ITRM980756A1 - Contattore girevole a rotazione limitata, in particolare per autoveico lo - Google Patents

Contattore girevole a rotazione limitata, in particolare per autoveico lo Download PDF

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ITRM980756A1
ITRM980756A1 IT98RM000756A ITRM980756A ITRM980756A1 IT RM980756 A1 ITRM980756 A1 IT RM980756A1 IT 98RM000756 A IT98RM000756 A IT 98RM000756A IT RM980756 A ITRM980756 A IT RM980756A IT RM980756 A1 ITRM980756 A1 IT RM980756A1
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    • B60VEHICLES IN GENERAL
    • B60RVEHICLES, VEHICLE FITTINGS, OR VEHICLE PARTS, NOT OTHERWISE PROVIDED FOR
    • B60R16/00Electric or fluid circuits specially adapted for vehicles and not otherwise provided for; Arrangement of elements of electric or fluid circuits specially adapted for vehicles and not otherwise provided for
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    • B60R16/023Electric or fluid circuits specially adapted for vehicles and not otherwise provided for; Arrangement of elements of electric or fluid circuits specially adapted for vehicles and not otherwise provided for electric constitutive elements for transmission of signals between vehicle parts or subsystems
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Description

DESCRIZIONE
La presente invenzione riguarda i contattori girevoli in particolare per autoveicoli, del genere comprendente due parti coassiali montate mobili in rotazione una rispetto all'altra contro un nastro flessibile di collegamento elettrico avvolto tra dette parti essendo assicurato in corrispondenza di una delle sue estremità a una di dette parti e in corrispondenza dell'altra delle sue estremità all'altra di dette parti.
Un tale contattore girevole è descritto nel documento FR-96 11261 depositato il 16 settembre In questo, una delle parti comprende un mozzo mobile in rotazione e l'altra parte una scatola fissa di forma cava all'interno del quale è alloggiato il mozzo.
Il contattore è a nastro corto e presenta, per far ciò, da un canto, un rotore montato a rotazione nella scatola, e, d'altro canto, un treno epicicloidale portato dalla scatola, il mozzo ed il rotore, per azionare in rotazione il rotore mediante il mozzo e demoltiplicare il numero di giri tra il mozzo e la scatola. Il treno comprende un pignone portato dal rotore.
Così, il rotore presenta mezzi di passaggio per il nastro flessibile e porta un pignone atto ad ingranare con una dentatura ricavata esternamente sul mozzo ed una dentatura ricavata internamente sulla scatola, più precisamente su un pezzo di questa .
Grazie a questa disposizione, si ottiene una demoltiplicazione, il rotore effettuando meno giri di quelli che effettua il mozzo quando si gira il volante .
Per esempio, con un rapporto di riduzione di 1/2,5 quando il mozzo effettua 5 giri, il rotore effettua 2 giri.
La presente invenzione ha lo scopo di trarre vantaggio da questa configurazione e ciò in maniera semplice ed economica.
Secondo l'invenzione, un contattore girevole del tipo su indicato, è caratterizzato dal fatto che il rotore porta a spostamento una sporgenza che si alloggia in una scanalatura di tipo circonferenziale formata nella scatola, e dal fatto che la scanalatura presenta in corrispondenza di ciascuna delle sue estremità rispettivamente un primo ed un secondo arresto e dal fatto che la sporgenza è atta a cooperare con detti arresti per limitare in un senso di rotazione e nell'altro l'oscillazione angolare relativa tra le due parti coassiali e proteggere il nastro.
Così, gli arresti sono arresti di fine corsa che evitano, in particolare, prima del montaggio del contattore girevole sul veicolo di rompere il nastro, lo spostamento della sporgenza venendo allora impedito.
Grazie all'invenzione, si ottiene una soluzione meno rumorosa di quella descritta nel documento FR-A-2 707434 che ricorre ad una ruota condotta munita di un settore circolare che consente il bloccaggio di una ruota conduttrice a fine corsa. Grazie alla demoltiplicazione, la lunghezza della scanalatura è minima. Secondo il rapporto di demoltiplicazione, la scanalatura può estendersi circonferenzialmente su più di 360° o meno di 360°.
Inoltre, non viene modificato in maniera profonda il conduttore girevole, la scanalatura venendo ottenuta in maniera semplice ed economica. E' la stessa cosa per la sporgenza, che, in una forma di realizzazione è costituita da una linguetta flessibile in un sol pezzo con il rotore. Questa linguetta è flessibile ed evita qualsiasi inceppamento della sporgenza nella scanalatura.
Così, si ottiene una funzione supplementare di limitazione dell'oscillazione angolare tra le parti coassiali senza pezzo supplementare.
La scanalatura è circonf erenzialmente evolutiva, in particolare quando essa si estende su più di 360°.
Vantaggiosamente, la scanalatura ha una forma di- spirale (si estende a spirale) per uno spostamento evolutivo della sporgenza senza rischio di inceppamento. Questa forma è, inoltre, facile da realizzare.
La sporgenza, vantaggiosamente, è costituita da un dito recante alla sua estremità libera un perno cilindrico che si impegna nella scanalatura per un contatto puntiforme con questa e limitare gli sfregamenti.
In qualsiasi caso, grazie alla demoltiplicazione, gli sfregamenti sono limitati poiché è il rotore che porta la sporgenza. Inoltre, la scanalatura ha una lunghezza ridotta.
In effetti, si sarebbe potuto pensare di limitare lo spostamento tra la scatola ed il mozzo. Questa soluzione avrebbe portato ad aumentare gli sfregamenti e la lunghezza della scanalatura poiché il mozzo effettua un numero di giri superiore a quello del rotore.
L'aumento della lunghezza della scanalatura avrebbe portato ad aumentare l'ingombro, in particolare radiale del contattore.
La soluzione secondo l'invenzione è quindi molto compatta e non porta ad aumentare l'ingombro radiale. Viene utilizzato il posto disponibile radialmente tra la dentatura interna portata dalla scatola e l'apertura centrale di questa.
In una forma di realizzazione, uno degli arresti di fine corsa, è costituito direttamente da una delle estremità della scanalatura, mentre l'altro arresto di fine corsa è formato dall'estremità di una rampa vicina all'altra estremità della scanalatura.
Così, esiste una zona di montaggio tra l'estremità della rampa e l'estremità vicina della scanalatura, sapendo che il nastro, per ragioni di sicurezza, è allungato. Per esempio, quando il mozzo può effettuare 2,5 giri in un senso e nell'altro, cioè 5 giri, viene scelto un nastro nella lunghezza corrispondente a più di 5 giri del mozzo per non venire rotto.
Una volta bobinato il nastro nel contattore si può portare il rotore nella sua posizione normale. Durante questo movimento, il dito flessibile risale la rampa, poi lascia la zona di montaggio.
Ulteriormente, il dito può spostarsi nella scanalatura senza mai poter ritornare nella sua zona di montaggio.
Grazie alla linguetta, che, vantaggiosamente, è conformata per essere sempre in tensione, il dito è ■sempre in contatto con uno dei fianchi della scanalatura, per ridurre il contatto tra i diti e la scanalatura, nonché i rumori., Vantaggiosamente, esiste un gioco tra la sporgenza e l'altro fianco della scanalatura per limitare gli sfregamenti e ridurre ancora i rischi di inceppamento.
La descrizione che segue illustra l'invenzione con riferimento ai disegni annessi nei quali:
la figura 1 è una vista in prospettiva in esploso della contattore girevole visto da sotto, la figura 2 è una vista simile alla figura 1, il contattore essendo visto da sopra,
le figure 3 e 4 sono viste in scala più grande del rotore dalla piastra di basamento rispettivamente delle figure 1 e 2,
la figura 5 è una vista da sopra della piastra di basamento della figura 2,
I figura 6 è una vista simile alla figura 5 con montaggio del rotore,
la figura 7 è una vista schematica del dispositivo di limitazione di oscillazione secondo 1'invenzione,
la figura 8 è una vista da sopra del dito e della linguetta flessibile,
la figura 9 è una vista secondo la freccia 9 della figura 8.
In queste figure è presentato un contattore girevole per autoveicolo.
II contattore girevole è del tipo di quello descritto nella domanda FR-96 11261 alla quale si potrà fare riferimento per maggiore precisione.
Il contattore comprende pezzi in materia plastica stampabile, cioè, una cintura 1 di forma cava, un coperchio con una ciminiera 20, un rotore 3, un pignone 4, una piastra di basamento 5 con una ciminiera 50, un mozzo 6. Il mozzo 6, il coperchio 2, il rotore 3, la piastra di basamento 5, e la cintura 1 sono forati centralmente.
Questo contattore comprende inoltre un nastro flessibile 8 di collegamento elettrico avvolto a spirale, lamine metalliche 7 di contatto ed una guida di nastro 9.
Il nastro 8 è solidale in corrispondenza di una delle sue estremità con un connettore 81, impegnato in maniera complementare nella ciminiera 20 qui di sezione globalmente rettangolare. In corrispondenza della sua altra estremità, il nastro 8 è solidale con un connettore 82 impegnato in maniera complementare con la ciminiera 50 qui di sezione globalmente rettangolare. Le ciminiere 20, 50 sono dirette assialmente in senso inverso, la ciminiera 20 attraversando assialmente la cintura ì.
Il mozzo 6 è dotato di un manicotto assiale munito di incavi per la formazione di alette dentate 61 che consentono di agganciare assialmente il mozzo 6 al coperchio 2, le alette dentate penetrando nel coperchio 2 per venire in presa a scatto con tacche formate nel coperchio.
Il mozzo 6 viene così assicurato assialmente ed in rotazione al coperchio 2.
Analogamente, la cintura 1 presenta alette dentate 11 dirette verso la piastra di basamento 5 munita di tacche di aggancio 51 delle alette dentate 11 della cintura 1.
La piastra di basamento 5 e la cintura 1, vengono così assemblate mediante accoppiamento a scatto e formano una scatola cava nella quale sono alloggiati il nastro 8, il rotore 3 ed il manicotto di mozzo 6.
Questa scatola è quindi in due parti 1,5 solidali una con l'altra. Va notato che il rotore 3 è in contatto mediante la sua base a forma di flangia 33 con un mantello anulare 52 di orientamento assiale, che presenta centralmente la piastra di basamento 5. Questa piastra di basamento 5 è munita centralmente (figura 3) di un anello 53 di orientamento assiale e diretto in senso inverso del mantello 52. Il mozzo 2, mediante il suo manicotto di orientamento assiale, viene montato rotante sull'anello 53 venendo in contatto con la periferia interna dell'anello 53.
Il rotore 3 presenta centralmente (figura 4) un mantello anulare di orientamento assiale 31 diretto verso la cintura 1. Il rotore 3 presenta mezzi di passaggio 32 per il nastro 8. Per far ciò, il mantello 31 è spaccato in 32 per il passaggio del nastro flessibile 8. La dimensione della spaccatura 32 è funzione dell'altezza del nastro 8. I lembi della spaccatura 32 sono arrotondati per consentire il rivoltamento del nastro 8. Il nastro 8 comprende, rivestiti con un isolante elettrico, numerose vie o conduttori elettrici, determinati in funzione delle applicazioni e del numero di informazioni da far transitare tra il piantone dello sterzo, più precisamente il tubo fissato a questo, ed il volante mobile in rotazione del veicolo. Qui, la scatola 1, 5 è fissata su una parte fissa del veicolo ed il contattore permette, in caso di incidente, di sganciare un airbag montato sul volante. Secondo le applicazioni, si possono comandare, tramite il contattore, l'avvisatore acustico e l'apparecchio radio.
Più precisamente, il contattore girevole comprende due parti coassiali, montate mobili in rotazione una rispetto all'altra contro un nastro flessibile 8 di collegamento elettrico avvolto tra dette parti, essendo fissato in corrispondenza di una delle sue estremità 81, 82 ad una di dette parti, e in corrispondenza della altra estremità all'altra di dette parti.
Una delle parti comprende il mozzo 6 ed il coperchio 6 solidale con il mozzo 6 mobile in rotazione. Questa parte, mediante il suo mozzo 6, è atta a venire collegata in rotazione con il volante del veicolo.
L'altra parte coassiale è una scatola costituita dalla piastra di basamento 5 e dalla cintura cava 1, solidale con la piastra di basamento 5. La cintura 1 circonda il nastro 8 ed il mantello 31. Questa parte è fissa essendo solidale con il tubo fisso del piantone dello sterzo, in maniera usuale, tramite il supporto di commutatori posti sotto il volante e non visibili. La piastra di basamento 5, a causa del suo mantello 52, ha una forma cava e presenta una base o fondo trasversale 55 da una parte e dall'altra del quale si estendono il mantello 52 e l'anello 53.
Il rotore 3 permette di ridurre la lunghezza del nastro 8, che è fissato in corrispondenza delle sue estremità rispettivamente alla ciminiera 20 e alla ciminiera 50 tramite i connettori 81, 82. Questo rotore 3 è montato in rotazione sul mozzo 6 ed è alloggiato a rotazione nella scatola 1, 5. Esso presenta il mantello 31 che si raccorda con la sua base alla flangia trasversale 33 che poggia sul mantello 52 della piastra di basamento. Questa flangia 33 porta, sulla sua faccia rivolta verso la piastra di basamento 5, un perno 34 cilindrico sul quale è montato a rotazione il pignone 4. Il pignone 4 aziona passo a passo il rotore 3 mediante cooperazione con una dentatura conduttrice 60, che presenta in sovraspessore il mozzo 6 sulla sua periferia esterna, e con una dentatura fissa 70 che presenta in sovraspessore la base o fondo 55 della piastra di basamento 5 all'interno del suo mantello 52.
Viene così formato in treno epicicloidale 4, 60, 70 con un rapporto di demoltiplicazione. Il pignone 4 fa parte del treno, il che riduce la lunghezza del nastro 8.
Qui, il volante può effettuare 2,5 giri in un senso e nell'altro, cioè 5 giri. Il mozzo 6 può quindi effettuare in totale 5 giri, ed il rapporto di demoltiplicazione viene scelto in maniera tale che il rotore possa effettuare in totale 2 giri. Tutto ciò consente di ridurre l'ingombro in altezza della scatola 1,5 e la lunghezza del nastro 8.
Il nastro 8 si avvolge attorno al manicotto del mozzo 6 e alla periferia esterna del mantello 31 dopo l'attraversamento della spaccatura 31.
Secondo l'invenzione, viene tratto vantaggio dalla presenza del rotore 3.
Così, secondo l'invenzione mezzi di limitazione 90 (figura 7) dell'oscillazione angolare relativa tra le due parti coassiali 1,5 -6,7, intervengono tra il rotore 3 e la scatola 1,5 per proteggere il nastro 8 ed evitare che questo si rompa in particolare prima del montaggio sul veicolo. Più precisamente, questi mezzi 90 comprendono una sporgenza 91 portata a spostamento dal rotore 3 e che si alloggia in una scanalatura 93 di tipo circonferenziale realizzata nella piastra di basamento 5 della scatola 1,5. Qui la scanalatura si estende a spirale su più di 360° ed è quindi circonferenzialmente evolutiva.
La scanalatura 92 è chiusa in corrispondenza di ciascuna delle sue estremità, mentre la sporgenza 91 è solidale con il rotore 3 essendo di orientamento assiale.
La sporgenza 91 è qui solidale con una linguetta flessibile 93 in un sol pezzo con il rotore 3 essendo ricavata mediante stampaggio dal rotore in materia plastica.
Questa disposizione è economica e non aumenta il numero di pezzi.
In variante, la linguetta flessibile 93 e la sporgenza 91 possono essere riportate sul rotore. In maniera generale, la sporgenza 91 è mobile rispetto al rotore 3 per potersi spostare senza inceppamento nella scanalatura.
La sporgenza 91 è costituita da un dito ricavato per stampaggio con la linguetta 93.
Questo dito 91 è di orientamento assiale e comprende alla sua estremità libera un perno cilindrico 94 impegnato nella scanalatura 92 a forma di spirale. Qui il perno 94 è di diametro inferiore alla larghezza della scanalatura 92.
La linguetta 93 è a forma di arco di cerchio (figura 8). Essa ha una lunghezza circonferenziale L e si raccorda (è fissata) al rotore 3 mediante una zona di collegamento 95 di sezione rettangolare di lunghezza B e di larghezza h. La larghezza h è inferiore alla larghezza della parte principale della linguetta 93.
Così, considerando la figura 8, si vede che la linguetta 93 ha una zona di collegamento 95 al rotore di larghezza h ridotta.
Questa zona 95 permette di rendere pieghevole e flessibile la linguetta 93. Nel funzionamento, la linguetta 93, può, mediante flessione, spostarsi in particolare radialmente rispetto al rotore 3 ed il dito 91 si sposta nella scanalatura 92. La linguetta 93, flessibile, si deforma ed effettua una escursione tra sue posizioni esterne.
All'atto del movimento relativo tra le due parti coassiali 1, 5 - 6,2, il dito 91, mediante il suo perno 94, percorre la spirale della scanalatura 92 e la sua distanza rispetto al centro 0 (figura 5) della base 95, qui di forma circolare, evoluisce. In maniera generale, la scanalatura 92 è tale che la distanza rispetto al centro 0 della scatola 1,5 e all'asse di simmetria assiale della scatola 1,5 evoluisce quando si percorre la scanalatura. Qualsiasi forma evolutiva può essere presa in considerazione. La scanalatura 92 è quindi circonferenzialmente evolutiva.
Si noterà che la scanalatura 92 è realizzata nel fondo o base 95 della piastra di basamento 5, radialmente al di sotto della dentatura interna 70 della piastra di basamento 5. Questo posizionamento è favorevole poiché l'anello 53 delimita radialmente verso l'interno il fondo 55 della piastra di basamento 5. La dentatura interna 70 forma un sovraspessore rispetto al fondo 55, di modo che la piastra di basamento 5 è centralmente resistente .
Il dito 91, mediante il suo perno 94, viene in battuta contro estremità della scanalatura 92 a spirale, chiusa in corrispondenza di ciascuna delle sue estremità, assicurando così il bloccaggio del contattore girevole in particolare quando il contatore non è montato sul veicolo.
La sporgenza 91 è globalmente diametralmente opposta rispetto al perno 34.
La linguetta 93 è impiantata {figura 6) nello spessore del mantello 31 del rotore 3. Per fare ciò, il mantello 31 presenta un'apertura a contorno chiuso 36, che consente una sformatura assiale della linguetta 93.
La flangia 33 presenta in corrispondenza, con l'apertura 36,.un'apertura a contorno chiuso 136, che consente un'oscillazione della linguetta 93 all'atto del movimento del dito 91 nella scanalatura 92.
La linguetta 93 ha, per queste ragioni, una forma ad arco di cerchio, la sua zona di collegamento 95 essendo vicina alla spaccatura 32.
In un senso di rotazione del volante, il dito 91, mediante il suo perno 94, viene in battuta contro una estremità 96 della scanalatura.
L'estremità 96 è chiamata esterna poiché essa è disposta su una circonferenza di diametro superiore a quella in cui si trova l'altra estremità 97 della scanalatura, chiamata estremità interna .
Le estremità 97, 96, hanno una forma di semicerchio per sposare la forma del perno 94. Si noterà che è previsto uno smusso di entrata 98 a livello dell'estremità interna per poter introdurre in maniera agevole il perno 94 nella scanalatura.
Come è noto, il nastro 8, per ragione di sicurezza, ha una lunghezza superiore alla sua lunghezza funzionale. Per esempio il nastro 8 è allungato di 1/4 di giro.
All'atto dell'assemblaggio dei costituenti del contattore girevole, la gamma di montaggio prevede che il rotore 13 si trovi in una posizione che facilita il montaggio del nastro.
Questa posizione di trova al di là delle posizioni estreme che può occupare il nastro. In effetti, il montaggio viene effettuato a partire dal nastro 8 teso. In questa posizione, un coppiglia viene introdotta in un foro 37 (figura 4-) della flangia 35 del rotore 3 ed in un foro corrispondente 137 della piastra di basamento 5.
Per non perturbare l'ordine di montaggio, l'estremità anteriore 97 della scanalatura 92 appartiene ad una zona chiamata zona di montaggio 101. E' questa zona che presenta lo smusso 98 di montaggio del perno. La larghezza circonferenziale di questa zona 101 dipende dalla lunghezza supplementare di sicurezza del nastro. Questa zona 101 presenta una rampa 100. Così la scanalatura viene prolungata internamente dalla zona di montaggio 101.
Una volta bobinato il nastro 8 nel contattore girevole, il rotore 3 viene riportato nella sua posizione normale. Per far ciò, si toglie la coppiglia dai fori 37 e 137. Durante questo movimento, il dito 91 percorre la zona di montaggio 101, e risale la rampa 100. Ciò viene reso possibile grazie alla linguetta flessibile 93 che, particolarmente, grazie alla sua zona di collegamento, può sollevarsi. Alla fine di questo movimento, dopo il superamento della rampa 100, il perno 94 del dito 91 ricade nella parte funzionale della scanalatura 92 estendentesi circonferenzialmente al di là della zona 101.
Così, il dito 91 può percorrere nei due sensi la spirale della scanalatura 92 dall'arresto esterno 96 ad un arresto interno 102, costituito dalla faccia anteriore della rampa 100, ma più lontana dall'estremità interna 97, senza poter ritornare nella zona di montaggio 101 in ragione della presenza della rampa 100. In effetti, il perno 94 non può sollevarsi di per se per superare l'arresto 102 verticale.
L'estremità esterna 96 e la faccia 102 (la rampa 100) costituiscono arresti di fine corsa per il dito 91.
In queste posizioni estreme il dito 91 è, tramite il suo perno 94, in contatto con l'arresto di fine corsa 96, 102 interessato in modo che viene limitata l'oscillazione angolare relativa tra le due parti coassiali 1,5 - 6,2. Il nastro 8 è così protetto e non può rompersi.
Nella figura 9 il dito 91 è nella zona di montaggio.
La linguetta 93 è conformata in maniera tale che, ad eccezione della zona di montaggio 101, essa sia sempre in tensione applicando così il perno 94 su uno dei fianchi della scanalatura, un gioco esistendo tra l'altro fianco della scanalatura 92 ed il perno 94.
Si rileverà che viene tratto vantaggio dalla piastra di basamento e dal rotore in materia plastica stampabile per creare in maniera semplice ed economica la scanalatura 92 con la sua rampa 100 ed il suo smusso 98 nonché il complesso linguetta 93 - dito 91.
Il contatto, tra il perno 94 e una delle facce o fianco della scanalatura 92, è poco rumoroso tenuto conto della messa sotto tensione della linguetta 93 e della natura dei materiali in contatto .(materia plastica).
La linguetta 93 con il suo dito 94 viene ottenuta facilmente mediante stampaggio grazie all'apertura 36.
L'apertura 136 permette di disimpegnare la linguetta 93 dal rotore 3 affinché la linguetta 93 ed il dito 91 possano percorrere la scanalatura 92, la linguetta 93 potendo spostarsi rispetto al rotore 3 tenuto conto della sua flessibilità controllata dalla sua lunghezza e della sua zona di collegamento 95 di larghezza ridotta.
L'estremità interna 97 della scanalatura 92 e della zona di contatto è la più vicina all'asse di simmetria assiale della scatola 1,5.
Bene inteso la cintura 1 può venire assemblata alla piastra di basamento 5 tramite altri mezzi quali viti, bulloni e la piastra di basamento 5 può essere munita di orecchie per il suo fissaggio al supporto di commutatori situati sul volante.
Il contattore può essere montato direttamente sul tubo del piantone dello sterzo.
Il mozzo 6 può venire assemblato al coperchio 2 tramite altri mezzi. Può essere prevista una ruota fonica.
In maniera generale, il contattore girevole può essere del tipo di quello descritto nel documento FR 9611261.
Ne risulta che il pignone 4 può essere munito di denti elastici trasversali, l'elasticità dei denti venendo ottenuta tramite fenditure. La piastra di basamento 5 può essere sostituita da un pezzo che circonda il rotore 3, la cintura essendo piatta come nella figura 2 di detto documento. Non di meno è sempre nel fondo di questo pezzo, radialmente al di sotto della dentatura del treno epicicloidale, che viene realizzata la scanalatura.
La sporgenza può avere alla sua estremità libera una sezione quadrata che penetra nella scanalatura, ma ciò aumenta i rischi di inceppamento, il perno essendo preferibile.
La linguetta 93 può essere resa flessibile grazie ad una fenditura chiusa di forma oblunga ricavata in detta linguetta. La linguetta può avere una forma a fisarmonica.
Il dito 91, in maniera generale la sporgenza, può essere portato da una molla ondulata applicata sul rotore.
Nell'utilizzazione del contattore montato sul veicolo, si fa in modo che la rotazione del volante si arresti prima che la sporgenza venga in presa con uno degli arresti per non rompere tutto.
La limitazione dell'oscillazione tra le parti coassiali fa sentire i suoi effetti quando il contattore girevole non è ancora installato sul veicolo .
Bene inteso, la lunghezza circonferenziale della scanalatura 94 dipende dalle applicazioni e quindi dal rapporto di demoltiplicazione del treno 4, 60, 70.
Così, la scanalatura può estendersi su meno di 360° o su più di 360°. Essa può fare più di due giri .

Claims (17)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Contattore girevole, in particolare per autoveicolo, comprendente due parti coassiali (1,5 - 2,6) montate mobìli in rotazione una rispetto all'altra contro un nastro flessibile (8) di collegamento elettrico arrotolato tra dette parti essendo fissato in corrispondenza di una delle sue estremità a una di dette parti e in corrispondenza dell'altra delle sue estremità all'altra di dette parti, in cui una delle parti coassiali (1,5- 2,6) comprende un mozzo (6) mobile in rotazione e l'altra parte una scatola fissa (1,5) di forma cava all'interno del quale sono alloggiati il mozzo (2) ed un rotore (3) presentante mezzi di passaggio (32) per il nastro flessibile (8) e portante a rotazione un pignone (4), ed in cui il pignone (4) fa parte di un treno di ingranaggi epicicloidale (30, 70, 4) portato dalla scatola (1, 5), il mozzo (6) e il rotore (5), caratterizzato dal fatto che il rotore (3) porta a spostamento una sporgenza (91) che si alloggia in una scanalatura (92) di tipo circonferenziale formata nella scatola (1, 5), dal fatto che la scanalatura (92) presenta in corrispondenza di ciascuna delle sue estremità rispettivamente un primo (96) ed un secondo arresto (102), e dal fatto che la sporgenza (91) è atta a cooperare con detti arresti (96, 102) per limitare in un senso e nell'altro l'oscillazioen angolare relativa tra le due parti coassiali (1,5 -2,6) e proteggere il nastro (8).
  2. 2. Contattore secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che la scanalatura (92) è a forma di spirale e si estende su più di 360°.
  3. 3. Contattore secondo al rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che la sporgenza (91) è solidale con una linguetta flessibile (93) solidale con il rotore (3).
  4. 4. Contattore secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che la linguetta flessibile (93) è in un sol pezzo con il rotore (3) venendo ricavata da stampaggio con il rotore (3).
  5. 5. Contattore secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che la linguetta (93) si raccorda al rotore (3) tramite una zona di collegamento (95) di spessore ridotto.
  6. 6. Contattore secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che il rotore (3) presenta un mantello anulare (31) di orientamento assiale e spaccato per la formazione di mezzi di passaggio del nastro (8) e dal fatto che la linguetta (93) è impiantata nello spessore del mantello (31) presentante un'apertura di sformatura (36) della linguetta (93).
  7. 7. Contattore secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che il rotore (3) presenta una flangia trasversale (33), e dal fatto che il mantello è formato a partire dalla flangia (33), che presenta un'apertura (136) che consente un'oscillazione della linguetta (33).
  8. 8. Contattore secondo al rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che la linguetta (93) è a forma di arco di cerchio.
  9. 9. Contattore secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 3 a 8, caratterizzato dal fatto che la linguetta (93) è sotto tensione tramite la sporgenza (91) in contatto con uno dei fianchi della scanalatura (92).
  10. 10. Contattore secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 9, caratterizzato dal fatto che la scanalatura (92) presenta internamente una zona di montaggio (101) che prolunga verso l'interno detta scanalatura (92).
  11. 11. Contattore secondo la rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto che la zona di montaggio (101) presenta una rampa (100).
  12. 12. Contattore secondo la rivendicazione 11, caratterizzato dal fatto che la zona di montaggio comprende una estremità (97) che forma l'estremità interna della scanalatura (92), la più vicina all'asse di simmetria assiale della scatola (1,5) e dal fatto che questa detta estremità è munita di uno smusso (98) per il montaggio della sporgenza (91).
  13. 13. Contattore secondo al rivendicazione 11, caratterizzato dal fatto che la faccia anteriore (102) della rampa (100), la più lontana dalla estremità interna (97) della scanalatura, forma l'arresto che limita in un senso l'oscillazione angolare relativa tra le due parti coassiali (1,5 -1,6) del contattore girevole.
  14. 14. Contattore secondo la rivendicazione 13, caratterizzato dal fatto che l'altra estremità della scanalatura (92) costituisce l'altro arresto che limita nell'altro senso l'oscillazione angolare tra le due parti coassiali.
  15. 15. Contattore secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 14, caratterizzato dal fatto che la scanalatura (92) è formata radialmente al di sotto di una dentatura (70) della scatola (1,5), detta dentatura appartenendo al treno epicicloidale (4, 60, 70).
  16. 16. Contattore secondo la rivendicazione 15, caratterizzato dal fatto che la scatola (1,5) comprende una cintura di forma cava (1) assemblata ad una piastra di basamento (5), e dal fatto che detta dentatura e detta scanalatura sono realizzate nella piastra di basamento.
  17. 17. Contattore secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 16, caratterizzato dal fatto che la sporgenza (91) è costituita da un dito presentante una estremità libera (94) a forma di perno cilindrico che penetra nella scanalatura (92).
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