ITRM960828A1 - Impiego di composti copolimerizzati ad innesto di cloruro di vinile reticolati come agenti di distacco - Google Patents

Impiego di composti copolimerizzati ad innesto di cloruro di vinile reticolati come agenti di distacco Download PDF

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ITRM960828A1
ITRM960828A1 IT96RM000828A ITRM960828A ITRM960828A1 IT RM960828 A1 ITRM960828 A1 IT RM960828A1 IT 96RM000828 A IT96RM000828 A IT 96RM000828A IT RM960828 A ITRM960828 A IT RM960828A IT RM960828 A1 ITRM960828 A1 IT RM960828A1
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compound
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Ingo Haller
Georg Haberl
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Vinnolit Kunststoff Gmbh
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Description

DESCRIZIONE DALL'INVENZIONE DAL TITOLO:
"IMPIEGO DI COMPOSTI COPOLIMERIZZATI AD INNESTO DI CLORURO DI VINILE RETICOLATI COME AGENTI DI DISTACCO"
DESCRIZIONE
L'invenzione riguarda l'impiego di composti copolimerizzati ad innesto di cloruro di vinile reticolati come agenti di distacco nella lavorazione termoplastica di materie plastiche, in modo particolare di materie plastiche a base di composti omopolimerizzati oppure composti copolimerizzati misti di cloruro di vinile.
Nella lavorazione termoplastica di masse di materie plastiche, alle masse vengono di regola aggiunti lubrificanti. In tal caso si tratta di composti di basso peso molecolare costituiti dal gruppo degli acidi grassi, esteri di acidi grassi, esteri di cere, esteri di alcoli grassi, cere ammidiche, saponi di metalli, acidi minerali, esteri di acidi minerali oppure di composti polimerici di elevato peso molecolare, come paraffine, cere polietileniche. In modo particolare il cloruro di polivinile non può venire lavorato termoplasticamente senza l'aggiunta di lubrificanti. Questo vale innanzitutto per la lavorazione termoplastica di PVC rigido, vale a dire di masse di PVC le quali non hanno alcuna aliquota oppure soltanto aliquote molto limitate di plastificanti. Nel caso dell'impiego di lubrificanti si fa differenza tra i cosiddetti "lubrificanti esterni" e "lubrificanti interni". Uno sguardo di insieme sull'impiego di lubrificanti viene dato da Worschech, K. in Becker, G.; Braun, D.; (editori) Kunststoff- Handbuch 2 edizione, voi. 2/1: cloruro di polivinile (1986), pagina 570 e seguenti.
Lubrificanti che agiscono come agenti di distacco, tra la massa di materie plastica e il metallo dell'utensile di lavorazione, vengono indicati come "lubrificanti esterni". Il lubrificante deve in tal caso impedire che la materia sintetica plastificata, durante la lavorazione, si attacchi saldamente al metallo caldissimo degli utensili di sformatura, ad esempio coclee di trasporto di estrusori oppure rulli metallici di calandre. Esempi di lubrificanti che agiscono all'esterno (agenti di distacco) sono: esteri di cere di acidi minerali come essi vengono descritti cioè nella DEA.-3643968 oppure nella EP-A 346717; esteri di complessi di acidi grassi costituiti da polioli, acidi dicarbossilici ed acidi grassi; saponi di metalli come stearati di metalli pesanti; cere oppure oli paraffinici; cere polietileniche; cere ammidiche come distearato di etilendiammina.
Come "lubrificanti interni" vengono indicati quelli che provvedono ad una migliorata scorrevolezza della massa fusa. Esempi di agenti lubrificanti che agiscono internamente sono: esteri dell'acido stearico come butilstearato; esteri parziali di acidi grassi della glicerina come glicerinmonooleato; esteri di acidi ftalici di alcoli grassi come distearilftalato.
Nella massima parte dei casi vengono impiegate combinazioni di lubrificante esterno ed interno: vengono ottenute buona azione di distacco e buona scorrevolezza ad esempio con una combinazione di cera minerale ed esteri parziali di acidi grassi.
Esempi di agenti di distacco nella lavorazione di PVC di differenti prodotti termoplastici sono: olio di paraffina per polistirene; cera ammidica per polietilene e poliuretani termoplastici; cere polietileniche ossidate come agente di distacco per policarbonato .
Nel caso dei lubrificanti esterni finora noto, è frequentemente svantaggiosa la loro limitata compatibilità con la materia plastica oppure con altri additivi nella massa di materia plastica, specialmente nel caso di elevato dosaggio. Questa incompatibilità può portare ad intorbidamenti dell'articolo finito, a disturbi nella stampa, però anche a migrazioni dalla materia plastica durante la lavorazione e l'impiego .
Uno degli svantaggi più gravosi consiste nel fatto che agenti di distacco convenzionali (lubrificanti esterni) nel caso di prolungato tempo di marcia della macchina di accumulano sul metallo caldissimo e così portano a formazione di deposito. Nella ulteriore successione il deposito brucia e porta a tendenza ad appiccicosità oppure si distacca e può così portare punti di disturbo nel prodotto.
Esisteva perciò il compito di mettere a disposizione un agente di distacco, il quale fosse ben compatibile con polimeri termoplastici e quindi con additivi impiegati, non evaporasse nella lavorazione e non tendesse anche l'impaccamento sulle parti metalliche della macchina di lavorazione.
Sorprendentemente è stato trovato che composti opolimerizzati ad innesto di cloruro di vinile reticolati, i quali finora erano noti dall'EP-A-647663 soltanto come elastomeri termoplastici, erano straordinariamente idonei per l'impiego come agenti di distacco (lubrificanti esterni) .
Oggetto dell'invenzione è l'impiego di composti copolimerizzati ad innesto di cloruro di vinile reticolati come agenti di distacco, nella lavorazione termoplastica di materie plastiche, in modo particolare di materie plastiche a base di composti omopolimerizzati oppure composti copolimerizzati misti di cloruro di vinile,
nel qual caso il composto copolimerizzato ad innesto contiene
A) 35 fino a 60 % in peso, riferito al peso globale del composto copolimerizzato ad innesto di cloruro di vinile, di una fase di copolimero innestata, eventualmente reticolata, con 80 fino a 99.95 % in peso di unità di cloruro di vinile, 0 fino a 3,0 % in peso di unità di comonomero più volte etilenicamente insature nonché 0 fino a 19.95 % in peso di altre unità di comonomero etilenicamente insature, copolimerizzabili, e B) 40 fino a 65 3⁄4 in peso riferito al peso globale del composto copolimerizzato ad innesto di cloruro di vinile, di una base di innesto reticolata, contenente un composto copolimerizzato di estere di acido acrilico reticolato con 0,01 fino a 5 % in peso di unità di comonomero più volte etilenicamente insature, nonché eventualmente di altri comonomeri copolimerizzabili con estere di acido acrilico.
Preferibilmente la fase di copolimero A) innestata è reticolata per copolimerizzazione con 0,05 fino a 3,0 % in peso di comonomero più volte etilenicamente insaturo.
Comonomeri più volte etilenicamente insaturi, preferiti per la reticolazione della fase di copolimero di cloruro di vinile A) innestata sono diallilftalato, diviniladipato, triallilcianurato, allilmetacrilato, dimetacrilato di glicole etilenico, diacrilato di glicole butilenico, diacrilato di glicole trimetilenico e triacrilato di trimetilolpropano oppure loro miscugli. Preferibilmente la quantità di reticolatore copolimerizzato ammonta a 0,1 fino a 1,5 % in peso, riferita al peso globale della fase copolimerica A) innestata.
Accanto al cloruro di vinile ed eventualmente ai comonomeri più volte etilenicamente insaturi, la fase copolimerica A) innestata può contenere ancora uno oppure più altri comonomeri etilenicamente insaturi, copolimerizzati. Esempi di questi sono esteri vinilici di acidi carbossilici saturi con 2 fino a 12 atomi di C; esteri di acido (met)acrilico di alcoli con 1 fino a 8 atomi di C; acidi mono- e dicarbossilici etilenicamente insaturi; mono- e diesteri di acidi dicarbossilici etilenicamente insaturi; composti aromatici vinilici; olefine.
Il contenuto in tali comonomeri, nel caso in cui vengono copolimerizzati i monomeri, i cui composti omopolimerizzati possiedono una temperatura di transizione vetrosa Tg > a 20°C, dovrebbe ammontare a non più di 5 % in peso, riferito al peso globale della fase copolimerica A) . Nel caso in cui vengano copolimerizzati monomeri, i cui composti omopolimerizzati possiedono una temperatura di transizione vetrosa Tg < 20°C, la loro aliquota può ammontare fino a 20 % in peso, riferito al peso globale della fase copolimerica A).
Come base di innesto, l'agente di distacco secondo l'invenzione contiene un composto copolimerizzato di estere di acido acrilico reticolato con 0,01 fino a 5% in peso di unità di comonomero più volte etilenicamente insature, nonché eventualmente altri comonomeri copolimerizzabili oppure miscugli di tali composti copolimerizzati .
Composti copolimerizzati di esteri di acido acrilico idonei sono quelli costituiti da 1 oppure più esteri di acido acrilico di alcoli con 1 fino a 12 atomi di C, ad esempio metilacrilato, etilacrilato, propilacrilato, n-butilacrilato, 2-etilesilacrilato .
La base di innesto di acrilato reticolata contiene preferibilmente 0,05 fino a 0,5 % in peso, riferito al peso globale della base di innesto, di diallilftalato, diviniladipato, triallilcianurato, alliImetacrilato, dimeti1-acrilato di glicole etilenico, diacrilato di glicole butilenico, diacrilato di glicole trimetilenico, triacrilato di dimetilolpropano copolimerizzati, oppure loro miscugli.
Esempi di altri comonomeri etilenicamente insaturi copolimerizzabili sono esteri vinilici degli acidi carbossilici saturi con 2 fino a 12 atomi di C; esteri di acido metacrilico di alcoli con 1 fino a 8 atomi di C; acidi mono- e dicarbossilici etilenicamente insaturi; mono- e diesteri di acidi dicarbossilici etilenicamente insaturi; composti vinilaromatici; olefine; solfonati come vinilsolfonato, 2-acrilammido-2-metilpropansolfonato .
Sono preferiti composti copolimerizzati di esteri di acido acrilico reticolati costituiti da n-butilacrilato e, 2-etilesilacrilato. Come base di innesto B) sono preferiti anche composti copo.limerizzati reticolati di estere di acido acrilico-etilene-estere vinilico con un contenuto in estere di acido acrilico di 35 fino a 70 % in peso, con un contenuto in etilene 10 fino a 30% in peso e con un contenuto in estere vinilico di 20 fino a 50 % in peso, riferito al peso globale del composto copolimerizzato B), in modo particolare composti copolimerizzati reticolati contenenti unità di n-butilacrilato, etilene ed acetato di vinile. Eventualmente possono essere contenuti anche miscugli dei composti copolimerizzati di estere di acido acrilico nominati.
Preferibilmente il composto copolimerizzato ad innesto di cloruro di vinile contiene 40 fino a 55% in peso della fase copolimerica A) reticolata, innestata, e 45 fino a 60 % in peso, della base di innesto B) reticolata.
Agenti di distacco particolarmente preferiti sono composti copolimerizzato ad innesto di cloruro di vinile contenenti
A) 40 fino a 55 % in peso, riferito al peso globale del composto copolimerizzati ad innesto, di una fase copolimerica reticolata, innestata, costituita da
98,5 fino a 99,9 % in peso di cloruro di vinile nonché da
0,1 fino a 1,5 % in peso di uno oppure più comonomeri più volte etilenicamente insaturi dal gruppo di diallilftalato, allilmetcrilato, dimetacrilato di glicole etilenico, diacrilato di glicole butilenico, diacrilato di glicole trimetilenico, triacrilato di trimetilolpropano, e
B) 45 fino a 60 % in peso, riferito al peso globale del composto copolimerizzato ad innesto, di una base di innesto reticolata costituita da un composto copolimerizzato reticolato di nbutilacrilato e, 2-etilesilacrilato, oppure da un composto copolimerizzato reticolato di estere di acido acrilico-etilene-acetato di vinile, con un contenuto in acrilato di 35 fino a 70 % in peso, oppure da miscugli dei composti copolimerizzati nominati, nel qual caso i composti copolimerizzati sono reticolati con 0,05 fino a 0,5 % in peso di uno oppure più comonomeri più volte etilenicamente insaturi, copolimerizzati, costituiti dal gruppo di diallilftalato, allilmetacrilato, dimetacrilato di glicole etilenico, diacrilato di glicole butilenico, diacrilato di glicole trimetilenico, triacrilato di trimetilolpropano.
La preparazione dei composti copolimerizzati ad innesto di cloruro di vinile, da impiegare con agenti di distacco, è descritta in dettaglio nella EP-A-647663.
Per l'impiego come agenti di distacco secondo l'invenzione, il composto copolimerizzato ad innesto di cloruro di vinile reticolato viene addotto nelle quantità usuali per lubrificanti esterni, al composto termoplastico da lavorare. Preferibilmente esso viene impiegato in una quantità da 0,1 fino a 15 3⁄4 in peso, in modo particolare in una quantità da 0,5 fino a 5 % in peso, ogni volta riferita alla aliquota di materia plastica .
Il composto copolimerizzato ad innesto di cloruro di vinile reticolato può anche venire impiegato come agente di distacco per tutti i composti termoplastici usuali.
Esempi di questi sono poliolefine come polietilene oppure polipropilene, poliuretano termoplastico, composti polimerizzati di stireneacrilonitrile (SAN), di acrilonitrile-butadienestirene (ABS) , di anidride di acido maleica (PSA). Come agente di distacco per cloruro di polivinile è particolarmente idoneo 1'omopolimero di cloruro di vinile prodotto in modo particolare secondo il procedimento di polimerizzazione in sospensione (S-PVC) oppure secondo il procedimento di polimerizzazione in emulsione (E-PVC), e per i composti copolimerizzati di cloruro di vinile, in modo particolare copolimeri di cloruro di vinileacetato di vinile con un contenuto in acetato di vinile di 5 fino a 25 % in peso, e per composti copolimerizzati ad innesto del cloruro di vinile con una base di innesto di etilene acetato di vinile .
Le masse di omopolimero e copolimero di cloruro di vinile, da lavorare termoplasticamente, vengono formulate, come usuale nella tecnologia di PVC, con additivi, come ad esempio stabilizzatori, riempitivi e, oppure pigmenti.
Per l'impiego come termostabilizzatori e fotostabilizzatori, sono idonei i sistemi di stabilizzatori convenzionali, come ad esempio stabilizzatori di stagno organico, stabilizzatori di bario/cadmio, stabilizzatori di piombo, combinazioni di stabilizzatori di piombo con stabilizzatori di Ba/Cd, stabilizzatori di bario/zinco nonché stabilizzatori di calcio/zinco. E' particolarmente vantaggioso l'impiego di stabilizzatori di Ca/Zn. Gli stabilizzatori vengono aggiunti in quantità usuali di preferibilmente 1,0 fino a 5,0 % in peso, riferito al composto polimerizzato di VC.
Nel caso necessario, i composti polimerizzati di VC possono contenere ancora riempitivi, ad esempio creta, polvere di quarzo, talco oppure pigmenti, ad esempio biossido di titanio oppure nerofumo. Riempitivi oppure pigmenti vengono in tal caso impiegati preferibilmente in quantità da 5 fino a 100%, riferito al composto polimerizzato di VC.
Per il miglioramento della reologia di fusione, alle masse di PVC possono eventualmente venire aggiunti ancora lubrificanti interni, preferibilmente in quantità da 0,1 fino a 1,0 % in peso, riferita al composto polimerizzato di VC. Esempi di questi sono esteri parziali di acidi grassi della glicerina, come glicerin-monooleato oppure esteri di acido ftalico di alcoli grassi, come distearilftalato.
L'agente di distacco secondo l'invenzione può eventualmente venire impiegato anche in formulazioni di PVC plastico, contenenti plastificante. Plastificanti idonei sono ad esempio esteri di acido ftalico come diottilftalato, esteri di acido adipico, come di-2-etilesiladipato oppure estere di acido fosforico, come difenil-2-etilesil-fosfato, oppure polimeri che plastificano come copolimeri di etilene-acetato di vinile, terpolimeri di etileneacetato di vinile-monossido di carbonio, poliuretano termoplastico.
In ogni caso viene preferito l'impiego dell'agente di distacco secondo l'invenzione nelle formulazioni di PVC rigido, esente da plastificante. Per il miglioramento della reologia di fusione questi possono eventualmente contenere ancora ausiliari di lavorazione polimerici, ad esempi composti copolimerizzati di metilmetacrilato con stirene oppure acrilato di bufile, nelle quantità usuali da 0,5 fino a 5 % in peso, riferito all'aliquota di PVC, oppure anche lubrificanti interni nelle quantità sopra nominate .
La preparazione delle masse di PVC modificate con l'agente di distacco secondo l'invenzione e con gli altri additivi, può aver luogo negli impianti usuali per questo nella tecnologia del PVC, mediante miscelazione dei componenti a temperatura aumentata, usualmente fino a circa 140°C, ad esempio in miscelatori di fluidizzazione, in miscelatori interni veloci, in miscelatori a due rulli, in miscelatori Banbury oppure in presse continue con cilindri e, oppure coclee regolate a temperatura. Le masse plastificate possono successivamente venire lavorate per formare corpi modellati, per mezzo della tecnologia usuale per la lavorazione di PVC ad esempio per mezzo di estrusione oppure calandratura .
Un altro oggetto dell'invenzione è perciò un procedimento per la produzione di masse da stampaggio termoplastiche di composto polimerizzato, in modo particolare di quelle a base di composti omopolimerizzati e copolimerizzati di cloruro di vinile, mediante miscelazione del composto polimerizzato con agenti di distacco e con uno oppure più additivi costituiti dal gruppo degli stabilizzatori, riempitivi, pigmenti lubrificanti interni, e mediante lavorazione delle masse da stampaggio per estrusione oppure calandratura, procedimento caratterizzato dal fatto che come agenti di distacco vengono impiegati composti copolimerizzati ad innesto di cloruro di vinile reticolati ,
nel qual caso il composto copolimerizzato ad innesto contiene
A) 35 fino a 60 % in peso, riferito al peso globale nel composto copolimerizzato ad innesto di cloruro di vinile, di una fase copolimerica eventualmente reticolata, innestata, con 80 fino a 99,95 % in peso di unità di cloruro di vinile, 0 fino a 3,0 I in peso di unità di comonomero più volte etilenicamente insature, nonché 0 fino a 19,95 % in peso di altre unità di comonomeri etilenicamente ' insature, copolimerizzate, e
B) 40 fino a 65 % in peso, riferito al peso totale del composto copolimerizzato ad innesto di cloruro di vinile di una base di innesto reticolata contenente un composto copolimerizzato di estere di acido acrilico reticolato con 0,01 fino a 5% in peso di unità di comonomero più volte etilenicamente insature, nonché eventualmente con altri comonomeri copolimerizzabili con esteri di acido acrilico.
L'agente di distacco agisce nella maniera più vantaggiosa in caso dell'impiego nelle masse di PVC rigido per la produzione di fogli rigidi di PVC mediante procedimenti di calandratura (Luvitherm) ad alta temperatura oppure a bassa temperatura su calandre a più rulli, poiché con questi procedimenti diventano necessarie grandi quantità di lubrificante esterno ed è particolarmente grande la problematica della formazione di depositi. In modo particolare nel caso del procedimento Luvitherm è dato il pericolo della sovralubrificazione nel primo passaggio di procedimento e il problema della tendenza all'appiccicosità nel secondo passaggio di procedimento. Finora gli agenti di distacco noti, nel caso di impiego in questo procedimento, mostrano debolezze in contrapposizione all'agente di distacco secondo l'invenzione. In presenza dei lubrificanti esterni convenzionali, i composti copolimerizzati ad innesto di cloruro di vinile impiegati secondo l'invenzione come agenti di distacco non tendono alla formazione di depositi sui rulli caldissimi della calandra. Le successive comparse precedentemente nominate vengono evitate per il fatto per cui risultano più lunghi tempi di marcia della macchina senza interruzione per pulitura.
Sulla scorta del carattere polimerico dell'agente di distacco, non si forma alcuna perdita per evaporazione durante la lavorazione. Il carattere polimerico impedisce anche la migrazione dal foglio. Nel caso degli agenti di distacco convenzionali, ad esempio a base di esteri minerali, l'aliquota di alcoli migra; questo porta nei fogli stampati alla plastificazione del foglio e riduce l'autenticità del documento, ad esempio nel caso di impiego del foglio come carta di identità, carta di assegni oppure fodero a vista.
In contrapposizione agli agenti di distacco convenzionali, la gelificazione della massa da calandrare non viene ritardata, ma, completamente al contrario, persino accelerata. Possono perciò venire risparmiate aliquote di PVC-E e agenti ausiliari polimerici di lavorazione. Un altro importante vantaggio dell'agente di distacco secondo l'invenzione consiste nel fatto che, sulla scorta dell'aliquota elastomerica viene migliorata la resilienza dei prodotti, senza che sia necessaria l'aggiunta di modificatori di resilienza, e sulla scorta della reticolazione, la tendenza al bloccaggio dei fogli viene fortemente ridotta anche senza aggiunta di agenti antiaderenza per contatto.
Nel caso dell'impiego secondo l'invenzione viene ulteriormente migliorata 1'antistaticità, l'azione come agente di distacco è indipendente a temperatura di lavorazione e il valore Vicat dei prodotti viene abbassato meno ampiamente che nel caso dell'impiego di agenti di distacco convenzionali, con punto di rammollimento ampiamente più basso del PVC.
Gli esempi che seguono servono alla ulteriore lavorazione dell'invenzione:
Sono state provate masse da stampaggio della composizione che segue:
Esempio 1
90.0 parti di Vinnolit<R >S 3160, PVC in sospensione con valore K di 60
1,3 parti di stabilizzatore di stagno Hostastab<R >SnS 10
0,5 parti di lubrificante interno (estere di acido grasso) Loxiol<R>G16
0,5 parti di agente ausiliario di lavorazione Paraloid<R >K120N (a base di PMMA)
10.0 parti di Vinnolit<R >K 710* ;* = Composto copolimerizzato ad innesto di cloruro di vinile reticolato con 48 % in peso di una fase di innesto A), costituita da 99,7 I in peso di cloruro di vinile e 0,3 % in peso di diallilftalato, e 52% in peso di base di innesto B) costituta da 998 I in peso di ri-butilacrilato e 0,2 % in peso di allilmetacrilato.
Esempio di confronto 1:
90.0 parti di Vinnolit<R >S 3160, PVC in sospensione con valore K 60
1,3 parti di stabilizzatore di stagno Hostastab<R >SnS 10
0,5 parti di lubrificante interno (estere di acido grasso) Loxiol<R>G16
1.0 parti di agente ausiliario di lavorazione Paraloid<R >K120N (a base di PMMA)
0,4 parti di agente di distacco cera E (estere di cera di acido minerale)
10.0 parti di modificatore di resilienza Kane B 22 (MBS)
Saggio dell'azione di distacco:
I miscugli sopra nominati sono stati approntati su una calandra da laboratorio con dispositivo di miscelazione e calandrati ad una temperatura di 195°C. L'appiccicosità delle masse da stampaggio ai cilindri metallici della calandra è stata determinata indirettamente attraverso la velocità di scarico. Quando maggiore è l'appiccicosità all'ultimo cilindro metallico, il più caldo, altrettanto maggiore deve venire scelta la velocità di scarico sul rullo di scarico.
Con la composizione dell'esempio 1, si è dovuto marciare con una velocità del rullo di scarico aumentata del 20 % in confronto all'ultimo rullo della calandra.
Nel caso della composizione convenzionale agente di distacco, si è dovuto marciare con una velocità del rullo di scarico aumentata del 40 %, in confronto all'ultimo rullo della calandra.
L'agente di distacco secondo l'invenzione mostra con ciò una azione di distacco marcatamente migliore degli agenti di distacco esterni convenzionali .
Saggio dell'innalzamento della temperatura di rammollimento Vicat secondo DIN 53460:
Su un laminatoio di miscelazione sono state laminate per 5 minuti a 160°C le composizioni sopra nominate, e la pelle di laminazione così ottenuta è stata pressata successivamente per 5 minuti a 160°C per formare una lastra, e sono stati preparati i provini secondo la norma DIN. Sono stati determinati i valori Vicat secondo il procedimento A/50 (Vicat A) e procedimento B/50 (Vicat B). Con l'esempio sono stati ottenuti valori Vicat di 91°C (Vicat A) e 81°C (Vicat B).
Con l'esempio di confronto 1 sono stati ottenuti valori Vicat di 89°C (Vicat A) e 80°C (Vicat B). Questo mostra che in confronto al lubrificante esterno convenzionale, il cui impiego, sulla scorta del carattere di basso peso molecolare, porta all'abbassamento indesiderato della temperatura di rammollimento Vicat, con l'agente di distacco secondo l'invenzione vengono ottenuti valori Vicat definiti.

Claims (7)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Impiego di composti copolimerizzati ad innesto di cloruro di vinile reticolati come agenti di distacco nella lavorazione termoplastica di materie plastiche, in modo particolare le materie plastiche a base di composti omopolimerizzati oppure composti polimerizzati misti di cloruro di vinile, nel qual caso il composto copolimerizzato ad innesto contiene A) 35 fino a 60 % in peso, riferito al peso globale del composto copolimerizzato ad innesto di cloruro di vinile, di una fase copolimerica eventualmente reticolata, innestata, con 80 fino a 99.95 3⁄4 in peso di unità di cloruro di vinile, 0 fino a 3,0 % in peso di unità di comonomero più volte etilenicamente insature, nonché 0 fino a 19.95 % in peso di altre unità di comonomero etilenicamente insature, copolimerizzabili, e B) 40 fino a 65 3⁄4 in peso, riferito al peso globale del composto copolimerizzato ad innesto di cloruro di vinile, di una base di innesto reticolata contenente un composto copolimerizzato di estere di acido acrilico reticolato con 0,01 fino a 5 % in peso di unità di comonomero più volte etilenicamente insature, nonché eventualmente di altri comonomeri copolimerizzabili con esteri di acido acrilico.
  2. 2. Impiego secondo la rivendicazione 1, nel qual caso il composto copolimerizzato ad innesto contiene A) 40 fino a 55 % in peso, riferito al peso globale del composto copolimerizzato ad innesto, di una base copolimerica reticolata innestata costituita da 98,5 fino a 99,9 % in peso di cloruro di vinile nonché 0,1 fino a 1,5 % in peso di uno oppure più comonomeri più volte etilenicamente insaturi dal gruppo di diallilftalato, allilmetacrilato, dimetacrilato di glicole etilenico, diacrilato di glicole butilenico, diacrilato di glicole trimetilenico, triacrilato di trimetilolpropano, e B) 45 fino a 60 % in peso, riferito al peso globale del composto copolimerizzato ad innesto, di una base di innesto reticolata, costituita da un composto copolimerizzato reticolato, di nbutilacrilato e, oppure 2-etilesilacrilato reticolato, oppure da un composto copolimerizzato di estere di acido acrilico -etilene-acetato di vinile reticolato con un contenuto in acrilato di 35 fino a 70 % oppure da miscugli dei composti copolimerizzati nominati, nel qual caso i composti copolimerizzati sono reticolati con 0,05 fino a 0,5 % in peso di uno oppure più comonomeri più volte etilenicamente insaturi, copolimerizzati, dal gruppo di diallilftalato, allilmetacrilato, dimetacrilato di glicole etilenico, diacrilato di glicole butilenico, diacrilato di glicole trietilenico, triacrilato di trimetilolpropano.
  3. 3. Impiego secondo la rivendicazione 1 oppure 2, nel qual caso il composto copolimerizzato ad innesto viene impiegato in una quantità da 0,1 fino a 15 % in peso, riferita all'aliquota di materia plastica.
  4. 4. Impiego secondo la rivendicazione 1 fino a 3, nel qual caso il composto copolimerizzato ad innesto viene impiegato come agente di distacco, per cloruro di polivinile, in modo particolare omopolimero di cloruro di vinile preparato secondo il procedimento di polimerizzazione in sospensione (S-PVC) oppure secondo il procedimento di polimerizzazione in emulsione (E-PVC), e per composti copolimerizzati di cloruro di vinile, in modo particolare copolimeri di cloruro di vinileacetato di vinile con un contenuto in acetato di vinile di 5 fino a 25 % in peso, e composti copolimerizzati ad innesto di cloruro di vinile su una base di innesto di etilene-acetato di vinile.
  5. 5. Procedimento per la produzione di masse da stampaggio di composto polimerizzato termoplastico, in modo particolare quelle a base di composti omopolimerizzati e copolimerizzati di cloruro di vinile, mediante miscelazione del composto polimerizzato con agenti di distacco e con uno oppure più additivi del gruppo degli stabilizzatori, riempitivi, pigmenti, lubrificanti interni e agenti di lavorazione delle masse da stampaggio per estrusione oppure calandrature, procedimento caratterizzato dal fatto che come agenti di distacco vengono impiegati composti polimerizzati ad innesto di cloruro di vinile reticolati, nel qual caso il composto copolimerizzato ad innesto contiene A) 35 fino a 60 % in peso, riferito al peso globale del composto copolimerizzato ad innesto di cloruro di vinile, di una fase copolimerica innestata, eventualmente reticolata con 80 fino a 99,95 % in peso di unità di cloruro di vinile, 0 fino a 3,0 % in peso di unità di comonomero più volte etilenicamente insature nonché 0 fino a 19,95 % in peso di altre unità di comonomeri etilenicamente insature, copolimerizzabili, e B) 40 fino a 65 % in peso, riferito al peso globale del composto copolimerizzato ad innesto di cloruro di vinile, di una base di innesto reticolata contenente un composto copolimerizzato di estere di acido acrilico reticolato con 0,01 fino a 5 % in peso di unità di comonomero più volte etilenicamente insature, nonché eventualmente di altri comonomeri copolimerizzabili con esteri di acido acrilico.
  6. 6. Procedimento secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che l'agente di distacco viene impiegato per la preparazione di fogli dì PVC rigido per mezzo del procedimento dì calandratura (Luvitherm) ad alta temperatura oppure a bassa temperatura, su calandre a più cilindri.
  7. 7. Agente di distacco per la lavorazione termoplastica- di materie plastiche, in modo particolare di materie plastiche a basa di composti omopolimerizzati oppure composti copolimerizzati misti di cloruro di vinile, contenenti un composto copolimerizzato ad innesto con A) 35 fino a 60 % in peso, riferito al peso globale del composto copolimerizzato ad innesto di cloruro di vinile, di una fase copolimerica innestata, eventualmente reticolata con 80 fino a 99,95 % in peso di unità di cloruro di vinile, 0 fino a 3,0 % in peso di unità di comonomeri più volte etilenicamente insature nonché 0 fino a 19,95 % in peso di altre unità di comonomeri, etilenicamente insature, copolimerizzabili, e B) 40 fino a 65 % in peso, riferito al peso globale del composto copolimerizzato ad innesto di cloruro di vinile, di una base ad innesto reticolata contenente un composto copolimerizzato di estere di acido acrilico reticolato con 0,01 fino a 5 % in peso di unità di comonomero più volte etilenicamente insature, nonché eventualmente di altri comonomeri copolimerizzabili con esteri di acido acrilico,
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