disturbi a valle (ad esempio richiami di fiamma).
Qualora si desiderino contenere gli ingombri e per potenze ridotte, i secondi mezzi 76 di miscelazione possono comprendere un secondo tubo 762 divergente anziché il secondo tubo di Venturi.
I secondi mezzi 76 di miscelazione comprendono inoltre una seconda struttura 80 definente una seconda camera 82 in cui si perfeziona la miscelazione del gas con l'aria primaria. Tale seconda camera 82 è vantaggiosamente posta a valle del secondo tubo di Venturi o del secondo tubo 762 divergente. La seconda camera 82 in cui si perfeziona la miscelazione del gas con l’aria primaria è vantaggiosamente circondata dalla prima camera 81 del primo bruciatore 3, la prima e la seconda camera 81, 82 sono distinte e separate.
5 mostra una vista dall’alto del piano cottura 1 con la seconda struttura 80 rimossa meglio evidenziare come condotto 36 di adduzione delimiti internamente le seconde prese d’aria 740,
Come esemplificativamente illustrato nelle figure 3 e 4. il primo e il secondo bruciatore 3, 4 sono alimentali indipendentemente l'uno dall'altro. Le regolazioni del primo e del secondo bruciatore 3, 4 possono essere tra loro indipendenti e quindi richiedere una coppia di rubinetti di intercettazione, oppure possono avvenire per mezzo di un rubinetto intercettatore comune.
I secondi mezzi di adduzione dei gas combustibile 72 e dell’aria primaria 74 sono rispettivamente indipendenti dai primi mezzi 71, 73 di adduzione del gas combustibile e dell’aria primaria. Vantaggiosamente a monte dei primi e dei secondi 71, 72 mezzi di adduzione del gas combustibile, è prevista una sorgente comune di gas combustibile.
Vantaggiosamente al piano cottura 1 può comprendere più punti cottura solitamente variabili in numero tra 2 e 6 . Con punto cottura si intende l ’arca attrezzata per la cottura delle pietanze. Normalmente per ogni piano cottura 1 solo uno dei punti cottura comprende sia il primo che il secondo bruciatore 3, 4, un simile punto cottura essendo molto potente e specifico per determinati usi. L’invenzione consegue importanti vantaggi,
Innanzitutto permette una cottura omogenea delie pietanze.
Un ulteriore, importante vantaggio è che permette di aumentare la potenza del punto del punto di cottura e dunque la velocità di cottura delle pietanze. Inoltre, potendo essere gestiti indipendentemente due bruciatori a gas, si ha che la potenza può essere sfruttata in modo flessibile, a seconda della quantità e/o del tipo di pietanze da cuocere e/o dei recipienti di cottura utilizzati. In particolare, potenze tra circa 0,4 kW e 1 kW possono essere ottenute utilizzando soltanto il secondo bruciatore (ossia quello in posizione interna), potenze tra circa 1 kW e circa 4 kW possono essere ottenute utilizzando soltanto il primo bruciatore (ossia quello in posizione esterna), potenze fino a circa 5 kW possono essere ottenute utilizzando contemporaneamente i due bruciatori.
Un non meno importante vantaggio è cito l’incremento di potenza non influenza l’ingombro del piano cottura.
L’invenzione così concepita è suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell’ambito del concetto inventivo che la caratterizza,
Inoltre tutti i dettagli sono sostituibili da altri elementi tecnicamente equivalenti, in pratica, tutti i materiali impiegati, nonché le dimensioni, potranno essere qualsiasi, a seconda delle esigenze,

Claims (14)

  1. RIVENDICAZIONI 1 Piano cottura, in particolare idoneo ad essere utilizzato in un ambiente domestico, comprendente : - un rivestimento (2) estetico rivolto verso l’alto; - un primo bruciatore (3) a gas a sua volta comprendente primi mezzi (310) spartifiamma che pongono il primo bruciatore (3) operativamente in comunicazione con l’esterno del rivestimento (2) estetico, delti primi mezzi (310) sparti fiamma comprendendo prime uscite (34) di fiamma a loro volta comprendenti sezioni d'uscita, l’insieme delle sezioni di uscita delle prime uscite (34) di fiamma definendo una prima corona (32) che individua, circoscrivendola almeno parzialmente, una prima porzione (33) del piano cottura ( I ); - un secondo bruciatore (4) a gas a sua volta comprendente secondi mezzi (41) spartifiamma che pongono il secondo bruciatore (4) operativamente in comunicazione con l’esterno del rivestimento (2) estetico, detti secondi mezzi (41) spartifiamma comprendendo seconde uscite (340) di fiamma comprendenti a loro volta sezioni di uscita, detti secondi mezzi (41) spartifiamma essendo ricavati nella prima porzione (33) del piano cottura (1), i primi e i secondi mezzi (3 10, 41 ) spartifiamma essendo reciprocamente distinti e separati; le sezioni d'uscita delle prime e/o delle seconde uscito (34, 340) di fiamma essendo almeno parzialmente rivolte verso l'alto.
  2. 2. Piano cultura secondo la rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto che l' insieme delle sezioni di uscita delle seconde uscite (340) di fiamma definisce una seconda corona (321).
  3. 3. Piano cottura secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto di comprendere: - un primo condotto (5) di adduzione ai primi mezzi (310) spartifiamma della miscela aria primaria gas combustibile; - un secondo condotto (51) di adduzione ai secondi mezzi (41) spartifiamma della miscela aria primaria — gas combustibile; detto primo condotto (5) essendo distinto ed indipendente dal secondo condotto (51) di adduzione.
  4. 4. Piano cottura secondo la rivendicazione 1 o 2 o 3, caratterizzato dal fatto che i primi mezzi (310) spartifiamma sono realizzati in corpo unico e/o i secondi mezzi (41 ) spartifiamma sono realizzati in corpo unico.
  5. 5. Piano cottura secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratte dal fatto che le sezioni di uscita delle uscite (34) di fiamma sono interamente ricavate su un unico corpo.
  6. 6. Piano cottura secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che le sezioni di uscita delle seconde uscite (340 ) di fiamma sono interamente ricavate su un unico corpo..
  7. 7. Piano cottura secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti primi mezzi spartifiamma (310) comprendono una prima lamiera (311) comprendente primi fori di fiamma che coincidono con le prime uscite (34) di fiamma.
  8. 8. Piano cottura secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti secondi mezzi spartifiamma (41) comprendono una seconda lamiera (312) comprendente secondi fori di fiamma che coincidono con le seconde uscite (340) dì fiamma.
  9. 9. Piano coltura secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che la prima corona (32) e/o la seconda corona (321) comprendono/comprende una pluralità di sottocorone (38) concentriche.
  10. 10 Piano cottura secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere un rilievo (6) che si sviluppa in allontanamento dal rivestimento (2) estetico, i primi mezzi (330) spartifiamma essendo ricavati su pendici (60) del rilievo (6), i secondi mezzi (41) spartifiamma essendo ricavati su una sommità (61) del rilievo (6).
  11. 11. Piano cottura secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che le sezioni di uscita delle prime e/o delle seconde uscite (34, 340) di fiamma sono rivolte verso l’alto e sono inclinate rispetto ad un piano orizzontale di un angolo compreso tra 0° e 30°,
  12. 12. Piano cottura secondo una qualunque delle rivendicazioni prevedenti, caratterizzata dal fatto di comprendere un condotto (36) di alimentazione di aria secondaria, detto condotto (36) di alimentazione sviluppandosi; - almeno parzialmente all’interno del piano cottura (1 ); tra una sezione d’ingresso e una sezione di sbocco (362) secondaria esterno; detta sezione (362) di sbocco essendo ricavata tra i primi e i secondi mezzi (310, 41) spartifiamma e mettendo a disposizione l' aria secondaria convogliata dal condotto (36) di alimentazione sia al primo che al secondo bruciatore (3, 4),
  13. 13. Piano cottura secondo la rivendicazione 12, caratterizzato dal fatto che la sezione (362) di sbocco comprende una prima parte (363) che segue lo sviluppo di un bordo (320) interno dei primi mezzi (310) spartifiamma e una seconda parte (364) che segue lo sviluppo di un bordo (322) esterno dei secondi mezzi (4 1 ) spartifiamma.
  14. 14. Piano cottura secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che i primi mezzi (310) spartifiamma sono ricavati su una prima testa (31 ) del bruciatore (3), detta prima testa (31) raccordandosi con il rivestimento (2) estetico,
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